gestione
Certificati bianchi nei trasporti
efficienza energetica nei trasporti di Andrea Ambrosetti
Nonostante il ritardo accumulato negli anni scorsi, oggi l’Italia si piazza ai primi posti nel campo dell’efficienza energetica grazie al meccanismo dei Certificati Bianchi: anche nel settore dei trasporti. 56 igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2014
Normativa e indirizzi politici Europei Negli ultimi anni l’Unione Europea ha delineato, con diversi documenti di indirizzo strategico, la politica energetica e ambientale relativa al settore dei trasporti, fornendo linee di azioni per un sistema di mobilità pubblica e privata efficiente e sostenibile. In particolare le più recenti indicazioni per un sistema di trasporto europeo sostenibile sono state definite dalla Commissione Europea nel Piano di Azione per la Mobilità Urbana (2009) e nel Libro Bianco sui Trasporti (marzo 2011). Quest’ultimo individua tra gli obiettivi prioritari per la riduzione delle emissioni di gas serra il miglioramento dell’efficienza energetica dei veicoli mediante l’uso di carburanti e sistemi di alimentazione sostenibili e l’ottimizzazione delle prestazioni delle catene logistiche multimodali, incrementando l’uso di metodologie di trasporto più efficienti sotto il profilo energetico. Contestualmente la Commissione e gli organi legislativi europei hanno dato luogo ad una serie di iniziative coerenti con le linee programmatiche che sono destinati a influenzare l’azione governativa degli Stati Membri in materia di miglioramento dell’efficienza energetica e di riduzione delle emissioni dei gas serra del settore
trasporti. Particolare attenzione è stata rivolta ai veicoli stradali con l’emissione di Regolamenti europei che impongono limiti sempre più vincolanti sulle emissioni di CO2, ponendo le basi per una tassazione di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada in proporzione al consumo di CO 2. Infine viene incentivata la diffusione dei Sistemi di Trasporto Intelligenti nel settore del trasporto stradale, riconoscendo alla applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la gestione del traffico un ruolo significativo per il miglioramento dell’efficienza energetica.
Il caso Italia: una lunga rincorsa A causa di una politica dei trasporti decennale che ha sempre incentivato la gomma rispetto a mobilità alternative (treno, acqua, etc.) l’Italia è stata fino a qualche anno fa quello fra i paesi più industrializzati che si trovava a dover affrontare il cammino più arduo e im-
Dati 2011 (Ministero Attività Produttive)
pegnativo per imboccare una strategia che riducesse drasticamente consumi e impatto ambientale. I numeri ci raccontavano infatti di una incidenza preponderante del trasporto stradale, sia di passeggeri che merci, pari a circa il 94% dei consumi finali (dati 2010). Il trasporto marittimo incide per circa il 3%, quello aereo quasi per il 2% e quello ferroviario poco più dell’1%; tale peso inoltre era è aggravato dal fatto che, a sua volta, il settore dei trasporti è responsabile di circa un terzo del consumo totale di energia finale, secondo solo al settore civile, e il 95% dell’energia utilizzata è di origine petrolifera. Il gasolio è il carburante più utilizzato nel settore, rappresentando più del 60% dei consumi finali. Nonostante le politiche di promozione dell’acquisto di veicoli ecologici perseguite dal Governo, gli italiani dimostrano una netta propensione per l’acquisto e l’uso di veicoli diesel e a benzina, come si può registrare non appena cessano gli incentivi statali ver-