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LE PIUME DEGLI UCCELLI

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ESTATE

ESTATE

Moltissimo tempo fa quando il Sole cominciò a illuminare fiumi e rocce, fiori e alberi, animali e persone, li rivestì, nello stesso tempo, dei colori più vari. Ogni cosa e ogni creatura ebbe il suo colore. Ma il Sole aveva dimenticato gli uccelli: erano rimasti tutti grigi e imbrattati come se li avessero rigirati nel fango. Gli uccelli decisero allora di andare tutti insieme dal Sole e domandargli un po’ di colore: formarono dei gruppi e, a un segnale, tutta la truppa prese il volo. Gli uccelli salivano in alto, sempre più in alto: il Sole li vide in lontananza e pensò che, se non avesse fatto qualcosa subito, i poveri uccelli sarebbero morti perché le loro piume avrebbero preso fuoco. Si mise allora a radunare tutto ciò che vagava in quel momento per il cielo: le nuvole e i nuvoloni, la nebbia, le nubi a pecorelle, la brina leggera, i vapori. Poi fece l’occhiolino al vento che si mise a soffiare finché nuvole, nebbia e vapori non si misero a cozzare gli uni contro gli altri.

A quel punto il Sole si mise a brillare con tutta la sua forza attraverso la pioggia e, proprio sopra gli uccelli, formò un arcobaleno dai colori splendenti.

Che gioia! Tutti gli uccelli si gettarono nei colori che amavano. Uno si avvolgeva nel rosso, l’altro nel bianco, l’altro ancora nel rosa. E chi tinse il suo becco nel giallo e nel rosso. Quando finì di piovere, nessuno smetteva di contemplare la propria bellezza.

RICONOSCO... LA LEGGENDA

I personaggi di questa leggenda sono il Sole che agisce come una persona (personificazione) e gli uccelli.

Ringraziarono tutti il Sole e cantarono per lui finché i cieli non si riempirono dei loro canti. Il Sole sorrideva: sapeva che ogni mattina si sarebbero levati a lui i canti riconoscenti degli uccelli. Le fiabe del Gran Chaco e della pampa, Savelli

LEGGO E… SCRIVO

Prova a immaginare e a scrivere sul quaderno un finale diverso per questa leggenda, a partire dalla frase evidenziata.

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