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L’origine delle parole

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c’è, ci sono

c’è, ci sono

Le parole nascono, muoiono, si trasformano, viaggiano nel tempo e nello spazio. All’origine della parola c’è stato il gesto, c’è stato lo sguardo e poi c’è stato il suono. Una miriade di suoni che i nostri antenati emettevano con il corpo, con le mani, con i piedi e con la bocca. Tanti suoni per esprimere dei bisogni, per dire che si era in guerra o in pace, per aiutare qualcuno, per festeggiare la caccia e il buon cibo. Con questi suoni si sono chiamate le cose, gli animali, i vegetali, le persone. Da questi suoni, poi, hanno avuto origine le parole. Alcune parole della nostra lingua derivano dal latino e dal greco antico; altre derivano da parole straniere che viaggiavano insieme ai viaggiatori e sono diventate, con il passare del tempo, “italiane”. Come scoprire l’origine delle parole? Dal vocabolario o dizionario, che è la “casa” del nostro linguaggio. La casa delle parole è spaziosa, ordinata, accogliente e sempre al passo con i tempi. Se possiedi la “chiave”, puoi entrarci quando vuoi. La “chiave” per entrare è l’ordine alfabetico.

Le lettere dell’alfabeto sono:

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Se cerchi un nome, nel vocabolario lo trovi: • al singolare, come sedia, banana, scimmia… • al maschile singolare, come maestro, sarto, gatto… se esiste anche il femminile.

Se cerchi un aggettivo qualificativo, nel vocabolario lo trovi: • al maschile singolare, come buono, allegro, affamato… Se cerchi un verbo, nel vocabolario lo trovi: • nel modo infinito presente, come abbracciare, scoprire, sognare…

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