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PREFAZIONE di Silvio Feliciani
PREFAZIONE
di Silvio Feliciani
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So bene perché Remo mi ha chiesto di donargli una prefazione per questo libro straordinario: sono un musicista e ho un figlio adolescente. Sono dunque un perfetto Adamo del ventesimo secolo – è così che il papà musicista del nostro libro chiama Sergej Prokofiev, che scrisse una favola dove gli animali parlano con le voci degli strumenti d’orchestra. Ma io non ho scritto nessuna favola e non me la sento proprio di paragonarmi a Prokofiev. Eppure sono rimasto travolto dall’onda di sentimenti che provoca la lettura di questo libro. Era proprio ciò che Remo desiderava: una completa identificazione nei personaggi della storia; così, persino nella scelta del prefatore, si è trasformato nel vermicello furfantello che fa capolino in queste pagine, con la sua capacità di trasferire nell’anima la potenza allusiva della musica e quella delle parole.
In una avvincente conversazione tra padre e figlio, connotata da ritmi brillanti e dall’immancabile conflitto tra la terminologia dei giovani e quella dei genitori, si dipana senza soste, con fotogrammi serrati, una inusuale storia della musica: alternando Igor Stravinsky a John Lennon, Robert Schumann ai Måneskin, Gregorio Magno a Keith Jarrett, si ragiona intorno al mistero ancora irrisolto del linguaggio dei suoni, che riesce a congiungere mondi e culture diverse e ad azzerare distanze e pregiudizi – come ci ricordano le meravigliose note di commento scritte da Mariateresa Gatti.
Sul finire della conversazione, la coppia si imbatte anche in Andrea, un Abelino degli anni Ottanta nato con una alterazione genetica che lo ha reso meravigliosamente diverso dai comuni mortali. Andrea offre orizzonti inesplorati a chi, ascoltando, ripercorre la storia della musica, e dimostra al mondo che la diversità è negli occhi di chi guarda, e che l’inclusione si concreta nel comprendere l’unicità di ciascuno.
Remo non allega nessun CD come guida all’ascolto. Sarebbe roba da dinosauri! Piuttosto, propone un QR Code da inquadrare in fondo al libro (a pagina 142!) per accedere alla playlist online. Si spalanca così un universo sonoro che non contempla confini di genere e riflette il gusto eclettico di uno dei migliori musicisti che il Novecento ci abbia regalato. Ho consegnato a Remo questa prefazione il 2 giugno 2022, ci siamo visti pochi giorni dopo senza sapere che sarebbe stata l’ultima volta. Lui è mancato il 2 luglio.
Questo libro possiede dunque un valore aggiunto che ne fa un’opera speciale nella sconfinata produzione di Remo Vinciguerra: è l’ultimo libro sul quale ha lavorato in vita, ed è il suo primo libro che viene pubblicato postumo. Rileggendone alcuni capitoli mi sembra ancora di riuscire ad ascoltare la sua voce, e chi lo ha conosciuto sicuramente proverà la stessa emozione. Perché il suo ricordo è ancora vivo e rende vivo il suo speciale e melodioso intercalare nei dialoghi tra padre e figlio.
È un privilegio inestimabile essere stato scelto da lui per forgiare questa prefazione. L’ha potuta leggere mentre era ancora in vita. Ed è un privilegio ancora più grande sapere che porta a battesimo la sua prima opera postuma. Grazie Remo per quello che hai regalato al mondo!