ARTE E CULTURA IL CONVENTO DI SAN DOMENICO A TAGGIA (IM) “Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna.” (Giov. 6,68) Queste parole rivolte da Pietro a Gesù sono attuali più che mai.
Santa P.
L’uomo di oggi vive immerso, suo malgrado, nella cultura dominante dell’effimero, nella civiltà delle immagini e dell’apparenza, in una società che ha bandito Dio e avverte ancor più che in altri tempi, la necessità di spazi di silenzio e di preghiera.
Questi spazi sono stati creati da generazioni di persone che hanno sentito tale necessità vitale per l’uomo e hanno fatto sì che le pietre fossero in sintonia con la loro vita di preghiera e silenzio. Sono pietre che parlano e che esprimono con la loro bellezza il fascino delle cose perenni. a cura di Santa Pazienza
L’antichità degli edifici, la loro eleganza austera e sobria ci fanno sentire inseriti in qualcosa di stabile, sicuro, che non segue le mode e i cambiamenti di umore delle generazioni, ma parla agli uomini di tutti i tempi con un linguaggio che ha validità perenne, perché ancorato alla parola di Dio. Nel Centro di Spiritualità San Domenico di Taggia il singolo fedele, gruppi parrocchiali e movimenti diocesani trovano un luogo dove gustare la Pace e la Parola del Signore. Per soggiorni di riflessione, attività formative, culturali e sociali il Convento San Domenico offre: la Chiesa di Santa Maria delle Misericordie (ricca di opere d’arte dal Quattrocento al Settecento), la Cappella della Sala Capitolare con 40 posti, 2 sale riunioni con capienze di 30 e di 100 persone ca. La storia del Convento: Nel 1459 giunse a Taggia il Padre Cristoforo da Milano, un domenicano che, dopo aver predicato nell’Italia centrale e meridionale, dove la diffusione dell’Islamismo si stava facendo sempre più intensa, giunse in Liguria, a Genova e, sulla via della Provenza, a Taggia. Le sue parole carismatiche vennero seguite con grande interesse dalla nostra gente che lo pregò di rimanere e di fondare un convento. Il religioso iniziò quindi ad occuparsi dei lavori relativi alla costruzione, nello stesso tempo scriveva trattati di argomento teologico-morale e curava le sue anime: egli si recava a piedi a predicare nei paesi delle valli circostanti, assentandosi spesso per molti giorni.
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