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Logistica Uno: l’intermodalità come chiave per una logistica più sostenibile
Cento miliardi di euro nel 2021: questo il fatturato totale a consuntivo dei fornitori di servizi logistici in Italia. Una cifra, fotografata dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, che aumenta sia in termini nominali sia in termini reali. E, secondo le stime, è in crescita anche nel biennio 2022-2023. Cruciale, per il futuro del settore, la capacità di affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile inteso in tutte le sue dimensioni: ambientale, sociale ed economica.
Tra gli operatori logistici che si stanno attivando in questo senso c’è Logistica Uno, gruppo che offre servizi di trasporto in Italia e in Europa in tutte le modalità disponibili, oltre a servizi di logistica integrata in-house e in outsourcing, mettendo a disposizione un network nazionale di magazzini e di punti di raccolta e distribuzione delle merci.
“Puntiamo a migliorare la qualità, l’efficienza e la trasversalità dei nostri servizi con sguardo sempre attento a impattare il meno possibile sull’ambiente che ci circonda. Da quest’anno la misurazione dell’impatto climatico della filiera logistica sarà per noi una prassi consolidata - spiega Gianluca Cornelli, direttore generale di Logistica Uno. Negli ultimi due anni Logistica Uno ha intrapreso un percorso dedicato alla quantificazione delle emissioni di Co2 - continua. Dall’interpretazione dei dati emersi sono state definite le strategie specifiche che ci permetteranno di affrontare il futuro con la consapevolezza di offrire un servizio in linea con le aspettative del mercato. La nostra carbon footprint ha rappresentato il punto di partenza su cui costruire tutte quelle azioni di shift modale dal trasporto su strada a mezzi di trasporto più sostenibili, come ad esempio il treno”.
Perché il treno? Perché, a parità di peso e distanza percorsa, risulta notevolmente più efficiente rispetto a un veicolo a combustione interna, tagliando di oltre l’80% le emissioni di Co2 e di polveri sottili. Oltre a questo, contribuisce a decongestionare le strade dai mezzi pesanti, con tutto ciò che ne consegue in termini di qualità della vita. Chiaramente, non tutte le merci sono adatte al trasporto su rotaia. La soluzione sta nello sviluppo del traffico intermodale, settore che internamente ha già vissuto un rilevante incremento negli ultimi anni. Il servizio offerto da Logistica Uno prevede l’utilizzo di treni blocco, costituiti da vagoni specifici e casse mobili; in diverse tratte, per il primo e l’ultimo miglio vengono utilizzati mezzi stradali alimentati da carburanti alternativi come Lng o il Bio-Lng.
La strada per lo sviluppo sostenibile passa dall’economia circolare, un modello che tende a riportare “in circolo” più volte i prodotti e i materiali