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GENNAIO 2016 mensile anno 7 numero 01
Magico Inverno
redazione.biosfera@edititalia.it
Gennaio è un mese magico: abbiamo tra le mani un anno tutto nuovo, arrivato come un dono da scartare, e puntualmente vorremmo avere la sfera di cristallo per sbirciare, anche solo un po’, attraverso la sua carta luccicante. Noi di Biosfera non
possiamo dirvi che anno sarà, ma possiamo dirvi che anno ci impegneremo a costruire, insieme a quanti credono che un mondo più felice passi attraverso un pianeta più sano e più giusto. Anche in questo 2016, ogni mese, apriremo
fino al al 31 gennaio 2016
una piccola finestra sull’Italia che lavora per rendere il nostro Paese un posto migliore, sull’alimentazione sana, sulle terapie naturali, sulle scoperte che cambiano in meglio la nostra quotidianità, sulle bellezze della nostra terra e molto
altro. Continuiamo a credere che la via della Natura, con i suoi ritmi e suoi insegnamenti sia il percorso più sano, giusto e felice da seguire. Speriamo che anche in questo 2016 sceglierete di camminare accanto a noi. Auguri di cuore.
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i ricetta medica
PSORIASI, COME SI SVILUPPA LA PATOLOGIA CHE COLPISCE LA PELLE E’ un’alterazione del sistema immunitario causata da molteplici fattori In Italia 3 persone su 100 sono affette da psoriasi. Si tratta di una patologia che proviene da un’alterazione del sistema immunitario. Si manifesta con chiazze o eritemi desquamanti che possono addirittura sanguinare. Insorge in due fasce di età in particolare: tra i dieci e i vent’anni, e in età adulta tra i trentacinque e i cinquant’anni. Un altro aspetto importante di questa malattia riguarda l’impatto psicologico che ha sul paziente, che spesso prova vergogna e imbarazzo a mostrarsi in pubblico. La psoriasi non è semplice da spiegare poiché basata su diverse basi (predisposizione genetica, ereditarietà o infiammazione) e influenzata dai più svariati fattori (stagionale, emotivo, infettivo, farmacologico). Le manifestazioni così come le cause sono molteplici: a chiarire nel dettaglio cosa accade alla cute colpita da psoriasi è la dott.ssa Emanuela Fogli, dermatologa di San Pier Damiano Hospital di Faenza (Ra), Ospedale Privato accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, e Primus Forlì Medical Center di Forli, Day Surgery con Poliambulatorio Privato, entrambi centri d’eccellenza di GVM Care & Research. «Le manifestazioni sono prevalentemente cutanee. Nella variante classica interessano aree precise quali gomiti, ginocchia, caviglie e cuoio capelluto – spiega la dott.ssa Fogli - nella variante artropatica il coinvolgimento cutaneo è minimo, prevale un’infiammazione dei tendini». Quest’ultima forma è un’ artrite che causa alterazione delle ossa e assottigliamento della cartilagine. Esistono poi la sebo psoriasi, una problematica a cavallo delle due patologie, che prevede manifestazioni su capo, collo e tronco, la psoriasi invertita (ai cavi ascellari e inguine) e la forma paraneoplastica , una “spia” per altre patologie spesso di origine tumorale. Le terapie sono diverse e possono essere suddivise in più categorie: le topiche, da applicare direttamente nelle aree interessate , le terapie sistemiche, da assumere per via orale e i più recenti farmaci biologici che si basano sulla regolazione del sistema immunitario.
La psoriasi in estate migliora, grazie ai raggi solari che hanno un effetto salutare sulla patologia. A tal proposito va ricordato che tra i trattamenti c’è anche la fototerapia, che sfrutta i benefici dei raggi ultravioletti di apparecchiature specifiche. Ha effetti positivi anche la eliobalneo terapia, a base di bagni di sole e acqua di mare a elevata concentrazione salina per ottenere notevoli miglioramenti e remissioni della patologia più durature. Tra le possibilità terapeutiche ci sono anche i bagni in acqua termale. «Oggi ci sono molte terapie per trattare la psoriasi ma nessuna definitiva: – prosegue la dott.ssa Fogli – Queste spesso vanno ruotate o integrate tra loro. Sono possibili anche periodi di remissione spontanea». Da non trascurare infine l’impatto psicologico della patologia.«Il paziente va accolto, studiato in modo approfondito e curato periodicamente – conclude la dermatologa – se ha domande da fare noi medici abbiamo l’obbligo di parlargli e spiegargli cosa accade per tranquillizzarlo sull’andamento ciclico della patologia». La gestione del paziente infine non è solo cutanea, ma anche internistica: la psoriasi è una patologia globale, sistemica e osteoarticolare. www.gvmnet.it
Primus Forli Medical Center - Forli Dott.ssa Emanuela Fogli
San Pier Damiano Hospital - Faenza (Ra)
mondo gardening .3
Vita in giardino, i lavori di gennaio L’orto, le piante ornamentali, il giardinaggio con i bambini, le mangiatoie per gli uccelli e molto altro… Con gennaio sono arrivati anche gelo, pioggia e neve? Non è un buon motivo per lasciare il nostro orto e il nostro giardino al loro destino, ma anzi è il momento giusto per iniziare a gettare le basi per nuovi progetti green. “Se è caduta molta neve – spiega OBI, leader nel settore del bricolage sul sito www.obi-italia.it - ricordatevi di scuotere i rami delle sempreverdi, in modo da evitare che si spezzino. Per aiuole e filari il manto nevoso rappresenta invece un’ideale protezione termica. Per il resto la neve va spazzata e bisogna anche spargere la ghiaia o il sale”. Anno nuovo, giardino nuovo. Se intendete riorganizzare totalmente il giardino, prendete pure carta e matita. Per i soliti progetti basta un’occhiata: ci sono piante vecchie da spiantare e nuove da
piantare? E cosa vorreste piantare nell’orto quest’anno? Il consiglio pratico: non dimenticate di controllare i tuberi conservati e le piante in vaso messe al riparo. I lavori da fare nell’orto a gennaio. Ecco la check list di OBI, che vi aiuterà a focalizzare gli step principali delle attività invernali. - Alberi da frutta: una mano di calce protegge i tronchi dalle fessure provocate dal gelo. - La neve rimossa dai viottoli può essere tranquillamente scaricata su aiuole e filari; contribuirete così a mantenere il calore contenuto nel terreno. - Controllate le piante in vaso, i tuberi e le cipolle immagazzinati in cantina. - La neve si è sciolta? Allora potrete seminare le lattughe invernali e gli ortaggi da foglia. - Nei giorni in cui non gela posso-
no essere prelevate le marze dagli alberi da frutto a seme e nocciolo.
fare una gita nel bosco in mezzo alla natura.
I lavori nel giardino ornamentale. - Nel caso di forti nevicate: scuotere le sempreverdi per liberarle dal manto di neve. - Nei giorni in cui non gela si possono prelevare le talee dalle piante ornamentali. - Tenere ben inumidito l’albero di Natale riposto all’aperto con la sua zolla – piantare soltanto a marzo. - Ora si possono tagliare i rami di salice.
Mangiatoie per gli uccelli “Il giardino offre agli uccelli cibo in abbondanza tutto l’anno. Quando gela e nevica, però, il cibo inizia a scarseggiare. Da quel momento in poi dovreste dar da mangiare regolarmente agli uccelli – spiegano gli esperti di OBi -. I dispenser automatici per il cibo sono quelli che meglio si prestano allo scopo. Essi impediscono che il cibo si inumidisca o che si sporchi. In linea di principio generale ci sono due tipi di alimenti: per i granivori e per gli onnivori. I semi di girasole sono adatti per i granivori come il fringuello e il passero. I sacchettini di semi, i fiocchi d’avena, l’uva passa e la crusca servono invece a nutrire le cinciallegre, i pettirossi o i merli, i quali si annoverano fra gli onnivori”.
Giardinaggio con i bambini. L’inverno offre spunti interessanti. Ha nevicato? Allora portatevi un album da disegno e andate a caccia di orme. Vi stupirete di quante orme diverse scoprirete già in giardino. I più esperti possono
4.
mondo animali
Il bello della rete, con un click doni un pasto ai cani senza padrone Il Social network pet-friendly Dogalize, grazie ai click dei propri utenti, fornisce un sostegno concreto agli animali ospitati nei canili Dogalize, il social network degli amanti dei cani, continua la sua mission di solidarietà alle Onlus ed ai rifugi sfruttando gli strumenti in cui rappresenta un’eccellenza: i social network. Ed è così che nasce l’operazione “Dona un pasto con un click”. Il cane, ospite di un rifugio aderente all’iniziativa, verrà così sfamato grazie ad un semplice click degli utenti (con registrazione al sito) e avrà la visibilità che merita, per aiutarlo a trovare una famiglia. L’intera community Dogalize grazie ai suoi click ha già adottato a distanza diversi cagnolini ospiti dei canili Italiani che hanno aderito all’iniziativa (Enpa, Lega Nazionale del Cane sez Segrate, Gaia Animali e Ambiente, e tanti altri). Cani dimenticati dai più, ma non
dimenticati dai tanti volontari, Associazioni, e soprattutto dagli utenti di Dogalize: questi amici a 4 zampe ora hanno pasti garantiti per un anno, e molta più visibilità, con la concreta speranza di trovare una famiglia che li adotti per il resto della loro vita. Visto il successo, Dogalize non si ferma, anzi incrementa il progetto: l’iniziativa sarà ora lanciata 2 volte al mese. La durata è fissata in 24 ore a partire dalla pubblicazione dell’annuncio sull’applicazione Dogalize e sulla pagina Facebook di Dogalize, oltre che sui canali social del canile/associazione di riferimento. Sara Colnago, Co-Founder di Dogalize afferma con orgoglio “Ci stiamo organizzando per portare a 4 volte al mese la nostra iniziativa. Sono certa di questo ri-
sultato perché non siamo soli, la community Dogalize è con noi e tutti abbiamo una sola passione: amare ed aiutare i nostri amici a 4 zampe. Ma ‘Dona un pasto con un click’ permetterà anche di dare visibilità alle Onlus che aderiscono descrivendo non solo il loro lavoro quotidiano, ma raccontando le storie dei tanti ospiti a 4 zampe in cerca di una famiglia da amare, tra cui gli amici che presenteremo. Questo lo slogan dell’iniziativa: Fai parlare il cuore con un dito: allenati alla solidarietà, cliccando per regalare un pasto al giorno per un anno ad un cane abbandonato!’” Cos’è Dogalize? Dogalize (www.dogalize.com) è il pet Social Network più amato in Italia con oltre 250.000 utenti. Un social dove gli utenti non solo
condividono le proprie esperienze e la passione per gli amici a 4 zampe ma usufruiscono di tanti servizi come i veterinari e gli educatori, che sono a disposizione gratuitamente via chat o videocall alle richieste di consiglio e supporto degli utenti. Un progetto italiano che si sta affermando in tutto il mondo, come testimoniano i numerosi premi vinti sia a livello internazionalecome ad esempio l’Oscar di Internet “Webby Award 2015 di New York”, il “Lovie Award” ( L’Oscar di Internet Europeo) di Londra, finalista al GMIC della Silicon Valleyche italiano, come il premio SMAU e il BIMA Award, oltre al premio “Donna imprenditrice dell’anno 2014” assegnato alla co-founder di Dogalize Sara Colnago.
mondo agricoltura .5
Giovani e lavoro, “Ma quali multinazionali, noi preferiamo la campagna” In crescita gli under 40 che scelgono di aprire un’azienda agricola Le giovani generazioni stanno lentamente tornando all’agricoltura. Per il 2016, infatti, sono in arrivo 96 giovani intenzionati a prendere in mano un’azienda agricola solo in Emilia Romagna. Lo comunica Coldiretti regionale sulla base delle domande presentate entro l’1 dicembre scorso per ottenere i finanziamenti del primo insediamento di giovani tra i 18 e i 40 anni in agricoltura stanziati con il primo bando del piano di sviluppo rurale 2014-2020. A confermare l’attenzione dei giovani all’agricoltura – commenta Coldiretti Emilia Romagna – ci sono anche 315 domande presentate da giovani agricoltori già
titolari di aziende agricole intenzionati ad investire per incrementare la loro attività e il loro fatturato. Coldiretti, che da sola ha presentato la gran parte delle domande, ricorda che in totale le richieste ammontano a 15,6 milioni di euro per il primo insediamento e a 28,9 milioni per gli investimenti. “I dati – rileva il presidente di Coldiretti regionale, Mauro Tonello – confermano la scelta della nostra organizzazione di una intensa attività a livello territoriale per sostenere i giovani interessati con tutte le informazioni ma anche tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito. Ci sono moltissimi
giovani – prosegue Tonello – che desiderano prendere in mano un settore un tempo considerato vecchio, saturo e inappropriato, immaginando importanti prospettive future per costruire un Paese migliore per se stessi e per gli altri. In questo contesto i piani di sviluppo rurali (Psr) rappresentano uno strumento utile per continuare ad incrementare la presenza delle nuove generazioni nelle campagne italiane. Uno strumento che Coldiretti contribuisce a rendere leggibile per facilitare l’avvicinamento delle giovani imprese alle opportunità offerte dal settore agricolo”. Una risposta alla crescente
domanda di agricoltura da parte dei giovani che, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’, nel 57 per cento dei casi oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento). Ma anche - continua la Coldiretti - un sostegno alla competitività dell’agricoltura poiché le aziende agricole condotte dai giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.
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mondo alimentazione .7
Dieta Mediterranea? Oggi ne facciamo un cattivo uso La Scienza della Nutrizione potrebbe presto diventare obbligatoria nei corsi di medicina proprio per far fronte a questa problematica Introdurre l’obbligo dell’insegnamento di Scienza della Nutrizione nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, integrandolo nei programmi di Endocrinologia, per valorizzare il tema della nutrizione e le sue interazioni con la salute dell’individuo: è la proposta emersa nel corso di un incontro all’EXPO tra i rappresentanti delle principali Società Scientifiche italiane. L’esigenza di trasmettere ai giovani medici il valore della nutrizione rispetto alla salute e l’importanza di una corretta condotta alimentare si basa anche sulla conoscenza sempre più approfondita delle interazioni tra il cibo e sistema endocrino, in particolare nell’età della crescita. “Il cibo può essere definito un para-ormone – afferma il professor Andrea Lenzi, Coordinatore dei
Presidenti dei Corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Presidente della Società Italiana di Endocrinologia - infatti le sostanze contenute negli alimenti lavorano in sinergia con gli ormoni che regolano tutti i meccanismi biologici del nostro corpo. Tanto per fare un esempio, l’aumento del tessuto adiposo, soprattutto se accumulato a livello dell’addome, è in grado di indurre una condizione di insulino-resistenza per cui il pancreas deve produrre maggiore quantità di insulina per mantenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue”. Il modello di riferimento resta la dieta mediterranea. Eppure questo modello, basato su alimenti semplici e freschi come olio d’oliva extravergine, pesce azzurro, legumi, verdura e frutta di stagione, oggi è utilizzato in maniera scorretta, soprattutto dalle
giovani generazioni. “La dieta mediterranea ha conservato tutta la sua validità nutrizionale, ma anche culturale, purtroppo siamo noi che ne facciamo un cattivo uso – afferma Andrea Lenzi –, le porzioni sono diventate troppo abbondanti, con eccesso di zuccheri a rapido assorbimento e grassi, limitiamo l’apporto di legumi e cereali che sono pure fonte di proteine oltre che di fibre, prediligendo cibi conservati, lavorati e salati adottando comportamenti tarati sulla sedentarietà piuttosto che sull’attività fisica”. Anche alla luce del cattivo uso della dieta mediterranea, la cultura dell’alimentazione e l’influenza che essa ha sulla salute di tutto l’organismo dovrebbe necessariamente far parte del bagaglio formativo del medico. In tale contesto l’endocrinologo è la figu-
ra centrale in quanto fa da “ponte” con molteplici figure specialistiche come il dietologo, il nutrizionista, l’internista, lo psicologo, il chirurgo ed altri ancora, alle quali indirizzare il paziente a seconda del tipo di diagnosi. Per questo la proposta prevede di inserire obbligatoriamente il nuovo insegnamento Scienza della Nutrizione nei programmi di Endocrinologia. “Insegnare ai futuri medici le basi della nutrizione e le sue interazioni con il sistema endocrino sin dal corso di laurea in Medicina e Chirurgia è essenziale. – sottolinea Lenzi – Dopo il parere favorevole della Conferenza dei Presidenti di Corso di laurea adesso siamo nella fase di individuazione ed elaborazione di specifici programmi”.
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mondo bio
Cibo biologico, ecco gli effetti sul nostro organismo Un prestigioso studio austriaco ne ha scientificamente provato i vantaggi Alimentarsi biologicamente comporta non solo un elevato apporto di sostanze bioattive, ma anche un ridotto assorbimento di residui di pesticidi, nitrato, additivi ed organismi geneticamente modificati. Se a grandi linee questi sono concetti piuttosto noti, un prestigioso studio condotto dalla ricercatrice Alberta Velimirov dell’Istituto austriaco Ludwig Boltzmann, e dal dott. Werner Müller ha scientificamente provato i benefici per il nostro organismo del cibo biologico. A segnalare lo studio è il Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, che spiega: “Sono stati analizzati più di 170 esami internazionali su prodotti alimentari i cui esiti consentono per la prima
volta delle esposizioni in merito alla qualità dei prodotti biologici. Ad essere esaminati sono stati ingredienti, proprietà, residui, effetti sull’uomo e gli animali. Inoltre sono stati svolti diversi test sensoriali”. Ecco gli importanti risultati. Ortofrutticoli biologici Evidente incremento di vitamine: In frutta e verdura biologica l’incremento di vitamina C è pari al 30%. Sulla base di recenti indici gli erbicidi influiscono sul contenuto di vitamina C in maniera negativa. Evidente incremento di minerali e calo di metalli pesanti. Cipolle e patate coltivate in maniera biologica contengono considerevolmente più minerali
e micro/oligoelementi come per esempio calcio, magnesio, fosforo, ferro, selenio, zinco, nichel e molti altri ancora. Evidente incremento di sostanze secondarie: può essere stimato un aumento di contenuti secondari tra il 10-50%. Questi valori secondari hanno molti effetti salutari. Possono prevenire il cancro, rafforzare il sistema immunitario, sono antibatterici e antivirali. Considerevole aumento di materia/massa asciutta e da qui migliore conservabilità. La verdura biologica cresce più lentamente. In questo modo contiene meno acqua e pertanto un più elevato contenuto di sostanze asciutte. In caso di rape rosse e patate si
registrano perdite di magazzino ridotti del 50%. Grazie al maggiore contenuto di sostanza asciutta nonché alla maggiore compattezza della struttura del tessuto, la verdura reagisce meglio all’attacco dei microrganismi. Ridotti residui di pesticidi. Esistono chiare differenze tra la verdura coltivata in maniera tradizionale e quella biologica. Un rilevamento su un determinato numero di prodotti mostra che nel 2002 il 75% dei prodotti coltivati in modo tradizionale presentavano residui, mentre il 95% dei prodotti biologici ne era esente. Esenti da irradiamento. Esperimenti di foraggiamento di animali con prodotti irradiati mostra-
mondo bio
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APPUNTAMENTI Sapeur, fiera del prodotto tipico di qualità
Il 22, il 23 e il 24 gennaio 2016 Fiera di Forlì
Arriva la 13ma edizione di “Sapeur”, la fiera del prodotto tipico di qualità. Un viaggio alla riscoperta del gusto e delle tradizioni culinarie delle Regioni di tutta Italia, tra sapori, profumi, prodotti tipici e artigianali. Una passeggiata in mezzo agli stand gastronomici regionali che propongono assaggi gratuiti per tutti i palati. Centinaia di prodotti alimentari tipici e artigianali, tutti in bella vista sui banchi e difficilmente reperibili nei negozi di generi alimentari. Sapeur è uno scrigno da cui attingere a piene mani nella cultura culinaria delle innumerevoli tradizioni italiane, che rappresentano la nostra unicità. Sarà un momento di incontro tra produttori, consumatori e operatori del settore: un grande mercato dove è presente una ricca esposizione di bio-diversità agroalimentare ancora viva nel nostro Paese e dove il pubblico può acquistare, conoscere, degustare i prodotti attraverso l’esperienza diretta. L’appuntamento è arricchito da un qualificato programma di eventi collaterali, corsi professionali e d’aggiornamento, mostre, dimostrazioni pratiche, finalizzati a richiamare il maggior numero di appassionati del settore nei giorni di fiera.
Ciaspolata al chiaro di luna
Il 23 gennaio
Corno alle Scale, Lizzano in Belvedere (Bo) no effetti negativi quali: meno discendenti, carenze, disturbi nella crescita, ragguardevole diminuzione di globuli bianchi. Gli ortofrutticoli biologici sono più gustosi: in riferimento al sapore nelle degustazioni i prodotti biologici primeggiano. Attraverso analisi sensoriali è stato dimostrato che un elevato impiego di concime minerale influisce negativamente sul gusto. Dato che il tenore di acqua è generalmente più basso, gli aromi sono contenuti in misura concentrata. Cereali e legumi biologici. Anche se paragonati al grano convenzionale i cereali biologici hanno un minore contenuto di colla proteica, mostrano tuttavia più aminoacidi essenziali. Minori residui di pesticidi e metalli pesanti. I Cereali biologici mostrano un minore contenuto di cadmio. Ciò potrebbe spiegarsi con la coerente rinuncia di fango da depurazione e concimi contenenti fosfato. Decisamente meno micotossine. I Cereali biologici risultano meno contaminati da micotossine. Causa: la comparizione ha cause multifattoriali. Condizioni atmosferiche caldo-umide durante la fioritura, una sfavorevole fruttificazione ed elevati indici d’azoto sono fattori acceleranti l’infestazione.
Prodotti biologici di origine animale. Migliore composizione degli acidi grassi. La carne ed il latte derivante da ruminanti ha un contenuto di acido linoleico coniugato (CLA) particolarmente alto. A tale acido grasso vengono ascritti effetti anticancerogeni e prevenenti infarti cardiaci. In caso di allevamento consono alla specie gli animali ne assimilano parecchio attraverso l’erba ed il fieno. Carne ovina e di manzo evidenziano più acidi grassi insaturi. Attraverso l’allevamento sul pascolo si ottiene un contenuto di acidi grassi Omega 3 più elevato. Inoltre viene diminuita la concentrazione di “LDL-colesterolo”, prevenendo di fatti gli infarti cardiaci. Attraverso la ridotta velocità di crescita diminuisce il grasso intracellulare ed aumentano gli acidi grassi insaturi. In aggiunta a ciò si è scoperto che la carne biologica contiene decisamente più vitamina D; La vitamina D si viene a creare attraverso la luce del sole. Tramite il pascolo aumenta la sua produzione. Richiede tempi di cottura più brevi e con minori perdite: ha una fibra più sottile e quindi più facilmente masticabile; è di sicuro esente da OGM.
Una notte di luna piena in montagna sulla neve è indimenticabile. Durante questa escursione si andrà oltre il limite degli alberi, dove c’è solo neve a perdita d’occhio e la luce argentata della luna che rischiara a giorno il magico scenario. Destinazione: lago Scaffaiolo, sul crinale, dove è prevista la sosta al rifugio Duca degli Abruzzi (possibilità di cenare). Ritrovo: ore 18.00 nei pressi del rifugio Cavone. Ritorno previsto entro le 23.30. Percorso senza particolari difficoltà. Tempo totale di cammino: circa 3 ore. Note: abbigliamento d’alta montagna e torcia obbligatori. Prenotazione obbligatoria. Ingresso: € 10 adulti, gratuito per bambini fino a 14 anni. Possibilità di noleggio ciaspole su prenotazione. Per Informazioni: Promappennino; Tel: Stefano Barbieri 333.3728356; passiavanti@gmail.com; www.escursioniemiliaromagna.com
In barca alle oasi del Parco e nelle Valli di Comacchio
Fino al 28 febbraio 2016 Valli di Comacchio - Goro - Gorino
Percorsi esclusivi a bordo di piccole imbarcazioni nella magia del Parco del Delta del Po. Itinerari imperdibili per chi desidera ammirare scorci di natura incontaminata irraggiungibili in altro modo. Le oasi sono il paradiso per numerosi uccelli acquatici. Escursione nelle Valli di Comacchio: Partenza: ore 11.00 da Stazione Foce. Durata circa 1h30. Prenotazione obbligatoria. Partenza garantita con min. 10 pax. Escursione nelle Oasi del Delta: Partenza: ore 11.00 da Goro o Gorino (punto di partenza da confermare alla prenotazione). Durata circa 2h 00. Prenotazione obbligatoria. Partenza garantita con minimo 6 persone. Note tecniche e consigli utili: le imbarcazioni coinvolte sono aperte o dispongono di una copertura a tendalino nella parte superiore, ma non lateralmente. Si consiglia un abbigliamento caldo e adeguato per un’escursione all’aperto. In caso di pioggia o altre condizioni meteo avverse l’escursione non si svolgerà. Le escursioni nelle Valli di Comacchio con partenza da Stazione Foce, si svolgono l’1, 2, 3, 5, 6 Gennaio 2016. Le escursioni nelle Oasi del Delta con partenza da Goro o Gorino, si svolgono ogni domenica e festivi dall’8 Dicembre al 28 Febbraio (tranne il 25/12 e l’1/1).
10. mondo benessere
Il migliore digestivo durante i pasti? La semplice acqua! Sarebbero le acque ricche di bicarbonati e solfati le più indicate per favorire la digestione e contrastare l’iperacidità gastrica in periodi di stress Il panino ingurgitato frettolosamente al bancone del bar, cedere a una gustosissima frittura mista e magari cenare a ora tarda quando si è finito di sbrigare tutte le faccende di casa: i ritmi di vita frenetici e la disattenzione alimentare portano spesso ad avere problemi legati alla digestione; sintomi lievi che però influenzano le nostre attività di ogni giorno in maniera negativa. E’ certamente importante che questi comportamenti meno sani non passino da sporadici ad abitudini, oltre a questo, i dietologi consigliano di non trascurare nei nostri pasti un elemento di vitale importanza: l’acqua. Fondamentale per l’assorbimento dei nutrienti e per l’eliminazione di scorie indigeribili, nonché per attivare una serie di meccanismi metabolici che ci aiutano a perdere peso, l’acqua è essenziale anche per
i processi fisiologici della digestione. La digestione è un processo che prevede la semplificazione del cibo introdotto nel nostro organismo con lo scopo di consentirne l’assorbimento nell’intestino. Ciò che è importante sapere è che questo meccanismo, per avvenire in maniera ottimale, ha luogo attraverso la secrezione e diluizione di alcune sostanze liquide all’interno dell’organismo. La saliva, i succhi gastrici, biliari e pancreatici per essere secreti necessitano di acqua e svolgono la loro azione in misura proporzionale alla consistenza del cibo che si sta assumendo. Meno acqua è presente durante le fasi di digestione, più l’organismo è quindi obbligato a produrne. “Quando si pranza con un panino o un tramezzino, o altri cibi secchi come pasta e riso, due bic-
chieri d’acqua o una bottiglietta di acqua da mezzo litro possono essere d’aiuto per digerire meglio – afferma il Professor Nicola Sorrentino, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino.corporate.it), docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia, direttore scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano Terme – quando invece a una zuppa o a un brodo facciamo seguire delle verdure e della frutta la quantità di acqua può essere anche inferiore”. Tra le diverse acque ve ne sono poi alcune che si caratterizzano come particolarmente utili alla digestione. Sono indicate quelle ricche di bicarbonato, che contrastano la famosa acidità di stomaco e determinano tempi di permanenza del cibo nello stomaco più ridotti, e quelle ricche di solfato, in grado di stimolare la secrezione
di enzimi digestivi da parte di fegato e pancreas. “Le acque più indicate per favorire la digestione e contrastare l’iperacidità gastrica in periodi di stress sono quelle ricche di bicarbonati e solfati – precisa il Professor Sorrentino – in particolare si consiglia di bere acque con bicarbonati quando si consumano pasti molto proteici e in generale quando si sfora con un pasto abbondante; va inoltre considerata l’acqua gasata che, se sorseggiata durante i pasti, favorisce la dilatazione delle pareti dello stomaco, stimola la secrezione dei succhi gastrici e risulta quindi utile per la digestione, soprattutto per piatti a base di carne”. Bisogna comunque ricordare che le acque contenenti bicarbonati e solfati non possono contrastare l’uso sproporzionato di cibi salati, speziati, alcolici.
mondo salute .11
Previeni influenza e raffreddore con i germogli Preparali in casa in modo semplice e veloce. Sono una bomba vitaminica a basso contenuto calorico Nei mesi più freddi dell’anno i virus influenzali vanno all’attacco: la miglior difesa sono certamente le “bombe” vitaminiche che arrivano da frutta e verdura. In particolare i germogli costituiscono veri e propri concentrati di vitamine, sostanze minerali e fibre; inoltre presentano un ridotto apporto energetico e un elevato contenuto di acidi grassi insaturi. “Particolarmente indicati per il consumo a crudo sono i germogli di cereali (grano, segale e orzo), di legumi (fagioli indiani o Mung, lenticchie o erba medica), ma anche di senape, sesamo e girasole – a spiegarlo è il Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige che precisa -. I germogli di piselli, soia e ceci devono essere sbollen-
tati prima del consumo, poiché contengono sostanze tossiche che la germinazione elimina solo parzialmente. Se avete un po’ di posto sul davanzale della finestra, potete coltivare anche da soli questi croccanti dispensatori di vitamine”. Per la germogliazione, acquistate solo semi non trattati e non modificati geneticamente; rivolgetevi preferibilmente ai negozi di prodotti naturali o biologici, dove si trovano in vendita anche miscele di semi già pronti. I semi da far germogliare, preventivamente lavati, vanno disposti in una ciotola o su un piatto piano coperti con una garza; quindi si lasciano a mollo per una notte in una quantità d’acqua almeno doppia rispetto al loro volume.
Il giorno dopo sciacquare abbondantemente i semi, sgrondarli, rimetterli nel recipiente senza acqua e sistemarli in un luogo luminoso. Ripetere quest’operazione due volte al giorno. Evitare i ristagni d’acqua sul fondo del recipiente, poiché i semi sono facilmente attaccabili da muffe e batteri. I germogli sono pronti dopo 3-4 giorni. Prima del consumo, sciacquarli ancora accuratamente. Come già accennato, si raccomanda di sbollentare i germogli di piselli, soia e ceci, poiché contengono alcune sostanze tossiche che non vengono eliminate del tutto durante la germinazione. Il processo di trasformazione dal seme al germoglio modifica notevolmente il valore nutritivo del
prodotto, in particolare determina un incremento considerevole di fibre e vitamine; i germogli di fagioli indiani (Mung), soia, grano e alfa alfa, per esempio, sono particolarmente ricchi di vitamina C, B1, B2, niacina e vitamina E. Inoltre, la germinazione migliora la qualità nutritiva dei grassi e delle proteine e riduce l’apporto energetico; i carboidrati sono trasformati in zuccheri semplici – quelli che danno al germoglio il caratteristico gusto dolciastro – e così non causano fastidiosi gonfiori addominali. I germogli sono ricchissimi anche di sostanze minerali; il loro contenuto di calcio, fosforo, magnesio, zinco e ferro è paragonabile a quello di frutta e verdura.
12. mondo alimentazione
Dal cuore della Terra arriva la pizza geotermica L’impasto lievitato nel tufo acquisterebbe proprietà straordinarie A Napoli nasce per la prima volta la pizza geotermica la cui pasta viene fatta lievitare in apposite camere tufacee. Un’idea davvero innovativa destinata a fare il giro del mondo. Si trova all’interno dell’area conventuale dei Teatini, nel cuore di Napoli e letteralmente scavata nel Tufo Giallo napoletano. Il suo inventore è Vincenzo Albertini, geologo, Presidente di Napoli Sotterranea, che spiega: “Utilizzando forni realizzati in tufo, e pasta per la pizza lievitata dalle 24 alle 48 ore esclusivamente in camere tufacee, si ottiene la pizza geotermica. Le caratteristiche chimico fisiche del Tufo Giallo Napoletano – ha proseguito Albertini - conferiscono alla roccia straordinarie capacità di iso-
lamento termico e di controllo dell’umidità. Abbiamo realizzato una pizzeria dove i parametri microclimatici delle camere di lievitazione sono costantemente monitorati per far raggiungere la completa maturazione dell’impasto conferendo alla pizza pregiate proprietà organolettiche e di digeribilità”. La pizzeria geotermica è nata dopo particolari studi e ricerche: “Considerando lo studio urbanistico effettuato sulla citta di Napoli – ha continuato Albertini - e risalendo fino al sistema ippodameo, incrociando i dati derivati da monitoraggi geo-tecnici, abbiamo compreso che in alcuni punti della città si raggiungono parametri microclimatici tali da conferire alla pasta
lievitata proprietà organolettiche molto particolari. Già in epoca romana – continua Albertini - la schiacciata, un prodotto da forno simile alla nostra pizza, era molto famosa a Napoli. I Romani utilizzavano il farro sotto forma di focacce salate, ma solo dopo aver conquistato i greci ed essere giunti a Napoli scoprirono il pane di frumento lievitato. In breve si diffusero i primi forni pubblici, dove lavoravano molti fornai greci. I romani utilizzavano due diversi tipi di lievito: uno era fatto con il miglio mescolato al vino dolce e lasciato a fermentare per un anno, l’altro con crusca di frumento lasciata a macero per tre giorni nel vino dolce e poi fatta essiccare al sole. I romani – spiega Albertini - pro-
ducevano molti tipi di pane e di focacce unendo alla pasta vari ingredienti. Ma qui, nel centro antico di Napoli, dove sorgeva il foro romano, e in epoca precedente l’agorà greca, le loro focacce godevano anche degli effetti microclimatici derivati dal tufo con cui realizzavano i forni, e che favoriva, già allora, gli ideali equilibri chimico-fisici utili ai lieviti, affinché il prodotto finale risultasse divinamente leggero. Utilizzando, dunque, forni realizzati in tufo, e pasta per la pizza lievitata dalle 24 alle 48 ore esclusivamente in camere tufacee, abbiamo ottenuto la pizza geotermica”.
mondo gusto .13
LA RICETTA TORTA VEGANA PERE E CIOCCOLATO Ingredienti 300 gr. di farina integrale 400 gr. di pere 200 gr. di cioccolato fondente 150 gr. di zucchero di canna 200 ml di latte di soia 150 ml di acqua 16 gr. di cremor tartaro olio di semi un pizzico di sale
PREPARAZIONE Porre in una ciotola la farina e mescolarla al sale. Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, lasciatelo raffreddare e tenetelo da parte. Unire alla farina l’acqua, lo zucchero di canna e il latte di soia mescolando bene. Aggiungere il cioccolato e da ultimo il cremor tartaro. Dopo aver sbucciato le pere tagliatele a piccoli cubetti e mescolatele all’impasto in modo da ottenere un composto cremoso e non troppo asciutto. Ungete una teglia con un pò di olio di semi, versateci l’impasto e cuocere in forno a 180°per circa 40 minuti. Servire tiepida.
14. mondo ambiente
Foreste, nel 2014 sparita un’area grande il doppio del Portogallo Si tratta della perdita più alta dal 2001. L’allarme degli esperti: “Gravi conseguenze per la Terra” Sempre di più, le foreste stanno cedendo il passo davanti alle priorità dell’uomo. L’allarme arriva da un rapporto prodotto dalla University of Maryland, negli Stati Uniti, che spiega come la terra abbia perso 18 milioni di ettari di copertura arborea nel 2014, con percentuali altissime nei pressi del bacino del fiume Mekong e in Africa Occidentale. Le perdite, pari a un’area grande il doppio del Portogallo, sono le più alte registrate dal 2001. I dati hanno evidenziato una tendenza sorprendente: gran parte della deforestazione è avvenuta al di fuori dei luoghi più colpiti da questa piaga, come Brasile e Indonesia. La Cambogia si colloca in cima
alla lista dei paesi con la maggior deforestazione nel 2014, seguita dalla Sierra Leone, Madagascar, Uruguay, Paraguay, Liberia, Guinea, Guinea-Bissau, Vietnam e Malesia. E’ quanto riporta In a Bottle (www. inabottle.it) sul tema della sostenibilità ambientale. Dati allarmanti, evidenziati anche da Nigel Sizer, direttore globale del programma foreste presso il World Resources Institute: “Questa analisi identifica un aumento davvero allarmante della deforestazione, che causa ‘hot spot’ climatici precedentemente trascurati”. “E’ fondamentale sensibilizzare il pensiero degli addetti ai lavori, per migliorare la supervisione delle
foreste, prevenire l’illegalità dei progetti ed incentivare una maggiore richiesta della produzione di merci sostenibili – spiega inabottle.it, il waterzine edito dal Gruppo Sanpellegrino - Gli alberi assorbono l’anidride carbonica e la deforestazione massiccia, presente in tutto il mondo, contribuisce non poco all’aumento della temperatura della Terra, colpa anche delle emissioni di carbonio. Il processo di rimboschimento ha ricevuto ampi consensi all’interno degli ultimi programmi sul clima dell’ONU”. Nel 2014 infatti, a New York si è riunito un nuovo vertice delle Nazioni Unite nel mese di settembre, per discutere sulle necessità primarie dei paesi in via
di sviluppo. L’obiettivo dichiarato sarà quello di ripristinare 350 milioni di ettari entro il 2030. Gli scienziati concordano sul fatto che l’aumento della temperatura della Terra, deve essere limitato a 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, al fine di evitare fenomeni meteorologici catastrofici, come l’aumento del livello dei mari che minacciano l’intera popolazione mondiale. Tra il 1880 e il 2012, il gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha detto che le temperature medie della terra e della superficie dell’oceano sono aumentate di circa 0,85 ° C.
mondo viaggi slow .15
Delta del Po, alla scoperta delle Delizie estensi Le monumentali residenze incantano il visitatore e rispecchiano la grandezza del Rinascimento nel paesaggio naturale Un tempo affermavano il dominio estense nel Delta del Po, oggi sorprendono il visitatore che le scopre isolate, in campagna: sono le Delizie, monumentali residenze che mostrano in modo eccezionale il riflesso della cultura del Rinascimento sul paesaggio naturale. “Con questa motivazione, l’Unesco riconosce al sistema delle dimore estensi e al paesaggio che le circonda il ruolo di asse fondamentale di collegamento fra la città del Rinascimento, Ferrara e il suo Delta del Po”, a spiegarlo è ferraraterraeacqua.it, il portale turistico della provincia di Ferrara, che continua: “Questo grandioso progetto di trasformazione del paesaggio riflette la grandezza del casato, grazie alla realizzazione di canali, strade, borghi. I nodi di questa grandiosa rete furono rappresentati dalle cosiddette Delizie. Questo termine richiama alla
mente un luogo mitico destinato agli svaghi, evoca storie leggendarie di amori, tradimenti, tornei di caccia: le delizie furono anche questo, ma prima di tutto svolsero funzione di sedi decentrate del governo ed ebbero un ruolo strategico nella bonifica del territorio essendo poste nei pressi dei corsi d’acqua”. Un tempo se ne contavano 53. ecco una breve descrizione di 5 incantevoli Delizie oggi visitabili: Ferrara, Palazzo Schifanoia: “Palazzo Schifanoia è l’emblema della riconquista da parte di Ferrara di una porzione importante della propria storia. Quando nel 1820, come d’incanto, riemersero dalle imbiancature delle pareti le sontuose decorazioni del Salone dei Mesi, apparve subito chiaro che con esse riaffiorava una testimonianza di eccelso valore artistico della Ferrara rinascimentale”.
Mesola, Castello Estense della Mesola: “L’edificazione del suggestivo complesso architettonico del Castello di Mesola ebbe inizio nel 1578 per volere del Duca Alfonso II, ultimo discendente della dinastia degli Este, che desiderava lasciare un segno importante sul territorio ferrarese costruendo una residenza di corte sfarzosa al punto da poter competere per dimensioni e magnificenza con il più antico Castello di Ferrara, simbolo assoluto del dominio estense”. Sabbioncello San Vittore, Copparo, Villa della Mensa: “La quattrocentesca villa fu edificata per volontà di Bartolomeo della Rovere, vescovo di Ferrara dal 1474 al 1495, nipote di papa Sisto IV e fratello del successore di costui, Giulio II, Giuliano della Rovere. L’edificio presenta ancora molti caratteri quattrocenteschi pur essendo stato modificato nel
Seicento e nel Settecento. Voghiera, Delizia di Belriguardo: “La Delizia di Belriguardo sorse per volere di Niccolò d’Este nel 1435. Fu la prima delle celebri residenze estensi ad essere edificata fuori dalle mura di Ferrara e rimase sempre la più ricca e sontuosa”. Gambulaga di Portomaggiore, Delizia del Verginese: “Originariamente casale di campagna, il Verginese fu trasformato in residenza ducale nel primo Cinquecento da Alfonso I d’Este e donato a Laura Eustochia Dianti. Alla morte del Duca, la dama vi si ritirò facendone la sua piccola corte privata e ne ordinò la ristrutturazione, eseguita principalmente da Girolamo da Carpi. Per visite e maggiori info: http:// www.ferraraterraeacqua.it/it/delizie
Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito a La Pulce Il Fè Il Rò Il Rigattiere in edicola - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.