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PERSONAGGIO DEL MESE

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UFFICI TURISTICI

UFFICI TURISTICI

Esatto, mi sposto occasionalmente per mercatini ed esibizioni, vado qualche volta a Milano, ma Torino è una culla importante per gli artisti di strada, anche grazie ad una sensibilità particolare da parte del Comune.

A Torino è possibile infatti esibirsi in strada senza autorizzazioni specifiche e senza pagare il suolo pubblico. C’è una semplice applicazione che usano gli artisti che vogliono esibirsi per organizzarsi tra di loro, in modo da non “occupare” la stessa zona contemporaneamente: si possono prenotare una serie di slot con degli orari, l’unico obbligo è stare nello stesso punto per non più di 2 ore, per poi spostarsi di 200mt.

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In questo modo gli artisti girano, e diventano anche un’attrazione per coinvolgere le persone nelle vie principali della città, una sorta di promozione della città stessa insomma.

Come nascono tecnicamente i tuoi lavori con la macchina da scrivere?

Attualmente ho una batteria di disegni che piacciono al pubblico, sono diventati un po’ il format che mi porto dietro in strada. Ci sono poi delle opere che posso realizzare su commissione, ma hanno degli altri prezzi, in strada principalmente funzionano i piccoli disegni dal costo contenuto.

La risposta è comunque molto buona, tanti si fermano per guardare la mia esibizione e poi acquistare, altri possono semplicemente lasciare un’offerta.

Come mai hai scelto proprio la macchina da scrivere come mezzo espressivo?

Ho un rapporto un po’ di odio e amore con la macchina da scrivere, diciamo che la pesto con forza ma la coccolo anche tanto. E’ lo strumento con cui al momento mi esprimo meglio, ne possiedo ben 13, e sono un appassionato delle classiche Olivetti.

Tutto è iniziato con mia mamma, appassionata di macchine da scrivere, l’ha usata per la sua tesi e io ricordo che fin da piccolo ci giocavo e provavo a battere, facendo incastrare i tasti e fingendo di essere un segretario. Mia mamma ha quindi un bonus speciale, ogni volta che è il suo compleanno si becca un bel regalo battuto a mano.

Come si organizza la tua vita tra Imperia e Torino, come vivi il tuo rapporto artistico con entrambe le città?

Anche se la mia base formativa ed artistica è stata e rimane Torino, ovviamente mi piace sempre tornare nella mia città, e portare qui un po’ della mia esperienza.

In estate ad Imperia si lavora molto bene, soprattutto con turisti: spesso mi porto la macchina da scrivere a Borgo Foce, in riva al mare, e mi metto a lavorare lì… molti si fermano incuriositi, anche perché è un’attività che qui non si vede tanto, e ovviamente capita di rado di imbattersi in un artista di strada ad Imperia…e lì da cosa nasce cosa.

A Torino invece lavoro soprattutto in inverno e in primavera, specialmente sotto Natale, quando le strade del centro sono affollate per lo shopping natalizio e

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