CLIMBSTHENICS – GIANLUCA “SATYAM” FURIOZZI – OBIETTIVO PRINCIPALE DELL’ALLENAMENTO CALISTHENICO IN ARRAMPICATA
Anche perché dobbiamo sfatare un mito: le dita sono veramen-
In pratica l’arrampicata è uno sport che si diluisce nella pro-
te facili da allenare! Si tratta di una parte del corpo che viene
gressione; anche i boulder avranno sempre un punto di riposo
naturalmente allenata alla prensione: fin da piccoli le mani e le
o comunque meno intenso rispetto alla frazione più dura, e la
dita sono la parte più forte del corpo! Basta quindi una stimo-
tecnica di gestione di questi riposi spesso sono l’asso nella ma-
lazione specifica e precisa e il gioco è fatto.
nica di molti climber.
È necessario però occuparsi anche del resto: quanti climber ve-
Come fare un lavoro sinergico tra skill e allenamento classico in
diamo tenere tacche e buchi piccoli in placca o su muro verti-
arrampicata per ottenere un concreto e tangibile miglioramen-
cale? Moltissimi! Ma appena gli stessi si trovano su tiri o
to? La risposta è semplice: skill strutturate integrando ripeti-
boulder strapiombanti, dove bisogna “accendere il turbo”, che
zioni e isometrie.
succede? Rendono il 50% in meno perché manca totalmente la
Un appassionato di falesia per esempio, per migliorare concre-
risposta del corpo in senso generale.
tamente il livello sul piano fisico, dovrebbe esercitare skill medio difficili come Back Lever e Front Lever in transizione,
L’arrampicata, nella sua evoluzione degli ultimi 30/40 anni è
inserendo Pull Up tra una transizione e l’altra, e cercare di la-
passata da un concetto artistico-estetico nell’esecuzione dello
vorare per circa 1 minuto consecutivamente agli anelli.
sforzo a uno prettamente prestazionale.
Questo minuto, che può sembrare breve, in realtà va conte-
Immaginiamo di andare a provare ora gli 8a di placca degli an-
stualizzato: un minuto agli anelli eseguendo skill strutturate
ni ’80: movimenti ricercati, laboriosi e aleatori, chiodatura
equivale a un tiro di difficoltà medio alta, diciamo circa come
lunga, a volte lunghissima! Sicuramente un altro sport rispetto
tra il 7c e l’8b. Maggiori saranno la tenuta isometrica in linea
all’arrampicata di oggi.
delle skill e le ripetizioni dei Pull Up, maggiore sarà la difficoltà
Oggi il climber deve essere performante fisicamente, avere un
raggiunta in rapporto ai gradi in arrampicata.
repertorio acquisito di movimenti abbastanza vario e, visto che
Prendiamo ora il caso di un boulderista di livello medio alto, di
ormai non c’è più nulla da scoprire, capire da subito quale
grado intorno al 7b/7c. Può eseguire lo stesso esercizio ma su
obiettivo perseguire.
30 secondi totali: Front Lever e Back Lever con Pull Up in tran-
Si può diventare un climber completo praticando boulder e cor-
sizione (5 Pull vanno benissimo), aggiungendo cavigliere da 2
da, oppure specializzarsi nella scalata a vista se si preferisce
kg per gamba al fine di aumentare l’intensità dello sforzo.
girovagare per falesie. Insomma oggi basta scegliere e decidere e, in base alle scelte, organizzare gli allenamenti!
Riassumendo Deve essere chiaro che un climber che si allena con le skill deve
Quindi, sulla base di queste considerazioni generali, cerchiamo
alternare i set con delle ripetizioni, a seconda dei suoi obiettivi
di capire come lavorare in modo sinergico esercitando le skill in
stagionali e in previsione di una condizione ottimale che, soli-
funzione degli obiettivi in arrampicata. Le skill, per loro natura,
tamente, si raggiunge nell’arco di 6/8 mesi di allenamento. In
puntano al massimale ovvero la massima espressione di forza
pratica, a meno che non siate dei professionisti che arrampica-
in una data isometria per più tempo possibile; l’arrampicata
no e basta nella vita, lavorando bene potete raggiungere 2 o 3
per molti versi è esattamente il contrario, cioè lo scopo è ri-
periodi di picco di sovracompensazione in un anno, nei quali
sparmiare più forza possibile durante uno sforzo.
potrete avvicinarvi molto al vostro massimale.
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