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SPECIALE PARCHI

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CAMPER ISMOVE

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I PARCHI: ISOLE VERDI DA CUI RIPARTIRE

VIVIAMO UN PERIODO DI GRANDI CAMBIAMENTI, CHE SE BENE INTERPRETATI E UTILMENTE GESTITI, POTREBBERO SFOCIARE IN UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE VERDE. NEL TURISMO, IN PARTICOLARE, ASSISTIAMO AD UNA CONGIUNZIONE ASTRALE PERFETTA TRA I PIANETI

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DELLA NATURA, DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL BENESSERE. di Vittorina Fellin

La roadmap del turismo post pandemico sarà segnata da un cambio di tendenza che coinvolgerà i territori che sapranno orientale le proprie scelte di politica turistica verso modelli indirizzati più sulla qualità che sulla massa. Parchi e aree protette, a cui va riconosciuto anche il ruolo di “sentinelle” in termini di agro bio diversità, possono essere una risorsa strategica per superare la fragilità del territorio, favorire la ripartenza del Paese e creare nuove occasioni di impiego. Basta entrare nei siti internet istituzionali per scoprire innumerevoli occasioni di gestione di centri visitatori o bandi di gara per affidare incarichi relativi ad attività di accompagnamento turistico-ambientale, di comunicazione, di divulgazione e didattica ambientale. Per non parlare delle numerose richieste di personale di cucina, di gestori di rifugi alpini o di campeggi. Tutti lavori che richiedono una certa predisposizione, adattamento, passione per la natura. Ma il fascino di toccare il cielo con un dito di certo ripaga ogni fatica.

BENESSERE PER IL VISITATORE E SVILUPPO PER IL TERRITORIO

L’Italia con 24 Parchi nazionali (circa il 6% del territorio), 144 Parchi regionali e 423 riserve naturali regionali è certamente pronta per un progetto di ampio respiro, letteralmente applicato per parchi e aree protette. Non a caso Federparchi ha lanciato una nuova piattaforma digitale (parchiaperti.it) che mette al centro il benessere psico-fisico delle persone, promuovendo esperienze naturalistiche e sportive a due passi da casa (ma non solo), su tutto il territorio nazionale. Parchiaperti.it è un sito di facile consultazione, geolocalizzato, che vuole essere la porta di accesso per scegliere di esplorare i parchi, i boschi e le aree protette più vicine a noi promuovendo attività culturali e sportive. Le scelte a disposizione sono davvero moltissime, se contiamo che il portale raccoglie e offre informazioni che riguardano parchi nazionali, parchi regionali e riserve naturali regionali, a cui si sommano anche gli orti botanici, misconosciuti ai più. Il sito è geolocalizzato, basta inserire la propria posizione (che sia indirizzo di casa o uno temporaneo) e si apre un ampio ventaglio di proposte: dal risveglio sensoriale al birdwatching, dalla canoa alle ciaspole, dalla visita-gioco per bambini alle esperienze più sportive come canoa, rafting, bici, trekking e molto altro. Europa ed Italia, terre di paesaggi naturali unici al mondo, potranno quindi fare la differenza. Il variegato mondo del turismo esperienziale (sempre più in aumento per attività e servizi personalizzati) e quello del turismo

legato alla natura hanno avuto negli ultimi anni una forte crescita e le ipotesi di un ulteriore aumento sono accreditate.

NEI PARCHI PRODOTTI TIPICI E BIOLOGICI NATURALI E PROTETTI

Parchi e aree protette non devono rimanere solo luoghi di visita paesaggistica o escursionistica. C’è tutto un mondo da vivere, scoprire, coltivare e gustare anche da parte del visitatore/ consumatore occasionale. Le produzioni tipiche sono di norma percepite dai consumatori come più naturali e rispettose dell’ecosistema in quanto associate ad attività maggiormente artigianali ed a minore impatto ambientale rispetto a quelle industriali, oltre che ricorrenti a materie prime e tecniche produttive più rispettose degli equilibri naturali in termini di uso di additivi, conservanti, contaminanti chimici. Le produzioni tipiche sono così un aspetto di differenziazione e di qualificazione di interi territori dal punto di vista turistico, diventano una risorse o, in taluni casi, la principale risorsa ed il vero fattore di attrattiva turisticamente rilevante (i cosiddetti turisti del gusto, i turisti verdi, ecc.). Un’efficace politica di promozione di tali prodotti potrebbe favorire il rilancio di territori “dormienti” dal punto di vista turistico oltre che creare occasioni di lavoro per giovani che intendono investire il proprio potenziale nel territorio.

I PARCHI PALADINI DELL’AGRO BIODIVERSITÀ

La presenza di tali produzioni è particolarmente marcata in aree che hanno potuto conservare particolari ecosistemi produttivi grazie alla presenza di parchi naturali, le cui politiche conservative hanno permesso di mantenere colture antiche e caratterizzate da pratiche produttive sostenibili. Il parco difende, valorizza, mitiga gli effetti della globalizzazione e ridistribuisce attivando un circolo virtuoso. Oggi possiamo certamente dire che la valorizzazione del settore agro-alimentare italiano, passa necessariamente anche dalle produzioni locali presenti in queste aree di particolare sensibilità ambientale.

I Parchi nazionali italiani

(fonte Ministero della Transizione ecologica)

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