Nostre notizie n60 ene feb 2013

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URUGUAY

Ente Friulano dell'Uruguay

LE NOSTRE NOTIZIE Enero-Febrero 2013

Año VIII Número 60

BUON INIZIO 2013 Un altro anno incomincia, con tante sfide. Speriamo vada bene. Abbiamo bisogno di rinnovarci per trovare il camino giusto. Non sarà semplice, pero saremo capaci di risalire lungo il burrone. Non è facile il lavoro per continuare con gli obiettivi, per questo oggi più che mai, bisogna fare squadra. L´Ente Friulano ha fiducia e lavora per programmare l´anno con entusiasmo giovanile. In tanto nell´Efasce in Italia si rinnova, con le elezioni di marzo, il Consiglio Direttivo con nuove autorità. I Segretariati di tutto il mondo sono coinvolti in questa responsabilità per scegliere gli uomini che continueranno a lavorare per essere sempre più vicini ai nostri corregionali all´estero, fare più forte e grande la nostra istituzione madre fondata nel anno 1907. Da un´altra parte, circa sessanta milioni d’italiani, gli italiani di tutto il mondo, sono di nuovo chiamati a votare nelle elezioni del Parlamento Italiano, cittadini con tutti i diritti ma anche con le rispettive responsabilità. Ricordiamo che durante un’intervista all’on. Mirko Tremaglia nel 2007, lui diceva: “Quando dico che c’è un sistema Italia all’estero intendo dire che è basato su tre o quattro milioni di cittadini italiani all’estero. Vi sono addirittura sessanta milioni di cittadini di origine italiana nel mondo. Una grande risorsa.” Per poi continuare: “Questo vuol dire una grande ricchezza soprattutto per l’Italia.” Per finire: “E questo è stato scritto e strascritto. Abbiamo oggi questi dodici deputati e sei senatori eletti nella circoscrizione estera, perché c’è stato qualcuno come il sottoscritto che ha cambiato due volte la Costituzione. Questi parlamentari sono persone che lavorano che danno incremento. Ho pensato anche a forme di solidarietà e di altruismo”. Negli anni ’70 del XIX° Secolo Giuseppe GARIBALDI, parlando del GOVERNO REPUBBLICANO che Lui sognava per l' ITALIA, disse, fra l'altro: “Gli uomini adatti a governare vanno ricercati nella piccola minoranza degli incorruttibili”. E, parlando dei Deputati: “E ricordatevi che l’onesto é colui che dovete sempre scegliere per Deputato, non importa sia egli anche un bracciante.” (*) In Uruguay siamo 106.067 cittadini italiani residenti di cui voteranno 75.767 per la Camera e 67.136 per il Senato. A Montevideo ci sono 53.690 cittadini e all´interno del Paese 22.077 che sicuramente faranno onore alla responsabilità di cittadini italiani per scegliere i suoi rappresentanti. Italia sta chiamando. A noi tocca rispondere. Ing. Mario Mattiussi

(*) ”Garibaldi e le istituzioni politiche” di Marco Meriggi Pagine 107 a 124 della Rivista “GARIBALDI” Nº 24 – Pubblicazione dell’Associazione Culturale Garibaldina di Montevideo 30 settembre 2009


Consolato d’Italia Montevideo ELECCIONES DEL PARLAMENTO ITALIANO VOTO EN EL EXTRANJERO POR CORRESPONDENCIA Los ciudadanos italianos con residencia estable en Uruguay, inscriptos en los padrones electorales podrán participar en las elecciones del Parlamento Italiano votando POR CORRESPONDENCIA. Los mismos podrán votar por las listas de candidatos presentadas en la correspondiente repartición de la América del Sur. A cada elector el Consulado enviará por correo a partir de los primeros días de febrero, un SOBRE conteniendo: una hoja informativa que explica como votar, el certificado electoral, la papeleta electoral (dos para que quienes hayan cumplido 25 años, puedan votar para la Cámara de Senadores), un sobre completamente blanco en el que se colocarán las papeletas con el voto, un sobre prefranqueado con la dirección de la Oficina Consular, las listas de los candidatos de la respectiva repartición. El elector, utilizando el sobre prefranqueado y siguiendo atentamente las instrucciones que aparecen en la hoja informativa, deberá devolverlo LO ANTES POSIBLE en los locales de ABITAB con las papeletas electorales votadas, de manera que llegue al Consulado antes – y no más allá – de las 16:00 horas (hora local) del 21 de febrero. El voto es personal y secreto. Está terminantemente prohibido votar más de una vez y enviar papeletas por cuenta de terceros. Quien viole las disposiciones en materia electoral, será sancionado de acuerdo a las normales legales.

El elector que a la fecha del 9 de febrero no hubiere recibido el sobre con el material electoral, podrá dirigirse al Consulado para confirmar su posición electoral y solicitar un duplicado, según el siguiente calendario: • • • • •

Domingo 10 de febrero de 10 a 14 hs. Desde el lunes 11 al viernes 15 de febrero, de 8.30 a 17 hs. Sábado 16 y domingo 17 de 10 a 14 hs. Desde el lunes 18 al miércoles 20 de febrero, de 8.30 a 17 hs. Jueves 21 de febrero de 8.30 a 13 hs.

LAS OFICINAS CONSULARES ESTÁN A DISPOSICIÓN DE LOS CIUDADANOS POR CUALQUIER INFORMACIÓN COMPLEMENTARIA, AL TELEFONO: 2486 0017, E-MAIL: elettorale.montevideo@esteri.it POR MAYOR INFORMACIÓN CONSULTAR EL SITIO www.consmontevideo.esteri.it y www.esteri.it


10 Febbraio: Giorno del Ricordo Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004. Essa commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano - dalmata. L'esodo istriano, noto anche come esodo giuliano - dalmata, è un evento storico consistito nella diaspora forzata della maggioranza dei cittadini di etnia italiana che si verificò a partire dalla seconda guerra mondiale negli anni ad essa successivi dai territori del Regno d'Italia prima occupati dall'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz "Tito" e successivamente annessi dalla Jugoslavia. Le foibe sono voragini rocciose presenti nel territorio istriano, somiglianti ad un imbuto capovolto, dovute all´erosione nella roccia causata dai corsi d´acqua. Possono arrivare a 200 metri di profondità. La parola “foiba” deriva dalla latina “fovea”, parola modificata dal dialetto locale, che significa fossa. In Istria sono state registrate più di 1700 foibe. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, furono scenario di una pagina triste della storia italiana in quanto furono usate per infoibare –significa “spingere nelle foiba”- migliaia di italiani antifascisti e fascisti, accusati di opporsi all´espansionismo slavo del Maresciallo Tito. Non si conosce con certezza il numero degli italiani infoibati, si parla di circa 10 a 15.000 vittime. Il fenomeno, susseguente agli eccidi noti come massacri delle foibe, coinvolse in generale tutti coloro che diffidavano dal nuovo governo jugoslavo e fu particolarmente rilevante in Istria, dove si svuotarono dei propri abitanti interi villaggi e città, ma coinvolse tutti i territori ceduti dall'Italia con il trattato di Parigi 1947. Secondo la legge che l'ha istituito, al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una targa commemorativa, destinata ai parenti degli "infoibati" e delle altre vittime delle persecuzioni, dei massacri e delle deportazioni occorse in Istria, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi.

Foiba di Basovizza

L´Ente Friulano dell´Uruguay, rende omaggio e ricorda tutte le vittime delle foiba.


Palmanova conquista gli USA La città stellata per gli americani è tra le 10 cittadine europee più cool d’Europa da Il Friuli del 31 gennaio 2013

I motivi dell’inserimento nella classifica vanno ricercati nella bellezza della città, nel suo valore culturale, nella particolare forma urbanistica ma soprattutto nella piccola l dimensione di Palmanova, che la accomuna alle altre località inserite nella classifica. L’articolo sottolinea il crescente interesse dei turisti americani per la scoperta di località “fuori rotta”, lontane dai circuiti usuali dei tour europei che comprendono le grandi capitali come Roma, Parigi, Londra. Palmanova è la seconda in classifica dopo la cittadina di Cesky Krumlov in Repubblica Ceca ed è segnalata per la bellezza notturna dei bastioni e per le prelibatezze culinarie, in particolare quelle di origine veneta (si cita il baccalà) e i vini bianchi (lo Chardonnay che assurge a vino bianco per antonomasia). Nell’articolo, infine, a Palmanova viene già attribuito il riconoscimento Unesco, che evidentemente costituisce un titolo di forte richiamo. “Sicuramente – spiega il Sindaco Francesco Martines – aver inserito Palmanova nel progetto Unesco e aver sostenuto con forza l’importanza della candidatura legando gli obiettivi turistici al valore di questo brand ha permesso di amplificare la percezione della città anche oltre confine e questo non può che farci piacere e confermare i nostri obiettivi strategici”.

Héroes en bicicleta (Primera Parte) Nota de Ezequiel Fernández Moores y Mario Mattiussi

Oggi presentiamo la prima di due puntate a proposito di tre grandi campionissimi del ciclismo mondiale. Un friulano, il grande Ottavio Bottecchia, e li altri, due, uomini che a suo tempo hanno divisa l´Italia ciclistica tra tifosi d´una e un´altra parte. Loro hanno portato in alto il Tricolore nello sport mondiale. Vogliamo scrivere in spagnolo, cosi le nostre nuove generazione possono capire bene la loro storia, e che cosa hanno fatto o no, per l´Italia questi grandi sportivi. |

Gino Bartali, el toscano fortachón de Acción Católica cuyos triunfos usaba Benito Mussolini, veía cómo 150.000 personas vivaban en la llegada a Vichy a su compatriota Fausto Coppi, piamontés agnóstico, frágil y admirado por la Izquierda.


El Tour de Francia que concluye cada año un día domingo en pleno París, celebrará en el presente año 61 años desde la edición de 1952, que vio competir juntos por última vez a dos ídolos cuya rivalidad marcó la historia del ciclismo mundial y dividió a la Italia de la posguerra. El primer Tour de France, se largó un 1° de julio de 1903 con un pelotón de 60 corredores, frente al Café “Au Réveil- matin” en Montgeron al sur de Paris. Ottavio Bottecchia, nacido en Friuli en 1894, lo ganó en las ediciones de 1923 y 1924. Pero vayamos a una historia mas reciente del ciclismo cuando horas antes del inicio del Tour en 1952, Coppi había exigido al técnico Alfredo Binda que excluyera a Bartali del equipo italiano, si Gino no aceptaba el rol de gregario. Con esa actitud, Italia casi es excluida de la prueba, hasta que Bartali, el viejo ídolo de 37 años, solidariamente aceptó el liderazgo de Coppi, de 32 años. Ese Tour dejó una foto histórica que todos recordamos: Coppi delante de Bartali, en durísima subida al Mte. Galibier, y las manos de ambos pasándose una botella de agua. Nunca hubo aclaración oficial de los propios protagonistas, aunque se cree que fue Bartali quien cedió su botella. Fue un gesto solidario en medio de la batalla. El agua compartida entre el campeón que moriría ocho años después de malaria y el católico que, según se descubrió casi medio siglo más tarde, salvó con su bicicleta la vida de cientos de judíos en plena Segunda Guerra Mundial. Fausto Coppi, recuperado del dolor que había sufrido en 1951 por la muerte de Serse, su hermano ciclista, subió como poseído al Galibier, 2.645 metros. Ganó esa etapa y el Tour. Recorrió 4.800 kilómetros en 25 días y sacó casi media hora al segundo. Igual que en 1949, fue campeón del Giro de Italia y del Tour en un mismo año. Su preparación casi científica suscitó sospechas. Bartali mandó a otros ciclistas a que sacaran todas las pastillas que veían en su habitación y él mismo recogió frascos que Coppi tiraba en plena prueba. Sus médicos nunca encontraron nada extraño. Pero Bartali contó una vez que esa obsesión le permitió conocer las reacciones físicas del rival. Si a Coppi se le hinchaba la vena en el hueco trasero de la rodilla derecha era señal de fatiga y de que podía atacarlo. Al año siguiente, 1953, Coppi ganó su quinto Giro de Italia. Ya declarado agnóstico, toda una conmoción en la católica Italia, Coppi sorprendió cuando bajó de un podio y regaló las flores a Giulia Occhini. La "Dama Blanca", como la llamó la prensa, era esposa de Enrico Locatelli, un médico-admirador que fue con su mujer a visitar a Coppi al hospital tras una dura caída sufrida en el Giro de 1950. A Coppi, que ya estaba casado y tenía una hija, le retiraron el pasaporte. Giulia, denunciada por su esposo, pasó tres días en cárcel por adúltera. La pareja se casó en México y tuvo un hijo, Faustino, nacido en Buenos Aires. En aquella convalecencia en un hospital de Trento, Coppi también fue visitado por Bartali. Gino enfureció días después al advertir que Coppi, lejos de conmoverse, ordenó a sus gregarios a que ayudaran al suizo Hugo Koblet para que Bartali no pudiera quedarse con el Giro. "El oro suizo valió más que el amor a la patria. Es la primera vez que venden el Giro a un extranjero", se quejó Gino. Bartali ya sabía lo que era "correr por la patria". Mussolini no le permitió inscribirse en el Giro de 1938 porque quería que descansado, ganara el Tour de France. Se convirtió de esta manera en el segundo italiano campeón en Francia, después de Ottavio Bottecchia, y el fascismo celebró su triunfo. Equivocadamente, eso llevó a que muchas crónicas lo vincularan con Mussolini.


Pero Gino, a diferencia de muchísimos otros, jamás celebró con el saludo romano, vistió camisas negras ni dedicó sus triunfos al Duce. Es más, en 1943 pasó 45 días preso sospechado de "actividades antisubversivas". Bartali sí decidió correr por la patria cuando volvió a ganar una década después, en 1948, el segundo Tour de la posguerra. Al promediar la carrera estaba a más de 21 minutos del francés Louison Bobbet y, a sus 34 años, ya no tenía chances de triunfo. "Esto es un caos. Si ganas al menos la próxima etapa podría cambiar algo". El mensaje, que cada biógrafo reescribe a su modo, le llegó de su viejo compañero de la Acción Católica, el primer ministro Alcide De Gasperi. El líder comunista Palmiro Togliatti había sido baleado en Roma por un joven derechista siciliano, estallaban protestas en distintas ciudades, se convocaba a una huelga general y se temía una guerra civil. Al día siguiente, Bartali atacó como nunca para subir primero a los 2.300 metros del Col d'Izoard y redujo a un minuto la ventaja de Bobbet. Mantuvo un ritmo infernal y ganó el Tour, único bicampeón con diez años de diferencia. La hazaña conmovió a los italianos. Hasta L'Unitá, el diario del Partido Comunista Italiano (PCI), dio gran espacio al triunfo en sus cuatro páginas precarias. La leyenda cuenta que el propio Togliatti, una vez restablecido, preguntó cómo iba Bartali en el Tour. Sólo dos años después, Bartali comenzó a sufrir la llegada del nuevo rey. En el Giro de 1940, Bartali se retrasó por una lesión y la prueba fue ganada por su gregario en el equipo Legnano, un joven de 20 años descubierto por un masajista ciego cuyas manos veían más que cualquier ojo. Coppi, el hombre que elevó a unos 40 kilómetros la velocidad media del ciclismo, casi abandona el Giro por calambres. El propio Bartali, su líder, lo insultó para que ganara, como también lo hizo cuando lo abofeteó para que no renunciara en pleno Tour del '49. "Acquaiolo", le dijo. Uno de esos que le pone agua al vino. Nacía la batalla del fortachón amante de la pasta y el vino contra el frágil que se fracturó trece veces y se distanciaba del mito. El católico devoto carmelita contra el agnóstico. El demócrata cristiano contra el comunista (aunque Coppi era demócrata cristiano también él). Verdi y Garibaldi. Rómulo y Remo. Sangre en las venas de Gino -como escribió Curzio Malaparte-, nafta en las de Fausto. Uno solar, el otro atormentado. Uno fiel a la Legnano y el otro pasado a la más poderosa Bianchi. Ambos, además, con un hermano muerto en las pistas. Entre los dos, de 1940 al '54, ganaron 8 Giros de Italia y 4 Tours, con 124 triunfos para Bartali y 122 para Coppi. Tras el horror de la guerra, el Giro del '49 marcó el definitivo cambio de época. "Héctor asesinado por Aquiles", escribió Dino Buzzati en el Corriere della Sera. "Una fuerza sobrehumana contra el poder maléfico de los años". "Un uomo solo e al comando; la sua maglia e bianco-celeste; il suo nome e Fausto Coppi", sentenció la solitaria llegada a la meta Mario Ferreti por la RAI. Coppi murió once años después, el 4 de enero de 1960. Tenía apenas 40. Regresó de correr y cazar en Burkina Faso y los médicos confundieron la malaria con una fiebre común. Había estado en África durante la guerra. Enviado al frente tunecino, cayó preso de las tropas inglesas en 1943 y fue liberado en 1945. Bartali vivió en cambio hasta los 85 años. Murió el 5 de mayo del 2000. Recién tres años después de su muerte se supo lo que hizo durante la guerra, cuando todos creían que sólo buscaba mantenerse en forma mientras corría día y noche por carreteras de la Toscana y Umbría.


Mito deportivo, los soldados saludaban su paso, sin necesidad de inspeccionarlo. Debajo del asiento de su bicicleta llevaba documentos falsos fabricados que recogía en Asís o dinero enviado desde Ginebra a Génova para llevarlo a los judíos italianos escondidos en monasterios de Florencia. Gino Bartali salvó las vidas de unos ochocientos judíos. Lo dijeron los hijos de Giorgio Nissim al encontrar en el año 2003 un viejo diario de su padre con los detalles sobre cómo funcionaba la red. En el 2006, el entonces presidente Carlo Azeglio Ciampi entregó a Adriana, esposa de Bartali, una medalla de oro al valor civil. Hace casi un par de años, Bartali recibió nuevos homenajes en Jerusalén y en Padova, en jardines que recuerdan al Holocausto. Esperamos que la nota les haya no solo entretenido, sino que hayan podido entender la grandeza de muchas personas que se baten en silencio por cuestiones muy importantes. Mas importantes que la gloria efímera de una corona de laureles y unas flores sobre un podio artificial, que luego, en el tiempo marchitan…en tanto, los otros, se agrandan y resplandecen a la luz de los héroes, en el podio de la Patria.

“Il mondo della Mela e i suoi trasformati” CONCORSO FOTOGRAFICO Si ripropone per l'anno 2013 il concorso fotografico organizzato della Proloco di Pantianicco durante la Festa regionale della Mela, che si terrà a Pantianicco da fine settembre ad inizio ottobre 2013. Il tema è “Il mondo della Mela ed i suoi trasformati”, destinato ai corregionali del Friuli Venezia Giulia residenti in Argentina ed Uruguay. Le fotografie dovranno essere realizzate sul territorio argentino o uruguaiano, a colori o in B/N in formato digitale o analogico digitalizzato, e dovranno essere inedite e non aver partecipato ad altri concorsi fotografici. Una giuria porterà a termine una selezione delle fotografie e alle due vincitrici saranno assegnati un viaggio andato e ritorno verso la regione Friuli Venezia Giulia (I° premio) ed una macchina fotografica al secondo classificato. Le fotografie dovranno essere inviate all’ e-mail quipantianicco@gmail.com entro venerdì 9 agosto 2013. Allo stesso e-mail si potrà richiedere il regolamento completo e chiarire i dubbi.

D´Interesse per i nostri giovani Ricevuto dal nostro caro amico Claudio Melloni – Assoc. Emilia RomagnaCari Presidenti, è online il bando del Programma Boomerang. La notizia si sta già diffondendo tra i giovani a cui questa interessante opportunità è riservata. Ricordo si tratta del programma che dà la possibilità di svolgere un periodo di stage presso un’azienda o associazione operante in regione. Le iscrizioni si chiuderanno il 28 febbraio 2013 e vanno indirizzate al CIDES, che gestisce il programma per conto della Regione.


Trovate tutte le informazioni necessarie nel bando, che allego a questa mail. Vi prego di incoraggiare i giovani della vostra associazione a partecipare e sfruttare questa importante opportunità. Cordialmente, Silvia Bartolini

Stage in Friuli per studenti liceali Bando di Concorso "Studiare in Friuli": • 20 borse di studio della durata di un anno (o semestre), per la frequenza nelle Scuole Superiori del Convitto Nazionale o nelle altre Scuole della Provincia di Udine riservato a : figli o discendenti di corregionali all'estero del Friuli Venezia Giulia •

Concorso per l’assegnazione di 10 posti riservati a studenti di origine italiana o studenti con altra cittadinanza

Selezione per l’anno scolastico 2013-2014 con scadenza il 30 aprile 2013 La domanda di ammissione è reperibile sul sito WWW.CNPD.IT, deve essere presentata direttamente o a mezzo raccomandata A/R entro il 30 aprile 2013 a CONVITTO NAZIONALE “PAOLO DIACONO”, Piazzetta Chiarottini, 8 33043 CIVIDALE DEL FRIULI o può essere anche inviata via e-mail presso i seguenti indirizzi segreteria@cnpd.it oppure info@friulinelmondo.com

Importante si desea contactarnos por dudas o sugerencias… RECORDAMOS NUESTRAS COORDENADAS: efasce.uruguay@gmail.com TE + (59) 82. 619-33 59

Mandi!


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