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Fitoterapia & Nutrizione

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Apotheca & Storia

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Epilobium spp.

Uso polivalente in .itoterapia, ef.icacia testata in vitro ed in vivo

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Carmen Naccarato*

L’ epilobio, Epilobium angustifolium Schreb., chiamato anche con il nome di garofanino di bosco [1], è una pianta erbacea annua o perenne appartenente alla famiglia delle Oenotheraceae dalla distribuzione cosmopolita, anche se con una maggiore varietà di specie concentrata nelle zone a clima temperato o freddo.

Il termine epilobio deriva dalle parole greche “epı̀” =

“sopra” e “lobos” = “baccello”, per la posizione particolare del Miore, che cresce sul baccello del seme. A ciò è legato anche il valore simbolico ascritto alla stessa, ovvero quello di “sMida”.

All'interno del genere Epilobium sono incluse 186 diverse specie, tra queste se ne segnalano una decina appartenenti anche alla Mlora italiana: E. alpinum, E. alsinifolium, E. angustifolium, E. dodonaei, E. hirsutum, E. lanceolatum, E. montanum, E. palustre, E. parvi:lorum, E. roseum, E. tetragonum.

Questa pianta presenta steli eretti e può raggiungere un'altezza massima di 2 metri. Le foglie sono lanceolate e molto allungate, disposte a spiga e sono caratterizzate da nervature circolari che non terminano sui bordi.

I Miori si presentano in grappoli che crescono, di fatto, sul baccello del seme, di un colore che va dal rosso porpora al magenta. In alto, il frutto è una capsula cilindrica allungata rosso scuro che, aprendosi, rilascia centinaia di semi piumati, favorendo cosı̀ l'inseminazione. La cospicua piumosità bianca favorisce efMicacemente la dispersione dei semi ad opera del vento (disseminazione anemoMila), anche per questo motivo viene considerata una pianta infestante. L'epilobio si riproduce inoltre attraverso le radici, causando una rapida espansione della pianta Mino a formare macchie di grandi dimensioni; si trova molto spesso in terreni umidi e leggermente calcarei, su campi e pascoli caratterizzati dalla terra bruciata, da cui deriva il suo nome inglese :ireweed “erba di fuoco”, dato che questa pianta ofMicinale tende a crescere nei boschi nei periodi successivi ad un incendio.

In antichità i nativi americani raccoglievano i giovani germogli dell’epilobio per mescolarli ad altre verdure crude e consumarli come pasto principale. Il gambo della pianta veniva comunemente impiegato per preparare un unguento applicabile su tagli e ferite, promuovendone l’esacerbazione e facilitando la rimarginazione della ferita. Questa erba essiccata era molto diffusa in tutta Europa e Inghilterra, conosciuta come “tè russo” Mino al 1918. La quantità di esportazione superava il diffuso tè indiano. Nella moderna Mitoterapia l'epilobio viene utilizzato sotto forma di infusi e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 1,5-2 grammi di droga in una tazza di acqua bollente (infuso) o 40 gocce di tintura madre due volte al giorno. Può essere utilizzato inoltre come decotto: 3g/100ml per 15 minuti. Sono stati condotti studi in vitro per scoprire differenti aspetti della sua azione antiossidante e antinMiammatoria. In particolare, sono stati osservati la capacità di inibizione dell’enzima ciclossigenasi (COX), un effetto agonistico-antogonistico sul recettore steroideo, cosı̀ come un effetto inibitore dell’aromatasi [2]. Gli inibitori dell’aromatasi sono molto diffusi nel mondo vegetale e appartengono soprattutto al grup-

*Farmacista

Figura 1. Sommità fiorita di Epilobium angustifolium. Fonte: https://www.faidateingiardino.com/piante-officinali/epilobio

Figura 2. Struttura della enoteina B, da Schepetkin I.A. et al., Therapeutic Potential of Polyphenols from Epilobium Angustifolium (Fireweed). Phytother Res. 2016 Aug;30(8):1287-97. doi: 10.1002/ptr.5648. Epub 2016 May 24. PMID: 27215200; PMCID: PMC5045895.

po dei Mlavonoidi: quercetina, apigenina, naringenina, resveratrolo, oleuropeina, naringina, risina. In Mitoterapia, le parti utilizzate dell'epilobio sono le foglie e i Miori, ma anche le sommità Miorite. Le foglie tenere ed i giovani germogli di epilobio possono essere usati, crudi o cotti, nella preparazione di insalate [3]. Viene adoperato ad uso interno per le sue proprietà espettoranti, antinMiammatorie, per la presenza di Mlavonoidi (derivati del kaempferolo, quercetina e miricetina), analgesiche ed astringenti; mentre per uso esterno vanta proprietà astringenti, emollienti e antiMlogistiche [4]. Per uso esterno, è adatto per curare le dermatiti, le inMiammazioni del cavo orale e nella cura delle afte. La specie parvi:lorum deve le sue proprietà antinMiammatorie ai suoi piccoli Miori che contengono mucillagini e tannnini (enoteine, i-Aromatasi o CYP P450-19A e i5-α-Reduttasi). Grazie alla sua azione antiMlogistica, è una pianta particolarmente nota per la cura di patologie a carico della prostata, come l’ipertroMia prostatica benigna, la prostatite e per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie. I preparati di epilobio sono comunemente usati nella medicina tradizionale per il trattamento degli stadi precoci dell’ipertroMia prostatica benigna e nelle inMiammazioni. Ef noto che il costituente dominante, enoteina B, è responsabile degli effetti terapeutici dell’estratto. In diversi modelli in vitro l’estratto di enoteina B ha mostrato attività biologica, tuttavia riguardo la biodisponibilità di questo macrociclico ellagitannino dimerico, gli effetti signiMicativi in vivo rimangono irrisolti. Enoteina B non è stata trovata nelle urine e nelle feci del gruppo trattato con l’estratto acquoso di E. angustifolium, comunque, sono stati trovati nelle urine metaboliti coniugati degli ellagitannini nella Mlora batterica intestinale, mentre nei volontari umani trattati con tè di Epilobium erano presenti solo coniugati dell’urolitina. Nonostante gli effetti signiMicativi osservati in vitro ed in vivo, non è stato possibile stabilire inequivocabilmente i fattori che contribuiscono all’attività osservata dell’estratto acquoso di Epilobium angustifolium, affrontando il problema dello sconosciuto destino metabolico dell’enoteina B e il metabolismo a livello della Mlora batterica intestinale [5]. Gli estratti di E. angustifolium, E. parvi:lorum ed E. hirsutum sono potenti inibitori della proliferazione delle cellule cancerose della prostata con valori di IC50 (concentrazione di un inibitore enzimatico necessaria per inibire il 50% del bersaglio in esame) intorno a 35 µg/ml. Gli estratti testati riducono la secrezione di speciMici antigeni della prostata (PSA) e viene inibita l’attività dell’arginasi. Comunque, l’enoteina B è stato il più forte inibitore della proliferazione cellulare, secrezione di PSA e attività dell’arginasi. In più è stato dimostrato che gli ellagitannini dell’estratto di E. hirsutum vengono trasformati dalla Mlora batterica intestinale in urolitina. L’urolitina C mostra attività nell’inibizione della proliferazione cellulare, secrezione di PSA e attività dell’arginasi [6]. Lo scopo di diversi trials clinici monocentrici, randomizzati a doppio cieco vs placebo, è stato quello di valutare se un’assunzione giornaliera di capsule gastroresistenti contenenti 500 mg di estratto acquoso di epilobio (EAE), per sei mesi consecutivi, poteva condurre un rilevante miglioramento dei sintomi in pazienti con ipertroMia prostatica benigna (BPH). Gli integratori alimentari a base di EAE inducono un signiMicativo decremento nella quantità dell’urina residua nella vescica dopo la minzione (PVR) e conseguentemente nella nicturia, migliorando la qualità di vita come conseguenza del decremento di IPSS (international prostatic symptoms score). Nessun soggetto ha riportato effetti avversi correlati all’assunzione orale di integratori alimentari di EAE. Gli integratori alimentari di EAE non hanno mostrato tossicità renale ed epatica. In conclusione, gli integratori di EAE possono essere usati in soggetti con BPH, per migliorare la loro qualità di vita e la funzionalità renale in generale [7].

Figura 3. Esemplari di Epilobium angustifolium. Fonte: https://www.erbecedario.it/it/epilobio.

A scopo cautelativo l'impiego di epilobio è sconsigliato durante la gestazione e l’allattamento. Ef stata inoltre considerata la possibilità di usare queste piante nei preparati per la cura e il trattamento di patologie dermatologiche. Sono state valutate le proprietà antiossidanti, anti età e antinMiammatorie di estratti in etanolo da E. angustifolium (FEE). Sono state effettuate valutazioni qualitative e quantitative di estratti chimici mediante gas cromatograMia con spettrometria di massa e HPLC. Ef stato valutato il contenuto totale in polifenoli dei componenti biologici attivi, come Mlavonoidi e pigmenti assimilabili. Sono stati inoltre selezionati gli acidi polifenolici. FEE è stato valutato per le sue proprietà anti età ed antinMiammatorie, evidenziando una riduzione dell’attività del 68% della lipossigenasi, del 60% della collgenasi e 49% dell’elastasi. FEE mostra inoltre elevate attività antiossidanti. Questi studi mostrano che i componenti attivi contenuti in FEE attraversano la barriera protettiva della pelle e si accumulano in essa. I risultati ottenuti indicano pertanto che E. angustifolium potrebbe essere una pianta utile da sfruttare nell’allestimento di preparazioni cosmetiche e dermatologiche con proprietà antinMiammatorie [8].

Bibliografia

1. Campanini E., Dizionario di :itoterapia e piante medicinali.

III Edizione, Tecniche Nuove, 2017, p. 266. 2. Hevesi Tóth B., Kéry A., Az Epilobium parvi:lorum kivonat hatásmechanizmusának in vitro vizsgálata [Epilobium parvi:lorum--in vitro study of biological action]. Acta

Pharm Hung. 2009;79(1):3-9. Hungarian. PMID: 19526676. 3. Campanini E., op. cit., p. 267. 4. Schepetkin I.A. et al., Therapeutic Potential of Polyphenols from Epilobium Angustifolium (Fireweed). Phytother Res. 2016 Aug;30(8):1287-97. doi: 10.1002/ptr.5648. Epub 2016 May 24. PMID: 27215200; PMCID: PMC5045895. 5. Piwowarski J.P. et al., Evaluation of the Effect of Epilobium angustifolium Aqueous Extract on LNCaP Cell Proliferation in In Vitro and In Vivo Models. Planta Med. 2017

Oct;83(14-15):1159-1168. doi: 10.1055/s-0043-109372.

Epub 2017 Apr 28. PMID: 28454190. 6. Stolarczyk M. et al., Extracts from Epilobium sp. herbs, their components and gut microbiota metabolites of Epilobium ellagitannins, urolithins, inhibit hormone-dependent prostate cancer cells-(LNCaP) proliferation and PSA secretion. Phytother Res. 2013 Dec;27(12):1842-8. doi: 10.1002/ptr.4941. Epub 2013 Feb 25. PMID: 23436427. 7. Esposito C. et al., Epilobium angustifolium L. extract with high content in oenothein B on benign prostatic hyperplasia: A monocentric, randomized, double-blind, placebocontrolled clinical trial. Biomed Pharmacother. 2021

Jun;138:111414. doi: 10.1016/j.biopha.2021.111414.

Epub 2021 Mar 23. PMID: 33765581. 8. Nowak A. et al., Epilobium angustifolium L. Extracts as

Valuable Ingredients in Cosmetic and Dermatological

Products. Molecules. 2021 Jun 7;26(11):3456. doi: 10.3390/molecules26113456. PMID: 34200200; PMCID:

PMC8201033.

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