Medicamentum fiat secundum artem
Galenica /1 Una breve introduzione Carlo Squillario*
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on questo articolo intraprendiamo un percorso alla scoperta di ci che pi ci distingue nel panorama professionale: la galenica. Come dice il nome, un’arte che deriva da Galeno ⏤ medico turco vissuto nel II secolo dopo Cristo tra la Turchia e Roma ⏤ che in luenz per ben 13 secoli tutta l’arte medica. Negli ultimi anni la Galenica ha fatto passi da gigante anche grazie alla scoperta di polimeri, emulsionanti molto performanti e tecniche particolari che ci permettono di veicolare i farmaci nel miglior modo possibile. Pensiamo ai polossameri, che possono essere usati non solo nelle preparazioni transdermiche, ma anche come schiumogeni o come glidanti nelle capsule. Pensiamo anche agli strumenti e ai macchinari come i turboemulsori e i miscelatori, che ci permettono l’allestimento di emulsioni molto pi stabili nel tempo. E ancora alle comprimitrici o alle incapsulatrici semiautomatiche o addirittura automatiche (strumenti pi particolari che non vedrete in tante farmacie). Ma torniamo a noi e al “fare galenica”. L’attivit di laboratorio normata dalle cosiddette “Norme di Buona Preparazione” (o semplicemente NBP) contenute nella Farmacopea Uf iciale XI edizione [1], uscita nel 2002. Successivamente sono state pubblicate, tramite decreto ministeriale del 18 novembre 2003, le procedure sempli icate [2]. Ogni farmacia decide in autonomia se seguire le NBP integrali della Farmacopea vigente (attualmente la XII Edizione) [3] oppure le procedure sempli icate. Ad ogni ispezione della ASL comunicher se attua le prime o le seconde, e l’ispezione proseguir di conseguenza, richiedendo, per esempio, il modus operandi delle forme farmaceutiche allestite, se si seguono le NBP integrali, oppure i contenitori esauriti delle sostanze, se si seguono i dettami delle procedure sempli icate. Io, nel mio laboratorio di Torino, seguo ormai da tre anni le NBP integrali per vari motivi, uno tra tutti il fatto di
maneggiare sostanze pericolose. Il mio consiglio di seguire le integrali se si fa galenica ad alto ritmo. Si evita cos di tenere i contenitori vuoti per sei mesi, e le quantit degli eccipienti possono essere omesse. E da ultimo, ma non certo per importanza, ci si avvicina sempre pi all’industria farmaceutica. Ricordate che per fare galenica bisogna: 1) avere passione; 2) studiare sempre; 3) non credere di essere “arrivati”, perch si fanno 1000 capsule al giorno e 50 kg di crema ad occhi chiusi; 4) avere umilt . Se non potete fare una preparazione, perch non avete gli strumenti adatti, oppure perch non sapete farla, ditelo al cliente. Si dimostra cos di essere pi professionali rispetto ad altri che, pur di accaparrarsi il cliente, allestiscono la preparazione malamente. E allora perch non “fare galenica”? Noi siamo gli unici professionisti autorizzati a fare i medicinali.
Riferimenti normativi 1. Farmacopea Uf iciale della Repubblica Italiana XI Edizione, 2002, Norme di buona preparazione dei medicinali in farmacia, pp. 1157-1168. 2. DM 18 novembre 2003, GU Serie Generale n. 11 del 15-01-2004, Procedure di allestimento dei preparati magistrali e of icinali. https://www.gazzettauf iciale.it/eli/ id/2004/01/15/04A00260/sg 3. Farmacopea Uf iciale della Repubblica Italiana XII Edizione, 2008, Norme di buona preparazione dei medicinali in farmacia, pp. 1415-1426.
*Farmacista. Facebook: https://www.facebook.com/preparazionigaleniche Instagram: https://www.instagram.com/farmacia_squillario/
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[online]: ISSN 2724-0509
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Anno V n. 38 – Marzo – Aprile 2022