— Hôtel Particulier by Piero Lissoni — Stanzas by Patricia Urquiola
DA UN’IDEA DI
— Hôtel Particulier by Piero Lissoni — STANZAS by Patricia Urquiola
DA UN’IDEA DI
Il Grand Hotel secondo Elle Decor Italia, firmato Piero Lissoni e Patricia Urquiola The Grand Hotel by Elle Decor Italia, designed by Piero Lissoni and Patricia Urquiola Livia Peraldo Matton L’idea di dar vita a Elle Decor Grand Hotel nasce dalla riflessione sull’evoluzione dell’hôtellerie che abbiamo affrontato e registrato sulle pagine del nostro magazine. Nel tempo abbiamo osservato gli stili di vita di un viaggiatore che, dopo un lungo periodo di affezione agli hotel d’impianto tradizionale, ha iniziato a preferire soluzioni di ospitalità personalizzata, complice la nascita accelerata di design e boutique hotel firmati da architetti e interior designer dalla spiccata personalità. Basta pensare alle “invenzioni” del celebre imprenditore Ian Schrager, cofondatore del mitico Studio 54 newyorkese, e di Philippe Starck, dal Royalton di New York al St. Martins Lane di Londra, hotel che hanno celebrato il piacere della sorpresa e dell’inatteso, spesso giocando con il fuoriscala e l’oversize. Progetti che cercano una relazione virtuosa tra l’idea di “Home Away From Home”, celebrata a Stoccolma nell’Ett Hem Hotel di Ilse Crawford, e l’offerta di esperienze uniche, da ricordare. Siano esse la vista sulla High Line di New York, un aperitivo in terrazza a bordo piscina affacciati su Downtown Los Angeles, un ristorante stellato, una camera arredata con pezzi vintage introvabili, una compilation musicale esclusiva, un grande tavolo condiviso per la colazione e altre formule che definiscono l’identità del luogo. Naturale conseguenza è stato proporre a due progettisti d'eccezione, anche nel campo dell’hôtellerie, di interpretare il nostro Elle Decor Grand Hotel: Piero Lissoni, autore del Mamilla Hotel di Gerusalemme, del Conservatorium di Amsterdam, del nuovissimo Roomers di Baden-Baden e Patricia Urquiola, che ha firmato il Mandarin Oriental di Barcellona, il milanese Room Mate Giulia e Il Sereno sulle rive del lago di Como. A loro va il mio ringraziamento non solo per aver accettato con affetto e determinazione il nostro invito, ma anche per la straordinaria collaborazione durante tutte le fasi del progetto, dall’elaborazione del concept alla complessa fase di realizzazione. Un grazie speciale va anche ai rispettivi team di lavoro che ci hanno accompagnato con passione in questo percorso. Elle Decor Grand Hotel è una mostra-installazione articolata nell’Hôtel Particulier di Piero Lissoni, con spazi conviviali e di ricevimento, e nelle Stanzas di Patricia Urquiola, camere e ambienti più privati disegnati a misura di viaggiatore. I due architetti hanno pensato a un progetto site specific per Milano, città che non è più soltanto un punto di riferimento per la moda e il design ma, sull’onda lunga di Expo 2015, è ormai inserita nelle rotte europee dei viaggiatori più attenti. Elle Decor Grand Hotel inaugura in occasione della Fall Design Week, momento
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dell’anno in cui si torna a parlare di design dopo la grande maratona del Salone del Mobile. In contemporanea presentiamo anche Elle Decor Contract Book, allegato dedicato ai progetti tailor-made. Come tailor-made è il nostro albergo, progettato dentro gli spazi di un palazzo milanese antico: un luogo che vi invitiamo a visitare, soffermandovi nelle stanze e nelle sale, sostando nei salotti, in biblioteca o in giardino. Per sperimentare da vicino cosa significa immaginare un hotel dedicato ai viaggiatori del XXI secolo. The idea to launch an Elle Decor Grand Hotel came from a reflection on the evolution of the hotel business, a subject that, again and again, has been discussed and recorded on the pages of our magazine. Over time we have observed the lifestyle of a type of traveller who, after years of allegiance to traditional hotels, has begun to favour a more personal type of hospitality. The kind offered by the increasingly prevalent designer and boutique hotels, styled by architects and interior designers with distinct identities. Just look at the “inventions” by Ian Schrager, the celebrated businessman and co-founder of Studio 54 in New York, and Philippe Starck: from the Royalton in New York and the St. Martins Lane in London in the ’90s. These hotels celebrate the surprising and the unexpected, often playing with scale and oversize elements. Projects that strive to achieve the perfect balance between the “Home Away From Home” idea, celebrated at Stockholm’s Ett Hem Hotel by Ilse Crawford, and the promise of a unique experience. They must offer something memorable, whether it’s the view over the New York High Line, an aperitif on a terrace beside a pool overlooking Downtown Los Angeles, a stellar restaurant, a room furnished with rare vintage pieces, an exclusive musical compilation, a single, large, shared table for breakfast or another formula that defines the identity of the place.That’s why we asked two exceptional designers, also in the sector of hotels, to interpret our Elle Decor Grand Hotel: Piero Lissoni, author of the Mamilla Hotel in Jerusalem, the Conservatorium in Amsterdam and the brand new Roomers in Baden-Baden, and Patricia Urquiola, who designed the Mandarin Oriental in Barcelona, the Milanese Room Mate Giulia and the Il Sereno on the shores of Lake Como. To them go my thanks, not only for having accepted our invitation with affection and determination, but also for their extraordinary collaboration throughout each stage of the project, from elaboration of the concept to the complex realisation stage. Special thanks also go to the respective work teams who have accompanied us so enthusiastically along the way. Elle Decor Grand Hotel is an exhibition-installation divided into the Hôtel Particulier by Piero Lissoni, with areas for socialising and reception, and the Stanzas by Patricia Urquiola, bedrooms and more private areas designed around a traveller’s needs. The two architects have thought up a site-specific project for Milan, a city that is no longer just a benchmark for fashion and design, but, following in the long wake of Expo 2015, also inserted on the European routes of more aware travellers. Elle Decor Grand Hotel will be inaugurated during the Fall Design Week, the period of the year when attention moves back to design after the long marathon of the Salone del Mobile. At the same time, we are also presenting the Elle Decor Contract Book, a supplement dedicated to tailor-made projects. In the same way that our hotel is tailor-made, designed inside the interiors of an old palazzo in Milan: somewhere we invite you to visit, pausing a moment in the rooms and the halls, relaxing in the lounges, library or garden. To get a close up look at what it means to imagine a hotel dedicated to 21st-century travellers.
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Hôtel Particulier* “Un hôtel particulier è un tipo di costruzione che si trova in Francia e consiste in un’abitazione lussuosa e di vaste dimensioni a foggia di villa ma costruita nel tessuto cittadino, spesso su più piani, simile al corrispettivo anglosassone di mansion. Residenza abitata da una sola famiglia (spesso aristocratica o alto-borghese) oltre che dai domestici, era costruita con una corte d’onore davanti all’ingresso principale e con un giardino sul retro della villa. Ho concepito un albergo che non sia un albergo, piuttosto un ostello aristocratico, semplicemente cambiando l’estetica degli spazi e usando la cifra stilistica di architetti italiani a cavallo tra il sedicesimo e diciassettesimo secolo, periodo particolarmente luminoso e di rigorosissime proporzioni architettoniche. L’intero progetto lavora su dei contrasti evidenti, classicità con modernità e la modernità che dialoga con la storia. O almeno questo ne è il tentativo… Tutti gli spazi sono legati da immagini virtuali, rovesciando e rileggendo gli esterni con gli interni e viceversa”.
ph Kasia Gatkowska
“A hôtel particulier is a type of structure that can be found in France and consists of a large, luxurious home built in the style of a villa but located inside the city fabric, often spanning several storeys, and sporting a strong resemblance to its English counterpart, the mansion. A residence inhabited by a single family (often aristocratic or upper middle class) and their servants, it was built with a cour d’honneur in front of the main entrance and a garden at the rear of the villa. I designed a hotel that was not a hotel, but more of an aristocratic hostel, by simply changing how the spaces looked and using the signature style of the Italian architects active between the sixteenth and seventeenth centuries, a particularly bright period that favoured extremely strict architectural proportions. The entire design focuses on clear contrasts, such as that of the classical world with modernity and that of the modern world dialoguing with history. Or at least this is the idea… All the spaces are linked by virtual images, by overturning and reinterpreting the exteriors with the interiors and vice versa”.
Il team di Lissoni Associati e Graph.x, lo studio interno di grafica e comunicazione visiva, coinvolto nel progetto dell’Hôtel Particulier. Da sinistra: Isa Dias, Matteo Sponza, Samuele Savio, Piero Lissoni, Ilia D’Emilio, Massimo Lissoni, Gianni Fiore. / The Lissoni Associati team and Graph.x, its in-house graphics and visual communications office, busy on the project for the Hôtel Particulier. From left: Isa Dias, Matteo Sponza, Samuele Savio, Piero Lissoni, Ilia D’Emilio, Massimo Lissoni, Gianni Fiore.
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CONCEPT
Piero Lissoni
* Piero Lissoni ha progettato Accueil, Fumoir, Bibliothèque, Café & Restaurant, Séjour e Jardin. * Piero Lissoni designed Accueil, Fumoir, Bibliothèque, Café & Restaurant, Séjour and Jardin.
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Stanzas*
ph Kasia Gatkowska
“Ho pensato alla camera del Grand Hotel evitando di interpretarla come ‘stanza campione’ seriale e ripetitiva, ma bensì immaginandomi un susseguirsi di stanze come momenti sparsi di un racconto… Da qui l’ambiguità del titolo: “Stanzas”, che riecheggia come un termine spagnolo, ma che invece corrisponde alle varie ‘strofe’ di “Stanzas in Meditation” (1929), raccolta di poesie di Gertrude Stein, che mi sono tornate in mente mentre prendeva forma l’idea del progetto…Così, l’allestimento si articola in una serie di frammenti , che interpretano le molteplici forme di vivere, intimamente, lo spazio della camera di un Grand Hotel : la stanza per 1, per 2, per 3, 4, 5… La stanza rimane sempre per me un limite intimo e personale, di isolamento e protezione. Una condizione perenne di spazio-tempo sospesa, che mi rimanda al dormiveglia come momento di ibridazione tra realtà e sogno, di libertà delle mie memorie emotive. Quindi, il mio orizzonte di intimità affettiva con Milano: ‘Vico e Maddalena’, il loro avvicinarmi agli Shakers; Ponti, Albini, Caccia Dominioni…; quel passaggio fugace di Charlotte Perriand in Triennale…; e poi Fiorucci, Memphis e i tanti cortili di una Milano colta e audace. Pedane/frammento delimitano il percorso del visitatore e scandiscono i momenti del racconto; un bordo nero a definire l’orizzonte della nostra accessibilità e a raccogliere gli oggetti con cui ogni viaggiatore popola il proprio spazio. E ancora poi, sparsi nelle stanze, tracce virtuali, presenze ipnotiche, frammenti di memorie; quello che succede ad ognuno di noi nel dormiveglia della stanza di un Grand Hotel ”.
Patricia Urquiola nello studio milanese circondata dai suoi collaboratori. Da sinistra, Giorgio Romagnini, Francesca Vargiu, Paco Orti e Antonio Forteleoni. / The Spanish designer Patricia Urquiola in her Milan offices, surrounded by her collaborators. From left, Giorgio Romagnini, Francesca Vargiu, Paco Orti and Antonio Forteleoni.
* Patricia Urquiola ha progettato Stanza per 1; Stanza per 2; Stanza per 3,4,5…; Stanza per la cura di sé; Stanza all’aperto. * Patricia Urquiola designed Stanza per 1; Stanza per 2; Stanza per 3,4,5…; Stanza per la cura di sé; Stanza all’aperto.
“I thought of a Grand Hotel room, avoiding an interpretation in serial, repetitive ‘sample room’ style, preferring to imagine a series of rooms as the random moments of a story… This led to the ambiguity of the titled: “Stanzas”, which sounds like a Spanish word, but instead refers to the various verses in “Stanzas in Meditation” (1929), a collection of poems by Gertrude Stein. They came back to me as the idea for this project was taking shape. The furnishings are therefore a series of fragments, a private interpretation of the many ways of experiencing the interiors of a room in a Grand Hotel: a room for one, two, three, four, five… For me, the room is always a private, personal limit, inferring isolation and protection. A perennial, suspended state of space-time, which leads me back to dozing as a moment for hybridisation, between reality and dreams, freeing up my emotional memories. Hence my horizon of affectionate intimacy with Milan: “Vico and Maddalena’, their introducing me to the Shakers; Ponti, Albini, Caccia Dominioni…; the brief sojourn of Charlotte Perriand at the Triennale…; and then Fiorucci, Memphis and so many courtyards in a cultured, bold Milan. Raised daises/fragments trace a path for the visitor and mark the pace of the story; a black edge defines the horizon of our accessibility and gathers the objects every traveller fills their space with. Then, around the room, virtual traces, hypnotic presences, fragments of memories; what happens to each of us as we doze in the room of a Grand Hotel”.
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GH
CONCEPT
Patricia Urquiola
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GH
Elle Decor Grand Hotel Plan ROOM
24
N°
ROOM
ROOM
N°
N°
23
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ROOM
ROOM
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ROOM
N°
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ROOM
N°
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N°
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ROOM
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N°
ROOM
ROOM
ROOM
N°
N°
N°
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O
N° Check-in
11
N° Accueil
12
N° Fumoir
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16
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N° Bibliothèque
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N° Café & Restaurant
GRAND HOTEL ELLE DECOR
ROOM
15
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N° Séjour
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N° Jardin
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N°
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N° Stanza per 1
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N° Stanza per 2
N°
Stanza per 3, 4, 5…
ROOM N°
0
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N° Stanza per la cura di sé
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N° Stanza all'aperto
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GH
Check-in
ROOM
Oltrepassato il portale, realizzato su disegno con due video sui temi del viaggio e del contract, i visitatori si registrano al desk. In cortile, due panche in mosaico li accolgono per una breve sosta.
N°
0
Check–in
Having passed by the portal, madeto-measure with two videos on the themes of the journey and the contract sector, the visitors register at the desk. In the courtyard, two benches with mosaics welcome them for a short rest.
Room N° 11
01.
02.
03.
01. Portal: Cleaf, Ares UB02, blue night — 02. Video installations: Milano Contract District, Mini
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GRAND HOTEL ELLE DECOR
— 03. Outdoor seats: DG Mosaic, covered in Tilla pico-tesserae, Bronze Sunset
— The whole exhibition itinerary is lightened by Spot Magnet, a directional LED spotlight, by Flos Architectural, 2016
— In all the rooms: Floor covering Jab Anstoez, Nature collection — Wall paints, Oikos
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Accueil
ROOM
“È un gesto simbolico. Una grande lampada funge da parete luminosa e impagina un tavolo scultoreo, caratterizzato dai suoi materiali lignei”.
N°
Accueil
“It is a symbolic gesture. A large lamp that acts as an illuminated wall and sets the scene for a sculptural table, defined by its wooden materials”.
11
Piero Lissoni
Room N° 12
04. 02.
Room N° 0 01.
04.
03. 05.
01. Suspended lamp Tubular Bells, Piero Lissoni, Flos — 02. High stool Nina, David Lopez Quincoces, Living Divani, 2015 — 03. Custom made table with extra-clear glass top and
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HôTEL PARTICULIER BY PIERO LISSONI
base in Alpi Bespoke Wood Graphic scene from — 04. Portal in Alpi Wood, Ambras Castle, Innsbruck Designer Collection Xilo 2.0 Austria, 16 th century by Piero Lissoni, 2016 — 05. Light installation, fabric Jab Anstoetz
13
GH
Fumoir
ROOM
“Riprende un’idea molto semplice di luoghi per gentiluomini o gentildonne. È allestito con differenti pezzi di design e vi aleggia un aroma di camera dei sogni”.
N°
Fumoir
“It goes back to the very simple idea of places for ladies or gentlemen. It is exhibited with different design pieces and there is an aroma of the dream room fluttering around it”.
12
Piero Lissoni
Room N° 22 Room N° 21 13. 05.
08.
09. 03.
06. 12.
11.
02.
04. 10.
01.
07.
Room N° 11
01. Armchair Diamond Chair, Harry Bertoia, Knoll, 1952 - Fabric Tonus Kvadrat — 02. Low table Menhir, Piero Lissoni, Living Divani, 2000 — 03. Cabinet Wunderkammer, Piero Lissoni, Glas Italia, 2015 — 04. Armchair Confident, Piero Lissoni, Living Divani,
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HôTEL PARTICULIER BY PIERO LISSONI
2011 - Leather Living Divani — 05. Carlton by Ettore Sottsass 1981, Collezione Memphis Milano — 06. Low table Don Gerrit, Jean-Marie Massaud, Glas Italia, 2008 —07. Table lamp Taccia Led, Achille & Pier Giacomo Castiglioni, Flos, 1962 — 08. Floor
lamp Toio, Achille & Pier Giacomo Castiglioni, Flos, 1962 — 09. Portal in Alpi Wood, Designer Collection Xilo 2.0 by Piero Lissoni, 2016 — 10. Custom made screen with Burnished Brass and Alpi Wood Collection — 11. Carpet Luxurious custom handmade rugs, Collection
Illulian — 12. Carpet Luxurious custom handmade rugs, Collection Illulian — 13. Curtain fabric, Tabularasa 151 Ardoise, Dedar Graphic scene from Teatro Olimpico, Vicenza Italy, 16 th century
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Stanza per 1
ROOM
“È una stanza tutta per sé, un frammento intimo, quasi monacale, legato all’idea di un’austerità Milanese. Attraverso gli arredi e gli oggetti, racconta azioni semplici e naturali: un letto spartano per riposare e uno scrittoio per radunare i pensieri; due tinozze vicine, per le mani il viso, il corpo; un tappeto, una sedia appesa, una luce… E poi una banda scura, che corre attorno allo spazio e raccoglie tracce personali e infiltrazioni dal mondo fuori”.
N°
Stanza per 1
“It is a room all for itself, a private almost monastic fragment, linked to the idea of a Milanese austerity. Its furnishings and objects tell of simple natural actions; a spartan bed for resting and a desk for gathering your thoughts; two sinks close by for hands, face, body; a rug, a hanging chair, a light… And then a dark line running around the edge and capturing personal traces and infiltrations from the outside world”.
Room N° 22
13. 03. 08.
03.
21
Patricia Urquiola
11.
02. 04. 06.
01. 12.
Part V Stanza XXXVIII
Which I wish to say is this There is no beginning to an end But there is a beginning and an end To beginning. Why yes of course. Any one can learn that north of course Is not only north but north as north Why were they worried. What I wish to say is this. Yes of course Le strofe sono tratte da G. Stein, “Stanzas in Meditation”, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994. The verses are from G. Stein, Stanzas in Meditation, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994.
16 G H
07. 10.
STANZ AS BY PATRICIA URQUIOL A
05. 09.
13.
Room N° 12
01. Sofa 514 Refolo, Charlotte Perriand, Cassina, 1953, mattress Morfeus — 02. Desk LC16, Le Corbusier, Cassina, 1957 — 03. Chair Superleggera 699, Gio Ponti, Cassina, 1957 — 04. Bathtub Vieques, Patricia Urquiola, Agape, 2008 — 05. Bathtub tap Fez, Benedini Associati, Agape, 1999 — 06. Washbasin Vieques, Patricia Urquiola,
Agape, 2011 — 07. Washbasin tap Fez, Benedini Associati, Agape — 08. Rug Bandas, Patricia Urquiola, Gan, 2014 — 09. Radiator Rift, Ludovica + Roberto Palomba, Tubes, 2014 — 10. Mirror Bucatini, Fabio Bortolani and Ermanno Righi, Agape, 1997 — 11. Table lamp Serena, Patricia Urquiola, Flos, 2015 — 12. Table
lamp Lampadina, Achille Castiglioni, Flos, 1972 — 13. Curtain fabric, Micro tricot Black, Dedar Linens and terry cloth collections, Mirabello Carrara — Curtains Reflex, Raf Simons,Kvadrat, 2016 — Floor, Giove, Cigierre — Wall, Biscuit #5, Listone Giordano — Fabric panel on wall, On the edge, Dedar
— Film 3M and 3M Design on plexiglass panel Artistic video installation by Davide Rapp which includes editing and manipulation of frames taken from Bis ans Ende der Welt , Wim Wenders, Germany/USA, 1991
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Stanza per 2
ROOM
“È un racconto in tre frammenti . Inizia con una cabina, dove la coppia lascia i propri oggetti entrando nella camera: alcuni si appendono, altri si appoggiano, altri si impilano. Due presenze in uno stesso spazio, diverse quanto complementari”.
N°
22
Stanza per 2
“This is a story in three fragments. It starts with a closet, where the couple leaves their objects as they enter the room: some hung up, others laid down, others piled up. Two presences in the same space, as different as they are complementary”.
Patricia Urquiola Room N° 23
11.
10. 06. 08. 01.
Room N° 21
05. 07.
01. Rack Cassina Contract — 02. Armchair 528 Indochine, Charlotte Perriand, Cassina, 1943 — 03. Series of objects 085 Props, Konstantin Grcic, Cassina, 2016 — 04. Table 834 Cicognino, Franco Albini, Cassina, 1953 — 05. Armchair 570 Gender,
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STANZ AS BY PATRICIA URQUIOL A
Patricia Urquiola, Cassina, 2016 — 06. Mirror Dioniso, Ettore Sottsass, Glas Italia, 1970s — 07. Mirror Shimmer, Patricia Urquiola, Glas Italia, 2015 — 08. Table Lamp Glo-Ball, Jasper Morrison, Flos, 1998 — 09. Floor lamp Captain Flint, Michael Anastassiades,
Flos, 2015 — 10. Lamp May Day, Konstantin Grcic, Flos, 2000 — 11. Floor Biscuit, Listone Giordano — 12. Carpet Luxurious custom handmade rugs, Collection Illulian — Clothes, Biffi Boutiques
03. 02.
12. 12.
04. 09.
01.
Artistic video installation by Davide Rapp which includes editing and manipulation of frames taken from Batman (TV Series), William Dozier, USA, 1966-68
19 G H
Stanza per 2
ROOM
“(...) Poi si arriva nella stanza , dove il letto, nel dormiveglia , diventa un’isola per due, una doppia chaise-longue speculare. Dualità, che è dialogo, ma anche incomunicabilità... Così ne “La Notte”, di Michelangelo Antonioni, dove il doppio è relazione e indifferenza. E poi la grande vetrata, che ibrida luce naturale e artificiale, un filtro fra dentro e fuori, tra realtà esterna e sogni inconsci. Infine, spazi dedicati all’acqua, e il loro rapporto con il tempo: due vasche gemelle dove immergersi e oziare; due docce, e due micromondi intorno ai lavamani”. “(...) Then you come to the room, where the bed, while dozing, becomes an island for two, a double, specular chaiselongue. Duality, which is dialogue, but also incommunicability... Just like in “La Notte”, by Michelangelo Antonioni, where the duality is relation and indifference. And then the huge window, a hybrid source of natural and artificial light, a filter between inside and out, between an external reality and subconscious dreams. Finally, spaces dedicated to water and their relationships with time: two twin tubs for lazy soaking; two showers and two micro-worlds around the washbasins”.
Patricia Urquiola
N°
Stanza per 2
22. Room N° 23
35.
15.
34.
20. 13. 21.
14.
34. 18.
25. 28.
26. 29.
30.
26.
Part I Stanza I
(...) They like it as well as they ever did But it is very often just by the time That they are able to separate In which case in effect they could Not only be very often present perfectly In each way whichever they chose. All of this never matters in authority But this which they need as they are alike Or in an especial case they will fulfill Not only what they have at their instigation Made for it as a decision in its entirety Made that they minded as well as blinded Lengthened for them welcome in repose But which they open as a chance But made it be perfectly their allowance All which they antagonise as once for all Kindly have it joined as they mind
STANZ AS BY PATRICIA URQUIOL A
24. 23.
29.
31.
Le strofe sono tratte da G. Stein, “Stanzas in Meditation”, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994. The verses are from G. Stein, Stanzas in Meditation, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994.
20 GH
22
17.
16. 17.
33. 19.
27. 32.
Room N° 21
13. Sofa Beam, Patricia Urquiola, Cassina, 2016 — 14. Table 194 11/12, Piero Lissoni, Cassina, 2014/2016 — 15. Table 194 41/42, Piero Lissoni, Cassina, 2014/2016 — 16. Table Shimmer, Patricia Urquiola, Glas Italia, 2015 — 17. Bathtub Cuna, Patricia Urquiola, Agape, 2015 — 18. Bathtub tap Memory, Benedini Associati, Agape, 2009 — 19. Mirror Dioniso, Ettore Sottsass, Glas Italia, 1970S — 20. Breakfast Table and Chair set DWA in collaboration with Mariotti — 21. Carpet Visioni, Patricia Urquiola, CC-Tapis, 2016
— 22. Cupboard Bramante, Kazuhide Takahama, Cassina, 2013 — 23. Chair 517 Ombra Tokyo, Charlotte Perriand, Cassina, 1954 — 24. Washbasin Bjhon, Angelo Mangiarotti, Agape, 2011 — 25. Washbasin Bjhon, Angelo Mangiarotti, Agape, 2011 — 26. Container Flat XL, Benedini Associati, Agape, 2002 — 27. Bathtub tap Memory, Benedini Associati, Agape, 2009 — 28. Bathtub tap Memory, Benedini Associati, Agape, 2009 — 29. Shower Custom, Agape — 30. Coffee table Rabbet, Patricia Urquiola,
Budri, 2014 — 31. Mirror Memory, Benedini Associati, Agape, 2010 — 32. Mirror Bucatini, Fabio Bortolani & Ermanno Righi, Agape, 1997 — 33. Lamp IC Light F, Michael Anastassiades, Flos, 2014 — 34. Floor lamp Kelvin LED, Antonio Citterio, assistant Toan Nguyen, Flos, 2009 — 35. Table lamp Taccia Small, Achille & Pier Giacomo Castiglioni, Flos, 1962 (Small version 2016) Linens and terry cloth collections, Mirabello Carrara — Film 3M and 3M Design on the window — Floor and wall Artisanal
Tierras, Mutina — Fabric panel Viva, Sand Iron, Rose Gumball, Orange Soda, Putting Green, Dedar — Fabric panel Silkbird, Corail, Silver, Dedar on glass panel, Plasting — Wood floor Biscuit, Listone Giordano — Greenery installation, Nespoli Vivai — Beauty products Absolute, Laboratoires Filorga Artistic video installation by Davide Rapp which includes editing and manipulation of frames taken from The Night , Michelangelo Antonioni, Italy/France, 1961
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Stanza per 3, 4, 5…
ROOM N°
“Una lunga stanza con tre finestre, che suggeriscono tre presenze: tre amici/amiche, tre fratelli/sorelle, tre sconosciuti… o più. Si susseguono tre frammenti /baldacchino, sognando quello di Gio Ponti alla V Triennale di Milano del 1933; di fronte, il rapporto con le finestre esistenti: tre micro spazi con un lavamani, un piano per scrivere e leggere; una barra per raccogliere i propri oggetti. Ci si muove tra il ricavarsi uno spazio privato e il condividere uno spazio comune. Una verticalità esasperata che unisce pensieri e fantasie sofisticate del Grand Hotel e la memoria dei letti a castello de l’auberge de jeunesse , portato a nuova dimensione. Dopo, una sala da bagno, che è salle d’eau e sauna. Accoglie a turno i tre viaggiatori della camera multipla: combina in una le tante forme di immergersi nell’acqua. Uno spazio da condividere, ma da fruire singolarmente”. “A long room with three windows, which suggest three presences: three friends, three siblings, three complete strangers… or more. Then a series of three fragments/ canopy bed, dreaming of those by Gio Ponti at the fifth Triennale in Milan in 1933. Opposite them, the relationship with the existing windows, three micro spaces with a washbasin, a counter for writing and reading; a bar to hang personal objects on. The occupants alternate between finding their own private space and sharing a common space. Exaggerated verticality that combines thoughts and sophisticated fantasies of the Grand Hotel and the memory of bunkbeds in the l’auberge de jeunesse, given new dimension. After comes a bathroom, a salle d’eau and sauna. It hosts the three travellers in this multiple room one at a time: it combines in one the many forms of soaking in water. A space for sharing, but for individual use”.
Patricia Urquiola
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15. 10.
16.
09. 13. 12.
Stanza per 3,4,5…
Room N° 24
13.
11.
14.
Room N° 16
02. 07.
01.
02. 07.
03.
01.
02. 07.
03.
03.
Room N° 22
Room N° 24 04.
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01.
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04.
06.
05. 08.
04.
06.
05. 08.
Part I Stanza XIII
She may count three little daisies very well By multiplying to either six nine or fourteen Or she can be well mentioned as twelve Which they may like which they can like soon Or more than ever which they wish as a button Just as much as they arrange which they wish Or they can attire where they need as which say Can they call a hat or a hat a day Made merry because it is so. Le strofe sono tratte da G. Stein, “Stanzas in Meditation”, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994. The verses are from G. Stein, Stanzas in Meditation, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994.
STANZ AS BY PATRICIA URQUIOL A
Room n°24 09. Bathtub In-Out, Benedini Associati, Agape, 2009 — 10. Bathtub tap Memory, Benedini Associati, Agape, 2009 — 11. Sefefo Stool, Patricia Urquiola, Mabeo, 2014 — 12. Low Table 381 Torrei, Luca Nichetto, Cassina, 2013-2014 — 13. Shower Flat D with Memory, Agape — 14. Radiator Rift, Ludovica + Roberto Palomba, Tubes, 2014 — 15. Mirror 083 Deadline, Ron Gilad, Cassina, 2016 — 16. Floor
Lamp Captain Flint, Michael — 03. Canopy & desk Alpi, Anastassiades, Flos, 2015 Cassina Contract, mattress Morfeus, Canopy’s fabric, Linens and terry cloth Serpentino, Adamo & Eva, collections, Mirabello Melville, Dedar — 04. Stool Carrara – Floor and wall LC9, Charlotte Perriand, Tierras Industrial, Mutina Cassina, 1927 — 05. — Film 3M Design on Washbasin Lariana, Patricia glass Agape — Greenery Urquiola, Agape, 2015 — installation, Nespoli Vivai 06. Bathtub tap Memory, Benedini Associati, Agape, Room n°23 2009 — 07. Table lamp 01. Stool 523 Tabouret Gatto Piccolo, Achille & Meribel, Charlotte Perriand, Pier Giacomo Castiglioni, Cassina, 1953-1961 — 02. Flos, 1960 — 08. Ground Stool LC14, Le Corbusier, projector Kirk, Ares the Cassina, 1952-1959 Outdoor, Flos, 2015
Film 3M and 3M Design on the window — Beauty products Absolute, Laboratoires Filorga Artistic video installation by Davide Rapp which includes editing and manipulation of frames taken from Royal Wedding , Stanley Donen, USA, 1951; Labyrinth , Jim Henson, USA/UK, 1986; Bedknobs and Broomsticks , Robert Stevenson, USA/UK, 1971
23 GH
Stanza per la cura di sé
ROOM
N°
“La cura del corpo e della mente è sempre più presente negli spazi condivisi ma anche privati delle stanze di un Grand Hotel . Al termine del percorso, si cammina attraverso un frammento di luce irreale. Metafore di esercizio, fisico e mentale: dai pesi alla chaise-longue di Albini, agile come un movimento di Pilates”.
Stanza per la cura di sé
“Care of the body and mind is increasingly more present in shared spaces but also in the privacy of the rooms in a Grand Hotel. At the end of the itinerary, visitors walk through a fragment of unreal light. Metaphors of exercise, physical and mental: from the weights to Albini’s chaiselongue, as agile as a Pilates movement”.
25
Room N° 24
Patricia Urquiola
03.
Part V Stanza LXXXIII
Why am I if I am uncertain reasons may inclose. Remain remain propose repose chose. I call carelessly that the door is open Which if they may refuse to open No one can rush to close. Let them be mine therefor. Everybody knows that I chose. Therefor if therefore before I close. I will therefore offer therefore I offer this. Which if I refuse to miss may be miss is mine. I will be well welcome when I come. Because I am coming. Certainly I come having come. These stanzas are done. Le strofe sono tratte da G. Stein, “Stanzas in Meditation”, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994. The verses are from G. Stein, Stanzas in Meditation, Los Angeles, Sun and Moon Classics, 1994.
24 GH
STANZ AS BY PATRICIA URQUIOL A
05.
04.
05. 02. Room N° 14/15 01. 06.
01. Home Fitness Kinesis, Antonio Citterio and Toan Nguyen, Technogym — 02. Pilates ball Wellness Ball, Technogym — 03. Recline Personal, Technogym — 04. Lounge chair 837 Canapo,
Franco Albini, Cassina, 1945 — 05. Bookcase display Rabbet, Patricia Urquiola, Budri, 2014 — 06. Curtain fabric, Micro Tricot Black, Dedar
Linens and terry cloth collections, Mirabello Carrara – Wood floor Biscuit Outdoor, Listone Giordano
Artistic video installation by Davide Rapp which includes editing and manipulation of frames taken from Love and Gymnastics , Luigi Filippo D'Amico, Italy, 1973
25 GH
Stanza all’aperto
ROOM
“Una stanza all’aperto, un frammento di spazio al centro…in mente, i chiostri Milanesi, il seminario… i ricordi del mio arrivo. All’esterno si moltiplicano i punti di vista, come un panopticon di prospettive. È l’ultima sosta prima di uscire dal Grand Hotel . E quando si esce non si è mai come quando si è entrati”.
N°
26
Stanza all'aperto
“An open-air room, a fragment of space at its centre…in mind, the cloisters in Milan, the seminary… memories from my arrival. Outside the points of view multiply, a panopticon of perspectives. It is the last stage before leaving the Grand Hotel. And when you come out you are never the same as when you went in”.
Patricia Urquiola
05.
05. 04.
04.
01.
04. 01.
04. 02.
02.
04. 04. 04.
01. Sofa Mesh, Patricia Urquiola, Kettal, 2014 — 02. Chair Basket, Nanna and Jørgen Ditzel, Kettal, 1950 — 03. Armchair Roll, Patricia Urquiola, Kettal — 04. Low table
26 GH
STANZ AS BY PATRICIA URQUIOL A
03.
03.
Mesh, Patricia Urquiola, Kettal, 2014 — 05. Floor lamp Ipnos, Rossi Bianchi Lighting Design, Flos, 2014 — Greenery installation, Nespoli Vivai
27 GH
Bibliothèque
ROOM
“Un albergo che si rispetti deve avere uno spazio dedicato ai veri viaggiatori: letteratura, fotografia, poesia, un interregno, una terra di mezzo tra la cultura e la curiosità”.
N°
14
Bibliothèque
“Any respectful hotel must have a space set aside for real travellers: literature, photography, poetry, an interregnum, a land halfway between culture and curiosity”.
Piero Lissoni
05.
03.
06.
03.
07.
01.
10.
10.
09.
04.
08.
02.
Room N° 25
Room N° 16
01. Low table Don Gerrit, Jean-Marie Massaud, Glas Italia, 2007 — 02. Bookshelf System, Piero Lissoni, Porro, 1996 — 03. Armchair LC3, Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, “Cassina i Maestri” collection,
28 GH
HôTEL PARTICULIER BY PIERO LISSONI
Cassina, design 1928, production 1965 - Cassina Leather — 04. Low table Sen, Kensaku Oshiro, De Padova, 2016 — 05. Floor lamp IC Light, Michael Anastassiades, Flos, 2014 — 06. Table lamp Snoopy Achille & Pier Giacomo
Castiglioni, Flos, 1967 — 07. Carpet, Golran 1898 — 08. Carpet, Golran 1898 — 09. Portal in Alpi Wood, Designer Collection Xilo 2.0, Piero Lissoni, 2016 — 10. Custom made screen with Burnished Brass and Alpi Wood Collection
Graphic scene from Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, Catania Italy, 16 th century
29 GH
Café & Restaurant
ROOM
“Cosmopolita e con grandi tavoli comuni. In questo luogo nessuno si dovrebbe mai sentire solo, secondo le regole della buona ospitalità. Il cibo, come il bere, è un codice sociale. Una miscela e una varietà di tavoli diversi si mescola a sedie diverse, che fanno viva impressione e lasciano il segno per la loro unicità. Il ristorante ha rigorosamente la cucina a vista. Niente trucchi e niente inganni”.
N° Room N° 14
Café & Restaurant
22.
“Cosmopolitan with large communal tables. Here, nobody should ever feel lonely, according to the rule of good hospitality. Food, just like drinking, is a social convention. A blend and a variety of different tables mingle with different chairs, which make a strong impression and have a unique identity that ensures they leave their mark. The restaurant mandatorily has its kitchen open for all to see. No tricks and no deceit”.
Room N° 25
15
04. 03.
10.
05. 19.
09.
06. 11.
05.
Piero Lissoni
02.
13.
17.
19. 14.
16.
08. 10.
17. 01.
Room N° 16
07.
20. 19.
12.
06. 13.
21. Eero Saarinen, Knoll, 1957 Seat cushion Kvadrat — 14. Chair Hati, Piero Lissoni, Lema, 2009 — 15. Kitchen K20, Norbert Wangen, Boffi, 2012 — 16. Chair Zhu, Piero Lissoni, Glas Italia, 2011 — 17. Chair Bertoia, Harry Bertoia, Knoll, 1953 Seat cushion Kvadrat — 18. Bookshelf Ex-Libris, Piero Lissoni, Porro, 2010 with Richard Ginori Collections — 19. Suspended lamp Sarfatti 2097, Gino Sarfatti,
01. Table Synapsis, Jean-Marie Massaud, Porro, 2006 — 02. Dining table Saarinen Tulip, Eero Saarinen, Knoll, 1957 — 03. Table La Rotonda, Mario Bellini, Cassina, 1976 — 04. Chair Zig Zag, Gerrit Thomas Rietveld, “Cassina i Maestri” collection, Cassina, design 1934, production 1973/2011 — 05. Chair M16, De Padova, 2016 — 06. Chair Neve, Piero Lissoni, Porro,
2010 — 07. Chair Bai Lu, Neri&Hu, Lema 2012 — 08. Armchair Supersoft, Piero Lissoni, Cappellini, 1998 — 09. Armchair Maja D, Piero Lissoni, Living Divani, 2009 - Fabric Living Divani —10. Chair Straight Chair, Georges Nakashima, Knoll, 1946 — 11. Chair 699, Gio Ponti, Cassina, 1957 — 12. Armchair Uragano, Vico Magistretti, De Padova, 1992 Decorative cushion De Padova — 13. Chair Tulip,
Flos, 1958 — 20. Portal in Alpi Wood, Designer Collection Xilo 2.0, Piero Lissoni, Designer Collection Tarsie 3, by Piero Lissoni — 21. Portal in Alpi Wood, Designer Collection Xilo 2.0, Piero Lissoni — 22. Curtain fabric, Tabularasa 151 Ardoise, Dedar
30 GH
HôTEL PARTICULIER BY PIERO LISSONI
15.
18.
Graphic scene from Palazzo del Seminario, Lecce Italy, 17th century
31 G H
Séjour
ROOM
“Un salotto di casa. Una grande lampada parete contiene il tavolo che, come in ogni soggiorno di una bella casa borghese che si rispetti, serve per appoggiarci sopra il vaso di fiori freschi. Una sequenza di divani. Ci troviamo in un vero séjour bourgeois, con una serie di ambienti definiti semplicemente dalla diversità delle chiacchiere”.
N° Room N° 15
Séjour
“A drawing room in the home. A large wall lamp contains the table which, as in every, living room of any respectable, beautiful middle class house, serves as a place on which to lay a vase of fresh flowers. A series of sofas. We are in a true séjour bourgeois, with a series of environments defined simply by the diversity of the small talk they host”.
16
23.
15.
03. 13. 17.
06. 12.
05.
Piero Lissoni 11. 22.
21.
08.
20.
Room N° 18
24.
19. 07.
14.
02. 16.
24. 01.
10. 04.
Oppenheim, “Cassina Simon Collezione”, Cassina, 1939/1972 — 15. Floor lamp Luminator, Achille & Pier Giacomo Castiglioni, Flos, 1954 — 16. Table lamp Biagio, Tobia Scarpa, Flos, 1968 — 17. Table lamp Copycat, Michael Anastassiades, Flos, 2015 — 18. Floor lamp Captain Flint, Michael Anastassiades, Flos, 2015 — 19. Carpet Luxurious custom handmade rugs, Collection Illulian — 20. Carpet Luxurious custom handmade rugs, Collection Illulian — 21. Carpet, Golran 1898 — 22. Carpet, Golran 1898 — 23. Carpet
Luxurious custom handmade rugs, Collection Illulian — 24. Portal in Alpi Wood, Designer Collection Xilo 2.0, Piero Lissoni , Designer Collection Tarsie 3, Piero Lissoni — 25. Table Kooh-I-Noor, Piero Lissoni, Glas Italia, 2007 — 26. Suspension lamp IC Light, Michael Anastassiades, Flos, 2014 — 27. Light installation, Fabric Jab Anstoetz
01. Occasional table “9”, Piero Lissoni, Cassina, 2014-2016 — 02. Low table Sen, Kensaku Oshiro, De Padova, 2016 — 03. Armchair Sartor.C, Piero Lissoni, Living Divani, 2016 - Fabric Living Divani, Cushion Dedar — 04. Bench Track, David Lopez Quincoces, Living Divani, 2013 - Leather Living Divani — 05. Bench Bertoia, Harry Bertoia, Knoll, 1952 — 06. Sofa Raffles, Vico Magistretti, De Padova, 1988 - Fabric Chivasso by Jab Anstoetz — 07. Sofa Raffles, Vico Magistretti, De Padova, 1988 - Fabric Carlucci by
Jab Anstoetz — 08. Sofa Ile Club, Piero Lissoni, Living Divani, 2007 - Upholstery Alcantara, Decorative cushions Alcantara, Dedar, Jab Anstoetz, Chivasso by Jab Anstoetz — 09. Armchair Aeo, Archizoom/ Paolo Deganello, Cassina, 1973 - Fabric Cassina — 10. Mimosa, by Ettore Sottsass, 1984, Collezione Memphis Milano — 11. Cleopatra, by Marco Zanuso, 1987, Collezione Memphis Milano — 12. Side table Saarinen Tulip, Eero Saarinen, Knoll, 1957 — 13. Low table Mansion, Christophe Pillet, Lema, 2014 — 14. Low table Traccia, Meret
32 GH
HôTEL PARTICULIER BY PIERO LISSONI
18.
24.
09.
25.
27.
26.
Graphic design from Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, Catania Italy, 16 th century
33 GH
Jardin
ROOM
“È un giardino verde che ha lo stesso ritmo di vita del soggiorno, solo all’aperto. L’unica differenza è che in caso di pioggia, servono gli ombrelli per starvi seduti”.
N°
10.
15.
“It is a green garden that has the same life rhythm as the living room, but in the open air. The only difference is that if it rains, those who want to sit there need umbrellas”.
18
Jardin
01. 15.
03.
Piero Lissoni
11. 01. 09.
Room N° 14/16
07. 15. 12. 07.
08.
13. 15. 02. 09.
14.
05.
14. 06.
15. 13.
Sofa Stave, Piero Lissoni, Bonacina1889, 2011 Fabric Dedar Outdoor Collection, Decorative cushions Dedar, Jab Anstoetz, Soleil Bleu by Jab Anstoetz — 08. Low table Pallet, Piero Lissoni, Bonacina1889, 2011 — 09. Low table Ile, Piero Lissoni, Living Divani, 2003 — 10. Greenery Installation, Nespoli Vivai — 11. Low table The Dark Side of the Moon, Piero Lissoni, Glas
01. Armchair Frog, Piero Lissoni, Living Divani, 1995 Decorative Cushions Dedar, Soleil Bleu by Jab Anstoetz — 02. Sofa Filo Outdoor, Piero Lissoni, Living Divani, 2014 - Fabric Dedar Outdoor Collection, Decorative cushions Dedar, Jab Anstoetz, Soleil Bleu by Jab Anstoetz — 03. Sofa Agra, David Lopez Quincoces, Living Divani, 2016, Decorative cushions Alcantara, Soleil Bleu
by Jab Anstoetz — 04. Daybed Agra, David Lopez Quincoces, Living Divani, 2016, Decorative cushions Alcantara, Soleil Bleu by Jab Anstoetz — 05. Pouf Ile, Piero Lissoni, Living Divani, 2003 - Fabric Living Divani — 06. Sofa Pallet, Piero Lissoni, Bonacina1889, 2011, Fabric Dedar Outdoor Collection, Decorative cushions Dedar, Jab Anstoetz, Soleil Bleu by Jab Anstoetz — 07.
Italia, 2016 — 12. Low table Rabbit & The Tortoise Collection, Studio Juju, Living Divani, 2012 — 13. Floor lamp Ipnos, Rossi Bianchi Lighting Design, Flos, 2014 — 14. Lamp May Day, Konstantin Grcic, Flos, 2000 — 15. Ground Projector Kirk, Ares the Outdoor, Flos, 2015 — 16. Floor lamp Superloon, Jasper Morrison, Flos, 2015 — Plaid, Outdoor Collection, Dedar
34 GH
HôTEL PARTICULIER BY PIERO LISSONI
14.
09.
05. 01. 15.
12. 04.
16. 15.
35 GH
Piero Lissoni è architetto, designer e art director. Nel 1986 con Nicoletta Canesi fonda Lissoni Associati, una realtà multidisciplinare con sede a Milano che sviluppa progetti d’architettura, di interni e di disegno industriale. Seguono nel 1996 Graph.x che si occupa di comunicazione visiva, successivamente Lissoni Architettura per i progetti architettonici e Lissoni Inc. a New York per l’interior design nel continente americano. Il lavoro degli studi, il cui staff multiculturale conta 70 persone, abbraccia architettura e interni, design, grafica, direzione artistica, immagine aziendale e campagne pubblicitarie. La molteplicità dei progetti di architettura include ville, complessi residenziali, uffici, fabbriche, teatri, ristoranti e alberghi, barche, spazi commerciali, allestimento di mostre e musei, stand fieristici. Piero Lissoni è direttore artistico di grandi marchi tra cui Alpi, Boffi, De Padova, Living Divani e Porro; disegna inoltre per nomi internazionali tra cui Alessi, Cappellini, Cassina, Fantini, Flos, Glas Italia, Kartell, Kerakoll, Knoll e Salvatori. Numerosi sono i riconoscimenti professionali che ha ricevuto nel corso della carriera, tra cui i Good Design Award, Red Dot Award e ADI Compasso d’Oro. Piero Lissoni è membro dell’Advisory Board del Politecnico di Milano. Le realizzazioni di architettura più recenti comprendono il Conservatorium Hotel di Amsterdam (2012), il Mamilla Hotel a Gerusalemme (2009), la ristrutturazione dello storico Teatro Nazionale di Milano (2009) e le sedi delle attività produttive di Kerakoll Design Lab (2014), Matteograssi (2011), Glas Italia (2010) e Living Divani (2007), tutte in Italia. I progetti in corso di completamento sono The Oberoi Al Zorah Resort in Ajman (Emirati Arabi), due torri per il gruppo Swire Hotels a Shanghai, esclusive residenze e ville per The Ritz-Carlton Residences Miami Beach, lo sviluppo di dodici hotel in diverse località della Corea del Sud per Shilla Stay Hotels, il nuovo Roomers Hotel a Baden-Baden, un boutique hotel sulle rive del Lago d’Orta, un nuovo complesso nel centro di Mosca con negozi, hotel e appartamenti e l’architettura d’interni di una lussuosa townhouse a Chelsea, New York. Piero Lissoni is an architect, designer and art director. In 1986, together with Nicoletta Canesi, he established Lissoni Associati, a multi-disciplinary company with its legal office in Milan that develops projects in the field of architecture, interior design and industrial design. Then in 1996 he set up Graph.x,which operates in the visual communication field, and later incorporated Lissoni Architettura for architectural projects, as well as Lissoni Inc. in New York for interior design in the USA. The work performed by the various studios, which can boast a multi-cultural staff of 70 people, embraces architecture and interiors, design, graphics, artistic direction, corporate image and advertising campaigns. The many architectural projects undertaken include villas, residential complexes, offices, factories, theatres, restaurant and hotels, boats, commercial spaces, exhibition and museum layouts, exhibition stands. Piero Lissoni is the artistic director of several large brands including Alpi, Boffi, De Padova, Living Divani and Porro; he also designs for international names such as Alessi, Cappellini, Cassina, Fantini, Flos, Glas Italia, Kartell, Kerakoll, Knoll
36 G H
BIO
ph Kasia Gatkowska
Piero Lissoni
and Salvatori. He has received many professional awards during his career, such as the Good Design Award, the Red Dot Award and the ADI Compasso d’Oro. Piero Lissoni is a member of the Advisory Board of Milan Polytechnic University. His most recent architectural projects include the Conservatorium Hotel in Amsterdam (2012), the Mamilla Hotel in Jerusalem (2009), the renovation of the legendary National Theatre in Milan (2009) and the production facilities of Kerakoll Design Lab (2014), Matteograssi (2011), Glas Italia (2010) and Living Divani (2007), all in Italy. His ongoing projects include The Oberoi Al Zorah Resort in Ajman (United Arab Emirates), two towers for the Swire Hotels group in Shanghai, a number of exclusive residences and villas for The Ritz-Carlton Residences Miami Beach, the development of twelve hotels in various South Korean locations for Shilla Stay Hotels, the new Roomers Hotel in Baden-Baden, a boutique hotel on the banks of Lake Orta, a new complex in the centre of Moscow with shops, hotels and apartments and the interior architecture of a luxury townhouse in Chelsea, New York.
37 G H
Patricia Urquiola
and collections, such as MoMA in New York, Musée des Arts decoratifs in Paris, the Museum of Design in Zurich, Vitra Design Museum in Basel, Victorian&Albert Museum in London, Stedelijk in Amsterdam and Triennale Museum in Milan. She has won several international prices and awards. Amongst others the Medalla de Oro al Mérito en las Bellas Artes (Gold Medal of fine arts) awarded by the Spanish Government; Order of Isabella the Catholic, awarded by His Majesty The King of Spain Juan Carlos I; “Designer of the decade” for two German magazines, Home and Häuser, “Designer of the Year” for Wallpaper, Ad Spain, Elle Decor International and Architektur und Wohnen Magazine. She is Ambassador of Expo Milano 2015 and from september 2015 Patricia Urquiola is Art Director of Cassina.
Patricia Urquiola was born in Oviedo (Spain) in 1961. Lives and works in Milan. She attended the University of Architecture at Madrid Polytechnic and Milan Polytechnic, where she graduated in 1989 with Achille Castiglioni. Assistant lecturer to Achille Castiglioni and Eugenio Bettinelli in Milan and Paris, responsible for the new product development office of DePadova, working with Vico Magistretti, head of Lissoni Associati’s design group. In 2001 she opened her own studio working on product design, architecture, and installations. Amongst her last projects of architecture: the museum of Jewel in Vicenza, Mandarin Oriental Hotel in Barcelona, das Stue Hotel in Berlin and the Spa of Four Seasons Hotel in Milan, Hotel Il Sereno in Como and Room Mate Giulia in Milan; showroom and installations for Gianvito Rossi, BMW, Cassina, Missoni, Moroso, Molteni, Officine Panerai, H&M, Santoni and the general concept of Pitti Immagine Firenze. She realize design products for the most important Italian and international companies, such as: Agape, Alessi, Axor-Hansgrohe, B&B Italia, Baccarat, Boffi, Budri, Cassina, De Padova, Driade, Ferragamo, Flos, Gan, Georg Jensen, Glas Italia, Haworth, Kartell, Kettal, Kvadrat, Listone Giordano, Louis Vuitton, Molteni, Moroso, Mutina, Rosenthal and Verywood. Some of her products are exposed in various Museums
38 G H
BIO
ph courtesy of Georg Jensen
Patricia Urquiola è nata a Oviedo (Spagna). Vive e lavora a Milano. Ha studiato Architettura al Politecnico di Madrid e al Politecnico di Milano, dove si è laureata nel 1989 con Achille Castiglioni. È stata assistant lecturer per Achille Castiglioni; ha collaborato con Vico Magistretti; è stata responsabile Design per Lissoni Associati. Nel 2001 apre il proprio studio lavorando nei settori del product design, interni e architettura. Tra i suoi progetti più recenti in architettura: il museo del Gioiello di Vicenza, l’Hotel Mandarin Oriental di Barcellona, l’Hotel Das Stue a Berlino, la Spa dell’Hotel Four Seasons di Milano, l'Hotel Il Sereno a Como e Room Mate Giulia a Milano; progetti retail e allestimenti per Gianvito Rossi, BMW, Cassina, Ferragamo, Flos, Missoni, Molteni, Officine Panerai, H&M, Santoni, Pitti Uomo Firenze. Ha realizzato prodotti per le più importanti società italiane e internazionali, tra cui: Agape, Alessi, Axor-Hansgrohe, B&B Italia, Baccarat, Boffi, Budri, Cassina, De Padova, Driade, Flos, Gan, Georg Jensen, Glas Italia, Haworth, Kartell, Kettal, Kvadrat, Listone Giordano, Louis Vuitton, Molteni, Moroso, Mutina, Rosenthal e Verywood. Alcuni dei suoi prodotti sono esposti nei maggiori musei di arte e design, tra cui il MoMA di New York, il Musée des Arts decoratifs di Parigi, il Museo di Design di Zurigo, il Vitra Design Museum di Basilea, il Victorian&Albert Museum di Londra, lo Stedelijk di Amsterdam e il Museo della Triennale di Milano. Ha vinto diversi premi internazionali tra cui: la Medalla de Oro al Mérito en las Bellas Artes del Governo Spagnolo, l’Ordine di Isabella la Cattolica consegnato da Sua Maestà il Re di Spagna Juan Carlos I, “Designer del decennio” per le riviste Home e Häuser, “Designer dell’anno” per le riviste Wallpaper, AD Spagna, Elle Decor International e Architektur und Wohnen. Ambassador di Expo Milano 2015, dal settembre dello stesso anno Patricia Urquiola è Art Director di Cassina.
39 GH
SPONSOR / SPONSORS Main Sponsor
OFFICIAL COFFEE
Con il supporto di / Supported by
Da un’idea di / Concept of Elle Decor Italia OFFICIAL BEVERAGE
HĂ´tel Particulier Progetto di / Project by Piero Lissoni
SPECIAL PARTNER
BEAUTY PARTNER
MOSTRA
PARTNER TECNICI
TRADE FAIR PARTNER
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Special thanks to Bonacina 1889 Books Import Budri Cappellini Glas Italia Golran Knoll Nespoli Vivai Thanks to Agape12 Babasucco Bertoni 1949 Bloc Studios Booksinprogressmilano Bottega Ghianda Bretelle&Braces Driade DWA Eligo Galleria Antonia Jannone Galleria Compasso Galleria Il segno del tempo Gan Georg Jensen Gianvito Rossi Kartell Laboratorio Olfattivo Mabeo Marchi WP Store Marie Danielle Marvis Memphis Missoni Muji Proraso Raw Ricordi Sfera Rosenthal Rossignoli Santoni Venini Woolrich
Team Lissoni Associati: Donatella Brun Ilia D'Emilio Isa Dias Gianni Fiore Alberto Massi Mauri Alessandro Massi Mauri Matteo Sponza GRAPH.X: Tommaso Cavallini Fabio Frattini Massimo Lissoni Samuele Savio Stanzas Progetto di / Project by Patricia Urquiola Team Cesare Albergoni Antonio Forteleoni Paco Orti Tugba Ozkan Nadia Paloma De Anda Giorgio Romagnini Francesca Vargiu Styling allestimento / Set-up styling Leandro Favaloro Martina Lucatelli
Coordinamento exhibition design / Exhibition design coordination dotdotdot Collaboratore / Contributor Marina Cinciripini Progetti Video / Video Projects Davide Rapp in collaborazione con / in collaboration with Giorgio Zangrandi Progetto Grafico / Graphic Design Designwork Testi ed Editing / Texts & Editing Laura Maggi Collaboratore / Contributor Laura Drouet Traduzioni / Translations TDR Translation Company
Dal 1990 Elle Decor Italia, magazine internazionale di design, tendenze, architettura e lifestyle, registra e interpreta l'evoluzione della storia dell'abitare Since 1990, Elle Decor Italia, the international magazine of design, trends, architecture and lifestyle, has been recording and interpreting the evolution of living environment history
Check–in, Accueil, Fumoir, Stanza per 1, Stanza per 2, Stanza per 3, 4, 5…, Sala da bagno, Stanza per la cura di sé, Stanza all'aperto, Bibliothèque, Café & Restaurant, Séjour, Jardin.