N. 1
OTTOBRE / NOVEMBRE 2012
AMARCORD
LAIA SANZ LA REGINA DEL TASSELLO
NATIONALS LAKE ELSINORE
Jutta Kleinschmidt
TRACK
un giro a Cremona
MODA
trend d’inverno in pista e fuori
CHIARA FONTANESI VINCE NEGLI USA
ASHLEY FIOLEK QUANDO IL RUMORE ARRIVA DA CHI NON TI ASPETTI
EDITORIALE
L’off road è un mondo duro, fatto di sacrifici, fango, fatica, sudore ma soprattutto di tanta, tanta passione. Il fuoristrada è un mondo di uomini veri ma noi siamo qui per smentirlo. MXGIRL nasce per dare voce e spazio a un piccolo mondo che sta dentro il tassello, che tutti noi possiamo vedere in pista e fuori: il mondo delle motocicliste. Appassionate fino al midollo, pronte ad allenarsi duramente, ad andare contro stereotipi e discriminazioni, a sporcarsi, a non mollare mai e a lottare con i colleghi uomini: queste sono le ragazze e le donne che vogliamo raccontarvi e farvi conoscere. Vogliamo dare spazio a storie che altrimenti non potrebbero essere raccontate con la dovuta attenzione, a persone brillanti che hanno voglia di far sentire la loro voce, ad eventi che non hanno nulla da invidiare al mondiale MX1 ed MX2, se non l’attenzione dei media. Questo allegato vuole essere la voce di milioni di appassionate, pilotesse, sostenitrici e tifose che vivono per l’adrenalina del cancelletto,per l’ emozione che dà la bandiera a scacchi, per il cuore che batte contro il cronometro in prova speciale o per quello che esplode in equilibrio su una moto da trial. Il nostro obiettivo è trasmettervi tutto questo, attraverso i nostri occhi, le nostre parole e le nostre immagini, e speriamo che questo sia solo l’inizio! Elena Scanferla
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ANNO 1 / N.1 OTTOBRE 2012
EDITORE Elena Scanferla DIRETTORE RESPONSABILE Elena Scanferla ART DIRECTOR Elena Scanferla UFFICIO GRAFICO Elena Scanferla HANNO COLLABORATO Cristiano Morello, Silvia Gomitolini, Claudio Cabrini, Giovanni Busetti, Marco Martinelli, Giulio Scanferla, Pino Mottola, actionsportfusion.com STAMPA Tipografia Volpaghese PUBBLICITÀ Ai sensi del d.lgs. 196/2003 si informa che il servizio abbonamenti e vendite è completamente gestito Evenecte volorum el id millorunt fugiam sinctecae. Nusda volore, optatios molorpost, aliquo ma con rem volorro es excea vollaccabo. Temolorro invelit duntiis aut offictatem que aliquid ebitibu sapietur mintectam quidundant opta sit voluptum ratur sedit quae reptae. Dae pelique odipsa que imporec uptatet eatur autendi dent, cus ersperum ipis ea sus, cus solorrorrum quam sent et facerum venim hit eossecatiur, ius sed moditat iantotate peri ommoditatur aut as min prature pror serio dolore, non ex enectem etum libusam aliquae. Itae cus. Es minit volupta in nis abo. Et aliqui a volo excestem es exceptur molupta tatqui de lab il eum et hil ipsum et min nullaut liqui sum faccupt iossitatis expe is aut oditiumqui simaionse sunti blamet audae coriat. INDIRIZZI Casa editrice MANAMI s.p.a. via dell’artigianato, 5 31100 Treviso, Italia tel. 0422 00009 fax. 0422 00008 email: info@mxgirl.it
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DISTRIBUZIONE Ficepsed Catquam aur, nonsulus hacesis turnihi cisserfiris bonsultiam rem Romnost runtem et vitantrent veressedem sus fores furaciv ivigil utuuscere, neque cludemorbis, Ti. Serica desteat urora, us, miliusu legilis coena publiamquod mervividet ficupplin tanum quamque or int? Quo teris aure actam nos ipicum proptius senste faude ingul ta Sciam sed re, qui serdiendum omniu vocres consili istiumente, iampris, criocavo, co vicatusa rei sendiis. Catrem porum intiam nor a per atemovesce adhuite mei pracris et virtes st gra mactum fur utemorem inirit, oca; nonscep eruncupio tere comnit, nos contidem publi interia cepopop tisque et egit, terbit, nulinvereis. CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITÀ Ai sensi del d.lgs. 196/2003 si informa che il servizio abbonamenti e vendite è completamente gestito Evenecte volorum el id millorunt fugiam sinctecae. Nusda volore, optatios molorpost, aliquo ma con rem volorro es excea vollaccabo. Temolorro invelit duntiis aut offictatem que aliquid ebitibu sapietur mintectam quidundant opta sit voluptum ratur sedit quae reptae. Dae pelique odipsa que imporec uptatet eatur autendi dent, cus ersperum ipis ea sus, cus solorrorrum quam sent et facerum venim hit eossecatiur, ius sed moditat iantotate peri ommoditatur aut as min prature pror serio dolore, non ex enectem etum libusam aliquae. Itae cus. Es minit volupta in nis abo. Et aliqui a volo excestem es exceptur molupta tatqui de lab il eum et hil ipsum et min nullaut liqui sum faccupt iossitatis expe is aut oditiumqui simaionse sunti blamet audae coriat. ARRETRATI Aribus audam senatussolto C. Gil ublia Sp. Erid inatrae quam que curnum ad cae medem actare non rem opos caedius, con ventrum dercerc erorus et; Catuit, conimihilis. Ecidesimil hente nostaturniu consuli squam. Sed mac tem perfecrio, nossum permis prae consum caessum, con re, nequod Caticavo, nocum tem vivideestrac in sed cul ter utere prio,
SOMMARIO News......................................................... 4 Moda.......................................................... 6 Web........................................................ 9 Garage................................................36
Dirt Girl...............................................32 Amarcord.......................................... 38 Track.................................................. 34 Posta..................................................... 39
Ashley Fiolek, protagonista della nostra Cover Story, taglia il traguardo per prima a Redbud nel WMA National.
Cover Story Ashley Fiolek, Let’s Make Some Noise...........................................10 Intervista Laia Sanz, La Regina del Tassello............................................................18 On the track Sognando l’America, Lake Elsinore Nationals.......................... 26
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LA FONTANESI SI DICE DELUSA DALL’MX FEMMINILE IN ITALIA
TEUTSCHENTAL, STEFFI LAIER SI ROMPE UNA GAMBA
TRIAL DES NATIONS, ITALIA SESTA DELUDE LE ASPETTATIVE
«In Italia non mi piace assolutamente come va il motocross femminile. Perché è sbagliata la mentalità, la gente non apprezza, non comprende, mostra ignoranza in tal senso. All’estero, se una ragazza che partecipa al Mondiale MX vince anche nel proprio paese o all’estero, viene apprezzata, rispettata per i risultati perseguiti nel corso della stagione. In Italia se partecipi perché partecipi, se non lo fai perché non lo fai, insomma qui da noi tutto ciò che fai è sempre sbagliato, a prescindere. Per me quindi è la mentalità che è sbagliata. E poi siamo poche nel Campionato Italiano, mentre di ragazze che corrono ce ne sono parecchie e questo perché magari molti pensano che l’Italiano sia una cosa stratosferica da correre, cosa non vera alla fine. All’estero, ad esempio in Francia, partono sempre a cancelletto pieno, in 40! Siamo lontani anni luce rispetto agli altri paesi come Belgio, Olanda, Germania, ecc. Tutti sono realmente più avanti di noi nel motocross femminile.»
Steffi Laier ha rotto il femore durante una sessione di prove libere nel leggendario circuito di Teutschenthal. Dopo un’ ottima sessione di prove libere, la stagione di Steffi si è conclusa anzitempo a causa di questo brutto infortunio. Steffi si stava preparando per il prossimo GP d’Inghilterra con la sua nuova Kawasaki 2013, moto con cui, si è subito trovata a proprio agio anche grazie all’ottimo lavoro del suo team. «Ero molto soddisfatta, ho davvero apprezzato questa nuova moto, le prove andavano benissimo, avevo un attimo feeling sulla moto e non vedevo l’ora della gara successiva per regalare un ottimo risultato ai miei sponsor ed al mio team.Volevo chiudere un triplo nel circuito di Teutschenthal ma è andata male. Ho sentito subito che avevo rotto la gamba, era completamente ritorta in una direzione sbagliata. Fortunatamente ho già subito l’intervento, che è andato bene, ma so che ci vorrà del tempo per recuperare, anche se in questo momento non so ancora cosa aspettarmi!»
La Maglia Azzurra femminile chiude al 6° posto il suo Trial delle Nazioni 2012 disputatosi a Moutier, grande amarezza per il risultato conseguito. La vittoria va alla fortissima Spagna della campionessa mondiale Laia Sanz, sul podio anche Gran Bretagna e Francia. Tra le grandi protagoniste le ragazze della Maglia Azzurra Martina Balducchi (Scorpa - Team Scorpa) , Sara Trentini (Beta - Top Trial Team) ed Elisa Peretti (Gas Gas - Team Spea Area 51) che, però, non riescono nell’impresa di conquistare anche quest’anno il 5° posto. La pioggia che si è riversata su Moutier ha reso le zone molto difficili e scivolose con tanto fango. Alla fine la vittoria va alla solita Spagna composta dalla pluricampionessa mondiale Laia Sanz, da Mireia Conde e Sandra Gomez che mettono a segno 24 punti. A ‘soli’ 5 punti di vantaggio la Gran Bretagna. Sul gradino più basso del podio, infine, troviamo la Francia con 39 punti che precedono, appunto, la Germania e gli USA; che chiudono la top 5.
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MXON, YOUTHSTREAM PROPONE UN NAZIONI PER LE DONNE
SIX DAYS, VINCE LA FRANCIA, SECONDA LA GERMANIA
COMUNICTAE LE DATE PROVVISORIE DEL WMX 2013
Funchal (Portogallo), 16 ottobre 2012 – I presidenti UEM e Youthstream si sono riuniti il 9 ottobre a Ginevra. Il presidente Youthstream Giuseppe Luongo ha espresso la necessità di dare una nuova dimensione al Motocross delle Nazioni Europeo: inizio stagione e più interesse verso i giovani. Inoltre, nello stesso luogo, ma con una gara a parte la Youthstream vorrebbe avere il Motocross delle Nazioni Europee per le donne, con moto a loro scelta (125/2 Tempi o 250/2 Tempi). Ci saranno due piloti donne per paese, faranno due gare e prenderemo i migliori tre risultati. Chiaramente i risultati delle donne sono completamente separati dagli altri risultati e alla fine della giornata sul podio ci saranno i primi tre paesi del Motocross delle Nazioni Europeo e un altro podio con i primi tre paesi vincenti il Woman Motocross delle Nazioni Europee. La proposta ha suscitato l’interesse del Presidente UEM, che presenterà alla Commissione Motocross & Snowcross.
Dal 24 al 29 Settembre, si è svolta al Sachsenring (Germania), la gara di enduro più dura dell’anno, la Six Days. Gara particolarmente dura e fangosa ha visto sette squadre femminili al via, che si sono così piazzate: prima la Francia, rappresentata dalla vice campionessa mondiale Ludvine Puy, Audrey Rossat e Blandine Dufrene; seconda la Germania a un’ora e cinquantadue minuti di distacco, con le pilotesse Heike Petrick, Nina Oppenlander e Sabrina Kauke. A chiudere il podio Jessica Gardiner, Tanya Hearn e Tayla Jones per l’Australia, con un ritardo di soli sei minuti sulle seconde classificate. Quarta la Svezia con Sanna Bergman, Jessica Jonsson e sandra Lysen; quinte per la Finlandia Marita Nyqvist, Sanna Karkkainen e Hanna Mertsalmi. Seste e quindi penultime, al di sotto delle aspettative, le americane Rachel Gutisch, Mastin Amanda e Sarah Whitmore. Ultime infine Amber Rae Giroux, Victoria Hett e Almeda Rive per il Canada.
La Youthstream ha comunicato le date provvisorie per il mondiale motocross femminile 2013. Anche il prossimo anno il campionato si svolgerà in concomitanza con quello MX3, nonostante le accese discussioni riguardo l’eventualità di riportare il WMX insieme al mondiale MX1 ed MX2. Si partirà dall’Olanda con la classica Valkenswaard, tre tappe nei paesi dell’est, ma la principale novità è Maggiora; il 16 Giugno infatti la pista piemontese tornerà ad ospitare il mondiale di motocross dopo molti anni di assenza. Appuntatelo sull’agenda, vietato mancare!
1 Aprile, Valkenswaard (NL) 2 Giugno, Jastrebarsko (HR) 9 Giugno, Orehova Vas 16 Giugno, Maggiora (IT) 25 Agosto, Matterley Basin, Winchester (UK) 1 Settembre, Pacov (PL) 15 Settembre, Saint Jean d’Angely, (FR) 22 Settembre, Fronteira, (PT)
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MODA Se è da qualche mese che pensate di rifarvi il guardaroba sportivo, è decisamente giunta l’ora! Troy Lee Design propone i completi VooDoo e Savage in due diverse colorazioni, talmente esagerati, che è un peccato non poterli usare per uscire il sabato sera. Fox come ogni anno ci propone una collezione 2013 stilosa e curatissima: casco, completo, guanti, e occhiali dalle linee pulite ma accattivanti. Una nota a parte per gli stivali Fox, che propongono una colorazione nero/bianco molto equilibrata prestando sempre più attenzione a materiali e vestibilità, anche stavolta non deludono. Per quanto riguarda le mascherine, imperdibili le nuove 100%, con colori, forme e materiali
che dettano moda, nonostante il loro recente ingresso sul mercato; diretto rivale Scott che con la linea 2013 sceglie colori e fantasie un po' 80’. Se invece cercate qualcosa da indossare nel paddock, Hawaianas ha lanciato una nuova linea di stivali di gomma, coloratissimi e divertenti come le celeberrime flip flop. Se puntate sul colpo d’occhio, Hunter propone il classico stivaletto a mezzo polpaccio color rosa shocking.Infine, Fox quest’anno punta tutto sulle linee retrò: berretti, felpe, canotte e tishirt con il logo e il marchio old school, tutto con un tocco di giallo,come nel 1974! Ma non spaventatevi, i modelli sono attuali e super trendy.
01. completo TroyLeeDesign GP Voo Doo, $161 02. casco FOX V1 costa Helmet $ 159,95
03. casco O’Neall, 2013 5series $ 107 04. casco BELL Moto9 Unit Hot Pink, $475,95
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05. occhiali Ride 100%, racecraft/ accuri, $ 45 / 65 06. occhiali Scott Recoil XiPro plasma black, $ 39,99
07. stivali FOX comp-5 boot, $189,95 08. pettorina FOX R3 roost deflector $50
09. completo TroyLeeDesign GP Savage blu/orange, $159 10. completo FOX 180-HC maglia $32,95 pantalone $109,95
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11. guanti FOX dirtpaw glove, $ 22,95 12. felpa FOX exhaust pullover hoody, $59,90
13. stivali in gomma Havaianas MW printed rain boots, black peackock, â‚Ź 85 14. stivali in gomma HUNTER short gloss, â‚Ź 98
15. zaino FOX roadtrip, $ 39,90 16. berretto FOX mud love beanie, $ 26,90
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sopra. l’applicazione “CROSS MX-Tracks” per iPhone, possiamo vedere la scheda pista, geolocalizzazione, sito web, informazioni e interfaccia. a sinstra. hompage del sito BTO.com , sito americano di shopping online che spedisce in tutto il mondo.
Eccoci nella sezione dedicata al web, dove potrete trovare consigli per tutto ciò che riguarda il cyberMX. Questa volta vi parliamo di BTO.com; sito americano di shopping online. Probabilmente è il numero uno per quanto riguarda varietà, prezzi ed affidabilità; lo staff è molto disponibile e competente, e potete trovare, oltre che all’abbigliamento da cross delle migliori marche, anche abbigliamento casual, accessori e spare parts. Iscrivendovi alla newsletter potrete essere sempre aggiornate sulle promozioni in corso, che cambiano di settimana in settimana. Unica piccola nota negativa è che anche se i prezzi sembrino molto convenienti, bisogna mettere in conto il dazio.
La seconda recensione è su “CROSS MX-Tracks” l’app per IPhone che vi permette di vedere tutte le piste del nord Italia, Svizzera, Germania, Austria, Belgio e Olanda. Il prezzo è di 5,49€ ma li vale tutti, in quanto non solo troverete una mappa geolocalizzata con le piste, ma ognuna avrà una scheda contenente le info: numeri di telefono, orari di apertura, terreno, paddock utilities ed il link diretto alla pagina web del circuito. Inoltre potrete creare delle liste con le vostre piste favorite per poter sempre controllare orari e condizioni del tracciato. Tutte le coordinate GPS fornite sono verificate, quindi dite addio alle ore perse a cercare circuiti introvabili e poco segnalati. Imperdibile.
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Nata per vincere Ashley Fiolek esulta per la vittoria di manche a Southwick, punti importanti che rendereanno possibile la concquista del titolo.
LET’S MAKE SOME NOISE testo Elena Scanferla fotografie actionsportsfusion.com
In uno sport dominato dal suono, Ashley Fiolek, sorda dalla nascita, è una ragazza che fa decisamente rumore. Nel 2008, Ashley ha detronizzato la cinque volte campionessa del Women Motocross Association Jessica Patterson per diventare ia più giovane campionessa WMA di sempre. È stata la prima donna pilota ritratta in azione sulla copertina di Transworld Motocross (e di qualsiasi altra pubblicazione di motocross
americana di rilievo) ed è stata lei ad innalzare il livello delle prestazioni sportive, di riconoscimento e prestigio nel motocross americano odierno. Non male per il suo debutto di professionista, senza tener conto del suo infortunio al polso nel bel mezzo della sua stagione di debutto. Competitiva fino al midollo, Ashley in pista fa parlare con il suo talento, la dedizione, e l’ambizione. Non è solo come corre, ma chi corre, a fare
di lei un talento speciale. Quest’anno ha vinto il suo quarto titolo WMA, a Lake Elsinore (CA), battendo le rivali Jessica Patterson e Mariana Balbi. Nonostante sia ormai una vera celeb americana, comparsa anche nella serie televisiva «Switched At Birth» e in magazine come Vogue, rimane una ragazza con i piedi per terra, sempre grata a Dio e alla sua famiglia: occhi azzurri, lunghi capelli biondi, sorriso tenero. Ashley Fiolek è la classica bella
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ragazza americana dal viso dolce e dallo sguardo sbarazzino. «Mio padre corre da quando era giovane, così come suo padre –ci dice -, così già da quando avevo due anni montavo sul manubrio della moto di mio padre o di mia madre. A tre anni ho avuto la mia prima due ruote, una moto 50cc con le ruotine laterali di supporto, il che la rendeva difficile da guidare così l’ho un po’ abbandonata continuando ad andare insieme ai miei genitori. Finché, a 7 anni, ho tolto le ruotine cominciando a guidare. Un mese dopo ho corso la mia prima gara e da allora non ho più smesso.»
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«Per essere bravo, in ogni sport, ti ci devi dedicare, lavorare duro, fissare degli obiettivi e superarli senza curarti di quanto possa essere difficile»
Che valori ti ha insegnato questo sport? «Per essere bravo, in ogni sport, ti ci devi dedicare, lavorare duro, fissare degli obiettivi e superarli senza curarti di quanto possa essere difficile. Per quanto mi riguarda, voglio dare il massimo di me stessa producendo il massimo sforzo, lavorando duro per raggiungere i miei scopi. Oltre a lavorare sodo penso che ci voglia anche molta sportività, correre senza guardare in faccia nessuno quando sei in pista ma amico di tutti fuori dal tracciato. Tutti vogliamo vincere, dare il massimo, e possiamo essere
Nella pagina accanto In alto. Freestone National 2012 Ashley centra un altro hole shot. In basso a sinistra. La campionessa sorride ai fotografi, schierata prima della partenza. Sotto. Travis Pastrana e alcune ragazze fanno il tifo per Ashley a Southwick.
In questa pagina. Tabella blu numero uno per Ashley, campionessa WMA Nationals.
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In questa pagina. saluta il pubblico dopo aver vinto il suo quinto titolo. Nella pagina accanto In alto. Holeshot a Southwick In basso a sinistra. Un concentrato di esplosività. In basso a destra. Ashley incita i tifosi a Redbut Nationals.
un po’ aggressivi in gara, ma credo che quando le moto sono poi parcheggiate, una delle cose più belle del motocross sono le persone che puoi incontrare e le amicizie che puoi stringere.» Quali sono le tue passioni nella vita di tutti i giorni? «Dio, la mia famiglia e i miei amici, motocross, il cibo…» C’è un oggetto di lusso per il quale faresti follie? «Il motocross è già abbastanza pazzo (risponde ridendo, ndr), ma non
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saprei… Una volta sono saltata da un aereo, ho fatto un salto mortale in moto in una fossa piena di schiuma, non sono sicura di voler aggiungere altro alla lista ma penso che lo farei soltanto per qualcosa di realmente grande e importante.» Quando scendi dalla moto, preferisci vestire fashion o sportivo?Come esalti la tua femminilità? «Decisamente preferisco vestire sportivo, molto casual! Per essere femminile curo spesso i miei capelli, amo tingerli in modo pazzo, spesso ho le punte fucsia accesissimo!»
Cosa vuoi dire alle ragazze che vogliono avvicinarsi a questo sport pensando che sia una prerogativa maschile? «Voglio dire loro di essere aperte a tutte le possibilità. Il motocross e le motociclette sono per ragazzi e ragazze, uomini e donne. Nel 2009 sono diventata la prima donna nella storia americana a entrare a far parte dell’Honda Red Bull Racing Team, io stessa e i miei genitori abbiamo sempre pensato che sarebbe stato possibile e che il motocross fosse uno sport anche femminile. Voglio dire loro, se questo è il loro sogno,
di circondarsi delle persone giuste, fissare degli obiettivi, lavorare duro e ricordarsi sempre chi si è.» Che cosa rispondono i ragazzi quando dici loro che sei un campione di motocross? «Ad essere sincera devo dire che è sempre diverso. Alcuni restano piuttosto sbalorditi, altri dicono con leggerezza che tanto sono sicuri di potermi battere e altri ancora non mi credono subito. In genere quando dico che corro, nessuno pensa subito a una moto, molti dicono -intendi dire in bici, giusto?-.»
«voglio continuare ad incoraggiare le persone sordomunte come me; convincerle ad inseguire i propri sogni e che tutto è possibile»
La sportiva che apprezzi? Lo sportivo con cui vorresti fare un viaggio romantico? «Tra le donne, quella che ammiro di più, e diciamo, prendo anche come modello è Billy Jean King: ho apprezzato molto quello che ha fatto per le donne in tutti gli sport, per come si è erta a lottare per l’eguaglianza nel suo sport, il tennis, e in tutto il movimento sportivo. Oggi Billy Jean King ha la Women’s Sports Foundation e continua a lavorare per le atlete indipendentemente dallo sport. Lo sportivo che mi piace di più è invece Michael Phelps, credo sia molto hot.»
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Hai vinto la battaglia più difficile contro il tuo handicap. Quali sono ora i tuoi obiettivi nella vita di tutti i giorni e nello sport? «In passato ho visitato diverse scuole per sordomuti per incoraggiare quelle persone, convincerle a inseguire i propri sogni, che tutto è possibile; vorrei continuare a fare questo e provare a far cambiare idea ai bambini che non credono di poter fare qualunque cosa o che non credono in sé stessi. Dal punto di vista sportivo, mi piacerebbe venire in Europa e vincere la Fim World Championship in futuro, così come mi pi-
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acerebbe diventare la prima donna americana a qualificarsi per una gara outdoor maschile pro national. Infine, grazie per quest’opportunità che mi avete dato per farmi conoscere un po’ meglio. Vorrei anche ringraziare le persone che mi hanno aiutato a raggiungere i miei obiettivi o sogni: Dio, mia madre, mio padre e il mio piccolo fratellino Kicker, i miei allenatori in sella e non, Red Bull, American Honda, Honda Red Bull Racing, Alpinestars, Smith Optics, Able Planet, T-Mobile, AGV, e LS Motors Honda Belgium. Grazie a tutti!»
In questa pagina. In alto. Southwick National 2012 . La Fiolek esulta con lo champagne davanti ai tifosi. In basso a sinistra. Tutto l’entourage festeggia il titolo a Lake Elsinore. In basso a destra. Ashley Fiolek (1) e la rivale Tarah Gieger (3). Nella pagina accanto. In alto e in basso a destra. Servizio fotografico Honda Muscle Milk. In basso a sinistra. Podio a Redbud, prima classificata. In basso al centro. La FioleK a Freestone.
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LA REGINA delTASSELLO testo Elena Scanferla fotografie Cristiano Morello
13 titoli mondiali e la prima persona ad aver vinto mondiale trial, enduro e dakar, nella stessa stagione: Laia Sanz, da bambina prodigio a vera leggenda del fuoristrada.
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Non stiamo parlando di Angel Nieto ed il suo famosissimo 12+1, ma di Laia Sanz, la pluri iridata campionessa spagnola, che dal 1998 non sbaglia un colpo, inanellando un titolo di campionessa mondiale di trial dopo l’altro e scegliendo nuove sfide come i rally e l’enduro, sempre riuscendo con la sua tenacia e il suo talento e dimostrare di essere la migliore al mondo. Attualmente il suo palmarès vanta 12 titoli mondiali di trial femminile, 10 europei, 5 vittorie nel trial delle nazioni, 2 Dakar femminili vinte nel 2011 e 2012 e per finire quest’anno ha conquistato il titolo di campionessa mondiale di enduro nella categoria women nel suo secondo anno di debutto, piazzandosi terza il primo.
Sopra. Laia Sanz sotto la tenda del team GasGas al mondiale di enduro. Sotto. La Sanz alle prese con un difficile passaggio roccioso, 2012.
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attualmente il suo palmarès vanta 12 titoli mondiali di trial femminile 10 europei 5 trial delle nazioni 2 dakar femminili e un mondiale di enduro.
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Nonostante questi numeri pazzeschi, da capogiro, Laia è una ragazza normale, solare, disponibile, molto carina ma con una tenacia e determinazione di «quelli veri», quelli che non mollano mai, a nessun costo, stringono i denti per raggiungere non solo le medaglie, ma soddisfazioni che fanno bene al cuore. L’abbiamo incontrata al Trial delle Nazioni, che si è svolto a Moutier sotto un diluvio torrenziale, dove la sua squadra (la Spagna) ha
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vinto come da pronostico, capitanata proprio da Laia e tra un brindisi e l’altro ci ha raccontato la sua storia. Com’è iniziata la tua storia d’amore con le due ruote? «Tutto cominciò molto presto, quando avevo solo due anni, a quell’età mio padre mi portava sulla sua moto e così giravo per casa in sella ad una bicicletta cercando di imitarlo. A casa abbiamo avuto tutti a che fare con le
due ruote, così mio fratello Juan non poteva essere da meno: da piccolo aveva un Cota25 per bambini, e un giorno, mentre lui dormiva, l’ho preso senza che nessuno se ne accorgesse. Avevo 4 anni ma cominciavo già a capire quello che mi piaceva.» Un inizio abbastanza classico, e poi cos’è successo? «Ho imparato in fretta, e nel 1992 ho fatto la mia prima gara, approf-
Nella pagina accanto. Laia Sanz affronta una prova speciale dell’EWC 2012. In questa pagina. A destra. Durante una gara di trial, 2012. A sinistra, partendo dall’alto. I primi approcci di Laia con le moto; a quattro anni, a sei e sotto durante una delle sue prime competizioni trialistiche.
ittando del fatto che si disputava una prova del Campionato Catalunya dei bambini nel mio paese, Corbera de Llobregat. Contrariamente da quello che si potrebbe immaginare fu mia madre a convincermi a partecipare. Ho finito ottava, e ultima, ma molto felice e desiderosa di ripetere l’esperienza, così l’anno successivo ho fatto tutto il campionato, ma la prima vittoria nelle categorie degli uomini non sarebbe arrivata fino al 1997, anno in
«il campionato spagnolo di trial cadetti maschili è stata la vittoria che mi ha dato più soddisfazione.»
cui ho partecipato al mio primo trial femminile mondiale, esperienza che si sarebbe ripetuta poi molte volte, anche se all’ epoca ovviamente non potevo saperlo, ma sinceramente non l’avrei neppure immaginato, sono una persona molto pragmatica e con i piedi per terra » Per l’appunto, eccoci a parlare di trial, come ti sei avvicinata a questa disciplina? E che percorso hai avuto?
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«Anno dopo anno, il trial femminile diventava sempre più popolare, e nel 1998 si disputò il primo Campionato Europeo (non ufficiale), che ho vinto a soli 12 anni contro rivali molto più grandi di me: è stato in questo momento che, essendo l’unica ragazza del campionato Spagnolo, iniziò a formarsi l’idea di fare del trial la mia professione. Nel 2000 ho vissuto una delle mie migliori stagioni: contro ogni previsione, ho vinto il campionato di trial spagnolo di cadetti maschili. Anche in questo caso ero l’unica ragazza e nonostante tutti i titoli mondiali che ho ottenuto dopo,
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«All’inizio di quest’anno, non credevo che avrei potuto vincere il mondiale enduro perché è molto difficile destreggiarsi tra tre mondi molto diversi»
è stata la vittoria che mi ha dato più soddisfazione; sempre nel 2000 iniziarono ufficialmente il Campionato del Mondo Trial Femminile e il Campionato Europeo di Trial Femminili, che conclusi rispettivamente prima e seconda. Dopo quella vittoria mi sono impegnata di più, diciamo in maniera professionale, migliorando ed intensificando gli allenamenti con l’obiettivo di crescere a livello di guida. Sono passata a guidare una Beta, fornitami dall’importatore Trueba e fui inserita in un team con parecchi giovani, tra i quali un ragazzo che si chiamava Toni Bou.Nel 2001 il risultato è stato ripetu-
Nella pagina accanto. Partendo da sinistra. La campionessa affronta una pietraia nell’Extreme Test dell’ EWC, 2012. Prima di entrare in prova speciale. In questa pagina. Sopra. Espressione concentrata durante una gara di trial, 2012. In basso, partendo da sinistra. Laia sulla sua Beta da trial, 2000. Campionessa del mondo trial, 2002. Campionessa del mondo di enduro di questa stagione.
to, ma tra il 2002 e il 2006 riuscii a fare la doppietta, sempre continuando la partecipazione a gare maschili, dove ho ottentuto risultati molto soddisfacenti, tra cui un quarto, un quinto e un sesto nel campionato del mondo junior maschile. Purtroppo nel 2007 non sono riuscita a rinnovare il titolo mondiale femminile, ma dal 2008 tornai a vincere sia il mondiale che l’europeo, con grande soddisfazione di tutto il mio entourage.» Una campionessa giovanissima! «Si! A 24 anni avevo già 10 mondiali di trial, 9 europei e 4 Trial des
Nations in tasca. A quell’età ho fatto il mio debutto nel mondo dell’enduro femminile, senza avere quasi nessuna esperienza ma che ho finito salendo sul gradino più basso del podio. In realtà la parecipazione all’ EWC è stato uno dei passi per preparare il Rally Dakar, nonché un mio grande sogno d’infanzia che è diventato realtà nel 2011: non solo ho partecipato, ma ho anche vinto il Trofeo delle Donne e ho finito in trentanovesima posizione nell’assoluta. Non male per essere la prima volta, ma soprattutto è stato il miglior modo di coronare un sogno nel cassetto.»
Com’è stato quest’anno vincere il tuo primo mondiale di enduro? «Sono molto felice, soprattutto dopo tutto quello che ho passato a causa dell’infortunio che ho avuto in Italia. Sono stati tre mesi molto difficili, ma per fortuna tutto è finito bene, ho portato a casa il mondiale di trial prima, e quello di enduro poi. All’inizio di quest’anno, non credevo che avrei potuto vincere questo titolo perché è molto difficile destreggiarsi tra tre mondi molto diversi e, in aggiunta, Ludivine Puy è molto forte. Questo dà un valore aggiunto soprattutto alla mia personale soddisfazione.»
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SOGNANDO L’AMERICA testo Elena Scanferla fotografie actionsportsfusion.com
Chiara Fontanesi è volata oltreoceano per confrontarsi con le donne del WMA nel campionato AMA a Lake Elsinore. Vincitrice di entrambe le manches ci racconta la sua esperienza.
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Finale di stagione con il botto a Lake Elsinore, dove Ashley Fiolek, Tarah Gieger e Jessica Patterson si sono giocate la vittoria del campionato National senza risparmiare alcun colpo. La pista, ha ospitato per tutto il weekend migliaia di spettatori, molti dei quali presenti per festeggiare i campioni incoronati durante questa ultima tappa del campionato americano. La vera sorpresa del weekend però, è arrivata dal’Italia: la fresca Campionessa del Mondo Femminile, Chiara Fontanesi che ha dominato le due manches della categoria Women, conquistando il rispetto delle compagne oltreoceano. Allo scendere del cancello della prima manche WMA, cinque punti
Nella pagina accanto. Chiara Fontanesi spinge fino all’impossibile nel suo debutto USA: prima assoluta.
In questa pagina. A sinistra. Brittany Marcotte conclude 30° dopo il ritiro nella seconda manche. In alto a destra. Tarah Gieger durante la prima
separavano la campionessa in carica Ashley Fiolek (Red Bull) dalla testa del campionato tenuta da Jessica Patterson, ma la simpatica ragazza della Florida si è subito messa al lavoro per colmare il gap afferrando l’holeshot per partire con il giusto vantaggio. La Fiolek è stata passata al secondo giro dal’ospite (e neo incoronata Campione del Mondo WMX) Chiara Fontanesi, ma in seconda posizione ha incrementato comunque il suo vantaggio sul resto della concorrenza. Allo sventolare della bandiera a scacchi, la Fiolek ha tagliato il traguardo in seconda posizione, raccogliendo quattro punti in più rispetto alla Patterson (quarta al traguardo), per portare il divario ad un solo punto alla
manche (quinta). Appena sotto.Jessie Wharton: ha concluso 19°.
fine della prima manche. Tarah Gieger ha invece concluso la prima manche al quinto posto dopo aver perso due posizioni , ma è rimasta in corsa per il titolo. Con la Fontanesi vincitrice nella moto uno, l’unica preoccupazione di Ashley Fiolek nella seconda manche era quella di arrivare davanti alla Patterson, se sperava di aggiudicarsi il titolo. Dopo un altro holeshot, la Fiolek, guidando in maniera conservativa e controllata, ha mantenuto la seconda posizione dietro ad una Chiara Fontanesi davvero esplosiva, fino a scivolare in terza posizione all’ultimo giro, superata da Mariana Balbi. Con la Patterson dietro di lei, il terzo posto di Ashley è stato più che
sufficiente per aggiudicarsi il suo quarto titolo WMA in cinque anni! Finendo quarta di giornata, Tarah Gieger si assicura il secondo posto in campionato, proprio dietro la sua compagna di squadra. Abbiamo intervistato Chiara per sapere le sue impressioni «Sono felicissima di essere in America. Ringrazio Michele Rinaldi e Monster per avermi dato la possibilità di correre l’AMA Motocross. Sarà una bella emozione in un periodo bellissimo della mia carriera... L’obiettivo è fare bene! Le avversarie sono toste, ma non sono venuta qui in vacanza. Darò il massimo, cercando di sfruttare ogni minuto di prove per sistemare la moto e prendere confidenza con la pista.
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In questa pagina. In alto. La partenza della prima manche. Sotto a sinistra. Mariana Balbi, seconda e terza finisce la giornata seconda. Sotto a destra. Jessica Patterson arrivava a Lake Elsinore con pochi punti di vantaggio in campionato; undicesima di giornata finisce terza in campionato. In basso a destra. Tarah Gieger abbraccia Ashley Fiolek, che con un secondo posto vince il campionato.
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Tarah Gieger, quinta in entrambe le manches, finisce la giornata al quarto posto assoluto riscendo a strappare il secondo posto in campionato a Jessica Patterson.
Poi vedremo che accadrà. Peccato solo che non avrò il mio numero 8.» La prima apparizione della campionessa parmense in America risale al 2007 quando vinse la Loretta Lynn. L’obiettivo era la vittoria e “Kiara” non ha fallito. A Lake Elsinore, ultima prova dell’AMA Motocross, la campionessa del mondo ha dominato pur avendo provato la pista soltanto giovedì per un’ora. Scivolata all’inizio delle prove ufficiali, si è rialzata e ha ripreso il ritmo, ma al momento di tentare il giro veloce le prove sono state sospese per un incidente di una concorrente.
«L’obiettivo è fare bene! Le avversarie sono toste, ma non sono venuta qui in vacanza»
Nella prima frazione dopo essere transitata quarta al primo giro, a metà del passaggio successivo era già in testa. E una volta davanti a tutte le avversarie ha impresso il suo ritmo andando a vincere in solitaria. La seconda manche è stata ancora più facile: Chiara è scattata al comando e si è involata verso una doppietta storica in casa delle veloci ragazze americane che nulla hanno potuto contro la campionessa del mondo. Semplicemente superiore la Fontanesi, che ha corso con una moto messale a disposizione dal Team Rock River su cui la crossista parmense ha
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In questa pagina e in quella accanto. Chiara Fontanesi durante la sua gara a Lake Elsinore, in sella alla sua Yamaha e durante alcuni momenti di vita da paddok. Vincitrice di entrambe le manches ha dominato la giornata.
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montato alcuni particolari provenienti dalla moto che usa normalmente. «Sono felicissima per questa vittoria, peccato che, una volta salita sul podio per la premiazione, nessuno ha applaudito questo risultato. Loro sono così, molto molto patriottici… Al contrario del Team Rock River, quello che mi ha ospitato, che invece mi ha fatto capire e vedere la propria soddisfazione, estesa anche all’organizzazione. Prima di allora nessuno aveva vinto due gare del National in questo modo» ride la Fontanesi, «e ringrazio tutti. Michele Rinaldi e il suo staff che hanno coordinato la tras-
«È stato bello confrontarsi con le ragazze americane che sono molto veloci e giocavano in casa su di un tracciato molto diverso dallo standard europeo»
ferta, la Yamaha, Monster, Yamaha USA che mi hanno aiutato e messo a disposizione tutto. Ero venuta in America per vincere e ce l’ho fatta. È stato bello confrontarsi con le ragazze americane che sono molto veloci e giocavano in casa su di un tracciato molto diverso dallo standard europeo. Mi sono trovata subito bene, anche se in prova sono caduta, ma poi nelle due manche tutto è filato liscio e sono riuscita a impostare il mio ritmo. Ci tenevo molto a vincere e devo dire che è davvero bellissimo aggiungere al mondiale anche questa gara in un anno ricco di soddisfazioni.»
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Ciao Silvia, benvenuta! Parlaci un po’ di te. «Ciao, sono Silvia Gomitolini ho 29 anni, vivo ad Arezzo (Toscana), e faccio la modellista di capi di abbigliamento. Mi piace viaggiare ed ho vissuto tanti anni all’estero. Mi piace vedere concerti, mangiare e cucinare, adoro tutto quello che sa di fragola, mi piacciono lo snowboard, lo skate, la moto ed ho una grande passione per i tatuaggi.» Quando è nata la passione per l’off road? «Sono sempre stata attratta dalle moto, iniziando da Valentino Rossi, ma non avendo nessun motociclista in casa mi sono sempre limitata ad essere spettatrice. Quando hai iniziato ad andare in moto? qual’è stato il tuo percorso? Il ragazzo con cui stavo prima, un giorno mi fece provare una pit-bike e da li non ho più smesso di andare in moto. Ho fatto un anno anno e mezzo con la pit bike più o meno da gennaio del 2010 fino a maggio 2011 dopodichè ho capito di preferire le moto “vere” e ad agosto del 2011 ho comprato un KTM 125 2t e l’ho tenuto fino a due mesi fa che l’ho venduto per comprarmi una moto nuova: si cambia di cilindrata, passo al 250 4t.»
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Sopra, da sinistra.Silvia Gomitolini, 29 anni, la Dirt Girl del mese. Casual e in “divisa motocrossistica”, un particolare dei tattoo. Qui a fianco. Silvia con il suo ragazzo Samuele, con il quale condivide anche la passione per il motocross.
LA MXGIRL DEL MESE È SILVIA GOMITOLINI, DI AREZZO AMA IL MOTOCROSS E CONDIVIDERE QUESTA PASSIONE
Hai mai partecipato ad una gara? «La mia prima garaè stata con la pitbike al campionato italiano vicino ad Ancora, mi sono divertita molto, è stato pazzesco, tremavo dall’emozione ed ero molto imbranata! Invece la prima gara che ho fatto con il 125 è stata nel campionato Toscano nella pista di Ponte alla Chiassa, sudavo per la tensione di stare dietro al cancello di partenza, ero talmente concentrata che sono partita in testa: nessuno ci credeva , nemmeno io, ma poi mi sono fatta passare da quasi tutti! Mi sono divertita da morire e vi dirò di più, ho messo dietro ben quattro maschietti. Sono soddisfazioni!» Cosa ti fa amare così tanto il mondo del motocross? «Il motocross è una bellissima passione ed io mi sento molto fortunata perchè la condivido con il mio ragazzo che lo pratica da molto tempo, quindi mi aiuta negli allenamenti, mi consiglia e mi fa pure da meccanico! Sono molto felice di aver scoperto questo sport perchè oltre a prepararti fisicamente, stai a contatto con tante altre persone, conosci gente nuova e alla fine si crea una grande famiglia. Quando c’è il campionato italiano non vedo l’ora di cenare per riunirci tutti a tavola e raccontare le storie di vita vissuta dentro e fuori dal paddock. L’atmosfera è bellissima, siamo tutti amici, condividiamo una grande passione e siamo sempre disposti ad aiutarci, mi piace davvero tanto! »
in queste foto. Silvia in sella alla sua moto durante gli allenamenti nelle piste del centro Italia. Il suo umerò è il 221.
Chi sono i tuoi idoli? «I miei idoli sono chiaramente Antonio Cairoli, Chad Reed, Stefan Everts, la nostra mitica Kiara, adoro tutte le donne che vanno in moto come Tarah Gieger, Livia Lncellot, Justin Bracia, Travis Pastrana, Tony Hawk, Rodney Mullen, sono cresciuta con i NoFX, non so...la lista è così lunga che faccio fatica a stabilire chi sono i miei idoli, per ogni momento della mia vita c’è stato qualcuno o qualcosa che mi ha fatto crescere. Ah, dimenticavo, un saluto a tutte le motocrossiste!»
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CREMONA INFO
Regione....................................................................Lombardia Località........................................................................Cremona Motoclub....................................................................Cremona Omologazione.........................................FMI / UISP / AICS Terreno..............................................................................sabbia Lunghezza......................................................................1800 m Minicross...................................................................................si Strutture.......bar / doccia fredda / doccia / prese 220V
CONTATTI
telefono 0372-37079 / 335-6708545 fax 0372-37079 e-mail info@mccremona.com sito web www.mccremona.com
ORARI
Aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00 (orario invernale) dalle 9:00 alle 18:00 (orario estivo)
COORDINATE GPS
latitudine: N 45° 8’ 151’’ longitudine: E 9° 58’ 525’’
latitudine: N 45.13754 longitudine: E 9.98126
CARATTERISTICHE DELLA PISTA
Cremona è una delle pochissime piste italiane aperte sette giorni su sette, grazie al suo fondo sabbioso permette di allenarsi tutto l’anno anche con condizioni di tempo critiche, e può diventare molto difficile nel periodo invernale quando si scava molto. La manutenzione è sempre buona, la pista dispone infatti di numerose ruspe. Cremona è una pista veloce, ha pochi salti ma tecnici che possono fare la differenza, piace al pro come all’ endurista alla ricerca di allenamento. L’ introduzione recente di una serie di doppi crea non pochi problemi ai meno esperti. La partenza ha un ampio rettilineo che conclude con una curva a centottanta gradi. Abitualmente molto frequentata, grazie alla sua posizione che la rende raggiungibile da tutto il centro-nord, ma anche meta di stranieri che arrivanonel periodo invernale in cerca di clima mite.
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GARAGE Eccoci nella sezione garage, dove proveremo per voi le migliori moto ufficiali guidate, ovviamente, da ragazze. Questo mese i nostri colleghi di dirtrider.com hanno provato la Honda CRF 250 di Ashley Fiolek, un vero gioiellino ed il sogno di ogni motociclista: ciclistica perfetta, assolutamente adattata al peso ed altezza di una ragazza minuta, ma nonostante ciò ha dato al tester Adam Booth delle ottime sensazioni. Piccola e maneggevole, ma con una potenza impressionante. Se volete scoprire di più , continuate a leggere!
SCHEDA TECNICA Marca: Honda Tempi: 4 Cilindri: 1 Cilindrata: 249.4 cc Raffreddamento: a liquido Avviamento: Pedale Potenza: 38 cv (27.9 kW) Coppia: nM / 8500 giri Marce: 5 Freni: D-D Misure freni: 240-240 mm Misure cerchi: 21’’ / 19’’ Peso: 105 kg Lunghezza: 2181 mm Larghezza: 827 mm Altezza: 951 mm Capacità serbatoio: 5.7 l Pilota: Ashley Fiolek Team: Honda MUSCLE MILK
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Il motocross non è facile per nessuno, figuriamoci per una ragazzina di 15 anni alta un metro e cinquanta! ma quando sei la pilotessa numero uno del mx americano e guidi una honda ufficiale hai a disposizione tutto ciò che ogni pilota sogna per sè. Per migliorare la vestibilità della CRF250 di Ashley gli interventi principali sono alla ciclistica: telaietto posteriore abbassato, sella sagomata e abbassata, pedane rialzate, leva del cambio e pedale del freno accorciate e sospensioni con escursioni minore. Il motore arriva a 1300 giri, ben 2000 giri superiori a una moto di serie, ma soprattutto viene rimosso il sistema di bilanciamento del controalbero in modo che il motore vibri di più, aiutandola a sentire ciò che il motore sta facendo.
«gli interventi principali sono alla ciclistica: telaietto posteriore abbassato e leva del cambio e pedale del freno accorciate.»
La moto è davvero piacevole da guidare e in una pista come quella di oggi con molte buche e poco grip non ho avuto nessuna sensazione negativa in particolar modo le maggiori vibrazioni non hanno creato problemi e anche le sospensioni tarate per una pilotessa di 15kg più leggera hanno svolto egregiamente il loro lavoro a dimostrazione che alla guida di una moto factory tutto è a puntino e il lavoro svolto dai migliori tecnici abbinati alla grinta e alla determinazione di ashley non posso che portare al dominio del wmx!
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AMARCORD JUTTA KLEINSCHMIDT NON È SOLO UN PILOTA, MA ANCHE MOTIVATRICE, SCRITTRICE, INGEGNERE LAUREATA IN FISICA. ECCO LA SUA STORIA!
Jutta Kleinschmidt è nata a Colonia il 29 Agosto 1962, Laureata in fisica e ora pilota e mutilatrice di professione, è stata la prima vincitrice femminile del rally Parigi-Dakar, nel 2001. La sua carriera è iniziata nel 1988 al Rally dei Faraoni, a cui ha preso parte in modo amatoriale, ma che le ha fatto capire quanto amasse questo sport. Per anni ha continuato a correre come privatista, assemblando le sue moto in cucina. Nel ‘92 vince il pri-
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mo trofeo femminile alla dakar con una BMW R100 GS standard, mentre qualche anno prima, nell’87entrava nel reparto di ingegneria di BMW. Ha gareggiato con BMW, KTM ma anche con le macchine da rally, ma dal 2002 ha firmato un contratto con Volkswagen, sviluppando una nuova versione da competizione rally derivante dal Touareg. Inoltre Jutta Kleinschmidt è anche un’ oratrice appassionata ed energica,
ha una predisposizione al duro lavoro per il raggiungimento dei risultati e un fisico estremamente sportivo, qualità che l’hanno portata a diventare una delle donne di maggior successo al mondo negli sport motoristici. Jutta è infatti l’unica donna che abbia mai vinto fino ad ora la classifica assoluta (e non del trofeo donne ndr) nel rally più lungo e difficile al mondo: la Parigi-Dakar. Grandiosa motivatrice, tiene delle lezioni in cui sprona il pubblico ad avere fiducia in se stessi, nella propria squadra e a correre dei rischi, per avere successo, raccontando di come è riuscita ad avere successo in un mondo di uomini grazie alla molta fatica, resistenza ambizione, creatività e coraggio. Un’altra passione è il volo, infatti dal 2004 ha la licenza di pilota di elicotteri; anche con la mountain bike ha affrontato grandi imprese: nel 2003, ha attraversato le Alpi sulla sua bicicletta e nel 2004 ha partecipato alla Race across in America e alla maratona di Ötztal. Un vero esempio, non solo per le ragazze!
POSTA LE VOSTRE STORIE E LE VOSTRE DOMANDE RACCOLTE PER VOI. SE VOLETE SCRIVERCI MANDATE UNA MAIL A posta@mxgirl.it
Ciao sono Chiara, vedo in continuazione video di ragazzi americani che oltre ad andar forte fanno delle hip incredibile, quasi al limite, volevo chiedere la whip è molto difficile da fare? Ciao Chiara, per prima cosa bisogna avere molto controllo della moto mentre sei in aria, e questo avviene dopo un pò di ore passate sulla moto. La tecnica per eseguire una whip è: entrare nella rampa con la moto piegata dalla parte della whippata, appena la ruota davanti si stacca da terra giri il manubrio con una botta secca e tu ti sposti con il corpo dalle parte dove hai “piegato”. Per raddrizzare la moto poi devi fare tutto il contrario cioè giri il manubrio dalla parte opposta e ti sposti con il corpo verso la parte del manubrio. Tutto questo è molto difficile da fare, è consigliata molta prudenza!
Ciao sono Claudia e vorrei cominciare ad andare in moto, avendo la fortuna di un fidanzato pilota da sfruttare. Che allenamento e alimentazione mi consiglieresti??? Grazie!!!. Ciao Claudia, ti spiego cosa puoi fare per allenare l’apparato cardio-vascolare per ottenere quello che in gergo si chiama “fiato”, o meglio, per evitare che, dopo 2 / 3 giri di pista “a manetta”, l’acido lattico ti arrivi fino sotto le unghie e “l’appannamento cerebrale” non ti faccia capire più nemmeno in che pista stai girando. Per allenare cuore e polmoni bisogna praticare un’attività di tipo “aerobico” che ti permetta di stimolare tutto l’apparato, simulando le condizioni alle
quali sei sottoposto durante gare ed allenamenti con la moto da cross. 1 / Prima cosa da fare è acquistare un cardiofrequenzimetro per individuare la prorpia frequenza cardiaca di lavoro ed ottimizzare la programmazione dell’allenamento. 2 / Successivamente bisogna “trovare” la disciplina che più ti piace tra gli sport di tipo aerobico. Alcuni esempi potrebbero essere il ciclismo, il nuoto, la corsa, il canottaggio, il pattinaggio, lo sci di fondo ecc. Personalmente ti consiglio il ciclismo con la MTB (Mountain Bike), perchè ti permette di allenare contemporaneamente la muscolatura degli arti inferiori e di quelli superiori. Una volta scelta la disciplina che più ti aggrada, devi programmare un lavoro che preveda allenamenti a diverse frequenze cardiache. Di seguito ti fornisco uno “scheletro” sul quale organizzare il tuo allenamento. a) Inizialmente (leggi: lontano dal periodo agonistico) creare il cosiddetto “fondo” lavorando ad un’intensità pari al 70 /75% della tua riserva di massima frequenza cardiaca teorica. La durata dell’allenamento dipende strettamente dal tuo livello di preparazione e dalla tipologie di gare che dovrai affrontare (una manche del monidale da 40 min necessita di una preparazione diversa da una da 20 min). b) Successivamente (leggi: man mano che il periodo agonistico s’avvicina) l’allenamento diventerà più “qualitativo” aumentando l’intensità cardiaca (circa 85%) ed inserendo dei lavori intervallati per abituare l’organismo alla presenza dell’acido lattico ed ad un suo rapido smaltimento. Anche in questo caso la durata dell’allenamento è soggettiva. c) Prossimo alle competizioni dovrai effettuare anche allenamenti specifici sulla moto che simulino le condizioni
di gara. N.B.: Ricordati che l’allenamento dell’apparato cardiovascolare è di cruciale importanza per chi pratica motocross. Se non gli dedichi tempo, scordati di avere performance di elevata qualità e durata, che, tradotto, significa: scordati di andare forte per più di 2 o 3 giri!
Ciao sono Silvia, è da tempo che mi domando se le scuole di motocross servono oppure no. Partendo dal presupposto che “corro” da 3 anni, può fare ancora al mio caso? mi interessa poi sapere come funziona... Grazie mille Ciao Silvia, Il corso prevede lezioni dalla A alla Z del motocross.. nel senso, impostazione sulla moto partendo dalle leve, manubrio, regolazione forcelle, mono, fino alla impostazione sulla sella e bilanciamento corpo ecc... Poi si studia la pista, la si scagliona pezzo per pezzo e si ripete finche “l’insegnate” non ritiene che sia affrontato bene. Il corso può durare anche 2 giorni, ed è consigliato a tutte le persone che praticano questo sport. Anche i tuoi colleghi del mondiale durante l’inverno fanno qualche settimana seguiti dai più esperti.
Ciao sono Arianna e vorrei un consiglio pratico: qualis ono le cose che una Crossista deve portarsi in pista? Ciao Arianna, ottima domanda, ecco un piccolo vademecum:
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1 / La tua moto: sembra scontato ma non lo è. Il consiglio è quello di imparare da sole a caricarla, magari chiedendo aiuto a qualcuno per farsi insegnare come farlo. Ora accertati che la tua moto sia caricata e legata correttamente. Utilizza tutto il tempo che ti serve, non avere fretta! Mi raccomando legatela bene ma, non caricate troppo le forcelle, così risparmiate 150€ per rifare i paraoli. Ah e quando hai finito di caricarla ricordati di prendere sempre il suo cavalletto! 2 / Le Cinghie: oltre a quelle che vi sono servite per legare la moto, portatevene un paio di scorta, non si sa mai! Parlo per esperienza, e sarebbe brutto perdere una moto dal carrello… 3 / L’abbigliamento: prestate attenzione a questo punto. Vi consiglio di avere una borsa dedicata per l’abbigliamento, e fatela come se state per andare in vacanza per un week end. Avete bisogno della maglia, dei pantaloni, delle calze, del casco, degli occhiali, delle ginocchiere, del collare, della pettorina, degli stivali, dei guanti e qualsiasi altra protezione che siete abituate ad indossare. Riempite la borsa e controllatela due volte e caricatela in macchina o nel furgone. Pensate solo se vi siete dimenticate il casco o gli stivali! Disastro! E per favore per l’amor di Dio, assicuratevi che tutto sia pulito. NON siamo ragazzi e non indossiamo roba sporca. Ah e prima di partire guardate di indossare dell’intimo adatto, se no vi potrebbe dare fastidio! 4 / La cassetta degli attrezzi: adibite una cassetta per tutti gli attrezzi che vi potrebbero servire in pista, dai cacciaviti alle candele. Potreste anche giocare la carta del “Sono una ragazza” e girare per il paddock facendovi prestare attrezzi e quant’altro dagli altri. Ma questo sta a voi deciderlo. 5 / Benzina, oli e lubrificanti: benzina, olio per la miscela e grasso per la catena. Queste due cose sono totalmente fondamentali. 6 / Il beauty case: Ascoltatemi ragazze, non voglio scrivere che stiamo andando ad una sfilata quindi non troverete scritto che vi serve la lacca
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o il lucidalabbra. Ci sono cose che comunque vi servono, anche per non sembrare delle donne delle caverne. Avete bisogno quindi di una spazzola, di elastici per capelli, un astuccio dove mettere braccialetti, collane e occhiali, deodorante e sapone. In questo modo se incontrerete qualcuno quando lasciate la pista non sembrerete tornate da una battuta di caccia al mammut! 7 / Il buon umore: se se siete di cattivo umore andate a girare al centro commerciale, forse è meglio. Andate in pista e divertitevi!!!
Ciao, mi chiamo Sara e volevo innanzitutto fare i complimenti alla vostra rivista! Davvero carina! Ho un problema alle mani quando giro con la mia moto, voi conoscete qualche esercizio per le mani? Dopo qualche giro di pista non riesco più ad aprire le dita dal male!!! Sono alle prime armi e vorrei cercare di capire se è normale le prime volte oppure se anche a voi capita. Ciao Sara! Non preoccuparti ce l’hanno tutti chi più chi meno, soprattutto sei sei alle prime armi. I problemi possono essere i seguenti: non guidi la moto con le gambe, e i tuoi polsi/mani non sono ancora abituati allo stress fisico che gli richiede la moto, di solito si parla di tunnel carpale, passa per il polso e chi c’è l ha un po piu piccolo o danneggiato e di conseguenza in certi sport ne risente. Gli esercizi da fare sono più per il rafforzamento del polso perchè alla fine il problema è li e non nelle mani. L’esercizio più efficace è questo: manubrio in mano e piegare in giu e in su il polso, senza usare il braccio ovviamente,prima in orizzontale e poi in verticale. Speriamo di averti aiutata!
Ciao ragazze di Mx Girl, sono Anna ed ho un problema: mi dicono che quando salto io alzo la moto per saltare , cosa che invece non dovrei fare,il problema e che io non me ne accorgo. Logicamente in questo modo sforzo molto di piu le braccia,mi potreste dare qualche consiglio su come annullare questo difetto? Ciao Anna! Inizia a provare stringendo la moto con ginocchia e caviglie innanzitutto, poi prova per gradi a rimanrere aggrappato al manubrio il meno possibile, prima rilassando le braccia, ma stringendo bene le manopole con le mani, in modo da correggere eventuali principi di cappottamento/impennata e poi rilassndo anche le mani (e di conseguenza gli avambracci). Un consiglio che posso darti è di non girare normalmente pensando a questa cosa, ma scegliere un salto (magari che ti piace più di altri, sul quale ti senti più sicura) e provare sempre su quello... in modo da capire bene come si comporta la moto e come “farla comportare”, una volta capto il “trucco” poi ti verrà più facile riportarlo su tutti gli altri salti.
Cia a tutti! A breve mi arriva il nuovo kawasaki 450 2013, arrivo da un’honda crf 450 che ha olio motore e cambio separato. Sostituivo olio motore ogni 8/10 ore, e ne conteveva 660cc. Ora nel Kawasaki, che ne contiene circa un kilo, ogni quante ore devo sostituire l’olio e il filtro? Grazie, Elisa Ciao Elisa, innanzitutto complimenti per la nuova arrivata! Per quanto riguarda l’olio, comincia così con 8 ore e non avrai nessun tipo di problema. Anche dopo 10 ore di solito l’olio è ancora decoroso. Il filtro invece lo puoi sostituire ogni due cambi d’olio.
MXGIRLS ALLEGATO BIMESTRALE A GIORNALEFUORISTRADA ANNO 1, NUMERO 1 OTTOBRE / NOVEMBRE 2012