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Tivoli, Villa Adriana

TRATTO DA

Tra questi, un posto d’onore spetta indubbiamente a Villa Adriana a Tivoli.

Sorge a pochi chilometri da Villa d’Este e da Villa Gregoriana: sono le tre ville di Tivoli, perfetti simboli della città antica. Villa Adriana si trova più precisamente nell’altopiano tra i due affluenti del fiume Aniene, a est di Roma. Visitarla è un’esperienza da fare.

Villa Adriana a Tivoli: storia e struttura Come si deduce* facilmente dal nome, fu costruita per volontà dell’imperatore Adriano, che ne volle fare la sua residenza suburbana. Il suo rifugio di pace e serenità. I lavori durarono all’incirca vent’anni, dal 118 al 138 d.C. In realtà non si tratta di un’unica dimora* ma di un complesso di edifici che copre un’area di 120 ettari ai piedi dei Monti Tiburtini. L’intera costruzione è concepita* in modo da coniugare le tradizioni architettoniche dell’antica Roma con quelle dell’antica Grecia e dell’Egitto, per ottenere una sorta di città ideale e diventare anche il simbolo del mondo mediterraneo di quell’epoca. […]

Il declino e il recupero Dopo la morte di Adriano e con il declino dell’Impero, Villa Adriana cadde in uno stato di abbandono. Fu oggetto di numerose razzie e saccheggi e addirittura venne utilizzata come cava di materiali da costruzione, anche di basiliche cristiane. La più totale incuria la fece da padrone* per secoli; soltanto nella seconda metà del Quattrocento venne identificata nuovamente come la Villa dell’imperatore Adriano e cominciò una graduale rivalutazione, accompagnata dai primi scavi che permisero di scoprire – tra l’altro – le statue delle muse.

Al Cinquecento risalgono i primi scavi su vasta scala patrocinati da Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia, allora governatore di Tivoli. E così riemersero le meraviglie di Villa Adriana, naturalmente fatta eccezione per quanto saccheggiato o danneggiato dal tempo e dall’estrema trascuratezza. Scoperta dopo scoperta, divenne chiara la storia della dimora e più forte il desiderio di rivalutarla.

Alla fine dell’Ottocento, dopo una lunga serie di passaggi di proprietà e anche frazionamenti, Villa Adriana fu acquistata dal Regno d’Italia e così iniziò un’intensa opera di recupero, che andò avanti fino al XX secolo.

Il 4 dicembre 1999 Villa Adriana è stata dichiarata patrimonio dell’umanità Unesco. […]

Per chi desidera visitare Villa Adriana, aperta per ora fino a settembre, molte informazioni sono reperibili tramite il sito villae.cultura.gov.it e quello di Coop Culture.

Vai a p. 15 per approfondire uno dei protagonisti di questi luoghi!

Glossario

concepita: pensata deduce: capisce densi: pieni dimora: abitazione la fece da padrone: dominò

Interessante proposta dei ministri dell’Agricoltura e sovranità alimentare, e della Cultura: «La nostra cucina è cultura, tradizione e identità». Il progetto dovrà unire i territori e le tipologie di attori, gli chef come i cuochi, i contadini come gli artigiani

TRATTO DA

di Nicola Barone

Un insieme «di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano». È la cucina italiana la candidata ufficiale del governo a entrare nel patrimonio dell’umanità Unesco su proposta dei ministri dell’Agricoltura e sovranità alimentare

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