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PREOCCUPAZIONI DI SOHAL
Un giorno la maestra di Sohal gli chiese di disegnare qualcosa che lo faceva preoccupare. Sohal cominciò a disegnare un mostro... e poi un altro... e un altro ancora. Ben presto si rese conto che quelle erano proprio le preoccupazioni che lo tormentavano nei suoi sogni. Sulla carta sembravano molto meno spaventose di quanto fossero nella sua testa. Così, quando tornò a casa, Sohal decise di attaccare i disegni vicino al suo letto per ricordarsi del fatto che le sue preoccupazioni dopotutto non facevano poi così paura. Poco dopo, accadde qualcosa di molto, molto strano...
Quella notte Sohal non ebbe neanche un incubo. Dormì profondamente, con un sorrisone grosso come una mezza luna stampato sulla faccia… finché non fu svegliato da un forte squittio. All’inizio pensò che fosse Karate Cri, ma lo squittio non era abbastanza “cricetoso”. Sohal aprì piano gli occhi e, illuminate dalle sue (molte) lucine da notte, scorse delle sagome buie ai piedi del letto. Si avvicinò un po’ (ma non troppo). Poi capì: non era il suo criceto, erano i mostri del suo disegno! Ma, ora che li vedeva dal vivo, notò che in effetti erano piuttosto carini.
– Chi siete? – gridò Sohal.
Uno dei mostri si trascinò avanti. Quando vide che aveva sei occhi, Sohal si allarmò. A che cosa accidenti potevano servirgli sei occhi?!
– Siamo le tue Preoccupazioni – disse il mostro. – Io mi chiamo
CheMale. Mi preoccupa... be’, principalmente farmi male.
– Siete veri? – domandò Sohal, dandosi un super pizzicotto, nel caso stesse ancora dormendo.
Be’, siamo tutte le cose di cui ti preoccupi, quindi sì, direi che siamo decisamente veri! – rispose CheMale, grattandosi la benda che aveva in testa.
J. Sheibani, Don’t worry – Sei mostri, zero amici e un mucchio di guai, Il battello a vapore
VERIFICA: LEGGO IL RACCONTO FANTASTICO
1. Chi è il protagonista?
Karate Cri
Sohal CheMale La maestra di Sohal
2. I fatti avvengono in due luoghi diversi. Quali sono?
Primo luogo ................................................................................................................
Secondo luogo
3. I fatti avvengono anche in due momenti diversi. Da quali parole lo capisci? Trovale nel testo e trascrivile.
4. Quale, tra i fatti raccontati nella storia, è fantastico?
Il fatto che
5. Nella stanza di Sohal ci sono molte lucine da notte perché:
Sohal ha paura del buio servono per poter guardare il disegno dei mostri il criceto ne ha bisogno per non spaventarsi la mamma ha abituato Sohal a dormire così
6. Come definiresti Sohal? Metti una X per ogni riga.
Sì NO
Ansioso
Furbo
Intelligente
Aggressivo
Pauroso
Prima Rifletto Sul Titolo
Leggi il titolo e osserva l’illustrazione. Secondo te, Verdolina: sarà messa in guardia da un pericolo avrà una brutta sorpresa
Verdolina Disubbidiente
Verdolina lucertolina viveva con la sua mamma, il suo papà e il suo fratellino Verdolino in un buco di muro. I genitori si raccomandavano sempre: – Attenti a non fare cattivi incontri. Attenti soprattutto ai bambini che girano con bottigliette o scatolette in mano. Vogliono catturarvi, e alcuni addirittura tagliarvi le code.
– Va bene, va bene... staremo attenti, – rispondeva Verdolino. Invece Verdolina non rispondeva niente, era una lucertolina disubbidiente.
Un giorno, mentre Verdolino contava uno due tre quattro eccetera e Verdolina stava cercando un nascondiglio, arrivarono vicino alla lucertolina due piedi di bambino, anzi quattro. Erano due fratelli e stavano dicendo:
– Guarda che piccola, sarà facilissimo catturarla. Misero lì, poco lontano, una bottiglietta, e dentro la bottiglietta un pezzetto di frutta. Verdolina la vide e le venne l’acquolina in bocca. Si ricordò delle raccomandazioni: “La mamma è sempre esagerata,” pensò, “cosa vuoi che mi succeda? Sarò velocissima”. Ma non appena fu entrata nella bottiglietta, i due bambini la tapparono e sghignazzando se la portarono via.
Arrivati a casa, la trasferirono dalla bottiglia in una scatola con i buchi per farla respirare, ma di aria ne passava poca, c’era un buio pesto: Verdolina era spaventatissima. Poi l’avevano nascosta sotto il letto ed erano usciti a giocare a pallone. Per fortuna la loro mamma trovò la scatola e l’aprì, fece un salto per la sorpresa, poi disse: – Povera lucertolina, ora ti libero io, e quei due mi sentiranno quando tornano. Come un razzo, Verdolina corse e corse finchè arrivò a casa sua con il cuore che le batteva a mille. Chissà che feste le fecero Verdolino, la mamma e il papà. O l’avranno sgridata per aver disubbidito?
1. Dalla lettura della parte iniziale del testo possiamo capire quasi subito che Verdolina e Verdolino: (rileggi le righe 1-5)
A. quasi mai escono a giocare fuori da soli
B. hanno l’abitudine di uscire fuori a giocare da soli
C. sono due lucertoline indisciplinate
D. non ascoltano mai i genitori
2. Verdolina “non rispondeva niente” perché: (rileggi le righe 6-7)
A. non aveva capito il reale pericolo che correva
B. non le interessava ciò che le diceva la madre
C. avrebbe voluto rispondere che non voleva obbedire, ma non poteva
D. non voleva contraddire il fratello
3. Quale pensiero ha potuto fare Verdolina, mentre era rinchiusa nella scatola sotto il letto dei bambini? (rileggi il testo)
CHE BELLO STARE IN UNA BOTTIGLIA!
LA MAMMA AVEVA RAGIONE… PERCHÉ NON LE HO DATO ASCOLTO?
4. “Come un razzo” è un paragone che serve per dire che Verdolina corre: (rileggi le righe 25-26)
A. velocissima
B. dritta a casa
C. senza pensare
D. piena di spavento
5. La domanda con cui si chiude il testo è rivolta: (rileggi il testo)
A. ai bambini che hanno rapito Verdolina
B. alle bambine e ai bambini che hanno letto la storia