Portfolio Emanuele Mesto

Page 1

PORTFOLIO

EMANUELE MESTO 1


+ 39 333 908 3969

emanuele.mesto91@gmail.com

Via delle Magnolie 8, Torino

linkedin.com/in/emanuelemesto

2


SU DI ME Ho maturato esperienza in vari campi attraverso l’università, viaggi in giro per il mondo (Austria, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Rep. Ceca, Spagna e Egitto) e una formazione professionale presso uno studio di architettura. La mia passione per i viaggi mi ha portato ad essere interessato a conoscere nuovi luoghi e nuove culture, di conseguenza conoscere il mondo dell’architettura. Mi piacerebbe poter lavorare a nuovi progetti ed avere nuove conoscenze. Nel campo dell’architettura sono interessato alla riqualificazione di aree ex-industriali, alla progettazione urbana nell’edilizia economica popolare e all’inserimento di edifici contemporanei nel tessuto storico della città tenendo conto delle preesistenze. Mi considero una persona efficiente con un ottimo grado di conoscenza dell’informatica di base (hardware e software) e possiedo buone capacità comunicative.

PROGETTI 1. Complesso residenziale a Trofarello (TO).................................................pag.4 2. Edificio polifunzionale nell’isolato Santa Croce a Torino............................pag.9 3. Museo del Segno e della Scrittura..........................................................pag.14 4. Edificio residenziale multipiano a Parma.................................................pag.19

ISTRUZIONE

5. Polo museale in Piazza Santa Croce a Parma..........................................pag.27 6. Un luogo della ristorazione per il campus dell’università di Parma............pag.29

2017 - LAUREA DI SECONDO LIVELLO (2 ANNI) UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA LM-4 LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA

2013 - LAUREA DI PRIMO LIVELLO (3 ANNI) POLITECNICO DI TORINO INTERFACOLTA’ DI ARCHITETTURA L-17 LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA

2010 - DIPLOMA DI GEOMETRA

ISTITUTO TECNICO STATALE PER GEOMETRI ALVAR AALTO

2008 - ECDL

PATENTE INFORMATICA EUROPEA

3


Complesso residenziale a Trofarello (TO)

2011 Il progetto edilizio si sviluppa nel comune di Trofarello nella zona Sud di esso. Si è scelto di progettare edifici liberi nel verde con affaccio sia su aree di pertinenza privata che su aree di fruizione pubblica. Si crea così un tessuto edilizio completamente aperto e rivolto all’area a parco a sud dell’insediamento. Le caratteristiche del progetto: • viene attribuita maggiore importanza alla progettazione di spazi aperti sia pubblici che privati mediante il contenimento del costruito; • media densità edilizia al fine di evitare la dispersione e lo spreco di territorio; • edifici a torre multipiano; • massima apertura delle unità abitative verso l’esterno; • permeabilità degli spazi aperti; • integrazione degli edifici con il verde privato e gli spazi pubblici; • una parete naturale, con funzione schermante, divide i complessi residenziali dalle attività industriali più a est; • disegno sinuoso degli spazi fra le residenze attraverso l’utilizzo di materiali di finitura differenti; • mix funzionale integrato alla residenza ai piani terra degli edifici, evitare la formazione di un quartiere dormitorio e promuovere l’interazione e l’integrazione sociale all’interno del quartiere; • sono due le principali arterie che collegano tutti i servizi alle residenze e dividono il meno possibile gli spazi verdi; • progetto funzionale dei percorsi all’interno del parco; • divisione tra abitazioni e parco periurbano, tra gli spazi dell’abitare e quelli per il tempo libero.

S.U.L. 9184,2 m² Sup. Cop. 9181,2 m² Sup. Parcheggi 3673,7 m² 4


Planimetria dell’area residenziale

5


Sezione A-A’

Pianta Piano Terra

Sezione B-B’

6


Piante Piani Superiori

7


Prospetto Est

Prospetto Sud

8


Edificio polifunzionale nell’Isolato Santa Croce a Torino

2012 1.Porte Palatine

2. Hotel Santo Stefano

Planimetria stato di fatto 3. Casa del Pingone

4. Palazzo dei Cavalieri di Malta

5. Palazzo della Questura

6. Galleria Umberto I

7. Casa del Tasso

8. Casa del Tasso

L’ area presa in esame si trova presso l’Isolato Santa Croce, a ridosso del Centro di Torino. Alla fine della Guerra di questo isolato era rimasto un grande spazio utilizzato principalmente come deposito dei carretti del mercato e come parcheggio per auto e furgoni. Il recente intervento del 2005 ad opera di Gabetti e Isola sull’ area, ha permesso la realizzazione di un Parco Archeologico fruibile dai cittadini, in grado di ricordare con la sua forma l’antica traccia dei bastioni che accoglie al suo interno una porzione delle Rovine Romane. Gli architetti Roberto Gabetti, Aimaro D’Isola e Franco Fusano hanno inoltre collaborato alla realizazione dell’ Hotel Santo Stefano, vincitore del premio torinese “ Architetture Rivelate”. Le Porte Palatine, nonostante siano prima state integrate nel tessuto edificato, per poi essere solo successivamente liberate e monumentalizzate, rivestono in questa zona un ruolo fondamentale. In questa area sorgono diversi dedifici degni di nota, infatti oltre all Palazzo della Questura, possiamo citare il Palazzo dei Cavalieri di Malta, la Casa del Tasso, lo stesso Hotel S. Stefano e la Galleria Umberto I.

9. Palazzo della Questura

10. Palazzo dei Lavori Pubblici

9


Planimetria di progetto

10


L’ edificio preso in esame è il Palazzo della Questura. Esso viene completamente rinnovato. Si prevede la demolizione del lato dell ‘edeficio che ingloba i resti delle mura romane, in modo da riportarle alla luce restituendone il loro valore monumentale. Il nuovo edificio viene così arretrato rispetto alle rovine, recuperando però lo spazio perso tramite un collegamento sopraelevato su Via Egidi, attestandosi al Palazzo dei Cavalieri di Malta. Del vecchio Palazzo si mantengono solo in parte le fondamenta, mentre il resto dell’ edificio viene ricostruito.

Pianta Piano Terra

Prospetto Nord

Prospetto Est

11


Sezione Trasversale

Pianta Piano Primo

Pianta Piano Secondo

Pianta Piano Terzo

Pianta Piano Quarto

12


La struttura del nuovo edificio sarĂ costituita da pilastri in cemento armato, con una disposizione piĂš regolare rispetto alla sistemazione di quelli del vecchio Palazzo, e solai in laterocemento. Le facciate saranno costituite da mattoni faccia a vista. Si prevede una copertura a doppia falda in laterocemento con rivestimento in coppi.

13


2013

Museo del Segno e della Scrittura

Concept globale del progetto 14


Render interno della sala Pianta sala ingresso

15


Pianta sala expo

16


Tavoli espositivi L’obbiettivo principale è quello di cercare delle soluzioni valide, essenziali e a basso costo, che riescano a sorprendere e catturare l’attenzione di un pubblico abbastanza vario. La prima modifica proposta riguarda l’ingresso al museo, il quale attualmente è accessibile tramite una rampa di scala interna, la quale non sarebbe più a norma una volta cambiata la destinazione d’uso in un museo; pertanto, è stato progettato l’aggiunta di un blocco scala esterno munito di ascensore, per poter permettere l’accesso anche ai disabili, in modo da definire così l’ingresso al museo. Una volta entrati, il visitatore si troverà nell’ingresso di fronte avrà il bancone della biglietteria affiancato da un tornello che sarà utilizzato per separare la biglietteria dal museo, sul retro del bancone della biglietteria è stato creato un piccolo locale di supporto mentre opposto al bancone ci sarà un locale che funzionerà come guardaroba. Prima di entrare nel museo vero e proprio il visitatore si troverà in una saletta di realtà interattiva, dove in breve si cerca di avvicinare attraverso la tecnologia, i visitatori al percorso museale. Alla sinistra dell’ingresso sarà presente un bar dotato di un bancone anni 40’ dove i visitatori e i dipendenti degli uffici potranno ristorarsi. Si potrebbe definire il segno come un simbolo, l’anima della comunicazione che si esprime tramite la scrittura; tale affermazione implica uno stretto legame tra la parola “segno” e la parola “scrittura” non si può soffermarsi su una parola sola tralasciando l’altra. Il segno, sempre attraverso la scrittura, è un mezzo per esprimere, rendere partecipe un individuo ai pensieri, emozioni, idee, sensazioni, opinioni, memorie…approfittando appunto dell’immutabilità della scrittura nel tempo; è una traccia immortale, una testimonianza storica: in cui le parole vengono recuperate e ricordate. La scrittura rende anche facile e veloce una trasmissione di informazioni, ad esempio la scrittura della musica, dell’algebra, ecc.. e oggi ormai è una parte della nostra vita quotidiana, non si può farne a meno di essa. Lo strumento più comune che si accosta al concetto della scrittura è la penna, nelle sue diverse forme, dal primitivo bastoncino dello scriba fino alla penna a sfera di oggi passando per le penne con il calamaio, il pennino, penne stilografiche, macchine da scrivere e così via. Nel vestibolo, appena varcati i tornelli, il visitatore si trova di fronte ad un piccolo spazio dove attraverso uno schermo touch screen potrà interagire con il museo, scoprendo molto più sul percorso museale inoltre lo schermo è dotato di tecnologia NFC per avere le informazioni direttamente sul proprio smartphone. Nella sala della didattica il visitatore indipendentemente dalla sua età potrà cimentarsi nell’approccio diretto con il mondo della scrittura ovvero potrà scrivere e capire i vari meccanismi della scrittura quali possono essere i vari tratti delle penne, i vari inchiostri e alcuni componenti essenziali della penna.

Nella sala storica della scrittura, si parlerà, attraverso delle teche, della storia della scrittura partendo dal segno primitivo passando per i simboli, i primi cenni di scrittura (scrittura cuneiforme, geroglifica..), fino alla scrittura greca, latina per concludere a quella che conosciamo oggi, usando immagini, iconografie, diversi alfabeti o tecnologie multimediali e inoltre saranno esposte alcune macchine da scrivere della Remington. Accanto alla bar, si trova una sala conferenze con una capienza di 32 posti a sedere, nella quale non potranno di certo mancare il videoproiettore e tanti altri atrezzi che possono aiutare in diverse occasioni; un piccolo disimpegno in fondo alla sala potrà permettere ai servizi sanitari del museo i quali sono comunque raggiungibili attraverso lo stesso disimpegno dall’ingresso del museo. Subito dopo la sala della scrittura, si prosegue seguendo il percorso, ritrovandosi quindi nelle sala macchinari, dove appunto vengono esposti sopra piedistalli ben illuminati a dovere le macchinari che hanno fatto la storia dell’azienda. Questa sala presenta una porta con una piccola rampa di scala dotata di un montascale per disabili che permette l’accesso alla sala d’arte contemporanea. A seguire troveremo, un corridoio con una leggera pendenza che costeggia le precedenti sale, al suo interno è presente un installazione a forma di una penna “gigante” pensata proprio con l’idea di creare un percorso per un “viaggio” al suo interno, in modo da poter visualizzarne i particolari ed apprezzarne i contenuti. Terminato il corridoio ci si presenta sulla destra la stanza dedicata alle mostre di arte contemporanea dove saranno esposti e aggiornati di volta in volta tutte le opere, a seconda delle richieste che il committente deciderà di prendere. Proseguendo il percorso, si arriva nel corridoio degli uffici (o set cinematografici), dove la destinazione in fase di progetto non è stata cambiata, eccezion fatta per le pareti laterali che sono fiancheggiate da schermi interattivi raffiguranti le varie fasi di produzione delle penne. Una volta varcata la porta al termine del corridoio si entra nell’ultima grande sala espositiva museale, dove sono esposti, divisi per tavoli, per colore e per decade, gli eventi accaduti in quei anni. I tavoli che ho pensato di utilizzare in quest’area (spunto preso dai tavoli degli Apple store), saranno colorati diversamente e verranno applicati su essi una decina di tablet interattivi che guideranno, attraverso la semplicità della tecnologia, i visitatori all’interno della storia della penna dagli anni 40’ ad oggi. Per concludere, al fondo di quest’ultima sala, troviamo uno spazio dedicato allo showroom per l’esposizione di tutti i prodotti in vendita; inoltre, il muro di separazione tra sala espositiva e shoowroom sarà ricoperto con un foglio di carta fatto su misura, sul quale, i visitatori possono lasciare commenti e impressioni in modo da sapere come e dove apportare eventuali modifiche e migliorie. 17


1. Bar

2. Sala didattica

4. Sala storica

6. Corridoio penna

3. Sala conferenze

5. Sala macchinari

7. Sala d’arte contemporanea

8. Showroom 18


Edificio residenziale multipiano a Parma Planimetria generale

2015

19


Pianta Piano Terra

20


Pianta Piano Primo, Terzo e Quarto

Arredamento Tipo

Ripetizione Piano Tipo Tipologie Appartamenti

21


Pianta Piano Secondo e Quinto

Arredamento Tipo

Ripetizione Piano Tipo Tipologie Appartamenti

22


Sezione A-A’

Dettagli pacchetti murari

23


Sezione B-B’

Tipolgie solai

24


Prospetto Est

Prospetto Nord

Prospetto Ovest

Prospetto Sud

25


Sezione dettagliata Piano Quarto e Quinto

26


Polo museale in Piazza Santa Croce a Parma

2015

Planimetria di progetto

Sezione Territoriale Nord

Sezione Territoriale Nord

Sezione Territoriale Ovest

27


Esploso assonometrico

Render

28


Un luogo per la ristorazione collettiva per il campus dell’Università di Parma

2016

L’area si presenta inserita tra il Dipartimento di Chimica e la segreteria studenti, e contiene all’interno un laboratorio di Fisica. Per la progettazione dei percorsi è stato pensato un asse di collegamento tra il futuro Asilo e il Centro Food Project, che, oltre a collegare questi due punti, crea un filo diretto tra lo studio e il consumo del prodotto. Ad intersecarsi con l’asse precedente sarà presente un boulevard naturalistico espositivo che funzionerà come asse verde dedito allo svago e allo sport. L’edificio della mensa tiene come riferimento gli allineamenti degli edifici esistenti, in particolar modo il fronte stradale della segreteria studenti e gli assi proiettati dal Centro Food Project. Il bar si sviluppa su gli assi generati dal laboratorio di Fisica proponendosi come una mimica di esso, mentre il market si propone come una “C” che avvolge il bar creando un sistema continuo tra bar e market. La mensa è costituita da due parallelepipedi uno di 50 m x 15 m x 9 m e un altro di 67 m x 14 m x 10 m affiancati e tra di loro fatti scorrere in modo da dare una sensazione di due elementi che si allontanano. Il fabbricato della mensa presenta due livelli: al piano terra, una volta entrati, è presente un punto informativo dove oltre a rifornirsi del vassoio si è informati sul menu del giorno. Superata questa sala si entra nella zona di somministrazione suddivisa in tre navate: una di somministrazione servita, una di self service e una di take away. Oltrepassata la linea di pagamento si accede alla prima area di consumo suddivisa sempre in tre navate, la quale presenta vari modalità di consumo del cibo, in compagnia o da soli. In fondo alla sala è presente un’area al cui interno è situata un’arena dove, durante la ristorazione, vengono impartite lezioni di cultura generale in chiaro richiamo al simposio. “Il simposio nell’antichità greca e romana, era la seconda parte del banchetto, durante la quale i commensali degustavano vini, conversavano, recitavano e cantavano versi d’occasione, assistevano a danze e giochi”. L’accesso al secondo piano è possibile dalla scala a sbalzo presente in questa sala. Adiacente alla linea di pagamento è presente una sala di show cooking dove saranno presenti cuochi del panorama nazionale e internazionale che mostreranno la loro esperienza nella cucina. Retrostante l’area di somministrazione si sviluppa la zona di produzione del cibo diversificata in base alle varie tipologie di cucina da proporre alla clientela, dotata di tutte le aree accessorie necessarie, come la zona di lavaggio stoviglie, le celle frigorifere e l’area di smistamento rifiuti. Il blocco dei servizi è collocato dopo una zona di filtro che divide quest’ultima dall’area della produzione. Nel blocco sono presenti gli spogliatoi del personale, il magazzino della merce e i servizi igienici pubblici comunicante tramite un corridoio alla zona di consumo. Al primo piano è presente la seconda sala di consumo che si sviluppa lungo tutto la lunghezza del parallelepipedo, mentre alle spalle di essa in un’area absidata è presente un’altra arena simile a quella del piano sottostante. La zona della ricerca è separata da un corridoio che la divide dalla zona di consumo precedente ed è composta da: uffici amministrativi e logistici, i laboratori di ricerca, una sala convegni e un piccolo auditorium. È stata prevista una struttura completamente prefabbricata in CLS alleggerito abbinata in alcune parti con elementi in acciaio. La maglia della struttura è modulare ed è formata da una rete di pilastri 40 x 40 cm su cui poggiano delle travi alte 60 cm. Il progetto prevede un parcheggio antistante che possa garantire una quantità di posti auto sufficiente a soddisfare la capienza dell’edificio. L’attacco a terra sul fronte della piazza è completamente vetrato, in modo da trasmettere trasparenza agli utenti. Al primo piano la facciata rimane sempre vetrata, ma acquisisce una compattezza maggiore data la presenza di cornici in corten e di pannelli di lamiera bucata. Il fronte Sud, diviso in due dallo scorrimento dei due parallelepipedi, è formato da lastre di quarzite; l’ingresso sembra simile ad un tempio greco-romano poiché presenta dei lunghi pannelli verticali in corten che richiamano delle colonne, mentre le porte d’accesso, sormontate da edicole, sono collocate in corrispondenza delle tre navate interne. Il fronte che si affaccia sul Dipartimento di Chimica è destinato al servizio della mensa ed è totalmente ricoperto da lastre di quarzite che si alternano con pannelli di corten in presenza delle porte e delle finestre. Il fronte stradale situato a Nord, anche esso diviso in due, risulta totalmente vetrato nella zona del consumo, mentre nella zona della ricerca è ricoperto da lastre di quarzite.

29


30


Planivolumetrico

31


Planimetria Piano Terra

32


Planimetria Piano Primo

33


Prospetti e Sezioni

34


Esploso Assonometrico

35


Planimetria Boulevard naturalistico-espositivo

36


Render

37


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.