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EDITORIALE
Una storia, tante storie: dalla cartoleria storica al futuro del settore
L’incontro organizzato dalla cartoleria storica Bonvini 1909, in una Milano insolitamente tranquilla per il lungo ponte di sant’Ambrogio, al quale siamo stati lieti di partecipare, ci ha proposto numerose chiavi di lettura. L’occasione era innanzitutto quella della presentazione al pubblico del libro di Giovanni e Ludovico Renzi, che abbiamo già recensito su queste pagine, “La scuola italiana e la pubblicità. Penne, matite, gomme e astucci dal 1920 a oggi”, un meraviglioso percorso lungo un secolo sull’oggetto astuccio e sui materiali di scrittura che doveva contenere. In presenza di un nutrito pubblico di amici, estimatori, clienti abituali della cartoleria milanese, Giovanni Renzi – architetto e designer, esperto mondiale di legno curvato e in particolare dei mitici arredi Thonet, sedicente “malato” per descrivere la profonda passione che anima la sua attività di collezionista – ha ripercorso la storia, le particolarità, gli aneddoti di alcuni degli oggetti fotografati e descritti nel suo libro, tracciando un arco temporale che sicuramente comprende l’infanzia per tanti fra i nostri lettori, ma si apre a qualsiasi possibile futuro almeno nella misura in cui vi saranno studenti, cartelle e astucci, quaderni e album e tutti i relativi strumenti per scrivere e disegnare, con l’unico limite costituito dalla fantasia e dalla creatività umana.
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Bello vedere in questa rassegna un secolo di storia d’Italia: è lo stesso fil rouge che ci accompagna nell’altra storia raccontata, quella della cartoleria Bonvini, nata appunto nel 1909 a Milano in Corso Lodi come laboratorio di tipografia, in una sorta di distretto milanese per questo tipo di attività. Bonvini ha trattato oggetti di cancelleria e ufficio fino al 2014, quando gli eredi dei fondatori avevano infine deciso di chiudere il negozio. A questo punto sono subentrati i suoi clienti storici che, costituitisi in una nuova società, la FBM Srl, non solo hanno portato avanti l’attività di vendita ma hanno anche avviato una completa opera di restauro conservativo, facendo riemergere macchine da stampa e legatoria (ad oggi di nuovo funzionanti), arredi originali e accessori, dalle scatole in cartone alla collezione di caratteri in legno.
E anche da questa storia, nuove storie: i gestori della cartoleria sono oggi promotori di mostre e iniziative culturali e artistiche, che trovano spazio anche nell’appartamento originale della famiglia Bonvini-Cambieri, che è stato riacquistato nel 2018 e allestito come spazio espositivo. Qui infatti, mentre ascoltavamo i racconti di Giovanni Renzi, condividendo memorie e riflessioni, lo sguardo poteva spaziare sulla bellissima mostra “Quaderni”, che esponeva alle pareti una nutrita collezione di quaderni dall’inizio del Novecento ai giorni nostri. Tutti progetti che, sebbene molto radicati in una memoria del passato, tracciano un arco temporale totalmente aperto verso il futuro del settore, al quale garantiscono solide radici per svilupparsi pienamente.
Tanti auguri di buon anno 2023 ai lettori de La Cartoleria! Cecilia Biondi