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IL MIO PRIMO INCONTRO CON...
PINOCCHIO CHI È?
Il burattino di legno, il cui naso si allunga ogni volta che dice una bugia, protagonista di uno dei libri italiani più famosi al mondo, Le avventure di Pinocchio
CHI LO HA SCRITTO?
Il libro Le avventure di Pinocchio è stato scritto da Carlo Collodi, uno scrittore vissuto ben due secoli fa.
Scopro I Libri
Nella fiaba di Pinocchio un falegname di nome Geppetto costruisce un burattino di legno: la creatura prende magicamente vita e... inizia a combinare un mucchio di pasticci! Pinocchio verrà aiutato dalla Fata turchina e dal Grillo parlante a difendersi dai pericoli del mondo e dai continui inganni che gli tenderanno il Gatto e la Volpe, fino a quando imparerà a proprie spese a essere un bravo bambino.
Un Burattino Impertinente
Un falegname di nome Geppetto vuole chiedere all’amico maestro Ciliegia un pezzo di legno: ha deciso di costruirsi un burattino!
C’era una volta…
– Un re! – direte voi. No: c’era una volta un pezzo di legno buono per accendere il fuoco, che capitò nella bottega di un falegname chiamato maestro Ciliegia per il suo naso, rosso e lustro come una ciliegia matura. Maestro Ciliegia si fregò le mani e borbottò:
– Ci farò una buona gamba di tavolo! Stava per dare il primo colpo d’ascia, quando sentì una vocina che diceva: – Non mi picchiar forte!
Ciliegia girò gli occhi intorno e non vide nessuno. Si grattò la parrucca, e disse: – Quella voce... me la sono certo immaginata! Ma mentre piallava il legno su e giú, su e giù, sentì: – Smetti, uh uh, ih ih, uh uh, mi fai il solletico!
Ciliegia cadde a terra, con la punta del naso azzurra per la paura.
Entrò in quel momento un buon vecchio di nome Geppetto, e chiese: – Che fai lì per terra, maestro Ciliegia?
– Insegno l’alfabeto alle formiche! – sbottò l’altro, di cattivissimo umore.
– Stamattina m’è piovuta in testa l’idea di farmi un burattino e girare il mondo per guadagnarmi pane e vino – disse Geppetto. – Hai un pezzo di legno adatto?
Ciliegia molto volentieri gli regalò quel legno che lo aveva tanto spaventato.
Parole Nuove
Leggendo il titolo si capisce subito che il burattino non sarà un burattino: rispettoso dispettoso
Arrivato a casa, Geppetto prese a costruire il burattino.
“Lo chiamerò Pinocchio: un nome che gli porterà fortuna!” disse tra sé Geppetto, e scolpí prima i capelli, poi la fronte, poi due orecchie molto piccole, e infine gli occhi. Vedendosi guardato, anzi osservato, anzi scrutato da quei due occhi, il vecchio disse: – Perché mi guardate cosí, occhiacci di legno? Nessuno rispose.
Geppetto scolpí il naso, ma quello cominciò a crescere, crescere, e piú lo tagliava piú diventava lungo.
La bocca del burattino, appena scolpita, rideva e faceva smorfie, e appena gli ebbe finite le mani, il povero vecchio sentí portarsi via la parrucca. A quell’ultimo sgarbo, Geppetto divenne malinconico, e tuttavia continuò il suo lavoro.
Quando ebbe pronte le gambe, però, Pinocchio infilò la porta e scappò.
R. Piumini, da Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio, Edizioni EL
LEGGO E… COMPRENDO
Disponi nell’ordine corretto i fatti narrati, numerandoli da 1 a 5.
Pinocchio, il burattino di Geppetto, prende vita e scappa via Geppetto va a casa e costruisce un burattino di legno
Maestro Ciliegia prende un pezzo di legno per costruire la gamba di un tavolo, ma il pezzo di legno parla!
Maestro Ciliegia dà il suo pezzo di legno a Geppetto
1 LA FIABA 87