Tonio Cartonio (Danilo Bertazzi) E' stato il primo folletto ad abitare al Fantabosco. Era partito in missione a Città Laggiù e per questo fatto è stato sostituito dal folletto Milo Cotogno. TONIO CARTONIO Attore: DANILO BERTAZZI Potere: GLI OCCHI MERAVIGLIATI Oggetti: Radio-Gufo, Librone dei Cartoni, Librone Portaparole Buoni/cattivi: BUONO IL BAMBINO SPECCHIATO Il Folletto, personaggio principale del programma, è paradossalmente il meno definito, meno caricato di tratti caratteristici, perché è la figura di proiezione del bambino spettatore. Si potrebbe dire che è un bambino specchiato nella fiaba Ma un carattere lo ha, e determinante per quel mondo: è il mediatore di tutto ciò che accade intorno a lui col bambino-spettatore, suo collega. Tutti i personaggi - chi più chi meno, o solo in determinate situazioni - guardano in camera e parlano allo spettatore: ma è lui l'interfaccia affettiva principale, colui che parla prima e dopo gli eventi, spiega, conclude, ammicca, sorride... IL PROBLEM SOLVER Gli altri personaggi, buoni o cattivi, per mala intenzione o goffaggine, finiscono sempre per creare problemi, uno per puntata. E quasi sempre è il folletto Tonio che li risolve, con interventi il più delle volte discreti, o addirittura segreti, ma talvolta anche fermi e decisi. Lo fa qualche volta di sua iniziativa, ma il più delle volte è chiamato all'opera dalla vittima di turno. Insomma è colui che media e rimedia tutto, il problem solver di quella piccola gente. TRATTI FOLLETTO. È un Folletto, tutti lo Non ha poteri magici di sorta, tranne quello di avere inventato le sue Bibite Squisite, ma nessuno ci fa caso. STORIE E CARTONI. È appassionato di storie, non si stanca mai di ascoltarne ed è anche bravo a raccontarle. Gli piacciono soprattutto i cartoni animati, e lui è quello che ne amministra le fonti a cui tutti attingono (Melevisione, Sputapallin, Librone dei Cartoni, Giornale del Fantabosco). ABILITÀ. Oltre che fare la Bibita Squisita e risolvere problemi, sa costruire - e insegnare a costruire - belle cose con le mani, e ne insegna una nuova ogni puntata. CITTÀ LAGGIÙ. È l'unico che va e viene liberamente, in genere per far scorta di ingredienti per le sue bibite squisite . Può farlo perché è quello che ha l'aspetto meno strano: anzi, si direbbe del tutto simile agli umani, quindi nessuno lo nota. Di conseguenza, è un grande esperto conoscitore delle cose degli umani, o si dà arie di esserlo
Nina Corteccia (Marina Rocco). Era la folletta bibitiera sostituta del chiosco e appariva solo quando Tonio (e poi Milo) non erano presenti, tranne alcuni casi; appariva molto spesso quando uno dei due folletti era andato a Città Laggiù Nina Corteccia, una folletta luminosa come Tonio che lo aiuta spesso, quando lui va a Città Laggiù il mondo umano, quello reale nina ha due sorelline gemelle mina e dina la sua famiglia lavorano la carta sono mastri cartai da pingue generazioni nina e bravissima con la carta fa magia la sua bibita e il pignolato inventata
Strega Rosarospa (Tatiana Lepore). Era la strega del Fantabosco. È stata sempre considerata la più cattiva delle streghe che ci hanno abitato. Aveva una scopa che non volava e il libro degli incantesimi. Aveva i capelli rossi e ricci e gli occhi castani diceva sempre e non se ne parli più e sbatteva i piedi
per terra si alleava con lupo fosco per intrighi ma veniva sempre scoperta da tonio una volta aveva rubato i colori del mondo
lupo Fosco (Fabio Farronato). Era il lupo del Fantabosco prima di Lupo Lucio; girava con un bastone da pastore e voleva sempre porcellini. Lupo Fosco: un lupo che insieme all'orco partecipa a complicare la vita degli abitanti del Fantabosco lupo fosco cacciava sempre i tre gnomi e diceva uffa lupasi alleava con strega rosarospa per fare guai nel bosco
Gazza Rubinia (Valeria Magnoni) Era la gazza del Fantabosco e vestiva sempre elegante; il suo motto era "Crock!". E infine GAZZA RUBINIA, che ha deciso di far l'uccello migratore nei paesi caldi ai tropici ; Gazza Rubinia, arrivata per riconsegnare una chiave che avevano perso i tre gnomi e Tonio, visto che lei era una collezionista di oggetti usati e persi in giro, il suo motto era "Crock!".adorava i tesori e
quello che brillava nascondeva e faceva vedere la sua collezione personale curata da lei in persona
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Genio Abù Ben Set (Alessandro Pisci). Secondo dei ventuno fratelli geni, è stato il primo genio ab abitare nel Fantabosco Il GENIO ABÙ BEN SET ha fatto cambio di vaso col fratello minore, GENIO ABÙ ZAZÀ, che è più simpatico di lui. Ma soprattutto il nuovo Genio ha un motivo ben preciso per voler star lì: era il genio amico di un bambino di Città Laggiù, ha perso il suo padroncino, e spera di ritrovarlo tra tutti quelli che guardano la Melevisione
Orco Bruno (Massimo Bitossi). Era l'orco del Fantabosco. È sempre stato innamorato pazzo di Fata Gaia, ma non è stato mai ricambiato Orco Bruno, un orco affamato e guastafeste voleva andare sempre a caccia di bumbi una volta si e travestito da fungo gigante ma e stato scoperto da tonio
Jolly Cembalo (Paola Roman). Era il buffone di corte della reggia di Re Quercia; faceva sempre scherzi a chiunque, anche ai personaggi più maligni, come Strega Salamandra. il buffone di corte Jolly Cembalo, che lavora alla Corte di Re Quercia
Gazza Rubezia (Siddhartha Prestinari). Era la gazza arrivata dopo Gazza Rubinia, cambiava i nomi che non ricordava, (Jonny Pendolo, Principessa Ossessa). Non era né buona né cattiva. Infatti spesso si alleava con buoni e spesso con i cattivi del Fantabosco. Ha lasciato il suo nido colmo di tesori luccicanti a GAZZA RUBEZIA, che dai primi segni pare intenzionata a gestirlo con la stessa brusca avidità Arrivano Gazza Rubezia, cugina di Rubinia che si è trasferita ai Tropici
Gnoma Filla (Elena Canone). Era la sorella di Eco. Era una dolce gnoma molto amica di Linfa dalla quale ha ereditato la Seggiolina della Poesia. Le gnome del Fantabosco, infatti, per antica tradizione, sanno comporre poesie e filastrocche e Filla non era da meno della sua amica. Filla era generosa, un po' ingenua, assillata dal fratello che la seguiva ovunque vada per proteggerla dai pericoli. Spesso le sue filastrocche aiutavano a rispondere ai difficili quesiti della vita oppure donavano benessere a chi le ascoltava. FILLA, la gnoma delle rime Potere: LA POESIA Oggetti: la Seggiolina della poesia che faceva una musichetta
Gnomo Eco (Enrico Dusio). Era il fratello di Filla; il suo sogno era andare a Città Laggiù. Aveva un dono molto particolare, poteva udire suoni, rumori, voci e versi di animali da molto lontano.
Gnomo Lampo (Lorenzo Fontana). Era il fratello di Linfa e Ronfo. Era lo gnomo corridore: il più scattante e veloce dei tre fratelli gnomi
Orco Baleno (Massimiliano Sbarsi). Era l'orco arrivato dopo Orco Bruno. Aveva gli stivali dalle sette leghe e la sua passione erano gli orchiverba. Ma con l'aiuto degli amici questo handicap saprà risolversi, e trasformarsi addirittura in risorsa. CORAGGIO. La sua maestosa corporatura da
grande mamma, la forza dolce e inarrestabile del suo sdegno son sempre pronte a mobilitarsi al servizio di ogni creatura in pericolo e contro ogni sciatto inquinatore irrispettoso. E in queste missioni la Fata sa anche trovare un suo inaspettato coraggio. ORCO BALENO Potere: LA VORACITÀ, LA FORZA, LA VELOCITÀ MAGICA Oggetti: Stivali Delle Sette Leghe, polli cotecchini e prosciutti Buoni/cattivi: AMBIGUO APPETITO PANTAGRUELICO. Mangia prevalentemente carne, insaccati e derivati, in quantità abnormi; maneggia salami e prosciutti; narra e inventa mirabolanti ricette disgustose. LENTEZZA INTELLETTIVA. È convinto di sapere più degli altri, in realtà viene raggirato piuttosto facilmente, e il più delle volte bisogna spiegargli con calma e semplicità ciò che sta succedendo. ASPETTO FISICO. Irsuto, corpulento, sgraziato, ha modi primordiali: si pulisce naso e bocca con la manica, ride in modo sgangherato, si stuzzica i denti con oggetti trovati a caso... Ma, nonostante questo, si sente al pari di un principe, finché l'evidenza non lo costringe a un'ammissione incondizionata della sua rozzezza. LINGUAGGIO. Parla usando alcuni termini contemplati soltanto nel vocabolario degli Orchidi: 'Bumbi' per dire bambini, 'Scherzéro' per dire scherzo, 'Ditoli' per dire dita... Coglie parole pronunciate da altri e, senza conoscerne il significato o attribuendone uno tutto suo, le usa a sproposito. Si sforza, in certe circostanze, di articolare periodi complicatissimi. Poi è costretto a rinunciare e riassume tutto in una o due parole urlate. STIVALI DALLE SETTE LEGHE. Possiede un paio dei celebri Stivali, che funzionano solo con una breve ma complicata formula magica. Il povero Orco difficilmente l'azzecca, con risultati imprevedibili: gli stivali innescano la retromarcia, lo menano dove non vuole andare, ballano la Giga, saltano a
Fata Gaia (Simona Grosso). Era la fata del Fantabosco, protettrice di tutte le piante e di tutti gli animali; aveva le ali che
non volavano e la sua bevanda preferita era il Pioggialatte. FATA GAIA Attrice: SIMONA GROSSO Potere: LA NATURA Oggetti: piccole ali di tulle (che non volano) Buoni/cattivi: BUONA FORZA DELLA NATURA. La Fata è la gioia della natura e dell'armonia col bosco. È ottimista e fatua, svagata e ridente: ma profondamente altruista e generosa. BIANCA CONTRO IL NERO. Per questo, forse, è amica/nemica giurata della Strega Salamandra, che personifica le virtù opposte: egoista e avida, collerica e ambiziosa. Ma le due, curiosamente, hanno momenti di inattesa confidenza, durante i quali Tonio le guarda sbalordito: le donne!... UNA FATA CHE NON FA MAGIE? L'incapacità di far magie e di volare sono la sua piccola vergogna, che la mettono subito dalla parte dei bambini, a loro volta ancora incapaci di fare tante cose
Strega Salamandra (Roberta Triggiani). Era la strega arrivata dopo Strega Rosarospa. Era avida, egoista, vanitosa e per niente rispettosa dell'ambiente in cui viveva.Strega Salamandra era una temibile strega che colpiva, con i suoi poteri magici, qualunque malcapitato cercasse di ostacolare i suoi piani. Poteva lanciare fulmini, pietrificare, incenerire, trasformare persone in animali e i suoi filtri facevano perdere la memoria, la parola, facevano innamorare le persone sbagliate e Strega Salamandra desiderava molto
essere la padrona del chiosco di Tonio e più volte, con una serie di imbrogli, è stata quasi sul punto di conquistarlo. La sua bibita favorita era la Scivolizia che chiedeva sempre con verme, mai disponibile. STREGA SALAMANDRA Attrice: ROBERTA TRIGGIANI Potere: LA BELLEZZA e L'AVIDITÀ Oggetti: Scopa (che non vola), Libro Nero degli Incantesimi Buoni/cattivi: CATTIVA EGOISMO. Strega Salamandra è il principio antiecologico del microcosmo Fantabosco: la forza elementare che la muove è l'avidità, l'egoismo (voglio tutto io, tutto subito, dopo di me il diluvio). SCOPI. La strega fa convergere queste pulsioni egoistiche nel raggiungimento di un unico scopo: impadronirsi del chiosco di Tonio, e da lì dell'intero Fantabosco. Questo scopo può essere sfrangiato in altri propedeutici e molteplici (impadronirsi dei colori, della luna, delle lucciole), ma tutti prima o poi convergono nell'unico suddetto. STRUMENTI. Alleata alle forze del male, amante degli esseri disgustosi (ragni, vermi, mosche, che mangia, quando è possibile, accompagnandoli con la sua bibita preferita: la Scivolizia), è forse l'unica dotata di poteri magici, limitati ma pericolosi, che non esita a usare - o minacciare - sugli abitanti del Fantabosco . MOTORE DI STORIE. C'è da dire che spessissimo è lei, con le sue trame,
Genio Abù Zazà (Fabio Troiano). Era l'ultimo dei ventuno fratelli geni, il suo predecessore al Fantabosco è stato il fratello Abù Ben Set. Nutriva un certo interesse, ricambiato, nei confronti di Fata Lina. Genio Abù Zà-zà, uno dei ventuno fratelli di Genio Abù ben Set
Orco Rubio (Giuseppe Loconsole). Era l'orco arrivato dopo Orco Baleno. L'orco più cattivo ad abitare nel Fantabosco, la sua passione era sradicare gli alberi ed anche per questo, era sempre in lite con Fata Lina; è l'ex fidanzato di Orchidea. L`ARRIVO DI ORCO RUBIO Eccolo, infatti, il primo vero Orco Cattivo del Fantabosco. Ora saranno davvero guai, povero Tonio! Orco Rubio è grosso, forte, stupido e rude, come un orco dev`essere. Schianta alberi, stritola polsi, pretende secchi interi di Blumele, caccia cervi e cinghiali e cerca avidamente “bumbi” da divorare. Tonio gli ha spiegato che i bambini non circolano fisicamente nel Fantabosco, ma Orco Rubio non capisce, e se non capisce non crede. Vedremo cosa accadrà.
Drollo (Diego Iannaccone). Era un apprendista streghino, arrivato al Fantabosco alla ricerca di un mestiere. Dapprima prova con scarsi risultati dal folletto Cotogno, dopo da Strega Varana che lo assume come sguattero-apprendista streghino. Quando era da solo nell'antro, combinava sempre tanti guai.
Gnoma Linfa (Olivia Manescalchi) Era una gnoma poetessa, innamorata segretamente di Tonio Cartonio (interpretato da Danilo Bertazzi), ricambiata, poco prima dalla sua partenza per Città Laggiù inizia a fare, inizialmente da supplente, la maestra alla scuola elementina (elementare, in italiano) del Fantabosco. Parte infine per Città Laggiù, raggiungendo Tonio
Gnomo Ronfo (Giancarlo Judica Cordiglia). Era conosciuto in passato come lo "Gnomo dormiglione" del Fantabosco (il bosco immaginario e fiabesco in cui è ambientata la trasmissione televisiva) proprio perchÊ dormiva sempre, andando in giro col suo inseparabile cuscino di colore giallo, viene eletto poi ambasciatore degli animali e per questo pone fine alla sua condizione di "dormiglione". Parte per CittaLaggiÚ e conosce una gnomettina che poi sposa.
Cuoco Basilio (Lando Francini). Era il cuoco di Re Quercia, nei Mondi di Fiaba era il migliore di tutti i cuochi, spesso litigava con Balia Bea e Lupo Lucio, quest'ultimo sempre pronto a sbafare una delle sue prelibatezze.
Naima del Mar (Beatriz Luz Lattanzi). Principessa delle Isole del Sole, era una giovane capitana di un vascello, approdata sulle spiagge del Fantabosco dopo una lunghissima notte di temporale. Il suo soprannome era "Perla dei Sette Mari" e questo le fu dato dal padre perchĂŠ secondo lui, era lei il suo unico tesoro.
Orchetto Leo (Mauro Parrinello). Era il nipote adolescente di Orco Manno. Ăˆ stato mandato al Fantabosco per poco tempo dai genitori affinchĂŠ gli zii gli insegnino le maniere degli orchi. Parlava la lingua dei folletti, si lavava ogni giorno, non mangiava cibi orcheschi.
Cuoco Zibibbo (Eugenio Gradabosco). Prima di approdare al Fantabosco ha girato in lungo e in largo numerose corti, fino a divenire uno dei più rinomati cuochi dei Mondi di Fiaba. Grande esperto di arte culinaria sopraffina, era sempre pronto a soddisfare le preferenze della sua Reginetta, ma se i suoi piatti non venivano apprezzati a dovere era in grado di precipitare in un umore nero e ostile. La sua cucina era piena di utensili di ogni tipo, e la sua dispensa sempre fornita di cibi e ingredienti, dai più semplici ai più esotici, provenienti da ogni Regno di Fiaba. Era spesso in competizione con Balia Bea di cui però ammira lo spirito pratico e il carattere solare. Il suo predecessore era Cuoco Basilio.