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CAMILLO CALAMITA
Il mio cane Camillo è un cane molto goloso, e una volta si è mangiato la calamita più grossa che io avessi mai visto.
– Che sapore ha una calamita? – ho provato a chiedergli. Camillo ha scodinzolato felice. Così, mentre lo portavo a spasso, è finito appiccicato a un lampione, un’altra volta a un cancello, l’altra ancora a un motorino. In casa il mio compito era quello di staccargli uno a uno gli oggetti che gli rimanevano incollati addosso. La lista delle cose che ho staccato dal mio Camillo è lunghissima: sei cucchiaini da caffè, due mazzi di chiavi, un cacciavite a stella, una chiave inglese, l’arricciacapelli di mia sorella, la cornetta della doccia e ovviamente i magnetini attaccati al frigo. Povero Camillo! Ne abbiamo fatte di tutti i colori per tirargli fuori la calamita dalla pancia, ma niente.
Alla fine ci siamo trasferiti in una casa di legno, in mezzo ai giardinetti, tra gli alberi, e Camillo è molto contento.
Scuola Holden, 100 storie per quando è troppo tardi, Feltrinelli
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Collega inizio, sviluppo e conclusione con la frase corretta.
Inizio Sviluppo
L’intera famiglia si trasferisce in una casa di legno, in mezzo agli alberi.
Tutti gli oggetti attratti dalla calamita si attaccano al corpo di Camillo.
Conclusione
Camillo ingoia una grossa calamita.