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MACCHINE, UN SETTORE CHE CRESCE

Nel primo semestre 2021 i produttori di macchine per la plastica e per la gomma hanno fatto registrare una crescita del fatturato dell’11%, mentre gli ordini, almeno secondo quanto comunicano gli associati ad Amaplast, sono aumentati addirittura del 46% rispetto al 2020. Intanto si è pensato anche a una riorganizzazione degli eventi fieristici. Il Plast di Milano è stato definitivamente riprogrammato per il 2023, mentre agli inizi di maggio 2022 si terrà una fiera dedicata alle tecnologie e ai prodotti rispettosi dell’ambiente, Greenplast

In attesa di riunirsi il prossimo 16 settembre ad Arese (Milano) per l’assemblea dei soci, Amaplast, l’associazione che riunisce i produttori di macchine per plastica e gomma, ha reso noti i dati del comparto per il primo semestre 2021. L’ultima indagine congiunturale svolta dal Centro Studi MECS riferita ai primi 6 mesi dell’anno riscontra una progressione a due cifre per fatturato e ordini, consolidando il clima di ritrovata fiducia del settore, dopo il lungo periodo di difficoltà dovuto alla pandemia. Infatti, rispetto al periodo gennaio-giugno 2020, la variazione di fatturato è pari al +11%. In particolare, si mantiene alto il livello delle vendite domestiche di macchinari, mentre oltre confine risulta robusta soprattutto la domanda di ricambi.

ORDINI E NUOVI IMPIANTI Sempre nei primi 6 mesi del 2021 le aziende associate hanno registrato una decisa risalita del portafoglio ordini, pari al +46% rispetto all’anno scorso. La ripresa è figlia soprattutto delle rilevanti commesse di impianti da parte di clienti italiani (con un poderoso +134% segnato nel solo ultimo trimestre), ma molto positiva è anche la tendenza degli ordinativi raccolti all’estero, sia per i macchinari sia per la ricambistica (+58%). Alla luce di questo trend, i mesi di produzione assicurata sono in media 6,4. Il rimbalzo del mercato interno conferma così la maggiore propensione agli investimenti da parte delle aziende nazionali, stimolata anche dagli incentivi (credito di imposta per l’ammodernamento degli impianti e per gli investimenti in tecnologie 4.0) previsti dai piani di politica industriale.

SETTORI PIÙ VIVACI E INCOGNITE Continuano a mostrare vivacità tutti e quattro i più importanti settori di impiego delle macchine per plastica e gomma. In particolare, medicale imballaggio e automotive evidenziano segnali di crescita che i prossimi mesi dovranno confermare mentre si stabilizza il comparto edilizia. Rimangono però le incognite legate alla diffusione della variante Delta e, soprattutto, le preoccupazioni per gli ancora alti livelli dei prezzi delle materie prime nonché la relativa scarsa disponibilità, fattori che comportano un allungamento dei tempi medi di consegna e una riduzione dei margini. Ad aumentare le tensioni, non rallenta la corsa al rialzo dei noli marittimi, arrivati a livelli record; le difficoltà logistiche e i rincari delle spedizioni si verificano in tutti i quadranti geografici e non è escluso che questa tendenza possa proseguire nel corso dell’estate, poiché in questa stagione in genere aumenta la domanda. INDAGINE STATISTICA DI SETTORE Lo stesso Centro Studi MECS ha terminato l’elaborazione dell’Indagine Statistica Nazionale, svolta per la prima volta in forma organica tra le aziende italiane costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma. Il quadro di sintesi descrive un settore che nel 2020 ha generato un fatturato di 3,74 miliardi di euro, realizzato all’estero per una quota che sfiora il 76% del totale, confermando quindi la storica propensione all’export delle imprese del comparto. Le quasi 350 aziende censite – che occupano poco più di 13.000 addetti – sono concentrate soprattutto in Lombardia (55% del totale), Emilia-Romagna (15%), Veneto (13%). Si tratta perlopiù di piccole realtà: infatti, circa il 74% delle imprese realizza meno di 10 milioni di euro di fatturato, per un valore complessivo che non raggiunge un quarto del totale, con una minore propensione all’export. Parallelamente, le aziende di grandi dimensioni, pur costituendo solo il 26% del totale, generano il 77% del fatturato e raggiungono quote export superiori all’85%.

IMBALLAGGIO E AUTOMOTIVE Il maggiore livello di analisi dell’indagine – rispetto alle stime del passato – consente di delineare anche le quote di produzione per applicazione e per tecnologia. Il primo indicatore evidenzia che è l’imballaggio il primo mercato di riferimento dei costruttori italiani e più nello specifico quello alimentare (30% del fatturato) seguito dagli altri segmenti di packaging (12% circa); l’automotive assorbe il 19% della produzione e l’edilizia l’11%; con quote dal 4 al 2% sul totale seguono, a scendere, il medicale, l’agricoltura, l’elettronica/ elettrotecnica e le altre applicazioni. Quanto alle tipologie di macchinari, si osserva che è la categoria degli estrusori, con il 17% del totale, a rappresentare il nucleo più consistente del fatturato totale di settore; a seguire,

gli ausiliari con il 12%, le macchine a iniezione con l’11% e le soffiatrici con quasi il 7%. Gli impianti per il recupero/ riciclo e la macrocategoria dei macchinari per gomma sfiorano ciascuna una quota del 6%.

FIDUCIA PER IL PROSIEGUO DELL’ANNO Amaplast è collegata ad altre due associazioni, Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), che anch’esse hanno fatto registrare segnali decisamente positivi nella prima metà del 2021. «I tre settori che rappresentiamo», dichiara Mario Maggiani, direttore generale di Acimac, Amaplast e Ucima, «pur con caratteristiche specifiche e differenti performance registrate nel 2020, vedono già in questo 2021 un anno di rilancio. Il terreno comune di innovazione e ricerca delle tecnologie dei nostri associati, insieme alla capillare rete mondiale di assistenza, fanno e continueranno a fare la differenza, pur in uno scenario sempre più competitivo. Nutriamo molta fiducia nella seconda parte dell’anno, anche per le aspettative di crescita che registriamo in molti mercati ed è plausibile pensare che miglioreremo il fatturato totale di 13 miliardi raggiunto l’anno scorso, confermando la leadership mondiale dei costruttori di macchine italiani».

PLAST SLITTA AL 2023 Nel frattempo si lavora anche alla definizione dei programmi fieristici prossimi venturi, in particolare per quanto riguarda Plast, il salone internazionale per l’industria delle materie plastiche e della gomma. La segreteria organizzativa ha annunciato che la prossima edizione è stata riprogrammata da martedì 5 a venerdì 8 settembre 2023, sempre nel quartiere fieristico di Fiera Milano, a Rho-Pero. Il protrarsi della pandemia di Covid-19, spiega l’organizzazione, «ha comportato la cancellazione e il riposizionamento della quasi totalità degli eventi espositivi di tutto il mondo, tra i quali la triennale internazionale Plast, originariamente prevista dal 4 al 7 maggio di quest’anno. Alla luce del protrarsi della crisi sanitaria – e coerentemente con il complesso calendario fieristico mondiale di settore, in via di ricostituzione dopo gli stravolgimenti causati dell’emergenza – la mostra è stata quindi definitivamente riprogrammata dal 5 all’8 settembre 2023».

I CONTENUTI NON CAMBIANO Sono già 30mila i metri quadri riconfermati dagli espositori che avevano dato la propria adesione a Plast 2021 e che sin da ora intendono assicurare la propria partecipazione nel 2023; le iscrizioni per i nuovi richiedenti si apriranno ufficialmente a giugno 2022. L’ultima edizione della fiera, svoltasi nel 2018, aveva registrato oltre 1.500 espositori su una superficie di 55.000 metri quadri netti e almeno 63.000 visitatori, con un notevole incremento delle presenze dall’estero, a conferma dell’internazionalità e dell’attrattività della specializzata milanese. La panoramica che verrà proposta da Plast anche nel 2023 non si limita ai macchinari, ma spazia dai materiali innovativi ai processi di lavorazione all’avanguardia, dai prodotti finiti ad alto contenuto tecnologico ai servizi personalizzati; come di consueto, un fitto programma di seminari, workshop, conferenze stampa e presentazioni aziendali contribuirà ad arricchire le occasioni di incontro e approfondimento per i professionisti del settore.

UNA NUOVA FIERA VERDE NEL 2022 In attesa dell’appuntamento con Plast 2023, per anticipare e approfondire le esigenze del comparto in ottica di “rivoluzione green”, l’organizzatore Promaplast srl propone inoltre una nuova manifestazione, denominata Greenplast, presentata come un «evento dedicato a tematiche della sostenibilità ambientale, dell’efficientamento energetico, del recupero-riciclo-riuso, dell’economia circolare». Greenplast si svolgerà a Milano dal 3 al 6 maggio 2022 e costituirà un “evento-ponte” tra l’ultima edizione di Plast e la prossima, appunto programmata nel 2023. u

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