1 minute read
Un’amica eccezionale
Spesso gioco con una mia amica nel giardinetto che si trova dietro il palazzo dove abito. È una bambina simpatica, col nasino all’insù e i capelli raccolti in due lunghe trecce nere. Mi hanno detto che sono le francesine ad avere un naso così piccolo e grazioso e io, allora, la chiamo Madam, come si dice alle signore di Parigi (ma si scrive Madame). Lei invece mi chiama Patata, sempre per via del naso. Dovrei arrabbiarmi per questo soprannome, ma in realtà non mi importa nulla che mi chiami così: tanto non la sente nessuno. Anche se siamo solo in due, ci divertiamo lo stesso e inventiamo un sacco di personaggi nuovi e di mondi sconosciuti dove vivere le nostre avventure. Madam, che in realtà si chiama Cecilia, è brava a inventare le avventure e talvolta mi porta dei libri illustrati per farmi vedere oggi dove andremo a giocare. Cecilia è dunque un’amica eccezionale e quando sono con lei non sento la mancanza di nessun altro.
F. Signoracci, L’incredibile storia del cavalier Ottone Ottonieri, Einaudi
Con le mie parole
Racconta con parole tue alle compagne e ai compagni la storia che hai appena letto. L’insegnante ti guiderà con alcune domande.