Scena da “Walls” (2015) di Pablo Iraburu e Migueltxo Molina
IX EDIZIONE
LE VOCI DELL’INCHIESTA
FESTIVAL DI CINEMA DEL REALE 13 17 aprile 2016 PORDENONE Un’iniziativa di
Con la partecipazione del Comune di Pordenone Con il contributo di ARPA Friuli Venezia Giulia - LaREA Coop Alleanza 3.0 Ambasciata d’Israele in Italia In collaborazione con Arcigay Friuli Nuovi Passi Carta di Pordenone Circolo della stampa - Pordenone Ente Friuli nel Mondo Fondazione Bambini e Autismo Onlus La Cineteca del Friuli Liceo “G. Leopardi - E. Majorana”, Pordenone I ragazzi della panchina Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione Pordenone With Love Terraè - Officina della sostenibilità Partner Vini Zorzettig La Catina Media Partne Affari Italiani Mediacritica
DM+B&Associati Stampa Tipografia Sartor, Pordenone
Con il sostegno di
IL CINEMA DEL REALE E LA MEMORIA DELL’OGGI Aprire uno sguardo sulla più stretta attualità è da sempre il centro de Le Voci dell’Inchiesta, che torna con la sua nona edizione a Pordenone dopo un anno di pausa “obbligata”, per aver utilizzato le risorse che Cinemazero solitamente dedica al festival al progetto della nuova Mediateca a Palazzo Badini, in pieno centro città. Il programma di quest’anno vede nel cinema del reale il cardine di tutte le proposte. Il documentario contemporaneo ci sembra sempre più essere il genere cinematografico maggiormente vivo, interessante e denso di contenuti: mai come ora – anche per la disponibilità di strumenti di ripresa leggeri, a costo contenuto e di qualità eccellente – il reale irrompe con forza inusitata sugli schermi. “Realtà mai viste”, quelle che vengono raccontate: perché alla qualità, alla coerenza, all’originalità della produzione, non corrisponde spesso in Italia un’adeguata distribuzione. In questo anno di pausa, molti ci hanno spronato, sostenuto, chiesto con partecipazione vera di “tornare”, perché film di questo tipo – si dice – “passano solo a Le Voci dell’Inchiesta”. Speriamo il programma sia all’altezza della lunga attesa: con fatica e passione abbiamo costruito cinque giorni d’incontri e omaggi ai protagonisti del cinema e del giornalismo, selezionando documentari italiani e internazionali pluripremiati fra i più importanti festival del mondo (IDFA, Sheffield Doc/Fest, Göteborg, Toronto, Tribeca, New York Doc...).
Molti dei film appariranno in anteprima assoluta per l’Italia, e – anche se i registi non sono noti ai più – ci sembrano tra i più belli visti negli ultimi tempi. La ricognizione sui festival internazionali ci ha permesso di individuare temi universalmente condivisi. Se il fenomeno migratorio senza precedenti che sta investendo l’Europa chiede di essere compreso, con altrettanta urgenza ci si deve interrogare sui nuovi tipi di famiglia che di fatto esistono. Alcuni importanti anniversari hanno trovato posto nel programma: dal quarantennale del terremoto che sconvolse la regione nel 1976, al trentennale del disastro di Chernobyl. E poi l’omaggio a Liliana Cavani, che proprio col documentario ha mosso i primi passi nel cinema, senza dimenticare lo spazio per sorridere e individuare buone pratiche, in particolare legate all’ambiente, da portare a casa insieme al bagaglio d’informazione che il festival da sempre vuole portare al suo pubblico. Uno spazio importante è dato poi alle foto d’inchiesta, con reporter d’eccezione, ospitate in gallerie “virtuali”, in negozi in attesa di affittuari nel centro città. Dopo un anno di silenzio, siamo orgogliosi di non aver mollato la presa, convinti che di questo festival ci sia bisogno, consegnandolo – con modestia – al nostro pubblico come un’occasione per riflettere (con sfumature articolate dal riso al pianto) su quel che ci circonda, per esercitare, in un’epoca troppo sbrigativa, la memoria dell’oggi.
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INFO, BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Ingresso alle singole proiezioni Intero 7,50 Euro Ridotto 5,50 Euro Under 25 e possessori CinemazeroCard 5 Euro Abbonamento base 40 Euro Abbonamento base con CinemazeroCard 25 Euro Abbonamento sostenitore quota minima 70 Euro con la possibilità di riservare un posto in sala per la durata del festival L’abbonamento dà diritto all’ingresso a tutti gli eventi, ritirando il biglietto omaggio relativo, fino a esaurimento dei posti disponibili. Tutte le proiezioni si tengono in SalaGrande a Cinemazero, salvo dove diversamente indicato. I workshop sono riservati agli iscritti. Gli incontri in Mediateca, i seminari, le presentazioni dei libri e le mostre sono a ingresso libero. Informazioni e abbonamenti Mediateca Cinemazero Palazzo Badini, Viale Mazzini, 2 - Pordenone Tel 0434.520404 - inchiesta@cinemazero.it Cinemazero Piazza Maestri del lavoro, 3 - Pordenone www.voci-inchiesta.it sezione abbonamenti Il programma potrebbe subire variazioni indipendentemente dalla volontà dell’organizzazione. Per rimanere sempre aggioranti consultate il sito
www.voci-inchiesta.it e la nostra pagina Facebook
www.facebook.com/VOCIINCHIESTA
MERCOLEdì 13 aprile
10.30 Proiezione e incontro Accessibile anche alle scuole previa prenotazione al numero 0434.520945 In collaborazione con COOP Alleanza 3.0
DERT di Mario e Stefano Martone (Italia, 2016. 62’)
Il documentario racconta la storia della cooperativa agricola bosniaca “Insieme”, che vuole sostenere e facilitare il ritorno dei rifugiati e la vita in comune nella regione di Bratunac e Srebrenica, luoghi di violenza e pulizie etniche. Il racconto è anche quello dell’amicizia tra i due fondatori (Rada Žarkovi e Skender Hot), il fotoreporter italiano Mario Boccia e la grande rete solidale che si è costituita tra Bosnia Erzegovina e Italia fin dal 2003. Una storia di amicizia, solidarietà e riscatto, sulle ceneri di un disastro alle porte del nostro Paese. Intervengono
Mario Boccia Foto-giornalista di reportage sociali e d’attualità, è stato corrispon-
dente de il manifesto a Sarajevo, Belgrado, Pristina e Skopje. Sue fotografie sono state utilizzate per campagne del Consorzio Italiano di Solidarietà e di altre organizzazioni no-profit, tra le quali Legambiente e Amref. Ha realizzato servizi anche in Israele, Palestina, Iraq, Giordania, Mozambico, Eritrea, Kenya, Oman, Messico, Venezuela e Guatemala. Rada Žarkovi, Skender Hot Fondatori della cooperativa agricola bosniaca “Insieme”.
15.00
The Russian Woodpecker
Proiezione
di Chad Gracia (Ucraina, Gran Bretagna, Stati Uniti, 2015. 85’)
CHERNOBYL 30 ANNI DOPO
Fedor Alexandrovich, aveva quattro anni quando avvenne il disastro di Chernobyl. Deciso a indagare su quella catastrofe, parte dalla Duga, una gigantesca e misteriosa antenna, costruita dai sovietici vicino alla centrale, per interferire con le comunicazioni occidentali, con il rumore “di un picchio”, disturbarle e infiltrarvi la propaganda filo-sovietica: quest’antenna, uno dei segreti russi incagliati nella Guerra fredda, potrebbe non essere estranea allo scoppio del reattore. Nel mezzo della rivoluzione ucraina, questa scomoda scoperta lo costringe a scegliere tra la sua sicurezza e la verità...
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MERCOLEdì 13 aprile
16.30 Proiezione e incontro
OMAGGIO A LILIANA CAVANI In collaborazione con Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione
La donna nella resistenza di Liliana Cavani (Italia, 1965. 47’)
Liliana Cavani, nel 1965, in occasione del 20° anniversario della Liberazione, realizza un documentario toccante, dedicato alle donne che fecero l’Italia democratica, lottando contro il nazifascismo e immolandosi per la libertà dal regime. Un’inchiesta che procede attraverso alcune tra le maggiori città italiane, raccogliendo interviste di donne che, dall’estate 1943 all’aprile 1945, hanno partecipato alla Resistenza e furono attrici di un capitolo durissimo della storia d’Italia. Intervengono
Valeria Palumbo Giornalista e storica delle donne, è stata caporedattore centrale
de L’Europeo e di Global Foreign Policy. Lavora al Corriere della sera e collabora con giornali, siti, l’Ispi, associazioni culturali; tiene lezioni universitarie; scrive testi teatrali e conduce readings, corsi e incontri a festival storici e letterari. Membro di AtGender, della Sis e della Sil, è anche autrice di molti romanzi e saggi.
Monica Emmanuelli Direttrice e responsabile dell’archivio storico dell’Istituto Friu-
lano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), è membro del comitato di redazione delle riviste Storia contemporanea in Friuli dell’Ifsml e di Patria indipendente dell’ANPI Nazionale.
Angelo Carnelutto Partigiano combattente della V Brigata Osoppo con il nome di battaglia “Clark”. Attualmente è presidente onorario dell’ANPI di Sacile. Nel 2015 ha pubblicato la sua biografia dal titolo Ricordi vivi di vita partigiana.
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MERCOLEdì 13 aprile
17.45 Proiezione
ANTEPRIMA _____________ NAZIONALE ___________
A SEGUIRE In collaborazione con ARPA Friuli Venezia Giulia - LaREA
Requiem for the American Dream di Peter D. Hutchison, Kelly Nyks, Jared P. Bush (Stati Uniti, 2015. 73’)
Un dialogo durato 4 anni tra i registi e il filosofo, linguista e attivista politico Noam Chomsky, in cui si espone il profetico decalogo che ha portato la società americana a una disuguaglianza senza precedenti nella Storia. Chomsky, elenca le politiche volte a favorire i più ricchi a spese della maggioranza, collegandole alle loro dirette conseguenze: la scomparsa della classe media, l’eliminazione del salario di sussistenza, il collasso del sogno di una casa di proprietà, i costi proibitivi per un’istruzione superiore, e la perdita della solidarietà in favore di un individualismo esasperato. Un pugno nello stomaco della società americana, che toglie il fiato per la sua lucidità.
Che cos’è il TTIP?
Come cambierà le nostre vite l’accordo (segreto?) fra Usa ed Europa? Il TTIP è un accordo (in corso di negoziazione) di libero scambio per abolire i dazi doganali tra i due continenti e favorire i traffici tra i paesi attraverso “l’armonizzazione” delle loro legislazioni. Prevede l’introduzione di arbitrati internazionali a cui le grandi compagnie potranno rivolgersi per far valere i propri interessi contro una nuova legislazione statale ritenuta sfavorevole. Gli interessi privati potranno di fatto limitare l’agibilità politica e legislativa di interi Stati? Cosa succederà alla qualità e ai controlli sulle merci? Intervengono
Elena Mazzoni Esperta degli aspetti giuridici del trattato, autrice (con Monica Di Sisto e Paolo Ferrero) di L’accordo di libero scambio transatlantico. Quando lo conosci lo eviti (Derive/Approdi, 2016). Fabiano Miceli Docente presso il Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine, Banca del Germoplasma autoctono vegetale, esperto di agrobiodiversità e conservazione sementi antiche.
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MERCOLEdì 13 aprile
20.45 Proiezione e incontro In collaborazione con La Cineteca del Friuli
Inaugurazione de Le voci dell’inchiesta 2016
GLI OCCHI/IL CUORE/LA TERRA 1976-2016,terremoto 40 anni dopo Celebrazione del quarantennale dal terremoto che devastò il Friuli alla presenza dei protagonisti che lo raccontarono, con filmati d’epoca inediti e celeberrimi, riflettendo sul ruolo e l’importanza avuta allora dai mezzi d’informazione. Intervengono
Gianni Minà Giornalista, scrittore e conduttore televisivo, ha collaborato con quotidia-
ni e settimanali italiani e stranieri, realizzato reportage per la Rai, ideato e presentato programmi televisivi, girato documentari (su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, il subcomandante Marcos, Maradona), e pubblicato libri sull’America Latina. È editore e direttore della rivista Latinoamerica. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Kamera della Berlinale per la carriera. È stato tra i primi ad arrivare sul posto e a girare le drammatiche scene che hanno raccontato in televisione a tutta la nazione il terremoto del 1976.
Edek Osser Giornalista, inviato speciale per Tv7 e uno dei primi reporter a recarsi in
Friuli Venezia Giulia dopo il terremoto, realizzando diversi servizi per il Tg2, di cui Osser diventa direttore nel 1976, pur continuando a fare servizi e inchieste in Italia e all’estero. Attraversa vari progetti Rai, per tornare a fine anni ’80 al Tg2 come caporedattore centrale e curare la rubrica Dossier. Dai primi anni 2000 collabora con Il Giornale dell’Arte, e realizza documentari d’arte. Ha realizzato vari reportage sul terremoto del 1976 e - a cadenza regolare - sulla ricostruzione conseguente.
Cristiano Degano Responsabile programmi italiani della Rai del Friuli Venezia Giulia. Tommaso Cerno Direttore del Messaggero Veneto. Roberto Papetti Direttore de Il Gazzettino. A seguire Franco Iacop, Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, premia la Rai per la sua attività d’informazione all’epoca.
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MERCOLEdì 13 aprile
A SEGUIRE Proiezione e incontro Alla presenza del regista
ANTEPRIMA _____________ NAZIONALE ___________ In collaborazione con Ente Friuli nel Mondo
QUANDO LA TERRA CHIAMA di Massimo Garlatti Costa (Italia, 2016. 52’)
Il dramma del terremoto del 1976 in Friuli raccontato dalla voce dei friulani che lo vissero dalle loro terre di emigrazione: Australia, Canada, Francia, Svizzera, Argentina... Dai primi giorni dopo il sisma, l’Ente Friuli nel Mondo ha avuto una funzione determinante, agendo come ponte tra i friulani nel mondo e la loro Patria di origine. Il dramma del ‘76 ha catalizzato tutte le energie e la volontà dei friulani all’estero, stretti fra l’angoscia dell’assenza di notizie dei propri cari e il desiderio di contribuire per l’immediata ricostruzione. Il documentario – ricco di materiale in pellicola, fotografico e giornalistico inedito – racconta le innumerevoli iniziative pro Friuli da parte dei suoi “figli” lontani. Fanno da guida attraverso i vari momenti storici le testimonianze di noti giornalisti, tra cui gli inviati Rai Gianni Minà e Bruno Vespa, ma anche Terry Spence del canale australiano Channel 9. Intervengono
Massimo Garlatti Costa
Regista e produttore, nato nel 1969. Dopo la scuola Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, ha ottenuto un Master in Regia e Sceneggiatura alla Northern Media School di Sheffield, ha lavorato per varie case di produzione indipendenti, per il canale televisivo Channel 4 e per la BBC per cui realizza vari cortometraggi. I suoi film sono stati messi in onda da varie reti televisive e selezionati e premiati a famosi festival internazionali
Adriano Luci Presidente dell’Ente Friuli nel Mondo.
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GIOVEdì 14 aprile
10.30 Proiezione e incontro
Teaching Ignorance di Tamara Erde (Israele, 2015. 50’)
Attraverso il diverso tipo di insegnamento della Storia adottato nelle scuole di Israele e Palestina, i giovani del futuro imparano a leggere il loro presente. Programmi e realtà della vita quotidiana, entrambi spesso deformati dalle esperienze e visioni personali dei docenti, diventano in classe un modo, a volte pericoloso, di plasmare le identità dei giovani e offrono allo spettatore una prospettiva unica sul conflitto israelo-palestinese. Interviene
Don Pierluigi Di Piazza Prete noto soprattutto per il suo impegno per la pace e per
aver fondato a Zugliano (UD) il Centro di Accoglienza e di Promozione Culturale “Ernesto Balducci”, dove offre un tetto a immigrati, profughi e rifugiati politici. Ha pubblicato, assieme a Margherita Hack, il libro Io credo. Dialogo tra un’atea e un prete. Di Piazza è anche promotore dell’apertura della Chiesa al matrimonio per i sacerdoti e al sacerdozio femminile.
11.30 MUNICIPIO DI PORDENONE SALA CONSILIARE Corso Vittorio Emanuele II
INGRESSO LIBERO
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CONSEGNA DEL SIGILLO della città di Pordenone A GIANNI MINà Il Sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti consegna a Gianni Minà, in riconoscimento dei suoi meriti giornalistici e culturali, il Sigillo della Città. Cerimonia aperta alla cittadinanza.
GIOVEdì 14 aprile
14.30 Proiezione e incontro
Chávez a cuore aperto di Gianni Minà (Italia, 2005. 110’)
2003: di ritorno dal Social Forum di Porto Alegre, in Brasile, Hugo Chávez “a cuore aperto” delinea a Minà i segreti della rivoluzione bolivariana e i programmi che nel tempo hanno trasformato e stanno trasformando il Venezuela e l’America Latina, offrendo un seme di speranza possibile per salvarsi dai crimini del neo-liberismo. “Chávez - sottolinea Minà – con i cambiamenti sociali e l’influenza della sua politica, pur scomparso, ha lasciato una traccia indelebile nei destini prossimi dell’America Latina”. Interviene Gianni Minà Biografia a pagina 8
16.00 Proiezione
OMAGGIO A LILIANA CAVANI SALA PASOLINI CINEMAZERO
16.45 Seminario In collaborazione con Circolo della stampa Pordenone
INGRESSO LIBERO
I cannibali di Liliana Cavani (Italia, 1969. 95’)
Sulle strade di una città si trovano cadaveri che nessuno seppellisce e tra i quali la gente passa con indifferenza. I corpi dei ribelli - giustiziati perché contrari all’ordine costituito - devono restare insepolti, allo scopo di creare un deterrente a ulteriori ribellioni. Antigone, vuole seppellire il fratello morto in una sommossa e I’unico che I’aiuta è Tiresia, uno straniero la cui lingua è sconosciuta. Insieme, i due iniziano a seppellire i cadaveri, finché non vengono scoperti e giustiziati a loro volta. Ma il loro sacrificio non è vano, perché altre persone, sfidando I’autorità, si dedicano a raccogliere i corpi dei ribelli e a dare loro sepoltura. Un film visionario, di un’attualità “bruciante”.
L’evoluzione dell’inchiesta dalla carta stampata al web
Il ruolo delle immagini, lo sviluppo del long-form journalism e delle tecniche di narrazione: un’incontro sull’evoluzione dell’inchiesta dalla scrittura ai video, dalle foto alle infografiche, tutti elementi che concorrono a creare prodotti editoriali sempre più complessi e articolati che mutano ed evolvono le competenze del giornalista. Con Valeria Palumbo Biografia a pagina 6
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GIOVEdì 14 aprile
18.00 Proiezione e incontro Alla presenza del regista
ANTEPRIMA _____________ NAZIONALE ___________
Credit for Murder di Vladi Antonevicz (Israele, 2015. 87’)
Vladi Antonevicz nel 2007 vede su Youtube uno shockante video virale dal titolo «Decapitazione di un daghestano e di un tagiko» a opera di naziskin russi, creduto “dalla rete” un falso fino a quando un giovane non riconosce in una delle due vittime suo fratello... L’inchiesta della polizia s’insabbia, confermando la fondatezza delle denunce degli attivisti per i diritti umani sulla corruzione delle forze dell’ordine russe, che agevola il prosperare di queste formazioni di estrema destra. Due anni dopo, il regista - ebreo - decide di infiltrarsi per sei lunghi anni in uno di questi gruppi di neo nazisti e mostrare al mondo le atrocità compiute quotidianamente nella totale impunità, e con la collusione di Putin. Interviene
Vladi Antonevicz Ex soldato israeliano in congedo da una delle più decorate unità di
fanteria delle Forze armate israeliane, esordisce alla regia con questo documentario, che gli vale subito premi e partecipazione a festival in tutto il mondo, tra cui il First Appearance Award all’International Documentary Film Festival di Amsterdam.
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GIOVEdì 14 aprile
20.45 Proiezione e incontro
FMK International Short Film Festival presenta Best Shorts d’inchiesta
FAWNS
di Thanasis Tsimpinis (Grecia, 2015. 3’)
Gayby Baby di Maya Newell (Australia, 2015. 85’)
Negli ultimi anni la discussione sulle famiglie omogenitoriali si è fatta sempre più accesa, ma finora mancava una voce: quella dei figli delle coppie omosessuali. Il documentario di Maya Newell, cresciuta lei stessa da due madri, colma questa lacuna, raccontandoci la vita quotidiana di Gus, Ebony, Matt e Graham, quattro bambini australiani tra i 10 e i 12 anni, figli di coppie gay e lesbiche. Un ritratto emozionante e delicato di che cosa significa essere una famiglia moderna e dover affrontare il pregiudizio della comunità in cui si vive, raccontato con gli occhi e le parole dei diretti protagonisti. Interviene
Eugenia Romanelli Giornalista, scrittrice, docente universitaria. Tiene una rubrica
culturale per l’Ansa; insegna giornalismo, new media, business e social media writing alla Luiss, alla Scuola di Scienze Aziendali e all’Università di Firenze; forma psicologi, educatori e assistenti sociali all’interazione con famiglie omogenitoriali all’Università La Sapienza di Roma. Sul blog “Nuovi Figli Crescono” de ilfattoquotidiano.it parla di nuove famiglie; ha pubblicato numerosi romanzi e saggi.
IL DIBATTITO SULLE UNIONI CIVILI HA DIMENTICATO I DIRETTI INTERESSATI: I BAMBINI. QUESTO FILM FA PARLARE LORO. 13 __
VENERDì 15 aprile
10.30 Proiezione e incontro Alla presenza del regista
ANTEPRIMA _____________ NAZIONALE ___________
FuoriClasse di Stefano Collizzolli (Italia, 2016. 72’)
In Italia esiste – da sempre –“la bella scuola”, più della “buona scuola” di cui tanto si parla e progetta. Il film nasce all’interno del progetto “La prima scuola - il cinema per la scuola elementare pubblica”, ideato da Andrea Segre e Francesco Bonsembiante e racconta sei laboratori creativi organizzati da ZaLab, realizzati con pochi mezzi e grande sapienza, all’interno dell’orario scolastico e in contesti sociali complessi. Nella quarta A di una piccola scuola elementare romana nasce così “Freccia Azzurra”, una radio bambina, che fa conoscere ai giovani autori i loro coetanei di tutta Italia. Scoprono il nostro Paese e mostrano quanto può essere creativo andare a scuola, se la scuola è agita in modo aperto. Interviene
Stefano Collizzolli Formatore di video partecipativo, socio fondatore dell’associazione ZaLab e autore di cinema documentario, ha progettato ed è stato trainer sul campo per laboratori di video partecipativo in Italia, Palestina, Tunisia, Senegal e Repubblica Dominicana. È dottore di ricerca in sociologia della comunicazione presso l’Università di Padova e fa ricerca principalmente sulle metodologie visuali.
11.00/19.00 Workshop Ingresso riservato agli iscritti al workshop
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Raccontare il cambiamento
IL documentario e LE migrazioni nell’Europa d’oggi Il workshop condotto da Andrea Segre si concentrerà sul tema e nell’analisi delle varie fasi di realizzazione e progettazione di un film-documentario, in particolare sull’evoluzione progettuale che porta dall’idea alla stesura di un soggetto, e da esso al trattamento: fasi cruciali per arrivare alla preparazione della regia. Una full immersion su un aspetto cruciale: la creazione di una buona sceneggiatura. Un workshop per affrontare creativamente il rapporto tra immigrazione e società europea alla luce dell’attuale situazione politica internazionale e dopo 20 anni di “emergenza”. Con Andrea Segre Biografia a pagina 19
VENERDì 15 aprile
15.00 Proiezione e incontro In collaborazione con Totò Fans Club Pordenone
16.00 Proiezione
OMAGGIO A LILIANA CAVANI SALA PASOLINI CINEMAZERO
Napolislam di Ernesto Pagano (Italia, 2015. ’75)
Raccomandarsi a Dio: a Napoli non è così tanto strano. Solo che il Dio in questione stavolta è Allah: così hanno deciso i napoletani convertiti all’Islam protagonisti di questo film. È gente comune: un disoccupato, una ragazza innamorata, un padre di famiglia. Persone diverse che hanno trovato nel Corano una risposta a ciò che non funzionava, così tra una zeppola halal e una preghiera per strada cercano di conciliare la nuova fede e la loro storia quotidiana, mostrando una luce nuova, di volta in volta divertita e amara, sulla nostra società.
L’ospite di Liliana Cavani (Italia, 1970. 95’)
Uno scrittore, ottenuto il permesso di frequentare un ospedale psichiatrico per preparare il prossimo romanzo, nota diverse carenze sia mediche sia sociali nel trattamento dei degenti, ma le sue critiche non vengono bene accolte dai medici. II letterato ha inoltre l’opportunità di conoscere Anna, una donna ormai guarita, che viene affidata al fratello. II reinserimento nella famiglia e in società si rivelano però difficili e Anna, terrorizzata da un approccio aggressivo da parte di un giovane, fugge nella casa dei defunti zii. Lì rivive il passato in chiave fantastica, prima di venire presa in consegna dalla polizia. Un film illuminante sulla follia e sui manicomi.
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VENERDì 15 aprile
16.30 Proiezione
BehemoTH di Zhao Liang (Cina, Francia, 2015. 95’)
Un viaggio negli inferi, proprio come Dante nella sua Divina Commedia. Il modello letterario fornisce la struttura per questo documentario in cui le immagini e il sonoro raccontano la storia dell’avidità della civiltà, concentrandosi sulla vita di tutti i giorni dei minatori di una comunità mongola offrendo uno spaccato del sacrificio umano su cui si fonda la civiltà contemporanea. In Cina infatti negli ultimi anni sono state costruita una dozzina di città fantasma, megalopoli fatte di grattacieli in cui nessuno abita. Il film si è aggiudicato il Green Drop Award a Venezia 72.
A SEGUIRE Incontro Alla presenza del fotografo
ANTEPRIMA _____________ ASSOLUTA __________
Living Toxic - China
reportage fotografico inedito di Pierpaolo Mittica Il fotografo prosegue il suo reportage sulle zone più inquinate del mondo e documenta gli stessi luoghi del film di Zhao Liang, offrendo un’altra testimonianza – diversa per strumenti e sensibilità – sulle contraddizioni e i problemi ambientali della grande potenza cinese. Interviene
Pierpaolo Mittica Fotografo umanista, ha ricevuto numerosi riconoscimenti interna-
zionali. Le sue foto sono state esposte in Europa, Stati Uniti e Cina, e pubblicate da quotidiani e riviste italiani e stranieri, tra cui l’Espresso, Alias de il manifesto, Vogue Italia, La Repubblica, Panorama, Il Sole 24 ore, Le Scienze, Photomagazine, Daylight Magazine, Days Japan International, Asahi Shinbum, The Telegraph, The Guardian, Asian Geo.
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VENERDì 15 aprile
18.30 Presentazione libro Alla presenza degli autori
INGRESSO LIBERO
UN’INCHIESTA SULL’ENI, DA MATTEI A DESCALZI: UN RITRATTO COMPLETO DEGLI INTRECCI TRA POLITICA E FINANZA.
Lo Stato parallelo In quasi cinque anni Greco e Oddo hanno intervistato ex funzionari, addetti ai lavori, politici, studiosi (qualcuno si è negato), verificando bilanci e documenti di ogni tipo, anche privati. Ne è nato un racconto corale e ricchissimo dell’Italia degli ultimi sessant’anni: dalla Dc di Fanfani e le aperture di Moro alle giravolte di Berlusconi, grande alleato di Putin. In gioco ci sono la nostra indipendenza energetica e la diversificazione degli approvvigionamenti che potrebbe sconvolgere gli assetti del Mediterraneo. Nessuno, dopo aver letto questo libro, potrà negare che l’Eni è davvero uno Stato nello Stato. Intervengono
Andrea Greco Giornalista, è arrivato a la Repubblica nel 2001 dopo un apprendistato
alla Reuters: scrive per la redazione Economia de la Repubblica e per il settimanale Affari & Finanza. Nel 2013 con un’inchiesta sui derivati del Tesoro ha vinto il Premio Giornalista dell’Anno di State Street. Ha pubblicato Meno Stato, poco mercato (Marsilio, 2007), con Federico di Rosa. Giuseppe Oddo Giornalista, fino al 2015 è stato inviato de Il Sole 24 Ore. Cura l’analisi trimestrale dei bilanci delle principali società della Borsa italiana e ha creato il blog Finanza&Potere. Ha realizzato inchieste finanziarie sui crack di Cirio e Parmalat e sulla scalata Unipol-BNL. Coautore di L’intrigo. Banche e risparmiatori nell’era Fazio (Feltrinelli, 2005), L’affare Telecom (Sperling & Kupfer, 2006), Opus Dei. Il segreto dei soldi (Feltrinelli, 2011).
A SEGUIRE Proiezione e incontro
INGRESSO LIBERO
Trivelle, referendum perché? In attesa del 17 aprile, un appuntamento per poter rispondere al quesito referendario “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?” con cognizione di causa. Presentazione in anteprima di alcuni estratti da Italian OffShore di Marcello Brecciaroli, Manuele Bonaccorsi, Salvatore Altiero, video inchiesta che svela gli interessi nascosti e l’impatto sull’ambiente della nuova corsa al petrolio nel Mediterraneo. Interviene
Marcello Brecciaroli Giovane autore, giornalista e filmaker italo-brasiliano. Ha lavo-
rato per le principali televisioni italiane come reporter. Scrive soggetti per documentari come autore o li realizza in proprio come regista.
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VENERDì 15 aprile
20.45 Proiezione
FMK International Short Film Festival presenta Best Shorts d’inchiesta
PEOPLE OF NOWHERE di Lior Sperandeo (Israele, 2015. 2’)
A SEGUIRE Incontro Alla presenza del fotografo
ANTEPRIMA _____________ ASSOLUTA __________
Aysha
reportage fotografico inedito di Georgios Makkas Aysha è una delle centinaia di migliaia di siriani che nel 2015 hanno raggiunto l’Europa. La donna, incinta, è in fuga da Aleppo. Suo marito è rimasto in patria perché è un medico e non ha voluto abbandonare l’ospedale. Makkas la conosce in un campo per rifugiati a Lesbo, mentre stava realizzando un servizio per Medici Senza Frontiere. Finito il suo lavoro, il fotografo decide di seguire lei e le figlie, Bisan di due e Sham di tre anni, per documentare il loro viaggio della speranza verso Monaco, dove vive il fratello di Aysha. Interviene
Georgios Makkas Fotografo e videomaker professionista, nel 1998 premiato come
uno dei migliori fotografi greci emergenti. Nel 2002 il suo reportage sul processo di spopolamento delle aree rurali dell’Albania ha vinto il primo premio all’Observer Hodge Photographic Award (Londra). Suoi scatti sono esposti nella collezione permanente del Museo della Fotografia di Salonicco e collabora con magazine greci e internazionali, tra i quali Epsilon, IEEE Spectrum, The Guardian, The Independent, Sunday Telegraph.
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VENERDì 15 aprile
A SEGUIRE Proiezione
WALLS di Pablo Iraburu e Migueltxo Molina (Spagna, 2015. 80’)
ANTEPRIMA _____________ NAZIONALE ___________
Vite, aspirazioni e desideri degli uomini diventano sempre più simili, mentre inuovi muri portano avanti il paradosso della divisione. Un film, che con la sua potenza visiva, ha raggiunto i muri ai quattro angoli del mondo – Spagna e Marocco, U.S.A e Messico, Sud Africa e Zimbabwe, Israele e Palestina – facendo emergere l’assurdità di confini invalicabili per alcuni e perfettamente percorribili per altri, vincendo, tra i molti, l’Oxfam Global Justice Award all’International Documentary Film Festival di Amsterdam. Un’esperienza cinematografica rarissima, di un’intensità folgorante in cui si vive con i fuggitivi protagonisti, condividendone paure e speranze.
A SEGUIRE
EMERGENZA VS MURI
Incontro
Si può parlare ancora di emergenza dopo 20 anni di politiche insufficienti sui migranti? Quali sono le reali conseguenze dei nuovi muri eretti in varie parti del mondo? Intervengono
Andrea Segre Dottore di Ricerca in sociologia della comunicazione, Segre è regista di
documentari e film di fiction, con focus sul tema delle migrazioni. Tra le sue opere: Marghera canale Nord (2003), La Mal’ombra (2008), Come un uomo sulla terra (2008), Io sono Li (2011), Mare Chiuso (2012, con Stefano Liberti), La prima neve (2012), Indebito (2013, scritto con Vinicio Capossela), I sogni del lago salato (2015). È fondatore di ZaLab, che produce, promuove e distribuisce documentari sociali e progetti culturali. Francesco Strazzari Professore associato di scienza politica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Studi Universitari e di Perfezionamento, adjunct research professor al Norwegian Institute of International Affairs (Consortium for research on international crime and terrorism). Specializzato in studi di sicurezza, conflitti armati, geopolitica e criminalità organizzata transnazionale, ha all’attivo numerose attività di training e consulenza per personale impiegato in missioni internazionali.
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VENERDì 15 aprile
23.00 Proiezione
Africa Addio di Gualtiero Jacopetti (Italia, 1966. 140’)
Uno dei più celebri esempi dei “mondo movie” di Cavara, Jacopetti e Prosperi, famoso quanto controverso film sulla situazione delle aree africane che stavano vivendo il processo di decolonizzazione, da cui traspare un’immagine molto cruda dell’Africa in quegli anni. Il film, premiato con il David di Donatello nel 1966, spiega le continue e inconcludenti rivoluzioni, le guerre tribali, la xenofobia, il genocidio, mettendo Francia e Gran Bretagna sul banco degli imputati, e offre un punto di vista fortemente anticipatore e senza compromessi - ancora oggi frainteso e criticato - sui postumi della dominazione bianca. Introduce il film
Fabio Francione Direttore Lodi Città Film Festival, coautore di Jacopetti Files. Biografia di un genere cinematografico italiano (Edizioni Mimesis, 2016).
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SABATO 16 aprile
10.30 Proiezione
Cowspiracy di Kip Andersen e Keegan Kuhn (Stati Uniti, 2014. 85’)
Il film esplora l’impatto dell’allevamento e dell’industria animale sull’ambiente, investigando le politiche al riguardo delle organizzazioni ambientaliste. Fra le organizzazioni interrogate nel documentario ci sono Greenpeace, Sierra Club e Rainforest Action Network. Cowspiracy è stato finanziato grazie a una campagna di crowdfunding e l’attore Leonardo Di Caprio ha deciso di “adottare” il film diventandone il produttore esecutivo con l’obiettivo di aiutarne la diffusione. Intervengono
Paolo Fedrigo Operatore ambientale, ARPA Friuli Venezia Giulia - LaREA. Mauro Spanghero Professore di Nutrizione e Alimentazione animale Università di Udine.
11.00 Seminario MEDIATECA PALAZZO BADINI VIA MAZZINI 2
INGRESSO LIBERO
Fotografare il disastro nucleare: la mia trilogia Mittica è uno dei pochi fotografi al mondo ad avere documentato in anni di reportage, con competenze e saperi anche pratici molto particolari, i luoghi degli ultimi grandi disastri nucleari: dalla notissima Chernobyl (1986) alla dimenticata immane catastrofe di Mayak (1957), arrivando alla recente Fukushima (2011). Un percorso con il grande fotografo per comprendere cosa significhi scattare immagini in contesti estremi e avere la responsabilità di produrre documenti fondamentali per la memoria del mondo. Con Pierpaolo Mittica Biografia a pagina 16
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SABATO 16 aprile
14.45 Proiezione
A Syrian Love Story di Shan McAllister (Gran Bretagna, 2015. 76’)
Raghda e Amer si conoscono nella prigione in cui sono rinchiusi come oppositori al regime di Bashar al-Assad. Il regista inizia a seguire le loro vicende anni dopo. Lei è nuovamente in carcere, proprio per aver pubblicato la storia del loro amore nato in prigionia. Amer, con i quattro figli, attende la sua liberazione. La primavera araba del 2011 permette finalmente a Raghda di tornare, ma è una donna diversa, lacerata tra passione politica e ruolo familiare. Con A Syrian Love Story Sean McAllister disegna il ritratto intimo e coinvolgente di un grande amore, sullo sfondo tumultuoso della Siria contemporanea.
15.30 Presentazione libro Alla presenza dell’autore MEDIATECA PALAZZO BADINI VIA MAZZINI 2 Seguirà mini torneo di biliardino
INGRESSO LIBERO
BILIARDINO Dopo un monumentale lavoro di documentazione, Spataro ha realizzato un romanzo a fumetti che ripercorre la vita di Alexandre Campos Ramírez, il galiziano che ha brevettato la moderna versione del “calcetto”, la cui storia ha attraversato la guerra civile spagnola, la II Guerra Mondiale, la dittatura franchista e l’affermarsi della democrazia in Europa. L’esistenza di Campos Ramírez ha sfiorato quelle di Neruda, Camus, Sartre, lasciando un segno indelebile nella società spagnola, in bilico tra leggenda e realtà. Se Hemingway avesse potuto scrivere un libro con Nick Hornby, probabilmente avrebbe scritto questo libro. Intervengono
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Alessio Spataro Fumettista e disegnatore satirico, nasce a Catania e vive a Roma. Collaboratore di diverse testate tra le quali Cuore, Left, Blue, Frigidaire, Carta, Liberazione e Il Male, ha all’attivo diversi libri satirici a tema, da Papa Ratzinger a Giorgia Meloni, da Bertinotti a Berlusconi. Biliardino (Bao, 2015) è il suo primo romanzo grafico. Marco Tonus Grafico e disegnatore satirico, di Pordenone, ha collaborato con le riviste satiriche Cuore, Il Vernacoliere e Il Male e diversi siti satirici e di informazione. Nel 2011 è l’unico italiano selezionato dal Press Cartoon Europe tra i migliori cartoonist europei e nel 2014 ha vinto il premio di Internazionale per la miglior vignetta europea.
SABATO 16 aprile
16.15 Proiezione e incontro Alla presenza del regista
ANTEPRIMA _____________ NAZIONALE ___________
The Fog of Srebrenica di Samir Mehanovic (Bosnia Herzegovina, Scozia, 2015. 60’)
Il film, premio della critica all’IDFA, va dritto al capitolo più buio della guerra nell’ex Jugoslavia: il genocidio da parte delle truppe serbo-bosniache di Ratko Mladic che in una settimana uccise 8.372 musulmani bosniaci, nel silenzio dell’ONU. La domanda da cui inizia è tremendamente attuale: come possono degli esseri umani fare una cosa simile in nome della religione? Oggi quelle ferite non sono rimarginate, e i sopravvissuti faticano a venire a patti con il passato, pur cercando di sopravvivere in uno dei paesi più poveri d’Europa. Interviene
Samir Mehanovic Regista teatrale bosniaco, durante la guerra civile del 1992 fonda il JLS Avant-garde Theatre. Nel 1995 l’Edinburgh Festival Fringe lo invita, chiede asilo politico e resta in Scozia, dove si dedica anche al cinema. Dirige The Way We Play, sul ruolo della religione in Bosnia, e realizza vari documentari per la BBC.
A SEGUIRE
Proiezione e incontro Alla presenza del regista
il successore di Mattia Epifani (Italia, 2015. 52’)
Vito Alfieri Fontana ha ereditato dal padre la Tecnovar, azienda pugliese specializzata in mine antiuomo. Dopo una crisi esistenziale mette in discussione tutto: il peso dell’essere il successore, “produrre morte”, il destino dell’azienda familiare. Un viaggio verso gli ex teatri di guerra della Bosnia Erzegovina, dove ancora oggi squadre di sminatori sono attive nella bonifica. Un film cinematograficamente eccellente, per una ricerca di riscatto, tra dovere e coscienza, dove il bilancio tra bene e male non potrà mai più essere in attivo. Intervengono
Mattia Epifani Nel 2008 è assistente alla regia per il lungometraggio Fine Pena Mai di
Davide Barletti e Lorenzo Conte, nel 2010 dirige Rockman. Del 2013 è il corto-documentario Ubu Re, ambientato in un carcere di Lecce e interpretato dai detenuti. Nel 2015 dirige The Best e Il Successore, Premio “Cipputi” al recente Torino Film Festival.
Francesco Strazzari Biografia a pagina 19
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SABATO 16 aprile
18.45 Proiezione e incontro
OMAGGIO A LILIANA CAVANI INGRESSO LIBERO
Clarisse di Liliana Cavani (Italia, 2012. 21’)
Documentando l’esistenza quotidiana delle suore di clausura, fatta di silenzi, preghiere e rigido rispetto per l’abito che hanno scelto, le religiose, incalzate dalle domande della Cavani, raccontano la loro vocazione e non mancano di approfondire il loro rapporto con il clero maschile, esprimendo il loro rammarico per non essere riconosciute in quanto donne. Un incontro “privato”, nel monastero di Santa Chiara di Urbino, tra donne. Inteviene
Liliana Cavani Laureata in lettere e interamente votata a un cinema politico rivoluzio-
nario, sempre accompagnato da polemiche, inizia la sua carriera con una serie di servizi televisivi per la Rai, tra il 1960 e il 1966. Nel 1966 realizza il suo primo lungometraggio, Francesco d’Assisi. Seguono Galileo (1968), I cannibali (1969) e L’ospite (1971). Del 1974 Milarepa, e nello stesso anno ottiene un grande successo con Il portiere di notte; seguono Al di là del bene e del male (1977) e La pelle (1981) che conquista una candidatura per la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Nel 1989 gira il suo secondo Francesco con Mickey Rourke protagonista. Dopo il discusso Oltre la porta (1982), realizza Interno berlinese (1985). Con Dove siete? Io sono qui (1993) ottiene un nuovo successo, e nel 2001 torna al cinema con Ripley’s Game. Dall’incontro con Claudia Mori nascono tre lavori per Rai Fiction: De Gasperi (2005), Einstein (2008) e Troppo amore (2011). Del 2012 il cortometraggio con Clarisse (co-prodotto con Claudia Mori), e nel 2014, per la terza volta, racconta Francesco d’Assisi.
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SABATO 16 aprile
a seguire Incontro e presentazione libro
OMAGGIO A LILIANA CAVANI
Liliana Cavani: Follia, Santità, Potere, Povertà
ANTEPRIMA _____________ ASSOLUTA __________
Incontro con la grande regista sui temi del suo cinema e presentazione del volume edito da Le Voci dell’Inchiesta, curato da Fabio Francione, che raccoglie scritti e interviste di Liliana Cavani, dal 1960 al 2016.
INGRESSO LIBERO
Inteviene
Fabio Francione Critico cinematografico e scrittore, curatore di retrospettive e fe-
stival. Tra le sue ultime pubblicazioni, la cura con Piero Spila dell’edizione francese de La mia magnifica ossessione di Bernardo Bertolucci (Editions de Seuil, 2014). Cura la collana “Viaggio in Italia” per le Edizioni Falsopiano. Per il teatro ha curato regie su e adattando testi di Beckett, Buzzati, Tondelli, Testori, Leopardi, Patroni Griffi, Moravia.
19.30 Cena TENDONE IN PIAZZA MAESTRI DEL LAVORO Ingresso riservato ai possessori del biglietto dello spettacolo delle 20.45 In collaborazione con ARPA Friuli Venezia Giulia - LaREA Partner Vini Zorzettig La Catina
NON SPRECARE... CHE TI MANGIO! Cena anti-spreco con lo chef d’eccezione Carlo Nappo, il cibo dalla filiera corta della Coop Alleanza 3.0, i vini dalla cantina Zorzettig, e la cucina ecosostenibile di ARPA Friuli Venezia Giulia - LaREA, per festeggiare insieme, mangiando e bevendo, ma anche comprendendo che meno scartiamo, meglio (e più numerosi) viviamo. Cucina
Carlo Nappo Giovane e talentuoso chef del Ristorante Alla Catina di Pordenone. Un
cuoco con giacca bianca e mano gentile, molto audace soprattutto nei contrasti tra i vari ingredienti.
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SABATO 16 aprile
20.45 Proiezioni e incontro In collaborazione con LaREA Friuli Venezia Giulia - ARPA Coop Allenza 3.0
NON SOLO DENUNCIA, MA CONCRETI, DIVERTENTI E BUONI ESEMPI DI MODI NUOVI CON CUI OGNUNO, OGNI GIORNO, PUÒ FARE LA DIFFERENZA.
FMK International Short Film Festival presenta Best Shorts d’inchiesta
EAT
di Rick Mereki (australia, 2015. 2’)
Wastecooking – Make Food, Not Waste di David Gross e Georg Misch (Austria, 2015. 81’)
Lo chef-attivista austriaco David Gross racconta il suo impegno per combattere lo spreco di cibo e di risorse alimentari. L’idea alla base di WasteCooking è quella di creare deliziose pietanze usando come ingredienti alimenti destinati alla spazzatura. Scorrazzando in giro per l’Europa a bordo della sua “wastemobile”, un’automobile alimentata a olio vegetale, David incontra attivisti, chef, scienziati, buongustai e vari “portatori sani di idee”, per individuare originali modalità e ricette per combattere lo spreco alimentare, con un pizzico di ironia. Intevengono
David Gross Cuoco, regista, attivista, è il fondatore della comunità WasteCooking. Un
vero e proprio movimento nato in Austria, con lo scopo di sensibilizzare le istituzioni e i comuni cittadini sul tema dello spreco alimentare, per esempio con pratici consigli su come fare la spesa in modo intelligente e riciclare gli avanzi di cibo. Andrea Segrè Agronomo, economista, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna, è presidente di Last Minute Market, per il recupero dei prodotti invenduti. Nel 2013 fonda il primo Osservatorio Nazionale sugli sprechi. Premio Artusi 2012, ha pubblicato Vivere a spreco zero. Una rivoluzione alla portata di tutti (Marsilio, 2013), Cibo (Il Mulino, 2015) e, per Einaudi, Economia a colori (2012) e L’oro nel piatto (2015) con Simone Arminio. Daniela Dalla Toffola Opera al Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ ARPA Friuli Venezia Giulia. Realizza e coordina progetti sulla gestione territoriale e sulla realizzazione di percorsi educativi ambientali. Stefano Minin Coordinatore del marketing sociale di Coop Alleanza 3.0.
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SABATO 16 aprile
23.00 Proiezione
Our Last Tango – Un tango màs di German Kral (GERMANIA, ARGENTINA, 2015. 85’)
Prodotto da Wim Wenders, il film sarà un cult per il suo genere: chi ama il tango non può non vederlo. È un viaggio nell’amore, nella gelosia e nell’odio o, in poche parole, in tutti quei sentimenti “passionali” che muovono il tango. Il tutto attraverso il ritratto della coppia di ballerini più famosa del Ventesimo secolo (e Ventunesimo, come ci tiene a sottolineare la stessa protagonista): Maria Nieves Rego e Juan Carlos Copes. Si sono incontrati quando avevano quattordici e diciassette anni, e hanno ballato insieme per quasi cinquant’anni... Inteviene
German Kral Regista nato a Buenos Aires nel 1968, diplomatosi in Germania alla
Hochschule für Fernsehen und Film, è stato l’aiuto regista di Wim Wenders, ha all’attivo diversi lungometraggi presentati ai principali festival internazionali e spesso premiati, molti dei quali dedicati alla sua città natale e al mondo della musica e del tango.
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Domenica 17 aprile
11.00 Incontro
La guerra dei vaccini
In collaborazione con Fondazione Bambini e Autismo Onlus
Le posizioni pro e contro vaccini mostrate attraverso clip dall’inchiesta della trasmissione Presadiretta, commentate da autorevoli medici da anni impegnati nella sensibilizzazione e nella bonifica dell’informazione circa la correlazione tra vaccini e autismo.
INGRESSO LIBERO
Intervengono
Roberto Dall’Amico Primario di Pediatria e neonatologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone Leonardo Zoccante Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliera di Verona
14.30 Proiezione e incontro In collaborazione con I ragazzi della panchina
Guantanamo’s Child: Omar Khadr di Patrick Reed e Michelle Shephard (Canada, 2015. 80’)
Omar Khadr ha il triste primato di essere il primo bambino soldato processato dagli Stati Uniti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, per un’accusa mai pienamente provata. Purtroppo però dopo l’11 settembre, i bambini coinvolti in conflitti in cui muoiono soldati americani vengono puniti con la reclusione in prigioni di massima sicurezza, allontanati dalla famiglia e, una volta adulti, processati. Dopo aver trascorso metà della sua esistenza dietro le sbarre, di cui una decina d’anni a Guantanamo dove era il prigioniero più giovane (quindicenne all’ingresso), Khadr è stato rilasciato nel 2015: vederlo oggi, con la sua forza, il suo sorriso, commuove, disarma, ci fa vibrare di speranza. Interviene
Stefano Anastasia Ricercatore di filosofia e sociologia del diritto all’Università di Peru-
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gia, tra i fondatori dell’associazione Antigone, di cui è Presidente Onorario, è stato eletto Presidente della Conferenza nazionale del volontariato della giustizia. Ha collaborato all’istituzione del primo ufficio per la tutela dei diritti dei detenuti, ed è stato a capo della segreteria del sottosegretario alla giustizia con delega all’amministrazione penitenziaria. Collabora con varie testate e ha firmato e curato varie pubblicazioni sul tema.
Domenica 17 aprile
A SEGUIRE Proiezione e incontro Alla presenza del regista
Tutto quello che abbiamo dentro di Davide Pettarini (Italia, 2015. 10’)
Elton, un ex detenuto di origini albanesi, entra nel “Castello” (il carcere di Pordenone) per farsi intervistare dai detenuti che, per l’occasione, si improvvisano giornalisti. Incalzato dalle loro domande, racconta la sua storia: entrato in carcere neppure ventenne, sconta 15 anni dai quali esce trasformato. Oggi insegna all’università di Padova e lavora come giornalista per la rivista Ristretti Orizzonti. Per Elton il carcere è stato anche occasione di crescita sociale e personale, pur restando per tutti principalmente “l’albanese che si è fatto quindici anni di carcere”. Intervengono
Davide Pettarini Videomaker Cristina Colautti Educatrice, I ragazzi della panchina
16.30 Proiezione
Almost Holy - Crocodile Gennadiy di Steve Hoover (Stati Uniti, Ucraina, 2015. 96’)
Quando l’Unione Sovietica crollò nel 1991, anche i suoi servizi sociali fecero la stessa fine. Nel film Steve Hoover ha seguito per tre anni Gennadiy Mokhenko, che dal crollo dell’URSS prende con sé i giovani senzatetto che trova, li carica nel suo furgone e li obbliga a disintossicarsi nella sua clinica/ fattoria, con grande buonafede e altrettanta mancanza di autorizzazione. Alla fine degli anni ’90 si contavano circa 160.000 ragazzini senza casa che vivevano per le strade dell’Ucraina, esposti allo sfruttamento sessuale, alla tossicodipendenza e all’HIV. Padre Gennady è un vero supereroe moderno: la sua famiglia sono le decine di ragazzi che salva dalle strade.
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Domenica 17 aprile
18.15 Proiezione e incontro Alla presenza del regista
ANTEPRIMA _____________ NAZIONALE ___________
Clear Years di Fréderic Guillaume (Belgio, 2015. 75’)
Frédéric Guillaume in Claer Years raccoglie dieci anni di diario intimo, in cui ha ripreso tutto. Documenta la gravidanza dell’amore della sua vita, Claire, fino alla sala parto, esplorando le proprie idee sulla paternità (perfino andando in Perù per un rituale di purificazione ayahuasca che lo prepari alla nuova vita come padre). Le sue osservazioni sono spesso poetiche e autoironiche, ritmate da animazioni che sottolineano ogni nuova fase nel suo rapporto, compresa la sua fine. Il risultato finale è un ritratto di famiglia pieno di citazioni cinematografiche, che racconta una commovente storia d’amore. Interviene
Fréderic Guillaume Regista, musicista, lavora a Bruxelles come regista e docente
all’Images d’à côté, organizzando laboratori di produzione di audiovisivi. A partire dal 2000 ha realizzato diversi medio e cortometraggi. Les années claires (Clear Years) è il suo primo lungometraggio.
GUILLAUME FILMA TUTTO (TUTTO!) QUEL CHE GLI ACCADE PER OSSESSIVA NECESSITÀ, MA IL RISULTATO È PURA POESIA CHE RICONCILIA CON LA VITA. 30 __
Domenica 17 aprile
20.45 Spettacolo
SERATA ________ FINALE _______
Federico Buffa racconta Jesse Owens: il più grande atleta di tutti i tempi Un monologo travolgente rivisto e adattato per Le Voci dell’Inchiesta: sul palco Federico Buffa ci racconterà la storia dell’atleta simbolo dei Giochi Olimpici fortemente voluti da Hitler: a Berlino 1936 l’eroe è il “nero” Jesse Owens, l’uomo più veloce del pianeta. Owens viene da una famiglia in cui i nonni erano stati schiavi nelle piantagioni di cotone in Alabama e i genitori lavoratori liberi nelle stesse piantagioni, ma nel 1936 entra nella leggenda e vince ben quattro medaglie d’oro. È il campione che umilia il Führer e la vittima di quel razzismo che negli Stati Uniti sopravvive ancora oggi: se la leggenda vuole che fu Hitler a negargli il saluto, la storia certifica che fu Roosevelt a umiliarlo negandogli il doveroso tributo. Interviene
Federico Buffa Avvocato, giornalista e telecronista sportivo, ha lavorato come agente
di atleti, per il mensile dedicato alla pallacanestro Superbasket, per l’Olimpia Milano, per TeleReporter. Dal 1994 passa a Tele+, in cui è stato soprattutto la voce del basket NBA, e dal 2005 ha cominciato a occuparsi anche di calcio in tv, per i canali principali dell’offerta Sky. “Federico Buffa racconta” è un ciclo di trasmissioni antologiche a tema sportivo.
A SEGUIRE Proiezione
Race - Il colore della Vittoria di Stephen Hopkins (Germania, Canada, Francia, 2016. 134’)
Primo film biografico sulla storia di James Cleveland “Jesse” Owens, eroe di Berlino ’36, è realizzato in collaborazione con la Fondazione Jesse Owens e con la stessa famiglia dell’atleta. Il film, epico e travolgente, si concentra sugli anni più intensi della storia dell’atleta, dall’arrivo all’Ohio State University appena diciannovenne, ai successi di appena due anni dopo sul palcoscenico internazionale delle Olimpiadi di Berlino. Federico Buffa doppia nel film il cronista delle Olimpiadi.
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© Georgios Makkas
MOSTRE FOTOGRAFICHE
TUTTI I GIORNI
PHOTO/SHOPS Negozi in attesa di affittuari e muri bianchi in città diventano gallerie fotografiche virtuali Novità di questa edizione è l’esposizione in alcuni negozi chiusi e sulle pareti del centro di cinque reportage fotografici. Le Voci dell’Inchiesta ha dunque invitato Georgios Makkas con la sua famosa inchiesta sulle serrande “abbassate dalla crisi ad Atene”; Fabrizio Giraldi e la sua delicatissima ricognizione sui transessuali in regione; Francesco Malavolta, fotografo per Frontex nelle acque solcate dai barconi dei migranti; Pierpaolo Mittica, pluripremiato fotografo friulano, con il suo fondamentale reportage, frutto di ricerche di oltre dieci anni, sui siti dei principali disastri nucleari; Mario Boccia, con i suoi notissimi scatti, che hanno raccontato – con un sano equilibrio fra forza e delicatezza – la guerra in Ex Jugoslavia.
The Archeology of Now di Georgios Makkas Da alcuni anni Makkas sta curando il progetto The Archaeology of Now (“L’Archeologia di adesso”), per documentare i cambiamenti in corso nelle città greche negli ultimi anni. Il progetto è pubblicato su Instagram e raccoglie le fotografie di negozi di Atene, Salonicco e Giannina, che sono in difficoltà o che hanno chiuso a causa della recessione degli ultimi anni, insieme ai cambiamenti urbanistici e socio-culturali delle città. Tutti gli scatti sono stati realizzati con un iPhone. L’economia della Grecia ha avuto una contrazione del 25% negli ultimi cinque anni e questo è più visibile nelle città, dove decine di migliaia di negozi a conduzione familiare sono stati costretti a chiudere i battenti. L’artista spiega: «Atene sta cambiando rapidamente, il centro sta subendo molti mutamenti; per questo ho deciso di fotografare tutti quei negozi che non ci saranno più tra due o tre anni. Molti di questi negozi rappresentano, credo, il sogno di molti greci dopo la II Guerra Mondiale: avere un’attività di famiglia. Ma è un sogno che sta scomparendo. Queste botteghe fanno parte dei miei ricordi d’infanzia ed è molto triste vederle scomparire».
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Georgios Makkas biografia a pagina 18
© Fabrizio Giraldi
MOSTRE FOTOGRAFICHE
In collaborazione con Arcigay Friuli Nuovi passi Transgender FVG
Io sono di Fabrizio Giraldi L’Italia e l’Ungheria sono i paesi nell’Unione Europea in cui i transgender sono più discriminati. Lo rileva un nuovo rapporto condotto in tutta la UE, “Essere trans nell’Unione europea, un’analisi comparativa” pubblicato dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali. Il percorso di transizione condotto in Italia è lungo e molto faticoso. Ambiguità fisiche e documenti discordi rendono i più banali momenti di vita un problema. Andare al lavoro, relazionarsi con la famiglia o presentare i documenti. Hai la barba ma ti chiami Lara, un trucco leggero e tacco, ma ti chiami Antonio. Il progetto a dittico (l’oggi e lo ieri dei protagonisti) raccoglie ritratti di persone che hanno deciso di raccontarsi per aiutare chi, come loro un tempo, ha problemi a relazionarsi con il proprio corpo. Ognuno ha portato una foto di sè stesso prima della transizione. Molte sono state buttate, ne restano poche, a volte sopravvissute per caso. Fabrizio Giraldi nel 2002 entra a far parte dell’agenzia Grazia Neri, dal 2010 è tra gli autori dell’agenzia LUZphoto e dal 2012 è fotografo indipendente. I suoi lavori sono pubblicati sui magazine nazionali e internazionali, tra i quali AMICA, D, L’Espresso, GQ, IL, IO donna, National Geographic, Panorama, Smithsonian Journeys, SportWeek e Wired.
Dal Frontex di Francesco Malavolta Dalla sua pluriennale esperienza sulle frontiere e di conseguenza sul flusso migratorio dei popoli, in particolare su quello proveniente dal mare, nasce questa selezione di foto. Dal 2011 documenta, per conto dell’Agenzia dell’Unione Europea “Frontex”, quel che accade lungo i confini marittimi e terrestri del Continente. Francesco Malavolta è un fotogiornalista, formatosi all’Istituto Superiore della Fotografia di Roma con un master in fotografia all’Istituto Europeo di Design di Milano. Dal 1994 collabora con varie agenzie fotografiche internazionali e con importanti organizzazioni umanitarie. Segue le vicende dall’immigrazione fin dall’inizio degli anni Novanta, dai tempi del grande esodo dall’Albania. Tra i principali committenti dei suoi lavori si annoverano: Associated Press, Comunità Europea, Agenzia Frontex, OIM (International Organization for Migration) e UNHCR.
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© Mario Boccia
MOSTRE FOTOGRAFICHE
La trilogia del nucleare: Mayak, Chernobyl, Fukushima di Piepaolo Mittica Quello di Mayak, 1957, è uno dei più grandi disastri ecologici creati dall’uomo, ma ne sappiamo pochissimo. Il 26 aprile del 1986 esplose la centrale nucleare di Chernobyl. L’emissione di radioattività durò per dieci giorni e quasi tutta l’Europa ne fu investita. Uno dei più violenti terremoti di sempre, nel marzo 2011, seguito da uno tsunami devastante, colpì il Giappone e l’impianto nucleare di Fukushima Daiichi, che rilasciò nell’aria e nell’oceano massicce quantità di materiale radioattivo. Storie troppo vicine, che vengono dimenticate troppo in fretta: le foto di Pierpaolo Mittica le tengono in vita. Piepaolo Mittica biografia a pagina 16
Souvenir from Jugoslavija di Mario Boccia Mario Boccia ha fotografato a Sarajevo dal dicembre 1992 al marzo 1996. La maggior parte delle sue foto sono state pubblicate su prestigiosi giornali, svariate riviste, libri, protagoniste di mostre in Italia e all’estero. Come un fotoreporter freelance ha coperto tutti gli eventi storici salienti relativi al “crollo” dell’ex Jugoslavia, dalla crisi slovena (1991) a quella macedone ( 2001). Mario Boccia biografia a pagina 5
Spazi delle mostre Ex Carson Corso Giuseppe Garibaldi, 47 Ex Gaudì Piazza XX Settembre, 28 Biancaparetebianca Piazza Cavour, sopra il “Caffè Nuovo”
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© Piepaolo Mittica
INTERAZIONI
TUTTI I GIORNI NEGLI ORARI DI APERTURA DELLA MEDIATECA MEDIATECA PALAZZO BADINI VIA MAZZINI 2
WEB DOC Tablet a disposizione per vedere una selezione di documentari on-line Il web documentary o webdoc è una nuova modalità comunicativa: è una narrazione interattiva sul web che prevede una narrazione non lineare e una lettura dinamica. Dal punto di vista del contenuto, il webdoc si presta a una partecipazione attiva dell’utente, che da fruitore si trasforma in “agente della storia”, che può scegliere il proprio metodo di fruizione ed esplorare il documentario nelle sue parti secondo percorsi personalizzati e con i propri tempi. Il web doc è una piattaforma che mescola diversi generi, dalla cronaca aggiornata con notizie in tempo reale all’approfondimento con tanto di archivio. Poi immagini, foto, interviste, appunti tecnici, animazioni: insomma, si legge, si guarda, si ascolta, si naviga e, se non puoi vederlo tutto d’un fiato niente paura, si riprende da dove si è lasciato. Il territorio su cui si muove questa forma di giornalismo di inchiesta è ancora un territorio di frontiera ma sembra essere già molto apprezzato, tanto da essere inserito in festival di giornalismo e di cinema. Il webdoc può essere definito una forma di “giornalismo indipendente” perché permette di osare, nei contenuti e nella forma, nella durata e negli approfondimenti. Non si può improvvisare nel costruire tali opere, spesso costosissime, perché bisogna avere competenze specifiche. Il giornalista però torna a fare il suo mestiere di inchiesta, a raccontare le storie, mettendole a disposizione di un circuito in grado di mescolare diversi generi e che porta lontano rispetto al solito abusato dibattito sulla lotta per la sopravvivenza tra la carta ed il web. Web doc disponibili Refugee Republic Kabul Portraits Inside Carceri The Shirt on Your Back Gaza-Sderot
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Isola di Lesbo (Grecia, 2015) Š Francesco Malavolta