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BELINDA E IL GIGANTE NONCIPROVARE
Non molto tempo fa, nel piccolo regno di Ceraunavolta, viveva una principessa di nome Belinda.
Belinda era davvero una fanciulla buona, mite e ubbidiente, ma era anche molto triste perché, da quando era nata, viveva rinchiusa nel suo piccolo castello, mentre desiderava viaggiare e conoscere il mondo che aveva visto illustrato nei libri della sua biblioteca.
RICONOSCO... LA FIABA
Nella fiaba c’è spesso un antagonista , un personaggio malvagio che si oppone al protagonista. In questa storia l’antagonista è il gigante Nonciprovare, ma sarà davvero così cattivo?
Ai confini del regno, però, si aggirava da sempre Nonciprovare, un terribile gigante dagli occhi di ghiaccio e le fauci di fuoco, alto e possente come una montagna.
– Non temere, Belinda – le aveva detto sua madre, la regina Melinda – un giorno arriverà il principe Tisalvoio, sconfiggerà il gigante cattivo e ti porterà via in groppa al suo cavallo bianco.
Belinda allora, che si fidava molto di sua madre, perché sapeva che l’amava sopra ogni cosa, attese con pazienza. Attese giorni e giorni, settimane, mesi, anni, ma niente da fare: del principe Tisalvoio nemmeno l’ombra.
Belinda diventava sempre più triste e malinconica, fino a quando, una bella mattina, raccolse tutto il coraggio che aveva e decise di indossare le armi magiche dei suoi antenati che da sempre il re, suo padre, teneva conservate gelosamente nelle segrete del castello.
In men che non si dica, Belinda era vestita con tanto di armatura, elmo e spada, pronta ad affrontare da sola Nonciprovare. Fu così che avvenne una cosa davvero inaspettata e sorprendente…
Il terribile gigante, nel vederla arrivare, non diede alcuna impressione di volerla fermare, in verità non solo non batté ciglio, ma le disse anche: – Era ora, principessa, che uscissi dal tuo castello! Che cosa aspettavi per lasciare il tuo piccolo regno e correre a vedere il mondo?
Allora Belinda capì che sua madre si era ingannata, e senza volere aveva ingannato anche lei. E capì anche che nessuno mai sarebbe arrivato a salvarla perché ognuno di noi si salva da solo, nell’unico modo possibile: armandosi di coraggio e affrontando le proprie paure.
A. Dell’Anno
LEGGO E… SCRIVO
A un certo punto nella fiaba si dice: “Fu così che avvenne una cosa davvero inaspettata e sorprendente…”.
Continua tu la storia sul quaderno scrivendo il finale che più ti sarebbe piaciuto.
LEGGO E… RACCONTO
Qual è la tua fiaba preferita? Perché ti piace più delle altre?