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EDITORIALE
Bentornata vita reale
iù di due anni sono passati da quando il Covid-19 ha stravolto le nostre vite e ora, a settembre 2022, le ultime direttive prevedono un ritorno a scuola “normale”, con gli studenti tutti presenti in classe, senza le mascherine e con i banchi doppi, e senza neppure il supporto della didattica a distanza per coloro che si troveranno a casa ammalati o risultati positivi al Covid. La circolare ministeriale dice anche che le scuole devono comunque tenersi pronte per reagire velocemente in caso di mutato scenario, ma tutto lascia pensare che i nostri bambini e ragazzi possano tornare a sperimentare in toto la fisicità della scuola, con quanto ne consegue dal punto di vista emotivo ed educativo.
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Sarà bello ritrovare il contatto diretto con il mondo scuola e con tutto ciò che ne fa parte, persone, oggetti, esperienze: bello e coerente con un fil rouge che si può rilevare anche in altri mondi. Abbiamo riportato più volte su queste pagine gli ottimi risultati del mercato del libro cartaceo, e a questo aggiungiamo i dati di vendita di determinati prodotti nati analogici e che pensavamo tramontati definitivamente: dischi di vinile, CD, ma anche le vecchie musicassette. Va bene ascoltare i brani del nostro artista preferito ma, quando arriviamo a tenere in mano un oggetto fisico, è come se si potesse instaurare un rapporto ben più stretto fra noi e lui: non solo ti ascolto, ma un po’ ti possiedo, perché ho comprato una parte di te, ho il tuo disco. Non è più un ascolto qualsiasi, somiglia di più a una forma di amore.
È anche il caso della fotografia. A casa nostra per esempio abbiamo ritrovato una vecchia macchina fotografica, totalmente manuale; con qualche difficoltà iniziale ci siamo procurati dei rullini (scoprendo in realtà che a Milano esiste un mercato assolutamente fiorente di vendita e sviluppo pellicole) e, scatto dopo scatto, con prudenza e attenzione, superata l’attesa trepida dei giorni necessari per lo sviluppo – tutte situazioni che avevamo totalmente dimenticato con l’isteria delle foto digitali - abbiamo ricevuto delle immagini totalmente diverse da quelle fatte con il telefono, non solo più vere, ma quasi carnose, capaci di trasmettere l’emozione del momento con straordinaria efficacia. E piacevole, come un racconto, sfogliare l’album con le foto scelte con cura e poi stampate, altra tendenza in crescita nel mondo che riscopre il fisico.
Ora, fotografare in questo modo è sicuramente più difficile e più lento. Come alzarsi per sollevare la puntina e girare il disco. Come uscire di casa per entrare in un negozio vero, piccolo o grande che sia, lontano o vicino. Come svegliarsi presto per salire sull’autobus e andare a scuola, magari con la pioggia, dove incontreremo e ci scontreremo con la vita vera degli altri, con il loro carico di esigenze, parole, situazioni. Ma è questa la vita reale ed è qui che possiamo svilupparci come persone nel modo più autentico.
Chiaramente, dall’innovazione digitale non si torna indietro: dal mondo della tecnologia, che è in costante evoluzione, continueremo a ricevere gli strumenti adeguati per realizzare i nostri obiettivi. Ma un conto è inventare, scegliere, costruire; altra cosa è assistere alla propria vita dal video di un pc. Io personalmente non ho alcun rimpianto. Ed è con sincero entusiasmo che auguro a tutti i nostri lettori un felice ritorno a scuola e alle proprie occupazioni lavorative.