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IL CAPPELLAIO SAGGIO

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ESTATE

ESTATE

Una volta un tale andò dal cappellaio a comprare un cappello.

– Questo è troppo grande – disse provando il primo.

– Questo è troppo piccolo – disse provando il secondo.

RICONOSCO...

IL RACCONTO FANTASTICO

I fatti narrati in questo testo si svolgono in un tempo indefinito, cioè non indicato con precisione (Una volta...).

– Con questo sembro un bandito – disse al terzo, e al quarto osservò, con una smorfia: – Mi fa sembrare un poliziotto! Il cappellaio sorrideva paziente, e continuava a dargli cappelli. Arrivati al centocinquantesimo cappello, ne restavano da provare solo due. Il cappellaio disse sorridendo: – Se permette un suggerimento, signore, dato che non troviamo un cappello adatto alla sua testa, si potrebbe cambiare la testa. Ne abbiamo di tutti i tipi e prezzi, e avrà una grande possibilità di scelta.

Sicuro! – disse il cliente. – È una gran bella idea, ma come cominciamo?

È semplice – disse il cappellaio – prima si dovrà eliminare la sua testa attuale, e ci vorrà un minuto. Poi lei sceglierà il cappello che preferisce, e alla fine troveremo la testa che va bene per quel cappello.

Così fu fatto, e quando fu tolta la testa, il cliente trovò in meno di cinque minuti il cappello che voleva. In altri cinque minuti si trovò la testa adatta al cappello. Il cliente la mise, ci mise sopra il cappello e si guardò soddisfatto dentro lo specchio.

La faccia era un’altra, naturalmente, e così occhi, capelli e bocca: ma il cappello calzava perfettamente e sembrava proprio quello adatto alla nuova testa. Il cliente pagò il conto, soddisfatto e se ne andò, mentre il cappellaio diceva, sorridendo: – Torni da noi per i prossimi acquisti, signore: bisogna badare a quel che si mette sotto il cappello!

R. Piumini, E la storia cominciò, Giunti

LEGGO E… COMPRENDO

Quale dei fatti narrati in questo racconto è fantastico?

Il cliente si prova una quantità incredibile di cappelli

Il cappellaio sostituisce la testa del cliente

Eli E Bi

Una mattina il coperchio di cera fu tolto e la luce entrò nella cella, abbagliandola.

– Coraggio, giovane ape! – disse una delle api-nutrici e la sua voce risuonò straordinariamente vicina. – La tua trasformazione è completa. È il momento di uscire, è il momento di nascere.

Eli aspettò un istante, poi allungò le zampe fuori dalla cella e lentamente si tirò su, sfilando il corpo dalla cera che, giorno dopo giorno, si era fatta sempre più stretta. Le nutrici la aiutarono a uscire con fare esperto ma brusco. Eli barcollò sulle zampe e si girò verso la cella della sua compagna, giusto in tempo per vedere le antenne spuntare dal buco.

– Coraggio! – la incitò con un filo di voce; poi restò a guardare, incantata.

RICONOSCO...

IL RACCONTO FANTASTICO

In questo testo le protagoniste, Eli e Bi, sono delle api parlanti, personaggi del tutto immaginari, fantastici

La parola brusco vuol dire: duro veloce

Ecco, erano lì, una di fronte all’altra, stordite ed emozionate allo stesso tempo, contornate da un via vai di nutrici e giovani api neonate. Quasi gemelle e quasi identiche... se non fosse stato per quel ciuffo: un lungo ciuffo di peli chiari, color del miele, scompigliava la testa della seconda, dandole una buffa espressione da monella.

– Io sono Eli – disse la prima con la voce tremante per l’emozione.

La giovane ape sorrise: – Io sono Bi – disse poi.

– Bi – ripeté Eli senza smettere di fissarla. Si sfiorarono delicatamente con le antenne, mentre altre api nascevano dai loro bozzoli di cera.

LEGGO E… RICONOSCO IL RACCONTO FANTASTICO

•  Dove sono ambientati i fatti?

•  È un luogo reale o fantastico?

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