Portfolio 2006-2010

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emanuela garino

portfolio

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emanuela garino

Via A. Bassignano 15, 12100, Cuneo (+39) 3493704947 emanuela.garino@yahoo.it


00 contents

progetti didattici_

tesi di laurea specialistica_ workshop_ fotografia_

pubblicazioni_

cv w 01 02 03

curriculum vitae

04 05 06 07 08 09 10

TO NORD_

11

pluralità di sguardi

works la costruzione della città lacustre nuovi insediamenti e paesaggio qualità architettonica e urbana degli spazi aperti N E W U R B A N R E - G E N E R AT I O N

brennero ecocity 2030 apocalypse now esposizione “dentro” concorso fiabesque il fiume in inverno ESO- Lo spazio architettonico della composizione



cv

esperienze lavorative

Novembre 2009 Urban Center Metropolitano Corso Vinzaglio 17, 10121 Torino Struttura di presidio e supporto ai processi di trasformazione di Torino e dell’area metropolitana e di ricerca, promozione e formazione sui temi dell’ architettura e del dibattito urbano. Marzo 2010 a Giugno 2010 (la collaborazione presso lo studio continua Collaborazione.Tutor di gruppo di lavoro da giugno a oggi per occasioni temporanee) composto da ragazzi dell’Istituto Bodoni di Studio architettura Crotti+Forsans Torino per progetto “La Metamorfosi”. Settimana di comunicazione della “Variante 200” Via Principe Tommaso 39, 10125 Torino al Piano Regolatore del Comune di Torino. Studio di architettura Collaborazione , stagista, Progettazione alle Marzo 2008 diverse scale. Concorso Internazionale di idee, “La Me- Polithema Società di Ingegneria tamorfosi” bandito dalla Città di Torino per Via Cardinal Fossati 7, 10141 Torino la riqualificazione del quadrante nord della Studio di ingegneria del territorio, geologia, ambiente, progetto e direzione lavori, studi e città. Supporto alla conoscenza e allo sviluppo consulenze. della fase lavorativa, seguito poi dalla fase Collaborazione. Disegnatrice 3D, modellazione disegno tecnico attraverso l’utilizzo di progettuale. Esito del Concorso: primo premio per l’Am- software Autocad, renderizzazione attraverso software 3D Studio Max, fotoinserimento atbito 2- Sempione Gottardo Raggruppamento: Proap Lisbona Arch. traverso utilizzo di software Photoshop. Joao Nunes, Crotti+Forsans Architetti, Novembre 2007 Ricci&Spaini, Proap Italia Arch. Alessandra Morra Politecnico di Torino, Facoltà I di Architettura, 2004 a oggi Corso di Museografia. Studio tecnico Ing. A. Garino Fotografa. Partecipazione con progetto fotoVia A.Bassignano 15, 12100 Cuneo grafico all’ esposizione intitolata “DENTRO”, Studio di progettazione civile e idraulica. Collaborazione.Disegnatrice 2D e 3D, mo- promossa dall’ arch. Alessandra Morra all’indellazione di disegno tecnico attraverso l’uti- terno di una lezione universitaria del corso lizzo di software Autocad e Sketchup rende- di Museografia della professoressa Valeria rizzazione attraverso software 3D Studio Max, Minucciani. fotoinserimento attraverso utilizzo di software Photoshop, Google Earth, Live Search Maps. Oltre alle esperienze lavorative in ambito architettonico, negli anni della formazione mi sono dedicata a lavori di organizzazione e animazione di eventi, progetti di esposizioni fotografiche, animazione per centri estivi, barista, promoter per agenzie pubblicitarie.


cv

istruzione e formazione

Febbraio 2010 – giugno 2010 Corso di Tecnico della Bioedilizia Indirizzo Architettonico presso Forte Chance Margherita, via Avellino 6, 10144 Torino Novembre 2009 Workshop di progettazione “Apocalypse now_One week with Eupalino”, Politecnico di Torino L’esperienza del workshop ha avuto come obiettivo finale la progettazione di una architettura temporanea, effimera, su una fascia del fiume Po in ambito urbano torinese, nel tratto dei Murazzi. L’esperienza del workshop ha permesso di mettere alla prova le capacità organizzative di ogni partecipante dato il tempo limitato ad una settimana per portare a termine il lavoro, ha inoltre affrontato il rapporto con alcuni studi di architettura attraverso un ciclo di conferenze. Settembre 2009 Workshop di progettazione “Brennero Ecocity 2030”, Università degli Studi di Trento L’esperienza del workshop ha avuto come obiettivo finale la progettazione di un’ architettura che unisse l’aspetto ambientale e quello infrastrutturale presenti nell’area oggetto di studio, il Doss Trento. Particolare chiave di lettura è stata l’aspetto della sostenibilità nelle sue tante varianti.

Dicembre 2010 Laurea Specialistica in Architettura (Progettazione urbana e territoriale), presso Politecnico di Torino, Facoltà I di Architettura. votazione: 107 e pubblicazione su internet. Conoscenze acquisite in campo dell’architettura attraverso lo studio della storia, dell’urbanistica e del restauro. Studio delle strutture e delle caratteristiche fisico-tecniche in fase di sviluppo di un progetto. Esperienze progettuali complete che riguardano l’intero aspetto della progettazione, dal disegno di impianto urbano alla soluzione architettonica con attenzione agli aspetti tecnologici, economici e fisico-tecnici. Progetto di Tesi Magistrale: TO NORD - NEW URBAN RE-GENERATION. Un progetto urbano per l’ex Scalo

Vanchiglia a Torino. Relatori: M. Crotti , A.De RossiCorrelatore: A. Mazzotta Settembre 2003 – febbraio 2008 Corso di Scienze dell’architettura presso il Politecnico di Torino, Facoltà I di Architettura. Conoscenze acquisite in campo matematico e scientifico. Esperienze progettuali complete che riguardano l’intero aspetto della progettazione, dal disegno d’ impianto urbano alla soluzione architettonica con attenzione agli aspetti tecnologici, economici e fisicotecnici. Laurea di primo livello in Scienze dell’architettura, conseguita in data 8 febbraio 2008, con tesi progettuale dal titolo “Il Fiume come architettura”, relatore: prof. R.Palma Settembre 1998 – Giugno 2003 Liceo Scientifico G.Peano, Cuneo


cv

capacità e competenze

capacità e competenze relazionali Capacità relazionali ottime ottenute grazie a: pratica a livello agonostico dello sport della pallacanestro ; collaborazione per il progetto “ Guerrilla Marketing per comunicare la trasformazione urbana”, promosso dallo Urban Center Metropolitano di Torino; esperienze lavorative extracurriculari in diversi ambiti ( commercio, agenzie pubblicitarie, animazione, locali) che mi hanno fornito ottima capacità di adattamento a situazoni e ruoli differenti; attività di recitazione per il teatro. capacità e competenze organizzative Buone capacità organizzative ottenute svolgendo per due anni il ruolo di allenatrice della squadra di pallacanestro del Liceo Scientifico G. Peano di Cuneo; collaborazione per il progetto “ Guerrilla Marketing per comunicare la trasformazione urbana”, promosso dallo Urban Center Metropolitano di Torino; organizzazione e animazione di eventi festivi.

capacità e competenze tecniche Ottima conoscenza degli strumenti informatici acquisita dal quotidiano utilizzo del computer; conoscenza dI strumenti informatici per lo sviluppo di disegno tecnico attraverso software quali: Autocad 2D e 3D, Sketchup, 3d Studio Max, pacchetto Adobe: Photoshop, Illustrator e InDesign. Ottima conoscenza del pacchetto Office. Utilizzo di sistemi operativi Microsoft Windows e Mac OS. Ampia conoscenza del mondo della fotografia dovuta ad una grande passione personale e supportato da persone competenti per lo sviluppo di percorsi espositivi. capacità e competenze artistiche Buona conoscenza della musica dovuta ad un grande interesse personale e allo studio di chitarra classica durato 9 anni. Ottime capacità nella fotografia attraverso progetti fotografici personali e partecipazione ad esposizioni artistiche, partecipazione al concorso fotografico “Fiabesque” e vittoria del premio per la composizione. Buone capacità di disegno a mano libera e di scrittura narrativa date da un progetto in corso per lo sviluppo di una possibile pubblicazione letteraria.


w

2006 progetto didattico

la costruzione della città lacustre arona (no)

fotografia

works

esposizione “dentro” torino

2008 tesi di laurea

il fiume come architettura progetto didattico

nuovi insediamenti e paesaggio milano

2009 progetto didattico

qualità architettonica e urbana degli spazi aperti torino

workshop

brennero ecocity 2030 trento

workshop

apocaplypse now torino

2010 fotografia

concorso fiabesque

premio per la composizione pubblicazione

pluralità di sguardi

articolo e fotografie, www.plinto.net

pubblicazione

ESA

fotografie

in corso

tesi di laurea magistrale TO NORD_ NEW URBAN RE-GENERATION Un progetto urbano per l’ex Scalo Vanchiglia a Torino

www.pearlbymail.com/www.bulletbymail.com fondatrice e gestione progetto grafico

www.plinto.net

continua collaborazione per scrittura di articoli a tema vario, corredate di fotografie scattate personalmente


progetti didattici


01

la costruzione della città lacustre_ arona (no)

In un luogo strategico per Arona, il progetto sviluppa il concetto di una nuova porta urbana a sud della città. Il nuovo disegno interessa l’assetto urbano che manca di spazi collettivi sul lungolago. Versatili e flessibili, le strutture accolgono eventi in ogni stagione dell’anno. I nuovi edifici a servizio della città si affacciano su un grande spazio a più livelli. Il rapporto con il Lago Maggiore porta la costruzione sull’acqua. Da porto privato diventa piazza galleggiante per ospitare diversi tipi di manifestazioni . Il progetto entra quindi a far parte di un più ampio sistema di luoghi centrali pensati per la cittadinanza e per il turismo.





02

nuovi insediamenti e paesaggio_ milano (mi)

Milano, città compatta, rimette in discussione il quadrante ovest dela città. La zona dello stadio San Siro e dell’Ippodromo cambia faccia. Le analisi sul futuro della città hanno portato ad un nuovo assetto per le zone di confine occidentale. A seguito del masterplan generale, il campo di prova Maura è stato ripensato come nuovo quartiere urbano, con forte valenza culturale. Il riutilizzo delle vecchie stalle come strip commerciale si affianca all’asse culturale e delimitano il nuovo borgo residenziale pensato per un’utenza flessibile.





03

qualità architettonica e urbana degli spazi aperti

Il quadrante nord di Torino è caratterizzato dalla compresenza di un gran numero di potenzialità e lo si inserisce all’interno di tensioni sia sovralocali, sia locali. Le grandi spazialità, gli assi strutturanti il territorio, la percezione dello spazio in movimento, la sovrapposizione di differenti livelli di traffico e di modi di vivere l’area, l’attenzione verso il paesaggio e l’elemento geotopografico, costituiscono i cardini del nostro discorso progettuale. La nuova immagine impressa all’area nord si configura così non solo come risposta alle potenzialità inespresse del territorio e alle dinamiche attuali e di un futuro prossimo, ma completa anche il quadro generale di una Torino postindustriale, che realizza compiutamente la sua dimensione metropolitana.






tesi di laurea specialistica


04

TO NORD_ new urban re-generation

Da alcuni anni è in atto a Torino una profonda trasformazione, visibile a tutti perché investe l’economia, la società, la città fisica. È anche visibile a tutti che non si tratta di un cambiamento ordinario, ma invece strutturale, che sta prefigurando un diverso futuro. L’ex Scalo Vanchiglia si trova al centro del dibattito contemporaneo sulle aree in trasformazione della città di Torino. Dapprima una conseguenza dell’economia che stava cambiando, poi lo stesso processo ha visto la dismissione dal punto di vista urbano, lasciando così l’area in uno stato di degrado ed abbandono. Con la Variante 200 si prevede il rafforzamento del trasporto pubblico su rotaia attraverso l’intenso lavoro riguardante la linea 2 della metropolitana che funziona da asse rettore dell’intero processo. In questo contesto di attualità si inserisce il percorso di tesi. Il progetto presentato si attiene alle regole di bando. Il risultato finale è quindi perfettamente attendibile dal punto di vista del progetto ottenuto. L’importanza di generare un nuovo codice di intervento è data dal considerare la realtà urbana come un tassello di un quadro più ampio, in continua trasformazione. Le regole progettuali sono state concretizzate in una fase di sviluppo a livello architettonico del progetto.


Nonostante lo Scalo Vanchiglia sia da tempo dismesso, il suo intorno presenta temi progettuali intrinsechi che si riversano su esso con uno sguardo volto al futuro dell’area. Quando poi ad essere recuperati sono interi isolati o quartieri, sorgono sistemi più complessi, quartieri polifunzionali, oppure aree attrezzate che contribuiscono a cambiare il volto delle città offrendo alla comunità la possibilità di riscattare frammenti del proprio territorio. Si verifica, in questi casi, come nello Scalo Vanchiglia, un processo di metamorfosi che coinvolge interi settori dello spazio urbano.

via gottardo/corso sempione_ ex trincea ferroviaria

ex manifattura tabacchi_

pedonalizzazione del quartiere

ex scalo vanchiglia_

dismissione e rigenerazione

cimitero monumentale_ vincolo fisico

parchi e fiumi_

connessioni ambientali


ipotesi_

copertura ex trincea ferroviaria parco lineare, passeggiata attrezzata


sviluppo del masterplan e progetto architettonico_





workshop


05

brennero ecocity 2030

Nel progetto si inseriscono tematiche differenti, la forte valenza naturalistica del Doss Trento e il paesaggio infrastrutturale che lo circonda. La struttura chiude in sé le diverse attività proprie di un nodo di intersambio, ma l’architettura progettata è pensata a supporto di un contesto urbano più ampio, di servizio alla città e per risolvere il problema critico del traffico che si inserisce nel centro cittadino. Ecco quindi la possibilità di una truttura che decongestioni il centro cittadino e che esalti la presenza del Doss Trento.





06

apocalypse now

A partire dal concetto di architettura effimera, il progetto riguardante i Murazzi ha permesso di sviluppare un concetto di architettura che fosse a supporto del fiume e della città sovrastante. Daily metamorphosis intende la trasformazione del quotidiano attraverso il suo riutilizzo. Ecco quindi la presenza di tre gru che ridisegnano il Landmark della fascia interessata e permettono, attraverso l’illuminazione, il richiamo della popolazione lungo la passeggiata cittadina o sulle sponde del Po in base alle diverse stagioni dell’anno.


daily metamorphosis


esposizione del lavoro finale del workshop presso il Puddhu Bar_ Murazzi del Po_Torino




fotografia


07

esposizione “dentro”

una carezza della vita Comunque nei film non piove mai come nella vita. Una storia inventata non è mai così triste come il racconto di un ricordo. Di quelli che ti fanno sentire che il passato ti influenza. E si impara che inutile resistere quando si ha voglia di cedere. Una pazzia che ti spinge ad amare nonostante. Ad amare comunque. Cammino, stop, scatto. Sorriso.



08

concorso fiabesque_ alice nel paese delle meraviglie

Il concorso prevedeva la pubblicazione di tre fotografie riguardanti il tema ‘ Alice nel paese delle meraviglie ‘ da presentare durante la manifestazione Fiabesque. A seguito di una prima selezione pubblica, una giuria di esperti ha conferito i premi ai primi tre classificati, prevedendo la pubblicazione delle fotografie vincitrici. A lato viene proposta la fotografia da me scattata che ha vinto il Premio per la composizione.



09

il fiume in inverno_ fotografia personale

Progetto fotografico personale volto alla realizzazione di una mostra itinerante prevedendo la collaborazione con una pitrice e una grafica.




pubblicazioni


11

pluralità di sguardi_ articolo e fotografie

SCENA 1_ INTERNO_ TAVOLO ANNI SESSANTA_ BIRRA ROSSA E VODKA SOUR _ Due ragazzi parlano.Non sono architetti. Non è possibile. Uno dice all’altro “basta saper guardare le cose dalla giusta prospettiva”. E dentro di me, l’altra mia voce esclama – Beh grazie - .Che frase facile e banale, sembra quasi troppo scontata da es sere fondata su non so quale principio di verità. Tutti sappiamo che è fondamentale impostare il punto di vista corretto. E l’altra mia voce ora esclama, non più dentro di me, - Ah, già, se scopri qual è me lo fai sapere? -. Anche questa è una domanda talmente banale che ormai non ce la poniamo nemmeno più. Allora ricordo di alcune fotografie scattate nella città dei canali e delle barriere architettoniche. Venezia. Passeggiavo. E ad ogni angolo avrei potuto scattare una foto di almeno 4 prospettive differenti. Ma non mi sono posta il problema di quale fosse la mia “prospettiva corretta”.


Ho iniziato a notare come in realtà noi siamo piccoli play mobil su una maglia di puntini in rilievo . Ci incastriamo su questi e ruotiamo la testa, ma tutto attorno un bambino ha costruito la sua città. Mi chiedo, “se quel bambino tra due anni decidesse di spostare un cubo di lego?” Cosa accade quando le nostre città si dismettono? Non una fabbrica in fallimento, o un ramo ferroviario in disuso. Ma se la città intera ci ponesse la domanda di essere ricostruita? Punto e a capo. Non conosco la prospettiva corretta. Non so scegliere tra quattro prospettive in un angolo della laguna. Come pos so scegliere milioni di prospettive corrette in una nuova città? E allora mi sono resa conto che in fin dei conti ciò che os serviamo è solo una pluralità di oggetti, l’uno sovrapposto all’altro. E in tutto ciò noi spesso non ci spostiamo e diamo per scontato che ciò che abbiamo fotografato nel nostro ricordo sia ciò che effettivamente c’è.Ecco perché sono tornata a Venezia. Un giorno. E l’ho fotografata attraverso gli schermi che mi si sono po sti davanti. La prossima volta forse un bambino avrà spo stato una tenda, rimosso un cantiere, o semplicemente creduto che la sua prima scelta fosse quella corretta.

Io tornerò semplicemente per poter cambiare la mia pro spettiva, forse non sarà quella corretta, ma di certo potrò scegliere. Questa è la pluralità e l’altra mia voce ora escla merebbe – Beh, grazie, e vedi di farne tesoro- .Pluralità. Quindi tanti, no? Non vuol dire questo? Chiedo conferma. Digito sul motere di ricerca la parola pluralità. 466 mila risultati in un quarto di secondo. Qui decido di accendere il mio buon iTunes. Scelgo la co lonna sonora per la mia ricerca. Penso che i Royksopp pos­sano aiutarmi. Mi armo di dizionario, cartaceo però. Internet non è più affidabile. Pluralità sinonimo di molteplicità. Penso di averlo scoperto tempo fa, ma non è mai troppo tardi per avere conferme. Perciò posso parlare della molteplicità di punti di vista. Nel vero senso della parola. Non punti di vista come opinioni. Punto di vista come target dello sguardo. E qui la musica cambia. Nel vero senso della parola. Inizia Come together. Beatles. Tempo per distrarmi: un quarto di secondo.

http://www.plinto.net/post/Pluralita-di-sguardi.aspx


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