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L’apostrofo

L’ALBERO DELL’ORTOGRAFIA

L’apostrofo ( ’ ) è il segno grafico che indica la caduta (o elisione) della vocale finale di una parola davanti a un’altra parola che inizia con una vocale. Metti sempre l’apostrofo: • con gli articoli LO, LA, UNA. l’indiano, l’auto, un’orsa • con le preposizioni articolate composte con LO e LA. nell’orto, dell’uomo, all’entrata, sull’auto • con gli aggettivi quello/a, questo/a, bello/a, santo/a. quell’albergo, quest’idea, bell’abito, sant’Antonio • con gli aggettivi buona, alcuna, ciascuna, nessuna. buon’amica, ciascun’alunna, nessun’altra • con i pronomi MI, TI, CI, SI, VI, NE. m’è capitato un guaio, che cosa t’è successo? • con la particella CI davanti al verbo essere. c’è, c’era, c’erano

RICORDA La caduta di una vocale o della sillaba finale di una parola si chiama troncamento e non vuole mai l’apostrofo. Si troncano: • l’articolo uno (un orso) • gli aggettivi maschili bello, grande, buono, santo, alcuno, ciascuno, nessuno (buon cuore, san Francesco, ciascun libro) • le parole tale e quale (tal era, qual è) • i nomi signore, professore, dottore… seguiti dal nome proprio (il signor Mario, il dottor Molteni)

ATTENZIONE Si scrivono con l’apostrofo (non con l’accento!) anche alcuni troncamenti. un poco un po’ dai da’ dici di’ fai fa’ stai sta’ vai va’

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