1 minute read

Una mattina diversa

LA PRIMA VOLTA CHE… UNA MATTINA DIVERSA

Era una mattina in apparenza uguale a tante altre. Antonio, dopo essersi rigirato più volte nel letto, cominciò a stropicciarsi gli occhi e a sentire i rumori usuali di tazzine e di cucchiaini, ma stranamente non gli giungeva il rombo di sottofondo delle automobili. Percepiva solo un ovattato silenzio. Entrò in camera Patrizia, tutta eccitata. – Antonio, indovina che cosa è successo? C’è la neve! Ed è alta! Esci e vai a vedere! Antonio scese dal letto ancora dubbioso. Camminò a occhi chiusi fino alla porta e la aprì a tastoni. Una ventata soffice ma gelida lo investì sul viso. Solo allora aprì gli occhi. Una massa interminabile di bianco riluceva tutt’intorno; il manto morbido aveva completamente coperto il giardino.

L. Chiavarone, Via degli Anemoni 42, Edizioni Ensemble

IN PICCHIATA LESSICO

Riscrivi ogni frase sostituendo le parole colorate con altre. • I rumori usuali di tazzine e di cucchiaini.

................................................................................................................................................................................................. • Camminò a occhi chiusi fino alla porta e la aprì a tastoni.

.................................................................................................................................................................................................... • Una ventata soffice ma gelida lo investì sul viso.

.................................................................................................................................................................................................... • Una massa interminabile di bianco riluceva tutt’intorno.

This article is from: