OSSOLA ROCK - Spit e Trad

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F. MANONI – M. PELLIZZON – P. STOPPINI

OSSOLA ROCK

Spit e Trad

dal Lago Maggiore al Sempione, dal Monte Rosa alle Valli Devero, Formazza e Vigezzo

EDIZIONI VERSANTE SUD | COLLANA LUOGHI VERTICALI | CLIMBING


Prima edizione Giugno 2003 Seconda edizione Giugno 2008 Terza edizione Settembre 2014 Quarta edizione Giugno 2019 ISBN 978 88 85475 229 Copyright © 2019 VERSANTE SUD – Milano, via Longhi, 10. Tel. +39 02 7490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Copertina

Cadarese, Jacopo Larcher su Tribe (© Paolo Sartori)

Testi

Fabrizio Manoni, Maurizio Pellizzon, Paolo Stoppini, Enrico Serino

Coordinamento editoriale

Enrico Serino

Disegni

Eugenio Pinotti

Cartine

Tommaso Bacciocchi. © Mapbox, © Open Street Map

Simbologia

Tommaso Bacciocchi

Stampa

Tipolitografia Pagani - Passirano (BS)

Ringraziamenti Nicolò Balducci, Andrea Bocchiola, Massimo Bodi, Roberto Capucciati, Franco Dattilo, Stefano De Luca, Stefano Dorizza, Riccardo d’Urso, Chiara Fantozzi, Riky Felderer, Giorgio Francese, Fabrizio Fratagnoli, Alberto Giovanola, Lucas Iribarren, Alessandro Manini, Giovanni Pagnoncelli, Roberto Pe, Bruno Quaresima, Marco Ricci, Fausto Rigato, Paolo Sartori, Lorenzo Scandroglio, Patrik Schranz, Enrico Serino, Morena Spagnoli, Vincenzo Pandolfelli, Antonio Pasquale, Alexandre Zenié.

Km ZERO

da autori Guida fattae sviluppano che vivonmo picata sul l’arra torio terri

È una guida a KM ZERO!

Cosa significa? Che è più sana e ha più sapore, perché fatta da arrampicatori locali. Come i pomodori a Km 0? Certo! E la genuinità non è un’opinione. Gli autori locali fanno bene a chi scala: – hanno le notizie più fresche e più aggiornate; – non rifilano solo gli spot più commerciali; – reinvestono il ricavato in nuove falesie. Gli autori locali fanno bene al territorio: – pubblicano col buonsenso di chi ama il proprio territorio; – sono attenti a promuovere tutte le località; – sono in rete con la realtà locale. E infine la cosa più importante:

sulle loro rocce, c’è un pezzetto del loro cuore

UNIONE MONTANA ALTA OSSOLA

Questa edizione è tradotta in tedesco e diffusa in Europa grazie al contributo di UNIONE MONTANA ALTA OSSOLA Nota

L’arrampicata è uno sport potenzialmente pericoloso, chi la pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi scalata.


Km ZERO Guida fatta da autori che vivono e sviluppano l’arrampicata sul territorio

Il 2% del ricavato di questa guida viene reinvestito in materiale per attrezzare vie e falesie

F. MANONI – M. PELLIZZON – P. STOPPINI

OSSOLA ROCK Spit e Trad dal Lago Maggiore al Sempione, dal Monte Rosa alle Valli Devero, Formazza e Vigezzo.

EDIZIONI VERSANTE SUD


PREFAZIONE di Enrico Serino La guida per l’arrampicata in Ossola può sembrare solo un elenco di relazioni. In realtà ogni edizione vibra, freme dalla voglia di raccontare e di mettere ogni tanto un punto fermo. Perché quel punto serve a far cominciare un’altra frase, a inaugurare una nuova fase, a segnare un’evoluzione. E molto forte vi si sente sempre quel seppur evoluto istinto primordiale di segnare il territorio da parte di coloro che lo amano, lo sentono proprio e lo vogliono però anche condividere. Se necessario con quel pizzico di gelosia che deve avere ogni buon custode. Queste sono pagine in continuo fermento e gli autori si sono letteralmente fatti in quattro per correggere e completare la stesura di questa quarta edizione. Da parte mia, sono stato felice di collaborare con certi grandi protagonisti della storia alpinistica ossolana che ho la fortuna di poter considerare anche amici e con tanti altri specialisti. A dir la verità, mi è sembrato però di trovarmi come nell’occhio del ciclone. La situazione climatica era tranquilla grazie a una fenomenale area di alta pressione che persisteva sull’Ossola, ma tutt’intorno c’erano venti contrastanti che sollevavano ogni cosa sul mio cammino, dubbi compresi... soprattutto sull’eterna e piuttosto soggettiva questione dei gradi. Le brevi introduzioni a zone e valli in testa a ogni gruppo di capitoli sono un mio tentativo di inquadrarle a 360°, collegando con un ponte i vari contributi che inevitabilmente portano impronte personali differenti e che sarebbe sbagliato uniformare stilisticamente. Negli ultimi anni sono state salite nuove vie lunghe, scoperte e chiodate nuove falesie, liberate e concatenate vie, percorse a spit e in stile tradizionale, degradate, rivalutate, ammirate, invidiate, ripetute e messe nel cassetto delle belle esperienze da ricordare, prima di voltare pagina. L’arrampicata in Ossola non è come la stele di Rosetta che è stata incisa nella pietra e una vol-

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ta studiata e interpretata rimane lì: qui si continuano a incidere storie che hanno anche una loro evoluzione ideologica. E quelli che rendono questo microcosmo così variegato sono gli uomini con le loro differenze. Esploratori, scopritori, apritori. Ripetitori, liberatori, entusiasti. In questo grande gioco siamo ormai coinvolti in tantissimi. Ci sono gli appassionati di montagna ricreativa e gli appassionati di sport, sempre volti a migliorarsi, talvolta a primeggiare. Anche con sacrificio. Ci sono i grandi pionieri, gli instancabili chiodatori, i fortissimi legati alla tradizione, severi nelle valutazioni, le nuove generazioni di fenomeni. Ci sono quelli che si vogliono divertire senza pretese e gli ambiziosi. Quelli che fanno tanto e parlano poco, quelli che fanno il contrario e poi i decatleti, gli specialisti, le primedonne, gli eterni secondi e i terzi incomodi. Diciamo che mettere d’accordo tutti non è facile. Lontana dall’essere perfetta, questa guida cerca di fornire insomma come sempre un supporto informativo il più possibile rigoroso a coloro che non ce la fanno proprio a stare con i piedi per terra e una lettura appassionata a chi stia scoprendo ora l’arrampicata in questa regione ricchissima di materia prima. Ma è anche una guida dedicata a coloro che ormai da una vita riscoprono ogni volta il fascino delle sue rocce, a coloro che si prodigano con intuizione, passione e lavoro spesso gratuito a valorizzarle e che continuano a volersi mettere in ballo con spirito giovanile. Perché se Ossola Rock è il titolo dell’opera, la storia umana che c’è dietro è davvero un puro e sanguigno “Ossola Rock’n’Roll” .

Enrico Serino su Re Azul a Balma 1 (© arch. Serino)


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SOMMARIO Mappa generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Introduzione tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Scale difficoltà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 L’arrampicata in Ossola . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 Prime salite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Esposizione delle falesie . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Legenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

CUSIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

01. Mottarone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 02. Gravellona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 03. Omegna - Sasso Gambello . . . . . . . . . . . 68

VERBANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

04. Ramello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 05. Sasso Corbè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 06. Montorfano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

BASSA OSSOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84

07. 08. 09. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.

Ornavasso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 Migiandone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 Anzola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Cuzzago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Nibbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 Bettola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 Colloro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 Piedimulera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 Fomarco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 Pallanzeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 Pilastro Gulliver . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

MACUGNAGA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 • Falesie di Macugnaga . . . . . . . . . . . . . . . . . 18. Palestra di Borca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19. Skarteboden . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20. Palestra Gildo Burgener . . . . . . . . . . . . .

6

144 146 150 154

21. Placche di Pecetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158 22. Palestra Luciano Bettineschi . . . . . . . . 162 23. Grotta di Girunu e Parete di Pecetto . 166 24. Sponde di Bach . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170 • Pareti di Macugnaga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 24. Joderhorn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174 26. Cima di Jazzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 27. Pedriola-Rosareccio . . . . . . . . . . . . . . . . 184

28. Palestra del Rif. Zamboni-Zappa . . . . . 192

VALLE ANTRONA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194

29. Mittelrück . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196

VAL VIGEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204

30. 31. 32. 33. 34. 35.

Masera - Onzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206 Punta Sergio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210 Villette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214 Palestra di roccia Primo Bonasson . . 224 Zornasco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 Gridone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 230

VAL DIVEDRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232

36. 37. 38. 39. 40.

San Giovanni - Forte Apache . . . . . . . . 234 Pilastri di Tugliaga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 236 Balma 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 Balma 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 Balma 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252

VAL CAIRASCA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254

41. 42. 43. 44. 45.

Solcio - Pizzo Boni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 Parete di Santa Maria . . . . . . . . . . . . . . . 262 San Domenico - Ponte Campo . . . . . . 266 Pizzo del Balzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268 Pizzo delle Piodelle . . . . . . . . . . . . . . . . . 272


GOLE DI GONDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278

46. 47. 48. 49. 50. 51. 52.

La Sentinella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280 Il Cippo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288 Pala di Gondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292 Pilastro grigio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298 Pilastro delle guide . . . . . . . . . . . . . . . . . . 302 Parete nascosta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306 Parete di Alpjen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 316

SEMPIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318

53. Simplon Dorf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320 54. Simplon Pass . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326

VAL DEVERO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330

55. Croveo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332 56. Monte Cistella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 344 57. Pioda calva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350 58. Osso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 356 59. Yosesigo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 364 60. Ponte romano - Agaro fall . . . . . . . . . . . 372 61. Arco romano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378 62. Esigo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380 63. Agaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 386 64. Gole del Devero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396 65. Pizzo Cornera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 400 66. Pizzo Crampiolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 406 67. Punta Esmeralda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 410 68. Punta della Rossa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418

80. Cascata Rio d’Alba . . . . . . . . . . . . . . . . . . 482 81. Cadarese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 484

VAL FORMAZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 514 • Val Vannino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 516 82. Falesie del Rif. Miryam . . . . . . . . . . . . . . 518 83. Pizzo Marta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 530 84. Buddino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 532 85. Triangolo di Talete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 536 86. Clogstafel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 540

87. Freghera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 546 88. Placche di Chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 550

RACCONTI

Solo Trip Wall - F.T.2.0 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fast food e creatività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cadarese, per gli amici Cadda . . . . . . . . . . . Tribe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

312 413 510 512

• Codelago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 426 Busin Stange . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 428 Pilastro Busin Stange . . . . . . . . . . . . . . . 434 La Lobia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 436 Pilastri di Val Deserta . . . . . . . . . . . . . . . 438 Pizzo Fizzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 444

69. 70. 71. 72. 73.

VALLE ANTIGORIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 452

74. Oira . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 454 75. La Valletta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 456 76. Veglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 458 77. Pontemaglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 460 78. La Bolla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 470 79. Premia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 472

7


MAPPA GENERALE

Alessandro Manini a Montorfano (© E. Serino)

8


87 82-83 86 85

84

88 66-73 65 64

45

63 57-62

43

54

44 42

46-50 53 51-52

38-40

56

81 55

41

79 80 78

37

77 36 75

74

76

30

32-34

29

35

31 17 16 14 15

25

26

27

10

11

12

08-09 07

19-23 28

13

04

05

18 02

06

03 01

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Verbano-Cusio-Ossola

CUSIO Contrariamente al Lago Maggiore, che dà il massimo di sé nelle fresche e ventose giornate primaverili che ne rendono ancora più blu le acque, il Lago d’Orta è il lago romantico e sembra acquistare valore poetico in quelle uggiose giornate autunnali, in cui la nebbia lo lambisce lungo una linea assai evanescente. Il Mottarone divide questi due laghi fratelli, così diversi fra loro, e con essi forma il comitato di benvenuto nella Val d’Ossola. E su questa montagna a forma di polenta appena rovesciata sul tagliere nessuno si aspetterebbe di trovare alte rocce per l’arrampicata, nemmeno tutti i turisti esperti di picnic che risalgono – di solito in macchina – i suoi dolci pendii nei finesettimana di bel tempo. Non sanno che dalla parte opposta in quel momento ci potrebbe essere qualcuno intento a salire con fatica e meraviglia lungo la valle del Rio Inferno o impegnato a scalare la Cresta delle Principesse, una successione di guglie granitiche che si sviluppa per oltre cinquecento metri e ben rappresenta, insieme ai placidi lidi del Cusio, quei contrasti che accompagneranno curiosi, arrampicatori e arrampicatori curiosi alla scoperta di tutta l’Ossola. (e. s.)

01 MOTTARONE 01a. CAI Baveno 01b. Sass Buticc 01c. La Rossa 01d. Cima Cusio 02 GRAVELLONA 02a. La Balma 02b. I Cavalieri 02c. Sasso Nero 02d. Lo Scudiero 02e. L’Atelier 03 OMEGNA - SASSO GAMBELLO

24 26 28 35 40 56 58 60 63 64 66 68

I quattromila dal Monte Rosa ai Mischabel visti dal Mottarone, baluardo della Val d’Ossola

22


02e

Mont'Orfano  794

02d 02c 02b 02a Poggio Croce 1759 

1701 

Monte Cerano

Lago Maggiore

Monte Zuccaro  1338

Rif. Alpe Nuovo

01a

01d 01c  1491

03

Mottarone

01b

1087  Motton Salè Lago d’Orta

23


01

Cusio

MOTTARONE 1300 m altitudine

SUD, OVEST esposizione

ÙÙÙÙ bellezza

ÙÙÙÙ chiodatura

ÙÙÙÙ tranquillità

ÙÙÙÙ comodità

ÙÙÙÙ parcheggio

15 min/1 h 30 avvicinamento

Sì - No principianti

Sì - No

si scala con la pioggia

Sì - No per famiglie

Sì - No vie lunghe

159

35 29 24 20 15 12

11 8 5

<5a 5a 5b 5c 6a 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a ?

24

Il Mottarone con i suoi 1492 metri rappresenta l’ultimo slancio significativo della catena prealpina prima che questa degradi rapidamente verso le colline dell’alto novarese. Dal versante vergatino, quello verso il Lago Maggiore, appare a chi lo guarda come una grande collina coperta da foreste di faggi e di abeti, mentre sul versante cusiano offre pendii più ripidi, brulli e selvaggi. Apprezzato per le sue piste da sci è anche un vero paradiso per chi ama arrampicare e praticare bouldering. Sparse qua e là emergono strutture rocciose di ottimo granito, conosciuto come “granito rosa di Baveno”, sulle quali sono state tracciate diverse vie. La sua storia alpinistica iniziò con l’apertura di itinerari di stampo classico, sfruttando le fessure e salendo spesso in artificiale; ma in seguito, con l’avvento delle nuove tecniche di attrezzatura, l’interesse si spostò verso le lisce placche, che vennero salite in ottica sportiva. Attualmente in quest’area attrezzata esistono circa un centinaio di vie, molte di più tiri e di elevato contenuto tecnico e atletico, pronte a soddisfare le esigenze sia del principiante che del climber esperto. La varietà di difficoltà presenti, dai facili itinerari introduttivi, alle vie più estreme, dall’artificiale alle vie alpinistiche, fanno del Mottarone un posto unico. Recentissima è la sua valorizzazione anche per la specialità del boulder in relazione alla quantità e all’ottima qualità dei massi per la cui descrizione è stata pubblicata una guida specifica. Le falesie del Mottarone sono prevalentemente esposte a sud ed è quindi possibile arrampicare pressoché tutto l’anno ad eccezione dei giorni più freddi e neve permettendo. Grazie alla quota e al clima secco, se si evitano le ore centrali della giornata, si arrampica anche durante l’estate. Le caratteristiche delle vie, tolta qualche eccezione, è prevalentemente di aderenza. La chiodatura è quasi ovunque ottima ed è in via di sostituzione quella vecchia. I principali valorizzatori del luogo sono stati: Massimo Medina, Luciano Manganilo, Massimo Bodi, Pierangelo Lavarini, Alberto Paleari, Florian Kluckner, Maurizio Pellizzon, Fabrizio Manoni e altri.


ACCESSO Con l’autostrada A26 Voltri-Gravellona Toce, uscire a Carpugnino, quindi proseguire in direzione Gignese-Mottarone, 10 km (attenzione pedaggio obbligatorio per la strada Borromea per il Mottarone). Per chi arriva dalla S.S. 33 del Sempione, salire da Stresa o da Baveno 16 km.

Per chi arriva dal lago d’Orta, prendere per Armeno quindi per il Mottarone 18 km. In alternativa è possibile usufruire della funivia che parte da Carciano di Stresa o in località Alpino. Giunti al Mottarone si lascia l’auto nell’ultimo parcheggio.

1 Gravellona 7

Ippodrillo

Rif. CAI Baveno

funivia Gignese

Casa della neve

5 6

Mottarone vetta 1491 m. 4

laghetto

bacheca

Rif. CAI Omegna zona boulder

zona boulder

Sasso rana

2 3 Sett. Bertogna

1 - CAI Baveno 2 - Falesia dei bocia 3 - Sass Buticc 4 - La Rossa 5 - Il regolare 6 - Il monolito 7 - Cima Cusio

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11 Bassa Ossola Nibbio

GIOCO DI PIEDI Bella struttura rocciosa alta circa 35 metri dove prevale l’arrampicata su placca di media difficoltà. Roccia rugosa che offre ottima aderenza e protezioni riviste recentemente. Attenzione, rispetto all’edizione precedente della guida la struttura è più alta di almeno tre metri perché alla sua base è stato asportato materiale per la realizzazione di un vallo paramassi. Per la placca centrale è quindi necessario usare corde da 80 metri. Con corde più corte compreso quelle da 70 indispensabile dividere in due i tiri. A causa dell’asportazione del materiale di cui abbiamo accennato, le vie del settore centrale sono state riviste e le partenze rinchiodate grazie al lavoro di F. Epifani e A. Giovanola. La base della parete, brevemente raggiungibile dall’auto, è caratterizzata da un comodo terrazzo che la rende consigliabile agli arrampicatori con famiglia al seguito. Accesso: dall’ultima cascina a ridosso del bosco prendere una traccia sulla sinistra che costeggia un muro a secco di una proprietà privata per poi inerpicarsi brevemente tra pietre e qualche roveto. 1. ROM 6a+ 38m 2. SENZA NOME 6c+ 38m

Partenza aleatoria in cui si usano per i piedi pietre incastrate nella terra (2 fix vicini). Bella la fessura in alto Partenza tecnica di dita poi bella placca tecnica più facile. La catena a 18 metri di altezza spezza il tiro in due

GIOCO DI PIEDI 6c

6b

6a/b 6c

6c+

7a+

6a 6a+

8

6b

9 6c+

6b

5c

6a/b

7 6

1 2

118

3

4

5

10


3. GIOCO DI PIEDI 6b 38m Bella e tecnica 4. SILENZIO 6a/b 38m Placca tecnica simile alla via precedente fino alla catena intermedia, poi bella fessura più facile 5. LA LANCIA 6c+ 38m Prima parte su spigolo divertente poi passaggio chiave su due microprese sullo strapiombo. Dopo placca tecnica di 6a 6. SENZA NOME 5c 15m 7. TORSION 6b 20m Atletica e tecnica è una delle più belle del settore a torto scarsamente ripetuta Possibile concatenarla con la placca finale di Migù 8. MIGÙ L1 6c+ 15m Placca verticale e spigolo su piccolissime prese. 7b se non si usa lo spigolo L2 6c+ 8m Breve e molto tecnica placca. Le 2 lunghezze sono concatenabili in un unico tiro 9. SENZA NOME 7a+ 15m Breve placca supertecnica di dita 10. VOGLIAM HILTI 6b 25m Non male anche se un po’ muschiosa


22

Macugnaga

PALESTRA LUCIANO BETTINESCHI 1400 m

Dedicata a un’altra grande guida del posto “Il gatto del Monte Rosa”, come veniva chiamato Luciano Bettineschi, la falesia è situata in posto stupendo, vicina al paese ma allo stesso tempo appartato e tranquillo. Questo siti è stato scoperto verso la metà degli anni Settanta da Luca Mozzati, marco Lanzavecchia e Alessandro Gogna che aprirono Aurora Consurgens e Crapa pelada Blues (oggi Salto nel…). Esposta al sole fin dal mattino conviene evitare le ore più calde della giornata anche perché il tipo di arrampicata estremamente tecnico con alternanza di aderenza, svasi e minuscole prese, richiede condizioni di temperatura ottimali che comunque data la quota e il clima secco non sono difficili da trovare. Pur essendo esposta a sud, la valle qui comincia ad essere piuttosto stretta e durante il tardo autunno e l’inverno il sole sparisce velocemente dietro il Pizzo Bianco. Nel 1987, agli albori dell’arrampicata sportiva, questa palestra è stata teatro di una delle prime gare. Originalmente caratterizzata da una chiodatura che spesso obbligava a passaggi un po’ troppo expo, recentemente è stata sistemata da Franco Zannin e Massimo Mascarino finanzieri del Soccorso alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Macugnaga che hanno aperto anche alcuni nuovi tiri. Si sconsiglia la frequentazione nel periodo del disgelo perché potrebbero verificarsi cadute pietre.

altitudine

EST

esposizione

ÙÙÙÙ bellezza

ÙÙÙÙ chiodatura

ÙÙÙÙ tranquillità

ÙÙÙÙ comodità

ÙÙÙÙ parcheggio

15 min

avvicinamento

Sì - No principianti

Sì - No

si scala con la pioggia

ACCESSO Da Pecetto Superiore ultima frazione di Macugnaga, in corrispondenza della piazzetta, seguire a piedi le indicazioni per l’albergo Edelweiss all’interno dell’antico dorf. Oltrepassato l’albergo continuare per la stradina fino a uscire dopo poche decine di metri in un prato diviso da uno stretto canale in cemento. Sulla destra della valle a circa 300 metri sono ben visibili le placche, per metà color ruggine, della palestra. Il sentiero attraversa il prato fino a confluire in una strada sterrata che si segue in direzione delle placche. Proprio sotto la falesia un ripido sentierino si stacca dalla strada e porta in breve alla sua base. 15 minuti da Pecetto Superiore.

Sì - No per famiglie

Sì - No vie lunghe

7 3

29

9 4

1

3

2

<5a 5a 5b 5c 6a 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a ?

162

Lucas Iribarren durante un tentativo su Aurora Consurgens (© P. Sartori)


163


23 Macugnaga  Grotta di Girunu e Parete di Pecetto

PARETE DI PECETTO

7b

5a 6b

7a/b 7a+

7a

PARETE DI PECETTO L’arrampicata su tutte le vie è prevalentemente atletica su tetti e strapiombi. Gli itinerari sono tutti attrezzati con fix inox da 10 mm. È consigliabile portare qualche fettuccia per allungare qualche ancoraggio.

6c 6c+

ACCESSO Dalla palestra di roccia Bettineschi continuare sul sentiero per 10 minuti fino al superamento dei muraglioni paravalanghe. Le vie si trovano a destra della Grotta di Girunu.

6a+

6a

Materiale: 12 rinvii , corda da 60 m. Discesa: in doppia dalle vie.

6c+

1. INIZIAMO BENE 7a (6b obbl.)/S2/I

7a

2. MULTI MATCH 7a+ (6b+ obbl.)/S2/I

6b

3. CORTO CIRCUITO 7b (6b+ obbl.)/ S2/I 1

168

2

3


Outdoor, Ski, Rock Climbing & more! www.mosonisport.com

ph. Paolo Sartori

Domodossola (VB)


44 Val Cairasca  Pizzo del Balzo

terzo la difficoltà è sul 6b, da questo sino alla rigola, passi di 7a e 7b (6b-A1) fino a proteggersi con 1 friend n°1 solido come uno spit e posizionato proprio alla base della rigola. Dalla rigola ci si alza fino a rinviare il chiodo (6c) e da questo più facilmente fino ad una bella tasca (6a, friend n°0,75), si prosegue a destra verso il chiodo e si esce alla sosta (6a+) su prese svasate (30 m., 1 spit più 1 friend n°0,5 o 3 per rinforzare la sosta). Vista la difficoltà del tiro si consiglia di prendersi esattamente 7-8 rinvii e i 3 friend necessari (2 di via ed uno di sosta, eventuale nut medio-piccolo tra il primo ed il secondo spit). L5: Si riattraversa a sinistra (eventuale friend piccolo) fino ad un chiodo identificato da un cordino (6a+), si punta allo spit e si esce sul terrazzino (6b+). Si prosegue facilmente sul pilastrino fino ad un chiodo e si protegge

l’uscita dal muretto successivo (a sinistra) con un friend n°1 o n°2 (6a). Dal terrazzino si guadagna una fessurina proteggibile con friend n°0,2 - 0,3 o tricam n° 1 o 2 e si esce sul successivo terrazzino senza troppo timore a chiedere aiuto ad un provvidenziale ginepro (6a+ comprensivo di ginepro). Si entra nel camino (5a) e si raggiunge prima lo spit poi la sosta (5b). Discesa: si effettua con una calata piena di 60 m. ed una successiva da 50 m. Eventualmente si utilizza lo spit della vecchia S3 se si posseggono corde da 50 m. Eventuale supporto logistico e gastronomico presso Marina ed Enrico al Rifugio Crosta, che hanno contribuito alla realizzazione delle vie. Tel: 340 8259234, E-mail, web: info@rifugiocrosta.it www.rifugiocrosta.it (© G. Pagnoncelli)

1

270

2



58 Val Devero Osso

SETTORE BASSO 1. SCACCIAPENSIERI 2. AUTOVOLANTE 3. I TRE AMICI 4. SUPER CAMINO 5. SUPER DIEDRO 6. MONDO VEGETALE 7. 100 COLPI DI SPAZZOLA 8. SOGNANDO LA CALIFORNIA

6b+ 6c ? 6a+ 6a 7a+ 6c 7a

18m 20m 18m 30m 30m 25m 25m 25m

Bella fessura-camino Bella fessura-diedro Muro tecnico Fessura Lunga fessura di tecnica e resistenza

SETTORE SINISTRO 9. CIBERNETICA 10. CALAMIJEANS 11. OPERE SANTE 12. GENEROSA 13. GIUDITTA

7a 7a+ 7a 6a+ 6a+

25m 25m 22m 22m 22m

Corto strapiombo poi muro e placca Fessura diedro Muro tecnico Fessura diedro Corto strapiombo poi fessura

Fessura atletica Tiro vario ed impegnativo

Nicolò Balducci su Lapoterapia, 8c (© P. Sartori)

7a

OSSO SETTORE BASSO

6b+

2

7a 7a

7a

6a+

OSSO SETTORE SINISTRO 11

10

358

9

7a+

?

1

Osso

6a

6a+

6c

6c

3

4

5

6

7

8

6a+

12

13 Osso


359


360


361


7a/b

6a+

6b

6a

6a

5c 468

4


Il Pizzo Pioda sul cui spigolo sale L’urlo della poiana (© E. Serino)

469


81 Valle Antigorio Cadarese

16. JEUNE ET CON proj. 20m 17. VIEUX ET FOU 7a+ 20m 18. SENZA NOME 6b+ 10m

Trad. Spigolo tecnico (J. Larcher) Trad BD 0,5, micronuts e beaks. Fessura finissima (J. Larcher) Trad BD C3 da 00 a 2 BD C4 da 0,3 a 3. Fessura (L. Crippa)

SETTORE INTRANSIGENZA Esposizione Ovest, quota 1000 m, avvicinamento 45’. 1. COLPO DI FULMINE 6c 20m Trad BD C4 da 0,3 a 2. Fessura stretta/incastro (A. Sommaruga) 2. TIRO DEL GNERRO 7b+ 20m Trad BD C3 da 00 a2 BD C4 da 0,3 a 3. Fessura con passo di blocco/ incastro/Dülfer (S. Frabetti) 3. TIRO DEL FELDERER 6b 30m Trad BD C3 da 00 a 2 BD C4 da 0,3 a 3. Fessura/incastro/Dülfer (R. Felderer) 4. TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO 7a 20m Trad BD C3 da 00 a 2 BD C4 da 0,3 a 1. Diedro fessurato fine/Dülfer/incastro (?)

CADARESE SETTORE INTRANSIGENZA

6b

6c

7b+

1

2

3

Settore Sopra la scalinata - Ultima cengia

7a

4

dal Settore Trad. Alto e Basso

Michi Wohlleben su C’era una volta, 7b+ (© J. Larcher)

506


507


Tra due prese può essere successo di tutto.

Non sono solo due tacche‌

E A RALPICAT T S E M BIMARRANISMO le I I evo D ALP tor anti u a v , E a a

d o iv tur che lett , se il fatto e un fu e t en zza o ie. sat pet e om i appr n pas di stor c a u t h e s c o i i n r r iv va r e pe ci so nsie nuo igent cche , di pe a n a s t U n ee tra due i id e in tro a ini, d e i m e d di uo i fatt

www.versantesud.it www.up-climbing.com www.climbingradio.it


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