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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2011 - 2011 Foto:
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Design questions: exchange Festival Architettura in citt Studioata e altri quattro studi associati (Ape, Archicura, Brh+, Maat) si confrontano in un frizzante scambio di opinioni sull'architettura come disciplina di contatto con il contesto della città e potenziale del nostro quotidiano. L'incontro che si terrà venerdì 15 luglio, ore 19.00 presso Palazzo Bertalazone di San Fermo (Via San Francesco d'Assisi 14, Torino) verterà sui temi più attuali del design e dell’architettura, in un dibattito fuori dagli schemi.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2011 - 2011 Foto:
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Archphoto2.0 dal web alla carta Studioata partecipa alla presentazione di Archphoto2.0, rivista che nasce a partire dall'ormai consolidata webzine Archphoto.it e si propone come nuova avventura che ha lo scopo di rafforzare il pensiero critico espresso nella forma web di Archphoto. L'incontro si terrà venerdì 15 luglio 2011, ore 18.30-19.30, presso Palazzo Bertalazone di San Fermo, via S. Francesco d’Assisi 14, Torino.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2011 - 2011 Foto:
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I giovani architetti tra il dire e il fare Studioata è tra gli studi di giovani architetti videointervistati da OAT e Focus Group Professione Creativa nell'ambito degli eventi inseriti nel calendario delle iniziative del Festival "Architetture in città". Le videointerviste sono finalizzate a mettere in luce prospettive e criticità del mestiere di architetto, mestiere che richiede professionalità specializzate ma con conoscenze sempre più ampie e differenziate. La presentazione delle videointerviste si terrà in un incontro confronto aperitivo, il 16 luglio 2011, ore 11,30-13,30, presso Palazzo Bertalazone di San Fermo, via S. Francesco d’Assisi 14, Torino.
Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2011 - 2011 Foto:
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Festival Architettura in citt Studioata partecipa agli eventi OAT e Fondazione OAT promuovono la prima edizione del Festival "Architettura in CittĂ " che si terrĂ a Torino e nell'area metropolitana dal 14 al 17 luglio. Studioata partecipa attivamente ad alcuni degli eventi inseriti nelprogramma: -Achphoto2.0_dal web alla carta; -Design questions: exchange; -I giovani architetti tra il dire e il fare.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2011 - 2011 Foto:
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Con.fine Design Temporary Eco democratic walk Nell'ambito degli eventi del Festival dell'Architettura in città l'associazione Protodesign promuove e organizza l'esposizione dei progetti, ricerche, prototipi e materiale audiovisivo dell'archivio Protodesign e dei progetti del concorso di design eco-democratico Con.fine Design 2011 al quale Studioata ha partecipato con il progetto RILUCI che si è classificato tra i finalisti.
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Luogo: Bouak Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2010 - 2010 Foto:
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Bouak Africa Centro commerciale e mercato a Bouak Costa d'Avorio. 1. IMPIANTO URBANISTICO Il progetto prevede la realizzazione di un centro commerciale nel centro della città ivoriana di Bouakè, nella zona Nord della Costa d’Avorio. La città, di circa un milione di abitanti, è attualmente costituita prevalentemente da fabbricati monopiano, con caratteristichecostruttive estermamente semplici. Il Centro Commerciale dovrà assumere quindi il ruolo di nuova centralità urbana, insieme all'adiacente mercato coperto. La proposta prevede la ricostruzione del limite del lotto: si vuole infatti evitare di destrutturare la maglia urbana, e anzi sottolineare il carattere cittadino del Centro Commerciale. All'interno del perimetro edificato si articolano volumi e spazi aperti aventi differenti funzioni e caratteristiche formali: il Centro Commerciale si configura come un pezzo di città, costituito da edifici, spazi pubblici, percorsi. Il lotto presenta una discreta pendenza; per minimizzare le opere di movimento terra si è scelto di creare dei dislivelli interni che contribuiscono a conferire un aspetto vario e articolato all’insieme e offrono l’occasione per sfruttare in modo
ottimale lo spazio e permettere in tutti i punti la connessione diretta con il piano strada. L'ingresso principale al centro Commerciale avviene dalla "punta" del lotto, dove gli edifici si alzano a creare una sorta di porta e di emergenza di richiamo verso la citta'. 2. GLI EDIFICI Le porzioni di edifici collocati verso il vertice del lotto conterranno gli uffici e le attivita' dirigenziali. Le porzioni di altezza più ridotta lungo il perimetro ospiteranno servizi e negozi affacciati verso l'interno del lotto e accessibili da un porticato ombreggiato su due livelli che li collega tutti lungo un unico percorso. Il blocco caffetteria/ristorante, su due livelli, costituisce il cuore dell’impianto: con la sua forma ovoidale rompe la rigidità delle forme archoitettoniche e costituisce l’elemento organizzatore degli spazi aperti. Tutto intorno, al di sotto di un'ampia tettoia, trovano spazio i dehors e un'area sosta e gioco. Il blocco D e' occupato dal supermercato, accessibile dalla piazza interna, dalla galleria coperta e direttamente dal parcheggio sul quale si affaccia. Il blocco B contiene negozi e attivita' analoghe a quelli dei blocchi A, ma che affacciano sulla galleria coperta, spazio pubblico al chiuso e termicamente condizionato. 3. LO SPAZIO PUBBLICO Gli spazi aperti sono articolati in diversi ambiti con caratteristiche proprie: la piazza delle sculture, l’area coperta per i dehors e la sosta, il giardino alberato. I percorsi si articolano lungo i portici bilivelli e all’interno della galleria chiusa. I parcheggi costeggiano i lati lunghi del lotto, ombreggiati da filari alberati che contribuiscono a dare unitarieta' e carattere urbano alle facciate. Davanti al supermercato si trovano un parcheggio
per la sosta dei clienti e una stazione di servizio con pompa di benzina. Il lato nord è occupato dal supermercato, accessibile sia dalla piazza interna sia direttamente dal parcheggio sul quale si affaccia. Gli spazi aperti sono articolati in diversi ambiti con caratteristiche proprie: la piazza delle sculture, l’area coperta per i dehor e la sosta, il giardino alberato. I percorsi si articolano lungo i portici bilivelli e all’interno della galleria commerciale condizionata. I parcheggi che costeggiano i lati lunghi del lotto, ombreggiati da filari alberati, contribuiscono a dare unitarietà e carattere urbano alle facciate.
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Luogo: Abidjan Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2010 - 2010 Foto:
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Abidjan, Africa Centro commerciale ad Abidjan, Costa d'Avorio. Studioata ha formulato due proposte di progetto per il Centro Commerciale di Abidjan. Sulla base di uno stesso schema d'impianto, che prevede un basamento compatto di due livelli e un coronamento caratterizzante ai piani superiori, sono state presentate due differenti soluzioni formali. La prima prevede un volume compatto di uffici formalmente riconoscibili e articolato con delle corti e degli spazi aperti controllati climaticamente. La seconda soluzione propone invece due torri di uffici e appartamenti che consentono una maggiore visibilitĂ da lontano e una migliore vista panoramica.
In entrambe le soluzioni progettuali il piano terra è concepito con una cortina permeabile visivamente e fisicamente per favorire l'accesso al centro, mentre al primo piano la visibilità è consentita dai materiali, dai colori e dalle insegne. Le corti interne condizionate permettono di aumentare la superficie di esposizione delle vetrine, di contenere e segnalare le distribuzioni verticali e di articolare spazi e percorsi.
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Luogo: Trujillo (C Tipologia: Generale Cliente: Ayuntamiento de Trujillo Cronologia: 2010 - 2010 Foto: Vicente de la Calle
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DINAMICO/ESTATI CO Plaza Trujillo L'isolamento originario del giardino antistante il Palazzo Juan Pizarro de Aragón, rimasto inutilizzato per anni, dal resto della trama urbana, è all’origine dello stato di degrado e 'abbandono che caratterizza questo spazio e la ragione che ha spinto il comune di Trujillo a bandire un concorso per il recupero e l'integrazione di questi giardini con la rete urbana. L'intervento dialoga con gli elementi esistenti adottando un linguaggio a loro comune, come la disposizione con una certa simmetria in pianta e prospetto e l'utilizzo di materiali locali ed essenze vegetali autoctone. Le panchine in ferro battuto, disposte in modo quasi aleatorio lungo l'ampia scala centrale, intendono “romperne” la monumentalità; esse possono essere rimosse o spostate secondo le esigenze della città, l'elemento statico "panchina" si contrappone al sistema dinamico della scala conferendo un carattere contraddittorio dinamico/statico, in continuo
cambiamento al basamento del palazzo. La rampa a ovest cambia la sua natura allargandosi, favorendo i flussi pedonali e consentendo il carico-scarico necessario per le attività culturali che si svolgeranno in questo nuovo ambiente. L'area centrale, una pedana in cemento, anticamente è stata utilizzata dall’aristocrazia locale come pista da ballo. Il progetto ha voluto fornire una rilettura della natura storicamente ricreativa e dei balli con una pavimentazione bicolore, realizzata in granito locale, a memoria della presenza di elementi storici all’interno del giardino. Lo spazio centrale è occupato da una fontana a pavimento che darà l'opportunità ai più piccoli di giocare in uno spazio più fresco, mentre a evocare i balli storici sarà ora il ritmo dei getti d'acqua. Angoli suggestivi e atmosfere sono enfatizzati da un doppio sistema di illuminazione, la luce che accompagna i i getti d'acqua creano una luminosità diffusa ed eterea, luci puntuali valorizzano elementi specifici quali la facciata del Palacio Juan Pizarro de Aragón e la vegetazione esistente.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2009 - 2009 Foto: daniele ratti
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STUDIO FERRERI Sito Web per lo studio Legale Ferreri Designata, il dipartimento di grafica e comunicazione di Studioata, cura il sito web per il celebre studio legale di Torino. Grafica sobria e colori sabaudi per un sito di raffinata eleganza. In collaborazione con Snikt per la parte di programmazione e Daniele Ratti per le fotografie.
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Luogo: Sant'Ambrogio Tipologia: Generale Cliente: Comune di Sant'Ambrogio Cronologia: 2002 - 2008 Foto: Beppe Giardino
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SANT'AMBROGIO Ostello per la giovent Previo adeguato restauro conservativo dei ruderi, si è progettato l’inserimento all’interno di essi di una struttura in acciaio e vetro, che ospiterà un complesso ricettivo destinato al turismo giovanile. La nuova costruzione, disposta su tre livelli con copertura praticabile, è stata concepita per accogliere 40 ospiti in stanze/dormitorio fornite di relativi servizi; sono inoltre previsti un locale accettazione, un ampio spazio comune pranzo/soggiorno, un locale destinato al custode e vani tecnici. La struttura è realizzata mediante un’ossatura portante in acciaio, cui è demandata anche la funzione di controventamento delle murature ancora emergenti. I tamponamenti esterni sono costituiti da pareti in vetro che consentono da un lato la completa visione delle mura, del recuperato percorso di ronda e della Val di Susa, dall'altro favoriscono la piena compartecipazione fra gli spazi interni ed esterni e fra le 2 funzioni, quella ricettiva e quella di fruizione estetica del monumento.
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Luogo: ivrea Tipologia: Generale Cliente: test Client Cronologia: 2010 - 2007 Foto: Beppe Giardino
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SOTTILE ACCOSTAMENTO Ristrutturazione e ampliamento di residenza
Il restauro dei tre piani fuori terra di un edificio degli inizi dell’800 è l’occasione per indagare le possibilità espressive offerte dall’ampliamento dell’esistente e del confronto vecchio/nuovo. Il fabbricato esistente, appoggiato sugli affioramenti rocciosi della collina morenica eporediese, è espressione delle tradizioni costruttive locali: muratura portante mista in laterizio e pietra, tetto ligneo a falde, tipiche canavesane, solai a volta, ballatoi con parapetti metallici. Il rapporto con l’esistente viene interpretato per contrasto, con l’obiettivo di non alterare la leggibilità del vecchio e di realizzare un nuovo che sia espressione di contemporaneità. La sagoma dell’ampliamento, derivata dai vincoli imposti dalle distanze dai fabbricati adiacenti e dal regolamento
edilizio, si traduce in un volume di ridotte dimensioni (170cm di larghezza, 520 cm di lunghezza e 980cm di altezza), che soddisfa comunque pienamente i requisiti della committenza fungendo da magazzino/deposito a piano terra, copertura per l’area d’ingresso, servizi a piano primo e secondo, terrazzo per l’appartamento del terzo piano. Il nuovo volume, accostato in modo chiaro e leggibile al fabbricato esistente, è un oggetto architettonico discreto e non invasivo rispetto al vecchio, ma al contempo evidente e rappresentativo dell’intervento avvenuto anche all’interno. Gli elementi compositivi di facciata sono costituiti dallo studio delle ombre e dalle diverse tessiture dei materiali utilizzati.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2006 - 2007 Foto: Beppe Giardino
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L'INTRUSO Oggetto ospitato in ambiente ospitante
L’oggetto “ospitato” da chiuso appare completamente indipendente dall’ambiente “ospitante”, sia come configurazione planimetrica sia come caratteristiche architettoniche; quando la massa del volume si scompone esso entra però in relazione stretta con l’involucro, originando un’articolazione degli ambienti tanto inaspettata quanto tradizionale. Le grandi ante in legno fanno battuta sulla muratura, e il grande spazio – soggiorno si divide dalla camera – spogliatoio. Il volume è pensato come un prisma bianco scavato e rivestito di diverse essenze in legno le cui tonalità variano a seconda del grado di privacy dell’ambiente su cui si affacciano. In quest’unico elemento trovano posto tutti i vani accessori di cui la casa necessita, permettendo di liberare totalmente l’ambiente da arredi superflui e sfruttare interamente la
superficie dell’appartamento.
L’oggetto “ospitato” da chiuso appare completamente indipendente dall’ambiente “ospitante”, sia come configurazione planimetrica sia come caratteristiche architettoniche; quando la massa del volume si scompone esso entra però in relazione stretta con l’involucro, originando un’articolazione degli ambienti tanto inaspettata quanto tradizionale.Le grandi ante in legno fanno battuta sulla muratura, e il grande spazio – soggiorno si divide dalla camera – spogliatoio.Il volume è pensato come un prisma bianco scavato e rivestito di diverse essenze in legno le cui tonalità variano a seconda del grado di privacy dell’ambiente su cui si affacciano. In quest’unico elemento trovano posto tutti i vani accessori di cui la casa necessita, permettendo di liberare totalmente l’ambiente da arredi superflui e sfruttare interamente la superficie dell’appartamento.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2006 - 2007 Foto: Beppe Giardino
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CASA STUDIO Ristrutturazione di appartamento in Via Bertola
Il bagno, la cabina armadio, la lavanderia e un soppalco-studio sono assemblati con semplicità e armonia di proporzioni sfruttando tridimensionalmente lo spazio. La giovane proprietaria dopo aver lavorato per anni a Londra dipingendo Trompe-l’oeil, per reazione immaginava spazi semplici, chiari, pieni di luce. Bianco e materiali naturali sono i protagonisti: pietra di Luserna nel bagno, legno di olmo oliato per il pavimento e tutti gli arredi, marmo bianco bocciardato per la cucina, metallo smaltato per l’aerea scaletta in ferro.
Il bagno, la cabina armadio, la lavanderia e un soppalco-studio sono assemblati con semplicità e armonia di proporzioni sfruttando tridimensionalmente lo spazio. La giovane proprietaria dopo aver lavorato per anni a Londra
dipingendo Trompe-l’oeil, per reazione immaginava spazi semplici, chiari, pieni di luce. Bianco e materiali naturali sono i protagonisti: pietra di Luserna nel bagno, legno di olmo oliato per il pavimento e tutti gli arredi, marmo bianco bocciardato per la cucina, metallo smaltato per l’aerea scaletta in ferro.
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Luogo: ALASSIO Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2003 - 2006 Foto: Beppe Giardino
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TRE LIVELLI Residenza privata sulla collina di Alassio Affacciata sul golfo di Alassio, in splendida posizione panoramica, una villa ottocentesca includeva all’interno dell’ampio parco terrazzato una piccola dépendance di 35 mq in grave degrado. La committenza ne decideva la demolizione per realizzare un nuovo edificio destinato a residenza. L’idea del progetto è stata quella di adeguare e modellare la nuova costruzione sui tipici terrazzamenti liguri della collina su cui essa si adagia. Il pavimento si piega e diviene terrazza, seduta, piano cucina, camera da letto e bagno, disegnando una scalinata rivestita in legno che degrada in direzione del mare. Il pavimento è contenitore di oggetti: al suo interno si nascondono i cassettoni della zona pranzo, gli elettrodomestici della cucina, i gavoni delle provviste e i cassetti del vestiario, lasciando i 35 mq di superficie dell’appartamento completamente liberi da ingombri. Il piano cucina, realizzato in cemento, è nascosto da una porzione di pavimento che all’occorrenza, alzandosi, diventa balaustra per la zona notte. Una vetrata a tutta altezza separa la zona giorno dalla terrazza, assicurando la visione del mare da ogni punto della casa; le finestre delle facciate laterali inquadrano i
limoni e gli ulivi del parco. La pietra a spacco che riveste le facciate si integra con i tipici muri a secco delle fasce liguri.
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Luogo: Isola d'Asti Tipologia: Generale Cliente: Comune di Isola d'Asti Cronologia: 2003 - 2006 Foto: Beppe Giardino
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EX CANTINA SOCIALE Recupero dell'ex Cantina Sociale di Isola d'Asti e conversione in centro servizi Il progetto, riguardante una superficie complessiva di 1200 mq, ha comportato la demolizione di parte del vecchio stabile, il recupero del corpo prospiciente la strada statale e di due alte vasche in cemento armato, e la realizzazione ex novo di un ampliamento. La parte di edificio recuperata è costituita da un corpo a cinque campate nel quale sono stati ricavati l’area espositiva, l’info point e una zona distributiva che funge anche da ingresso. Una manica vetrata di nuova realizzazione collega la preesistenza con il nuovo corpo di fabbrica che ospita il bar al piano terra e la sala conferenze con il foyer al primo piano. Questo nuovo corpo si configura come una scatola rivestita in rame, in aggetto su tre lati. I diversi elementi architettonici sono appoggiati su un unico basamento in pietra che contribuisce a conferire unitarietà al complesso. I due silos in cemento armato sono stati mantenuti come memoria storica della funzione originaria e simbolo del
nuovo complesso.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2006 - 2004 Foto: Beppe Giardino
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NIDO Un'alcova sui tetti nel centro di Torino
Un monolocale mansardato dove si possano racchiudere tutti gli spazi dell'abitare. Una suddivisione funzionale dell'ambiente che non faccia perdere l'idea di uno spazio unitario. Queste le idee-guida di un intervento di ristrutturazione riguardante un’unità abitativa di 30 mq all’ultimo piano di uno stabile in una via del centro di Torino.
Il progetto si è risolto con la definizione di un volume cubico, posto al centro della mansarda, atto a contenere il piccolissimo bagno, attorno al quale si collocano i diversi ambiti funzionali. Del tutto autonomo, staccato dal soffitto e dai muri perimetrali, esso determina una separazione delle diverse zone senza però impedirne una visione di insieme. Completamente rivestito da una doppia parete in plexiglas opalino, al cui interno trovano posto i corpi illuminanti che danno luce sia all'interno del bagno sia agli ambienti esterni, il cubo diventa un elemento d'arredo, scultoreo, un oggetto
che caratterizza lo spazio attraverso effetti di luce e trasparenza. La porta di ingresso ruota su un perno centrale aprendo completamente un'intera parete del bagno.In asse con il volume, con cui entra in stretta relazione compositiva, si apre l'abbaino. Pensato per aumentare la vivibilità dello spazio, esso è tamponato sui tre lati da lastre di vetro che garantiscono una vista panoramica verso le montagne e nel contempo raccolgono quanta più luce possibile.
Il progetto di ristrutturazione del monolocale mansardato si è risolto con la definizione di un volume cubico, posto al centro della mansarda, atto a contenere il piccolo bagno, attorno al quale si collocano i diversi ambiti funzionali. Del tutto autonomo, staccato dal soffitto e dai muri perimetrali, esso determina una separazione delle diverse zone senza però impedirne una visione di insieme. Completamente rivestito da una doppia parete in plexiglas opalino, al cui interno trovano posto i corpi illuminanti che danno luce sia all'interno del bagno sia agli ambienti esterni, il cubo diventa un elemento d'arredo, scultoreo, un oggetto che caratterizza lo spazio attraverso effetti di luce e trasparenza. In asse con il volume, con cui entra in stretta relazione compositiva, si apre l'abbaino che aumenta la vivibilità dello spazio; esso è vetrato sui tre lati al fine di offrire una vista panoramica verso le montagne e nel contempo raccogliendo quanta più luce possibile.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2003 - 2004 Foto: Beppe Giardino
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CUBO Villino al V piano: ristrutturazione di un appartamento nel centro di Torino Il progetto ha previsto l’inserimento di un volume a base quadrata, un cubo, completamente rivestito in MDF, che caratterizza tutti gli ambienti della casa. Collocato nella parte centrale dell'appartamento, esso articola lo spazio, lo separa senza dividerlo e diventa il contenitore di tutti i servizi: il bagno, un armadio e gli incassi della cucina. La scala per accedere alla zona notte è ritagliata nel volume stesso del cubo; se ne distaccano solo i gradini inferiori che completano la rampa per non alterare l’essenzialità volumetrica. Il bagno si distingue per la cura nell'uso dei materiali e per l'attenzione all'aspetto tattile. Il pavimento è un parquet antico in noce recuperato da un alloggio dell’Ottocento, il piatto doccia è una lastra inclinata in pietra.
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Luogo: Torino Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2004 - 2004 Foto: Beppe Giardino
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TRE COLORI Ristrutturazione di una mansarda
L’obiettivo principale dell’intervento è stato quello di rendere l'appartamento di 70 mq, situato al quarto piano di uno stabile d'epoca, del tutto impermeabile agli stimoli esterni. L’ambiente è quindi volutamente disadorno, semplice, quasi “iconoclasta”; la luce ovattata e accogliente favorisce la concentrazione e rende rilassante l'atmosfera. Lo spazio è suddiviso fra una zona giorno, con cucina aperta a bancone, e una zona notte con due camere passanti separate dal volume del bagno. Questo, se pur di minime dimensioni, ospita una doccia spaziosa, con doccione a soffitto, e riceve luce da una finestra, attraverso la quale si scorgono il cielo ed i tetti circostanti. Trova posto nel bagno anche la lavatrice, accessibile dal vano doccia, nascosta da una porta a scomparsa. Il muro di spina è inspessito dall'armadio che si può attraversare passando nei due tunnel rivestiti in legno.
Il progetto utilizza di fatto, come unica forma espressiva, tre
materiali e tre colori: il legno chiaro, l'intonaco verniciato di bianco e la resina grigia del pavimento. Nessun'altra distrazione.
L’obiettivo principale dell’intervento è stato quello di rendere l'appartamento di 70 mq, situato al quarto piano di uno stabile d'epoca, del tutto impermeabile agli stimoli esterni. L’ambiente è quindi volutamente disadorno, semplice, quasi “iconoclasta”; la luce ovattata e accogliente favorisce la concentrazione e rende rilassante l'atmosfera. Lo spazio è suddiviso fra una zona giorno, con cucina aperta a bancone, e una zona notte con due camere passanti separate dal volume del bagno. Questo, se pur di minime dimensioni, ospita una doccia spaziosa, con doccione a soffitto, e riceve luce da una finestra, attraverso la quale si scorgono il cielo ed i tetti circostanti. Trova posto nel bagno anche la lavatrice, accessibile dal vano doccia, nascosta da una porta a scomparsa. Il muro di spina è inspessito dall'armadio che si può attraversare passando nei due tunnel rivestiti in legno. Il progetto utilizza di fatto, come unica forma espressiva, tre materiali e tre colori: il legno chiaro, l'intonaco verniciato di bianco e la resina grigia del pavimento. Nessun'altra distrazione.
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Luogo: Cercenasco Tipologia: Generale Cliente: privato Cronologia: 2000 - 2003 Foto:
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PEC Progetto per residenze plurifamiliari
Il progetto, rientrante nei piani di edilizia convenzionata (PEC), riguarda la realizzazione di 12 alloggi distribuiti in 4 corpi, ciascuno dei quali costituito da 2 piani fuori terra e da garages seminterrati. Il fronte principale dell’edificio, situato all’ingresso del paese di Cercenasco, è rivolto a est, mentre dal lato opposto gli appartamenti si affacciano a ovest sull’ambiente più raccolto degli spazi verdi di uso individuale: tale orientamento dell’edificio, suggerito anche dalla forma stessa del lotto, permette un soleggiamento ottimale sia degli ambienti interni sia dei giardini privati.Le facciate sono caratterizzate dall’effetto volumetrico dato dai serramenti esterni, in legno oukumè, che aprendosi a libro disegnano sulla superficie intonacata ombre diverse secondo l’ora del giorno ed il grado di apertura del serramento. I tre corpi scala diventano occasione per coniugare i caratteri tipologici dell’edilizia locale con soluzioni architettoniche e linguaggi
contemporanei. Essi si configurano infatti come elemento nello stesso tempo di cerniera e di rottura: tagliano la volumetria, spezzano la linearità dell'edificio, s'impongono tramite i setti in cls che li delimitano.
Il progetto, rientrante nei piani di edilizia convenzionata (PEC), riguarda la realizzazione di 12 alloggi distribuiti in 4 corpi, ciascuno dei quali costituito da 2 piani fuori terra e da garages seminterrati.Il fronte principale dell’edificio, situato all’ingresso del paese di Cercenasco, è rivolto a est, mentre dal lato opposto gli appartamenti si affacciano a ovest sull’ambiente più raccolto degli spazi verdi di uso individuale: tale orientamento dell’edificio, suggerito anche dalla forma stessa del lotto, permette un soleggiamento ottimale sia degli ambienti interni sia dei giardini privati.Le facciate sono caratterizzate dall’effetto volumetrico dato dai serramenti esterni, in legno oukumè, che aprendosi a libro disegnano sulla superficie intonacata ombre diverse secondo l’ora del giorno ed il grado di apertura del serramento. I tre corpi scala diventano occasione per coniugare i caratteri tipologici dell’edilizia locale con soluzioni architettoniche e linguaggi contemporanei. Essi si configurano infatti come elemento nello stesso tempo di cerniera e di rottura: tagliano la volumetria, spezzano la linearità dell'edificio, s'impongono tramite i setti in cls che li delimitano.
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