Arch. Eddy Cretaz PORTFOLIO
Eddy Cretaz Aosta
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ato ad Aosta nel 1969, si laurea a pieni voti presso la Facoltà di Architettura di Torino nel 1999. Già in giovane età, lavorando presso la falegnameria di famiglia, inizia un percorso di avvicinamento al legno, alla forma, alla trasformazione della materia, allo spirito dell’artigianato, alla cura del dettaglio nell’arredamento. Dopo il diploma, lavora presso studi locali dove sviluppa l’interesse verso l’architettura e la cultura della progettazione di qualità. Queste esperienze lo spingono verso la necessità di una formazione universitaria. Durante il percorso di studi rivolge la sua attenzione all’approfondimento della composizione architettonica della tutela, del recupero e del restauro. Dopo la laurea, apre il suo studio e segue un master proprio in tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico, nel quale approfondisce la tecnica dell’architettura tipica valdostana. Consapevole della necessità di un continuo aggiornamento, segue corsi di specializzazione sulla progettazione di parchi e giardini, sugli edifici a basso consumo e sull’architettura contemporanea alpina e dell’uso idoneo del legno. Queste competenze vengono sfruttate nella sue progettazione, che si inseriscono in un quadro di progettazione sostenibile che fa cardine sull’uso di materiali idonei e su di una composizione architettonica attenta all’inserimento nel territorio, consapevole che il costruire debba essere un atto ricco di umiltà e di rispetto nei confronti del paesaggio.
I PROGETTI
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Maison Ristrutturazione rudere La Thuile (AO) Thomas Villa unifamiliare a basso consumo in legno Valtournenche (AO) Niche Villa unifamiliare con serra solare e bed and breakfast La Thuile (AO)
Fenice Villa bifamiliare a basso consumo in legno Aosta (AO) Bois Villa unifamiliare a basso consumo in legno Quart (AO) Azzurra Villa unifamiliare a basso consumo in legno La Thuile (AO) Michetti Ampliamento della sede della Biblioteca comunale pressoVilla Michetti Pont-Saint-Martin (AO)
Maison Ristrutturazione rudere La Thuile (AO)
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i tratta di un piccolo esercizio di stile, in quanto trattandosi di una ristrutturazione di un rudere, l’edificio è stato di fatto costruito come fosse di nuova edificazione. La volontà della committenza è stata quella di creare una costruzione intima, proporzionata e fortemente rustica in stile valdostano. La progettazione ha cercato di inserire quindi i tipici linguaggi formali dell’architettura tradizionale con alcuni aspetti moderni, quali le aperture leggermente a nastro e più alte rispetto alla prassi, quali le capriate ed i dormienti a filo muratura in pietra per generare lo stacco della copertura, quali le aperture vetrate dietro le capriate allineate sui due livelli. L’equilibrio delle proporzioni è stato curato attraverso l’opportuna scelta delle zone di “alleggerimento” del massiccio rivestimento in pietra, tramite il legno ed il vetro. Grazie al generoso impegno della committenza, anche gli arredamenti interni sono molto curati, e vanno a creare un ambiente caldo ed ospitale dal quale è difficile separarsi. La progettazione architettonica è stata molto attenta ad integrare interni ed esterni in maniera equilibrata, attraverso l’individuazione degli spazi minimi e tramite il giusto equilibrio di vuoti e pieni. Le aperture sono state eseguite al fine di enfatizzare le vedute prospettiche naturali e schermare le visuali del non troppo gradevole costruito limitrofo. L’idoneo utilizzo dei materiali isolanti e del posizionamento della stufa in relazione alla distribuzione degli spazi interni, consente un contenuto consumo energetico. Un piccolo abbaino consente una migliore fruizione e vivibilità del soppalco/zona notte, aperto Pubblicazione su: sul soggiorno. La sistemazione esterna si sviluppa davanti il serra- Images, n° 19, Rivista trimestrale di architettura, Aosta 2007 mento della zona giorno e, attraverso una gradevole staccionata in Case di montagna, n°78, Di Baio Editore s.p.a., Milano 2009 legno, si ha un ambiente intimo e protetto.
Thomas Villa unifamiliare a basso consumo in legno Valtournenche (AO)
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’edificio è di tipo preassemblato in legno a basso consumo. La composizione architettonica prevede una pianta di tipo regolare, con delle zone di tipo porticato ad est e a nord/ovest, generate da dei setti realizzati con tavole discontinue in legno. Il piano terreno ricalca il solaio del piano interrato preesistente solo lungo i lati sud/ ovest e nord/ovest, mentre sugli altri lati deve adeguarsi alla zona di edificabilità. La zona ingresso è stata posta a sud/est in prossimità dell’arrivo delle scale esterne dal piazzale sottostante. Il piano primo ricalca il perimetro del piano terreno, anche se verso monte, la zona terrazzata è più allungata, mentre verso nord/ovest il perimetro del piano primo è leggermente più arretrato rispetto al piano terra. Le coperture dell’edificio sono, come da regolamento edilizio, di tipo rettangolare a due falde, con colmo disassato. Il progetto è caratterizzato da una geometria variabile di rivestimenti in legno; nei prospetti laterali il rivestimento evidenzia l’appoggio della struttura sul muro contro terra più alto, mentre sul prospetto a valle i rivestimenti, allineati a quelli sui fianchi, sono quelli del balcone del piano primo e della balconata esistente del piano terreno. Il muro di “contatto” fra i due corpi dell’edificio, per dargli “solidità” e “tipicità”, viene rivestito nella sue parti esterne in geopietra. Il piano interrato esistente non subisce variazioni; l’unica modifica riguarda l’inserimento del blocco scala e di un locale ad uso lavanderia. L’edificio verrà realizzato interamente in prefabbricazione e preassemblaggio dalla ditta “Echo-D, tramite orditure in lamellare e pannelli portanti in strati lamellari da 14 cm ai quali sono stati aggiunti gli isolanti composti da pannelli di 16 cm. in fibre di legno. L’attenzione all’aspetto energetico ed ecologico consente una certificazione tipo casaclima A+.
Niche Villa unifamiliare con serra solare e bed and breakfast La Thuile (AO)
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a splendida posizione paesaggistica ha ispirato le scelte progettuali, che hanno puntato sul massimo sfruttamento solare e sul minimo impatto architettonico. La giacitura e dimensione del terreno hanno consentito e favorito la scelta di realizzare una zona ipogea in cui venisse localizzato il B&B. La sua copertura e quella delle autorimesse sono tetti verde che fungono anche da area verde. L’unica parte che emerge fuori terra è la villa padronale che è caratterizzata da una serra solare sulla sua facciata sud; per questa ragione si è optato per una distribuzione degli spazi interni di tipo regolare, in modo da beneficiare al massimo dell’apporto solare. La serra, composta da ampie vetrate continue accumula il calore al suo interno e attraverso un muro di accumulo termico che attraversa tutti i livelli lo diffonde. L’edificio ha una composizione architettonica organizzata su 4 pilastroni in pietra che sostengono una copertura che non ha altri appoggi e che visivamente si “stacca” dal resto struttura. Oltre al prospetto serra, gli altri sono caratterizzati da un porzione di muratura intonacata che è fiancheggiata ai lati da serramenti o rivestimenti lignei. Nelle zone ipogea del B&B, i rivestimenti in pietra sono interrotti da serramenti alleggeriti con cornici in intonaco. Sopra la zona B&B è stato individuato un alloggiamento per la batteria dei pannelli solari. L’impianto elettrico è realizzato in tecnologia domotica per consentire il controllo e la programmazione di tutti gli aspetti elettrici e climatici. Il raffrescamento estivo della serra è garantito da ventilazioni naturali.
Fenice Villa bifamiliare a basso consumo in legno Aosta (AO)
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a splendida posizione con vista panoramica su Aosta e la preesistente struttura in cls.a. hanno ispirato e condizionato le scelte progettuali, che hanno puntato sul massimo sfruttamento solare. Si è creata una copertura per metà con orditura lignea ad un’unica falda e per metà a tetto verde, che si va a raccordare ed unire con quella esistente dell’autorimessa. Per beneficiare dell’esposizione solare e dal vantaggio volumetrico consentito dal piano regolatore, si è deciso di creare una serra solare che si attesta nella zona centrale della facciata sud. La serra penetra la preesistenza e accumula il calore all’interno di spazi variabili, utilizzabili anche come zone giorno, su cui si affacciano gli altri locali che ne traggono beneficio. L’edificio ha una composizione architettonica di tipo organico. Gli ambienti ed i prospetti sono asimmetrici e vengono individuate delle zone porticate ed una zona in aggetto. La copertura è visivamente “staccata” dal resto della struttura e si ha una fascia in rivestimento ligneo che avvolge tutto l’edificio sul suo livello medio. La zoccolatura e le pareti in pietra generano un alternarsi di solidità e leggerezza. La copertura lamellare e le pareti a telaio sono realizzate in prefabbricazione dalla ditta “Rasom”. Tutti gli isolanti sono composti da pannelli di 12/18 cm. in fibre di legno. La copertura e le pareti sono ventilate e traspiranti. Sulla serra sono previsti degli oscuranti esterni. L’impianto idrotermosanitario integra l’apporto della serra, i pannelli solari e la caldaia a condensazione a pellets. L’impianto elettrico è in domotica. L’attenzione all’aspetto energetico consente una certificazione tipo casaclima B+. Pubblicazione su: Progetti di giovani architetti italiani - Vol.1, UTET Scienze Tecniche, Torino, 2010
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Bois Villa unifamiliare a basso consumo in legno Quart (AO)
a volontà progettuale è stata quella di esplorare le potenzialità degli edifici a basso consumo di tipo preassemblato in legno. Questa volontà si è trasferita in scelte progettuali compatibili che si sono incentrate sull’esposizione solare, su una composizione architettonica regolare, su ampie vetrate a sud, pareti a nord cieche, su stratigrafie estremamente efficienti, su opportune ventilazioni e traspirabilità di coperture e pareti. La composizione architettonica si incentra su un corpo più interno in cui vi sono gli ambienti ed una struttura esterna che funge da balcone e portico. La parete nord non ha di fatto aperture e prolunga il suo sviluppo oltre la sagoma dell’edificio. Questa soluzione, insieme a generosi setti di sostegno del balcone/portico, proteggono l’edificio dal vento presente. Lo sporto della copertura ed il terrazzo fungono anche da sistema di oscuramento estivo delle ampie vetrate della parete sud. Esteticamente si è scelto di alternare rivestimenti in legno e zone intonacate. La copertura ventilata ha il colmo disassato per consentire un uso intelligente e reale del piano sottotetto e per ricavare l’alloggiamento per i pannelli solari. L’edificio è stato realizzato interamente in prefabbricazione e preassemblaggio dalla ditta “Rasom”, tramite una tecnologia a pannelli portanti in strati lamellari da 9 cm ai quali sono stati aggiunti gli isolanti composti da pannelli di 12/18 cm. in fibre di legno. La copertura è di tipo ventilato e la tecnologia adottata garantisce un’elevata traspirabilità delle pareti. L’impianto idrotermosanitario è una integrazione flessibile tra l’apporto dei pannelli solari e una caldaia a pellets. L’edificio è stato realizzato in 12 settimane. L’attenzione all’aspetto energetico consente una certificazione tipo casaclima B+. Pubblicazione su: Architetture di montagna, Collana Progetta, Casa Editrice Maggioli, Rimini, 2010. Casabella, n°778, Costruire sostenibile Sistema Casafiemme – Rasom, Arnoldo Mondadori Editore, Giugno 2009. La piscina, n°66, Di Baio Editore s.p.a., Giugno 2012.
Azzurra Villa unifamiliare a basso consumo in legno La Thuile (AO)
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a volontà progettuale è stata quella continuare il percorso di esplorazione verso gli edifici a basso consumo di tipo preassemblato in legno. La composizione architettonica si incentra su un livello inferiore che ha la stessa sagoma della zona seminterrata e su un livello superiore che ha una sagoma più rientrante, andando a generare una zona balconata non aggettante. La parete nord, che prolunga il suo sviluppo oltre la sagoma dell’edificio, presenta delle feritoie che garantiscono trasparenza nonostante la stessa funga da schermo protettivo verso la zona nord, che è investita da un corposo intervento edilizio. La parete, di fatto staccata dall’edificio, genera lo spazio per la scala di ingresso e per una zona porticata. La scelta compositiva punta su di una forma apparentemente regolare che cela una sagoma decisamente più articolata e funzionale. Lo sporto della copertura funge da sistema di oscuramento estivo delle zone vetrate. Esteticamente si è scelto di alternare zone intonacate a rivestimenti in legno che avvolgono sul livello mediano tutto l’edificio, alternandosi così con la leggerezza dell’intonaco. La copertura, di tipo ventilato, ha il colmo disassato ed è “staccata” dal resto della struttura tramite degli appoggi in metallo. L’edificio verrà realizzato interamente in prefabbricazione e preassemblaggio dalla ditta “Eco-D, tramite orditure in lamellare e pareti a telaio, ai quali verranno aggiunti gli isolanti composti da pannelli di 12/18 cm. in fibre di legno. L’attenzione all’aspetto energetico consente una certificazione tipo casaclima B+. Pubblicazione su: “Architetture di montagna”, collana Progetta, Casa Editrice Maggioli, Rimini, 2010.
Michetti
Ampliamento della sede della Biblioteca comunale pressoVilla Michetti
Pont-Saint-Martin (AO)
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’edificio storico costituisce una delle presenze architettoniche emergenti all’interno del territorio comunale. Di pianta rettangolare si sviluppa su due livelli. Esternamente l’edificio è caratterizzato da una facciata principale di ingresso con una veranda tamponata da grandi vetrate. Il coronamento delle facciate presenta una decorazione a motivi floreali in stile Liberty. Le facciate sono intonacate e tinteggiate, il tetto è a padiglione. La dialettica tra edificio storico e nuovo ampliamento è la chiave di lettura di tutto l’intervento ed è il tema che ha orientato le scelte progettuali. Il rapporto tra le due presenze è stato giocato contrapponendo matericità e leggerezza, solidità ed instabilità, materiali opachi e materiali riflettenti. Il nuovo volume è stato immaginato in elevazione sull’esistente, fondando la sua struttura su pochi elementi per lasciare intatto il corpo dell’edificio originario. Una sala di lettura e consultazione, oltre che di esposizione dei volumi, si sospende al di sopra della sala della Proloco, realizzando uno spazio trasparente e permeabile che accoglie le nuove funzioni, costruendo una sorta di continuità visiva con il giardino e la piazza esistente. L’intero corpo nuovo sarà provvisto di un involucro materico che, come una pelle sul corpo, si adegua alla struttura reagendo attraverso la sua forma ed il suo trattamento alle diverse esposizioni dei diversi affacci. All’involucro esterno è affidato anche il compito di restituire un’unitarietà di “figura“ all’intero complesso, segnandone il nuovo affaccio sulla piazza/giardino e la connessione tra l’esistente ed il nuovo. L’enfatizzazione delle differenze valorizza le peculiarità di entrambi i volumi, in un reciproco rapporto di figura e sfondo. Il nuovo corpo, realizzato con un’ampia vetrata trasparente lascia intravedere l’interno. Uno spazio che, proprio in ragione della sua trasparenza sia invitante, che favorisca l’accesso ai nuovi spazi della Biblioteca, creando una sorta di interfaccia urbana tra l’anonimità della strada e l’identità del nuovo edificio. Il sistema distributivo delle pareti di chiusura perimetrale, laddove non si prevedono vetrate, sono risolti con materiali leggeri per ottimizzare al minimo le sollecitazioni impresse dai carichi permanenti non collaboranti e quindi con pannelli prefabbricati X-LAM. La luce naturale è stata studiata per soddisfare al meglio le esigenze legate al compito visivo all’interno degli spazi di lettura al fine di evitare il più possibile fenomeni di abbagliamento durante tutto l’arco dell’anno garantendo buoni livelli di luce sui piani di lavoro. Un sistema d’illuminazione artificiale a scomparsa totale integra quello naturale. L’elevata efficienza termica permetterà un rapido riscaldamento dell’intera struttura, riducendo i consumi energetici. Per quanto concerne le coperture, l’orditura è stata realizzata in legno e rivestita con un manto in lamiera di zinco/rame/titanio. Il colore delle facciate è quello del coronamento della villa novecentesca. Collaborazione: Enrica Quattrocchio Architetto