Progettazione cucina valcucine

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La filosofia della trasparenza

Per l’uomo l’esigenza di conoscere è un bisogno reale, primario, spontaneo. Un bisogno a cui noi di Valcucine abbiamo da sempre risposto con la precisa volontà di informare e dividere con chiunque e senza remore le nozioni in nostro possesso, frutto di anni di ricerca e collaborazione con architetti e progettisti. È risaputo che la qualità dei singoli componenti di una cucina, per quanto elevata sia, non può garantire da sola la qualità dell’insieme: un qualunque programma infatti ha bisogno di uno spazio adeguatamente studiato e progettato, che tenga conto dei moltissimi aspetti architettonici e tecnici e allo stesso tempo riesca a soddisfare le esigenze estetiche e funzionali del committente.

Questa guida è il frutto di un’attenta valutazione ed analisi degli interrogativi più comuni e delle segnalazioni che ci pervengono dai rivenditori e dai progettisti. È un “contenitore” di idee e di suggerimenti per ricordare in modo chiaro e schematico gli argomenti da valutare e l’iter da seguire nel momento in cui ci si accinge a progettare sia lo spazio architettonico che l’arredo della cucina. Per una più semplice comprensione degli argomenti trattati, le misure dei mobili sono state arrotondate e quindi sono da considerarsi utili soprattutto per la progettazione dell’ambiente. Per elaborare un progetto tecnico e dettagliato della cucina, si consiglia di fare riferimento alle misure riportate sul listino.

NB: i consigli di questa guida rispettano le leggi italiane vigenti al momento della sua stesura. Per gli altri paesi e per modifiche successive, si consiglia di tenere in considerazione le rispettive leggi in vigore e le variazioni ad esse apportate.


Sommario 8 12 14 22 30 38

Tipologie di cucina Progettare l’ambiente cucina Cucina ad isola Cucina ad angolo Cucina con penisola in un open space Cucina con isola e canale attrezzato

106 Prese elettriche 110 Illuminazione artificiale della cucina 111 Illuminazione naturale della cucina

48 50 52 57 62 64

Ergonomia in cucina Altezza e profondità delle basi Profondità 80: Logica System Canale attrezzato Pensili Basi sospese

114 Sicurezza per i bambini

68 70 72 74 76 78 82 84

Ingombri e dimensioni Misura della parete Problematiche a fine composizione Angoli della cucina Altezza soglia finestra Scarichi e allacciamenti idraulici Intonaci Pavimenti e piastrelle

120 “Sistema casa” Valcucine

88 90 90 94 95 96 97

Fori di ventilazione Valvola di ritegno Cappe: tipologie e dimensioni Motore remoto Tubi di aspirazione Foro esistente Misure utili per le cappe Valcucine

137 Le cucine


Sommario 202 Progettare l’ambiente cucina 204 La cucina Arco ad isola 214 La cucina lineare

224 Ingombri e dimensioni 226 Basi speciali Alessi: accostamenti possibili 232 Esempi di composizioni con le basi speciali Alessi

237 Le cucine



Quali tipologie di cucina esistono?

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Cucina lineare

Cucina lineare doppia

Cucina a C

Cucina a U

Costituisce una efficiente soluzione per ambienti lunghi e stretti. Gli elementi d’arredo vengono disposti lungo una parete e viene lasciato libero uno spazio sufficiente per muoversi.

In presenza di ambienti allungati, ma sufficientemente larghi, si possono ricavare piani di lavoro e zone funzionali su pareti opposte.

Consente di ottimizzare gli spostamenti all’interno dello spazio delimitato dai piani di lavoro. Una soluzione con porte scorrevoli esclude alla vista la zona lavoro e permette di avere a disposizione una stanza destinata esclusivamente alla zona pranzo.

Permette di ottenere un’ampia zona lavoro in un ambiente compatto. Gli elementi vengono disposti su tre lati. A differenza della cucina a C, all’interno della cucina a U non c’è sufficiente spazio per inserire il tavolo.

guida al progetto

guida al progetto

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Cucina con isola

Cucina con penisola

Cucina ad angolo

Cucina scomposta a blocchi

Richiede spazi molto ampi e, nel caso siano presenti, oltre al piano di lavoro, anche il lavello ed il piano cottura, necessita di un progetto estremamente particolareggiato sia dell’impianto elettrico, sia dell’impianto idraulico.

La penisola costituisce una comoda unità aggiuntiva che articola lo spazio della cucina. L’elemento sporgente può fornire un ulteriore piano di lavoro, può contenere lavello e/o piano cottura, può essere provvisto di un bancone colazione.

Gli elementi occupano due lati contigui della cucina. Lavello, fornelli, frigorifero devono essere situati piuttosto vicini, in modo da ridurre le distanze e rendere più agevole lo svolgimento delle funzioni.

Tutte le cucine fino a qui descritte, possono essere scomposte in parti funzionali separate. La flessibilità compositiva del sistema a singoli blocchi, consente di creare una cucina che, non essendo vincolata ad un rigido disegno, è in grado di adattarsi a diverse configurazioni architettoniche.

guida al progetto

guida al progetto

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Come si può progettare un ambiente cucina?

ventilazione e foro per la cappa; al gessista per eventuali completamenti in cartongesso; al serramentista per la realizzazione di telai di porte e finestre; eventualmente al piastrellista per sapere fino a che altezza rivestire le pareti o quali giochi decorativi realizzare; - il progetto idraulico in pianta e sezioni destinato all’idraulico che deve installare i tubi dell’acqua, del gas ed eventuali radiatori; - il progetto elettrico in pianta e sezioni, indispensabile all’elettricista per sapere dove 1 cucina con isola a centro stanza far passare i cavi, dove montare le prese di 2 cucina ad angolo corrente ed i vari punti di comando, per pre3 cucina con penisola in un open space disporre eventuali collegamenti per citofono, 4 cucina con isola e canale attrezzato. termostati di regolazione, telefono, tv,cappa, Per ogni tipologia verranno presentate le ta- luci sottopensile. vole riguardanti: - il progetto estetico realizzato con una prospettiva renderizzata, che ha lo scopo di mostrare la cucina nel suo insieme di colori, materiali e forme; - il progetto architettonico in pianta e se- NB: nei progetti non viene utilizzata la simbozioni, che definisce tutte le opere murarie ed logia tecnica specifica degli impianti elettrico architettoniche della cucina e serve quindi al ed idraulico, ma una simbologia indicativa che muratore per realizzare pareti, finestre, fori di serve per orientare i tecnici nel loro lavoro. Non sempre si ha la possibilità di intervenire sulla conformazione architettonica della cucina, ma le variabili compositive all’interno di uno stesso ambiente sono comunque molteplici. Bisogna quindi trovare la soluzione più adatta dal punto di vista estetico e funzionale. Nelle prossime pagine verranno esposti quattro progetti esemplificativi di cucine tipologicamente diverse:

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guida al progetto

Cucina con isola a centro stanza

Cucina ad angolo

Pagg: 14 - 21

Pagg: 22 - 29

Cucina con penisola in un open space

Cucina con isola e canale attrezzato

Pagg: 30 - 37

Pagg: 38 - 45 guida al progetto

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La cucina con isola a centro stanza

Il progetto estetico Qualora le dimensioni dell’ambiente lo permettano, la cucina con isola rappresenta una soluzione ottimale in tema di funzionalità ed estetica. Favorisce infatti un’ampia libertà di movimento ed il piacere di lavorare rivolti verso l’ambiente circostante. L’isola diventa il cuore della cucina e, assieme alla cappa sospesa e ad altri elementi, crea una suggestiva scenografia. La prospettiva renderizzata offre una visione realistica d’insieme e permette di ponderare le scelte in relazione ai volumi, ai colori, alle finiture. 16

guida al progetto

guida al progetto

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La cucina con isola a centro stanza: come si progetta l’ambiente? B

735

Foro uscita fumi cappa Ø 20

130

Foro di ventilazione Ø 15

120

Interasse piano cottura

J

A SEZIONE A-A 420

640

A

ASSE DI SIMMETRIA

Foro uscita fumi cappa Ø 20

B

SEZIONE B-B

Foro uscita fumi Ø 20

Il progetto architettonico Realizzare una cucina con isola richiede molte attenzioni a livello progettuale. E’ quindi preferibile intervenire, se possibile, già nella fase di progettazione dell’ambiente, definendo anticipatamente la posizione dei singoli elementi ed il loro relativo ingombro. Il progetto architettonico in 18

guida al progetto

pianta ed in alzato, deve essere provvisto di misure precise al centimetro degli arredi, delle pareti e dei fori di ventilazione. Se il progetto dell’edificio che si sta per arredare lo permette, è opportuno prevedere il foro per l’uscita dei fumi a soffitto sopra il piano cottura.

Stabilita l’esatta collocazione dell’isola, le coordinate del foro per l’uscita fumi a soffitto, vanno calcolate sommando alla posizione del bordo anteriore del piano di lavoro la distanza J (J è variabile a seconda del tipo di cappa ed equivale a 35cm per i tipi più comuni), in prossimità dell’interasse del piano cottura.

In questo modo è possibile salire perpendicolarmente con il tubo della cappa fino al soffitto senza dover inserire tubi curvi spesso mimetizzati da antiestetici controssoffitti.

L’isola necessita di uno spazio operativo circostante di circa 120cm, misura ottimale che permette di aprire contemporaneamente e comodamente le ante dell’isola e delle eventuali colonne poste lungo la parete. In ogni caso, la misura minima necessaria per lo spazio operativo è 100cm).

Per calcolare la distanza dell’isola dal muro è necessario sommare ai 120cm, la profondità degli elementi addossati alla parete (boiserie, colonne oppure piani di lavoro). Per ottenere una buona aspirazione della cappa isola, il foro per l’uscita dei fumi deve avere

almeno 20cm di diametro. Dove è possibile, per evitare di sentire i rumori del motore, è preferibile scegliere una cappa che abbia la possibilità di posizionare il motore all’esterno della cucina (vedi pag.94).

l’opportunità di disporre i vari elementi che compongono la cucina ricercando allineamenti e simmetrie.

Per raggiungere un ottimo risultato estetico, valutare guida al progetto

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La cucina con isola a centro stanza: come si progetta l’impianto elettrico? B

Boiserie

Quadro elettrico per: - alimentazione TV - antenna TV - presa elettrica - interruttore faretti

Boiserie

Quadro elettrico per: - alimentazione TV - antenna TV - presa elettrica - interruttore faretti

J

Alimentazione cappa

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie

80

A

interasse piano cottura

A

Alimentazione cappa

Uscita cavi elettrici dal pavimento

SEZIONE A-A

A

Alimentazione lampade a sospensione

Alimentazione cappa

Alimentazione per: - frigorifero - forni

Alimentazione per: - frigorifero - forni

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie

115

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie

25

Presa elettrica

B

Carter copricavi in alluminio (a richiesta)

20

guida al progetto

A

che

area utile per l’uscita dei cavi elettrici dal pavimento

30

pavimento per l’alimentazione del piano cottura, del forno e di eventuali prese elettriche sul piano di lavoro. Le uscite a pavimento devono avvenire all’interno degli 8cm di vuoto sanitario che si formano accostando di schiena due basi da 60cm (di cui una lavello) o all’interno dei 5cm

vuoto sanitario fra le due basi accostate

k

Nella fase progettuale diventa fondamentale stabilire l’esatta collocazione dell’isola. In questo modo si possono determinare con precisione: - l’uscita a soffitto dei cavi di alimentazione per la cappa (adiacente al foro uscita fumi descritto a pag.16); - le uscite degli allacciamenti a

interasse del lavello

Il progetto elettrico

35/60

5/8

60

che si formano se si accostano di schiena una base lavello da 60 e una base da 35 (vedi fig.A). Se si tratta di una cucina sospesa su basamento, Valcucine fornisce a richiesta un carter in alluminio che misura 30cm di lunghezza e che ha la funzione di nascondere e proteggere i cavi elettrici. L’uscita di questi

ultimi deve quindi avvenire in senso longitudinale all’interno della lunghezza del carter. Poichè le prese elettriche devono essere ispezionabili, è opportuno che l’uscita dei cavi elettrici avenga in corrispondenza della base lavello, l’unica priva di schiena. La scelta dell’esatta collocazio-

Presa elettrica

SEZIONE B-B

ne del tavolo serve per determinare il punto di uscita dell’alimentazione a soffitto per la lampada a sospensione. La boiserie Valcucine è stata studiata per portare le prese elettriche e gli allacciamenti di TV e telefono dove esattamente servono, nascondendo il gro-

viglio di cavi nell’intercapedine retrostante. Pertanto, se si decide di posizionare una TV o uno stereo o se si desidera inserire delle mensole provviste di leds, si può prevedere un’uscita di cavi in un punto qualsiasi della parete che verrà poi coperto dalla boiserie.

guida al progetto

21


La cucina con isola a centro stanza: come si progetta l’impianto idraulico? B Uscita fumi cappa Ø 20

Foro di ventilazione Ø 15

J

A

interasse piano cottura

A

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

SEZIONE A-A

Uscita fumi cappa Ø 20

A Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

Uscita fumi cappa Ø 20

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

B

Uscita tubature dal pavimento

22

guida al progetto

base da 35. In senso longitudinale devono essere centrate sull’asse del lavello e devono stare all’interno di 30cm (lunghezza del carter copri tubi fornito a richiesta da Valcucine nel caso si tratti di una cucina sospesa su basamento).

A area utile per l’uscita delle tubazioni dal pavimento

30

Le uscite delle tubazioni per l’alimentazione e lo scarico dell’acqua, e per l’alimentazione del gas vanno centrate negli 8cm di vuoto sanitario che si formano accostando di schiena due basi da 60 (di cui una lavello) o nei 5cm che si formano se si accostano una base lavello da 60 e una

interasse del lavello

Il progetto idraulico

vuoto sanitario fra le due basi accostate 35/60

5/8

60

Per un’aspirazione ottimale della cappa isola è necessario prevedere un tubo per l’uscita dei fumi di 20cm di diametro, il cui interasse va calcolato come descritto a pag.16.

SEZIONE B-B

cina attraverso le aperture di ventilazione da praticare sulla parete, che vanno opportunamente dimensionate osservando la normativa vigente (vedi pag.88).

Un elemento molto importante da tenere in considerazione è la corretta aerazione della cuguida al progetto

23


La cucina ad angolo

Il progetto estetico Disposta su due lati contigui, la cucina ad angolo deve essere progettata creando collegamenti logici fra le diverse zone funzionali con lo scopo di rendere più agevole lo svolgimento del lavoro. La rappresentazione prospettica prefigura lo spazio reale consentendo di controllare “i pesi” dei singoli elementi, i loro rapporti cromatici, l’accostamento dei materiali, il progetto della luce. 24

guida al progetto

guida al progetto

25


B

D

La cucina ad angolo: come si progetta l’ambiente? 440

Foro uscita fumi cappa Ø15

56

205

80

Foro di ventilazione Ø 12

A Foro uscita fumi cappa O 15

386

115

A

SEZIONE A-A

SEZIONE B-B

82

C

61

190

C

182

83

38

SEZIONE C-C

B

D

38

Tamponamento in cartongesso

SEZIONE D-D

Foro di ventilazione O 12

Il progetto architettonico Molto spesso ci si ritrova a dover progettare l’arredo della cucina quando ormai sono state costruite le pareti in modo più o meno casuale e quando è già stato definito il posizionamento degli scarichi e delle prese elettriche senza aver seguito un progetto logico della cucina. 26

guida al progetto

L’inevitabile conseguenza è di dover adattare il progetto dell’arredo all’ambiente già costruito e di dover ricorrere spesso alla realizzazione di costosi elementi fuori misura. Il giusto modo di procedere invece sarebbe quello di progettare prima di tutto l’arredo della cucina definendo in modo

dettagliato la posizione di ogni elemento e l’ingombro preciso dei moduli. Per una cucina ad angolo è necessario verificare innanzitutto la perfetta perpendicolarità delle due pareti contigue, facendo il rilievo a 90cm di altezza (vedi pag.75), per evitare di incappare in grossi problemi

durante la fase di montaggio. Nella progettazione dell’arredo della cucina, è necessario considerare sempre +1cm di tolleranza per eventuali imperfezioni nell’esecuzione del piombo dei muri e +1cm di spessore per eventuali rivestimenti della parete.

Se si desidera inserire un frigorifero free standing con dispenser di acqua e ghiaccio è necessario prevedere uno spazio utile per l’apertura dell’anta bombata (vedi pag.70), oltre che per la presa elettrica e per il rubinetto di carico e scarico dell’acqua da posizionare a lato dell’apparecchio.

Un altro elemento molto importante da considerare è la misura della spalla in corrispondenza di una porta: essa viene calcolata sommando alla profondità della cucina +2cm fino alla cornice della porta (vedi pag.74).

Per inserire il piano di lavoro sotto una finestra, è necessario calcolare la giusta altezza del davanzale (vedi pag.76) e la posizione del rubinetto. Per l’inserimento di una cappa a parete è preferibile praticare il foro per l’uscita dei fumi sulla parete stessa, considerando

che essa è variabile a seconda del tipo di cappa (vedi da pag. 98 a pag. 103). In corrispondenza delle colonne, un tamponamento in cartongesso serve per creare “l’effetto nicchia”. Esso va eseguito su misura dopo il montaggio delle colonne. guida al progetto

27


B

D

La cucina ad angolo: come si progetta l’impianto elettrico? Alimentazione cappa Presa elettrica per canale

Alimentazione frigo

170

Aplique

A

A

25

Interruttori

Quadro elettrico per: - piano cottura - forno - lavastoviglie

Alimentazione lampada a sospensione

Alimentazione frigo Alimentazione cappa Alimentazione canale attrezzato

Alimentazione aplique Quadro elettrico Alimentazione luce pensile

SEZIONE A-A

SEZIONE B-B

C Alimentazione

C

luce pensile

110

Alimentazione luce colonna Interruttore per lampada a sospensione

SEZIONE C-C

Interruttori e presa elettrica

SEZIONE D-D

B

D

Interruttore lampada a sospensione Alimentazione luce colonna

Il progetto elettrico La realizzazione del progetto elettrico deve avvenire solo nel momento in cui sia già stata stabilita con esattezza la posizione di tutti i mobili, degli elettrodomestici e del tavolo. Il progetto elettrico ha lo scopo di definire con precisione tutti i punti di illuminazione, le prese di corrente, eventuali collega28

guida al progetto

menti per citofono, termostati di regolazione, allacciamento al telefono ed antenna TV. Solo in questo modo l’elettricista può essere orientato nella realizzazione di un impianto razionale ed esteticamente valido. Molto spesso gli elettrodomestici della cucina vengono

collegati a prese di corrente posizionate dietro i mobili, a 17,5cm da terra e quindi non facilmente raggiungibili. Per garantire una pratica ispezione delle prese, è consigliabile raggrupparle in un unico quadro elettrico posizionato dietro la base lavello, l’unica priva di schiena (ved pag 106).

Da qui vengono gestite le diverse linee di alimentazione per gli elettrodomestici e per il canale attrezzato. E’ bene che all’interno del quadro elettrico le prese vengano sezionate con interruttori singoli per evitare che un guasto ad un elettrodomestico comprometta l’utilizzo di tutte le altre prese.

Si consiglia di prevedere dietro i pensili (in posizione nascosta) un’uscita dei cavi per l’alimentazione elettrica della luce e di un’eventuale presa sottopensile (vedi pag.107). Se non è presente il canale attrezzato, prevedere delle prese di corrente nello schienale del-

la cucina per l’utilizzo di piccoli elettrodomestici. È opportuno rispettare per il loro posizionamento la distanza minima di sicurezza di 60cm dal piano cottura e dal lavello (vedi pag 107). Poiché la cucina può essere illuminata anche dalla luce della

cappa e dalle lampade sottopensile è bene raggruppare la loro alimentazione in un unico interruttore, posizionato sullo schienale della cucina. L’uscita dei cavi per l’alimentazione elettrica della cappa, deve essere valutata in base al tipo di prodotto scelto e in

generale va posizionata appena sopra la cappa in modo tale da rimanere nascosta (vedi da pag. 98 a pag. 103). Il frigorifero con dispenser di acqua e ghiaccio necessita di una presa elettrica posta a lato dell’apparecchio.

guida al progetto

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B

D

La cucina ad angolo: come si progetta l’impianto idraulico? Uscita fumi cappa Ø 15 56

Alimentazione acqua fredda per frigo Scarico

A

A Alimentazione gas Alimentazione acqua Scarico

Alimentazione acqua frigo Uscita fumi cappa O 15

SEZIONE A-A

Alimentazione gas Scarico Alimentazione acqua

SEZIONE B-B

C

B

D

C

40

Foro di ventilazione Ø 12

SEZIONE C-C

Foro di ventilazione O 12

SEZIONE D-D

Il progetto idraulico Anche per l’impianto idraulico della cucina ad angolo è di fondamentale importanza la progettazione preventiva della disposizione dei mobili e degli elettrodomestici, soprattutto se si vogliono inserire degli elettrodomestici particolari come il frigorifero di tipo americano. 30

guida al progetto

Per inserire un frigorifero di tipo americano con dispenser automatico di acqua e ghiaccio è necessario prevedere un rubinetto di carico e lo scarico dell’acqua a lato dell’apparecchio. Il tubo di collegamento deve essere in un materiale adatto per alimenti.

La presenza del canale attrezzato permette di uscire con le derivazioni dei tubi dell’acqua e del gas, in un qualsiasi punto della parete dietro la cucina. E’ comunque preferibile uscire con i tubi dietro la base lavello, l’unica ispezionabile. Da qui, attraverso il canale attrezzato, si può arrivare con il tubo del

gas in corrispondenza del piano cottura. Il canale attrezzato può alloggiare al suo interno anche la valvola di sicurezza del gas (vedi pag. 57, 61).

guida al progetto

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La cucina con penisola in un open space

Il progetto estetico L’ambiente unico cucina-soggiorno è una tendenza dell’abitare contemporaneo sempre più frequente. L’open space diventa il cuore della casa, sia essa un loft piuttosto che un monolocale, un appartamento oppure una casa unifamiliare. La versatilità dei programmi Valcucine garantisce la possibilità di personalizzare ed articolare la zona giorno, di integrare le funzioni, di coordinare gli elementi, i moduli ed i materiali. La boiserie Valcucine può essere inserita in cucina come in soggiorno oppure può fungere da trait d’union fra diversi ambienti della casa. E’ possibile coordinare l’immagine estetica dell’open space con mobili che mantengono la stessa continuità tra la cucina ed il soggiorno pur inserendo elementi funzionali specifici e caratterizzanti per ciascuna zona dell’ambiente. 32

guida al progetto

guida al progetto

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La cucina con penisola in un open space: come si progetta l’ambiente? B

Controssoffitto Foro uscita fumi cappa Ø 20

Foro uscita fumi Ø 20 Foro di ventilazione Ø15

535

A

Foro di ventilazione Ø 15 SEZIONE A-A Foro di areazione sul controsoffitto

A

Foro uscita fumi cappa Ø 20

Bocchetta sul controsoffitto per uscita aria calda del frigorifero 76

Foro di ventilazione Ø 15

25

635

B

SEZIONE B-B

Il progetto architettonico In un open space ogni dettaglio deve essere progettato con cura in quanto la cucina “vive” assieme al soggiorno divenendo il cuore della casa, il luogo principale dove si passa il proprio tempo o si ricevono gli amici. Per ottenere un buon risultato estetico, particolare attenzione va data al tubo del34

guida al progetto

la cappa che dovrebbe essere nascosto, oppure alle colonne che dovrebbero essere inserite all’interno di una nicchia. Se non c’è la possibilità di realizzare un foro per l’uscita dei fumi a soffitto e non si vuole rinunciare al fascino di una cappa ad isola, si deve realizzare un collegamento dalla cappa al

foro per l’uscita dei fumi che di solito si trova nella parte alta della parete. Volendo nascondere il tubo di collegamento della cappa e non potendo più intervenire a livello murario, ci si trova costretti a realizzare un controsoffitto. Trattandosi del progetto di arredo di un ambiente unico cucina-soggior-

no, si può approfittare dell’esigenza di nascondere il tubo di collegamento della cappa, realizzando un abbassamento sopra tutta la zona cucina, cercando allineamenti con pareti o con fori di porte e finestre e ottenendo una distinzione logica a soffitto dei due ambienti. In un open space è preferibile

integrare le colonne in modo che sembrino incassate a filo muro, all’interno di una nicchia. Qualora si desideri inserire il frigorifero all’interno di colonne che salgono fino al controsoffitto, è necessario prevedere dei fori per la fuoriuscita dell’aria calda generata dai processi di refrigerazio-

ne. I fori di aerazione devono avere una superficie minima 2 totale di 400cm . Esistono in commercio alcuni frigoriferi che non necessitano di tali fori in quanto sono progettati in modo tale che da metà zoccolo entri l’aria fredda e dall’altra metà esca l’aria calda. Il tamponamento in carton-

gesso va creato su misura a seconda dell’altezza delle colonne. Se la colonna è situata in corrispondenza dell’angolo e addossata alla parete laterale, bisogna utilizzare come sistemi di apertura pomoli o maniglie verticali anzichè maniglie orizzontali, oppure prevedere a

fine composizione uno spazio sufficiente per l’apertura della porta, che verrà poi opportunamente tamponato (vedi pag.72, 73).

guida al progetto

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La cucina con penisola: come si progetta l’impianto elettrico? B

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie - alimentazione canale

interasse piano cottura

Quadro elettrico per: - alimentazione TV - antenna TV - presa elettrica - interruttore faretti J

Presa elettrica Interruttori Derivazioni per cappa e lampade a sospensione dal A controsoffitto

Uscita cavi di alimentazione per quadro elettrico

=

=

Uscita cavi per alimentazione cappa e lampade a sospensione

SEZIONE A-A

Alimentazione forno Alimentazione frigo

B

Alimentazione lampada a sospensione

Il progetto elettrico

guida al progetto

A

Alimentazione per forno

Alimentazione per aplique

36

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie - alimentazione canale Uscita cavi di alimentazione quadro elettrico Alimentazione cappa

A Alimentazione per frigorifero

Il controssoffitto che serve per nascondere il tubo della cappa, diventa utile anche per nascondere le derivazioni elettriche che partono dalla parete e servono per alimentare la cappa e le lampade a sospensione sopra il piano di lavoro e sopra il tavolo. Si consiglia di decidere la posizione del tavolo prima

Uscita cavi di alimentazione cappa dal controsoffitto

Quadro elettrico per: - alimentazione TV - antenna TV - presa elettrica - interruttore faretti 80

Citofono Interruttore per lampada sospensione Termostato

Uscita cavi di alimentazione cappa

Alimentazione per aplique

di stabilire l’uscita dei cavi di alimentazione per la lampada a sospensione, per non trovarsi costretti ad utilizzare antiestetiche prolunghe a vista sul soffitto per riuscire a far scendere la lampada perfettamente al centro del tavolo. Se si prevede di inserire un tavolo con una lunghezza mag-

giore di 150cm, è consigliabile prevedere più punti luce. Nel caso forno e frigo siano troppo distanti dal quadro elettrico solitamente posizionato sotto il lavello, bisogna prevedere la presa dietro l’elettrodomestico stesso.

L’uscita cavi elettrici dal controsoffitto per l’alimentazione della cappa deve avvenire in prossimità del foro per l’uscita dei fumi (vedi pag.36).

SEZIONE B-B

canale attrezzato

Y2

area utile per l’uscita dei cavi elettrici dalla parete

Y1

A

11

Trattandosi di una penisola con canale attrezzato, le derivazioni elettriche devono uscire dalla parete in corrispondenza del canale stesso. Dopo aver stabilito la posizione esatta del canale, l’uscita dei cavi elettrici deve avvenire all’interno degli 11cm di vuoto, misurati a cavallo dell’interasse del canale

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie - alimentazione canale

stesso e in un’area compresa fra Y1 e Y2 (vedi fig.A) variabile a seconda dell’altezza della base (vedi da pag.78 a pag.81). Da qui le derivazioni verranno direzionate verso la zona del sottolavello, dove andranno a costituire il quadro elettrico a cui collegare i vari elettrodomestici (vedi pag.106). guida al progetto

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La cucina con penisola: come si progetta l’impianto idraulico? B

Uscita fumi cappa Ø 20

interasse piano cottura

uscita fumi cappa sul cartongesso Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

J

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico Uscita fumi cappa Ø 20

A

A

Foro di ventilazione Ø 15 SEZIONE A-A

Foro di ventilazione Ø 15

Uscita fumi cappa Ø 20 Foro di areazione sul controsoffitto

Uscita fumi sul controsoffitto

A

25

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

SEZIONE B-B

Foro di ventilazione Ø 15

B

Il progetto idraulico Per la cappa ad isola, le coordinate dell’interasse per l’uscita fumi sul controsoffitto, vanno calcolate sommando al bordo anteriore del piano di lavoro, la distanza J (J è variabile a seconda del tipo di cappa ed equivale a 35cm per i tipi più comuni), in prossimità dell’interasse del piano cottura. 38

guida al progetto

Da questo punto, un tubo di collegamento arriverà al foro uscita fumi nella parete, nascosto dal controsoffitto. Per una buona aspirazione della cappa, anche il tubo va scelto e posizionato con le dovute attenzioni (vedi pag.95).

Nel canale attrezzato in corrispondenza del piano cottura può essere inserito un vano contenente la valvola del gas (vedi pag.61).

Y2

canale attrezzato

Y1

area utile per l’uscita delle tubazioni dalla parete

A

11

Anche i tubi per i collegamenti idraulici devono uscire dalla parete in corrispondenza del canale attrezzato. L’uscita dei tubi deve avvenire all’interno degli 11cm di vuoto, misurati a cavallo dell’interasse del canale stesso e in un’area compresa fra Y1 e Y2 (vedi fig.A) variabile a seconda

dell’altezza della base (vedi da pag.78 a pag.81). Molto importante è ricordare che il tubo di scarico va messo sempre nella posizione più bassa. Dalla parete le tubazioni verranno direzionate verso la zona del sottolavello.

guida al progetto

39


La cucina con isola e canale attrezzato

Il progetto estetico La vista prospettica rivela chiaramente quali sono le caratteristiche piĂš significative di questa nuova composizione con isola. E’ funzionalmente completa: oltre al piano cottura, al piano di lavoro ed al lavello, è fornita di bancone colazione in legno e di canale attrezzato con vari accessori. Linee pulite, volumi puri, materiali leggeri e studio ergonomico avanzato sono le caratteristiche di questo progetto. La cappa ad isola, con corpo in acciaio, è completata da un vetro orizzontale e da uno frontale che hanno il compito di contenere e convogliare i vapori della cucina e di proteggere il bancone colazione in legno durante la cottura dei cibi. 40

guida al progetto

guida al progetto

41


La cucina con isola e canale attrezzato: come si progetta l’ambiente? Foro uscita fumi cappa O 15

Foro di ventilazione Ø 12

B

Foro uscita fumi cappa Ø 15

650

120

Foro di ventilazione O 12 405

interasse del canale

485

10 65

SEZIONE A-A

Foro uscita fumi cappa O 15

A

A

B

interasse del piano cottura

SEZIONE B-B

Il progetto architettonico L’inserimento di una composizione ad isola diventa oltre che esteticamente gradevole, particolarmente funzionale per la disposizione logica di tutti i suoi elementi. La nuova isola è dotata di canale attrezzato in acciaio inox di 20cm di profondità, che poggia direttamente a terra 42

guida al progetto

e viene ubicato a fianco della base lavello e sul retro dell’isola. Il canale, consente di eseguire un’uscita a terra degli impianti meno vincolata in quanto permette di far passare al suo interno le varie derivazioni elettriche ed idrauliche. La maggiore altezza del canale rispetto al piano di lavoro, con-

sente di contenere gli schizzi d’acqua e di fissare lo speciale rubinetto progettato da Valcucine sul lato verticale del canale stesso. Per la cappa Vitrum Valcucine, il foro uscita fumi deve avere diametro 15cm. La posizione esatta dell’inte-

rasse del foro per la cappa Vitrum viene così determinata: sommando 10cm alla profondità del top (interasse del canale attrezzato) in prossimità dell’interasse del piano cottura.

Trattandosi di una composizione ad isola bisogna considerare scrupolosamente le misure di ingombro dei vari elementi e le necessarie distanze fra di essi per ottenere una migliore fruibilità operativa. L’isola necessita di uno spazio operativo circostante di circa 120cm, misura ottimale che

permette di aprire contemporaneamente le ante delle basi e delle eventuali colonne poste lungo la parete (la misura minima necessaria è 100cm).

guida al progetto

43


La cucina con isola e canale attrezzato: come si progetta l’impianto elettrico? B

Presa elettrica

Alimentazione cappa Alimentazione per: - frigo-cantina - friforifero - forni

Alimentazione per: - frigo-cantina - frigorifero - forni 25

Interruttori

A

interasse del canale

10 65

Presa elettrica

SEZIONE A-A

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie - alimentazione canale

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie - alimentazione canale

Alimentazione cappa

A

B

A

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie - alimentazione canale

Alimentazione cappa Vitrum SEZIONE B-B

44

guida al progetto

L’interasse dello spazio utile per l’uscita dei cavi elettrici va calcolato sommando 10cm alla profondità del piano lavoro.

area utile per l’uscita dei cavi elettrici dal pavimento

Per l’alimentazione della nuova cappa P20 ad isola è necessario prevedere l’uscita dei cavi elettrici all’interno del copritubo in acciaio, come descritto a pag.103.

75

In presenza di cucina ad isola con canale attrezzato che poggia direttamente a terra, l’uscita degli allacciamenti elettrici può avvenire lungo il canale in corrispondenza dell’area vuota inferiore che misura 13cm di larghezza (nella figura A, l’area contraddistinta dal colore verde).

13

Il progetto elettrico

A guida al progetto

45


La cucina con isola e canale attrezzato: come si progetta l’impianto idraulico? Uscita fumi cappa Ø 15

B

Foro di ventilazione Ø 12

Uscita fumi cappa Ø 15

Foro di ventilazione Ø 12

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

A

SEZIONE A-A

Uscita fumi cappa Ø 15

A

interasse del piano cottura

B

A

interasse del canale

10 65

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

SEZIONE B-B

Il progetto idraulico

46

guida al progetto

75

Da qui le tubature possono giungere a destinazione passando attraverso il canale stesso.

13

Gli allacciamenti idraulici devono avvenire in corrispondenza dell’area libera inferiore del canale che misura 13cm di larghezza (vedi fig.A). L’interasse dello spazio utile per l’uscita delle tubature va calcolato sommando 10cm (interasse del canale attrezzato) alla profondità del piano lavoro.

A

area utile per l’uscita delle tubature dal pavimento

Se l’ambiente e la tipologia di cappa lo permettono, è preferibile posizionare il motore della cappa all’esterno della cucina eliminando così i fastidiosi rumori dovuti all’aspirazione. Tutte le cappe Valcucine offrono questa opportunità (vedi pag.94).

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

Al nuovo canale attrezzato che sporge 20cm dal piano di lavoro, può essere fissato il nuovo miscelatore monocomando con canna girevole e richiudibile e testina in vetro orientabile, progettato da Valcucine (vedi figura).

miscelatore girevole

guida al progetto

47



Come deve essere disposta una cucina ergonomica?

Quali sono le distanze minime da rispettare? B

A CUCINARE

PIANO COTTURA

piano lavoro

piano lavoro

135

120

LAVARE

D

C

LAVELLO

FRIGORIFERO

piano lavoro

120

50

guida al progetto

100

CONSERVARE

Percorsi ergonomici Il lavoro in cucina può essere molto faticoso, nonostante l’aiuto fornito da molti accessori e dagli elettrodomestici. Una buona organizzazione degli spazi può ridurre i percorsi “ad ostacoli” ed i movimenti innaturali e inutili. La disposizione delle varie zone della cucina, il rispetto delle

70

distanze, l’organizzazione di percorsi razionali sono quindi i punti di partenza per fare del lavoro in cucina un’attività creativa e divertente. Una regola molto semplice è quella di unire la zona conservazione (dispensa, frigorifero), la zona lavaggio (lavello, lavastoviglie) e la zona

cottura (piano cottura), per mezzo di triangoli di lavoro di piccole dimensioni. La somma dei tre lati che le uniscono non dovrebbe superare i 650cm. In una disposizione ottimale della cucina le tre zone devono essere intervallate da piani di lavoro.

A - Una distanza di 120cm fra il tavolo e la parete o qualsiasi altro elemento che determini un ostacolo, rappresenta la distanza minima richiesta per permettere una libera circolazione con andatura frontale, dietro una persona seduta.

B - Per consentire ad una persona di lavorare ed eventualmente di aprire ante e cassetti dietro ad una persona seduta, è necessario prevedere una distanza minima di 135cm fra il bordo del tavolo ed il mobile. Se il mobile ha una profondità di 80cm, tale distanza va aumentata di 15cm.

C - Per stabilire le distanze utili fra i piani di lavoro e altri elementi posti davanti ad essi, è necessario tenere conto dello spazio da destinare ai movimenti delle persone e dell’ingombro determinato da elettrodomestici e basi con relativi cassetti e sportelli eventualmente aperti.

D - Di fronte alla lavastoviglie va tenuto libero uno spazio di almeno un metro, per le operazioni di carico e scarico. Per consentire il passaggio di un’altra persona con andatura frontale durante queste operazioni, lo spazio libero va aumentato di altri 70cm se di fronte c’è una parete. guida al progetto

51


Come si sceglie l’altezza del piano di lavoro?

A che altezza devono essere appesi i pensili?

B

60

Lavorare in piedi davanti ad un piano troppo basso o troppo alto, obbliga ad assumere posizioni scorrette che, a lungo andare, possono avere gravi conseguenze per la nostra salute fisica. Visto il progressivo aumento della statura media dell’uomo, è opportuno che anche l’altezza dei piani della 52

guida al progetto

cucina vari in base alle esigenze dell’utilizzatore. In questo modo egli potrà lavorare più comodamente. Valcucine propone diverse altezze dei piani in funzione della statura delle persone. È importante decidere a priori l’altezza del piano di lavoro, perché essa determina anche

la posizione delle prese di corrente, la posizione dei pensili e l’altezza del foro della cappa.

42

48

C

198-210

106-112

174-186

94-100

88-91

76-82

138-150

160-174

54

A

La tradizionale profondità delle basi di 60cm, si è evoluta verso misure superiori e più ergonomiche. Valcucine propone la profondità 65cm ed il sistema con profondità 80cm. Aumentando la profondità delle basi è possibile abbassare i pensili, che risultano così in una posizione più ergonomica.

65

A - Per la profondità tradizionale di 60cm, l’altezza dello schienale consigliata è 54cm, misura necessaria per permettere una sufficiente visibilità sul piano di lavoro. Il pensile però provoca un senso di chiusura e la sua posizione rende difficoltosa la visibilità e la prensione del contenuto.

B - Aumentando la profondità della base a 65cm, è possibile abbassare il pensile che risulta più facilmente visibile e raggiungibile. Determina un minore senso di chiusura e una migliore visibilità sul piano di lavoro. L’altezza dello schienale consigliata è 48cm.

80

C - La profondità 80cm, che abbina alla base da 60cm uno speciale canale attrezzato, permette una maggiore visibilità sul piano di lavoro. La distanza consigliata dei pensili dal piano è di 42cm. Il contenuto del pensile risulta completamente visibile e accessibile anche nei ripiani superiori. guida al progetto

53


Quali vantaggi apportano la profondità 80 ed il sistema Logica System? A

A - Con la tradizionale profondità 60cm, nonostante la maggiore altezza dello schienale, il pensile dà una sensazione di chiusura ed ostacola la visuale sul piano di lavoro durante la preparazione dei cibi.

54

guida al progetto

B

B - La profondità 80cm offre la possibilità di lavorare in uno spazio più aperto, lontani da spigoli e pensili, eliminando il senso di costrizione, dando una maggiore libertà di movimento e migliorando la visuale sul piano di lavoro, che viene utilizzato per l’intera superficie.

C

C - Un pensile tradizionale è collocato normalmente ad un’altezza che impedisce una completa visuale degli oggetti posti sul ripiano superiore, rendendone poco agevole l’utilizzo, in particolar modo alle persone di bassa statura.

D

D - La profondità 80cm consente di allontanarsi dai pensili e di abbassarli, rendendoli più visibili ed accessibili, aumentando contemporaneamente lo spazio antistante.

E

E - I pensili con apertura delle ante di tipo tradizionale, costituiscono un ostacolo e provocano un senso di costrizione. Inoltre, poichè spesso l’anta rimane aperta, è molto probabile negli spostamenti procurarsi contusioni alla testa.

F

F - L’anta basculante può rimanere aperta durante tutte le fasi del lavoro e permette di muoversi lateralmente e di chinarsi senza pericolo di procurarsi contusioni.

G

G - Lo scolapiatti posizionato ad un’altezza tradizionale è scomodo: il movimento per riporre i piatti appena lavati è innaturale e faticoso, il gocciolamento lungo il braccio inevitabile. Lo scolapiatti ancorato al pensile non è agevole da pulire.

H

H - La profondità 80 permette di inserire lo scolapiatti all’interno del canale, dietro al lavello. Si ha la possibilità di riporre i piatti evitando il faticoso sollevamento delle stoviglie e il gocciolamento lungo le braccia. Lo scolapiatti è collegato direttamente al sifone per lo scolo dell’acqua. guida al progetto

55


Il nuovo sistema ergonomico P20 I

L

M

Cappa P20

N

Mensolina portaspezie Prese elettriche Aspirabriciole Mini frullatore Mattarello

Mensoline portaoggetti

Tostapane

Tagliere

Il sistema P20 I - Nelle cucine tradizionali la cappa è di solito troppo vicina al volto e impedisce di chinarsi sopra le pentole per verificare il procedere della cottura.

56

guida al progetto

L - La nuova cappa Libera, con la sua forma slanciata verso l’alto, libera la visuale e dà la possibilità di avvicinarsi più comodamente e in completa sicurezza alla zona fuochi per controllare l’andamento della cottura dei cibi.

M - Le cucine con profondità del piano di 60cm, oltre ad avere la cappa troppo vicina al volto, non permettono di avere sufficiente spazio per posizionare gli utensili o gli oggetti utilizzati durante le fasi della preparazione dei cibi.

N - Il nuovo sistema ergonomico Valcucine è costituito dalla cappa P20 che dà libertà di movimento e da un sistema integrato di contenitori che permettono di avere a disposizione uno spazio per il posizionamento di vari utensili da cucina.

Nelle cucine tradizionali la parte posteriore del piano di lavoro in genere non viene sfruttata. Valcucine, con la profondità del piano di 80cm, valorizza questo spazio sfruttandolo oltre che con il canale attrezzato, anche con l’inserimento di contenitori pratici e funzionali che si integrano perfettamente

con il piano di lavoro. I contenitori occupano una profondità di 20cm (come il canale attrezzato e la cappa P20). Hanno misure variabili sia in larghezza che in lunghezza e possono essere inseriti fra il piano di lavoro e la cappa P20, oppure fra il piano di lavoro ed i pensili.

Possono contenere piccoli elettrodomestici, un tagliere, prese elettriche, vari utensili da cucina, mensoline porta oggetti.

guida al progetto

57


Sono più comode le basi con le antine o con i cestoni estraibili? A

A - Le basi tradizionali con antine e ripiani, obbligano a chinarsi e ad assumere posizioni scorrette (che a lungo andare possono causare gravi conseguenze), per prelevare o per riporre la merce che di solito è collocata in una posizione quasi inaccessibile e in una zona non illuminata. 58

guida al progetto

Il canale attrezzato Valcucine B

B - Con il cestone ad estrazione totale tutto il contenuto della base è a vista, più accessibile e a portata di mano. Valcucine propone basi con cestoni ad estrazione totale profondità 80, sia con canale attrezzato che senza canale.

Il canale attrezzato è una fascia larga 20cm all’interno dei quali si rende disponibile uno spazio per i collegamenti idraulici ed elettrici, dando libertà al progettista di collocare il lavello ed il piano cottura svincolandosi dalle posizioni prefissate delle uscite dell’acqua e del gas. Valcucine utilizza tre tipologie

di canale attrezzato: - canale in alluminio (vedi pag. 130,131): può essere collocato tra le basi ed il muro, oppure utilizzato in un’isola a centro stanza (in questo caso deve essere rifinito con schienale in legno abbinato ad un piano snack in legno); - canale in acciaio (vedi pag.

120,121): ideale per un utilizzo a centro stanza. Ha la schiena rifinita in acciaio che arriva fino a terra. Sporge di 18cm dal piano e quindi svolge anche la funzione di contenere gli schizzi d’acqua. Sulla parte prospiciente il lavello, può essere fissato il nuovo rubinetto girevole (vedi pag.45);

- canale in acciaio saldato al piano (vedi pag.127): può essere utilizzato a parete, oppure in una cucina ad isola o penisola. Costituisce un corpo unico con il piano, quindi non presentando guarnizioni le operazioni di pulizia risultano più semplici.

guida al progetto

59


Quali elementi possono essere inseriti nel canale attrezzato?

Porta taglieri e coltelli

Prese elettriche

Il canale è attrezzabile con una serie di contenitori predisposti per precise funzioni fino ad oggi sparse in cucina: scola piatti e bicchieri; vani per prese di corrente e per accesso alla valvola del gas; mensole porta coltelli e taglieri; vaschette porta alimenti di varie dimensioni; bilancia digitale; contenitori per bottiglie, 60

guida al progetto

Vasche per Depressore Valvola Gas alimenti

spezie, detersivi e mini frullatore; contenitore per depressore. Tutti gli elementi sono asportabili per una più facile pulizia; alcuni sono lavabili in lavastoviglie. Il canale è componibile in modo modulare a seconda delle esigenze e consente di lavorare più comodamente avendo tutto a portata di mano.

Bilancia

Contenitore con antina a ribalta

Gli accessori del canale attrezzato A

B

C

D

Scolapiatti

Tutti gli elementi sono asportabili. Alcuni sono lavabili in lavastoviglie.

A - Scolapiatti e scola bicchieri, costituiti da griglie in acciaio inossidabile asportabili e lavabili in lavastoviglie. L’igiene di questo sistema viene assicurata dal collegamento diretto al sifone che consente lo scarico immediato dell’acqua.

B - Contenitore dotato di antina a ribalta contenente mensole in legno naturale dotate di fori per l’inserimento di coltelli, che rimangono con la lama nascosta e orientata verso il basso, in posizione di sicurezza.

C - Vano dotato di antina a ribalta con elemento interno in legno, adatto per la collocazione di bottiglie.

D - Vaschette porta alimenti in acciaio inossidabile di varie dimensioni, dotate di coperchio e facilmente estraibili e lavabili in lavastoviglie. Comode per avere tutto a portata di mano durante la preparazione e la cottura dei cibi.

guida al progetto

61


E

F

I

L

G

H

M

N

spezie spezie spezie

E - Vano provvisto di antina a ribalta, dotato di presa elettrica e di un foro adatto per la collocazione di un mini frullatore.

62

guida al progetto

F - Bilancia elettronica completamente in acciaio inox con portata fino a 2Kg, con precisione di pesatura di 1gr.È dotata di funzione tara per poter pesare direttamente con i contenitori. La nuova bilancia rimane pronta all’uso in qualsiasi momento.

G - Vano con apertura a ribalta con contenitore in multistrati laminato per una pratica collocazione di vasetti portaspezie in vetro, forniti da Valcucine.

H - Vano per la collocazione del depressore, un elettrodomestico che, aspirando dagli appositi contenitori l’aria esistente, garantisce ai cibi in essi contenuti una maggiore salubrità, una migliore conservazione del gusto ed una maggiore durata.

I - Vano per prese elettriche dotato di interruttore per il collegamento di piccoli elettrodomestici o degli elettrodomestici fissi. Essendo molto ampio esso può contenere anche il cavo elettrico che, se lasciato sul piano di lavoro, può risultare ingombrante.

L - Vano con apertura a ribalta per un facile e comodo accesso alla valvola del gas, di solito collocata in una posizione troppo scomoda per essere quotidianamente chiusa.

M - Vaschette in alluminio dotate di antina a ribalta, comode per contenere tutto ciò che serve per l’igiene della cucina. È una valida soluzione per tenere i detersivi fuori dalla portata dei bambini.

N - Contenitore dotato di antina a ribalta per l’inserimento di mensole con fori per la collocazione di piccoli taglieri in legno e teflon atossico e per l’inserimento del mattarello.

guida al progetto

63


Quali sono le aperture più comode per i pensili? A

A

A

C

B

B

B

D

Aperture ergonomiche A - Il pensile dotato di apertura basculante garantisce grande praticità e libertà di movimento e permette di lavorare in sicurezza anche con l’anta aperta. I pistoni di equilibratura oleodinamica, consentono di aprire l’anta con una minima spinta verso l’alto.

64

guida al progetto

Il pensile Aerius Valcucine B - Il pensile con apertura a libro in orizzontale, riduce l’ingombro dato dalle normali antine dei pensili, che ostacolano i movimenti e la visuale. L’apertura viene facilitata grazie ad un sistema formato da cerniere e guide di scorrimento.

A - Il pensile dotato di apertura basculante brevettata garantisce praticità e libertà di movimento e permette di lavorare in sicurezza anche con l’anta aperta. Grazie ad un bilancere che ne regola la velocità di apertura e chiusura, l’anta leggerissima, si apre con un lieve tocco verso l’alto.

Il pensile Ala Valcucine B - La lunghezza del pensile Aerius, è variabile a seconda delle esigenze e può raggiungere un massimo di 3 metri in un unico oggetto. Nella versione con il fusto in truciolare o multistrato vengono eliminati i divisori verticali all’interno del pensile.

A - L’anta brevettata del pensile Ala si apre con un leggero movimento, grazie ad un contrappeso interno e senza l’ausilio di cerniere, molle o pistoni. Diversamente dai sistemi tradizionali, l’anta aperta non impedisce alcun movimento verticale o laterale di chi lavora.

B - La misura in lunghezza del pensile Ala, può variare in relazione alle esigenze del cliente e può raggiungere i 240cm in un unico oggetto. Si consiglia di inserire il pensile staccato rispetto agli altri elementi della cucina, per valorizzarne l’unicità estetica.

C - Aprendo un’unica anta si ha a disposizione tutta la dispensa che rimane pronta all’uso durante tutto il tempo di lavoro, eliminando le fastidiose operazioni di apertura e chiusura. Alla fine con un semplice tocco l’anta si chiude e tutto torna in ordine.

D - Avendo eliminato i divisori verticali all’interno del pensile, è aumentato lo spazio di contenimento ed è migliorata la visuale di chi lavora.

guida al progetto

65


E’ preferibile la cucina con zoccolo o la cucina sospesa? A Base con zoccolo

Si possono inserire gli elettrodomestici in una cucina sospesa? E

C Base sospesa

Muro portante

Supporto per basi sospese senza piedini

B Base con zoccolo

G

Lavastoviglie sospesa

D

F

Base sospesa

Forno all’interno di basi sospese

H

Muro non portante

Forno all’interno di un elemento sospeso a parete

Supporto per basi sospese con piedini Lavastoviglie in colonna

Riscaldamento a pavimento

Fissaggio della cucina sospesa a parete A - La cucina sospesa rende completamente libere le operazioni di pulizia sotto i mobili. La cucina con zoccolo è più difficile da pulire e quindi non può essere assicurata un’igiene perfetta. Lo sporco anche se non si vede, si accumula dietro lo zoccolo che, pur dotato di guarnizione, non è a tenuta stagna. 66

guida al progetto

B - Con la cucina sospesa si ha una migliore resa del riscaldamento a pavimento: a differenza della cucina con zoccolo non ci sono ostacoli per la diffusione del calore.

C - Per montare una cucina su di una parete portante, vengono utilizzati dei profili ad L di sostegno in acciaio. Per evitare la foratura delle tubazioni a parete è necessario utilizzare uno strumento che ne rileva la posizione esatta.

D - Se le basi vengono fissate ad una parete divisoria interna, prevedere piedini di sostegno per scaricare parte del peso a terra. Si consiglia di montare un numero di piedini tale da garantire una distanza fra essi di 120cm. I piedini forniti da Valcucine sono sottili e non compromettono l’aspetto estetico della cucina.

La lavastoviglie E - Oggi è possibile inserire anche la lavastoviglie su basi sospese, ne è un esempio la nuova lavastoviglie Smeg da 60x90 o da 60x60. È consigliabile comunque prevedere dei piedini si supporto. È necessario stabilire con precisione l’uscita a parete delle tubazioni (vedi pag.79).

Il forno F - La lavastoviglie da 76x60 può essere inserita in colonna, in posizione più elevata rispetto alla tradizionale, risultando più ergonomica. È preferibile collocarla alla destra del lavello (risulta più comoda da caricare). NB: in ogni caso prima dell’acquisto accertarsi che sia dotata del dispositivo Acquastop.

G - Anche il forno può essere inserito all’interno di una base sospesa da terra, fissata alla parete.

H - Il forno può risultare più comodo ed ergonomico, se posizionato all’interno di un elemento che può essere appeso in un punto qualsiasi della parete, eventualmente dotato di antina a ribalta che si apre e scompare sotto il mobile.

guida al progetto

67



Ingombri e dimensioni degli elementi d’arredo

LARGHEZZA

LARGHEZZA

-9

-9

1-6

v

0

-7 65

0-1

25

11

95 5 95 -12 -11 0-1 0-1 0-1 10-1 25 25 -11 -11 5 5 9 9 25

0-1

11

9

95 0 95 -10 -10 100 0 95

36

pensile Hpensile 48 H 48

102

36

48

48

36-48-60-72-96 60-72 20

102

36-48-60-72-96 192-204 10-13 16-22

0

0 5-1

25

60-72 20

192-204

PENSILI PENSILI

10-13 16-22

16-22-25 28-34 120-144-180-192-204-228

16-22-25 28-34 120-144-180-192-204-228

-45 0 -45 0 30 0-1230 0-12 -9 -9 0 6 60

ile

b aria

v

10-13 16-22 120-144-180-192-204-228

10-13 16-22 120-144-180-192-204-228

36 36 ile

b aria

-70 65-40 -40 30 60 30 60 45 45

COLONNE COLONNE

36

36 36 36

40-58-61 64-70-75 36

6-9 16-22-25 28-34 60-72

5 5 0-4 0 0-4 0 0-4 0-1-320-4 0-12 3 9 9 15 80- 15 8060 60

sospesasospesa

40-58-61 64-70-75 36

6-9 16-22-25 28-34 60-72

con piedini con piedini

36-48 variabile 60-72 6-9

6-9 10-13 16-22 60-72

-45 -45 30 0-12030 0-120 9 9 60 60

36-48 variabile 60-72 6-9

6-9

con zoccolo con zoccolo

1-6

BOISERIE BOISERIE

BASI BASI

10-13 16-22 60-72

variabile

ALTEZZA

variabile

ALTEZZA

FIANCHI FIANCHI

pensile Aerius pensile Aerius

pensile Ala pensile Ala 0 0 -12 -12 90 -24090 -240 0 0 18 18

-40 -40 -30 -90-30 -90 15 0-8015 0-80 6 6 45 45

-60 -60 45 120 45 120 90 90

pensile Hpensile 48 H 48 )

0 30

65

x ax ma (m le ( ile b 65 riabi a i va var

6 655

)

0 30

1

pensile Aerius pensile Aerius

PROFONDITA’

PROFONDITA’

35

Var ia

bile

Var ia

bile

35 35 60 50 60 50 -65 -65 -80 -80

-40

20

60

20

60

35

35 65

-40

65

96

-12

0

96

35

-50

35

-60

35

-50

-60

35

-50

-60

35

-50

-60

60

-65

60

-65

35

guida al progetto

pensile Ala pensile Ala 34

35

34

-12

0 18

18

-24

35

pensile Hpensile 48 H 48

-24

-30 -50

-60

-30

35

-50

34

96

34

11

96

3

11

3

-60

pensile Aerius pensile Aerius

70

0 40 -24 0-2 -18 0 12

80

-1 20

42

pensile Ala 42 pensile Ala

guida al progetto

71


Come si calcola la lunghezza della parete dove inserire la cucina? 366

302 300

1

1

367

300

5

60

1

372 5 60

300

1

Misura parete per cucina lineare L.300

Misura parete per cucina lineare L.300 e frigorifero L. 60 con maniglia orizzontale

311+x

321+x x

10*

1

300

20*

Misura parete per cucina lineare L.300 e frigorifero con anta bombata

Misura parete per cucina lineare L.300 e frigorifero tipo americano

1

300

72

guida al progetto

1

397 5

60

20 1

1

Misura parete per cucina ad angolo P.80, L.300

300

95

1

Misura parete per cucina con colonna ad angolo, P.60, L.300

Misura della parete

x Profondità base

dovrà essere progettato come multiplo di 15cm. Inoltre bisogna sempre considerare 1cm di tolleranza per lato ed 1cm in più se sono previste piastrelle da applicare alla parete grezza. Per inserire correttamente il frigorifero a fine composizione, è necessario prevedere

5cm in più per permettere l’apertura completa della porta con maniglia orizzontale; 10*cm in più se si inserisce un frigorifero con anta bombata; 20*cm in più se si inserisce un frigorifero di tipo americano. La profondità dei frigoriferi “Free Standing” varia in base al litraggio. Per i frigoriferi di

tipo americano con dispenser automatico di acqua e ghiaccio bisogna tener conto dell’ingombro di un eventuale rubinetto da posizionare a lato del frigo. *misure indicative che devono essere verificate in base al tipo di elettrodomestico.

In prossimità dell’angolo di una cucina è necessario sommare alla profondità delle basi, la misura del paletto d’angolo (X), utile per agevolare l’apertura delle ante. Generalmente è preferibile utilizzare un’anta con pomolo ed un’anta con maniglia orizzontale. Per inserire due ante con maniglia oriz-

zontale bisogna tener conto della loro reciproca interferenza e di conseguenza calcolare la misura del paletto d’angolo. In generale la misura del paletto d’angolo (X) è uguale a 5cm per la maggior parte delle cucine.

Paletto d’angolo Apertura con pomolo

x Profondità base

Per calcolare quale lunghezza deve avere una parete per contenere gli elementi di una cucina senza incappare in inutili costi per fuori misura, è necessario innanzitutto ricordare che una cucina è formata da moduli multipli di 15cm. Per evitare sprechi o interventi su misura, anche l’ambiente

65

Misura parete per cucina ad angolo P.65, L.300

387

x

5

300

60

300

Misura parete per cucina ad angolo P.60, L.300

80

1

1

65

60

1

Apertura con maniglia

guida al progetto

73


Quali problemi insorgono a fine composizione vicino ad una porta?

Cornice porta

Cestone a fine composizione

guida al progetto

Maniglia orizzontale a fine composizione

Lavastoviglie a fine composizione

Distacco dalla parete

Riempitivo

Riempitivo

Riempitivo

Cornice porta sporgente min. 1cm

Cornice porta sporgente min. 1cm

Cornice porta sporgente min. 1cm

Maniglia orizzontale Se la cucina prevede ante con maniglia orizzontale, bisogna mantenere una fascia di distacco dalla parete la cui larghezza va calcolata in base alla sporgenza della maniglia. In genere sono sufficienti 5cm di distacco, ma è sempre meglio informarsi sulla profondità delle maniglie che si intende

Pensile con anta a ribalta a fine composizione

min. 5cm

Distacco dalla parete

spalla di circa 5cm per permettere l’uscita del cestone senza sbattere sulla cornice della porta. Verrà poi utilizzata una fascetta di tamponamento per mascherare il foro, mentre con il piano di lavoro si arriva fino alla parete.

Cornice porta

min. 5cm

Distacco dalla parete

Cassetti o cestoni

74

Cornice porta

min. 5cm

min. 5cm

Le cornici delle porte solitamente sporgono di circa un centimetro rispetto al muro. Ecco perchè quando si progetta una cucina che arriva a ridosso di una parete dove si apre una porta, bisogna utilizzare alcuni semplici accorgimenti. Una buona regola è quella di tenere le basi staccate dalla

Cornice porta

Lavastoviglie inserire. Per ovviare a questo problema si può utilizzare un pomolo nell’anta vicina alla parete.

Una lavastoviglie a fine composizione e in prossimità di un’apertura richiede circa 5cm di distacco dalla parete per permettere di aprire l’anta senza colpire la cornice della porta. Valcucine consiglia di non inserire la lavastoviglie a fine composizione perchè, qualora l’angolo non fosse perfettamente a

Distacco dalla parete Riempitivo Cornice porta sporgente min. 1cm

Pensile con anta a ribalta squadro, potrebbero insorgere dei problemi sia per il montaggio, sia per l’apertura dell’anta. Inoltre, poichè la lavastoviglie non viene inserita all’interno di una base, ma viene agganciata ai fianchi delle basi laterali, se montata a fine composizione le verrebbe a mancare un fianco di supporto.

Se si prevede a fine composizione un pensile a ribalta particolare come il pensile Ala o il pensile Aerius, è necessario, date le notevoli dimensioni dell’anta a ribalta, montarlo ad almeno 5cm di distanza dal muro per favorire un’agevole apertura senza sbattere contro la cornice della porta.

Inoltre, vista la ricercatezza estetica di questi elementi è preferibile inserirli in posizione isolata, lontani sia dagli altri elementi della cucina, sia dalle pareti.

guida al progetto

75


A che distanza prevedere la porta rispetto ad un angolo della cucina?

Come si realizza il rilievo degli angoli? A

A

B

Angolo fuori squadro <90° D<141,5 Lunghezza parete Lunghezza cucina

K=X+16

K=X+2

P

Distacco dalla parete Riempitivo

100

100

B

Angolo fuori squadro >90° D>141,5 Lunghezza parete Lunghezza cucina

90

141,5

Cestone estraibile

X

X

Riempitivo

Misura spalla angolo-porta La misura della parete (K) fra l’angolo e la cornice della porta deve essere calcolata in base alla profondità (X) dei mobili della cucina che arrivano contro la parete stessa. In generale è sempre consigliabile mantenere un distacco di sicurezza dalla cornice della porta di circa 2cm. 76

guida al progetto

A - In presenza di basi, la misura della spalla si calcola sommando alla profondità delle basi stesse (X), 2cm di margine per arrivare alla cornice della porta. La misura totale della spalla sarà: K=X+2.

Angoli fuori squadro B - In presenza di colonne, non è sufficiente sommare alla loro profondità 2cm di sicurezza, ma bisogna considerare lo spazio occupato da un eventuale interruttore (in generale 12cm). La misura della spalla in questo caso si calcola sommando alla profondità delle colonne

(X), 2cm di distacco dall’interruttore, 12cm di larghezza dell’interruttore, 2cm di margine per arrivare alla cornice della porta. La misura totale della spalla sarà: K= X+16cm.

Prima di ordinare i mobili della cucina è opportuno fare un rilievo accurato delle pareti per verificare eventuali angoli fuori squadro. Due pareti sono perpendicolari se la diagonale, misurata ad un metro di distanza dall’angolo è 141,5cm. Il rilievo deve essere eseguito a diverse altezze, ma va posta particolare

attenzione alla quota corrispondente al piano di lavoro (circa 90cm da terra), per il quale si consiglia di riprodurre una sagoma in compensato. Anche un piccolo errore nel rilievo infatti, costringerebbe ad una costosa lavorazione di adattamento del piano con molte probabilità di errore.

Se l’angolo della cucina è fuori squadro, si possono verificare due casi: A - la diagonale è <141,5 quindi l’angolo è <90°. In questo caso la lunghezza della cucina deve essere minore della lunghezza della parete, soprattutto se a fine composizione sono inseriti cestoni, cassetti oppure

la lavastoviglie o il forno. B - la diagonale è >141,5 quindi l’angolo è >90°. In questo caso la lunghezza della cucina può corrispondere alla lunghezza della parete. La parte anteriore che rimane vuota, viene sistemata con un riempitivo. Il piano di lavoro verrà prodotto utilizzando una sagoma. guida al progetto

77


Che altezza deve avere la soglia della finestra?

Come si progetta la zona lavello sotto la finestra? canale attrezzato H6 o H18 con scolapiatti

A

finestre ante scorrevoli orizzontali o verticali

B

finestre ante battenti e lavello centrato

C

finestre ante battenti e lavello non centrato: rubinetto ribaltabile

J

Y

J

Y

3

25

canale attrezzato H6 o H18

alzatina H6

Y

J

Y

J

3

3

alzatina H1

Altezza soglia finestra Per evitare che sia la soglia finestra a vincolare la scelta dell’altezza della cucina, è necessario determinarla a priori con alcuni accorgimenti. L’altezza della soglia finestra (Y) viene calcolata sommando all’altezza della cucina (J), 3cm di margine fino all’appoggio del davanzale, oppure 25cm di 78

guida al progetto

La zona lavello margine se viene inserito sotto la finestra il canale attrezzato con lo scolapiatti (25cm è da considerarsi una misura media di ingombro dei piatti inseriti nello spazio apposito del canale attrezzato). L’altezza (J) della cucina varia in base all’altezza del piano da terra e alla presenza del canale

attrezzato o dell’alzatina. L’altezza della soglia finestra è così determinata: Y=J+3cm oppure Y=J+25cm.

Se si dispone il lavello in corrispondenza di una finestra, la vista può spaziare ed il lavoro diventa più piacevole e quindi meno faticoso. Molto spesso si rinuncia alla funzionalità e all’estetica del lavello sotto finestra perchè subentra il problema di dove posizionare lo scolapiatti (che in realtà con

l’utilizzo della lavastoviglie sarebbe superfluo). Valcucine propone due soluzioni: lo scolapiatti nel canale attrezzato (vedi pag.59) oppure lo scolapiatti a carrello estraibile da inserire all’interno di una base posizionata a fianco della base lavello. Nell’inserire il lavello sotto la

finestra, è necessario fare in modo che l’apertura delle finestre non interferisca con il rubinetto. Questo può essere fatto in tre modi: A - inserendo finestre scorrevoli in senso orizzontale o verticale; B - posizionando il rubinetto perfettamente in asse con

l’apertura delle finestre a battente; C - inserendo un rubinetto ribaltabile se non è posizionato perfettamente in asse con l’apertura delle finestre. In questo caso bisogna considerare un ingombro di circa 13cm del rubinetto ripiegato, per calcolare l’altezza della soglia finestra. guida al progetto

79


A che altezza fare lo scarico e gli allacciamenti idraulici?

interasse lavello

A

45/60/80/90/120 7

80

guida al progetto

60

24 16

Y2

34

D 36

Y1=34cm+16cm=50cm Y2=50cm+24cm=74cm. D - Cucina sospesa H58 da terra a base H36: Y1=58cm+7cm=65cm Y2=65cm+8cm=73cm. Visto il ridotto spazio utile per l’uscita delle tubazioni, si sconsiglia di inserire il lavello all’interno di una base sospesa H36.

7 8

A - cucina con zoccolo H13cm e base H72: Y1=13cm+16cm=29cm Y2=29cm+36cm=65cm. B - cucina con piedini H25cm e base H60: Y1=25cm+16=41cm Y2=41cm+24cm=65cm. C - cucina sospesa H34cm da terra e base H60:

Y1

25

Tre esempi di calcolo per l’uscita delle tubazioni Frontalmente l’uscita degli scarichi deve preferibilmente essere centrata sull’asse del lavello e deve essere tenuta a circa 7cm di distanza da entrambi i fianchi della base.

60

16

Y2 Y1

Cucina sospesa H34cm da terra e base H60

58

base da terra K (sia essa con lo zoccolo, con i piedini o sospesa) aumentata di 10cm corrispondenti allo schienalino basso di fondo + circa 6cm di sicurezza. Y2 è uguale a Y1+24cm se in presenza di base da 60, Y1+36cm se in presenza di base da 72.

Cucina con piedini H25cm e base H60

Y2

In questa tipologia di cucina lo spazio utile per l’uscita delle tubazioni, deve corrispondere allo spazio libero (cioè privo di schiena) della base sottolavello. Tale spazio è compreso fra Y2 (limite superiore) e Y1 (limite inferiore), dove: Y1 è uguale all’altezza della

Cucina con zoccolo H13cm e base H72

Y1

Cucina che poggia su una parete

24

72

36 16

Y2

13

K

Y1

16

Y2 Y1

Area utile per l’uscita degli scarichi e degli allacciamenti dalla parete

schienalino basso di fondo

C

60/72

31/46/66/76/106

24/36

7

B

Cucina sospesa con basi H36

guida al progetto

81


Dove posizionare lo scarico e gli allacciamenti in una cucina ad isola?

interasse del canale attrezzato

interasse vuoto sanitario

24/36 K

5/8

11

5/8 60

16

Y2 Y1

vuoto sanitario fra le due basi accostate

35/60

interasse del canale attrezzato

scarichi e allacciamenti escono dalla parete

area utile per l’uscita delle tubazioni dal pavimento

30

interasse del lavello

interasse vuoto sanitario

... e in una cucina con penisola o con isola e canale attrezzato?

35/60

13

60

Cucina a penisola con canale attrezzato e piedini

Penisola su piedini con canale attrezzato

Isola su piedini senza canale attrezzato In presenza di una cucina ad isola senza canale attrezzato e sospesa su basamento, le uscite degli scarichi e degli allacciamenti idraulici a pavimento devono avvenire a cavallo dell’interasse degli 8cm di vuoto sanitario che si formano accostando di schiena due basi da 60cm (di cui una lavello) o a 82

guida al progetto

cavallo dell’interasse dei 5cm che si formano se si accostano di schiena una base lavello da 60 e una base da 35. Inoltre le tubazioni saranno centrate sull’interasse della base lavello, l’unica priva di schiena e quindi ispezionabile. Valcucine fornisce a richiesta un carter in alluminio di di-

mensioni 30x5cm, che ha la funzione di nascondere le tubazioni. La loro uscita dal pavimento deve quindi avvenire all’interno di questo spazio.

scarichi e allacciamenti escono dal pavimento

Gli allacciamenti idraulici devono uscire dalla parete in corrispondenza del canale attrezzato. È necessario quindi stabilire a priori la posizione esatta del canale, in modo da centrare l’uscita delle tubazioni, all’interno degli 11cm di vuoto, misurati a cavallo dell’interasse del canale stesso

e in un’area compresa fra Y1 (dato dall’altezza della base da terra K, + 16cm corrispondenti allo schienalino basso di fondo + circa 6cm di sicurezza) e Y2 (uguale a Y1 + 24cm se in presenza di base da 60, 36cm se in presenza di base da 72). Il tubo dello scarico va posizionato nella parte più bassa.

Cucina ad isola con canale attrezzato e zoccolo

Isola con canale attrezzato a terra Per la cucina ad isola con canale attrezzato in acciaio che poggia a terra, gli allacciamenti idraulici devono avvenire in corrispondenza dell’interasse dell’area libera inferiore del canale che misura 13cm di larghezza. Da qui le tubazioni possono giungere a destinazione passando attraverso il

canale stesso. Se il canale attrezzato in acciaio viene utilizzato per la cucina a penisola, le tubazioni possono uscire dalla parete ma è necessario ordinare un canale con fianco speciale.

guida al progetto

83


Come si può evitare la formazione di muffa sugli angoli? A Isolante

Isolante

Solaio

PONTE TERMICO

PONTE TERMICO

A

C

B Solaio

Quali intonaci scegliere?

Isolante

B

Solaio

ISOLAMENTO ESTERNO

Temperatura parete in corrispondenza dell’angolo, 15° C

Temperatura parete in corrispondenza dell’angolo, 18° C

Formazione di micro condensa quindi muffa

Pittura isolante

Temperatura parete in corrispondenza dell’angolo, 19° C

Assenza di muffa

Assenza di muffa

INTONACO

INTONACO

SINTETICO Temperatura parete esterna 5 ° C

Temperatura parete interna 19° C

Temperatura parete esterna 5 ° C

Temperatura parete interna 19° C

Temperatura parete esterna 5 ° C

NATURALE

Temperatura parete interna 19° C

Gli intonaci A - La cucina è l’ambiente in cui l’umidità relativa è spesso molto alta e in corrispondenza del solaio, se non si è provveduto in fase di costruzione ad eliminare il ponte termico, si possono determinare problemi dovuti alla condensa, con relativa formazione di muffa.

84

guida al progetto

B - In commercio esistono delle particolari pitture isolanti che evitano l’abbassamento della temperatura dovuto al ponte termico in corrispondenza del solaio e quindi impediscono la formazione della muffa.

C - La soluzione ottimale è quella di inserire in fase di costruzione un buon isolamento termico esterno in corrispondenza del solaio, che elimini completamente il ponte termico con tutti i suoi effetti negativi.

In commercio esistono diversi tipi di intonaci, alcuni sintetici, altri naturali. La bioarchitettura consiglia l’utilizzo solo di intonaci naturali, meno dannosi per la nostra salute. Essi sono costituiti da malte di calce e sabbia, senza l’utilizzo di cemento. L’intonacatura con malta di calce, non teme

l’umidità, ha proprietà antibatteriche e antimuffa, è altamente traspirante ed è un ottimo coibente termico. Il lento indurimento dovuto alla presenza del silicato bicalcico dà all’intonaco un’eccellente resistenza agli sbalzi termici, una perfetta adesione ai supporti, un’ottima elasticità. Que-

ste caratteristiche determinano una lunghissima durata ed un’elevata affidabilità, garantendo una grande resistenza a flessione e a compressione. Per quanto riguarda le pitture, ottime sono quelle ai silicati formate da silicato di potassio e pigmenti minerali naturali. Esse sono traspiranti, igieni-

che, e tollerano bene l’umidità, avendo un’alta permeabilità al vapore acqueo. In cucina, è importante anche la scelta dei colori in quanto influenzano la luminosità dell’ambiente: i colori chiari ingrandiscono gli spazi, mentre le tonalità più calde creano una giusta armonia. guida al progetto

85


65

80

52,5

57,5

72,5

Y1

Y2

=

K

60

=

7,5

Come si posizionano le piastrelle sulla parete?

68

Quali pavimenti scegliere per la cucina?

Cotto, pietra, marmo, granito, sono materiali naturali che vanno trattati con prodotti impermeabilizzanti, in quanto tendono a macchiarsi. Il legno infonde nella cucina una calda atmosfera, solo se rifinito con vernici naturali che ne esaltano la matericità. Bisogna fare attenzione a non bagnarlo conti86

guida al progetto

nuamente in quanto con l’umidità varia di dimensione. Va comunque accettato quell’effetto di vissuto perchè, anche se si utilizza un legno resistente come il rovere, è molto facile che corpi contundenti possano rovinarlo e sughi, vino, caffè possano macchiarlo. In alternativa ai materiali natu-

rali, si possono utilizzare le piastrelle in monocottura, molto resistenti perchè impasto e smalto vengono cotti contemporaneamente ad altissima temperatura. Quelle in bicottura sono più raffinate ma anche più delicate e si scheggiano facilmente trasmettendo una sensazione di degrado.

Nel progettare un pavimento disegnato, ad esempio un veneziano con contorno di diverso colore, è importante conoscere esattamente le misure di copertura dei mobili e la loro collocazione, per non vanificare il progetto grafico del pavimento con risultati estetici diversi da quelli ipotizzati.

Dietro gli elementi della cucina, non è necessario tappezzare tutta la parete di piastrelle, sia per un motivo economico, sia perché si rischia di creare una barriera alla traspirabilità del muro. Bisogna calcolare la superficie da piastrellare in relazione all’altezza delle basi e alla posizione dei pensili.

La misura in altezza delle piastrelle (K) è ricavata sottraendo all’altezza del bordo inferiore dei pensili (Y2), l’altezza del piano di lavoro (Y1). Dato che l’altezza del piano di lavoro può variare, è buona regola piastrellare per sicurezza circa 10cm in più sotto il piano. In corrispondenza del piano

cottura, è preferibile piastrellare fino al bordo inferiore della cappa. Per ricavare tale misura è necessario conoscere anticipatamente il tipo di cappa che verrà utilizzata. Per la maggior parte delle cappe, la distanza dal piano di lavoro è 68cm. Un eventuale decoro andrebbe collocato in posizione centrale

rispetto alla parte piastrellata che rimane visibile. Prima di rivestire la parete è necessario prevedere una presa elettrica in corrispondenza del piano di lavoro, rispettando una distanza minima di 60cm sia dal piano cottura che dal lavello (vedi pag.107).

guida al progetto

87



A cosa servono i fori di ventilazione?

Piano cottura con termocoppia e/o utilizzo di gas metano

Piano cottura senza termocoppia e/o utilizzo di gas GPL

Foro di ventilazione per l’ingresso dell’aria O12cm superficie minima 100cm2

All’interno della cucina, deve necessariamente affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas. Inoltre bisogna tener conto che l’aspirazione della cappa in mancanza di afflusso d’aria dall’esterno, può generare una depressione che impedisce la completa espul90

guida al progetto

sione dei fumi. Per ovviare a questi due problemi l’afflusso naturale dell’aria deve avvenire per via diretta attraverso aperture permanenti di ventilazione praticate sulle pareti del locale che danno verso l’esterno. Tali aperture, regolamentate dalla Normativa UNI7129, devono rispondere ai seguenti requisiti:

Fori di ventilazione per l’ingresso dell’aria O12cm superficie totale 200cm2

- avere sezione netta di pas2 saggio di almeno 6cm per ogni kW di portata termica installata, 2 con un minimo di 100cm ; - se il piano cottura non è provvisto di termocoppia (dispositivo che impedisce la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della fiamma), è necessario praticare un ulteriore foro per

arrivare ad una sezione minima 2 di ventilazione di 200cm. È consigliabile praticare il secondo foro nella parte alta del locale così da risolvere il problema dato dall’utilizzo di gas GPL che, oltre a richiedere un maggiore apporto d’aria per la combustione, ha una densità relativa inferiore rispetto al metano.

Gli odori si espandono anche negli altri ambienti della casa

Foro di ventilazione in un locale adiacente alla cucina

Foro di ventilazione in una parete interna alla cucina

Tutti gli odori vengono convogliati nella giusta direzione ed espulsi dalla cappa

La normativa consente anche la ventilazione indiretta, mediante prelievo dell’aria da locali adiacenti a quello da ventilare purchè il locale adiacente sia dotato di ventilazione diretta e non sia adibito a camera da letto o non sia un ambiente con alto rischio d’incendio (autorimesse, garage, magazzini).

Inoltre il locale adiacente non deve essere messo in depressione rispetto al locale da ventilare per effetto della presenza di un altro apparecchio funzionante con un qualsiasi combustibile (caminetto, stufa...) oppure con un dispositivo di aspirazione per il quale non sia stato previsto un ingresso

di aria. Il flusso d’aria dal locale adiacente può avvenire attraverso aperture permanenti oppure, in presenza di porte che dividono i due ambienti, può essere ricavato maggiorando la fessura tra la porta ed il pavimento (min. 2cm). Valcucine consiglia di praticare dove possibile le aperture di ven-

tilazione in un locale adiacente alla cucina in quanto si evitano le fastidiose corrrenti d’aria fredda (l’aria prima di raggiungere la cucina fa in tempo a riscaldarsi) e gli odori non si espandono verso gli altri ambienti della casa ma vengono convogliati nella giusta direzione.

guida al progetto

91


A cosa serve la valvola di ritegno?

Entrata di gas tossici da camini adiacenti

Cappa senza valvola di ritegno

Cappa senza valvola di ritegno

Locale in depressione Entrata di odori da altri locali Cappa senza valvola di ritegno Canna fumaria collettiva ramificata

Locale in depressione

Valcucine ha adottato su tutti i modelli di cappe una speciale valvola di ritegno che, a motore spento si chiude impedendo afflussi d’aria esterna indesiderati e a motore acceso automaticamente si apre. L’assenza di tale valvola rischia di causare sgradevoli inconvenienti. In particolari situazioni che 92

guida al progetto

Fuoriuscita di aria calda

possono crearsi all’interno dell’abitazione (correnti d’aria o depressioni) l’eventuale vicinanza del foro di espulsione esterno ad altri camini può provocare l’aspirazione dei gas tossici provenienti dal caminetto, dalla stufa, o dagli scarichi delle caldaie. Inoltre in assenza di valvola di

ritegno si può verificare l’ingresso fastidioso di aria fredda dall’esterno. Per effetto camino, la cappa sprovvista di valvola di ritegno, anche se spenta, tende ad aspirare l’aria calda dalla stanza e a convogliarla verso l’esterno determinando un consumo energetico indesiderato.

In un edificio multipiano in genere i fumi vengono fatti convogliare all’interno di una canna fumaria collettiva prima di essere evacuati in atmosfera. La canna fumaria deve rispondere ai requisiti costruttivi della UNI EN 1443. Inoltre deve essere termicamente isolata per evitare fenomeni di condensa

o di raffreddamento dei fumi e deve avere andamento verticale ed essere priva di qualsiasi strozzatura. Lo scarico delle esalazioni delle cappe delle cucine deve avere una canna collettiva ramificata adibita solo a tale uso. Un problema da non sottovalutare è l’eventuale utilizzo di

una cappa aspirante priva della valvola di ritegno. In questo caso l’eventuale condotta in comune con altre abitazioni può attirare all’interno della cucina i fumi e gli odori dei cibi provenienti dai vicini. Se la cappa non possiede la valvola di ritegno integrata, si consiglia il montaggio di una

valvola unidirezionale separata, in corrispondenza della parete esterna.

guida al progetto

93


Quali sono le tipologie di cappe?

Quali dimensioni deve avere la cappa per una buona aspirazione? Fessura per l’aspirazione dei fumi

A

B 50

aspirazione a parete

aspirazione sottopensile

aspirazione ad isola

A

100

60 < 65

A

60

aspirazione da piano

B

B

> 65

120

80

80

La profondità della cappa A - La cappa in cucina ha un ruolo fondamentale in quanto elimina gli odori causati dalla cottura dei cibi ed aspira i vapori che, altrimenti, ristagnerebbero e tenderebbero a condensarsi sulle superfici fredde della cucina. Inoltre serve ad eliminare i gas di combustione che sono tossici (ossido di 94

guida al progetto

carbonio e ossido di azoto). In commercio esistono diverse tipologie di cappe: - cappe a parete: da utilizzare per le cucine posizionate lungo una parete; - cappe sottopensile: sono integrabili completamente all’interno dei mobili della cucina; - cappe ad isola: da utilizzare

se la zona cottura è posizionata a centro stanza; - cappe da piano: possono chiudersi e mimetizzarsi completamente con il piano di lavoro della cucina.

B - Per ridurre la diffusione degli odori è preferibile utilizzare delle cappe che parzializzano il più possibile l’entrata dell’aria. Il sistema migliore è quello di avere una cappa chiusa su tre lati.

A - molto spesso la cucina con profondità 80 viene corredata da una cappa aspirante di dimensioni ridotte (prof. 50cm), che non permette di avere una buona aspirazione dei fumi.

60

La larghezza della cappa e l’altezza dal piano di lavoro B - Per la profondità 80, Valcucine propone cappe con forme e dimensioni tali da riuscire a coprire completamente la zona cottura, con maggiori vantaggi per l’aspirazione. Nella cappa Libera, gli odori vengono convogliati da un flusso lamellare d’aria nell’apposita fessura.

A - Con un piano cottura di larghezza maggiore o uguale alla cappa, vapori e odori non possono essere aspirati completamente, soprattutto se la cappa non è dotata di motore potente. Per motivi di sicurezza l’altezza della cappa dal piano cottura non deve essere inferiore ai 65cm.

B - Se si inserisce una cappa di larghezza maggiore rispetto al piano cottura, si ottiene un’aspirazione più completa e un risultato estetico sicutamente più accattivante in quanto la cappa può diventare un elemento d’arredo e di design che caratterizza la cucina.

guida al progetto

95


A

motore remoto con fissaggio alla parete

B

15

min. 30

motore remoto

Quali accorgimenti sono necessari per il tubo di aspirazione?

10

Come si può ottenere una cappa silenziosa?

motore interno

. . . bz

zz..

..

motore remoto con fissaggio al tetto

C

tubo con angoli stondati a 45°

Il cuore della cappa è il motore, che ne determina la capacità aspirante. Per ottenere una buona aspirazione, la potenza del motore deve essere adeguata alla forma, alla tipologia e alla misura della cappa. Il motore può essere posizionato all’interno della cappa e in questo caso deve essere di 96

guida al progetto

ottima qualità per avere una rumorosità contenuta. Se si vuole ridurre ulteriormente la rumorosità si può installare un motore remoto esterno avendo cura di eseguire una conduttura che eviti la formazione di vortici d’aria che potrebbero rendere la cappa molto rumorosa (vedi pag.95).

Il motore remoto può essere fissato alla parete esterna della casa o sopra il tetto. Tutte le cappe Valcucine hanno come minimo un motore in3 terno da 750m (volume d’aria aspirato in un’ora). Nel caso di cappe di notevoli dimensioni, viene aumentata la potenza inserendo due motori.

A richiesta tutte le cappe Valcucine possono essere dotate di motore remoto in sostituzione del motore interno. Per ottenere una funzionalità ottimale Valcucine consiglia di utilizzare un motore remoto che sia della stessa ditta della cappa aspirante.

D

tubo con angolo stondato a 90°

A - Per aumentare l’efficienza della cappa, la lunghezza del tubo di espulsione e il numero di curve a 90°, vanno limitati al massimo (ogni curva riduce la velocità dei fumi e quindi il potere aspirante del 20%). Inoltre il tubo deve avere un percorso lineare di almeno 30cm prima di una curva a 90°.

tubo con angolo a spigolo a 90°

B - Il diametro del foro sul muro non deve essere inferiore al diametro del tubo in uscita dalla cappa, altrimenti viene a crearsi una strozzatura che comporta turbolenze, aumento della resistenza dell’aria ed elevata rumorosità.

tubo liscio

tubo flessibile in alluminio

C - Il tubo deve avere gomiti stondati e non ad angolo retto, in quanto in prossimità degli spigoli si formano turbolenze d’aria che pregiudicano l’espulsione completa degli odori verso l’esterno. La soluzione migliore è quella che prevede angoli stondati a 45°.

tubo estendibile spirale in acciaio e tessuto di vetro

D - È consigliato l’uso di tubi con una superficie interna liscia, che evita il formarsi di turbolenze. Per percorsi non lineari si possono utilizzare tubi in alluminio flessibile, privi di spigoli. È preferibile non utilizzare tubi estendibili a soffietto, che creano maggiore resistenza e rumorosità. guida al progetto

97


Come nascondere il tubo della cappa se il foro è già esistente?

Dove eseguire il foro uscita fumi per mimetizzare il tubo della cappa?

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Tubo cappa di sezione minima piatto rettangolare nascosto da mensola

A

Quando si acquista o si affitta una vecchia casa, è possibile trovare il foro uscita fumi in una posizione indesiderata rispetto al progetto della nuova cucina. Gli esempi suggeriscono tre possibili soluzioni adatte a nascondere il tubo della cappa, che molto spesso risulta antiestetico. 98

guida al progetto

Tubo cappa nascosto da mensolone prof. 35 o 60 con bordo frontale H12

A - Se si utilizza un tubo piatto esso si può mimetizzare con una mensola sottile. Valcucine sconsiglia questo tipo di tubo in quanto ha lo svantaggio di essere molto rumoroso. B - Se si utilizza un tubo di dimensioni normali, esso può essere nascosto da una mensola con bordo rialzato.

Tubo cappa nascosto da trave in cartongesso

B

C - In alternativa può essere costruita una trave o un controsoffitto in cartongesso. N.B.: In caso di lavori di ristrutturazione si consiglia di allargare il foro almeno fino a 12cm di diametro oppure, se possibile, di predisporlo nella giusta posizione per evitare il

C

tubo di collegamento a vista. Inoltre bisogna fare molta attenzione a non utilizzare lo stesso condotto di scarico della caldaia a gas o del caminetto.

Predisponendo già in fase di progetto il foro uscita fumi e l’uscita dei cavi di alimentazione elettrica alla giusta altezza, si può evitare la vista del tubo di collegamento e della presa elettrica che spesso risultano antiestetici. Gli esempi di posizione dei fori e dei cavi di alimentazione riportati nei disegni delle pa-

gine seguenti si riferiscono alle cappe brevettate Valcucine. Per cappe diverse andranno richieste le misure esatte al relativo produttore. Per la cucina a parete l’altezza dell’interasse del foro di uscita fumi, verrà calcolata sommando all’altezza della base e dello schienale, una misura variabile

a seconda del tipo di cappa. L’uscita del cavo di alimentazione elettrica dovrà avvenire tenendo come riferimento la misura del filo superiore della cappa, aumentata per sicurezza di 5cm. Le cappe Valcucine possono avere l’uscita dei fumi posteriore. Se non si ha la possibilità di far

uscire i fumi in posizione nascosta dietro la cappa, si può ordinare il copritubo e far uscire i fumi a parete o a soffitto. Per le cucine ad isola, l’interasse del foro a soffitto deve essere centrato sul piano cottura e posizionato ad una distanza dal bordo della base variabile a seconda del tipo di cappa. guida al progetto

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100

60-65-80

107

65

90-120

120

10

20

La cappa Libera può avere il foro uscita fumi sia sul lato superiore, sia sul lato posteriore, in posiziona centrale. Visto l’esclusivo design della cappa, si consiglia (se possibile) di utilizzare esclusivamente il foro posteriore in modo che il tubo rimanga completamente nascosto. L’altezza dell’inte100

guida al progetto

75

71 Y2

Y2

5 3,75 Area utile per l’uscita cavi elettrici dal soffitto

Uscita cavi elettrici in prossimità del supporto a soffitto

Altezza interasse foro per uscita fumi a parete: Y1+Y2+75cm

La cappa Cielo rasse del foro sulla parete si calcola sommando all’altezza del piano di lavoro (Y1) e dello schienale della cucina (Y2), 56cm. L’altezza dell’uscita dei cavi elettrici, perchè la presa rimanga in posizione nascosta, si ottiene sommando a Y1 e Y2, 70cm (5cm sopra il lato superiore della cappa).

Distanza foro uscita fumi rispetto al bordo della base: X1+10cm

Cucina ad isola

Y1

La cappa Libera

X1

Y1

56 Y2

Y2 Y1

Y1

Altezza interasse foro per uscita fumi: Y1+Y2+56cm

Altezza foro per uscita cavo alimentazione elettrica: Y1+Y2+71cm

10

17,5

Altezza dell’uscita alimentazione elettrica dalla parete: Y1+Y2+70cm

90 Distanza dell’interasse foro uscita fumi a soffitto rispetto alla parete: 10cm

5 3,75

70

Distanza dell’interasse foro uscita fumi opzionale, rispetto alla parete: 20cm

Fori per fissaggio copritubo a soffitto

-120

Y

80

66

80

Nella cappa Cielo l’uscita fumi si trova nella parte superiore in posizione centrale, quindi il foro sulla parete o sul soffitto dovrà essere eseguito, in senso longitudinale alla cucina, perfettamente in corrispondenza dell’interasse del piano cottura. Nel caso di uscita fumi dalla parete, per nascondere il

La cappa Vitrum tubo di aspirazione è necesssario calcolare l’altezza dell’interasse del foro, sommando a Y1 e Y2, 75cm. L’altezza dell’uscita dei cavi elettrici viene calcolata sommando a Y1 e Y2, 71cm.

La cappa Vitrum viene utilizzata in una cucina ad isola e viene fissata a soffitto mediante una struttura a traliccio in acciaio. La misura (Y) del traliccio varia da un minimo di 71,5cm ad un massimo di 211,5cm. La cappa è formata da un corpo in acciaio ed è completata da un vetro frontale e da uno ver-

ticale, che hanno il compito di contenere e convogliare vapori e odori. L’interasse del foro uscita fumi a soffitto (diametro 15cm) viene così determinato: - in senso longitudinale viene centrato sull’interasse del piano cottura; - in senso trasversale al piano

di lavoro è necessario sommare 10cm alla profondità della base (X1). L’uscita dell’alimentazione elettrica a soffitto deve avvenire in corrispondenza del foro uscita fumi, dentro uno dei quattro angoli con lato 5x5cm che rimangono interni al copritubo in acciaio.

In presenza di tetto inclinato è necessario prevedere un elemento che adatti il traliccio all’inclinazione del tetto stesso. In presenza di controsoffitto in cartongesso Valcucine realizza un distanziale a misura su cui fissare il traliccio della cappa.

guida al progetto

101


80

60

100

65

110

110

60 - 9

10

min.33

40 Distanza foro uscita fumi rispetto al bordo della base: 40cm

Cavi in acciaio per fissaggio vetro alla parete. H min. da terra 250cm

0 - 120

Copri tubo in acciaio H20cm

Distanza dall’interasse foro uscita fumi al muro: 10cm

27

35

Altezza foro per uscita cavo alimentazione elettrica: Y1+Y2+65cm

250

Y2

70 Y2

Y1

26

Y1

Area utile per l’uscita cavi elettrici dal soffitto

Uscita dell’alimentazione elettrica dal soffitto: in prossimità del foro uscita fumi.

60

Y1

10

Distanza dell’interasse del foro uscita fumi rispetto alla parete: 33cm

12,5

Altezza interasse foro uscita fumi: Y1+Y2+70cm

VISTA DELLA CAPPA DALL’ALTO

La cappa Linea La cappa Linea ha il foro uscita dei fumi sul lato superiore. Va fissata direttamente a soffitto in corrispondenza di una cucina ad isola. Le coordinate dell’interasse del foro uscita fumi a soffitto vanno calcolate nel seguente modo: - in senso longitudinale alla cucina il foro va centrato sull’in102

guida al progetto

La cappa Mare terasse del piano cottura. - in senso trasversale si calcola una distanza di 40cm dal bordo della base. In prossimità del foro uscita fumi, devono uscire anche i cavi di alimentazione elettrica, che verranno poi nascosti dal carter in acciaio della cappa (vedi figura).

La cappa Mare va fissata a soffitto e può essere utilizzata sia per una cucina a parete, sia per una cucina ad isola. È formata da un vetro sagomato agganciato ad una struttura tubolare in acciaio che contiene il motore e la cui misura Y1 varia da min.90cm a max.170cm. Il filtro è una mezza sfera

La cappa P20 con uscita fumi a parete asportabile i cui supporti contengono ciascuno due luci led. In una cucina a parete l’interasse del foro uscita fumi deve essere centrato sul piano cottura e deve essere distante dalla parete 33cm. L’uscita dell’alimentazione elettrica della cappa deve avvenire in prossimità del foro uscita fumi.

Con la Cappa P20, si può prevedere il foro per l’uscita fumi sia a soffitto, sia a parete, ma non in posizione nascosta dietro il corpo della Cappa. Per l’uscita fumi a soffitto, l’interasse del foro deve essere eseguito a 10cm di distanza dalla parete, e centrato sul piano cottura. Per l’uscita fumi a parete, se

c’è la possibilità, è preferibile eseguire il foro in prossimità del corpo della cappa in modo tale che esso rimanga nascosto: l’altezza dell’interasse del foro (diametro 15cm) sulla parete viene così calcolato: Y1+Y2+70cm (vedi figura). Il tubo poi verrà mascherato con un copri tubo in acciaio H20cm.

Nel caso il foro sia già esistente, il tubo verrà mascherato con un copritubo in acciaio fatto su misura. L’uscita dalla parete dei cavi di alimentazione elettrica deve avvenire alla seguente altezza: Y1+Y2+65cm. I supporti a parete per il fissaggio dei cavetti di sostegno del

vetro, vanno preferibilmente posti a filo dei lati della cappa, ad un’altezza minima da terra di 250cm.

guida al progetto

103


33

48

48/60

50

0

90 - 12

80

120 - 1

104

guida al progetto

Distanza dell’interasse del foro uscita fumi rispetto alla parete: 16,8cm

Uscita cavo alimentazione ettrica

53/65

37/49 11

Y2

Y2 Y1

Uscita fumi a parete Altezza foro per uscita cavo alimentazione elettrica: Y1+Y2+53/65cm

12,5

La cappa Lux La cappa Lux è costituita da un corpo aspirante in acciaio, che può raggiungere 180cm di lunghezza in un solo elemento. È provvista di un vetro che ha la funzione di convogliare i fumi, a cui viene applicato un profilo in alluminio dotato di luci Led.

16,8

Uscita cavo alimentazione elettrica

Uscita fumi a parete Altezza foro per uscita cavo alimentazione elettrica: Y1+Y2+53cm Profilo in alluminio per supporto Led Altezza interasse foro uscita fumi dietro la cappa: Y1+Y2+34cm

Foro posteriore uscita fumi

Foro posteriore uscita fumi

Distanza dell’interasse del foro uscita fumi rispetto alla parete: 10cm

Y1

Y2 Y1

53 Y2 Y1

34

10

Altezza interasse foro uscita fumi dietro la cappa: Y1+Y2+37/49cm

La Cappa Pensile La Cappa Lux può avere il foro per l’uscita fumi verso l’alto oppure sul lato posteriore, a 12,5cm di distanza dall’interasse della cappa, verso sinistra (vedi disegno). L’altezza dell’interasse del foro per l’uscita fumi si calcola nel seguente modo: Y1+Y2+34cm (vedi figura).

L’altezza dell’uscita dei cavi elettrici: Y1+Y2+53cm. Per realizzare l’uscita fumi a soffitto, l’interasse del foro viene eseguito ad una distanza di 10cm dalla parete.

La Cappa Pensile è dotata di un corpo aspirante inclinato che viene nascosto da un’anta a ribalta. Può avere altezza 48cm oppure 60cm ed una larghezza di 90cm o 120cm. La Cappa Pensile può avere il foro per l’uscita fumi sul lato superiore (in questo caso si può prevedere il foro uscita

fumi sia a soffitto, sia sulla parte alta della parete) o sul lato posteriore in posizione nascosta. Per la Cappa Pensile con uscita fumi a soffitto, l’interasse del foro deve essere eseguito a 16,8cm di distanza dalla parete, e centrato sul piano cottura. Per la Cappa Pensile con usci-

ta fumi sul lato posteriore in posizione nascosta, l’altezza dell’interasse del foro a parete (diametro 15cm) viene così calcolata: Y1+Y2+37cm per la cappa H48cm e Y1+Y2+49cm per la cappa H60cm (vedi figura). L’uscita dei cavi di alimentazione elettrica deve avvenire alla seguente altezza: Y1+Y2+53cm

per la cappa H48cm e Y1+Y2+65cm per la cappa H60cm.

guida al progetto

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Uscite fumi: Ø15cm per motore interno, Ø20cm per motore esterno.

Abbassamento in cartongesso

150

Uscite fumi: Ø15cm per motore interno, Ø20cm per motore esterno.

100

150

28

100

130

12

30

30

120

Abbassamento in cartongesso

23

4

PROSPETTO

120 240 270

27 57

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guida al progetto

Vetro curvo che contiene i fumi senza togliere libertà visiva e di movimento

93 SEZIONE

PIANTA

La Cappa Rondine Valcucine La Cappa Rondine è provvista di corpo aspirante che viene nascosto da un abbassamento in cartongesso contenente al suo interno anche un elemento di supporto alle staffe di fissaggio del vetro. Il cartongesso deve essere perfettamente aderente al supporto per evitare che, avvitando le staffe di

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27 57

Vetro curvo che contiene i fumi senza togliere libertà visiva e di movimento

93

240 270

120

2,5

PROSPETTO

SEZIONE

PIANTA

La Cappa Rondine Alessi fissaggio, esso si pieghi. Il corpo che contiene il motore è stato progettato per poter avere le uscite fumi su tutti e quattro i lati e un’uscita a soffitto. In questo modo la Cappa Rondine può essere inserita in un qualsiasi ambiente. Se si desidera avere l’uscita fumi a soffitto, le coordinate

dell’interasse del foro, vanno calcolate considerando una distanza di 28cm dal bordo anteriore del top, in corrispondenza dell’interasse del piano cottura. La Cappa Rondine può avere motore interno o motore remoto: nel caso di motore interno i fori per l’uscita dei fumi

devono avere diametro 15cm; per il motore remoto, i fori devono avere diametro 20cm. Ciò vale anche per la Cappa Rondine Alessi.

Valcucine ha progettato una Cappa Rondine appositamente per la cucina Alessi ad arco: il vetro che scende verso la base segue perfettamente la curva dell’isola in corrispondenza del bancone colazione. L’abbassamento in cartongesso che contiene il motore, deve misurare almeno 150cm in

senso longitudinale ed almeno 100cm in senso trasversale e va sistemato in corrispondenza dell’isola in modo da avere nella parte posteriore una distanza minima delle staffe dal bordo di 4cm e nella parte anteriore una distanza minima di 23cm per riuscire a convogliare i fumi che altrimenti si disperde-

rebbero sul soffitto. Per far uscire i fumi direttamente a soffitto, le coordinate del foro vanno calcolate mantenendo una distanza di 12cm dal bordo anteriore del top, in corrispondenza del piano cottura. Per realizzare il foro uscita fumi nel punto esatto, senza commettere errori, Valcucine

consiglia di posizionare a terra un disegno che riproduce la sagoma della cucina in scala 1:1 e da questo proiettare le coorinate del foro sul soffitto.

guida al progetto

107



Le prese elettriche frigorifero

A

piano cottura

B

C

lavastoviglie centralina elettrica

forno

sottolavello

La cucina è l’ambiente “a più alta densità di elettrodomestici” di tutta la casa. Vi sono elettrodomestici che vanno collegati permanentemente ed altri che si inseriscono o disinseriscono a seconda delle necessità del momento. Spesso frigorifero, lavastoviglie, forno vengono erronea110

guida al progetto

mente allacciati a prese di corrente montate a 17,5cm da terra e quindi posizionate sul retro dei mobili. Qualche problema può nascere quando sia necessario disinserire un elettrodomestico per interventi di manutenzione o di riparazione: in questo caso risulta necessario

smontare la cucina. L’ideale è prevedere un quadro elettrico dotato di prese sezionabili posizionato sotto la base lavello, l’unica ispezionabile. In caso di guasto, questo permette di escludere il singolo elettrodomestico senza interrompere l’erogazione della corrente a tutta la cucina.

Qualora non fosse possibile raggruppare le prese sotto la base lavello, esse devono essere posizionate dietro l’elettrodomestico così da riuscire ad estrarre la spina senza smontare i mobili.

In cucina le prese per collegare piccoli elettrodomestici vanno posizionate: A - sullo schienale della cucina rispettando una distanza di sicurezza minima di 60cm dal lavello e dal piano cottura, in quanto non devono rimanere esposte a fonti di calore o entrare in contatto con l’acqua;

B - sulla barra sottopensile in alluminio accanto alle lampade al neon, C - se si dispone di canale attrezzato, all’interno di un vano dotato di interruttore e di salvavita.

60

60

guida al progetto

111


L’illuminazione della cucina A

B

C

A

B

A1

B1

C1

A1

B1

Illuminazione artificiale In cucina una buona visibilità contribuisce a ridurre gli incidenti e a creare un’atmosfera accogliente. Per ogni zona della cucina va progettata una forma di illuminazione appropriata. Le lampade a luce direzionata creano zone fortemente illuminate e zone in ombra, permettendo di ottenere particolari effetti emo112

guida al progetto

Illuminazione naturale zionali. I contrasti troppo forti fra luci ed ombre però possono dare fastidio e affaticare le vista. È importante allora attenuarli introducendo lampade che emettono una leggera luce diffusa. A - Una lampada a sospensione posta alle spalle di chi lavora, crea una zona d’ombra sul piano della cucina.

A1 - Una luce sottopensile assicura un’ottima visibilità sul piano di lavoro. B - Sopra il tavolo una lampada a luce diffusa può causare fastidio, soprattutto se la lampadina non viene schermata. B1 - È preferibile una lampada con paralume che, oltre a creare una calda atmosfera, diffonde la

luce con un fascio direzionato e non abbaglia chi è seduto. La lampada deve avere una distanza dal piano di 55-60cm. C - L’interno dei mobili della cucina dovrebbe essere ben illuminato, ma spesso risulta buio. C1 - Soprattutto l’interno del sottolavello può essere illuminato con una lampada fluorescente.

Per creare un ambiente ben illuminato e confortevole anche durante il giorno è necessario progettare attentamente le aperture. Lo sfruttamento della luce attraverso finestrature adeguatamente dimensionate, oltre a favorire un maggior benessere psicofisico (infatti un ambiente scarsamente illuminato crea

un’atmosfera cupa e malinconica), permette di ottenere anche un minor consumo di energia elettrica. A - Se si prevede un piano di lavoro davanti alla finestra, bisogna fare attenzione che la luce diretta del sole o la luce riflessa da una superficie chiara posta di fronte alla finestra, non provochi

abbagliamento e fastidio. A1 - È opportuno prevedere oltre la finestra un sistema frangisole che schermi i raggi luminosi troppo intensi, lasciando entrare la giusta quantità di luce. B - Una finestra posizionata alle spalle di chi lavora, proietta l’ombra della persona sul piano, rendendo scarsa la visibilità e

obbligando ad utilizzare la luce artificiale anche di giorno. B1 - All’interno della cucina è auspicabile posizionare i mobili in modo tale da avere la zona lavoro illuminata da luce laterale, che non provoca fastidiosi abbagliamenti o sconvenienti zone d’ombra.

guida al progetto

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Quali accorgimenti adottare per una cucina più sicura per i bambini? A

B

E

G

C

D

F

D H

A - All’interno del canale attrezzato, la presa di corrente può essere utilizzata per alimentare gli elettrodomestici della cucina. Risulta molto comoda per il forno in quanto l’alimentazione può essere bloccata dall’interruttore bipolare, evitando l’accidentale accensione da parte dei bambini. 116

guida al progetto

B - I detersivi vengono solitamente posizionati nel sottolavello, zona facilmente raggiungibile dai bambini. È quindi opportuno prevedere un contenitore provvisto di serratura di sicurezza.

C - Le pentole e i fornelli sono oggetti di grande attrazione per i bambini. Per evitare che si scottino è necessario posizionare una griglia di protezione in prossimità del piano cottura.

D - Può capitare che i bambini si arrampichino su maniglie e cestoni estraibili, attratti da qualche oggetto posto sul piano di lavoro. Se la cucina è sospesa, essa deve essere provvista di un sicuro sistema di fissaggio alla parete.

E - È preferibile scegliere forni di ultima generazione “a porta fredda” e ventilazione tangenziale, che garantiscono un efficace isolamento termico. Questi forni anche durante la cottura dei cibi mantengano la porta fredda evitando così anche gravi scottature.

F - Le colonne devono avere dei sistemi di aggancio al muro collaudati per evitare che un bambino giocando, possa rovesciarsi la colonna addosso.

G - È opportuno far inserire nei cassetti e nei cestoni dei dispositivi (ganci o magneti) che impediscano ai bambini di aprirli. In questo modo si evita che si facciano male nel momento in cui vengono richiusi. Inoltre viene loro impedito di raggiungere gli oggetti posti all’interno (detersivi, coltelli...).

H - Nel caso un bambino salga su cestoni estraibili o nel caso vengano aperti tutti i cestoni della cucina ad isola, è probabile che essa si rovesci. Per evitare ciò, è necessario fissare le basi dotate di cassetti e cestoni al pavimento tramite squadrette antiribaltamento.

guida al progetto

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AI

M

L

N

ON

O

Q

P

D R

OFF

I - Il piano cottura deve essere provvisto di valvola di sicurezza che impedisce la fuoriuscita di gas se non avviene l’accensione della fiammma oppure ne interrompe l’erogazione quando la fiamma accidentalmente si spegne.

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guida al progetto

L - Se ante o cassetti non hanno maniglie per l’apertura, ma un semplice foro, è opportuno controllare che non sia troppo stretto. In questo caso un bambini potrebbe infilare il dito e, muovendosi, potrebbe causarsi una frattura.

M - Tutti i vetri utilizzati in cucina (ripiani, antine...) devono essere temprati, per resistere maggiormente agli urti o ad altre sollecitazioni.

N - Prevedere un interruttore generale non raggiungibile dai bambini per interrompere l’erogazione di corrente al forno. Le manopole del forno attirano l’attenzione dei bambini che, giocando, potrebbero accenderlo con molta facilità.

O - È preferibile prevedere i fornelli vicino al lavello per evitare lunghi tragitti con pentole bollenti, che possono diventare pericolose soprattutto se si hanno vicino dei bambini.

P - Verificare che le attaccaglie dei pensili siano state collaudate per resistere anche a pesi abbondanti e che siano regolabili in altezza ed in profondità.

Q - Nelle cucine moderne in genere vengono utilizzati elementi con spigoli acuminati che possono diventare molto pericolosi per i bambini. È preferibile quindi scegliere una cucina che abbia ante, maniglie e pomoli con spigoli arrotondati.

R - Meglio non posizionare il piano cottura vicino ad una finestra perchè l’aria che entra potrebbe spegnere la fiamma ed eventuali tende mosse da un bambino potrebbero incendiarsi.

guida al progetto

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Che cos’è il “Sistema casa” Valcucine? Kitchen

Sliding doors

Living Vetrata scorrevole

Una vetrata scorrevole che separa il soggiorno dalla cucina La rivoluzione più importante nello spazio domestico della fine del XX secolo è senza dubbio l’avvento dell’”open space”. Uno spazio privo di suddivisioni, perfettamente adatto allo stile di vita contemporaneo, vario ed imprevedibile che predilige la flessibilità degli ambienti e degli arredi. 122

guida al progetto

È risaputo che lo spazio aperto rende più arioso l’ambiente domestico ma la dispersione degli odori dalla cucina al soggiorno rimane un problema da risolvere. Valcucine ha messo a punto un “Sistema casa” che permette di organizzare in vari modi la zona giorno: all’occorrenza essa può essere

parzializzata mantenendo comunque una sensazione visiva di spazio aperto. Il “Sistema casa” Valcucine prevede: - l’utilizzo di quinte modulari che separano la cucina dal soggiorno e che possono essere trasparenti (vetrate scorrevoli o fisse), o non traspa-

renti (boiserie); - l’utilizzo di vetri scorrevoli che hanno lo scopo di racchiudere la zona cottura; - l’utilizzo di armadiature con ante scorrevoli in vetro che possono contenere sia i mobili della cucina che gli elettrodomestici.

L’utilizzo di vetrate scorrevoli trasparenti costituisce una soluzione innovativa nella progettazione architettonica degli interni sia di piccoli appartamenti, sia di importanti ville. Oggi le stanze formali come i salotti e le cucine hanno lasciato il posto a grandi stanze multifunzionali dove interagire

con la famiglia e con gli amici, dove mangiare e cucinare, dove passare il tempo riposando o svolgendo varie attività. La necessità allo stesso tempo di parzializzare lo spazio e di mantenere comunque una sensazione di apertura e di luminosità viene soddisfatta attraverso l’utilizzo di grandi

pannelli di vetro a tutta altezza scorrevoli all’interno di guide fissate al soffitto. Possono essere completamente trasparenti oppure personalizzabili con vari disegni (creati anche dallo stesso committente) e realizzati appositamente da Valcucine.

guida al progetto

123


Vetrata fissa

Area giochi per bambini Vetrata fissa

Area giochi per bambini

Una vetrata fissa che separa la cucina da un’area gioco per bambini La cucina è il luogo della casa in cui avviene la maggior parte degli incidenti domestici. Può rivelarsi molto pericolosa soprattutto per i bambini. Ecco che, oltre agli accorgimenti elencati nel precedente capitolo, sarebbe molto utile prevedere un’area gioco destinata ai più piccoli, separata attraverso l’uti124

guida al progetto

lizzo di vetrate trasparenti che permettano comunque di sorvegliarli, pur essendo impegnati nel lavoro in cucina. Le vetrate utilizzate per questo scopo devono necessariamente essere antisfondamento e devono essere utilizzati sistemi collaudati di fissaggio a soffitto e a pavimento (oppure a parete).

Tutti i vetri utilizzati da Valcucine sono antisfondamento.

guida al progetto

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Parete divisoria composta da doppia boiserie con mensole e vetrata scorrevole interna

Boiserie attrezzata con basi, mensole e pensili

65

soggiorno

60

cucina

Boiserie attrezzata con basi, mensole e pensili

Parete divisoria composta da doppia boiserie con mensole e vetrata scorrevole interna

Una boiserie bifacciale con vetro scorrevole interno che separa la cucina dal soggiorno Valcucine ha messo a punto un sistema di boiserie che può essere utilizzato in cucina ma anche in soggiorno oppure può fungere da elemento separatore fra i due ambienti. In questo caso può ospitare al suo interno una vetrata che scorre su un binario e che all’occorrenza permette di dividere completa126

guida al progetto

mente le due zone. La boiserie garantisce la massima flessibilità compositiva: è modulare in altezza (può essere appoggiata a terra oppure sospesa) e in larghezza può coprire qualsiasi spazio. Può essere accessoriata sia per la cucina, sia per il soggiorno. Utilizzando la boiserie si è liberi

di arredare con materiali e finiture coordinate e di aggregare elementi funzionali ed estetici per una razionale progettazione dello spazio.

guida al progetto

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Armadiatura con ante scorrevoli che contiene gli elettrodomestici

Doppia boiserie con possibilità di contenere gli allacciamenti per l’impianto idraulico ed elettrico

Doppia boiserie con possibilità di contenere gli allacciamenti per l’impianto idraulico ed elettrico

08 Boiserie attrezzata per il soggiorno

Canale saldato su top acciaio

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Boiserie attrezzata per la cucina

Boiserie attrezzata per il soggiorno

Boiserie attrezzata per la cucina

Una boiserie bifacciale con possibilità di contenere gli allacciamenti idraulici ed elettrici Il “Sistema casa Valcucine” prevede una boiserie che divide la cucina dal soggiorno e che è attrezzabile da una parte con basi, mensole e cassetti, dall’altra con elementi per la cucina. All’interno della boiserie scorrono nascoste le tubazioni per gli allacciamenti idraulici ed elettrici. 128

guida al progetto

Alla boiserie Valcucine con spessore 2,6cm possono essere fissate solo mensoline, mentre la boiserie con spessore 6cm può reggere oltre alle mensole anche pensili, basi, colonne. Se tali elementi hanno una profondità maggiore di 36cm, è opportuno inserire dei piedini di sostegno.

La composizione con canale saldato su top in acciaio, è da utilizzarsi preferibilmente su pareti perfettamente planari per evitare di metterne in risalto i difetti. Oppure è possibile prevedere uno schienale che vada a coprire eventuali imperfezioni della parete.

guida al progetto

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Cappa aspirante a parete

540

Cappa aspirante a parete

90

90

90

90

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80

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Ante scorrevoli in vetro

Ante scorrevoli in vetro

Piano cottura Forno rivolto verso la cappa aspirante a parete

Onfalos (sistema di cottura alla piastra) Zona cottura chiudibile con ante a vetro scorrevoli

Onfalos (sistema di cottura alla piastra)

Forno rivolto verso la cappa a parete

Una vetrata scorrevole che racchiude tutta la zona cottura È risaputo che anche le migliori cappe in commercio non sono in grado di assorbire gli odori al 100%. Valcucine ha progettato un “sistema ideale antiodore”, che prevede l’utilizzo di cristalli scorrevoli in grado di isolare completamente la zona cottura e di impedire agli odori di espandersi. 130

guida al progetto

Questo sistema permette addirittura di inserire all’interno della cucina un elemento per la cottura alla piastra. Onfalos è un esclusivo oggetto d’arredo completamente in acciaio inox, caratterizzato da una serie di soluzioni progettuali inedite che hanno trasformato in elementi decorativi anche i

componenti strutturali, di solito penalizzati nell’estetica. Onfalos può essere inserito in prossimità di una cappa aspirante a parete in grado di catturare anche i fumi e gli odori sprigionati da un forno posizionato di fronte ad essa.

guida al progetto

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Veletta di chiusura

Vetrate scorrevoli che racchiudono nicchia con elettrodomestici

80

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120

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Bocchette per aerazione frigorifero

Vetrate scorrevoli che racchiudono nicchia con elettrodomestici

Una vetrata scorrevole che racchiude una nicchia con gli elettrodomestici Avendo a disposizione uno spazio sufficientemente grande, si può scegliere di inserire alcuni elementi della cucina all’interno di una nicchia appositamente creata e racchiusa da vetrate scorrevoli. Se all’interno della nicchia viene posizionato il frigorifero, è necessario praticare nella parte 132

guida al progetto

alta della veletta che sovrasta i vetri di chiusura, dei fori per l’uscita dell’aria calda generata dai processi di refrigerazione. I fori di aerazione devono avere una superficie minima totale 2 di 400cm . Per non compromettere il rendimento e la durata del frigorifero e per ottenere un maggio-

re risparmio energetico, esso andrebbe posizionato preferibilmente lontano da fonti di calore quali termosifoni, forni, piani cottura.

guida al progetto

133


Sistema ergonomico P20

Rubinetto sottopensile girevole

80

Armadio con ante scorrevoli complanari

Sistema ergonomico P20 Piano in Cristalan copri lavello

Mensola girevole in legno copri fornelli

Mensola girevole in legno copri fornelli Piano in Cristalan copri lavello

65

Sistema formato da: doppia boiserie con mensole, vetro scorrevole interno

TV al plasma

Armadiatura con ante sorrevoli Rubinetto sottopensile girevole

Un’armadiatura con ante a vetro scorrevoli che contiene anche gli elettrodomestici La cucina Sinthesys è stata studiata per poter diventare all’occorrenza un vero e proprio soggiorno, grazie a vari elementi che spariscono o si trasformano. Gli elettrodomestici come forno e frigorifero possono essere nascosti all’interno di un’armadiatura con ante scorrevoli complanari in 134

guida al progetto

vetro, personalizzabili con vari disegni appositamente creati all’interno del laboratorio Valcucine (eventualmente realizzati su disegno del cliente). Il piano cottura può essere coperto da un top girevole in legno che diventa mensola d’appoggio; il rubinetto può sparire sotto i pensili all’in-

terno di uno spazio appositamente creato; il lavello può nascondersi sotto un pannello in Cristalan, materiale composito utilizzato anche per la costruzione di basi sospese e top. Il Cristalan è igienico perchè non assorbente e non poroso, ecologico e non tossico. Con questo nuovo materiale,

si può ottenere una perfetta integrazione tra piano di lavoro e lavello e grazie alle giunte impercettibili, il piano presenta una superficie continua senza limiti dimensionali.

Nei disegni a lato: A - piano girevole in legno che diventa all’occorrenza mensola o coperchio per il piano cottura. B - Rubinetto girevole che, all’occorrenza, si mimetizza con il pensile.

A

B

guida al progetto

135


del piano lavoro

Come si progetta una cucina per utenti diversamente abili? Comandi per piano cottura e per meccanismo sali-scendi del piano lavoro

Piano cottura con vasca scola pasta

Scolapiatti e lavello

Dispensa sospesa

Modulo cottura e lavaggio in acciaio con meccanismo sali-scendi

Pensile con meccanismo sali - scendi

Rubinetto con doccetta

Base rotante ad angolo sospesa

Scolapiatti

Pensile con meccanismo sali - scendi

Comandi per piano cottura e meccanismo sali-scendi

Modulo cottura e lavaggio in acciaio con meccanismo sali-scendi

Carter in acciaio copri staffe

Vasca scolapasta

Carter protezione guide per sistema sali-scendi del piano

Hability: bellezza ed accessibilità anche per i diversamente abili Hability può essere utilizzata sia da utenti in perfette condizioni fisiche, sia da utenti disabili senza che, come spesso accade per progetti analoghi, il prodotto divenga classificante per la persona. Elemento caratterizzante per Hability è Easy Food, un sistema in acciaio inox fortemente 136

guida al progetto

innovativo per ergonomia, sicurezza e soluzioni tecniche adottate. Il top realizzato in un unico stampo (privo di saldature o elementi ad incasso) è dotato di meccanismo sali-scendi azionabile con comandi posti accanto al piano cottura. Dalla stessa posizione si preparano

vivande, si cuoce, si scola. Il tutto senza spostare pentole e padelle. Un sistema autopulente fa defluire l’acqua lontano dall’utente convogliandola direttamente nel lavello di servizio posto tra le piastre di cottura. L’attrezzabilità del top prevede anche scolapiatti in appoggio,

lavelli estraibili e trasportabili, eventuale miscelatore monocomando a doccia.

Easy Food è stato completato da Valcucine attraverso: - mobili sospesi ed elementi angolari attrezzati, totalmente accessibili anche da chi utilizza una sedia a rotelle; - la cappa Libera in acciaio e vetro temprato, azionabile tramite telecomando; - un pensile reso più accessi-

bile attraverso un meccanismo sali-scendi, che permette al pensile di spostarsi in avanti fino al fronte del top; - un forno con anta ribalta a scomparsa. Per soddisfare le più svariate esigenze compositive i moduli stampati di Easy Food possono essere assemblati in linea,

ad angolo, ad isola, a penisola, integrati con vari elementi di completamento. Easy food è realizzato in dimensioni standard compatibili con i mobili da cucina esistenti in commercio.

guida al progetto

137



Artematica Vitrum: la cultura della bellezza in cucina

Valcucine alimenta la cultura della bellezza con progetti e prodotti dove forme inedite si integrano con la ricerca continua di tecnologie e materiali innovativi senza tralasciare il recupero delle nostre tradizioni artigianali. Il bello nasce così da una sintesi armonica tra design, funzionalità, rispetto per l’uomo e per l’ambiente. In Artematica Vitrum diventa sottile il confine tra arte e manufatto interpretando la purezza e la leggerezza di uno dei più affascinanti ed ecologici materiali creati dall’uomo. Attraverso un’equilibrata sintesi di esperienza e ricerca che dura da due decenni, Valcucine è oggi in grado di estendere la garanzia su tutti gli elementi in vetro a 15 anni dall’acquisto. Le ante sono costituite da un telaio in alluminio resistente e leggero a cui viene applicato un frontale in vetro opaco o lucido, colorato o acidato, oppure personalizzato con vari disegni creati all’interno del laboratorio Valcucine, anche su disegno del cliente. Anche il piano di lavoro è in vetro temprato ed è supportato da trafile in alluminio che compongono la struttura portante. Il vetro è utilizzato, infine, per i fianchi applicati a basi, pensili e colonne.







Sistema basi Invitrum

Il lungo lavoro di ricerca sui materiali e sui loro limiti di resistenza ha permesso a Valcucine di rivoluzionare il settore del mobile, realizzando la prima base in vetro 100% riciclabile, di cui alcune parti sono ricavate da alluminio riciclato. Il processo per la produzione di alluminio riciclato ha il vantaggio di consumare solo un ventesimo dell’energia necessaria per ottenere quello primario. La cucina tradizionale normalmente prevede un accoppiamento di basi, che determina un raddoppiamento del fianco in truciolare che raggiunge lo spessore di 36mm; Valcucine, invece, ha sviluppato la struttura della cucina orizzontalmente, applicando un unico fianco strutturale in vetro di soli 10mm. Per quanto riguarda la fase di smaltimento, Valcucine è cosciente che un prodotto già esistente costituisca una potenziale risorsa futura. Tutto il nuovo sistema delle basi in vetro è facilmente disassemblabile perché unito solo da giunzioni meccaniche, anziché da colle. La scomposizione dei materiali della base è facilitata dall’uso di prodotti monomaterici.



Artematica Vitrum Arte: la cucina in vetro intarsiata a mano

Le cucine della linea Artematica Arte sono state create per permettere agli artisti di lasciar fluire la loro creatività e le loro molteplici idee nel disegno dei frontali della cucina. Dopo tre anni di ricerca, Valcucine ha sviluppato una tecnica per realizzare su vetro disegni ad intarsio. Un processo altamente tecnologico, che affonda le sue radici nella tradizione artigianale, mettendo in risalto l’inestimabile valore della manualità. All’interno del laboratorio Valcucine, è possibile riprodurre opere grafiche e pittoriche sui frontali in vetro, offrendo così agli artisti la più ampia libertà di creazione ed una personalizzazione assoluta della cucina.







Artematica Multiline: alta tecnologia e design innovativo

Il programma Artematica Multiline è caratterizzato da volumi puri, pulizia formale e grande versatilità dei modelli che permettono di creare una cucina volta a soddisfare qualsiasi gusto, rispecchiando stili di vita e personalità diverse. Le ante sono formate da un sottile pannello di laminato stratificato in varie finiture: laminato (opaco, rigato o lucido) e laccato (opaco o lucido) nei vari colori a campionario, impiallacciato (rovere, ciliegio, faggio e noce), alluminio, acciaio e vetro. Lo spessore del pannello è di 5 mm e viene applicato ad un telaio strutturale in alluminio. Questo ha permesso di ottenere una maggiore leggerezza dell’anta con conseguente maggiore durata delle cerniere ed un minore impatto ambientale. Le ante in laminato stratificato sono totalmente indifferenti all’umidità e al calore: possono infatti rimanere immerse nell’acqua per un lungo periodo di tempo senza danneggiarsi. Non hanno bordi incollati che possono scollarsi in quanto il pannello è stratificato in tutto lo spessore ed in un’unica lavorazione.






Nuovo Noce Tattile: l’anima del legno

Il legno ritrova la sua anima perduta, la sua forte tattilità, liberandosi dalla finzione delle vecchie vernici sintetiche. Valcucine, con la nuova finitura Noce Tattile, interpreta il bisogno dell’uomo di essere circondato da un caldo focolare, dove rifugiarsi e ritemprare le energie. La materia viva e concreta lo avvolge in un abbraccio che riscalda l’anima e il cuore, con forza e naturalezza



Artematica Sinthesys: composizione di volumi e colori

Blocchi puri monomaterici in resina acrilica sono stati studiati per sottrarre alla cucina l’apparenza di semplice zona lavoro. La composizione contiene un sistema che consente di mimetizzare il piano cottura, il lavello, il rubinetto e i forni, esaltando la pulizia formale della composizione che, con tutti i suoi elementi funzionali nascosti, diventa architettura domestica allo stato puro. Lo schienale attrezzato in alluminio alveolare 8mm con anta scorrevole contiene delle mensole e uno spazio per vari accessori. Le ante ed il piano di lavoro sono in Cristalan, un materiale composito, non assorbente e non poroso, riciclabile e atossico. Viene fornito in lastre e può assumere qualsiasi tipo di forma. Con il Cristalan si ottiene l’integrazione senza fessure tra piano di lavoro e vasca e il piano presenta una superficie continua senza limiti dimensionali.



Artematica Dolmen: la cucina in Cristalite

Una nuova sensazione di concreta profondità si cela in Artematica Dolmen, una cucina in cui i giochi di luce e di colore si fondono con la naturale matericità della pietra. Valcucine propone ante, top e fianchi realizzati in cristalite, un materiale indistruttibile composto da minerali preziosi come quarzo e granito finemente amalgamati in diverse granulometrie. La naturale omogeneità e la facilità di lavorazione della cristalite permettono di realizzare piani di lavoro e top sagomati, garantendo l’estrema durevolezza nel tempo, l’elevata resistenza all’acqua, al vapore, al calore e alla luce. Particolarmente adatto al contatto con alimenti, questo materiale è assolutamente igienico, inodore, facile da pulire, antimacchia, resistente all’umidità e alle abrasioni.



Riciclantica: la cucina che rispetta l’ambiente

Caratterizzata da forme nuove e da volumi ispirati alla natura, la nuova anta Riciclantica appare come una vita pulsante all’interno della materia. L’utilizzo di materiali speciali quali il carbonio, l’alluminio, l’acciaio o il laminato stratificato fa da supporto ad un’accuratissima progettazione dei particolari costruttivi: l’interno del nuovo telaio appare esteticamente puro (senza viti né coprifori) e l’incastro del telaio stesso con il pannello risulta perfettamente a filo nella parte superiore dell’anta. Riciclantica è una cucina ecosostenibile: l’anta, massima espressione del concetto di dematerializzazione è completamente riciclabile ed ha una lunga durata grazie all’assoluta resistenza all’acqua, al vapore, al calore.




Hability: ergonomia e bellezza anche per i diversamente abili

Hability nasce dall’esigenza di coniugare un’attenta analisi dei bisogni di persone diversamente abili con la realizzazione di una cucina che non sia solo accessibile, ma anche esteticamente piacevole e curata in ogni particolare. La collaborazione tra l’architetto Marco Miscioscia progettista, e Valcucine, azienda che ha fatto della filosofia della bellezza un suo cavallo di battaglia, ha portato alla realizzazione di questo prodotto industriale, progettato per una elevata accessibilità a vantaggio di chiunque utilizzi la cucina. Easy Food è un sistema in acciaio inox per la cucina, pensato per ridurre e facilitare il lavoro domestico durante la preparazione dei cibi. È fortemente innovativo per ergonomia, sicurezza e soluzioni tecniche adottate. Il piano di lavoro è realizzato in un unico stampo di acciaio inox. Questa soluzione tecnologica evita saldature o elementi ad incasso, che incrementerebbero costi e imperfezioni. Hability è l’esempio concreto e tangibile di come é possibile migliorare davvero per tutti, la qualità della vita nell’ambiente cucina, senza dover rinunciare al piacere del bello.



Guida al progetto di

La cucina Alessi si presenta come un oggetto articolato, a volte complesso e sofisticato, un sistema di contenitori dalla forma originale accompagnati da altri elementi modulari. Con la cucina Alessi viene data la possibilitĂ al progettista di intervenire nello spazio con del-

le linee curve: la poetica e l’estetica della linea curva sono il motivo sintetico e dominante che caratterizza tutta l’immagine della cucina. Il progetto è stato realizzato da Alessandro Mendini in collaborazione con Gabriele Centazzo.



Come si può progettare un ambiente cucina?

La cucina Alessi si compone con elementi curvi e sinuosi, realizzati grazie all’esperienza progettuale ed alla sofisticata precisione tecnologica di Valcucine. Le misure, i materiali, gli accorgimenti, i dettagli, gli accostamenti, tutto meticolosamente studiato con l’intento di dare la possibilità di creare una vastissima gamma di soluzioni compositive. La linea curva percorre con soluzione di continuità la cucina creando giochi di concavità e convessità che ne favoriscono un utilizzo ergonomico. La cucina senza spigoli e senza sporgenze inoltre è stata pensata anche per la sicurezza dei più piccoli. Nelle prossime pagine verranno esposti due progetti esemplificativi di cucine Alessi tipologicamente diverse:

strare la cucina nel suo insieme di colori, materiali e forme; - il progetto architettonico in pianta e sezioni, che definisce tutte le opere murarie ed architettoniche della cucina e serve quindi per realizzare pareti, finestre, fori di ventilazione e foro per la cappa; - il progetto idraulico in pianta e sezioni destinato all’idraulico che deve installare i tubi dell’acqua, del gas ed eventuali radiatori; - il progetto elettrico in pianta e sezioni, indispensabile all’elettricista per sapere dove far passare i cavi e dove montare le prese di corrente.

Cucina Arco ad isola Pages: 204-213

Cucina lineare con penisola Pages: 214-221

1 Cucina Arco ad isola 2 Cucina lineare con penisola Per ogni tipologia di cucina verranno presentate le tavole riguardanti: - il progetto estetico realizzato con una prospettiva renderizzata, che ha lo scopo di mo204

guida al progetto

NB: nei progetti non viene utilizzata la simbologia tecnica specifica degli impianti elettrico ed idraulico, ma una simbologia indicativa che serve per orientare i tecnici nel loro lavoro. guida al progetto

205


La cucina Arco ad isola

Il progetto estetico La prospettiva renderizzata mette in evidenza la sagoma curva dell’isola a centro stanza, sovrastata dalla Cappa Rondine in vetro. L’isola ospita il lavello, il piano cottura ed un comodo bancone colazione in legno. Il retro dell’isola è rivestito con un pannello in finitura acciaio anch’esso curvato, che poggia direttamente a terra. 206

guida al progetto

guida al progetto

207


La cucina Arco ad isola: consigli per la progettazione distanza d

La cucina Arco con penisola: consigli per la progettazione

el profilo an

teriore del top dal cen tro r=360cm

ntro ntro

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r=458

cm

hien a llo s c a de anz dist

distan guida al progetto

e 458cm dal bordo posteriore del bancone colazione. Dato che il centro della corona a volte è posizionato al di fuori della stanza, per un aiuto alla progettazione Valcucine può fornire a titolo indicativo la sagoma della cucina su supporto cartaceo. Posizionandola a terra si pos-

iore d

8cm za de l bord o pos terior e dell

r=4

circola re 208

domestici (ved. pag 210), la precisa uscita delle tubazioni per gli allacciamenti idraulici (ved. pag 212). Come si può vedere nel disegno, la composizione Arco si sviluppa all’interno di una corona circolare che ha il centro distante 360cm dal profilo anteriore del top della cucina

le p oste rior r=4 30c e de m lla

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CENTRO

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corona

corona

Per inserire all’interno dell’ambiente una cucina Arco ad isola, è necessario osservare alcuni accorgimenti, soprattutto per determinare con precisione l’interasse del foro per l’uscita dei fumi (ved. pag. 208), la giusta uscita dal pavimento dei cavi elettrici per l’alimentazione degli elettro-

al op d

poster

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Adattamento dell’ultima base per l’accosto della composizione alla parete.

r=45

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CENTRO

sono individuare più facilmente le uscite a pavimento delle tubazioni e dei cavi elettrici e la collocazione del foro a soffitto per l’uscita fumi.

Poichè la composizione ad isola può avere agli estremi non solo una base tonda, ma anche un fianco terminale dritto, può essere accostata ad una parete e quindi diventare penisola. In questo caso il centro della corona circolare viene abbassato per permettere l’apertura

dei cestoni che si trovano all’estremità della penisola e l’ultima base viene adattata in modo che il fianco finale della composizione sia parallelo al muro.

guida al progetto

209


La cucina Arco ad isola: come si progetta l’ambiente? CENTRO

B

Foro uscita fumi a soffitto Ø 20

650

r= 3

60

cm

Foro di ventilazione Ø 15

12

Foro di ventilazione Ø 15 SEZIONE A-A

485

Foro uscita fumi cappa Ø 20

Foro uscita fumi a soffitto Ø 20

A

A

Controsoffitto contenente il motore della cappa e l’elemento di fissaggio per le staffe di sostegno del vetro

interasse del piano cottura

Foro di ventilazione Ø 15

B

SEZIONE B-B

Il progetto architettonico Per inserire una cucina Arco ad isola, il progetto architettonico dell’ambiente deve essere particolarmente dettagliato per determinare l’esatta posizione del foro per l’uscita fumi della cappa a soffitto. La posizione dell’interasse del foro per la Cappa Rondine viene determinata sommando 12cm 210

guida al progetto

al filo anteriore del top (ved. pag. 105). Per una buona aspirazione, il foro per l’uscita fumi della cappa deve avere un diametro di 20 cm se si prevede di utilizzare un motore esterno. Sono sufficienti 15cm se si prevede di utilizzare un motore interno (nascosto dall’apposito controsoffitto).

Se l’ambiente cucina che si sta arredando non prevede la possibilità di avere l’uscita fumi a soffitto, grazie all’abbassamento in cartongesso che contiene il motore della cappa e la struttura per il sostegno del vetro, è possibile raggiungere un foro per l’uscita dei fumi in una

qualsiasi parete della stanza. Infatti il corpo che contiene il motore è stato progettato per poter avere le uscite fumi oltre che a soffitto, anche su tutti e quattro i lati (ved. pag. 105). La cucina ad isola necessita di un’accurato studio dell’ingombro dei vari elementi, al fine di ottenere un progetto er-

gonomicamente valido ed una migliore fruibilità operativa. Lo spazio minimo circostante all’isola deve essere di circa 100cm, misura ottimale che permette di aprire contemporaneamente le ante delle basi e le ante scorrevoli dell’armadiatura.

guida al progetto

211


La cucina Arco ad isola: come si progetta l’impianto elettrico? CENTRO

B

Interruttori Prese elettriche

Interruttori Prese elettriche Alimentazione cappa

Alimentazione per: - friforifero - forni - cantina - forno a microonde

Alimentazione per: - piano cottura - lavastoviglie - prese elettriche

64

cm

r= 3

60

cm

Alimentazione per: - frigorifero - forni - cantina - forni a microonde

SEZIONE A-A Alimentazione cappa

A

A

A

Alimentazione per: - piano cottura - lavastoviglie - prese elettriche Alimentazione cappa

interasse del lavello

Alimentazione per: - piano cottura - lavastoviglie - prese elettriche

B

SEZIONE B-B

212

guida al progetto

si aggiungono 64cm al filo anteriore del top, preferibilmente in corrispondenza dell’interasse del lavello. Il quadro elettrico verrà posizionato sul fianco della base lavello. L’esempio si riferisce alla base lavello da 120cm. Per la base da 60cm si procede allo stesso modo.

e lavello

64

Per la composizione Arco l’uscita dei cavi elettrici deve avvenire a pavimento in corrispondenza dell’area vuota che si trova nella parte posterore della base lavello (nella figura A, l’area contraddistinta dal colore verde). Per identificare a pavimento l’interasse dell’uscita dei cavi,

interass

A

14

Il progetto elettrico

area utile per l’uscita dei cavi elettrici dal pavimento

120

La determinazione dell’esatta collocazione dell’isola, serve anche per decidere la derivazione dei cavi elettrici a soffitto per l’alimentazione della Cappa Rondine. Essi dovranno uscire in corrispondenza del foro o comunque in corrispondenza di dove verrà posizionato il controsoffitto

in cartongesso che ospita al suo interno il motore della cappa e l’elemento per il fissaggio del vetro. La cucina Alessi prevede armadiature con ante scorrevoli in vetro che permettono di inserire in posizione nascosta elettrodomestici quali forni, cantina, forni a

microonde, frigoriferi. Tali armadiature possono essere realizzate in vetro intarsiato a mano e quindi diventare una grande opera d’arte, caratterizzante l’estetica di tutta la cucina. L’alimentazione degli elettrodomestici interni all’armadiatura, dovrà avvenire attra-

verso delle prese elettriche posizionate in prossimità degli elettrodomestici stessi.

guida al progetto

213


La cucina Arco ad isola: come si progetta l’impianto idraulico? Uscita fumi cappa Ø 20

Uscita fumi cappa Ø 20

B

CENTRO

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

r= 3

60

cm

Foro di ventilazione Ø 15

64

cm

Foro di ventilazione Ø 15 SEZIONE A-A

A

Uscita fumi cappa Ø 20

A

A

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

interasse del lavello

Foro di ventilazione Ø 15

B

SEZIONE B-B

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

214

guida al progetto

anteriore del top preferibilmente in corrispondenza dell’interasse del lavello.

interass

e lavello

64

Come per i cavi elettrici, così anche le uscite delle tubazioni per i collegamenti idraulici e per lo scarico dell’acqua vanno centrate nei 14cm di vuoto sanitario che si formano dietro la base lavello. L’interasse preciso dell’uscita delle tubazioni viene determinato aggiungendo 64cm al filo

A

14

Il progetto idraulico

area utile per l’uscita dei tubi dal pavimento

120

E’ comunque molto importante ricordare di muoversi sempre in corrispondenza della corona circolare attorno al centro della composizione o ancor meglio di utilizzare la sagoma della cucina in scala 1:1 su supporto cartaceo, determinando così la perfetta collocazione a terra dei vari elementi che la compon-

gono e le uscite a pavimento e a soffitto. Data la grande capacità di aspirazione della Cappa Rondine, Valcucine consiglia di eseguire sulle pareti due fori di ventilazione del diametro di 15cm, per evitare che si verifichino all’interno della stanza fenomeni di depressione.

È preferibile praticare le aperture di ventilazione in un locale adiacente alla cucina, in modo da creare delle correnti d’aria che permettano di non disperdere gli odori nelle altre stanze. Per il posizionamento corretto delle aperture di ventilazione, ved. pag. 88-89).

guida al progetto

215


La cucina lineare

Il progetto estetico Con Alessi, la cucina lineare a parete si può sviluppare dando origine ad una penisola, creando una sensazione di maggiore libertĂ visiva. La cappa Mare con vetro ondulato, diventa oggetto dominante d’arredo. La vista prospettica renderizzata mette in evidenza quali sono le caratteristiche riguardanti i volumi, i colori, le finiture della cucina. 216

guida al progetto

guida al progetto

217


La cucina lineare: come si progetta l’ambiente?

B

Foro uscita fumi cappa Ø 20

Foro di ventilazione Ø 15

Foro uscita fumi cappa Ø 20

650

Foro di ventilazionte Ø 15

35

485

SEZIONE A-A

A

Foro uscita fumi cappa Ø 20

A

interasse del piano cottura

B

SEZIONE B-B

Il progetto architettonico Poichè la parte della cucina corrispondente al piano cottura, si sviluppa come un’isola, si consiglia di inserire una bella cappa scenografica a soffitto, come la cappa Mare. Per calcolare il perfetto posizionamento del foro per l’uscita dei fumi, è necessario determinare prima con esattezza la 218

guida al progetto

posizione del piano cottura. L’interasse del foro per l’uscita fumi, deve essere eseguito rimanendo sull’interasse del piano cottura e sommando 35cm al filo anteriore del piano di lavoro. Il diametro del foro per l’uscita dei fumi a soffitto deve essere di almeno 20cm.

Per una corretta aspirazione e ventilazione della cucina, bisogna realizzare almeno un foro di ventilazione che abbia un diametro di 15cm, per evitare che l’aspirazione della cappa generi fenomeni di depressione che impediscono la completa espulsione dei fumi (ved. pagg. 88 e 89). guida al progetto

219


B

La cucina lineare: Come si progetta l’impianto elettrico?

Prese elettriche

Alimentazione cappa Alimentazione per: - frigorifero - forni - cantina

Alimentazione per: - friforifero - forni - cantina

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie

A

A

SEZIONE A-A

Quadro elettrico per: - piano cottura - lavastoviglie

Alimentazione cappa

Interruttori Presa elettrica

B

Alimentazione cappa

SEZIONE B-B

Il progetto elettrico Poichè le prese elettriche devono essere ispezionabili, l’uscita dei cavi di alimentazione dalla parete, va eseguita in corrispondenza della base lavello, l’unica priva di schiena. Qui verrà posizionato il quadro elettrico da dove partono le diverse linee di alimentazione del piano cottura, della 220

guida al progetto

lavastoviglie e di eventuali altri elettrodomestici. L’alimentazione per la cappa Mare avverrà attraverso un cavo elettrico che uscirà in corrispondenza del foro a soffitto per l’uscita dei fumi. L’uscita del cavo elettrico verrà poi nascosta dalla struttura tubolare in acciaio che contie-

ne il motore della cappa. Poichè la cucina può essere illuminata anche dalla luce della cappa, si consiglia di collegare la sua accensione ad un interruttore posto in corrispondenza dell’ingresso alla stanza.

Forni, frigorifero ed eventuale cantina, possono essere inseriti all’interno di un’armadiatura con ante scorrevoli, in questo modo risultano essere nascosti e la cucina diventa più ordinata, soprattutto se inserita all’interno di un open space. Le uscite per l’alimentazione degli elettrodomestici vengo-

no raggruppate in un punto ispezionabile all’interno dell’armadiatura stessa.

guida al progetto

221


La cucina lineare: come si progetta l’impianto idraulico? B

Uscita fumi cappa Ø 20

Foro di ventilazione Ø 15

Uscita fumi cappa Ø 20

35

Alimentazione gas Alimentazione acqua Alimentazione lavastoviglie Scarico

A

A

Alimentazione gas Scarico Alimentazione acqua

Foro di ventilazione Ø 15 SEZIONE A-A Uscita fumi cappa Ø 20

interasse del piano cottura

B

SEZIONE B-B

Il progetto idraulico Se la cucina risulta essere posizionata in corrispondenza di una parete, le uscite delle tubazioni per l’alimentazione di gas, acqua e per gli scarichi, devono essere eseguite in corrispondenza della base lavello, l’unica ispezionabile. Anche per la cucina Alessi dunque, è di fondamentale 222

guida al progetto

importanza la progettazione preventiva che stabilisce il posizionamento dei vari elementi, per non dover poi intervenire (come spesso accade) a lavoro già eseguito, con notevoli disagi e con ulteriori spese.

guida al progetto

223



Ingombri e dimensioni degli elementi d’arredo BASE SINUOSA

6-9

102

6-9

PENSILE TONDO ROTANTE

10-13 16 60-72

88 10-13 16

BASE CURVA

10-13 16 60-72 6-9

BASE TERMINALE STONDATA

10-13 16 60-72

72 10-13 16

6-9

6-9 72 10-13 16

ALTEZZA

BASE ROTANTE

6-9

BASE ARCO

BASE TERMINALE TONDA

fissato a parete fissato ad angolo

48

60

90

120

55

LARGHEZZA

35

0

60-12

PROFONDITA’

per il pensile ad angolo considerare un ingombro di 62x62cm

226

guida al progetto

97

70

95

65-

7580

70 60

95 65

62

guida al progetto

227


Basi speciali Alessi: accostamenti possibili 48

95

65

97

120

Base Tonda La Base Tonda ha largezza unica di 97cm, profondità massima di 48cm e altezza unica di 72cm. Nell’immagine sopra sono rappresentati i moduli dei top relativi a ciascuna base speciale e i possibili accostamenti con la Base Tonda.

228

guida al progetto

Ante curve centrali battenti

Ante curve laterali fisse

Base Sinuosa La Base Sinuosa ha largezza unica di 120cm, ha un ingombro massimo in profondità di 95cm e altezze di 60cm e 72cm. È disponibile solo con cestoni estraibili, ma privi di pomoli e maniglie. Nell’immagine sopra sono rappresentati i moduli dei

top relativi a ciascuna base speciale e i possibili accostamenti con la Base Sinuosa.

Disponibile solo con cestoni estraibili

guida al progetto

229


Basi speciali Alessi: accostamenti possibili 35

95

65-75-80

60

Base Terminale Stondata La Base Terminale Stondata ha larghezza unica di 35cm, è disponibile nelle profondità 65cm, 75cm, 80cm e nelle altezze 60cm e 72cm. Nell’immagine sopra sono rappresentati i moduli dei top relativi a ciascuna base speciale e i possibili accostamenti con la Base Terminale Stondata. 230

guida al progetto

Base Rotante Anta laterale dritta fissa

Ante curve battenti

La Base Rotante ha largezza unica di 60cm e un ingombro massimo in profondità di 95cm. Ha altezza unica di 88cm (84cm il fusto e 4cm il basamento). È utilizzabile su composizioni profondità 65cm, 75cm, 80cm. Nell’immagine sopra sono rappresentati i moduli

dei top relativi a ciascuna base speciale e i possibili accostamenti con la Base Rotante.

Coperchio rotante in acciaio Frontale fisso

Cestone estraibile

guida al progetto

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Basi speciali Alessi: accostamenti possibili

70

60

70

90

60

232

Base Curva

Base Arco

La Base Curva ha largezza unica di 90cm e ha un ingombro massimo in profondità di 75cm. È disponibile nelle altezze 60cm e 72cm, solo con cestoni estraibili. Nell’immagine sopra sono rappresentati i moduli dei top relativi a ciascuna base speciale e i possibili accostamenti con la Base Curva.

La base Arco è disponibile nelle larghezze 60cm e 120cm (quest’ultima solo per le basi lavello); ha profondità unica di 70cm e altezza unica di 72cm. Viene proposta con cestoni estraibili ed ante battenti. Data la curvatura della cucina non è possibile aprire contemporaneamente i cestoni di due basi

guida al progetto

Disponibile solo con cestoni estraibili

contigue e non si possono affiancare due ante con cerniere e apertura con maniglia. Nell’immagine sopra sono rappresentati i moduli dei top relativi a ciascuna base speciale e i possibili accostamenti con la Base Arco.

Disponibile con cestoni estraibili e con ante battenti

guida al progetto

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Esempi di composizioni con le basi speciali Alessi

COMPOSIZIONI A PARETE

90

120

90

60

90

90

90

120

60

ML.

60

70

45

60

60/65

90

35

90

ML.

60

ML.

65

ML.

ML.

95

65 95 90

60

90

95

120

95

ML.

65

120

120

45

95

90

90

95

35

COMPOSIZIONI A ISOLA

60

60

60

ML.

48

90

60

90

48

96

48

96

ML.

96

70

120

48

60

60

60

60

48

48

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guida al progetto

guida al progetto

235



Alessi: La cucina con il vetro curvato

La cucina Alessi è un sistema componibile, che si esprime con nuove forme avvolgenti, morbide e sinuose in vetro, acciaio e laminato, plasmate per seguire la “poetica della linea curva”, abbandonando integralmente spigoli e geometrie lineari. I diversi elementi compositivi si accostano e disegnano cucine dalle configurazioni più svariate e originali. Qui il vetro diventa protagonista indiscusso della creatività di Alessandro Mendini e della tecnologia avanguardistica di Valcucine. Il vetro viene tagliato, curvato, dipinto. La Cucina Alessi rispetta l’ambiente e la salute dell’uomo. Il vetro utilizzato è 100% riciclabile e temprato per un’altissima resistenza e sicurezza ed è trattato con vernice all’acqua.



Alessi: La cucina in laminato e laccato curvo

Le ante sono realizzate con un telaio in alluminio anodizzato sul quale viene montato un pannello in laminato stratificato “full color”. Hanno trame che decorano, motivi geometrici disegnati in esclusiva da Mendini per la Cucina Alessi. Anche qui l’ergonomia si dispiega all’insegna della morbidezza, che l’esperienza di Valcucine modella su linee curve e forme arrotondate. Il pensile circolare coniuga bellezza e versatilità con ripiani interni girevoli a 360°. La cappa Mare in vetro sagomato è sospesa ad una struttura tubolare in acciaio: ha una forma fluente che sembra galleggiare nell’aria ma che allo stesso tempo celebra la stabilità e la robustezza.




Alessi: La cucina in acciao curvato

La cucina Alessi arreda spazi aperti, con un’isola di lavoro in acciaio sagomato che dà libertà di movimento. È provvista di schienale attrezzato che contiene vari accessori, che permettono di lavorare avendo tutto comodamente a portata di mano. Come tutti gli altri sensi, anche il tatto è pienamente appagato. La superficie è viva e pulsante, grazie alla lavorazione dall’effetto bugnato sulle ante trattate con una finitura antimpronta. La grande armadiatura è in vetro intarsiato a mano: essa reinterpreta con un carattere moderno e tecnologico il concetto di credenza e dispensa come unità di contenimento e di conservazione. Una rivoluzione nell’organizzazione funzionale, ma anche nell’estetica che trasforma la cucina in un soggiorno operativo e tecnologico.




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Gabriele Centazzo Arch. Lara Santin Paolo Celotto Ennio Furlan, Daniele Ruppolo Gabriele Centazzo, Arch. Lara Santin Gianni Antoniali & Nicola Picogna | Ikon, Udo koehler Paola Fracassi, Ufficio Marketing Valcucine, Ufficio Commerciale Valcucine Ufficio Tecnico Valcucine, Ufficio QualitĂ Valcucine Grafiche Risma, cod. 90995 - Luglio 2009

Se volete esprimere una vostra opinione o dare suggerimenti potete contattarci al seguente indirizzo: E-mail: daniele.prosdocimo@valcucine.it

Valcucine S.p.A - Via L.Savio, 11 - 33170 (PORDENONE) - ITALY Tel. +39 0434 517911 Fax +39 0434 572344 www.valcucine.it info@valcucine.it


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