Studio Marco Ciarlo Associati PORTFOLIO
Studio Marco Ciarlo Associati Altare (SV) Marco Ciarlo è nato il 3 Maggio 1961 a Savona. Consegue la Laurea in Architettura presso la Facoltà degli Studi di Genova con Marco Romanelli e il prof. Giuliano Forno, con cui collabora ai corsi di progettazione urbana. Nel 1988 inizia l’attività sotto la direzione dell’architetto Teobaldo Rossigno affiancando alla professione attività in campo artistico di ricerca sull’immagine e la materia. Dal 1993 avvia la collaborazione con gli architetti Fabrizio Melano (1968) e Giampiero Negro (1968), con i quali si associa nel 2004. Dal 2000 collaborano ai corsi di progettazione architettonica del prof. Brunetto De Battè. L’attività dello studio Marco Ciarlo Associati ha destato l’attenzione della critica ottenendo pubblicazioni sulle principali riviste di architettura italiane ed internazionali e su testate digitali del settore. Già dalla seconda metà degli anni novanta lo studio si distingue in occasione di mostre, in Italia e all’estero. Marco Ciarlo Associati sviluppa progetti di architettura pubblici e privati e si occupa di interni, allestimenti e design. Le opere realizzate rispondono alla volontà di far dialogare figure e materiali rigorosamente contemporanei con i luoghi che li accolgono: in questo confronto, risiede il valore dell’esperienza progettuale sviluppata dallo studio. Spesso diventano determinanti l’accostamento di materiali nobili e poveri, le lavorazioni artigianali e industriali o le variazioni di tessiture e cromatismi delle superfici che a volte tendono alla rarefazione. Da una citazione del Prof. Brunetto De Battè “I loro lavori sono fortemente caratterizzati da percorsi, camminamenti, passeggiate… che propongono sempre uno spazio dinamico con pluralità di prospettive, tendendo inciampi ottici di percorso volutamente generati per generare sorprese, distrazioni ed ancora emozioni… nella forza dell’esatta semplicità evocano molteplici figure, moltiplicano in rimbalzi citazioni e metafore… ma non scontate… sempre levigate come immagini già consumate dal tempo…”.
I PROGETTI
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Recupero del Castello dei Del Carretto Millesimo, Savona, 1998 – 1999 Allestimento del museo del Vetro
Altare, Savona, 2003
Centro Sportivo Altare, Savona, 2004 - 2006 Biblioteca comunale Loano, Savona, 2005 - 2006 Centro Servizi
Cairo Montenotte, Savona, 2006 - 2007 Passeggiata e galleria espositiva Celle Ligure, Savona, 2007 - 2009 Villa T Bergeggi, Savona, 2008 - 2010 Piscina comunale Savona, 2009 - 2011
Recupero del Castello dei Del Carretto 1998 – 1999 Millesimo, (SV)
I
l castello di Millesimo era l’anello più importante del “quadrilatero fortificato” – che comprendeva i castelli di Roccavignale, Cosseria e Cengio – posto a protezione dei valichi tra Liguria e Piemonte. Oltre che per la sua importanza, il recupero del manufatto è legato alle manifestazioni e agli spettacoli teatrali tradizionalmente ospitati negli spazi esterni adiacenti ad esso e al collegamento esistente tra il cortile interno del castello e il parco di Villa Scarzella, sede del museo Napoleonico. Il rilievo dei prospetti interni e la documentazione storica esistente hanno consentito di individuare le quote degli impalcati dei solai originari e di riproporre una copertura a due falde. L’intervento ha comportato la verifica e il restauro dei paramenti murari medievali e la ricostruzione delle murature mancanti sino alla quota di imposta del tetto, compresi i timpani delle testate est e ovest. La realizzazione di due cordoli perimetrali – uno in cemento armato nella parete e uno in acciaio, lasciato a vista, verso l’interno – ha consentito l’appoggio delle capriate e la costruzione delle falde di copertura secondo tecniche tradizionali, con travetti di ripartizione, tavolato, coibentazione e manto esterno in coppi (la metà dei quali recuperati). L’ipotesi di reinserimento dei soppalchi intermedi ha trovato riscontri sia nella coincidenza delle quote dei piani con gli accessi al torrione sud sia con le aperture presenti ai diversi livelli nella cortina muraria. Realizzati con orditura principale e secondaria in acciaio e pavimentati in legno di castagno, i nuovi solai svolgono, inoltre, un’importante funzione statica di irrigidimento e collegamento delle pareti perimetrali. L’accesso ai
piani avviene tramite un’ampia scala, collocata in corrispondenza della testata est, in asse con l’accesso al castello, che consente un’immediata lettura dello spazio “da terra e cielo” e la vista delle prime capriate della copertura. Il passaggio dall’ingresso al cortile interno è consentito da una passerella metallica che scavalca la roccia viva sulla quale spiccano le possenti murature dell’antica costruzione.
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Prospetto sud di progetto
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Prospetto est di progetto
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Pianta piano secondo A
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Planimetria generale
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Pianta piano terra
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sezione CC
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sezione AA
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sezione BB
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Allestimento del museo del Vetro 2003 Millesimo, (SV)
L
’allestimento del museo del vetro è opera esemplificativa di un settore non marginale dell’attività progettuale dello studio e, al tempo stesso, un omaggio alla città nella quale la tradizione dell’arte vetraria è radicata sin dal XII secolo. L’edificio che ospita il museo – Villa Rosa – appartiene al patrimonio dell’architettura liberty della Liguria ed è stato realizzato dall’architetto savonese Nicolò Campora su commissione del Monsignore Giuseppe Bertolotti per la sorella Rosalia; divenuto bene demaniale nel 1992 è stato oggetto di un lungo restauro a cura della Soprintendenza per i Beni Architettonici della Liguria. L’intervento si è occupato del nuovo sistema di illuminazione, della disposizione degli arredi e dell’esposizione di una parte degli oggetti che compongono la collezione del museo – che conta, complessivamente, circa 3000 pezzi. Dallo scalone esterno a tenaglia si accede al piano rialzato ove si trova l’atrio, che conserva le boiseries e i pavimenti in seminato originali; a destra dell’ingresso, la “sala rossa” è stata allestita come sala per conferenze mentre le stanze a sinistra sono utilizzate come reception e uffici di segreteria e direzione. La stanza in fondo al corridoio – l’antica “Sala vetri” – è riutilizzata come caffetteria e da questo spazio si può uscire nel giardino della villa. Alle sale espositive sono destinati i due piani superiori che mostrano una selezione di pezzi della collezione ordinati tematicamente. L’unità spaziale e decorativa che contraddistingue tutti gli ambienti ha suggerito l’utilizzo di basi in legno laccato, diversificate per dimensioni, altezza e colore, che consentono di presentare gli oggetti in gruppi preservando però l’autonomia di ognuno di essi. Unica eccezione, la grande teca originale realizzata nel XIX secolo dalla Società Artistica Vetraria, collocata in una sala del secondo piano, in cui sono custoditi i “giganti”, vasi in vetro soffiato di grandi dimensioni che costituiscono le più prestigiose creazioni dei maestri vetrai altaresi.
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Planimetria generale
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Pianta piano primo
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Prospetto sud di progetto
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Pianta piano terra
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Centro Sportivo 2004 - 2006 Millesimo, (SV)
L
’area dell’intervento si trova al margine del centro storico, nelle immediate adiacenze del polo scolastico. Il progetto prevede di attrezzare uno spazio verde di circa 9.000 metri quadrati destinato ad area sportiva e ricreativa. Alle estremità del lotto si trovano due campi da gioco: il primo da calcetto, di 42x20 metri, realizzato in erba sintetica; il secondo predisposto per pallavolo, pallacanestro e tennis, di 20x15 metri, pavimentato in gomma. I campi sono recintati con reti di protezione di colore bianco, sostenute da strutture in acciaio zincato, alte 9 metri, con un architrave continuo che porta i proiettori per l’illuminazione notturna. Nella parte centrale del lotto sono ubicati il nuovo edificio per i servizi e, nello spazio antistante ad esso, aree per il gioco dei bimbi (con pavimentazione antitrauma) e per allestimenti temporanei. L’edificio si configura come un parallelepipedo regolare, con il corpo scala e ascensore in posizione centrale. Al piano terra si trovano gli spogliatoi, i servizi igienici per il pubblico e i locali tecnici; al primo piano il bar ristorante, gli uffici della direzione e altri servizi. Sorretta da una struttura d’acciaio uguale a quella utilizzata per le recinzioni dei campi, una pensilina scavalca l’edificio in corrispondenza dell’asse trasversale, offrendo protezione all’accesso esterno al primo piano sul lato nord, ombra al fronte e alla parte centrale della balconata sul lato sud e, infine, supporto in copertura a pannelli solari. La costruzione è realizzata con una tradizionale struttura cementizia, intonacata e tinteggiata; alla base delle pareti esterne, dipinte di nero, sono fissate fasce in laminato plastico color verde, specie di giganteschi fili d’erba che producono uno scarto inatteso nella percezione della scala del complesso. All’interno dell’area, intorno agli spazi da gioco, sono stati realizzati percorsi pedonali in battuto di cemento e predisposte zone a giardino attrezzate per la sosta.
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Prospetto est di progetto
Prospetto ovest di progetto
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Prospetto sud di progetto
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sezione AA
A A
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Planimetria generale
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Biblioteca comunale 2004 - 2006 Loano, (SV)
L
a nuova biblioteca civica è ricavata al piano terra dell’ala est del Palazzo Kursaal – un edificio di fine Ottocento costruito tra la passeggiata a mare e la spiaggia – in seguito alla ristrutturazione di locali precedentemente occupati da associazioni culturali e da una scuola di danza. L’ingresso principale si trova in corrispondenza della testata nord, sulla passeggiata; attraversato l’atrio dell’edificio si accede alla reception e agli uffici di segreteria e direzione. Gli spazi per la conservazione e consultazione dei volumi occupano un unico grande ambiente di circa 300 metri quadrati, ottenuto unendo più vani; un soppalco (sotto il quale sono ubicati i servizi), raggiungibile tramite scale e ascensore, ospita un ulteriore spazio di lettura. Il sistema di illuminazione è costituito da apparecchi a sospensione e incasso, questi ultimi inseriti in un controsoffitto appositamente realizzato per nascondere tutti gli impianti tecnologici e di climatizzazione. Punto di forza del progetto è la creazione di un collegamento visivo diretto tra interni ed esterno, attraverso la realizzazione di una vetrata che corre continua lungo il prospetto del Palazzo Kursaal e consente agli spazi della biblioteca l’affaccio sul palmeto antistante. Lo sviluppo orizzontale della vetrata è sottolineato da una cornice continua in acciaio corten – un nastro che funge da pensilina di protezione per il sole e la pioggia e da basamento. Con lo stesso materiale sono rivestiti, negli spazi interni, la prima fila di pilastri, le cordonature e gli impianti, mentre il pavimento è in cemento levigato. Le librerie, in struttura d’acciaio cromato e contenitori in policarbonato rosso, sono disposte ortogonalmente alla parete di fondo della biblioteca, dipinta di nero.
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Prospetto nord est
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sezione AA
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sezione BB
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Pianta piano terra
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Centro Servizi 2006 - 2007 Cairo Montenotte, (SV)
T
ema dell’intervento è il recupero di un fabbricato a destinazione industriale, ubicato nelle aree ex-Agrimont, la cui costruzione, intrapresa all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso, non era stata mai completata. L’edificio, finito nelle parti strutturali e in stato di abbandono, si presentava come uno scheletro di travi e pilastri in cemento armato, solai prefabbricati con vani scala e ascensore. L’organizzazione planimetrica, sostanzialmente conservata, vede due corpi di fabbrica – alti due e quattro piani – leggermente ruotati tra loro e raccordati dal volume che accoglie la distribuzione verticale. In corrispondenza dell’angolo nord-est si trovano, inoltre, un volume a ponte che collega l’edificio con un capannone di recente costruzione e, in posizione laterale, una rampa che consente alle automobili di accedere al piano interrato adibito a garage. Il progetto di rifunzionalizzazione ha portato alla realizzazione di dieci loft di dimensioni diverse per una superficie complessiva utile di 4.000 metri quadrati. Internamente, la decisione di soprelevare i pavimenti ha permesso di disporre gli impianti – idrici, elettrici e di climatizzazione – in maniera modulare e di realizzare quindi ambienti estremamente flessibili. Negli spazi di distribuzione e sulle pareti dei blocchi dei servizi interni ai loft
sono stati utilizzati grandi campi colorati, differenti a ogni piano. La parte più impegnativa dell’intervento riguarda il completamento delle facciate. La scelta è stata di alternare pannelli metallici coibentati di tamponamento e ampie superfici vetrate strutturali, protette esternamente lungo i fronti sud e ovest da un sistema mobile di lame frangisole che produce un’ulteriore articolazione dell’immagine del complesso.
Prospetto est
Prospetto ovest
Prospetto sud
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A
A
sezione AA
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Pianta piano terra
sezione BB
Passeggiata e galleria espositiva 2007 - 2009 Celle Ligure, (SV)
L
a riconversione a passeggiata pedonale di un segmento ferroviario litoraneo dismesso, esteso per circa mezzo chilometro (con una galleria di duecento metri) tra i comuni di Celle Ligure e Varazze è il tema di questo peculiare intervento di riuso ambientale. Il primo tratto del percorso, risolto semplicemente con il rifacimento della pavimentazione in “cemento architettonico” e l’installazione di un sistema di illuminazione di serie montato su pali in acciaio inox, funge da raccordo tra la passeggiata urbana dei Piani e l’antica galleria del treno. All’interno della galleria, scavata nella roccia viva e con i soli imbocchi voltati in mattoni, una calotta in lamiera ondulata in acciaio assicura protezione dal distacco di pietrisco e dalle colature d’acqua. Lo spazio è attrezzato per usi espositivi con 44 grandi pannelli in lastra di alluminio naturale (260x150x0,5 centimetri), distanti l’uno dall’altro poco meno di quattro metri e rivettati a una struttura portante in acciaio; un architrave metallico, posto a tre metri da terra, porta i sistemi di illuminazione puntuali e d’ambiente. L’ultimo tratto della passeggiata si svolge di nuovo all’aperto, a una quota intermedia tra la via Aurelia Levante – dalla quale è separato e protetto da una fitta area boschiva – e la scogliera. Anche in questa parte dell’intervento la pavimentazione è in cemento architettonico, con campi di 40 metri quadrati gettati in opera e divisi da listelli
in legno di larice. Le sedute in cemento prefabbricato sono appositamente disegnate, come la ringhiera metallica che protegge la passeggiata verso la scogliera. In corrispondenza della “piazza” pavimentata in travertino, il discreto sistema di illuminazione della passeggiata lascia il posto a due “totem” di produzione di serie – costituiti da un profilo metallico di sezione rettangolare che porta i proiettori e dal relativo tirante a sezione circolare – agganciati a un palo in corten saldamente piantato a terra, ad evocare l’alberatura di una vela latina.
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Planimetria piazzetta
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Sezione galleria
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Prospetto galleria
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Planimetria generale
sezione AA
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sezione BB
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Villa T 2008 - 2010 Bergeggi, (SV)
L
a particolare orografia del terreno su cui sorge la villa ha dettato le linee guida del progetto, sia per quel che riguarda la sistemazione degli accessi e del giardino, risolto a terrazzamenti, sia, soprattutto, nelle scelte distributive e nell’organizzazione degli spazi abitativi, perseguendo l’obbiettivo di esaltare il rapporto tra l’edificio e il paesaggio. Composta da corpi di fabbrica collegati da un nucleo che funge da cerniera di distribuzione orizzontale e verticale, la villa mostra un impianto asimmetrico in ragione della diversa estensione orizzontale dei vari livelli. Il piano interrato, destinato a cantina e depositi, occupa solo la parte est del sedime della villa ed è come racchiuso dai muri di contenimento del terreno, rivestiti in pietra. Il seminterrato, riservato prevalentemente a zona notte, si sviluppa ai due lati dell’ambiente di distribuzione ed è in parte schermato da muri in pietra (corpo ovest) e in parte rivestito con doghe di legno (corpo est). Il piano fuori terra,che ospita la zona giorno, è configurato come un volume smaterializzato dal grande terrazzo e dalla retrostante parete vetrata, innalzato sul lato ovest della casa. L’interrato si apre a sud sul terrazzamento più basso, sistemato con rampe che consentono di risalire alla quota del seminterrato e della piscina. A questo livello l’accesso all’abitazione avviene attraverso un piccolo cortile ritagliato tra la casa e il muro di contenimento, mentre l’ingresso principale si trova al piano superiore, in corrispondenza della testata ovest della zona giorno. Nel livello fuori terra, gli ambienti di soggiorno, sala da pranzo e cucina formano una sequenza di spazi comunicanti tutti affacciati, attraverso la vetrata, sul terrazzo aperto verso il mare. Parzialmente accessibile attraverso il volume che ospita l’ascensore è, infine, il piano di copertura, sorta di osservatorio dal quale lo sguardo è libero di vagare intorno.
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pianta livello 1
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pianta livello 2
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planimetria generale
prospetto est
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prospetto nord ovest
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prospetto sud est 0
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Piscina comunale 2009 - 2011 Savona, (SV)
T
ema del progetto è la trasformazione dell’esistente piscina scoperta di dimensioni olimpioniche in un impianto coperto, ampliabile in futuro con una seconda vasca di 25 metri e una piscina per bambini. L’intervento ha comportato il rinnovo totale degli impianti tecnologici, la ristrutturazione e l’ampliamento delle gradinate, portate a 1500 posti e la realizzazione di nuovi ambienti di servizio per gli atleti (sotto le tribune) e per il pubblico – questi ultimi collocati in un nuovo volume costruito sul lato est della piscina e destinato a fungere da cerniera, dal punto di vista della distribuzione, tra l’impianto attuale e il futuro ampliamento. Un ruolo rilevante dal punto di vista architettonico, oltre che funzionale è assegnato dal progetto al sistema degli accessi e delle uscite di sicurezza. Sul fronte nord, verso via Colombo, tre grandi scale scendono dal piano alto delle tribune sino a terra, secondo giaciture parallele ruotate verso l’esterno. Le scale sono schermate da grandi telai metallici i cui riquadri sono a loro volta tamponati con rete metallica, in modo da rompere la monotonia del retrostante prospetto – in lastre di cemento prefabbricate – e consentire, in futuro, la messa a dimora di piante rampicanti; una soluzione analoga è stata adottata per la scala posta all’estremità sud del fronte verso il torrente Letimbro, lasciando a vista, in questo caso, una porzione maggiore del tamponamento cementizio. La struttura portante dell’involucro è costituita da una serie di portali in acciaio, con travi – alte 110 centimetri e di luce netta di 40 metri – ordite trasversalmente rispetto all’asse maggiore della piscina. Il fronte sud, verso la spiaggia, è chiuso da un’ampia vetrata che proietta letteralmente l’interno verso il mare; oltre che opportunamente schermati nella parte intermedia per evitare l’eccessiva insolazione, gli infissi sono disegnati in modo tale da dissimulare i montanti in acciaio della struttura e restituire, dall’esterno, l’immagine di una superficie a dominante andamento orizzontale.
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A
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Pianta piano tribuna 0
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Pianta piano vasca 0
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planimetria generale
Prospetto nord di progetto
Prospetto sud di progetto
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sezione BB
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Fotografie: Alberto Piovano Fotografie archivio mca : contrassegnate dalla sigla MCA