GSA Igiene Urbana 01-12

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affari & Carriere

Piace sempre più l’arte che “esce” dal cassonetto È possibile trovare oggetti d’arredo, strumenti musicali, installazioni e quadri. Tutte opere che hanno una caratteristica in comune: sono state realizzate con l’utilizzo di rifiuti. Il Museo del Riciclo (www.museodelriciclo.it), che è stato lanciato nel febbraio 2010 da Ecolight, in due anni ha raggiunto e superato i due milioni di pagine viste, raccogliendo sempre più consensi e registrando un crescendo di interesse tra artisti, appassionati d’arte, persone attente all’ambiente o semplici curiosi. «Abbiamo assistito ad un trend di costante crescita, segno che l’attenzione al mondo dei rifiuti e del riciclo è in continuo aumento», osserva Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, consorzio per la gestione dei RAEE (rifiuti da

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apparecchiature elettriche ed elettroniche), delle pile e degli accumulatori. «Il Museo del Riciclo è la testimonianza di come il recupero dei rifiuti possa portare ad un valore aggiunto: troviamo molti esempi di come anche delle schede madri di computer possano essere trasformate in colorate lampade; non bisogna dimenticare però che i circuiti stampati, così come i piccoli e grandi elettrodomestici, i televisori e le lampadine a risparmio energetico non solamente danno origine a importanti materie prime seconde che possono essere impiegate nei ciclo di produzione di nuovi oggetti, ma permettono anche un consistente risparmio in termini di consumo energetico e minor inquinamento». Prosegue il direttore

generale di Ecolight: «Alla creatività non c’è limite come dimostrano le oltre 300 opere, firmate da più di cinquanta artisti, ospitate finora sul portale del Museo». Dall’arte fatta con il riciclo al riciclo capace di diventare arte, il passo è breve. «Attraverso il Museo vediamo l’arte creata riciclando i rifiuti; ma siamo convinti che il riciclo, in quanto “buona pratica”, sia una forma d’arte capace di insegnare a rispettare maggiormente l’ambiente», conclude Dezio. [www.museodelriciclo.it]

CS140 Twinaction di Comac supera le prove più impegnative All’ing. Massimo Mossenta, Responsabile commerciale della Divisione spazzatrici chiediamo a che punto siamo con il lancio sul mercato della spazzatrice stradale CS140 TwinAction prodotta da Comac. “La macchina è perfettamente a punto e, dopo un anno intero di test - sia in autunno–inverno con terreno bagnato, fangoso e coperto di foglie, sia in primavera-estate con terreno secco e fortemente polveroso- siamo convinti che CS140 TwinAction possa essere realmente in grado di operare in qualsiasi condizione climatica. Abbiamo tarato la turbina di aspirazione al massimo regime per consentire la migliore portata di aria aspirata e depurata da tutte le polveri sottili da ben 50 m2 di superficie filtrante. Stiamo partecipando a bandi di gara per la fornitura di spazzatrici stradali presso alcuni importanti Aziende Municipalizzate e Comuni italiani, così come siamo in trattativa, per la vendita di alcune CS140 TwinAction in Germania,in Medio Oriente e America Latina”. Le dimostrazioni effettuate all’estero hanno anche messo a dura prova la macchina. “Particolare successo ha avuto la dimostrazione operativa effettuata durante la Fiera dell’Automobile di Francoforte all’interno del polo fieristico, dove CS140 TwinAction ha operato, con un ridottissimo livello di rumorosità, nei viali frequentati dai visitatori,

senza arrecare loro disturbo e rimuovendo qualsiasi residuo senza l’utilizzo di acqua. In particolare, in occasione della visita in Germania CS140 TwinAction, nell’ambito del programma di certificazione delle emissioni PM 10 dell’EUnited Municipal Equipment - l’associazione dei principali produttori europei di spazzatrici stradali – è stata sottoposta, con ottimi risultati ad una serie di intensi e rigorosi test effettuati da un Istituto indipendente (SGS Institut di Taunusstein).” Sono emerse, in particolare, alcune peculiarità davvero esclusive relativamente ad alcune applicazioni. Quali? “La macchina è stata testata in condizioni molto impegnative in fonderie di alluminio, dove la presenza di terreni fortemente sconnessi ricoperti di polvere di alluminio e di

sali aggressivi non consentiva assolutamente l’utilizzo della benché minima quantità di acqua. Nel caso di una dimostrazione presso un’azienda di riciclo di batterie elettriche invece, era stata richiesta una macchina che non sollevasse assolutamente polvere, vista la forte tossicità delle poveri sottili di piombo e che non utilizzasse acqua a causa della forte aggressività dei sali di zolfo contenuti nelle batterie demolite. In entrambe le occasioni CS140 TwinAction ha dimostrato le sue peculiarità affrontando il gravoso lavoro con grande successo”. Si può affermare che questa spazzatrice stradale ha delle peculiarità uniche? “La tecnologia TwinAction si è rivelata vincente e Comac sta procedendo su questa strada integrando l’informazione rivolta a tutti gli utilizzatori con una serie di dimostrazioni per far apprezzare le reali potenzialità della macchina. Una macchina innovativa ha bisogno di farsi conoscere e di dimostrare che, quanto era impensabile fino a poco tempo fa, ora è fattibile: spazzare senza acqua e senza sollevare polvere, nel reale rispetto dell’ambiente”. [www.comac.it]


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