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Simbologia
INTRODUZIONE
Lo scialpinismo è forse l’attività ludica legata alla montagna più vicina ai concetti astratti di libertà e di fantasia. Avendo davanti un pendio innevato ed in fondo una cima da raggiungere, in realtà la linea di salita, ma soprattutto quella di discesa non sono strettamente prefissate, ma al contrario sono del tutto frutto della fantasia e dell’esperienza dello scialpinista. Non si è mai obbligati a seguire indicazioni, bolli, bandierine, bivi, incroci e sentiero battuti; si è sempre contemporaneamente sia “fuori” sentiero che nella traccia giusta. Sta infatti allo scialpinista scegliere la linea che lui reputa la migliore da seguire, magari decidendola all’istante, all’ultimo momento. La neve infatti cancella ogni segnaletica e rende tutto come un enorme foglio bianco nel quale lo scialpinista può sprigionare tutta la sua fantasia. E quel che resta del suo passaggio è una traccia effimera, per cancellare la quale a volte basta solo un poco di vento, o un caldo sole primaverile o una nuova nevicata. Questo è forse l’essenza del perché di questa attività: sempre mutevole e sempre diversa, anche facendo lo stesso itinerario.
L’IDEA
L’idea non è nuova. È da anni che se ne discuteva tra i soliti noti, ma tutto rimaneva lì. Scrivere una nuova guida oltre ad essere molto impegnativo, non sembrava poi così necessario o quanto meno utile. Ma il gruppo al seguito de “il Dottore” con il tempo si è fatto sempre più numeroso e soprattutto più esigente con una continua richiesta di tracce, suggerimenti e relazioni di numerosi itinerari inediti che negli anni il “Dottore” ed i soliti noti avevano percorso. Con il tempo si era diventati custodi di una serie di itinerari, alcuni dei quali inediti, percorsi sia da noi che da altri. La svolta decisionale è avvenuta quando ci si è accorti che il numero di questi itinerari fosse diventato davvero cospicuo e potevano essere descritti in una nuova guida.
PERCHÉ
La presenza di altre guide sullo Scialpinismo in Appennino Centrale frenava molto le nostre intenzioni: non riuscivamo a rispondere alla domanda del perché fosse necessario scriverne un’altra. La svolta arriva con la decisione che la nuova Guida non fosse solo un semplice elenco di proposte aggiuntive alle guide già presenti, ma una guida nel quale la maturità e l’esperienza dello sciatore diventassero la parte più importante della riuscita di una gita, dove la lettura della neve, della sua qualità, quantità e dei suoi pericoli diventassero la parte fondamentale se non essenziale di una gita.