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PAGINE STELLA

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ESTATE

ESTATE

Cielo

Era una gattina che si chiamava Cielo, proprio come il cielo. Veramente sarebbe un nome da maschi, ma l’avevano chiamata così.

Forse perché aveva gli occhi azzurri azzurri, come certi cieli senza nemmeno una nuvola. Forse perché aveva il pelo bianco bianco, come certi cieli bianchi di neve. Forse perché quando si rotolava nella terra diventava nera nera, come i cieli bui della notte.

Ai gatti la notte piace molto, invece Cielo della notte aveva paura. Appena diventava buio, correva a nascondersi dentro le pantofole del suo bambino preferito. Tanto lui non se le metteva quasi mai, gli piaceva correre per casa a piedi nudi. Quando Cielo era piccola, dentro le pantofole stava proprio comoda. Poi cominciarono a essere un po’ strette per lei, ma diventarono strette anche al bambino e la mamma gliene comprò un paio più grandi. I piedini del bambino e le zampine di Cielo crescevano insieme, meno male!

Quando Cielo faceva brutti sogni, zitta zitta usciva dalle pantofole, si arrampicava su per il letto del bambino e si infilava sotto le sue coperte.

Cielo era una gattina paurosa, però era anche una gattina speciale. Per esempio, quando in cielo c’era la luna, anche nei suoi occhi luccicava una specie di luna. E quando in cielo c’era il sole, anche nei suoi occhi luccicava una specie di sole. Di stelle, poi, gliene venivano tantissime, tutte a forma di puntini d’argento. E il bello è che, quando pioveva, dai suoi occhi scendevano delle piccole lacrime, non lacrime di tristezza, lacrime di pioggia. Appena in casa le vedevano, capivano che stava piovendo anche senza guardare fuori dalla finestra. – Preparate gli ombrelli! – gridava il bambino. – Cielo sta piovendo!

VERIFICA: LEGGO UN TESTO DESCRITTIVO

1. Quali informazioni vengono date sulla gattina Cielo? Completa la tabella.

Aspetto fisico Com’è fisicamente?

Il pelo è

Gli occhi sono

Carattere

Rintraccia i due aggettivi che descrivono il carattere di Cielo e riportali:

Comportamento Che cosa fa Cielo? Trascrivi almeno due azioni della gattina:

2. Sottolinea, nel testo, tutti gli aggettivi utilizzati per descrivere Cielo.

3. Per descrivere l’aspetto fisico di Cielo, e anche per spiegare perché si chiama così, sono utilizzati tre paragoni. Trovali e trascrivili.

Primo paragone .............................................................................................................

Secondo paragone

Terzo paragone

4. Quale azione compie Cielo quando fa dei brutti sogni?

Si infila in una pantofola

Piange

Si rifugia nel letto del bambino

Corre fuori di casa

La Regina Delle Nevi

Legge l’insegnante

Tanto tempo fa il diavolo costruì uno specchio magico che deformava le cose: tutto ciò che era bello diventava brutto. Un giorno lo specchio malefico si ruppe e i pezzi caddero sulla Terra. Una scheggia cadde nell’occhio di un bambino di nome Kay e gli arrivò fino al cuore.

Kay aveva un’amica, Gerda, alla quale voleva molto bene. Ma il frammento dello specchio del diavolo cambiò tutto. Kay divenne scontroso e cattivo, e non volle più giocare con Gerda.

Una mattina, dopo una nevicata, Kay andò con il suo slittino nella piazza della città, dove per giocare i bambini legavano gli slittini ai carri dei contadini per farsi trascinare sulla neve. Kay legò il suo a una grande slitta bianca. La slitta bianca partì e quando finalmente si fermò, scoprì che era quella della perfida Regina delle nevi. Questa diede un bacio di ghiaccio al bambino, che dimenticò di colpo Gerda e anche la sua casa. Gerda aspettò tutto l’inverno, ma Kay non tornò più. Quando arrivò la primavera, la bambina decise di andare a cercarlo: viaggiò a lungo, tra ghiaccio e neve, finché giunse al palazzo della Regina delle nevi. Qui Kay era diventato schiavo della regina, che gli aveva donato dei ghiaccioli e gli aveva promesso la libertà se fosse riuscito a scrivere con quelli la parola “eternità”. Kay provava e riprovava, ma non riusciva, perché il freddo gli intorpidiva le mani e il cervello. Quando Gerda lo raggiunse, Kay era solo: la Regina delle nevi era partita. Kay non riconobbe la sua amica, ma lei lo strinse ugualmente forte e pianse. Le sue lacrime caddero sul petto dell’amico e sciolsero il ghiaccio che aveva nel cuore. Kay allora pianse così tanto che il minuscolo pezzetto di specchio del diavolo gli uscì dagli occhi. Lui e Gerda si abbracciarono forte e, quando si lasciarono, videro che i pezzettini di ghiaccio avevano da soli composto la parola “eternità” sul pavimento: Kay era libero! Lui e Gerda poterono finalmente abbandonare il palazzo della malvagia Regina delle nevi per fare ritorno a casa.

Parole Nuove

Il verbo intorpidiva vuol dire: addormentava immobilizzava

SCOPRO I LIBRI

Consigliato a chi ha sempre amato le fiabe e a chi, magari, vuole sapere a quale storia è ispirato il famoso film d’animazione

Frozen!

Imparo Ad Ascoltare

•  Chi sono i protagonisti di questa storia?

•  Quale oggetto malefico fa cambiare Kay?

Un libro incantato

Una slitta bianca

Il frammento di uno specchio

•  Per poter tornare libero, quale parola deve scrivere Kay con i ghiaccioli?

Specchio Eternità

•  Che cosa fa Gerda appena ritrova Kay?

Lo abbraccia forte e piange

Prende i suoi ghiaccioli

Gli toglie il frammento di specchio dal cuore

•  La storia ha un lieto fine?

Sì No Perché?

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