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Bibliografia essenziale 67 Sintesi
Furio ed Aurelio, fedeli compagni di viaggio di Catullo, se penetri un giorno nell’India remota, dove il lido è percosso dall’onda dell’est che risuona di un’eco lontana,
5 oppure fra le genti d’Ircania o fra i popoli molli d’Arabia, o fra i Sagi o fra i Parti che recano frecce, oppure nelle acque che il delta del Nilo colora con le sette sue foci,
o valichi le alte montagne delle Alpi, 10 seguendo le memori tracce del grande Cesare, e il Reno di Gallia, e al limite estremo del mondo i feroci Britanni,
voi che siete disposti a provare con me tutto questo, ed ogni altra ventura ci imponga la volontà dei Celesti, 15 alla donna che amo riferite per me queste poche ed amare parole:
Viva pure felice e si goda i trecento suoi amanti che insieme è capace di stringere a sé tra le braccia senza amarne nessuno davvero, e a vicenda fiaccando 20 le reni di tutti;
né si curi, come un tempo faceva, di questo mio amore, che è caduto per colpa di lei come un fiore sul ciglio d’un prato non appena il suo stelo è reciso dall’aratro che passa.
(trad. di L. Canali)
strofi ironicamente due ex-amici, forse due rivali. 3. litus ut = ut litus (anastrofe), dove ut = ubi. – Eoa: dell’Aurora, Eos in greco, cioè «orientale». 4. tunditur unda: con ricercato effetto onomatopeico, il verso riproduce il tonfo cupo dell’onda che senza posa si infrange contro le rive. 5. Hyrcanos: gli Ircani abitavano la costa sud-orientale del mar Caspio. – Arabasve molles: gli Arabi (con la desinenza greca -as) sono detti «molli», cioè effeminati, amanti del lusso e delle raffinatezze. 6. Sagas: popolazione nomade ai confini settentrionali dell’impero persiano, per lo più identificata con gli Sciti. – sagittiferosve Parthos: i bellicosi Parti, irriducibili nemici dei Romani, abitavano le zone orientali dell’altopiano iranico ed erano arcieri infallibili. 11-12. horribilesque... Britannos: si tratterebbe dunque di uno degli ultimi componimenti catulliani, come confermano questi versi, che danno per avvenuto quanto meno il primo sbarco di Cesare in Britannia (autunno del 55 a.C.; com’è noto, Catullo doveva morire poco dopo, nel 54). 14. caelitum: caelites (per di) è voce arcaica e poetica di derivazione enniana. 17. moechis: grecismo del sermo cotidianus, tendenzialmente spregiativo e volgare (usuale in Plauto e nei comici); significa propriamente «adulteri». 19. identidem: questo avverbio ricorre non a caso soltanto qui e nel carme 51, in due contesti diversissimi per atmosfera e per tono, a ulteriore conferma del collegamento intenzionale fra le due liriche.