1 minute read

A relaxed men's fashion shows for Spring Summer 2024

Lots of positive insights from the Men's fashion shows for Spring Summer 2024 that, as trends, largely reconfirm those already recounted a few months ago: a 'relaxed' fashion made up of pieces that propose considerable care for materials and details.

The concept of tailoring as a new classic capable of taking a minimum distance from sporty taste is reaffirmed. A fluid fashion rich in accessories that returns to the pleasure of dressing the great classics of menswear, but with a more casual and easier attitude, so much so, at times, that it trespasses towards feminine stylistic canons. In colors we find a traditional palette composed of black, white and beige while on the fabric front, carded wool makes a disruptive entry into the men's summer collections.

A word of caution: the creative vein of the Far East is always worth keeping an eye on, with two emblematic Japanese fashion houses, Junya Watanabe and Comme des Garçons. They represent the 'classic to the point and sporty enough'.

Tanti spunti di riflessione positivi dalle sfilate Uomo per la Primavera Estate 2024 che, come tendenze, riconfermano in gran parte quelle già raccontate qualche mese fa: una moda 'rilassata' fatta di pezzi che propongono una notevole cura per materiali e dettagli. Si ribadisce il concetto di sartorialità come nuovo classico capace di prendere un minimo di distanza dal gusto sportivo. Una moda fluida e ricca di accessori che torna al piacere di vestire i grandi classici del menswear, ma con un'attitudine più disinvolta e facile, tanto, a volte, da sconfinare verso canoni stilistici femminili. Nei colori troviamo una tavolozza tradizionale composta di nero, bianco e beige mentre sul fronte dei tessuti la lana cardata entra in modo dirompente nelle collezioni estive maschili.

Una segnalazione: è da tenere sempre sott'occhio la vena creativa dell'Estremo Oriente, con due emblematiche maison giapponesi: Junya Watanabe e Comme des Garçons. Rappresentano il ‘classico al punto giusto e sportivo quanto basta’.

Serena Cecchini

This article is from: