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I primi grandi eventi fanno tendenza

Dopo due mancate edizioni, Sxsw (acronimo di South by Southwest) ha riaperto gli spazi ai visitatori. Quanto emerso dall’evento, crocevia di musica,

dal nostro corrispondente a New York DOMENICO MATARAZZO La città di Austin, oltre a essere la capitale del Texas è considerata anche la capitale mondiale dei concerti live. Infatti, in ogni giorno dell’anno, approfittando anche del clima mite per dodici mesi, è possibile trovare una band in ogni angolo della città, indoor o all’aperto. La città sta anche diventando una seconda Silicon Valley dato che molte aziende high-tech hanno una presenza, se non la sede principale, in città. Tesla è l’ultimo marchio di rilievo a essersi trasferito ad Austin, aggiungendosi a nomi come Oracle e Dell, mentre Google, Apple e Facebook, Adobe hanno anch’esse importanti sedi. Spazi aperti, clima, un costo di vita relativamente basso contribuiscono a dare alla città un carattere palpitante e innovativo. Que-

sti ingredienti si rispecchiano in South by Southwest, più comunemente noto come Sxsw, un appuntamento diventato meta obbligatoria per i creativi, soprattutto nel settore della musica, della cinematografia e della tecnologia e che porta in città circa trecentomila visitatori, in prevalenza dagli Usa ma anche da ben 186 Paesi differenti. Anche i maggiori brand commerciali negli ultimi anni hanno scelto Sxsw anziché fiere di settore per raggiungere il target dei più giovani. L’evento è nato trent’anni fa ed è cresciuto costantemente fino al 2019, anno record di partecipazione e di impatto economico sulla città, con più di 350 milioni di dollari. L’edizione 2022 che si è tenuta a marzo è stata la prima post-pandemia e se i grandi eventi danno un’indicazione di ciò che c’è da aspettarsi in futuro, allora Sxsw è sicuramente un valido osservatorio. Per essere esatti, l’evento ha avuto un formato ibrido, dato che vi era anche una versione online, sia per quanto riguarda le conferenze sia per la parte espositiva. Altre sessioni hanno avuto luogo in formato podcast o in realtà virtuale. Ecco alcuni segnali che abbiamo rilevato partecipando all’edizione virtuale dell’evento.

NIENTE TUTTO ESAURITO

Innanzitutto, anche se si ritorna alla presenza fisica, non c’è da aspettarsi il ritorno ai livelli di partecipazione pre-Covid, soprattutto se un evento ha un’audience internazionale. All’edizione di quest’anno si è registrato un calo di presenze pari al venti per cento rispetto all’ultima edizione del 2019. Per gli organizzatori il calo è dovuto alle assenze dall’estero, in particolare dall’Asia, dove il Covid, nelle sue varianti, sta ancora imperversando. Di fatto la partecipazione dall’estero in passato è stata abbastanza nutrita, con visitatori provenienti da più di 180 nazioni e che trascorrono in media cinque notti a circa trecento dollari per notte. Anche l’Ice, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, era presente ad Austin per promuovere la discografia italiana, un settore che negli Stati Uniti sta registrando una crescita fin dal 2015, ancora prima del fenomeno Maneskin quindi.

SPAZIO AI GIOVANI

Per i planner di eventi BtoB, preoccupati per il futuro in cui videoconferenze e metaverso sostituiranno la partecipazione a meeting e riunioni tradizionali, la soluzione è diversificare creando eventi destinati ai giovani e, soprattutto, all’aperto. Penske Media Corp. oltre a essere l’editore di testate come Billboard, Rolling Stones e Vibe, ha anche una divisione eventi con cui raggiunge un segmento decisamente più sofisticato, con manifestazioni dedicati alla moda e ai prodotti di lusso. Lo scorso anno però Penske è diventato partner al cinquanta per cento di Sxsw con l’obiettivo di raggiungere proprio il mercato consumer più giovane. A tal fine Penske ha messo subito in chiaro che la formula del festival non sarebbe cambiata. Lo stesso gruppo ha anche acquistato la partecipazione in altri eventi quali Life Is Beautiful, un festival basato su musica, cultura e serate artistiche che si tiene a Las Vegas. A dicembre inoltre lancerà LA3C Festival a Los Angeles, un evento di tre giorni dedicato a cucina, entertainment e arti visive. In entrambi i casi si tratta di eventi all’aperto, alcuni a pagamento, altri gratuiti. Ciò che può rassicurare il settore è che il metaverso non presenta ancora un pericolo. Abbiamo partecipato a sessioni virtuali con tanto di avatar e sia per la grafica sia per la qualità di trasmissione (e dei contenuti) non siamo riusciti a seguire una sessione per più di cinque minuti. I panel e le presentazioni di speaker con slide rimanevano le sessioni più interessanti da seguire.

IL SETTORE DELLE CRIPTO NON BADA A SPESE

Il titolo di un quotidiano esprime quanto abbiamo percepito dall’esperienza online e quanto evidentemente si è anche verificato sul posto: “Non scapperai da Sxsw senza saperne di crypto”. Sia nelle sessioni online sia negli spazi espositivi, virtuali o fisici, le criptovalute erano dappertutto, con stand dedicati alla formazione – come Ripple House, che ha promosso incontri tra esperti e pubblico per tre giorni di fila –, ad altri meno creativi dove semplicemente spiccavano nomi come Bitcoin, blockchain, cryptocurrency, DAOs, NFTs, Web3 ed altri acronimi ed eufemismi. Non poteva essere del resto diversamente dato che come per Sxsw, anche il modo delle crypto-valute rappresenta un incrocio di arte, business, innovazione, denaro e tecnologia. Da ricordare, a tale proposito, che Sxsw fu il primo evento ad avere un bancomat per Bitcoin, quando all’epoca la moneta digitale costava circa seicento dollari. Per i nostalgici la prestazione live di Dolly Parton poteva essere un rifugio, ma anche l’icona della musica country americana e dello stato del Texas era a Sxsw per iniziativa del suo sponsor: Blockchain Creative Labs, società del colosso Fox Entertainment che si occupa dello sviluppo di Nft per creativi ed artisti. Lo studio sta sviluppando Dollyverse, un luogo sul Web3 per i fan e per coloro che già visitano Dollywood, il parco a tema fondato dall’artista.

EVENTI CHE DANNO VOCE ALLE INGIUSTIZIE

Nonostante Austin sia una città giovane e dinamica, si trova in uno stato, il Texas, dove i cambiamenti sono lenti a pervenire. Il Texas di recente ha approvato una legge che vieta l’aborto alle donne dopo sei settimane di gravidanza e ora si sta battendo per abolire il matrimonio tra coppie dello stesso sesso. Nessuno degli eventi è stato cancellato come alcuni si aspettavano, ma Sxsw ha dato molto spazio a speaker che contestavano le decisioni prese. Gli organizzatori si sono anche mobilizzati all’ultimo momento per dare spazio a quanto stava succedendo in Ucraina proprio nei giorni di apertura dell’evento. Il concerto di chiusura, che rappresenta un momento clou della manifestazione, ha visto la performance di Oleksandra Zaritska, nota come Sasha, una cantante ucraina che avrebbe dovuto esibirsi con il suo gruppo, il Kazka, ma i cui musicisti sono stati arruolati o sono rimasti volontariamente in Ucraina a combattere. Il culmine si è avuto quando sul palco, ad accompagnare l’artista, si è presentato Charlie Sexton, chitarrista di Bob Dylan e con il quale ha cantato Masters of War: il testo della canzone, scritta nel 1963, è sorprendentemente attuale oggi dato che descrive la bassezza e invoca la morte di chi causa una guerra. Prima del concerto, Sasha era stata ospite di un evento organizzato dal Texas Music Office dal titolo “Austin Stands with Ukraine” e durante il quale Sxsw ha anche annunciato che avrebbe contribuito economicamente ai fondi per i rifugiati ucraini.

MIGRAZIONI VOLONTARIE

Una sessione intitolata “Remote Work: Moving Innovation to the Heartland” ha messo in evidenza come le grandi città e soprat-

tutto quelle sulle due coste, stiano perdendo attrattività, a favore degli stati nel cuore dell’America. Pandemia, costi, qualità di vita stanno portando un crescente numero di professionisti a lasciare città come New York o San Francisco per trasferirsi in città come Charleston in Virginia, Savannah in Georgia, Tulsa in Oklahoma oltre che ad Austin ovviamente. Alcune comunità come la Northwest Arkansas (Nwa) hanno introdotto programmi che garantiscano dinamicità e inclusione sia per i nuovi arrivati sia per i residenti, puntando soprattutto sullo sviluppo di internet ad alta velocità, ma pur mantenendo costi contenuti. I risultati positivi raggiunti dalla Nwa saranno ora usati come modello da comunità in altri stati degli Usa. Il vantaggio è per il Mice locale, dato che queste iniziative generano numerosi eventi per attirare interesse da parte di aziende e professionisti. Il prossimo maggio, per esempio, si terrà Heartland Summit 2022, un appuntamento dove determinate regioni geografiche esporranno i vantaggi di trasferirsi nelle loro zone. Indubbiamente il colpo grosso lo ha realizzato la contea di Licking, appena fuori la città di Columbus, in Ohio. Qui, infatti, Intel ha annunciato che investirà fino a cento miliardi di dollari per costruire un complesso per la produzione di microprocessori e che con tutta probabilità sarà il più grande al mondo su un’area di circa quattro chilometri quadrati e che creerà tremila posti di lavoro permanenti oltre a circa settemila posti di lavoro nell’edilizia. Il progetto porterà un investimento iniziale di venti miliardi di dollari, il più grande nella storia dell’Ohio. In questi investimenti sono inclusi anche centinaia di milioni di dollari destinati a università e strutture locali per migliorare l’attrattività dell’area.

LO STORYTELLING RIMANE IL FATTORE CHIAVE

Indipendentemente dalla località, il fattore essenziale per comunicare rimane lo storytelling. E questo è anche l’elemento principale che determina la selezione di artisti presenti a Sxsw. Gruppi musicali (tra cui varie band italiane), registi e scrittori che si sono alternati su stage differenti avevano in comune la passione con cui raccontavano storie con temi quali comunità emarginate, relazioni personali, diritti umani, abusi, ma anche intrattenimento ovviamente. Di quest’ultima categoria hanno fatto parte diverse sessioni dedicate al futuro dello storytelling in ambito virtuale. Questo non è un elemento da trascurare dato che realtà aumentata e realtà virtuale sono già componenti essenziali in training, marketing e formazione. Uno dei suggerimenti: guardare come operano i produttori di videogame. Questi, infatti, hanno già dimestichezza nell’abbinare la narrazione di una storia con effetti speciali. Infine, la filmmaker Brooke Bierhaus ci ha ricordato che vi sono alternative ai mezzi digitali per comunicare, e una di queste ha un passato millenario: una tazza di caffè. Il suo documentario “The Connected Cup” presentato in apertura del festival, e accessibile su YouTube, racconta un viaggio durato sette anni attraverso 28 nazioni per esplorare la cultura del caffè, del tè e dell’acqua come elementi di un linguaggio globale di comunicazione, in un mondo guidato sempre più dalla tecnologia. Nel documentario la regista affermava che in nessun altro posto come in Italia, ha apprezzato come il caffè abbia un ruolo così importante: “I mean, Italians are espresso” è la frase con cui apre la visita in Italia nel suo documentario. Chissà che l’Ice non ne abbia preso nota e alla prossima edizione di Sxsw non inviti Lavazza a partecipare con uno stand.

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