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WEEKEND IN AUTO: NEI BORGHI DIPINTI CON LA FORD PUMA

In Valsassina, tra natura e borghi affrescati

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Come meta del nostro Weekend Premium abbiamo scelto Parlasco e Taceno, due picc oli comuni montani, in provincia di Lecc o, famosi per i loro affreschi a cielo aperto. Li raggiungiamo al volante della weekend-car Ford Puma, spazioso crossover di segmento B, in versione mild hybrid

Il conte/bandito Lasco

Distano circa 80 km da Milano, 60 km da Como e Bergamo, 30 km da Lecco, 10 km da Bellano. Della Puma del 1997 è rimasto giusto il nome. Per la sua seconda vita, infatti, il felino Ford ha dismesso la pelle della pic cola coupé in favore di quella della muscolosa sport utility, decisamente più in voga ai nostri giorni. La nuova Puma è uno di quegli oggetti capaci di trasmetterti subito la sensazione di essere ben progettato, con tutti i com ponenti che dialogano in armonia. La base tecnica è quella della Fiesta, opportunamente rivista e adattata a un modello che gua dagna 14 centimetri in lunghezza (per un totale di 4,19 metri), sette in larghezza e sei in altezza (sopra la testa c’è un bel margi ne). Tutta un’altra auto, insomma. Il setup è specifico, per offrire un’ottima guidabilità anche in presenza di un baricentro diverso e una massa superiore. Cinque le modalità di guida: Normal, Eco, Sport, Slippery (bassa aderenza) e Trail (sterrato).

Borgo dipinto

Prima meta del nostro Weekend premium, Parlasco: perla dell’alta Valsassina, a quota 680 metri, si trova all’interno del Parco della Grigna Settentrionale ed è uno dei più piccoli comuni d’Italia (con i suoi 131 abitanti). Qui rivivono le antiche tradizioni popo lari, coltivate con amore ed interesse. Leggende che mischiano realtà e fantasia. Come quella del bandito Lasco, di giorno amato

benefattore, di notte predone e criminale, la cui vita viene descritta nel romanzo storico di Antonio Balbiani, ambientato nel XVII secolo. L’opera racconta la dura e difficile vita degli abitanti di questo piccolo paese e della Valsassina tutta, in balia degli eventi storici, dei signorotti locali e delle credenze popolari. S’ispirano alla storia narrata in questo romanzo i soggetti degli affreschi che adornano le pareti di varie case del borgo. Realizzati nel 2007 da artisti di tutt’Italia, illustrano la storia del bandito Lasco. La leggenda è nota agli abitanti del posto e ha per protagonista Sigifredo Falsandri, conte di Marmoro: di giorno amato benefattore per la sua magnanimità nei confronti dei bi sognosi, di notte bandito che imperversava per la valle, alle prese con delitti e rapine. Le sue avventure tornano a rivivere attraver so i recenti dipinti, grazie ai quali le vie di Parlasco si trasformano da strade a museo en plein air.

Terrazza natural e

All’imbocco del territorio di Parlasco biancheggia la chiesa di Sant’Antonio Abate, risalente al XIII secolo. Piccola e bianca, con il campanile svettante che sembra dialogare con i rilievi montani che la circondano, la chiesa parrocchiale di Parlasco si fa vedere da lontano, accogliendo gradevolmente il visitatore che si appre sta a entrare nel borgo. Ma Parlasco è anche un ottimo punto d’appoggio per passeggiate naturalistiche alle pendici delle Gri gne, ammirando uno stupendo panorama sulle cime e la valle sottostante. Un terrazzo naturale sull’impervia gola del Pioverna, con ango li mozzafiato. Un’escursione interessante è sicuramente quella che dal paese conduce ai Pizzi di Parlasco, a quota 1500 metri, una cresta rocciosa che domina il panorama dell’Alta Valsassina e che sovrasta l’omonimo borgo affrescato.

Weekend Car

Raggiugiamo Parlasco al volante della Ford Puma ST-Line, spinta dal noto EcoBoost 1.0 benzina a tre cilindri, che qui, per la pri ma volta, si presenta in un’inedita veste elettrificata. Si tratta

La nuova Ford Puma approda a Parlasco, il borgo dipinto con le affascinanti immagini della storia-leggenda del Lasco, il bandito che dà il nome al Paese.

Dopo Parlasco, ecco l’altro borgo dipinto, Taceno, con i quadri sulle case che raffigurano le professioni di una volta

dell’ormai diffuso mild hybrid a 48 Volt. Quanto basta per donargli nuova linfa e migliorare l’efficienza. Con lo step da 155 CV il tre cilindri, abbinato al cambio manuale a sei marce, è in forma smagliante. Elastico, pronto, progressivo. Alla guida, la Puma si rivela equilibrata e sincera in ogni condi zione, ma sa anche divertire fra le curve: l’abbiamo apprezzato nel nostro viaggio verso Parlasco. Oltre alle forme accattivanti, tecnici e designer si sono ingegnati per offrire più spazio possibi le ai passeggeri. Il bagagliaio, poi, ha una capacità di ben 456 litri, grazie a un vano ampio e ben sfruttabile. Tra l’altro, “nasconde” una soluzione originale, offerta dal pro fondo vano MegaBox da 80 litri, ricavato nel piano di carico. Ottima l’abitabilità interna, a conferma della flessibilità della nuova Puma. Tra le dotazioni, spiccano la strumentazione, ora disponibile an che in versione digitale personalizzabile Lcd da 12,3”, e il sistema multimediale SYNC3 con monitor touch da 8”. Sicurezza garantita grazie all’amplia l’offerta dei sistemi di assistenza alla guida, un comparto nel quale non manca praticamente nulla. Lo conferma no pure le 5 stelle Euro NCAP.

Seconda tappa: taceno

Con la Ford Puma EcoBoost Hybrid, in pieno spirito green, ci spostiamo a Taceno. Anche qui, come a Parlasco, i muri delle case sono stati affrescati negli ultimi anni. In questo caso, però, pro tagonista è l’antica quotidianità. Tredici “finestre sul passato”, perché il ricordo non sbiadisca. Immagini, volti e lavori che rimandano a un lungo periodo della cultura alpina. Ogni affresco rappresenta un particolare lavoro, un particolare momento che ha fatto la storia di queste valli e di questi monti. Il paese è la base di partenza per raggiungere tutta l’alta valle fino a Premana, oppure per scendere fino a Bellano e quindi percorrere la riva orientale del Lago di Como. Coloro che amano fare lunghe passeggiate, poi, possono arrivare fino a Par lasco percorrendo l’antica mulattiera della “Bissaga”.

Come va

Il “millino” non patisce vuoti o ritardi di risposta, perché questi vengono colmati dal sostegno elettrico, che la Casa quantifica in 50 Nm. Ciò è avvertibile, anche in rilascio, quando si percepisce più freno motore del solito per via della ricarica della piccola bat teria al litio. Un motore godibilissimo, quindi, che convince anche in tema

di consumi, non appena ci si accorge di quanto sia attento nel bruciare carburante. Merito del sistema mild hybrid. Detto del le eccellenti doti dell’EcoBoost elettrificato, tutto il resto segue a ruota, senza perdere il passo. A partire dal posto di guida ap pagante in termini di ergonomia. Bene lo sterzo. Le sospensioni sono solide e sostengono con decisione l’auto, a tutto vantaggio della maneggevolezza e del piacere di guida.

COME ARRIVARE

Facile arrivare in auto: da Milano, seguendo la SS 36 Milano-Colico, si può uscire a Lecco, per poi imboccare la SP 62 della Valsassina.

Dove mangiare

Immancabile una tappa alla Cascina Coldognetta, agriturismo bioclimatico a Barzio, per un pranzo o una cena con una cucina in cui prodotti del bosco, erbe di montagna e piccoli frutti sono i protagonisti, seguendo sempre la naturale stagionalità di ogni alimento. Tutto a km zero. E poi, si può portare a casa qualche delizia come confetture, miele, grappe, sciroppi di frutta, caramelle, tisane, infusi e pure prodotti beauty.

DOVE DORMIRE

Qualche consiglio su dove dormire? Poco distante da Parlasco e Taceno c’è Barzio, principale centro turistico della valle, famosa soprattutto per la località sciistica dei piani di Bobbio. Qui si può alloggiare al Grand Hotel Ballestrin, situato in una posizione tranquilla e soleggiata nell’incantevole scenario prospicente la maestosità delle Grigne

Un’auto green come la Ford Puma in un agriturismo green: Cascina Coldognetta è un’oasi di benessere a Barzio, la perla della Valsassina

Il Grand Hotel Ballestrin, struttura premium situata nel cuore della Valsassina

nuova ford puma

La Puma si presenta con forme intriganti e scolpite. Non è un semplice clone “alto” della Fiesta, ma una vettura con un carattere tutto suo. A partire dal frontale, dove spiccano i gruppi ottici verticali (full Led), in mezzo ai quali campeggia l’ampia calandra, in linea con il family feeling della recente Focus e della nuova Kuga. Ben riuscita la parte finale del padiglione e della coda, grazie all’ampio spoiler, al lunotto spiovente e al diffusore: tutti elementi che accrescono ancor di più la sensazione di dinamicità, anche se le forme non pe nalizzano lo spazio interno. Il sistema mild hybrid, poi, permette un miglioramento dell’efficienza pari al 9%. Due le varianti di potenza di Puma EcoBoost Hybrid: 125 e 155 CV, rispettivamente con con sumi dichiarati in 5,4 e 5,5 litri/100 km (emissioni da 124 g/km di CO2, ciclo Wltp). L’adozione dell’ibrido leggero si somma al sistema di disattivazione di un cilindro ai carichi parziali, in un’offerta di mo tori che presenta anche la versione priva del mild hybrid, 1.0 EcoBoost a benzina da 125 CV. C’è, poi, il diesel EcoBlue (da 1.5 litri e 120 CV). Cambio manuale a 6 marce o automatico a doppia frizione a 7 rapporti. Tre radar, due telecamere e 12 sensori a ultrasuoni alimentano i sistemi dell’innovativo Ford Co-Pilot, migliorando si curezza, guidabilità e comfort dell’auto.

Compagna di viaggio

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