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Codice Risposta Q3/08
NE/PD0017/2008
L’Editoriale Delle diverse accezioni del significato di Unified Communications, l’argomento dell’articolo di copertina di questo newspaper, si parla da tempo. Ma tutti concordano su un fatto: si tratta di un’evoluzione imprescindibile, che rappresenta e rappresenterà sempre più un rilevante vantaggio competitivo per le aziende. Elmat, distributore, tra le altre cose, di prodotti e sistemi per networking, video e audio conferenza, wireless e sicurezza informatica, guarda con estrema attenzione a quella che si può definire una vera e propria piattaforma integrata dell’IT. Se il futuro, seppur non proprio prossimo, significherà sempre più comunicazione unificata, quindi, la sfida si farà certamente intrigante. E non solo in prospettiva. Già ora diverse aziende hanno cominciato a implementare
Unified Communications, più flessibilità al business Un’indagine Gartner conferma: la comunicazione unificata fa bene alle aziende italiane Oltre 300 aziende messe sotto indagine per capire gli impatti dell’implementazione di soluzioni di comunicazione unificata. È quanto ha fatto di recente Gartner per arrivare a determinare i reali benefici dell’Unified Communications, e cioè l’insieme di quei servizi (posta elettronica, video, instant messaging) che viaggiano rigorosamente su reti Ip. La collaborazione fra i dipendenti, la produttività e il customer service, questo ha detto il campione, sono i tre vantaggi chiave derivati dall’adozione di questi servizi. La riduzione dei costi operativi di gestione non è fra le priorità di chi ha investito in queste soluzioni mentre lo è, unitamente al minore esborso necessario per gli apparati di comunicazione, per quelle aziende che ancora non hanno fatto passi concreti in questa direzione. I benefici aspettati sono quindi ben diversi da quelli conseguiti nella realtà. Eliminare le barriere fra tutti gli strumenti di comunicazione che sfruttano il protocollo Internet offre in altri termini alle aziende la possibilità di rivedere e migliorare i processi di business portando in dote più reattività e flessibilità nelle interazioni fra i soggetti interessati, annullare la latenza delle operazioni ed elevare di conseguenza la capacità di rispondere in modo agile alle nuove esigenze. Che poi questo porti a risparmiare nelle spese tanto meglio. Al di là dei minori esborsi alla voce It e consumi, questo ha rilevato in sostanza Gartner, approcciare i servizi di comunicazione unificata è per le aziende soprattutto sintomo di una migliore operatività nel condurre il business. Risultato che si può però ottenere, questo suggeriscono caldamente gli analisti, solo con cambiamenti che riguardano sia la componente tecnologica che quella organizzativa. Tenere separati voce, networking e soluzioni di mobility rischia di diventare deleterio per l’efficacia di un progetto di comunicazione unificata.
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soluzioni di Unified Communications al proprio interno. È un’opportunità, questa, che può mettere in luce le enormi potenzialità di Elmat e dei suoi partner, in grado di fornire sempre le soluzioni più avanzate ed efficienti per ampliare gli orizzonti dei business dei propri clienti. Migrare verso un ambiente di comunicazione unificata non è però certo un’operazione semplice. Spesso occorrono operazioni di cross-training che permettano il coinvolgimento e la sensibilizzazione graduale dei responsabili. Ma la strada verso una comunicazione che porti efficienza (e risparmi) all’impresa sembra già chiaramente tracciata. Ed Elmat, come sempre, non starà alla finestra.
Andrea Rizzo co-C.e.o. Elmat spa
GLOSSARIO killer application La locuzione inglese killer application (abbreviata anche come killer app), spesso utilizzata nel gergo dell’informatica, dell’elettronica, dei videogiochi e in altri settori, significa letteralmente applicazione assassina, ma viene intesa nel senso metaforico di applicazione decisiva, vincente. Essa si riferisce a un prodotto di successo costruito su una determinata tecnologia (quindi una applicazione di quella tecnologia), grazie al quale la tecnologia stessa penetra nel mercato, imponendosi rispetto alle tecnologie concorrenti e aprendo la strada alla commercializzazione di altre applicazioni secondarie.
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I Corsi
All’interno Milestone
Ottobre
XProtect Corporate 2.0: da Milestone la soluzione per un sistema di videosorveglianza dall’architettura distribuita
D-Link Switch Layer 2 Gigabit PoE della serie DGS-3100 di D-Link
Axis Gestione e videosorveglianza IP: il digitale di Axis controlla i punti vendita
Swix Buffetti si affida a Swyx per le soluzioni professionali VoIP
DATA
LUOGO
CORSO
venerdì 3
Padova
Certificazione Polycom
lunedì 6
Roma
Certificazione Alvarion
martedì 7
Roma
Certificazione Alvarion
venerdì 24
Roma
Axis Communications’ Academy
giovedì 30
Padova
Certificazione Colubris
venerdì 31
Padova
Certificazione Colubris
Gli Eventi
Avm Sbarca in Italia FRITZ!Box Fon WLan 7270
Polycom
SETTEMBRE
Polycom leader nella gamma di soluzioni di telepresenza
Milano:
Presentazione Huawei
Alvarion
Trento:
Roadshow Business Unit VideoSorveglianza
Erogazione idrica: soluzioni innovative con la banda larga wireless di Alvarion
(Axis-Milestone-Paxton)
Padova:
Roadshow Business Unit Audio
APC
(Polycom-Avm-Audiocodes-Swyx)
Inrow RP di APC: la soluzione prevedibile per un ambiente imprevedibile ®
Nexans Fare data centre “verdi”: pensare l’impensabile (2)
IL NEWSPAPER Proprietà intellettuale: Elmat SpA Via Uruguay, 15 - 35127 Padova Z.I. Stampato da: Tipografia Aster
OTTOBRE Padova:
Seminario Business Unit Cablaggio
(Krone-Nexans-Apw-york)
Milano:
Roadshow Business Unit Audio
(Polycom-Avm-Audiocodes-Swyx)
Padova:
Evento celebrazione 10 anni D-Link in Italia
A cura di: MultiPiani Stampato a Padova il 1 settembre 2008 È disponibile in versione PDF sul sito www.elmat.com
> segue dalla I pagina Il secondo monito lanciato da Gartner riguarda la capacità di analizzare e comprendere le reali esigenze al fine di identificare le tecnologie più idonee da implementare. Le aziende, inoltre, devono essere consapevoli del fatto che le architetture di comunicazione voce e dati di nuova generazione andranno a includere strumenti avanzati di collaborazione e social networking e, nel lungo termine, a integrarsi con le applicazioni di business. Se poi, nell’adottare soluzioni di Unified Communications, si riesce anche a identificare la cosiddetta “killer application” focalizzata sui benefici legati alla produttività, le probabilità di ottimi ritorni dall’investimento salgono. Gartner, nel dettare le linee guida della comunicazione aziendale che verrà, parla quindi di sistemi di “presenza contestuale” (che generano informazioni veloci e affidabili per selezionate figure aziendali e sui canali di comunicazione a loro accessibili) così come di servizi di “notifica intelligente”
(per contattare le persone con messaggi importanti circa la reperibilità propria o dei propri contatti). Nei prossimi anni, nello scenario ipotizzato sulla base delle risultanze dell’indagine, i progetti di sviluppo degli applicativi in seno all’It dovranno sempre più relazionarsi con la componente di networking dell’azienda. Il che non significa per le organizzazioni abbondare eccessivamente nello stimare i bisogni di banda (e di apparati e servizi correlati) a supporto delle applicazioni e neppure mettere in secondo piano il fatto di dover verificare se i propri utenti hanno in effetti messo a frutto i benefici di produttività dell’Unified Communications, cogliendone appieno i vantaggi funzionali. Implementare un progetto di comunicazione unificata è costoso e il primo passo da fare, per le aziende, è quello di assicurarsi che i nuovi strumenti vengano usati. Fonte: Il Sole 24 Ore
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Licensing e modularità, sistema di notifica e alta qualità dei flusso video. Le innovative funzionalità del top di gamma di Milestone per il controllo da remoto di tutti gli ambienti Un’azienda con più sedi, una società di trasporto pubblico con molteplici autobus, un metrò con diversi treni e le forze dell’ordine con grappoli di telecamere ubicate in luoghi strategici della città. Realtà diverse che hanno però spesso un’esigenza in comune: registrare su server fisicamente lontani ciò che vedono le telecamere e in seguito poter visualizzare tramite rete IP l’insieme dei flussi video in uno o più client. La risposta a queste esigenze è XProtect Corporate 2.0, una soluzione di videosorveglianza top di gamma Milestone rilasciata nell’estate 2008, che aggiunge importanti e nuove funzionalità alla versione precedente: 1. Multicast 2. Multistreaming 3. Sistema di ridondanza (fail-over) 4. Audio bi-direzionale 5. Supporto SNMP trap 6. Supporto H.264 e MxPEG 7. Sistema di notifica al singolo utente in funzione al suo specifico fabbisogno d’informazione Il punto vincente è il modello di licensing La licenza base di Milestone XProtect Corporate è composta da tutti i componenti necessari al funzionamento di un sistema di registrazione distribuito:
• Licenza Management Server • Licenza Server di registrazione • Quattro licenze di telecamere • Licenza Smart Client e Matrix Monitor
L’utilizzo illimitato delle licenza Smart Client e Matrix Monitor è un vantaggio già noto con il sistema XProtect Enterprise e Professional. Anche Milestone XProtect Corporate offre un rilevante beneficio economico al cliente finale per quanto riguarda la licenza del server di registrazione potendola installare su una quantità infinita di server senza alcun costo aggiuntivo con l’unico vincolo che i server appartengano alla stessa azienda.
Funzionalità ed elementi tecnici di rilievo Multicast Multicast invia il flusso delle immagini video contemporaneamente a tutti i client, contrariamente all’Unicast che per ogni client che richiede la visualizzazione dei flussi video, istaurando una comunicazione specifica. Il multicast fa quindi risparmiare larghezza di banda pur rispettando i diritti d’accesso definiti per ognuno degli utilizzatori lato client.
Multistreaming Per la visualizzazione live del flusso video è solitamente sufficiente utilizzare la compressione immagini MPEG4 con un elevata quantità di fotogrammi/secondo, in grado di far risparmiare larghezza di banda. Per la registrazione su evento, motion o altro, è invece preferibile il formato MPJEG che offre una maggiore risoluzione per ogni singolo fotogramma e quindi maggiore capacità d’analisi anche in playback.
Audio bi-direzionale La soluzione permette di ascoltare l’audio proveniente dalla telecamera, parlare tramite le casse collegate all’uscita audio della telecamera e soprattutto registrare e poter consultare tutto in play-back. È inoltre possibile utilizzare la soluzione come sistema sonoro aziendale per emettere direttive in caso d’incendio o altre situazioni in cui è necessaria una guida verbale delle persone.
Sistema di ridondanza con auto-sincronizzazione Poiché parliamo di un sistema di videosorveglianza distribuito, composto da una serie di server di registrazione video, è tangibile il rischio che uno o più di questi server riscontri dei problemi funzionali causando la perdita dei flussi video. La soluzione in oggetto offre la possibilità di installare una quantità illimitata di server di ridondanza (uno per ogni server di registrazione piuttosto che uno per ogni gruppo di server di registrazione), garantendo quindi l’inoltro dei flussi video a un altro server che può essere ubicato anche in luogo fisico diverso delle rete IP. L’onere della gestione quotidiana di registrazione viene “restituita” dal server di ridondanza al server di registrazione locale non appena quest’ultimo viene ripristinato. Una sincronizzazione automatica di tutti i flussi video registrati durante il periodo di guasto garantisce inoltre la completezza delle informazioni.
SNMP Trap per allertare l’amministratore di rete Una rete per la videosorveglianza che gestisce e monitora contemporaneamente più situazioni pone l’evidente necessità dell’analisi dello stato di salute dei vari componenti (server di registrazione, archivio, telecamere, Client, I/O, …). In caso di intervento (sia essa di tipo sistemico o di tipo funzionale) il sistema provvederà a segnalare il problema inviando anche una notifica di tipo SNMP al Management System dell’amministratore di rete.
H.264 e MxPEG per comprimere i flussi video Sempre più produttori di telecamere propongono soluzioni che riducono la banda passante del flusso video, tramite l’adozione di algoritmi di compressione evoluti. Milestone ha con ampio anticipo previsto il supporto ai nuovi protocolli di compressione ed è sicura che l’offerta a tale riguardo aumenterà sensibilmente nel secondo semestre del 2008. Sistema di notifica al singolo utente Uno dei grossi vantaggi del sistema è la possibilità di notificare alla persona responsabile ogni singolo evento. Tramite le notifiche di sistema relative al suo funzionamento e le notifiche di allarme, corredate da immagini o da sequenze video, ogni singolo amministratore e operatore saprà in tempo reale cosa avviene nell’impianto.
Parole d’ordine: modularità e scalabilità XProtect Corporate è compatibile con i sistemi operativi Microsoft Windows XP Professional (32 bit o 64 bit**), Windows Vista Business (32 bit or 64 bit**), Windows Vista Enterprise (32 bit or 64 bit**) e Windows Vista Ultimate (32 bit or 64 bit**). L’elemento davvero distintivo della soluzione è tuttavia la sua completa compabiltà con Windows Server 2003 (32 bit or 64 bit**). Sulla piattaforma server in oggetto il TCP/IP stack è più robusto e la sua maggiore velocità rende l’installazione di XProtect Corporate la più performante sul mercato oltre a corrispondere alle esigenze tipiche di IT managers che scelgono i loro applicativi in funzione alla loro compatibilità con le politiche aziendali assai severe per il sistema operativo. ** Gestito come un 32 bit service/application Milestone propone una scalabilità totale sia per la quantità di telecamere che per i server di registrazione non ponendo, in entrambi i casi, alcun limite. Recenti casi hanno riportato in unica soluzione dal management centralizzato oltre 800 telecamere distribuite su ben 32 server di registrazione. La modularità è quindi un vero e proprio punto di forza della soluzione e viene espressa al meglio con l’aggiunta della componente XProtect Analytics per la lettura targhe, consentendo al committente di incrementare il controllo sui varchi carrai, parcheggi, ZTL e aree in cui generalmente il transito dei veicoli è privo di controlli. Di paritetica importanza diventa il controllo di server e delle telecamere distribuite su una rete estesa. XProtect Central è un vero e proprio centro di controllo, che avverte in tempo reale in caso di qualsiasi allarme emesso da server, telecamere e switch I/O del sistema di sicurezza. Il surriscaldamento di una telecamera, un server che va off-line, un’immagine che non è più a fuoco, la manomissione di una telecamera: sono solo alcuni delle decine di eventi che Milestone interpreta e traduce velocemente in un’allerta e in azioni correttive. Per una maggiore modularità d’utilizzo si può accedere al client di XProtect Central con diversi livelli, a seconda dei diversi fabbisogni gestionali. I vari utenti di Xprotect Central possono gestire tramite un work-flow intuitivo e pertinente all’organizzazione aziendale i vari livelli di accesso.
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XProtect Corporate 2.0: da Milestone la soluzione per un sistema di videosorveglianza dall’architettura distribuita
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Networking
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Switch Layer 2 Gigabit PoE della serie DGS-3100 di D-Link
Da 24 a 48 porte ed elevate performance per la gestione di network entry level di piccole e medie aziende Quelli della serie DGS-3100 di D-Link sono Switch Layer 2 Gigabit PoE configurabili in stack, caratterizzati da una gamma completa di funzioni e da costi contenuti. Dotati di 24 o 48 porte (10/100/1000Mbps) con un’ampiezza di banda complessiva di 20 Gbps, integrano o meno, a seconda del modello, la funzione PoE 802.3af. Le caratteristiche principali includono espansione evolutiva, 4 porte combo SFP in fibra, un’alta gamma di funzioni di sicurezza, controllo granulare dell’ampiezza di banda e funzioni di gestione di rete. Una soluzione flessibile, innovativa ed economicamente conveniente per piccole e medie imprese, per dotare i desktop di una connettività Gigabit o per implementare una dorsale di rete estesa all’intera azienda.
switch della serie DGS-3100 supportano l’esclusiva funzione D-Link Safeguard Engine che incremente l’affidabilità, la disponibilità e la continuità dei servizi offerti dal dispositivo.
Configurazioni in stack Gli switch della serie DGS-3100 sono dotati di 2 porte di stacking HDMI dedicate, ognuna delle quali fornisce 5 Gbps di ampiezza di banda (che raggiungono i 20Gbps in modalità full-duplex bidirezionale). È possibile creare stack costituiti da un massimo di 6 unità caratterizzati da una topologia lineare o ad anello fault-tolerant. Uno stack può includere un qualunque switch appartenente alla stessa famiglia, fornendo fino a 24 collegamenti SFP in fibra. Le unità possono essere aggiunte allo stack in momenti successivi, per una crescita graduale della rete. La funzione 802.3ad Link Aggregation consente inoltre la creazione di link multiGigabit tra switch.
Monitoraggio del traffico e controllo dell’ampiezza di banda Per gestire l’ampiezza di banda, l’amministratore di rete può definire livelli di velocità differenti per ciascuna porta e ottenere una granularità di 64 Kbps. Gli switch semplificano le attività diagnostiche, fornendo la funzione IGMP snooping e MLD snooping2 per il controllo delle trasmissioni multicast e il mirroring delle porte.
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Sicurezza e disponibilità Gli switch della serie DGS-3100 includono numerose funzioni di sicurezza, tra cui Access Control Lists (ACLs), controllo accessi 802.1X basato su porte/indirizzi MAC e 802.1X Guest VLAN che limitano l’accesso alla rete agli utenti autorizzati. Per potenziare la sicurezza della rete, gli
Elasticità/Performance migliorate Per potenziare l’elasticità della rete, gli switch DGS-3100 supportano i protocolli Spanning Tree, tra cui 802.1D, 802.1w e 802.1s per percorsi ridondanti del bridge. Per garantire elevati livelli QoS (Quality of Service), supportano code di priorità 802.1p e la classificazione dei pacchetti basata su ToS, DSCP, MAC, IP, VLAN ID e tipi di protocollo L4. In questo modo è possibile assegnare una priorità più elevata ai servizi strategici della rete, che includono applicazioni VoIP, ERP, Intranet e di videoconferenza.
Gestione Gli switch della serie DGS-3100 supportano protocolli di gestione basati su standard tra cui SNMP, RMON, Telnet, Web GUI e autenticazione di sicurezza SSH/SSL. Con l’autoconfigurazione DHCP, l’amministratore può pre-impostare delle configurazioni e salvarle in un server TFTP, mentre i singoli switch possono inizializzare il loro IP dal server e caricare le configurazioni pre-impostate.
Gestione e videosorveglianza IP: il digitale di Axis controlla i punti vendita Soluzioni e funzionalità sempre più intelligenti al servizio delle attività commerciali anche da remoto, con un unico sistema di gestione Nonostante le oltre 6 milioni di telecamere installate nei punti vendita solo negli Stati Uniti le perdite di magazzino continuano a essere un problema molto grave nel settore delle vendite al dettaglio. La principale lacuna delle tecnologie di videosorveglianza tradizionali risiede nell’incapacità dei sistemi analogici di individuare i comportamenti sospetti e segnalarli al personale. Questo significa che per una prevenzione efficace è indispensabile avere a disposizione personale in grado di controllare continuamente le riprese ed effettuare eventualmente laboriose ricerche per individuare il filmato di un furto. L’efficacia di questi sistemi è minata anche dalla scarsa qualità del video, a differenza di quelle digitali che forniscono risoluzioni di gran lunga superiori (fino a 16 volte più elevate di quelle analogiche) e che garantiscono immagini più ricche di dettagli (si pensi possibilità di identificare con assoluta certezza oggetti come numeri di targhe e badge. I sistemi di videosorveglianza IP (Internet Protocol) forniscono agli esercenti, per contro, funzionalità innovative utili per ridurre significativamente le perdite e migliorare le attività dei punti vendita. I sistemi di sorveglianza IP sono infatti in grado di “osservare” alcuni tipi di comportamenti, eventi e azioni, eliminando quindi la necessità di disporre di personale dedicato.
Incremento dei profitti I sistemi di sorveglianza IP sono ideali per questo tipo di applicazioni poiché possono essere configurati per controllare il numero di clienti che entra o esce in/da un punto vendita, osservare la lunghezza delle code alle casse per stabilire se è opportuno o meno aprire ulteriori casse, o ancora individuare quali scaffali sono vuoti, se si sono verificate perdite, controllare le interazioni tra dipendenti e clienti allo scopo di migliorare il servizio fornito. Riduzione dei costi di proprietà A differenza dei sistemi TVCC precedenti (generalmente proprietari e con contratti di assistenza tecnica e manutenzione dedicati), la camere di rete hanno indirizzi IP come le normali periferiche di rete e possono essere installate in modo economico (la tecnologia PoE consente infatti di usare un unico cavo per collegare la telecamera alla rete e alimentarla) in qualunque punto della rete e gestite centralmente tramite software. Ciò significa che è possibile utilizzare tutti i server, gli switch e i cavi esistenti. In questo modo l’infrastruttura di videosorveglianza diventa semplicemente una parte dell’infrastruttura IT generale. Centralizzazione della gestione e all’accessibilità remota
I principali vantaggi della sorveglianza IP: Riduzione delle perdite Le telecamere di rete con funzioni intelligenti sono molto più efficaci del personale e sempre all’erta. Risulterà così facile che rilevino subito comportamenti sospetti (un cliente che prende più unità di un oggetto non normalmente acquistato in grandi quantità o un cassiere che omette di passare un oggetto sotto allo scanner) o identifichino i tentativi di furto trasmettendo le informazioni pertinenti agli altri punti vendita della catena.
La disponibilità di telecamere collegate in rete consente di ottimizzare l’efficienza della sorveglianza con un minor numero di dipendenti, perché il personale responsabile della prevenzione delle perdite è in grado di monitorare più ubicazioni da un’unica postazione. I flussi video delle telecamere possono essere visualizzati in diretta tramite Internet da qualunque ubicazione, permettendo di controllare tutte le situazioni di allerta o gli eventi da un qualunque computer, portatile o dispositivo con connessione Internet wireless o commutata.
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Voice
Buffetti si affida a Swyx per le soluzioni professionali VoIP
Con SwyxWare le principali sedi italiane dell’azienda leader nella distribuzione di prodotti per ufficio collegate da un’unica rete VoIP Uno dei primi obiettivi di Buffetti (il leader italiano della distribuzione di prodotti, servizi e soluzioni per l’ufficio) per valutare la migrazione da un sistema telefonico tradizionale ad uno esclusivamente VoIP era poter collegare in modo semplice ed efficace le diverse sedi italiane dell’azienda: Milano, Roma e Santa Paolomba (RM). Grazie ad un sistema di telefonia IP è infatti possibile unificare virtualmente tutte le sedi e le postazioni di lavoro, consentendo in particolare di: - realizzare un unico piano di numerazione per tutte le sedi e tutti gli accessi effettuati al sistema (telelavoratori collegati in VPN) - garantire agli utenti la reperibilità sulla base dell’accesso e non sulla base della presenza fisica in una sede - effettuare telefonate sia con i mezzi tradizionali (linee analogiche e ISDN BRI/PRI) sia con linee virtuali IP a standard SIP o H323 - instradare le chiamate uscenti utilizzando l’operatore più conveniente, in funzione del numero chiamato, del giorno, dell’ora, ecc. - realizzare delle connessioni privilegiate verso i negozi in franchising dotati di connessione xDSL Dopo un’attenta analisi delle soluzioni presenti sul mercato, Buffetti ha deciso di scegliere SwyxWare, prodotto di punta dell’azienda tedesca Swyx AG. SwyxWare è una soluzione completamente software che unisce tutti i vantaggi e le funzionalità di un centralino telefonico professionale alla flessibilità delle soluzioni VoIP. Grazie un’interfaccia particolarmente semplice e intuitiva, SwyxWare si integra senza problemi con i software aziendali e offre i vantaggi di una soluzione altamente professionale. La gestione semplice ed unificata del sistema SwyxWare e la facilità di impostazione di regole per l’inoltro delle chiamate
entranti, hanno permesso a Buffetti di garantire ai propri lavoratori la massima reperibilità. Il pacchetto opzionale Extended Call Routing (ECR) di SwyxWare consente infatti di costruire regole per la gestione e distribuzione delle chiamate entranti con la massima facilità e flessibilità. Virtualmente non esistono limiti nel numero di regole, nella quantità di regole eseguite parallelamente (canali), nella quantità di minuti di messaggistica, nel numero di livelli e di nodi di alberi IVR. Per applicazioni specifiche, la flessibilità dell’ECR e la sua facilità di integrazione con altri software consente di costruire applicativi particolarmente sofisticati e personalizzati. Swyx ha messo a disposizione delle funzioni particolarmente utili per le attività di manutenzione del sistema e per apportare modifiche o aggiungere nuovi utenti. Il sistema di configurazione di SwyxWare, consente di accedere facilmente alla programmazione di base del sistema. L’aggiunta di utenti, la variazione della numerazione interna, l’abilitazione all’utilizzo di servizi particolari, la variazione della messaggistica sono diventate per Buffetti attività semplici e prive di costi aggiuntivi. La logica software del prodotto, permette inoltre di avere un sistema costantemente aggiornato con le funzionalità più recenti. Riguardo alla continuità di servizio, SwyxWare ha reso possibile la “distribuzione” dei servizi di accesso a rete pubblica su più server, riducendo la possibilità di perdita totale delle connessioni ISDN. Il software per la gestione dei ticket in uso presso Buffetti era un applicativo della PAT; grazie alla facilità di integrazione del sistema SwyxWare con prodotti di terze parti, l’integrazione con il sistema utilizzato da Buffetti è avvenuta senza problemi.
Networking
Sbarca in Italia FRITZ!Box Fon WLan 7270, il nuovo gioiello firmato AVM VoIP, ADSL, WLAN N, tecnologia DECT e funzionalità di ultima generazione per il top della gamma Arriva anche in Italia il nuovo FRITZ!Box Fon WLAN 7270: un prodotto innovativo che in Germania ha già riscosso un successo straordinario. Grazie all’ampio assortimento di funzionalità il nuovo FRITZ!Box si candida sempre più quale fulcro centrale dei sistemi di accesso a Internet in ambito residenziale e micro-business: connessione a banda larga tramite ADSL e ADSL2+ , gestione di contenuti multimediali e di telefoni cordless mediante DECT, ma anche ISDN o analogici grazie al centralino integrato per telefonia VoIP e tradizionale.
FRITZ!Box Fon WLAN 7270 dispone di porte personalizzabili per collegare telefoni, segreterie telefoniche e fax. Il nuovo standard Wireless 11n garantisce un’elevata velocità di trasmissione dati (fino a 300 Mbps) e un’eccellente qualità della voce durante le telefonate, per conversazioni voce e video in alta definizione combinate con la tecnologia a più antenne MIMO: l’ideale per gestire contemporaneamente dati, voce e applicazioni multimediali su banda larga.
Il FRITZ!Box Fon WLAN 7270 dispone di un dispositivo PBX integrato che consente di effettuare telefonate sfruttando, a scelta, la connessione ADSL, la linea ISDN o quella analogica. Grazie alle molteplici interfacce è possibile connettere con la massima semplicità i telefoni già presenti in casa o in ufficio, siano essi analogici, cordless o ISDN. E con la funzione di segreteria telefonica memorizzare i messaggi vocali su una memoria USB o inviarli direttamente al proprio account di posta elettronica sarà un gioco da ragazzi.
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Ma la vera novità del nuovo FRITZ!Box per il mercato italiano è la base DECT, che offre la possibilità di utilizzare fino a sei telefoni cordless con un’eccellente qualità della voce grazie all’implementazione del nuovo standard DECT CAT-iq, che garantisce ai terminali raggi di copertura indoor eccellenti e una banda disponibile fino a di 384 Kbps. In più tanti altri servizi aggiuntivi come la funzione di rubrica centralizzata, che permette di memorizzare direttamente sull’apparato i numeri che chiamiamo più frequentemente consentendo a tutti i telefoni collegati di usufruire della rubrica e chiamare i numeri preferiti attraverso dei codici di selezione rapida. Non mancano poi molte altre funzioni accessorie come il firewall, la funzione child lock, il toggling, l’avviso di chiamata, la possibilità di mettere in attesa il chiamante, la deviazione di chiamata e la possibilità di effettuare una conference call a 3 utenti. Il FRITZ!Box Fon WLAN 7270 è una vera e propria centrale di comunicazione.
FRITZ!Box Fon WLAN 7270
FRITZ!Box Fon Wlan 7270 si adegua perfettamente alle nuove normative dell’Unione Europea in tema di risparmio energetico. Grazie alla funzione Eco-mode, infatti, il dispositivo riduce il consumo di energia con diversi accorgimenti come la riduzione automatica dell’alimentazione quando il dispositivo è in stand-by o la modalità che permette di ridurre il consumo sulle porte LAN inutilizzate, abbassando considerevolmente l’assorbimento energetico. Come tutti i prodotti FRITZ!Box, anche il 7270 è coperto dall’eccezionale garanzia di 5 anni di AVM, che offre inoltre la possibilità di aggiornamenti continui e gratuiti del dispositivo. Sveglia programmabile, report delle chiamate per email, print server e FTP integrati nella porta usb, baby monitoring e parental control: tutte le funzionalità aggiuntive vengono implementate e rilasciate gratuitamente attraverso firmware update. Per ulteriori informazioni: www.fritzbox.eu
AVM Fritz! Wlan USB Stick N
Conferencing
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Polycom leader nella gamma di soluzioni di telepresenza
Tre nuovi arrivi in casa Polycom. Con TPX la videocomunicazione al top dell’efficienza anche a grandi distanze
“La telepresenza sta cambiando radicalmente il volto del business abbattendo le barriere legate alla distanza. Polycom, grazie al suo posizionamento unico, è chiamata a guidare questo cambiamento, forte del suo impareggiabile portafoglio prodotti e della sua provata tecnologia,” . Parole che non lasciano spazio a dubbi quelle di Robert Hagerty, Chairman e CEO di Polycom, che ha ampliato il portafoglio di soluzioni di telepresenza più vasto del mondo con tre nuovi prodotti Polycom Telepresence Experience (TPX). L’azienda ha presentato il nuovo Polycom TPX 306M, una soluzione a tre schermi per ambienti di medie e grandi dimensioni in grado di riprendere fino a sei persone in ogni sala che si distingue per i display a scomparsa inseriti all’interno del tavolo che rendono la comunicazione durante il meeting naturale ed efficace. Nell’offerta Polycom rientrano anche il TPX 204M, una nuova soluzione a due schermi adatta ad ambienti di piccole e medie dimensioni e il TPX 102M, una soluzione a unico schermo per piccoli uffici.
Oltre alla serie TPX il portafoglio di soluzioni di telepresenza Polycom include anche la serie Polycom RealPresence Experience, l’unico sistema di telepresenza che consiste in una vera e propria “stanza nella stanza”, ottimizzato per consentire la videocomunicazione più efficace ed a più alto contenuto esperienziale disponibile sul mercato. La linea Polycom RPX consente la partecipazione di 28 persone per telecamera in ogni sala attrezzata e risulta particolarmente adatta a incontri aziendali nella forma di training centers interattivi, classrooms intercontinentali o studi di telemedicina. Le soluzioni Polycom TPX e RPX includono un servizio 24x7 integrato disponiblie direttamente da Polycom o dai partner certificati, che permette ai consumatori di sfruttare al meglio il loro investimento in telepresenza gestendo la schedule delle chiamate e le richieste di setup, oltre a quelle di assistenza. L’azienda offre inoltre un servizio di implementazione e manutenzione attraverso i partner certificati di canale Polycom. Le soluzioni di telepresenza Polycom rappresentano una componente chiave di Polycom VC2, un progetto di visione globale per la videocomunicazione di prossima generazione che punta a traghettare i consumatori dai tradizionali sistemi autonomi di videoconferenza a soluzioni e applicazioni di comunicazione video altamente integrate, che possono contare sulla qualità dell’alta definizione e sulla semplicità di utilizzo.
Wireless
La serie Polycom TPX offre soluzioni complete progettate per far provare al consumatore la sensazione di essere seduto allo stesso tavolo dei suoi collaboratori, partner o clienti per Immagine della soluzione Polycom TPX a tre schermi a proporzioni reali, un’esperienza di videocomunicazione sempre più dotata di impianto audio direzionale ad alta definizione e sistema crystal-clear. interattiva nonostante le distanze. Il raggiungimento di questo risultato è reso possibile grazie all’impiego di video ad alta definizione con schermi a proporzioni reali e di impianti audio direzionali ad alta L’offerta di Polycom spazia dalle applicazioni di telepresenza da scrivania, ai sistemi definizione con sistema crystal-clear, che permettono agli utenti di capire in che di telepresenza per sale conferenze che possono prevedere anche soluzioni parte della stanza si trovano i partecipanti remoti quando intervengono. Fondamentale personalizzate, alle apparecchiature specifiche per applicazioni verticali o a soluzioni è anche l’utilizzo di apparecchiature con le migliori potenzialità in termini di alta ad alto contenuto esperienziale che permettono all’utente di sentirsi come se si definizione e content-sharing, che permettono agli utenti di condividere simultaneamente trovasse nella stessa stanza del proprio interlocutore. all’interno di una sola chiamata qualsiasi tipo di contenuto. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.polycom.com
Erogazione idrica: soluzioni innovative con la banda larga wireless di Alvarion Monitoraggio, sorveglianza e contabilità precisa. La connettività Alvarion per il servizio idrico pubblico di tutto il mondo Il settore dei servizi idrici pubblici è in continua evoluzione. Le aziende esplorano nuove vie, nuovi metodi e nuove tecnologie per eliminare gli sprechi, ridurre i costi e migliorare l’efficienza, ottenendo un ROI più elevato e ottimizzando l’uso di risorse limitate. Le aziende che forniscono servizi idrici in tutto il mondo, dalle grandi metropoli europee fino alle zone più isolate dell’Australia, si affidano alla soluzione Alvarion per la connettività wireless. Una rete a banda larga wireless, singola e condivisa, ha le carte in regola per soddisfare molte esigenze. Monitoraggio continuo dei sistemi idrici Le applicazioni Alvarion consentono il monitoraggio e il controllo remoti in tempo reale in qualsiasi punto del sistema di distribuzione idrica, contribuendo a rendere più efficienti ed economici la fornitura, l’immagazzinamento e il pompaggio dell’acqua. Anche il flusso e la qualità dell’acqua sono controllati in tempo reale attraverso contatori di alimentazione, valvole e condutture. Tutto questo è possibile raccogliendo e controllando le informazioni cruciali dalle stazioni remote. Sorveglianza in tempo reale per la sicurezza avanzata I dati in tempo reale e la videosorveglianza dei siti remoti sono aspetti chiave della rete di distribuzione. La banda larga wireless è la soluzione ideale per una rete che collega ciascun sito al centro di sicurezza. Gli allarmi attivati da eventi possono ottimizzare l’efficienza del personale addetto al servizio e migliorare contemporaneamente la sicurezza. Efficienza delle comunicazioni interne con applicazioni di rete condivise e telefonia IP Il collegamento di edifici commerciali e uffici distribuiti in un’area urbana o rurale può essere impegnativo. I servizi di back office condivisi sono cruciali per garantire la continuità dell’erogazione idrica. Una rete a banda larga wireless sicura è una soluzione economica e facile da installare. Offre velocità di trasmissione dati molto superiore rispetto alle linee dedicate, come per esempio le linee E1 o T1, e a un costo molto inferiore.
Per quanto riguarda le attività amministrative il network supporta: - Telefonia IP - Networking sicuro delle applicazioni aziendali (ERP, database, ecc.) - Videoconferenza, training e sorveglianza - Connettività wireless ai servizi esterni e remoto Contabilità precisa grazie all’uso di sistemi AMR (Automated Meter Reading) La lettura automatica dei contatori riduce i costi, aumenta l’efficienza operativa e la soddisfazione dei clienti. Il sistema AMR individua le perdite e rileva i furti d’acqua attraverso la manomissione dei contatori. Alvarion offre un’infrastruttura di rete economicamente conveniente per il sistema AMR e consente il collegamento a contatori principali, secondari e locali sull’intero sistema di distribuzione idrica fornendo la massima disponibilità del sistema di lettura automatica anche quando i dati di tutti i contatori vengono raccolti simultaneamente. I prodotti Alvarion, altamente affidabili e conformi ai più severi standard del settore, assicurano la longevità necessaria per un funzionamento a lungo termine. Alvarion offre un ampio portafoglio di prodotti testati sul campo con funzionalità NLOS (Non-Line-Of-Sight) punto-multipunto, copertura e capacità ottimizzate. Ogni cella copre oltre 480 chilometri quadrati e fornisce un throughput di dati netto di 128 Mbps. Un numero ridotto di stazioni base indipendenti può fornire comunicazioni di rete ad alta capacità all’area di copertura della distribuzione idrica. Dove necessario, i collegamenti point-to-point possono arrivare fino a 50 chilometri. Caratteristiche di sicurezza quali la crittografia AES a 128 bit, il filtraggio IP e la VLAN consentono di fornire sulla stessa rete una varietà di servizi. Alvarion offre una soluzione semplice da implementare, economica e affidabile, con un’operatività vicina al 100% e un valore MTBF comprovato di 11 anni.
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Networking
Inrow RP® di APC: la soluzione prevedibile per un ambiente imprevedibile Da Apc il condizionatore ad alta efficienza per sale CED di ogni dimensione Negli ultimi anni, la tecnologia informatica si è radicalmente trasformata con l’ingresso di nuove tecnologie ad alta densità che hanno accresciuto enormemente la potenza dei server. I nuovi apparati, altamente performanti, hanno requisiti di alimentazione e di raffreddamento che richiedono una revisione dei principi su cui si è finora basata la progettazione delle sale CED. Con i costi dell’energia alle stelle il raffreddamento basato su sala, che prevede uno o più apparecchi condizionatori che introducono nella sala aria fredda e ne aspirano l’aria calda, non è più efficiente, dovendo raffreddare apparecchiature con densità di picco che arrivano anche a 15 o 20 kW per rack. Le soluzioni di cooling di nuova concezione portano il raffreddamento alla fila di rack o al singolo rack; la sala CED è inoltre progettata in modo da incanalare l’aria calda in una “hot aisle”, un corridoio chiuso che impedisce all’aria di disperdersi in flussi che possono creare pericolose concentrazioni. L’efficienza energetica delle soluzioni di cooling è tanto più importante se si considera che in una sala CED è necessario installare unità in grado di raffreddare un carico IT maggiore del carico effettivo delle macchine in essa ospitate: anche in questo senso i sistemi di raffreddamento orientato su file o su singolo rack danno oggi, con le applicazioni ad alta densità, i risultati migliori.
Permettendo un uso efficiente dell’energia le soluzioni InRow RP® abbattono il costo totale di gestione. Le temperature dell’impianto IT e la velocità delle ventole vengono modulate in base alla domanda di raffreddamento, per ridurre il consumo di energia durante i periodi di minore utilizzo. L’espulsione del calore (nel caso della versione di InRow RP® a raffreddamento idraulico) può essere gestita sia tramite un dispositivo di raffreddamento idraulico preesistente sia tramite un sistema di raffreddamento APC; la versione InRow RP® per raffreddamento ad aria richiede invece l’utilizzo di un condensatore ad aria remoto APC. La soluzione modulare/scalare migliora le performance consentendo di aumentare le risorse di refrigerazione in base alla necessità; pertanto, InRow RP® è l’ideale per i data center di ogni dimensione. Ulteriore vantaggio di InRow RP® è la semplicità e completezza dei sistemi di gestione: un controller microprocessore fornisce controllo proattivo e monitoraggio in tempo reale, con i dati visualizzati su un display. Il monitoraggio della capacità e l’invio di allarmi e punti dati consentono inoltre di gestire l’infrastruttura dell’edificio che ospita l’applicazione critica tramite un unico sistema, integrabile nella gestione centralizzata tramite il software InfraStruXure Manager® di APC by Schneider Electric.
InRow RP® è un condizionatore di precisione ad alta capacità, progettato per garantire una funzione di condizionamento intelligente e un’elevata efficienza operativa. Il prodotto prevede un’applicazione con raffreddamento ad acqua e una con raffreddamento ad aria, entrambe provviste di umidificatori a serbatoio e funzioni di riscaldamento elettrico. Con InRow RP® i data center possono sfruttare l’architettura in-row sia per ottenere un raffreddamento razionale del carico termico della fila di rack, sia per controllare l’umidità in tutto il data center. La sorgente del raffreddamento viene avvicinata al carico termico (Closed Couple Cooling®) evitando il riflusso dell’aria espulsa verso le apparecchiature sensibili dell’impianto IT.
APC by Schneider Electric, che costituisce oggi la Critical Power & Cooling Business Unit di Schneider Electric, negli ultimi dieci anni ha investito ingenti risorse di Ricerca e Sviluppo nella realizzazione di sistemi in grado di affrontare la sfida del raffreddamento di ambienti ad alta densità, che oggi possono arrivare a contenere migliaia di rack. Frutto di tali ricerche sono prodotti quali InRow RP ®, il condizionatore di precisione per sale CED di moderna concezione, modulare e con disposizione su file, adeguato per il raffreddamento di sale tecnologiche di importanza critica: dalla sala computer alle apparecchiature per telecomunicazioni, ambienti LAN/ WAN, sale con apparecchiature medicali etc.
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Software di Gestione centralizzata InfrastruXure Manager - schermata rilevazioni incidenti del sistema
Unità di Raffreddamento In Row RP® da 460-480V - 60 Hz
Da IBM a Cisco il miglioramento dei data centre passa attraverso una più razionale organizzazione degli edifici e delle infrastrutture e un maggiore risparmio energetico Può la razionalizzazione degli edifici e dei progetti, unita all’ottimizzazione dei consumi energetici, giovare al business delle aziende e all’ambiente? La risposta è data dagli straordinari progressi che già si toccano con mano. Il progetto “Big Green” di IBM, per esempio, mira a raddoppiare la capienza di calcolo dei data centre entro il 2010, senza per contro aumentare il consumo di Co2. Se l’azienda riuscisse nell’intento potrebbe risparmiare l’equivalente dell’energia consumata da Parigi. I miglioramenti riscontrati da IBM con l’ottimizzazione del flusso d’aria e con l’amministrazione da remoto dei relativi data centre, si aggirano attorno al 30 % circa. Usando tutti gli elementi delle odierne best practice la cifra aumenta ancora fino a raggiungere un 70% di miglioramento per gli attuali data centre e addirittura uno sbalorditivo 80 % con i data centre di ultima generazione. Cambiando l’infrastruttura di tutte le nostre attrezzature possiamo ridurre radicalmente l’emissione di CO2 di quelle che Bosch chiama “le fabbriche del ventunesimo secolo”. Ma questo accade soltanto pensando l’impensabile. Quando Cisco - un altro partner di Nexans - ha cambiato la sua struttura di management mondiale sfruttando le infinite potenzialità di una rete IP, ha scoperto come facilmente si riesca a gestire la sicurezza, l’IT-System e anche la comunicazione in ben 440 edifici sparsi nel globo da tre postazioni (in Australia, nel Regno Unito e in California). Un investimento di 800mila dollari permette di fare risparmiare, da solo, 10 milioni e mezzo di dollari di spese energetiche. “La rete dell’IP è la base dell’edificio,” afferma
Jesus Galindo, direttore Europa di CCRE a Cisco e uno dei principali sostenitori del progetto, “ma non si tratta solo di una convergenza su una rete IP, bensì di interazione tra strutture”. La convergenza di reti e amministrazione a distanza ha un certo impatto sull’ordine del giorno, ma per raggiungere un’effettiva “informatica verde” bisogna andare oltre, rivalutando gli obiettivi tecnici che tentiamo d’ottenere nei nostri data centre. La struttura a livelli, che classifica i data centre in quattro gruppi, e l’ossessiva ricerca di una disponibilità quasi totale rappresentano obiettivi tecnici più che di business. È semplicemente impossibile sostenere che un data center “Tier 1” possa essere considerato “verde”. Per rispondere a un ordine del giorno ambientale non è abbastanza apportare miglioramenti simbolici nella riduzione di consumi di Co2 se si continuano però a perseguire obiettivi tecnici che rendono un’informatica verde un sogno davvero impossibile. È il lavoro delle aziende dell’infrastruttura - come Nexans, come IBM – che costruiscono e forniscono gli strumenti IT che aiuta a creare un cambiamento. Ma il cambiamento comincia nell’allineare quello che un data centre può fare (e quanto efficientemente possa farlo) con gli obiettivi ambientali e di business dell’organizzazione. Mentre non è più accettabile ignorare obiettivi “verdi”, tentare di perdere tempo non faciliterà i cambiamenti fondamentali di cui abbiamo bisogno.
Cabling
Fare data centre “verdi”: pensare l’impensabile (2)