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Ma lo apprezzano anche i consumatori!

Quest’attenzione alla sostenibilità del packaging è ben presente nei consumatori italiani, almeno secondo quel che ha riportato l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo curato da Nomisma e presentato alla rassegna bolognese Marca 2023.

In tal senso, sottolinea Nomisma, è proprio il green packaging a canalizzare sempre più le abitudini di acquisto food dei nostri concittadini, poiché nell’ultimo anno ben il 65% delle famiglie italiane ha inserito nel carrello della spesa un prodotto perché aveva una confezione più sostenibile rispetto a quella di altre marche, mentre il 19% di esse ha smesso di acquistare un prodotto perché non ne considerava sostenibile il packaging.

Tre le qualità sostenibili più ricercate nel packaging dei prodotti food ci sono: la mancanza di overpacking (per il 58% degl’intervistati), la completa riciclabilità (56%) e le ridotte quantità di plastica (47%). Anche l’etichetta, grazie alle informazioni ivi contenute, ha la sua importanza nel guidare le scelte d’acquisito dei consumatori, sempre più attenti all’origine delle materie prime (nel 54% dei casi), alle modalità di riciclo della confezione (48%), ai metodi di produzione del prodotto (40%), all’impatto ambientale della confezione (38%) e alla catena di fornitura e filiera (36%).

Da segnalare, però, alcune carenze informative che paiono ancora da colmare, poiché il 76% degli italiani gradirebbe che in etichetta si trovassero immagini o punteggi indicanti il livello di sostenibilità dei prodotti alimentari e delle loro confezioni.

Su più di 59mila referenze monitorate nel 2022 vi sono già le indicazioni sul tipo d’imballaggio e sulla corretta raccolta differenziata

Su oltre 34mila imballaggi a scaffale vi è già la codifica identificativa del materiale di composizione

Al primo posto per le comunicazioni delle informazioni ambientali obbligatorie dei packaging figura il comparto del freddo

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