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A FERRARA
FEBBRAIO 2016 mensile anno 7 numero 02
ChiAma la Natura
redazione.biosfera@edititalia.it
Anche in questo 2016 le pagine di Biosfera, mese dopo mese, vi portano spunti, idee, pillole di ecologia per un Pianeta che vorremmo sempre più tutelato e protetto. Salvaguardare l’ambiente significa una miglior qualità dell’esistenza, perché su un pianeta infelice
non si può essere felici. Eppure guardando indietro ai mesi trascorsi il bilancio per la nostra Terra è tutt’altro che allegro. I grandi disastri internazionali del 2015, fra cui il Brasile e la California, e l’inquinamento record dell’aria nelle città di casa nostra invocano un cambiamento
di rotta. La Natura chiama e continuare a fingerci sordi non ci salverà. Anche in questo numero troverete tante buone pratiche che attuate quotidianamente, nel nostro piccolo, possono fare tanto: dalla cucina anti riscaldamento globale, alle regole per risparmiare sui
consumi di gas, fino ai consigli per limitare “l’inquinamento digitale” della nostra mente e di quella dei nostri figli. Per il resto siamo nelle mani di chi ci governa, le cui scelte in materia ambientale, però, non dobbiamo mai smettere di valutare e indirizzare. Buona lettura!
dal 1 febbraio 2016 fino al 29 gennaio 2017
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cuma, Harpagophytum e Chrysanthellum, che ne amplificano le azioni, conferiscono al fitocomplesso il massimo dell’azione. GREENFILLA è concepito come un vero e proprio supporto alle difese immunitarie; grazie all’azione sinergica di Clorofilla e Astragalo incrementa il trasporto dell’ossigeno stimolando la rigenerazione cellulare ed aumentando la resistenza fisica. Può essere utilizzato quotidianamente o come supporto in periodi di particolare stress o affaticamento. Per una corretta assunzione del fabbisogno giornaliero di Vitamina C è stato formulato C70. Acerola stimola il sistema immunitario ed ha azione antiossidante: unita all’Erba Medica si rivela un rimedio ricostituente e preventivo anche in caso di convalescenza. C.O.R. è indicato come supporto prolungato alla funzionalità cardiovascolare anche nei pazienti anziani e ha un’azione antiossidante. Regolarizza la pressione sia in presenza di ipo che di ipertensione ed equilibra i livelli di colesterolo e glicemia. Tutti i fitoterapici DINAMYS sono apprezzati ed utilizzati anche in campo veterinario per l’attenzione nella scelta delle piante e l’assenza di alcool e additivi chimici, peculiarità che hanno reso possibile la collaborazione con il Centro Diagnostico Veterinario DIAVET. Il centro nasce con lo scopo di proporre consulenze specialistiche presso altre strutture veterinarie, nell’ambito della medicina interna e della cardiologia, avvalendosi degli specialisti più qualificati e delle attrezzature più all’avanguardia. Dinamys.
mondo natura .3
Ritrova la tranquillità con i suoni della natura Uno studio americano ha scoperto come il suono dell’acqua riduca lo stress più di una melodia di Mozart Se la musica classica è ormai da anni conosciuta per essere una miniera di relax e benessere, i suoni naturali, secondo le ultime ricerche, la supererebbero nettamente negli effetti positivi. Dire che la natura rappresenti un patrimonio prezioso per l’umanità è davvero riduttivo. Vederla come linfa vitale potrebbe forse aiutarci e spronarci a rispettarla ogni giorno, con la consapevolezza che solo vivendo in armonia con essa possiamo raggiungere quel benessere psico-fisico oggi tanto rincorso, ma spesso cercato in maniera ingannevole e inefficace. Tutti noi dovremmo dedicare maggior tempo a vivere a con-
tatto con la natura, soprattutto durante la giornata lavorativa. Camminare nel parco durante la pausa pranzo o anche avere solo una pianta sulla scrivania, può aiutare a migliorare il nostro umore e la nostra produttività. La dott.ssa Erin Largo Wight e i colleghi della University of North Florida hanno, infatti, rilevato nei loro studi come i suoni della natura influenzino la fisiologia e la psicologia delle persone. E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) sul rapporto acqua e benessere. Nel loro studio hanno misurato la frequenza cardiaca, la tensione muscolare e lo stress di 40 persone che poi han-
no partecipato ad un test curioso: ascoltare per 15 minuti prima il silenzio, poi una composizione di Mozart e per finire scrosci d’acqua. A seguito del test, i ricercatori hanno raccolto nuovamente i dati fisiologici ed hanno verificato il livello di stress nelle persone. I risultati non hanno evidenziato nessun cambiamento significativo per le persone che hanno ascoltato il silenzio o la musica classica, mentre i soggetti che hanno ascoltato lo scorrere dell’acqua hanno presentato una notevole diminuzione della tensione muscolare, della frequenza cardiaca e dello stress, presentando uno stato mentale e fisico ottimali. Il
team ha anche notato che i cambiamenti positivi si sono verificati in tempi relativamente brevi, entro 5/7 minuti di ascolto della natura. I ricercatori non hanno studiato nello specifico gli spazi di lavoro, ma questi risultati suggeriscono come gli uffici potrebbero utilizzare un sound design strategico per dare nuova forza ai dipendenti: “A causa dello stress, dovuto da un carico eccessivo di lavoro, le nostre risorse cognitive si affaticano facilmente – ha detto Largo Wight, professoressa di sanità pubblica - L’idea è che la natura possa rialzare il nostro livello cognitivo”.
4.
mondo giovani
Adolescenti, cosa fare se lo smartphone invade la prima colazione Poche e semplici regole per difendere dagli eccessi “digital” i momenti più importanti della giornata Sarebbero quasi un terzo (29%) i ragazzi italiani rapiti da smartphone (6%) e TV già dalla prima colazione. È quanto emerge da una ricerca dell’osservatorio Doxa/Aidepi che ha studiato le abitudini della fascia di giovani che va dai 15 ai 24 anni. Che fare se il vostro quindicenne rientra nella fetta di fanatici dello smartphone già dalle prime ore del mattino? “Riuscire a preservare un momento ad inizio della giornata, per se stessi e per la propria famiglia, è molto importante, in vista di tutti gli stress da affrontare, dalle interrogazioni a scuola ai problemi sul lavoro”, spiega l’Aidepi sul sito iocominciobene.it. “É importante che anche i ragazzi capiscano che in alcuni momenti della giornata
il cellulare deve essere tenuto spento – afferma la psicologa Viviana Finistrella – è una regola del buon vivere a tavola da adottare sempre, a casa come fuori. La chiave, con gli adolescenti, è non imporre, perché si rischierebbe solo di arrivare allo scontro. Provate invece a dare un tempo e fatelo voi stessi per primi: stabilite insieme un periodo breve, limitato, di ‘astinenza’ da smartphone, 15-20 minuti in cui voi vi impegnate a non controllare le mail e i vostri figli promettono di non chattare sul loro social preferito. Non aspettatevi istantanee inversioni di rotta, i cambiamenti sono graduali e con gli adolescenti bisogna armarsi di pazienza e perseveranza.” Se “l’invasione digitale” - almeno
a colazione - può essere arginata con qualche “trucchetto”, per molti di noi il “bello” inizia dopo, quando, spesso per lavoro, siamo obbligati a trascorrere l’intera giornata davanti allo schermo. “La colazione per chi passa molte ore seduto davanti a uno schermo con un forte impegno dell’attenzione - continua l’Aidepi - polo associativo cerealicolo/dolciario deve essere sicuramente leggera ma ricca di vitamine, soprattutto per aiutare la vista a sopportare la fatica nelle tante ore di esposizione agli schermi di pc e tablet. Alla vista sono utilissimi alimenti ricchi di vitamina C (dal kiwi agli agrumi) e di vitamina E (cereali). L’asso del ctrl alt è sicuramente il mirtillo ricco di vitamine A, C ed E, di flavonoidi e carotenoidi: un
vero tonico per gli occhi. Non devono poi mancare una porzione di carboidrati, biscotti e o pane, meglio se integrale, una razione di proteine e una parte di zuccheri semplici per far partire tutto il “device”. Le buone pratiche del geek - Importante staccare la spina ogni tanto e distogliere lo sguardo dal monitor almeno ogni ora. Anche la postura non va trascurata e bisogna sedersi a una distanza ragionevole dallo schermo, di fronte al monitor in modo da averlo perfettamente perpendicolare alla propria linea visiva per stimolare ugualmente entrambi gli occhi; la sedia deve essere confortevole e regolabile affinché l’utente possa appoggiare i piedi a terra”.
mondo sostenibilità .5
Lavoro sostenibile, ora si può gestire una casa cantoniera Diventeranno luoghi di accoglienza turistica “slow”. La priorità ai giovani Si riconoscono dal tipico colore rosso pompeiano rimasto pressoché lo stesso dal 1830, anno della loro istituzione: sono le case cantoniere nate per la manutenzione e il controllo dei ‘cantoni’ della strada. Al loro interno vivevano i cantonieri che le ricevevano in uso gratuito affinché restassero vicini al luogo ove svolgevano il loro lavoro. Dagli anni ottanta del ’900, per eccessivi costi, ne sono state dismesse numerose. Ora, grazie ad un accordo per la riqualificazione e il riuso di beni pubblici, sottoscritto il 16 dicembre scorso, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, del presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani
e del direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, le vecchie case cantoniere diverranno luoghi di accoglienza sostenibile. “Le Case Cantoniere distribuite lungo tutto il territorio nazionale – ha dichiarato il ministro Dario Franceschini - costituiscono un brand formidabile per promuovere quel turismo sostenibile necessario allo sviluppo sociale, economico e culturale dei tanti territori ricchi di arte, tradizioni enogastronomiche e bellezze paesaggistiche che rendono l’Italia un Paese unico al mondo. Grazie alla voglia di fare di chi saprà cogliere questa opportunità, luoghi oggi abbandonati diverranno ostelli, ciclofficine, punti di ristoro per tutti quei viaggiatori che vogliono scoprire l’Italia al giusto ritmo”. L’accordo definirà le linee guida
per l’attuazione di un progetto pilota che partirà dall’analisi delle potenzialità di un primo portafoglio di 30 case cantoniere. Si tratta di immobili di particolare interesse presenti in prossimità di specifiche reti e circuiti culturali, turistici e di mobilità: la via Francigena ed il tracciato dell’Appia antica. Successivamente saranno poi compresi il Cammino di Francesco (La Verna-Assisi), il Cammino di San Domenico, il Circuito del barocco in Sicilia, la Ciclovia del Sole (VeronaFirenze), la Ciclovia Ven.To (Venezia Torino). Il progetto pilota sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e subito dopo partiranno i relativi bandi. Su tutto il territorio nazionale l’Anas possiede 1.244 Case Cantoniere di cui il 35% indisponibile
per valorizzazione perché sedi istituzionali, il 55% parzialmente disponibili sulla base delle analisi dei flussi di clienti, il 10% ad alto potenziale turistico. “L’idea è di aumentare i servizi al cliente stradale – ha spiegato il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani – sviluppare un brand associabile a concetti di autenticità, genuinità, legame con il territorio. Inoltre questo progetto vuole essere un impulso all’imprenditoria, soprattutto giovanile, e all’occupazione sociale, nel rispetto dei profili di sostenibilità ambientale, efficienza energetica, di sicurezza e di innovazione delle infrastrutture e rientra nell’importante riassetto e nella ridefinizione delle competenze e delle responsabilità sociali di Anas”.
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mondo ecologia .7
Ambiente, la costa ravennate utilizzerà energia pulita In quattro anni installati tre impianti minieolici e microeolici sperimentali La produzione energetica di tutta l’area turistico-costiera ravennate potrebbe essere presto riconvertita grazie all’energia eolica, integrata con il fotovoltaico e il solare termico. Ravenna, infatti, ha ottenuto risultati importanti nel cammino verso l’utilizzo innovativo della risorse rinnovabili, obiettivo centrale del recente Accordo di Parigi sul Climate Change, grazie al progetto europeo Powered. Nei quattro anni di durata del progetto, infatti, sono stati installati 3 impianti minieolici e microeolici sperimentali, attivi e funzionanti a pieno regime, da 10 kw, 2,5 kw e 0,5 kw. Il primo, facilmente visibile a tutti, è stato installato sul molo foraneo nord a Porto Corsini, il secondo nella banchina del terminal crociere e l’ultimo sul
tetto della sede della Capitaneria di Porto a Porto Corsini. Inoltre, presso la sede di Micoperi, è stato collocato il più grande degli otto anemometri previsti dal progetto per misurare l’andamento del vento. Soprattutto l’impianto minieolico da 10 kw ha permesso di raggiungere risultati di grande interesse: nel 2014 ha prodotto 19mila kw/ora di energia, dunque ben oltre il limite di 1.700 kw/ora per ogni kw di potenza previsto dalla normativa italiana. Un esito maggiormente interessante se si pensa che la soglia dei 1.700 kw/ ora è difficile da raggiungere non solo in Emilia-Romagna ma anche in altre regioni del nord dell’area Padana. Gli oltre 1.900 kw/ora prodotti dall’impianto del molo foraneo nord, qualora confermati
anche nei prossimi anni, permetteranno di pianificare l’utilizzo di pale mini e microeoliche per attività del porto, procedendo nel percorso verso la trasformazione dello scalo in un vero e proprio “green port”. “Grazie a Powered - commenta l’assessore provinciale Mara Roncuzzi – oggi possiamo sapere che, nelle zone dove vi sono le condizioni giuste di vento, anche l’eolico può contribuire a trasformare una parte dell’economia ravennate in un’economia ‘carbon-neutral’. Sarà nostro impegno coinvolgere tutti gli stakeholders perché questa opportunità diventi realtà, anche stimolando la Regione EmiliaRomagna a farsi promotrice di nuovi progetti europei in questo campo”. Tra i partner del proget-
to Powered, oltre alla Provincia di Ravenna, vi era anche la Micoperi, mentre importanti collaborazioni sono venute da Autorità Portuale, Capitaneria di Porto e dal Comune di Ravenna. Il Progetto è stato finanziato dal Programma Transfrontaliero Ipa Adriatico per 4 milioni e 400 mila euro. Gli altri partner sono stati per la parte italiana il Ministero dell’Ambiente, le Regioni Abruzzo (che svolge anche il ruolo di capofila del progetto), Molise, Puglia e Marche, l’Azienda regionale Veneto Agricoltura, il Consorzio Cetma e l’Università politecnica delle Marche, che ha gestito la parte scientifica. Tra le nazioni che si affacciano sull’Adriatico, il Montenegro e l’Albania hanno partecipato con i rispettivi Ministeri dell’Economia.
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mondo consumi
Caldo inverno, così risparmi e aiuti l’ambiente Riscalda la tua casa limitando i consumi con i consigli “salva gas” Con la stagione fredda aumenta nelle nostre case il consumo del gas per il riscaldamento. Ma quanto gas impiega una famiglia media? Solo per la cottura del cibo si può ipotizzare un consumo annuo di oltre 100 metri cubi di gas. A questi si devono sommare i circa 250 metri cubi utilizzati annualmente da scaldabagno o caldaia. I consumi più elevati si hanno con l’impianto di riscaldamento: circa 2000 metri cubi di gas l’anno. A spiegarlo, sul suo portale (www.gruppohera.it), è la multiutility Hera. Per contenere i consumi e di conseguenza risparmiare è possibile mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti che possono portare a benefici, anche sensibili, sulla bolletta. I benefici riguarderanno anche l’ambiente, perché riducendo i consumi si riducono anche le emissioni in atmosfera. Al-
cuni di questi ‘caldi consigli’ sono riportati nel pieghevole realizzato da Hera, che è stato distribuito a tutti i clienti della Multiutility e che è disponibile on line sul suo sito. Mai oltre i 20 gradi La riduzione di un solo grado della temperatura, negli ambienti domestici, permette un risparmio in bolletta di circa il 6%. E’ fondamentale, quindi, mantenere una temperatura non superiore ai 20 gradi. E’ meglio abbassarla durante le ore notturne e spegnere il termosifone se l’ambiente esterno non è troppo freddo. Occorre tenere presente che il calore ha bisogno di diffondersi liberamente nelle stanze. Per questo motivo è bene non coprire i termosifoni con pannelli o tende. I caloriferi non devono essere collocati sotto le finestre.
Riscaldare solo gli ambienti utilizzati e applicare valvole termostatiche Le valvole termostatiche sono sistemi che permettono di diversificare la temperatura del termosifone in ogni stanza in base all’uso e all’esposizione. E’ consigliabile applicarle a ciascun calorifero. In casa è bene riscaldare solo gli ambienti di cui si fa uso ed è possibile aumentare l’isolamento contro il freddo esterno abbassando del tutto tapparelle e serrande. Scegliere bene la caldaia Se dobbiamo cambiare la caldaia, è opportuno scegliere quelle a condensazione con bruciatore modulante, perché garantiscono la massima efficienza in qualsiasi condizione di funzionamento, anche a carico parziale.
Aumentare l’isolamento termico E’ possibile installare doppi vetri alle finestre o applicare pannelli in materiale isolante, come il cartongesso, alle pareti. Queste azioni aiutano a contenere la dispersione del calore dagli ambienti. Si può risparmiare con il riscaldamento centralizzato? Se si vive in condomini in cui l’impianto di riscaldamento è centralizzato, è possibile ugualmente risparmiare installando dispositivi di contabilizzazione individuale del calore. Si tratta di apparecchi che permettono una regolazione autonoma del riscaldamento (si consuma quanto e come si vuole), ripartendo i costi condominiali sugli utilizzi effettivi e non sui millesimi, consentendo di non sprecare e di pagare solo quanto consumato.
mondo consumi
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APPUNTAMENTI Natural Expo
Il 19, 20 e 21 febbraio Forlì Fiera La kermesse forlivese è punto di riferimento per un pubblico pronto e interessato, alla ricerca del benessere tramite uno stile di vita etico all’insegna dei metodi naturali. Natural Expo è una vetrina espositiva che offre una vasta scelta di proposte e prodotti innovativi per il benessere: cosmesi naturale, alimentazione biologica e vegana, risparmio energetico, arredamento, erboristeria e medicina alternativa.L’evento non sarà solo occasione per fare acquisti, ma coinvolgerà pubblico ed espositori in un’esperienza multisensoriale con workshop, convegni, corsi, mostre, laboratori per bambini e spettacoli gratuiti. Tra i settori: Cuore Vegan, biobeauty fashion, VitaeCasa, A tutto mondo, Ritorno alle origini, Libera il tuo tempo. Per info: www.naturalexpo.it
Occhio ai consumi Regola fondamentale per tenere sotto controllo i consumi è leggere mensilmente il contatore, per verificare eventuali eccessi. Comunicare al gestore l’autolettura del contatore consentirà di pagare ciò che si è effettivamente consumato. In cucina: per una cottura efficace e meno costosa Collocare pentole e padelle sopra un fornello di dimensioni proporzionate al loro diametro. Durante la cottura è consigliabile coprirle col coperchio. Spegnere il fornello poco prima della completa cottura dei cibi permette di ottenerla ugualmente, sfruttando il calore residuo. Risparmiare gas anche in negozio I consigli riguardano pure i gestori di locali pubblici e commerciali, ai quali si consiglia l’uso di pompe di calore ad alta efficienza per il raffreddamento estivo e il riscaldamento invernale del negozio. Il risparmio spesso si coniuga con la sicurezza. La buona norma del controllo periodico degli impianti, ad esempio, favorisce il loro miglior rendimento, contiene i consumi e previene gli incidenti domestici dovuti a malfunzionamento. Infine ecco i consigli dal sito dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (www.labassaromagna.it) per risparmiare e proteggere l’ambiente. Spurgare l’aria dai radiatori per tenerli sempre alla massima efficienza. L’aria presente nelle tubazioni dell’impianto tende a depositarsi nei radiatori impedendone il pieno riscaldamento e provocando un inutile lavoro per
la caldaia. I vecchi termosifoni potrebbero non avere una valvola di sfiato dell’aria, in questi casi non costerà molto farle installare tramite un semplice intervento da parte del vostro termoidraulico di fiducia. Le stufette elettriche consumano 2,5 volte più energia primaria dei sistemi a combustibile. Se si fa molto uso delle stufette elettriche conviene valutare un intervento migliorativo sull’impianto di riscaldamento o aumentare gli elementi dei termosifoni. Nei casi di riscaldamento centralizzato verificate preventivamente ogni variazione agli elementi dei termosifoni con il vostro amministratore. L’uso dei pannelli radianti a pavimento consente di irraggiare il calore dal pavimento o dalle pareti eliminando del tutto il termosifone tradizionale. L’irraggiamento del calore dal basso garantisce un medesimo comfort richiedendo minori temperature nell’impianto e, pertanto, con un forte risparmio di energia. Con lo stesso principio l’irraggiamento del calore può arrivare dalle pareti stesse medianti i pannelli radianti a parete, particolarmente adatti grazie alla loro modularità ai grandi spazi interni adibiti ad uso ufficio. Dotarsi di una centralina di regolazione automatica della temperatura può evitare grandi inefficienze nel riscaldamento e farvi risparmiare molti soldi. Una centralina rileva costantemente la temperatura esterna della casa e la confronta con quella interna e tende a mantenerla sempre al livello di massima efficienza nei consumi.
Figurine di Gusto #2 Industria alimentare e tradizione in un secolo di immagini
Fino al 21 febbraio Modena
Ultimi giorni per poter visitare la mostra Figurine di Gusto #2 Industria alimentare e tradizione in un secolo di immagini, a Modena, Palazzo Santa Margherita, Corso Canal Grande 103. L’esposizione ripercorre, i momenti salienti che hanno cambiato consuetudini e tradizioni secolari, soprattutto tra il 1880 e la Prima Guerra Mondiale, e lo fa attraverso aneddoti, ricette, i diversi tipi di coltivazione nel mondo, ma anche immagini che propongono “cibi di strada”. Il percorso espositivo prende il via e rappresenta una serie di cambiamenti sociali ed economici importanti di cui le figurine offrono un efficace riflesso. “L’industria conserviera – spiegano i curatori - nacque per stabilizzare i consumi, e da quel momento il destino dell’uomo non fu più regolato dalle stagioni: estratto di carne, biscotti in scatola, surrogati cambiarono la storia dell’alimentazione”. Per info: www.comune.modena.it
Sono Romagnolo, la fiera dell’identità romagnola
Il 26, 27 e 28 febbraio 2016 Cesena Fiera – Pievesestina (FC) La prima Fiera Nazionale dell’identità Romagnola è un evento dedicato a sapori, cultura e tradizioni romagnole, che trasporta immediatamente il visitatore nell’Universo Romagna. Tante sagre, spettacolari iniziative e prodotti tipici in un unico evento che si terrà presso i padiglioni fieristici di Cesena Fiera, con ingresso gratuito. I padiglioni della Fiera sono suddivisi per aree tematiche che vanno a toccare ogni settore della cultura e del folklore della terra di Romagna: - La “Piazza di Romagna”, un’area attorno alla quale saranno presenti gli stand sagre, protagonisti saranno gli eventi del territorio, le sagre e le feste che promuovono le tradizioni romagnole, il cuore dell’evento. - Il Settore Produttori, in cui i migliori produttori gastronomici, le cantine e le attività di artigianato proporranno i loro prodotti. - La Strada dei Mestieri, in cui verranno rappresentati i mestieri di una volta, i lavori di artigianato che dimostrano con quanta dedizione vengono realizzati quelli che non sono semplici oggetti, ma vere opere d’arte. Infine, il settore enogastronomia presenta: - L’Area Ristorazione, in cui è possibile degustare i piatti tipici che vengono proposti durante le feste, un ricco menu che spazia dai prodotti del mare a quelli dell’entroterra. - La Strada dei Vini, per degustare i migliori vini locali (e quanto a vino, in Romagna abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta). - La Strada della Birra, un’infinità di birre artigianali locali da assaggiare. Per info: www.sonoromagnolo.it
10. mondo salute
Lo stimolo della sete? Nasce da una proteina… L’importante scoperta getta luce sulla risoluzione di molte patologie La rivoluzionaria scoperta arriva dal Centro di Salute McGill University e dalla Duke University. Gli esperti hanno individuato la struttura di una proteina chiave all’interno del cervello umano, che si occupa di idratazione del corpo e che allo stesso tempo controlla anche la sua temperatura. I risultati potrebbero avere importanti risvolti clinici, in quanto questa proteina rappresenta un obiettivo per lo sviluppo di trattamenti e test diagnostici per molti problemi di salute, connessi allo squilibrio di fluidi corporei. E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) sul rapporto idratazione-salute del corpo. “Ab-
biamo trovato quella che pensiamo sia la prima proteina che potrebbe permettere al cervello di monitorare la temperatura fisiologica – ha detto il dottor Charles Bourque, ricercatore della McGill University - ed è importante perché questa proteina contribuisce a farci capire come il cervello rileva il calore ed attiva lo stimolo della sete”. Questa proteina regola un flusso di ioni attraverso la membrana cellulare: ioni che svolgono un ruolo cruciale nel bilanciare fluidi corporei. Alti livelli di sodio possono provocare la ritenzione dei liquidi ed in seguito l’insufficienza cardiaca o trauma cerebrale. La proteina può
aiutare a prevenire questo tipo di problemi. La squadra del dott. Bourque sta studiando come il cervello controlli l’osmoregolazione del corpo, che è la regolazione attiva della pressione osmotica nei fluidi interni di un organismo vivente, per impedire che diventino troppo diluiti o troppo concentrati. La scoperta nasce da un lavoro precedente, svolto dal team del Dr. Bourque nel proprio laboratorio, presso Montreal General Hospital. Alcuni studi hanno dimostrato qualche hanno fa che un gene chiamato TRPV1 svolgeva un ruolo essenziale nel rilevamento di bilanciamento dei fluidi nel corpo. Recentemente gli stes-
si ricercatori hanno scoperto che lo stesso gene è coinvolto nella rilevazione della temperatura corporea. Tuttavia, il tipo di proteina prodotta dal gene TRPV1 era ancora sconosciuta. Un lavoro svolto in collaborazione con la Duke University: “La collaborazione con il gruppo del Dr. Bourque ha portato all’identificazione di un lungo canale ionico che si attiva durante la disidratazione – ha spiegato il dott. Wolfgang Liedtke, professore della Duke University - mettendo in funzione i neuroni nella parte del cervello chiamata ipotalamo, che indica al corpo di agire, al fine di mantenere l’equilibrio fluido”.
mondo benessere .11
Ravenna nella top ten delle province più longeve d’Italia Secondo la Coldiretti sarebbe merito della dieta mediterranea Ravenna rientra tra le dieci province più longeve dello Stivale, con una vita media che nel territorio comunale ha raggiunto gli 81,4 anni per gli uomini e gli 85,7 per le donne. Ad affermarlo è Coldiretti Ravenna, sulla base dei dati dei residenti nel Comune. “Nell’arco degli ultimi 20 anni spiega l’associazione - centenari e ultracentenari sono pressoché quadruplicati passando dai 15 del gennaio 1996 ai 67 del dicembre 2015. Sulla base dei dati relativi ai censimenti sulla popolazione compiuti dall’Istat, emerge dunque una netta crescita degli “over 100” sul territorio comunale, con il picco atteso a fine 2016 quando gli ultracentenari ravennati dovrebbero toccare quota 93.
Merito anche della dieta mediterranea che influisce positivamente non solo sulla forma fisica ma, appunto, anche sulla longevità, attivando gli enzimi che regolano la rigenerazione cellulare. Sembra che addirittura, secondo un recente studio, questo tipo di alimentazione riduca gli effetti negativi dello smog, oltre che aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari”. Da qui l’impegno di Coldiretti e di Campagna Amica, la rete di punti e mercati a km zero presente sul territorio per proporre nuovi modelli che puntano sulla stagionalità dei prodotti e sui principi della dieta mediterranea perché pane, pasta, pesce, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino se consumati a ta-
vola in pasti regolari sono un vero e proprio elisir di lunga vita. Anche Coldiretti Ravenna ricorda “gli effetti benefici della dieta mediterranea sono alla base dei primati demografici conquistati dalla nostra città, ovviamente legati alla connotazione rurale della provincia, dove è ancora la campagna e quindi l’impresa agricola a farla da padrone. Anche se negli ultimi dieci anni la cementificazione ha cancellato anche qui una buona fetta di superficie originariamente a verde”. Dando un’occhiata ai dati generali riportati da Coldiretti sulla base della pubblicazione Eurostat, vediamo che l’Italia è il Paese con la percentuale più alta di ultraottantenni che rappresentano nel 2014 ben il 6,4 per
cento della popolazione, rispetto al 5,1 per cento della media comunitaria. “In Italia - sottolinea la Coldiretti la speranza di vita alla nascita è tra le più alte a livello mondiale ed è pari a 79,8 anni per gli uomini e a 84,6 per le donne. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - precisa la Coldiretti di conquistare fino ad ora record nella longevità. Un ruolo importante per la salute che - conclude la Coldiretti - è stato riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco che è avvenuta il 16 novembre 2010”.
12. mondo salute
Dall’acqua benessere e salute, nasce il Manifesto dell’Idratazione Una risorsa straordinaria per il nostro organismo. Le regole da non dimenticare Che l’acqua sia essenziale alla vita umana è cosa ben nota a tutti, ma forse non tutti conoscono le sue tante proprietà che la rendono una risorsa straordinaria, considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità assolutamente rilevante per la promozione della salute e del benessere a livello personale e di comunità. A questo proposito, nell’ambito della conferenza internazionale organizzata da FEMTEC e Sanpellegrino è stato presentato il Manifesto dell’idratazione, documento che è entrato a far parte dei contributi scientifici della Carta di Milano. Ecco alcuni tra i passaggi più significativi del Manifesto riportato sulle pagine del waterzine In a bottle, del Gruppo Sanpellegrino: L‘acqua è essenziale per i processi fisiologici della digestione, per l’assorbimento dei nutrienti e per l’eliminazione di scorie me-
taboliche indigeribili, concorre al buon funzionamento del sistema circolatorio. Garantisce il trasporto dei nutrienti, come anche di tutte le altre sostanze nel corpo, e concorre al mantenimento della temperatura corporea. Nella visione biochimico-fisica degli essere viventi uno degli aspetti principali è la dipendenza di tutti i processi biologici dall’acqua. Unita a un’adeguata alimentazione, l’acqua è in grado di garantire una corretta idratazione a qualsiasi età. Di conseguenza, è molto importante garantirne l’apporto in quantità e qualità, conoscendo quanto l’idratazione possa influenzare lo stato di salute e il benessere delle persone, in relazione sia agli aspetti cognitivi, sia alle prestazioni fisiche, sia alla funzione di termoregolazione. L’eliminazione del carico tossinico attraverso la depurazione
contribuisce al rafforzamento della salute, facilitando le capacità di risanamento e di risposta salutogena dell’organismo. Attraverso la depurazione, dunque, l’acqua diventa un importante strumento di cura e di prevenzione. L’acqua deve essere considerata lo strumento principale per idratare il corpo umano. Soprattutto se si considera come, nei paesi occidentali, sia un problema sempre più diffuso l’obesità, legata a un elevato apporto di bevande ad alto valore calorico, che spesso sostituiscono l’acqua come fonte d’idratazione. Bisogna bere frequentemente, durante tutto l’arco della giornata, senza arrivare ad avere sete che è, in realtà, il primo sintomo di uno stress idrico (ossia non abbiamo reintegrato liquidi a sufficienza). Uno stress idrico moderato ha effetti non solo sulle presta-
zioni fisiche ma anche su quelle intellettive: la memoria a breve termine, l’attenzione, la fatica, le abilità aritmetiche, la velocità psicomotoria, la velocità delle decisioni percettive, ecc. La carenza di acqua può anche peggiorare i processi digestivi, aumentare la probabilità delle infezioni e delle reazioni allergiche; causare dolore di tipo muscolo-scheletrico del tronco; provocare cefalea e dolore articolare generalizzato. Questo Manifesto è stato redatto sulla base del Consensus Paper “Water & Health. How water protects and improves health overall” (un’iniziativa FEMTEC con il supporto tecnico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) e delle relazioni alla conferenza “Hydration and Health, the hidden link”.
mondo gusto .13
LA RICETTA Ingredienti 250 gr. di farina integrale 100 gr. di cioccolato fondente 100 ml di olio di semi 100 gr. di zucchero di canna cannella zenzero 1 bustina di lievito vanigliato 50 ml di latte di riso
BISCOTTI SPEZIATI DI SAN VALENTINO PREPARAZIONE Ecco una ricetta facile e leggera adatta al giorno di San Valentino. I biscotti, preparati senza l’aggiunta di burro e latte, saranno perfetti come dessert dopo una romantica cena o al risveglio per una dolce colazione. Per prima cosa fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciatelo raffreddare. In una ciotola miscelate gli ingredienti secchi (farina, zucchero, lievito, cannella e zenzero) poi aggiungete a poco a poco il latte di riso e da ultimo l’olio di semi continuando a mescolare bene. Incorporate il cioccolato precedentemente sciolto al composto e ponetelo in frigorifero per 40 minuti. Stendete l’impasto aiutandovi con il mattarello e con le formine a cuore ritagliate i biscotti. Cuocere in forno a 180° per circa 20 minuti facendo attenzione a non fare dorare troppo i biscotti.
14. mondo green
Un ambiente più sano passa anche dalla nostra cucina Riscaldamento globale: come possiamo contribuire a frenarlo con i gesti quotidiani Solo pochi mesi fa si è conclusa la XXI Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima. Obbiettivo della conferenza è stato siglare un nuovo accordo internazionale per cercare di frenare il riscaldamento globale. In tema di protezione del clima non sono importanti solo i negoziati internazionali, ma acquista importanza anche ciò che tutti i consumatori possono concretamente fare, ad esempio ponendo attenzione alla propria dieta. A spiegarlo è il Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, che precisa: “Quando si parla di protezione del clima, la maggioranza delle persone pensa subito ai settori dell’energia e della mobilità. Pochi, invece, sanno che ognuno di noi può prestare il suo contributo attraverso delle scelte ponderate
nella dieta quotidiana. Secondo un parere del WWF germanico, le misure più efficaci in tal senso sono la diminuzione del consumo di carne e la limitazione degli sprechi alimentari. Non solo: i consumatori possono dare un ulteriore contributo decidendo di acquistare alimenti provenienti da agricoltura biologica certificata, cibi locali e di stagione. Allo stesso modo, anche fare attenzione ai metodi di conservazione e preparazione dei cibi nella propria casa può avere un impatto sul clima. Infatti, se consideriamo che tutti noi mangiamo tutti i giorni più volte al giorno, è facile capire come anche questo aspetto della nostra esistenza, può avere nel lungo periodo un impatto positivo sia sull’ambiente che sulla qualità della nostra vita”.
Piccoli consigli per una dieta amica del clima: • Carne: meno è meglio • Scarti: utilizzarli e non gettarli • Acquistare cibo fresco di stagione da agricoltura biologica e della propria regione • Andare a fare la spesa a piedi o in bicicletta e fare attenzione alla preparazione dei cibi aiuta ed incentiva il risparmio energetico. Il peso del consumo di carne e dei rifiuti alimentari La produzione di carne richiede l’utilizzo di mangimi vegetali. Gran parte dell’energia derivante dal consumo di mangimi vegetali, che è volta all’ottenimento di una supposta “qualità” energetica superiore (la carne), viene in realtà vanificata, poiché gli animali bru-
ciano gran parte di tale energia per consentire il funzionamento del loro stesso metabolismo. Rispetto alla coltivazione di verdura, patate e cereali, la produzione di carne, quindi, produce un’emissione di CO2 decisamente più elevata. “Si tenga presente, inoltre – conclude il CTCU - che dalle due alle tre piccole - medie porzioni di carne, dai 300 ai 600 gr., alla settimana, sono più che sufficienti per garantire un corretta e sana alimentazione. Diminuendo la quantità di carne consumata è possibile puntare anche ad una qualità di carne più elevata: come ad esempio carne derivante da animali allevati naturalmente e non intensivamente”.
mondo viaggi slow .15
Tesori del tempo, alla scoperta della Pieve del Thò A Brisighella, tra storia, leggenda e spiritualità Mistero, spiritualità e bellezza: se si potesse riassumere l’essenza della Pieve del Thò, nel Comune di Brisighella, probabilmente queste sarebbero tra le parole da utilizzare. Intitolata a S. Giovanni Battista, la leggenda collega la sua origine a un dono che Galla Placidia, figlia di Teodosio, volle offrire a Giove Ammone. Il sito di informazione turistica Terre di Faenza (www.teredifaenza.it) così descrive il suo interno: “Nell’abside si trova un’elegante bifora. Una volta entrati, lo sguardo è attratto da una statua lignea ad immagine della Madonna del Melograno, da un capitello corinzio con foglie di acanto che funge da acquasantiera. La quarta colonna di destra reca scolpita un’iscrizione romana dell’epoca di Valentiniano II. Nell’ultima di sinistra si osserva invece una conchiglia fossile che lascia supporre la provenienza del marmo dall’Egitto. Nel presbiterio alcuni affreschi sono ritenuti an-
teriori all’anno Mille. Misteriosa e piena di sorprese è la cripta che mette in luce la possibile utilizzazione della struttura a fini diversi dalla religione. Vasi in terracotta, ciotole, basamenti di colonne fanno da cornice ad una tomba romana alla cappuccina, ad un singolare e curioso elemento termale per inalazioni e al piccolo sarcofago contenente le ceneri di San Claro Martire”. A partire dal 14 giugno 2014 la cripta della pieve e alcuni vani adiacenti, scoperti e indagati a più riprese nel secolo scorso, sono stati finalmente aperti al pubblico che ha così a disposizione un percorso di visita corredato da pannelli. La Pieve di San Giovanni in Ottavo (da cui è derivato il costrutto “del Thò”) deve il nome al fatto di sorgere all’ottavo miglio della Via Faventina (oggi Faentina), l’antica strada romana che da Faenza giungeva a Fiesole, lungo la Valle del Lamone. Già menzionata
in una pergamena del 909, ha subìto varie modifiche anche se l’impianto principale resta quello della fine dell’XI secolo. Gli scavi archeologici effettuati sotto la chiesa hanno fornito informazioni sull’utilizzo di questa zona prima che la pieve fosse costruita. In età romana questa era un’area agricola collegata a una grande villa urbano-rustica posta all’VIII miglio della Faventina. Qui in particolare c’erano i magazzini, documentati da 12 grandi dolia per lo stoccaggio dei prodotti agricoli. Dopo gli ultimi lavori di consolidamento e restauro del complesso effettuati tra gli anni ‘90 e il Duemila, le Soprintendenze per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e per i Beni Architettonici delle province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini hanno promosso con il Comune di Brisighella un progetto di valorizzazione della cripta e degli ambienti sotterranei, realizzando un percorso di visita che consente di ammira-
re questa parte così suggestiva e sconosciuta dell’edificio. La Pieve è visitabile tutto l’anno la domenica pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. Per info: Ufficio Pro Loco Tel. 0546/81166 iat.brisighella@racine.ra.it; Ufficio Cultura del Comune di Brisighella Tel. 0546/994415
Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito a La Pulce Il Fè Il Rò Il Rigattiere in edicola - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l.