A.

Page 1

A.

1

Emanuele D’Ancona


2


ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI URBINO Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate Scuola di Scenografia DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO Tesi di diploma di Storia dello Spettacolo A.

relatore prof. Roberto Vecchiarelli

allievo Emanuele D’Ancona

anno accademico 2013/2014 sessione autunnale

3


4


A Voi

5


6


INDICE 9

PREMESSA

11

INTRODUZIONE

16 20 22

28 30 35 46 58

65

ATMOSFERA I SCENA 1 SCENA 2 SCENA 3

INTERMEZZO ATMOSFERA II VISIONE N째1 VISIONE N째2 VISIONE N째3 VISIONE N째4

ATMOSFERA III SCENA 4

7


8


Premessa

“Sono convinto” scrive Carmelo Bene “che non sia legittimo mettere in scena i classici [...] mettere in scena oggi il loro teatro, comunque lo si rivisiti o lo si riscriva, significa cadere nell’equivoco[...] Il Sogno di una notte di mezza Estate come lo stesso Romeo e Giulietta, sono stati teatro, e proprio per questo non lo sono più, non possono più esserlo.” Continuavo a leggere questo passaggio e mi chiedevo, all’inizio della stesura di questo progetto, cosa avrebbe davvero potuto trasformare e rendere propriamente il testo de l’Antigone di Sofocle. Al vaglio c’erano disparati progetti grafici, visivi e comunicativi molto interessanti e avvincenti ma che non mi rendevano sicuro di quello che stavo per fare. Ero titubante, indeciso. Come avrei potuto trasformare questo classico senza renderlo stantio e senza stravolgerne il senso e la natura? Come sdoganare le convinzioni e le convenzioni legate ad un personaggio simbolo con tutto quello che comporta? Come mi sarei potuto rapportare con l’imbarazzo del confronto con Anouilh o Brecht o grandi maestri che in passato si sono cimentati nella ri-tessitura di quest’opera? La risposta, molto semplice, è che non dovevo prendere in considerazione o dar peso alla trama, alla vicenda, alla ricostruzione storica o filologica del testo. Ho pensato di dover liberare Antigone dal suo esoscheletro, dalle sovrastrutture che vogliono che venga vista, analizzata e sentita in un determinato modo romantico e rivoluzionario. Antigone è il complemento stesso della resistenza, dell’opposizione, della forza femminile. Ecco, non è l’Antigone che avrei voluto scrivere. Quindi ho deciso di destrutturare, ricostruire e rielaborare la vicenda attraverso un filtro metamorfico e onirico. Antigone non c’è più, ne è rimasta solo l’iniziale, l’incipit. Il nucleo drammatico è vitale, allo stesso modo virale, e più avanti avrò modo di spiegarlo meglio, il dramma stesso è il tema del mio testo, non tanto i personaggi,nè le storie, nè le sventure quanto il dramma. Centrale, forte, indelebile.

9


10


Introduzione

Riscrivere l’Antigone vuol dire dover accettare la “sfida” di confrontarsi con interpretazioni che hanno attraversato i secoli e le forme più disparate di scrittura e pensiero, c’è da tener conto delle letture di Hegel, Brecht, Hölderlin, Kierkegaard, Nietzsche, Freud e tanti altri che scrutando l’animo umano hanno visto in Antigone e nel mito dei labdacidi più in generale quel seme drammatico che domina l’occidente letterario. Antigone è un opera tremendamente interessante, essenza stessa del concetto greco di agone teatrale, ci sono due posizioni che si confrontano e si scontrano e proprio da queste posizioni assolutamente divergenti nasce un conflitto. Montaigne sosteneva che “siamo solo interpreti di interpretazioni”, e questo avvalora la tesi secondo la quale una manciata di miti greci vecchi di secoli possano tuttora bastare per creare un nuovo dramma, per riscrivere e allo stesso tempo far emergere dal conflitto un nuovo argomento. Dentro un mito greco possiamo trovare tutto il materiale e un valido incipit per costruire, sono pilastri drammatici per eccellenza, le situazioni, i movimenti e le parole sono talmente forti e attuali da poter essere plasmate a piacimento dal drammaturgo così da non rendere mai obsoleto un personaggio, o meglio, un carattere che è nato nella mente di un popolo secoli fa. Ho deciso di ricostruire il testo, prendere un nucleo mitico-narrativo, perdermi dentro di esso e riesumare da parole scritte nel V secolo a.c. un concetto, un mondo, un insieme di versi e dialoghi tra personaggi che vivono dentro di me e dentro ognuno di noi. Antigone rappresenta un’opera squisitamente classica e occidentale, appartiene intimamente a tutti noi. Il nucleo concettuale attorno al quale gira questa riscrittura è l’incesto, quell’incesto compiuto dal padre Edipo che come l’incombente spada di Damocle è destinata a scagliarsi su Antigone e i suoi fratelli, ricorrente nel testo è l’ineluttabilità delle forze che muovono i personaggi che, quasi come marionette, stanno al giogo di una corrente

11


di volontà superiore, quella del drammaturgo. L’incesto paterno provoca in Antigone un cortocircuito così forte da indurla a voler emulare i drammi del padre, si viene a creare un istinto inconscio che porta la figlia a ripercorrere il gesto dell’incesto, Antigone infatti ha la necessità di avere un suo dramma. Nel testo si fa molto riferimento all’animo umano, alla sua psicologia e debolezza, ci si focalizza sulle perversioni che giacciono nell’ombra della nostra psiche. Il ritmo del testo tripartito in Atmosfere segue da convenzione la tragedia greca per scandire l’ordine temporale del giorno ed è evidenziato dall’attribuzione di un colore particolare per ogni momento significativo. Il primo colore che troviamo in scena è il grigio, quando il sole non illumina il mondo per convenzione ho deciso di usare un “non-colore”, un colore che contemporaneamente simboleggia l’indecisione di uno stato d’animo. Il secondo colore: il rosso simboleggia, così come il colore del sole nella primissima mattina ed ogni inizio, anche la particolare atmosfera ancestrale della visione con specifico riferimento a riti pagani ed indios durante i quali attorno ad un falò e con uso di piante stupefacenti si avevano visioni ritenute divinatorie o propiziatorie. Successivamente il rosso si attenua fino al giallo che ha un duplice livello interpretativo: da una parte è il colore che noi abitualmente associamo al sole durante la metà della giornata, dall’altro è il giallo di un cadavere, nello specifico il cadavere di Polinice e di un altro “ospite speciale” che non verrà qui disvelato. I due colori finali a pari merito protagonisti sono il bianco e il nero, colori opposti e complementari, colori di solitudine, di affollamento che riescono con la loro duplicità a rappresentare una moltitudine di sensazioni e di concetti. In questo caso specifico il bianco sta al confino come il nero sta all’oblio della dimenticanza. Le note sempre presenti nell’architettura del testo che si compone ricalcando lo stile delle cinquecentine non sono puro decoro o mere precisazioni, esse rappresentano parte integrante del testo (tesi) attraverso le quali è possibile approfondire sia le fonti che mi hanno ispirato nel lavoro sia appunti e precisazioni drammaturgiche.

12


Ultimo appunto va rivolto alla nomenclatura delle otto scene di cui quattro scene e quattro visioni. Le quattro scene fanno da cornice sia temporale che fisica ad un’intangibile quartetto di visioni che si concentrano nella seconda Atmosfera in cui si susseguono scene atemporali e quasi metafisiche in cui la nostra eroina smarrisce la sua figura e la sua tangibilità mentre viene rivelata agli spettatori. “A.” non è un Antigone o perlomeno non è quell’Antigone che ci si aspetta. Non è un’attualizzazione dell’Antigone in Palestina o in un carcere italiano, è una ricomposizione. Antigone viene privata delle sue connotazioni generiche e tradizionali: eroina della giustizia, del desiderio di morte, del conflitto con il potere. “A.” è altro. Cosa pensereste voi di Antigone se vi dicessi che non è altro che una malata di schizofrenia? Dell’Antigone che conoscete non è rimasto nulla, c’è qualcos’altro che resta, ed è il dramma in sé.

13


14


15


2 Il grigiore della prima alba segna l' In questo passaggio un puntatore inizio della tragedia. Dal buio inizluce evidenzia la veste bianca di Aniale arriveremo attraverso gradazioni tigone che però presenta i lembi della di colori simbolici come il rosso e il gonna strappati e infangati da terra giallo verso il bianco freddo e sospegrigia, unici testimoni del suo gesto. so del confino e Immagino Antidella morte, per gone come una poi concludere figura sgraziata, ATMOSFERA I con la chiusura non convenziodel sipario, nel nale, una bellezScena 1 ritorno al nero, za graffiante e all'oblio dei perimperfetta, posta Entra Antigone, si affaccia con il busto dalla quinta sinistra, sonaggi e della viin netto contrasla Tata gira già per le cucine, con aria apprensiva. La scena 1 cenda. Secondo i to con il candore inizia a tingersi di grigio partendo in assolvenza dal nero . canoni della tradella sorella Isgedia greca ogni mene. Contrasto dramma doveva che sarà visibile TATA iniziare con l'alnella scena n°2 ba e finire con il di questo atto. Dei! Eccoti! tramonto, e volendo rimanare ANTIGONE fedele a questa impostazione ho Eccomi organizzato la divisione degli TATA atti in Atmosfere. Dove sei stata?! Cosa ci facevi fuori a quest’ora? E poi sola! Quando nemmeno il sole può toccare il tuo Il grigio è il colore viso! Cosa mi tocca sopportare alla mia età? Che dell'indecisione, disonore per la figlia di Tebe...una principessa!! l'indecisione che pervade AntiANTIGONE gone, la scena M-il mostro di Dusselnon è netta e Ti prego, calmati ! Non c’è nulla che possa disodorf, Fritz Lang, 1931 definita, l'ambinorarmi. La mia anima è pura, bianca come la mia precursore del cinema noir degli anni ‘40 ente vago sugveste, il mio onore è luminoso questa mattina più 2 gerisce più bache mai nalmente l'aria sospesa di un TATA noir anni '40, il fumo di un locale Ah! Che vergogna, se penso alle promesse fatte a di periferia, l'aria tua madre... infrante!!! Con quale faccia potrò mai rarefatta di uno presentarmi a lei, nel mondo dei morti?! Avevo spazio angusto promesso di preservarti dalle furie giovanili, dai bolin cui si muove lori, dalle vicende da scapestrata?? Dov’eri? Sei stata la nostra eroina. con amanti? Dei! Lussuria...! Voi giovani mi farete 1

16


Antigone vive un conflitto intenso con la sorella Ismene nella quale vede una donna che lei non sarà mai, una donna che può essere accettata da una società e dalla sua normalità. Antigone è quella voce fuori dal coro, grido morire, perché non sei rimasta a letto? Dove ti tocca dissonante oltre stare! Che pena che mi devi dare! il limite della quiete. L'Antigone ANTIGONE classicamente si propone come Ti prego, vecchia mia, adesso calmati...nulla è suctesto giuridico in cesso, vieni qui... avvicinati! Abbracciami! cui si scontrano due modi diversi TATA di intendere e vivere la giustizia, (si avvicina) da una parte la Figlia mia, ma che ti è successo, sei tutta sporca, giustizia scritta bagnata, sveglia prima ancora delle serve...cosa può dagli uomini, turbare il tuo sonno? dall'altra quella degli Dei, le leggi ANTIGONE "non scritte" a cui si appella il perLe sofferenze del mio animo non sono esplicabili. sonaggio sofocleo Non capiresti... nemmeno volendo, il carico...quello per difendere i che ho dentro...quello che mi pesa sulla... 3

TATA Che carico? Cosa porti sulla schiena ? I buoi portano carico...non le principesse...vedi Ismene...lei è così bella e candida...non ha pensieri...così dovrebbe essere alla tua età ANTIGONE (le poggia il dito sulla bocca, delicatamente) Ismene... non svegliamola, rovineremmo la sua bellezza, non vogliamo essere noi due a rovinarle la cera?... Non facciamola sfiorire in questa grigia mattina, l’aria fredda corromperebbe la sua pelle di porcellana cinese, delicata e morbida come la miglior seta persiana, lei che è sempre ben vista3...a corte... lasciamo che il roseo sole mattutino la accarezzi prima del freddo gelo …. Io non sono bella, tata, io

diritti famigliari. In questa riscrittura le posizioni giuridiche dei personaggi sono sempre lasciate volutamente ambigue o in secondo piano, entra in ballo un nuovo contesto psicologico, intimo e perverso. Cosa penseremmo di Antigone se lei fosse un caso patologico di schizofrenia? Questo è quello che mi sono

chiesto all'inizio della mia stesura. 17


sono Antigone, figlia di Edipo... il gelo dell’alba mi ha temprata, mi ha reso un’amazzone. Che sola si erige contro un despota spietato ed empio! TATA Cosa mai vai dicendo?! Tra le principesse greche, sei la più bella, la più intelligente, viva, audace e coraggiosa...dolce mia piccola, fa quello che fa una principessa...te ne prego... ANTIGONE (Antigone si discosta dalla tata, adesso è vicina ad una finestra, braccia conserte, sguardo intransigente) Taci per favore, fai quello che conviene ad una tata. Portami la colazione! TATA Dimmi subito! Che ti turba... Emone? Avete litigato? Ha un’amante? È la bionda? ANTIGONE (sbuffa) No, vecchia impicciona ! Basta... portami la colazione invece, le domande mi irritano, siamo qui a parlare ed ancora non mi servi la colazione, mi parli di doveri regali...e da serva non ottemperi i tuoi doveri...! TATA Perdono, perdono!! Che serva sciagurata che sono, corro!

Esce la Tata, scuotendo il capo

18


"Il fumo è quello che resta di noi" rappresenta una citazione adattata dal film di Almodovar Tutto su Mia Madre, in cui il personaggio Huma spiega l'origine del suo nome d'arte nella parola "fumo". 4

ANTIGONE Nessuno può capire... forse solo questo grigio mattino... la nebbia ecco, come entra in questa casa... la nebbia è tutto, il fumo è quello che resta di noi, quando non abbiamo più un corpo …4

19

Huma è Marisa Paredes, attrice spagnola (Madrid, 3 Aprile 1946)


Scena 2

Entra Ismene, con un abito bianco, ma quando vede Antigone accanto la finestra si irrigidisce, sbianca in volto, fissa il pavimento, la nebbia si è stesa su tutto il pavimento ANTIGONE Sorella...alla buon'ora ! ISMENE Spero che la notte ti abbia portato consiglio. ANTIGONE Immagino che a te invece abbia giovato un candido riposo, per la tua stupida e rosea pelle virginale... ISMENE Sorella, perché ti accanisci contro di me? Ti ricordo... che io sono l'ultima che ti è rimasta qui, l'unica consanguinea, al tramonto della stirpe di Edipo,padre nostro! ANTIGONE Non nominarlo...! Non insozzare il suo nome altissimo con la tua bocca traditrice ISMENE Tradimento...ma di che tradimento parli? Che ti passa per la testa questa volta? ANTIGONE ...Questa volta?

20


Il coro nella tragedia greca come in questo testo non è altro che l'intermediario pubblico-dramma: l'anello di congiunzione che sprona alla riflessione, che analizza assieme allo spettatore tutta la vicenda. Il coro è ignaro della vera natura del dramISMENE ma, conosce infatti solo la storia Si. L'ennesimo capriccio! Che mi da pena, che mi di Edipo ma non toglie il sonno, che affligge la mia tranquillità...ora le dirette consegvuoi fare sepoltura ...i beccamorti lo fanno..non le uenze che la stoprincipesse! Se aspiri a fare il beccamorto allora ria ha su chi l'ha faresti meglio a non buttare me nella fossa! subita: i figli. ANTIGONE 6 Si pone in evidenza la dicotoSe credi che onorare un amato fratello sia cosa indemia “te-noi” gna per una principessa allora la nostra Tebe merita Ismene vuole di perire sotto il bronzo argivo! puntare sul senso di colpa per ISMENE salvaguardare il suo interesse, Dei santissimi! Ora ingiuri la patria....e cos'altro ci l’obbedienza di tocca sentire? Ismene verso 5 Entra il coro, si siede in proscenio, spalle alla platea suo zio ha radici accomodanti, le Che altro pianifica la tua mente? Cosa vuoi fare? radici di chi non Oltraggiare nostro zio...che ti ricordo...ci da il susvuole tentare un sidio...quello che ti serve, altrimenti dovremmo cambiamento sobuttarci a far opere... non avremmo la tata... non prattutto per non avremmo servitù e la mattina dovremmo svegliarci 6 perdere lo status all'alba quo che ha in un determinato moANTIGONE mento. Io già lo faccio... 5

La Dea dell’Amore, W.Allen 1995

Teatro Greco di Asclepio, Epidauro: realizzato nel 340 a.C. su progetto dell’architetto Policleto il Giovane.

ISMENE Non riesci a vedere che te stessa? Non pensi a me? Hai dei doveri verso di me...siccome io non parlo...

21


ANTIGONE Che insinui? ISMENE ‌ Lo sai sorella! Abbandona i tuoi piani! ANTIGONE è troppo tardi

Ismene la guarda affranta, strozza il pianto sul nascere ed esce dalla stanza Scena 3

Entra Emone, allarmato ANTIGONE Amore mio... EMONE Che hai fatto? ANTIGONE Quello che ho fatto non ti riguarda, ho chiuso un conto. Un dovere filiale! EMONE Che c'entra il dovere filiale con l'atto di offesa che hai rivolto a mio padre? Tuo zio...Creonte!

22


Questa è solo il primo dei tanti lapsus che fulminei entrano nei discorsi di Antigone, sono messaggi criptici che lo spettatore e l'interlocutore non afferra subito ma che alla fine creano una chiara mappa dell'accaduto. Nel corso del ANTIGONE dramma verrà svelato pian piaQuel vecchio imbecille? Chi lo ha mai considerato? no il mistero delSe non fosse per la morte dei miei nobili fratelli, la morte, dell'agquello sporco vecchio non avrebbe nessuna voce in onia di un'intera capitolo sulla gestione di Tebe! famiglia. Un insieme di persone EMONE legate da uno stesso filo dramAntigone, bada a quello che dici! Io ti amo, ma il matico, il lutto vimio amore non può cingerti forte quanto le catene ene vissuto come che mio padre (il re !) ti metterebbe al collo per l'inelemento fondasulto che gli lanci! tivo della loro unione, Edipo ANTIGONE genera una reazione a catena, Ah..Eteocle, mio dolce, l'amore... che caldo mi cinge, un succedersi di in un letto nuziale che mai sarà nostro!7 accadimenti macabri di cui tutti EMONE 7

(confuso) Che dici? ANTIGONE Niente, niente... pensavo ai miei poveri fratelli, a Polinice soprattutto...lui che più sventurato giace insepolto. Lui, che non ha colpe...se non quella di aver scelto di esser contro tuo padre... EMONE ...e contro tuo fratello ...Eteocle ANTIGONE No Eteocle non c'entra! Lui è innocente...con i suoi riccioli biondi... ricordo ancora quando eravamo

23

per il momento sono all'oscuro.


Scena riproposta visivamente nella Visione n°2 8

In riferimento alla guerra di Tebe contro Argo, così come riportata nella tragedia originale di Sofocle. appena bambini e giocavamo spensierati nei cam10 Questo è il secpi... Allora noi tre giocavamo assieme, a far la guerra ondo riferimento io, Eteocle e...il povero Polinice! E nostro padre....e al sussidio che nostra madre... ricordo che da lontano ci guardavaviene versato ad no ed in loro si manifestava tutto l'amore familiare Antigone ed Ische il mondo ha mai potuto esprimere! Quali nobili mene, la natura genitori...ah...ricordo... del sussidio è ancora ignota. EMONE 9

Una critica che potrebbe essere direttamente rivolta alla nostra classe politica, alle convinzioni ed alle convenzioni di uno stato che è nelle mani della stes11

sa classe politica di vent’anni fa. Creonte non è diverso da Monti o Renzi, capi di stato decisi a tavolino senza l’approvazione dell’elettorato.

Sono passati gli anni! E poi, ti ricordo, Eteocle ha deciso di entrare in guerra contro Polinice, mio padre Creonte lo appoggiava, lui, almeno, aiutava a difendere la città di tuo Padre... Edipo! ANTIGONE Certo! Ma per suo tornaconto! Per poi lasciare il fratello sventurato ai cani! Prendere la nostra costituzione e buttarla al fuoco!8 Tuo padre...un despota! ...ecco cosa è tuo padre! Un babbeo che gioca a fare lo statista! Che fa e disfa, cattura, uccide, va alla conquista di altre terre, per ingordigia, per tracotanza!9 EMONE Cosa mi tocca sentire!...lui è il vegliardo della democrazia, i vecchi lo hanno voluto! E il popolo deve essere grato, altrimenti sarebbe anarchia, e tu, poi, non avresti il sussidio!10 ANTIGONE E chi sono questi vecchi per dare ordini, prendere decisioni? Il popolo di Tebe conosce il loro volto? Chi li ha messi lì dove sono? Sono stati eletti da qualche assemblea? Sono lì per anzianità? Perché solo gli stolti credono che la senilità porti saggezza! Per me la senilità porta demenza...Alzheimer semmai!11

24

I Sette contro Tebe, illustrato da Alfred Church, 1897.


13 L'amore che prova Emone nei conRiferimento sia al personaggio fronti di Antigone è semplice, segnato storico Enrico VIII, Re d'Inghilterra dalla gioventù, libero e spensierato. dal 1509 al 1547, sia al personaggio Emone è profondamente inconsapedel'omonimo testo teatrale di Wilvole dell'inadeguatezza di Antigone. liam Shakespeare *(1612) scritto in Non la conosce collaborazione così a fondo da probabilmente capire che per con il dramlei ogni possibile maturgo John Il coro degli anziani di Tebe sussulta futuro è già in Fletcher partenza definiEMONE to verso l'oblio. * Il rapporto tra Emone è un peril testo dell'AnAntigone, torna in te! Ma ti rendi conto di quello che sonaggio inerme, tigone e Shakevai blaterando? Noi avevamo un progetto,no ? Dovesecondario, sucspeare verrà vamo sposarci e vivere una vita felice, re e regina, 12 cube di tutto il trattato più apcose così!...ma dopo quello che hai fatto....lo sai... sistema che lo cirprofonditamente conda, è l'unica nella Visione N°3 ANTIGONE vera vittima in un lago di carnefici, Progetti, progetti!...e quali?! Un matrimonio, fastoda una parte il so...inutile e pomposo...tutti ci vedranno e sorriderpadre, fiero capo anno, con le loro facce stolte, bonarie. Si, sorriderandi stato, dall'altro no. Immagino la tata, al nostro matrimonio, indossa una rivoluzionil suo miglior abito, è candida, guarda! Non la riesci aria e dissidente già a vedere? È compiaciuta della sua piccola AnAntigone, vive in tigone...che finalmente ha messo la testa a posto! prima persona Ha messo un po' di sale in zucca ed adesso magari sgraverà anche una manciata di ragazzini,pensaun profondo conci!.... sistemarci?!Dare un nipote al Re...e poi? Poi?! flitto, ma non reEh!?... Essere deposta per una moglie più giovane, agisce ad esso, se bionda e magari dalla gamba più tonica, una tipetta non con un gesto tonica, fighetta dalla guancia rosea!...come Ismene, estremo come il mia sorella...va da lei piuttosto!...poco ci metterai a suicidio, segno farmi saltare la testa!...come ha fatto Enrico13...ah! evidente di come Che credi?! Io conosco voi uomini di teatro! Non in lui il dramma credere di farla a me! Enrico VIII d’Inghilnon abbia portaterra ritratto da Hans Holbein il Giovane tra to coscienza o riEMONE il 1539 e il 1541 flessione ma solo una forza impetEnrico? Chi sarebbe? uosa e distruttiva. ANTIGONE 12

Lascia stare! È inutile continuare a discutere. Facciamo così...

25


Antigone definisce Emone suo fratello creando così una forte ambiguità, rimarcata dalla sua precedente affermazione riguardo Eteocle. 14

EMONE Non sei lucida, non sei lucida! Adesso vorrei che tu ti fermassi a ragionare, ra-gio-na-re! Tu non eri lucida questa notte, durante il tuo reato! Voglio crederlo! E non so che demonio ti ha consigliata, ma faresti bene a scrollarti dalle spalle i tuoi cattivi consiglieri, e ascoltare invece me! Nega tutto Antigone! ANTIGONE Io sono sempre lucida, a dire il vero, di notte più che di giorno...quello che ho fatto è giusto così...se tu mi ami come dici di amarmi, fratello mio14, seguimi pure nella fossa!

Antigone esce EMONE Che delirio! Che dolore viene dal mio petto...soffro perchè tutto è scritto. Carta canta, ho promesso il mio cuore alla donna sbagliata, adesso non posso tirarmi indietro, la mia strada è segnata!

Entra Ismene, puntatore luce sui due che si stringono le mani EMONE Hai visto dov'è andata tua sorella? ISMENE è di la! Buttata nel letto...ha lo sguardo fisso al soffitto, gli occhi sgranati, dovrei chiamare il medico... oggi è peggio di ieri...domani sento che sarà ancora più pesante...forse è meglio consegnarla adesso.

26


“Coro: Ecco. Ora la molla è carica. Non deve far altro che scaricarsi da sola. è questo che è comodo nella tragedia” tratto dal testo Antigone di Jean Anouilh trad. di Andrea Rodighiero 15

EMONE Lascia stare. Non credo ci sia tempo. La molla è scattata, il meccanismo del dramma è iniziato.15 Non ci resta che guardare e soffrire, silenzio.

Emone e Ismene, entrano nel gruppo del coro, che di spalle osserva la scena Si chiude il sipario fine prima Atmosfera.

27


Intermezzo tragicomico che ricalca le riflessioni metateatrali presenti molto spesso in Brecht. In questo caso la guardia incaricata della sorveglianza del cadavere di Polonice si lascia andare in una vignetta che sdrammatizza INTERMEZZO16 tutto ciò che è stato rappresentato Sulla scena dei macchinisti si adoperano per accendere finora ma allo stun falò mentre il coro si posiziona dietro il luogo deputato. esso tempo cerca Entra una Guardia parla tra sé e sé un dialogo ed un confronto con il GUARDIA pubblico, svela di essere un attore e Sciagurato che sei! Meschino! Infame e traditore! si rammarica per Cosa ho fatto di male agli dei lassù ? Sono solo un aver avuto una uomo, piccolo piccolo...insignificante...uno scarafparte così infelice aggio! Ma che dico! Un verme...Sire io la prego! Sua nel dramma regalità ...io la scongiuro...! Ho cercato di fare del mio meglio, signore! io...io... non era il mio turno, Sire! Avevo preso sonno in quel momento... e quindi … ah! No! Ecco cosa dirò : “Sire, i miei colleghi, non io! I miei colleghi, loro, solo loro hanno lasciato la postazione ed ecco che...!” ma no!No!No! Non funziona idiota! Non mi crederà mai! È palese la mia colpa, la mia mancata vigilanza del cadavere mi farà cadavere! Se oggi rotolerà una testa sarà la mia di certo! Non quella di..... E voi ?! (Indica il pubblico) oh no,no no! Avete sentito tutto! Avete visto! Parlerete... lo direte al Sire illustrissimo! Ah sciaguratissimo, ah miserrimo! Sconsolato (si butta a terra, gambe all’aria) ... e senza testa (Fa segno sul collo) ...per aver badato male ad un cadavere! Puff! Entrare in un dramma per perderci la testa...ma chi me lo ha fatto fare?! Il mio agente mi diceva (Tira fuori sacco di monete) “Accetta questa parte, prima piccole comparse...e poi sarai anche un Amleto!”. (Cambia Tono, diventa terribilmente serio) Sapete, io conoscevo il cadavere...o meglio, conoscevo il cadavere vivo...si! Polinice...non era male come ragazzo, di buon cuore, audace, fiero e di nobile 16

28

Bertold Brecht


Gli elementi caratterizzanti del secondo atto/atmosfera sono il fuoco e lo specchio. Il colore caratterizzante è dunque il rosso con le sue gradazioni dal grigio al rosso fuoco. Il fuoco 17

Indigeni attorno al fuoco, disegno di John White (1540-1593)

rientra nella categoria degli elementi della natura ma non solo, infatti il fuoco è nelle culture nord americane un elemento profetico e divinatorio (spesso associato al consumo di peyote). Inoltre lo spazio richiama l’usanza primitistirpe...forse l’unico suo difetto era....la sorella...! va di aggregazione attorno ad Il coro che si agita e sussulta interrompe il monologo un focolare predella guardia, il fuoco divampa all’improvviso ed entra uno 17 sente in tutte le specchio. culture come momento di ritrovo, riflessione e discussione. Il fuoco è un elemento ancestrale, mistico, circolare. Lo specchio invece è una libera citazione del romanzo fantastico “Attraverso

le specchio e quel che Alice vi trovò” di Lewis Carrol scritto nel 1871. Lo specchio rappresenta una sorta di portale da cui entrano ed escono personaggi, storie e rivelazioni. Lo specchio è sempre presente nell’Atmosfera e può essere considerato, oltre che un elemento di scena, un personaggio indipendente, dotato

Illustrazione originale di John Tenniel per “Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò” di Lewis Carroll

29

di una sua realtà oltre che la semplice riflessione psicologica di un personaggio.


Edipo riflesso nello specchio non riconosce nelle prime battute la figlia, se ne ricorda solo in seguito. Comportamento sospetto considerando che il riflesso della figlia si intreccia con quello del padre creando un’ identità. Il dialogo tra i due può essere considerato benissimo un monologo 18

Pensiero estrapolato da un testo dei Baustelle L’indaco dell’album I Mistici dell’Occidente (2010) “in fin dei conti c’è un azzurro che fa piangere oltre le nubi” 19

“Edipo si sedette, si tolse gli abiti sporchi, si fece lavare e vestire dalle figlie e con loro intonò il lamento funebre. Appena terminato il canto, si sentì la voce di un dio che chiamava Edipo. Subito dopo risuonò un altro tuono, così ATMOSFERA II forte che Teseo si coprì la faccia col Visione n°1 mantello. Quando tolse le mani Attraverso lo specchio dagli occhi, Edipo non c’era più, Antigone fa capolino attraverso lo specchio, timorosa. Entra scomparso per in scena. Lo specchio si apre e si chiude dietro di lei come sempre.” un portale, Antigone si siede ai piedi dello specchio inizia a guardare prima il coro, che esce poi lo specchio e qui compare riflesso il padre Edipo EDIPO Ehi tu...chi sei, tu?18 ANTIGONE ...Padre!

Silenzio L’immagine dei fili che trattengono le gambe di Antigone è ripresa dal film Melancholia di Lars Von Trier 2011. Può essere anche collegata al mito delle Moire, figlie di Zeus e Temi, che rappresentano l’ineluttabilità del destino 20

Padre, sono io...sono stata coraggiosa, padre, oh amato padre, lo vedi questo cielo così blu? Lo trovo così bello, così blu che mi fa venir da piangere.19 Sento che mi avvolge, mi stringe tutta come faceva il mio caro Ete...Emone, si Emone! Io vorrei abbandonarmi come in caduta libera, lasciarmi andare svincolarmi da questi fili, fili di lana tesi dalla morte che mi stanno trattenendo!20 Padre, tu li vedi? Vedi...questi fili di lana, non li ha stretti la balia attorno alle mie caviglie...ma la morte li ha filati per legarmi a sé, così da non poterle sfuggire più

Fotogramma dal film Melancholia, Lars Von Trier 2011

EDIPO Le Moire Cloto e Lachesi intente a tessere il filo del fato. La Moira Atropo siede nell’attesa inesorabile di reciderlo - John Strudwick, A Golden Thread

Io non so cos'è morire

21

Edipo resta una figura fantasmatica per tutto l’atto, per lui 21

non si può parlare di morte, nel senso fisico del termine, secondo il mito la sua fine è più simile ad un ascesa divina come sottolineato da questo passaggio:

(Un 30

filo

prezioso),

1885

(olio

su

tela)


L’immagine mi è stata suggerita dal testo della canzone Violet delle Hole presente nell’album Live Throught This (1994) “And the sky was made of amethyst And all the stars were just like little fish” di cui la ANTIGONE traduzione “E il cielo era fatto di Morire è...come liberarsi!Si... Se solo la morte ametista potesse fermare questa sofferenza E tutte le stelle erano proprio EDIPO come pesciolini” Sofferenza... 23 Antigone infine crolla davanti ANTIGONE all’evidenza di aver commesSoffrire si. Se solo questa sofferenza potesse alleviaso un reato, che re questa agonia... Padre, io non so più a chi credesempre in precere. Vedi quelle stelle laggiù? denza non voleva attribuirsi come EDIPO tale. Da qui il padre la riconoSi, io le vedo...non so tu cosa veda però. sce, riconosce in lei le sue stesse ANTIGONE 22

Gustav Moreau, Edipo e la Sfinge (1864)

Sono stelle immutate che mi guardano come piccoli pesci in una pozza di ametista22 troppo affollata... sono proprio convinta che se allungo una mano sono in grado di afferrarne una e stringerla a me.. EDIPO Provaci, io ci riuscii. ANTIGONE Vorrei tanto toglierli il respiro, la vita (il respiro di Antigone si fa affannato) il soffio vitale che ci spinge a commettere... Padre non sono stata una brava ragazza.23

31

colpe. Ha inizio il processo di identificazione drammatica e psicologica, un’ intersezione di intenti e di riflessi tra padre e figlia, matrice e risultato.


Riferimento al lamento funebre di Antigone nell’originale di Sofocle 24

Il termine matrice viene usato nel contesto dell’analisi matematica, ho voluto utilizzarlo per indicare il ruolo materno EDIPO appunto per dargli un accento Ah si...mi ricordo di te...Antigone, no? Non Ismene, scientifico e mecl'altra! canico. Il dramma inesorabile ANTIGONE che coinvolge Edipo e la sua faHo amato e sbagliando l'amato ho sepolto e venermiglia non è imato l'altro. Ma ora in fin dei conti non so cosa conta putabile a delle veramente, non so se ne è valsa davvero la pena, scelte personali, forse avrei dovuto lasciar correre, lasciare che delle ma ad uno schebestie dilaniassero la carcassa dell'amato fratello, ma drammatico invece ora sono vedova prima di moglie e orfana preciso e definiprima di madre e l'unico letto nuziale lo spartirò con to nella mente la morte24 !...Padre consigliami...Padre aiutami! dell’autore EDIPO 26 Edipo, secondo il mito, dopo (Si atteggia a narratore) aver scoperto del Nacqui figlio di Laio,senza saperlo già re di Tebe,e ignaro della mia sventura, ignaro del mio sangue suo incesto desegnato da una colpa irrimediabile. Dovetti giacere cide di cavarsi gli con la mia stessa matrice25. Il destino è infallibile. È occhi. Egli sfiduprima di noi, e noi siamo in gabbia dentro di esso. cia la psicoanalisi Ho fatto del bene in verità, ho salvato Tebe da una come mezzo risosfinge, e nel prendermi il premio sono caduto... calutivo di tale conduto rovinosamente ...tanto in basso e tanto nel buio flitto, ritiene più da non riuscire più a guardarmi allo specchio. Ed proficuo evitare è stato così che dopo aver scoperto le mie colpe ho di guardare, di deciso e preso atto che i miei occhi non avrebbero guardare anche retto altre verità o difetti così me li cavai fuori dalle dentro di sè. orbite , con un cucchiaio e fu sicuramente meglio di una seduta d'analisi...26 25

ANTIGONE Sapessi padre quanto ho sofferto! I miei occhi rifiuterebbero di cavarsi via!

32

Aleksander Kokular, Edipo e Antigone 1825


28 Intervento macabro ma allo stesè evidente che qui parla Antigone so tempo comico di tipo brechtiano, e non Edipo, Antigone si vuole conEdipo intona questa filastrocca per vincere a diffidare dell’aiuto dello smorzare la tensione del dialogo, è stato e della possibilità di un comproun modo per far uscire il pubblico dal messo dramma, per aumentare la consapevolezza che EDIPO questa è “solo” una storia. Una Io so benissimo, figlia mia,che hai patito almeno storia che è allo quanto me, ti consiglio vivamente di strapparti gli stesso tempo esocchi e bruciarli... tranea ma intima dello spettatore ANTIGONE “Quando il rapporto tra opera Un sacrificio organico quanto mai vano padre... e pubblico si staperché sentirei tanto il fuoco del rogo su cui mi fabiliva sulla base ranno ardere, quanto il lento gelo di una cella in cui dell’immedesiper sempre riposerò... e so, benissimo, che finirò per mazione, lo spetsentire i vermi mangiare le mie carni, che ignude nel tatore poteva vefango cadranno e periranno negli anni... anni che dere solo quello vivrò in cella e che mi sembrano già infiniti, già fin che vedeva l’eroe troppo crudeli... Padre non so cosa fare! Padre ma del dramma e che devo fare? poteva provare solo le emozioni EDIPO e i sentimen(Con tono canzonatorio) ti suggeritegli Fatti un giretto, una giravolta, riposati un poco gli dall’atmosfera occhi, fintanto che li hai attaccati, stirati il collo...con delle situazioni una fune..o fai un capitombolo da una rupe!27 sceniche. Le (All'improvviso irascibile) percezioni e i E Combatti! Combatti! Combatti! fino all'ultimo sentimenti delrespiro contro i miei usurpatori... guardati dal re lo spettatore si Creonte e da quel suo indovino, non meno scaltro, uniformavano Tiresia..loro vorranno imprigionare il tuo corpo a quelle dei pere la tua mente..diranno di volerti trarre in salvo, sonaggi in scena diranno che potrai godere di nuove immunità28, ma e il teatro non non fidarti mai di loro... si prenderanno la tua testa consentiva reazie banchetteranno sul tuo corpo inerme...vogliono oni sentimentali chiuderti là, guarda! dietro la collina in un tumulo proprie. Usando edificato apposta per te. la tecnica dello straniamento lo ANTIGONE spettatore è posto di fronte alla sceLo riesco a vedere! Si Padre! Ma è terribile! E Perna in modo critico e su essa opera 27

una riflessione, delle considerazioni libere e non più guidate dall’autore”. B. Brecht

33


Spesso i personaggi di questo dramma vengono riassorbiti dalle ombre, tornano nell’oscuro limbo da cui provengono. Ciò richiama alla memoria il cortometraggio diretto da Akbar Alizad “Come and Go” di Samuel Beckchè mai padre? Che colpa ho io? ett in cui le tre protagoniste enEDIPO trano dal buio ed escono in esso. è il loro modo di sconsacrare per sempre la memoria di Edipo re di Tebe...Hai fatto solo il tuo dovere filiale, ora di petto affronta l'ultimo oltraggio rivolto verso tuo padre... ricorda sempre che sei figlia di Tebe, figlia di Edipo, a sua volta figlio di Laio, senza saperlo già re di Tebe,e ignaro della sua sventura, ignaro del suo sangue segnato da una colpa irrimediabile. … 29

Fotogramma tratto da “Come and Go- Beckett on Film” di Akbar Alizad

Mentre Edipo svanisce lentamente Antigone continua la sua ultima frase da "figlia di Tebe a colpa irrimediabile", e la ripeterà per altre tre volte in un climax ascendente, in seguito indietreggia nel buio29 ed esce di scena assieme allo specchio

La fine di Edipo, Henry Fuseli 1784

34


La visione n°2 vede un dialogo varie forme come guida, messaggetra politici, tra medici tra figure istiro o contadino. Il suo divertimento tuzionali che magheggiano tra loro è quello di far smarrire la strada ai a discapito, o per il favore, della citviaggiatori. Almeno in parte dunque, tadinanza. Il messaggio che passa Creonte è uno spirito guida malevolo in questa scena che si diverte a è la negatività sviare i propri citdi un sistema tadini e uditori, rappresentativo mostrandosi acVisione n°2 indiretto della condiscendente 30 democrazia, la prima, dispotico La politica sommarietà con e autoreferencui può essere ziale poi. Entra il coro, alimenta il fuoco del falò presente in scena, le eletto un capo di luci diventano rossastre e sulla scena tutto è intriso di ros32 governo al posNon meno imso. Il coro si posiziona dietro di esso. Entra Creonte con un 32 to di un altro, portante del babastone e un libro “Diritto Costituzionale” . Si aggira furisenza che la citstone il libro di bondo prima, perplesso poi intorno al falò, mentre il coro tadinanza abbia “Diritto Costituzbisbiglia gli oneri di un capo di stato e articoli della nostra espresso diretta ionale” dovrebbe costituzione preferenza, e non rappresentare il solo. Creonte si codice unico a cui CREONTE propone come il riferirsi per govnuovo che avanernare un paese, (Adirato) za, si profetizza mentre vediamo Tacete! Per Dio! portavoce di una che Creonte se ne nuova forma di beffa e lo scaglia Il coro indietreggia nel buio fino a scomparire, mentre Cre31 governo su misunelle fiamme. onte butta nel mucchio di legna il bastone , continua ad aggirarsi freneticamente intorno al fuoco. Entra tiresia, e si ra dell’esigenza Salvo poi citarlo scambiano uno sguardo compiaciuto33, Creonte prende e del cittadino, ma e contrapporlo nel falò butta anche il libro sembra più ina quelle “leggi cline al compiadei fatti” e “leggi TIRESIA cimento dell’udioccasionali” (legtorio che alla gasi decreti legSire... reale esigenza di ge) che aiutano il riforme, in quesprocesso demoCREONTE to caso del settore cratico, secondo ospedaliero. lui. Ma fammi il favore! Non chiamarmi così, è antico, usurato, ora la legge, grazie a me, è uguale per tutti, 31 33 Creonte nella L’intesa quasi per tutti...ma proprio tutti34 guida del popolo maliziosa della usa un bastone, classe politica TIRESIA il riferimento di34 retto è quello ad Esasperare (ironico) una figura pastoil concetto di E grazie... rale, riferimento uguaglianza aiproprio all’ottica uta Creonte a cristiana. Mentre sminuire poi il 30

un secondo livello interpretativo vede l’origine di questa immagine nella figura mitologica del Rubezhal, leggendario spirito delle montagne dei Riesengebirge. Nelle fiabe appare in

concetto di legalità e la sua duttilità strutturale. 35


Si rivela il Creonte dispotico e attaccato al trono. Lui è sia un nuovo legislatore che un vecchio monarca. Vive di una dicotomia anacronistica e surreale, che lo porta inesorabilmente verso la contraddizione. CREONTE 35

C'è poco da scherzare, non è da tutti garantire ad ogni lavoratore presso la corte e alle maestranze un salario fisso, fisso che non cambia, lo sai cosa vuol dire? TIRESIA Io vengo pagato “a profezia” CREONTE Rubezahl raffigurato su di un francobollo tedesco

Con iva? Lo spero TIRESIA Non ho con me il blocco delle fatture, ma potrei dimostrarlo CREONTE Si va bene, lasciamo stare va! Dicevo, io Creonte, ho garantito cure a tutti i malati di Tebe, non come i vecchi monarchi, che viziavano solo i loro porci interessi! Io ho curato tutti! ...i miei sostenitori TIRESIA Ah ecco! CREONTE Eh si, certo! Altrimenti che democrazia sarebbe? Si è liberi di scegliere, me!35

Immagine raffigurante il Rubezahl

TIRESIA Sire, volevo esporle un problema

36


Si riferisce al coro, che rappresenta sia la voce degli anziani di Tebe quindi il popolo, sia una voce interna, potremmo chiamarla coscienza del politico. 36

CREONTE E Basta, basta con questo “sire”! Io sono la legge! Unico veicolo di salvezza per la povera Tebe ,che a causa di scaramucce tra principi capricciosi è scivolata giù nel baratro...dal quale io l'ho salvata e illuminata. TIRESIA Ricordo con orrore i giorni di battaglia, da cui, in ogni caso non siamo lontani... CREONTE Ti riferisci ad Argo? Ma fammi il piacere vecchio! Vedi il concetto moderno di guerra vuole che si porti la battaglia fuori casa, non sotto le mura...potremmo chiamarle...missioni TIRESIA Di pace? CREONTE Va via! Che vuoi? Eh? Ho già abbastanza ronzii intorno a me36 TIRESIA Coscienza? CREONTE Pulita. Ora vattene o di grazia motiva la tua presenza al mio cospetto TIRESIA

37


L’argomento della malattia mentale viene sempre eclissato con giri di parole, si tende ad esorcizzare un problema. Da una parte Tiresia non è chiaro nell’esposizione di un problema e di una richiesta, dall’altra Creonte si Vede sire...volevo dire signor legislatore, ci sarebbeadagia su questa ro delle questioni... insicurezza espositiva per agCREONTE girare il problema, schivando le Ancora? Tra chi? Tra il fabbro e il mugnaio? Opproposte e le ipopure il bovaro che continua a lamentarsi del vicino o tetiche soluzioni. dei lupi? Villani. Seccatori. Io Lavoro 37

Citazione da Rossini, Il barbiere di Siviglia: Bartolo ingannato dai travestimenti del Conte e dagli intrighi del versatile Figaro con l’astuta Rosina ha un giramento di testa 38

“ROSINA, CONTE E FIGARO L’amico delira, la testa gli gira. Ma zitto, Dottore, vi fate burlar.” Atto II Scena 6. La citazione è fuori contesto ed è unicamente definita dalla teatralità della situazione e dalla recitazione della guardia

Fotogramma tratto da Qualcuno Volò sul nido del Cuculo di Milos Forman, 1972

TIRESIA Niente del genere. È una cosa...un tantino più seria. Vede in città c'è sempre più bisogno di rimodernare e rendere consono quell'ospedale...il centro di accoglienza, per i disagiati...è importante, dopo la guerra molti se ne sono andati...di testa!37

Entra la guardia GUARDIA Sua maestà, sua maestosità, sua illuminata e somma conoscenza ! CREONTE Creonte! GUARDIA La testa mi gira, la testa mi gira!38 CREONTE Dategli una sedia, per favore. Volete per cortesia far finire tutto questo teatrino? Fatti, io mi occupo di fatti, solo fatti

38

Gioacchino Rossini fotografato da Etienne Carjat, 1865


Proverbio che deriva dal latino Relata refero = Ripeto quanto mi è stato riferito Locuzione latina (di origine greca), usata per precisare che non ci si assume la responsabilità della notizia riportata più GUARDIA comunemente Ambasciatore I fatti sono oscuri, sire, fattacci! roba in cui io...io non porta pena. non c'entro niente 39

(si stringe il collo tra le mani, poi sospira) CREONTE E parla ! Diamine ! GUARDIA Ecco...sarò sintetico...Cadavere sepolto, le esequie le ha fatte Antigone, la principessa. Ora tolgo il disturbo se permette...corro CREONTE Fermo, fermo! Che non sia io a scoccare la freccia che ti taglierà la gola... Tu non andrai proprio da nessuna parte. In prigione. E Muto TIRESIA Non è saggio. Messaggier39 non porta pena, si suol dire... CREONTE Si dice, lo so. Ma questo messo del malaugurio, porta eccome una pena! Ti spiego: Antigone è la principessa di Tebe, per oscuri motivi è anche ben voluta dal popolo...io non posso proprio metterla al rogo o imprigionarla come una qualsiasi TIRESIA Ma la legge non è uguale per tutti?40

39

Costretto dall’evidenza e dalla profonda incongruenza del suo pensiero Creonte è obbligato a svincolarsi da una netta risposta e tenta in ogni modo di aggirare il discorso e di proporre nuove motivazioni ai suoi gesti. 40


CREONTE Certo che lo è! Ma quello zuccone di Emone mio figlio, sicuramente non lo riesco a scaricare a nessun'altra donna...e vedi ho bisogno di un erede col sangue reale. TIRESIA Ma lei non ha appena detto che rappresenta un nuovo potere? Niente più monarchia, cose così? CREONTE Si, infatti, ma il popolo non è ancora pronto per capire la portata del mio cambiamento, sai com'è... da lume quale sono potrei essere frainteso..e noi non vogliamo questo!

Silenzio TIRESIA Ecco....io vedo...sto avendo una visione! CREONTE Bene! Racconta! TIRESIA Avremo il ferro argivo sotto le mura, presto presto! E Tebe,allora, sarà senza signore! CREONTE Ricorda che il vitalizio che ti ho promesso non

40


In Grecia la forma più antica del responso profetico era in versi, in genere esametri, assai più raramente in trimetri giambici; soltanto più tardi si ebbero responsi in prosa. I responsi erano sovente ravvolti in un velo di oscurità include pessime e fasulle profezie. Quindi vecchio 41 che li rendeva più strampalato raccontami qualcos'altro! misteriosi e venerandi e insieme GUARDIA opportunamente elastici. Sire io vado allora, scusi il disturbo 41

CREONTE Idiota fermo! Stammi a sentire bene, vai pure, ma nessuno sappia che Antigone ha seppellito il fratello, nessuno sappia della sepoltura...se si sparge la voce, sei morto.

La guardia esce pallida TIRESIA Stavamo dicendo...l'ospedale...ecco, ci sarebbero dei lavori da fare, dovremmo istituire nuovi medici, nuovi assistenti. Creare una giusta rete di prevenzione, e di cura per chi ha bisogno. Il sistema medico deve essere migliorato e la tutela del paziente è troppo trascurata... CREONTE Si, si! Vedo cosa riesco a fare, voglio solo il meglio per i miei sudditi. E anche loro lo sono. Ora aiutami...cosa dovrei fare con Antigone, certo è un bel cruccio! Penso a cosa potrebbe implicare tutto ciò... Emone non ce lo vedo...vedovo...non mio figlio! Allo stesso tempo, da legislatore, io sono tenuto a far rispettare il mio codice. Il divieto era chiaro. Nero su bianco. Vietato porre sepoltura sul defunto principe di Tebe. Ah! Questa seccatura mi mancava... vedi questi sono i fatti che prima ti dicevo, quelli che mi fanno diventare grigi i capelli! All'ospedale dopo ci penseremo!

41

Oracolo Delfico di John William Godward, 1899


In verità per Freud il Super-io è costituito da un insieme eterogeneo di modelli comportamentali, oltre che di divieti e comandi, e rappresenta un ipotetico ideale verso cui il soggetto tende con il suo comportamento. «È una sorta di censore che giTIRESIA udica gli atti e i desideri dell’uoNon è detto, mio caro, che una cosa escluda l'altra. mo». Attraverso Come ente rappresentante lo stato, secondo la teoria tale istanza si freudiana, tu sei il super-io che modera l'impulso determina un dell'io...segui il mio ragionamento? Hai mai letto meccanismo che Freud?42 porta alla frantumazione dell’Io CREONTE ed alla sua successiva modificaA dire il vero no, ma continua zione, in quanto vengono da esso TIRESIA assimilati modelli derivanti da Ecco esiste questa teoria che identifica nello stato imposizioni alla figura che ha il compito di limitare l'estro, per trui. Il Super-io, così dire, di quei cittadini che altrimenti si darebinfatti, scaturisce bero all'omicidio, al fratricidio e giacerebbero con i dal bagaglio culproprio genitori e con i propri consanguinei, ecco tu Creonte. Tu sei super-io. Tu, legislatore hai il diritto turale e formatidi moderare il tuo popolo, oltre che di guidarlo! vo acquisito sin dall’infanzia dai CREONTE genitori ed in seguito da altri Mi piace, continua. eventuali educatori. TIRESIA 42

Io vedo delle possibilità. Ecco, vedo e credo che sia necessario rafforzare i metodi di contenimento ospedaliero, con nuovi rimedi scientifici ! CREONTE Ancora con questo ospedale? Per favore limitati ad indicarmi come compiacere al meglio il mio uditorio

(Entra il coro e da dietro il falò scruta i due politici)

42

Sigmund Freud, 1926


Creonte si appella più volte ai “Fatti”, come una giustificazione a poter modificare dei decreti in base alle singole evenienze. La versatilità della legge non rappresenta sempre un fattore positivo, ma un demagogo sa sfruttare pienamente le possibili TIRESIA risorse di un codice civile aperto Se mi lasciassi finire! Arrivo al punto, io penso che bisognerebbe prendere dei provvedimenti per la nostra Antigone che includano una costrizione... 43

CREONTE Provvedimenti? Forse vecchio non hai capito cosa intendo! Questa storia non è mai esistita! Troveremo un'altra soluzione. E per l'ospedale si vedrà! Ora sono seccato. Troppi fatti, troppi! TIRESIA Anche se ho un dubbio...a dire il vero CREONTE E dimmi quale sarebbe? TIRESIA Dubito, da uomo quale sono, che un altro uomo da solo possa essere considerato un super-io, uomo che regola uomo...e chi penserà a regolare il criterio del super-io? CREONTE Ma io seguo le leggi, leggi scritte! Definite ! Le leggi, appunto, dei fatti!43 TIRESIA Quali? Quelle lì? (Indica il falò) o quelle che fai volta per volta? All'occasione?

43


Così Creonte finisce di nuovo in contraddizione: da super-io deve saper limitare l’estrosità del suo popolo ma allo stesso tempo lui usa l’estro per uscire da situazioni scomode come il caso “Antigone” 44

Si riferisce ai metodi costrittivi negli ospedali psichiatrici, come camice di forza e reclusione in isolamento 45

CREONTE All'occasione un legislatore deve saper mostrare il proprio estro e la propria inventiva ecco!44 TIRESIA Io non saprei...sire ! Forse è il caso di aprire un consiglio, con gli anziani di Tebe per decretare cosa sia veramente giusto, cosa sia adatto per Antigone e per altri...io stesso a volte dubito dei nuovi metodi sperimentali.45 CREONTE

George Georgiou, progetto fotografico “Between the Lines”, 1992-2002, Kosovo e Serbia

Non ci sto capendo niente! Lascia stare gli anziani. Ho detto che di questa storia nessuno deve sapere niente! E quando dico nessuno (inizia a bisbigliare) intendo sopratutto loro (indica il coro) non portano mai un buon consiglio, sono vecchi e pettegoli...lavandaie perlopiù! Francamente credo che dovrò sbrigarmela da solo...l'intera faccenda! Come se non avessi già mille impegni! Ora devo solo cercare di cavarmi fuori da questa situazione, senza cadere in contraddizione e senza nuocere alla principessa di Tebe...

Il fuoco si fa più debole, tremola e il buio avanza sulla scena, solo un puntatore resta sui due politici TIRESIA (Si avvicina all'orecchio di Creonte) Il complesso edipico indica un insieme di desideri sessuali ambivalenti che il bambino prova nei con-

44


fronti delle figure genitoriali. Si tratta di un atteggiamento ambivalente di desiderio di morte e sostituzione nei confronti del genitore dello stesso sesso e di desiderio di possesso esclusivo nei confronti del genitore di sesso opposto. Questi sentimenti sono non solo ambivalenti ma anche vissuti negativamente , cioè i ruoli dei due genitori si scambiano alternandosi. Edipo non conosceva i suoi veri genitori, essendo stato a questi sottratto ancora infante. L'uccisione del padre e il rapporto con la madre sono stati perciò involontari e causati, paradossalmente, dal loro desiderio di sfuggire al destino così come lo avevano sentito annunciare dall'oracolo. Si potrebbe parlare, in questo senso, piuttosto di complesso, o sindrome, di Laio e di Giocasta, i genitori di Edipo stesso. Si parla anche di psicodinamica di carenza e quindi il tutto si riduce a nient'altro che un modo per invertire le reali responsabilità delle dinamiche inconsce nelle relazioni intra-familiari. CREONTE (prima perplesso, poi come sorpreso e pensieroso subito dopo) E dunque di nuovo...incesto!

La scena si oscura, il coro frettolosamente porta via i resti del falò e dal rosso vivo del fuoco si passa prima ad un rosso scuro sempre più grigio, fino a che la scena è pervasa da una luce gialla funerea

45


Das Unheimliche è un aggettivo cristiana le ceneri sono simbolo della sostantivato della lingua tedesca, penitenza ed il primo giorno di quautilizzato da Sigmund Freud come resima (caput jejunii) è considerato di termine concettuale per esprimere in particolare devozione.”(Ivana Palomambito estetico una particolare attiba, Corriere della Sera). tudine del sentiCito inoltre un mento più generpasso dalla Ceico della paura, nerentola dei Visione n°3 che si sviluppa Fratelli Grimm quando una cosa “La fanciulla anIncontri al cimitero (o una persona, dava ogni giorno una impressialla tomba della In scena entra un carro con il cadavere del defunto Polinice one, un fatto o madre, piangeva (da destra verso sinistra) seguito da Antigone che nelle mani una situazione) ed era sempre giunte ha un mucchietto di sabbia viene avvertita docile e buona. come familiare La neve ricoprì ANTIGONE ed estranea allo la tomba di un stesso tempo porbianco drappo, Ti ricordi, fratello, quando la nonna ci raccontava 46 tando al soggetto e quando il sole del sinistro Sabbiolino ? Con la sua sabbia perturangoscia unita l’ebbe tolto, l’uobante ci avrebbe donato sogni e colori, e ci avrebbe ad una spiacevmo prese moglie portato in dono delle visioni. Ecco ora voglio donarti ole sensazione di di nuovo[...]La l'ennesima visione, quella finale. Il passaggio dalla confusione ed essera, quando era vita alla morte non è poi così crudele. Dimmi frateltraneità. Il critico stanca, non anlo, ti ho fatto del male? Questa terra guarirà le tue letterario italiano dava a letto, ma ferite 47 Francesco Orlandoveva coricarsi (sparge sul capo e sugli occhi la sabbia ) do di impostazinella cenere acora fratello va! È tardi ormai per me...prima che sorga l'alba avrò confessato e poi sarò di nuovo in one freudiana canto al focolare. tua compagnia, sperando di aver rimosso ogni tuo ha tradotto il terE siccome era rancore...addio, addio. mine con “sinissempre sporca e tro”, traduzione impolverata, la In scena entra un secondo carro che transita in direzione che ho trovato chiamavano Ceopposta al carro di Polinice (da sinistra verso destra) più calzante nerentola.” Essa nell’atmosfera apppunto coniANTIGONE del dramma. ugandosi con la cenere trova una Fa silenzio fratello, non siamo soli in questa gior47 Il gesto rituale sua identità leganata desolata...all'alba non sono sole le anime in che Antigone ta sia alla morte pena, guarda lì! Che graziosa fanciulla, l'abito nero compie in medella madre che è così ricco, non è come i nostri abiti, che sia una moria del fratello alla sua rinascita principessa persiana? O cinese? Mai visto abito così 48 Polinice si carica infelice dopo il raffinato e stravagante...eppure è tutto nero ! E chi di un duplice siglutto. è quel giovane? Ha un espressione così sofferente... nificato. Il primo Il secondo livello turbato...chissà cosa lo preoccupa...d'altronde in me livello di senso è di senso invece potrebbe vedere esattamente gli stessi sentimenti... legato alla simborichiama il gesto logia delle ceneri intimidatorio del come elemento sinistro Sabbioli46

di morte e purificazione. “Fra gli antichi Egizi e i Greci (ma anche arabi e giudei) era espressione di lutto cospargersi il capo di cenere, sedersi o rotolarsi nella cenere. Nella religione

46

no Freudiano e carica di mistero un gesto dietro il quale si nasconde un macabro meccanismo psicologico, un meccanismo di negazione e di occultamento nel rielaborare una colpa.


Si introduce in scena e nel dramma un elemento fortemente dissonante, estraneo dal contesto della Grecia, così come la conosce la nostra protagonista. Antigone non conosce realmente il personaggio che sta entrando in Mentre il carro sparisce in quinta il giovane che lo seguiva scena, e di consi ferma ad osservare Antigone, la incuriosisce parecchio, seguenza non ne quindi decide di aspettare una sua parola riconosce nemmeno i costumi, ANTIGONE a lei sembrerà di vedere un qualAnche tu qui così presto? Doveva esserti molto cara cosa di orientale, questa fanciulla! lontano e affascinante. GIOVANE 48

Più cara di una sorella, si. Se n'è andata presa dal fiume. ANTIGONE Il dio fiume è stato crudele a portarti via una così dolce e giovane sorella.... GIOVANE Non era proprio mia sorella ANTIGONE E cosa? La tua promessa sposa? GIOVANE Quasi, non proprio...non ero giusto per lei... chissà ANTIGONE Anche io avevo un promesso sposo...era bellissimo GIOVANE è lui?

47

Disegno di Ernst Theodor Wilhelm Hoffmann per il suo libro Der Sandmann (trad. it.: L’uomo della sabbia).


ANTIGONE No, lui è mio fratello, caduto per mano del suo stesso sangue GIOVANE Sai, un poco mi sento responsabile per la morte della mia Ofelia ANTIGONE Eri con lei quando è caduta nelle acque? GIOVANE No, ma sicuramente ero nei suoi pensieri in quel momento ANTIGONE Un po' presuntuoso no? GIOVANE Forse... mi piace pensarlo, o forse no. Se non lo pensassi non mi sentirei così in colpa credo. Non mi piace l'idea di essere causa di sofferenza per una ragazza così innocente, ma se così doveva andare perchè è scritto, io non posso farci niente ANTIGONE Hai mai mancato qualche promessa con lei? GIOVANE Un paio..a dire il vero, sono stato un poco scostante

48


Il dialogo tra i due si snoda in maniera molto naturale, leggero considerando la situazione e le loro problematiche. Ho voluto creare un semi-idillico approccio di un Giovane con la pesante figura di un Antigone martoriata negli ultimi giorni...l'ho ferita...e lei dunque... dalla sua psiche. L’aria surreale ANTIGONE del cimitero e del giallo cadaverico Il cuore di una fanciulla quando sanguina porta al della scena incorpensiero un flusso di malessere maggiore del cuore nicia un dialogo ferito di un giovane...io la penso così da film di Sofia Coppola, un conGIOVANE fronto tra dei ragazzi problematici Se a te piace pensarla così...io non sono d'accordo, in cui emerge affatto. Anzi so di soffrire quanto te in questo motutta la conflittumento. Una perdita non è quantificabile alità di un’età al limite delle conANTIGONE traddizioni. Su questo hai ragione... a farci venire qui a quest'ora è stato sicuramente un simile patimento 49

GIOVANE Posso? ANTIGONE Cosa? GIOVANE Avvicinarmi, è buio, vorrei vederti meglio49 ANTIGONE

Il Giardino delle Vergini Suicide di Sofia Coppola ,1999

Fa pure GIOVANE Io comunque mi chiamo Amleto50, principe di Dani-

49


Scrive Freud su Amleto: “Lo stesso Questo passaggio freudiano è alla argomento dell’Edipo Re è di base ad base della mia volontà di inserire un’altra grande opera tragica, l’AmShakespeare in Antigone, i parallelisleto di Shakespeare. L’assoluta divermi presenti nei tre personaggi (Amlesità della vita psichica di due periodi to, Edipo, Antigone) sono così forti da culturali tanto giustificare l’irdistanti fra loro, ruzione del percosì come il consonaggio Amleto marca tinuo progredire all’interno delle della rimozione vicende della mia ANTIGONE nella vita affetAntigone, ad activa dell’uomo, comunarli sopra Sei un principe? Io sono una principessa, di Tebe si palesano però tutto è il senso per l'esattezza, ma non mi piace vantarmene in giro. nella diversa di colpa che li Antigone è il mio nome trattazione di spinge a piangere uno stesso tema. un morto, sono AMLETO Nell’Edipo l’infigure inermi dafantile fantasia di vanti al peso di Ho letto di te desiderio su cui una responsabill’opera si accenità. ANTIGONE tra viene eviden51 ziata e portata Sarebbe illogMi sembra improbabile, non vedo chi si debba dar a compimento ico far credere pena di scrivere di simili sciagure come nel sogno; che Shakespeare nell’Amleto resta e quindi il suo AMLETO rimossa e la sua Amleto non co51 presenza ci è noscano la storia Io conosco la tua storia 50

rivelata unicamente, come avviene in una nevrosi, dagli effetti inibitori che ne sono la conseguenza. L’effetto profondo prodotto dall’Amleto non esclude il fatto che si possa ignorare del tutto la personalità dell’eroe del dramma, che è costruito sulla sua riluttanza a compiere il gesto di vendetta assegnatogli; l’opera

di Edipo ed Antigone

ANTIGONE Io non so nemmeno dove sia questa Danimarca...è una provincia persiana? AMLETO Da tutt'altra parte … sono solo sorpreso...sto parlando con Antigone...la vera Antigone?! ANTIGONE Non credo di essere così conosciuta...forse conosci mio padre? Edipo AMLETO Anche! Sicuramente non è una fortuna essere sua

non ci dice quale sia il motivo di questa esitazione, né i più disparati tentativi di interpretazione hanno potuto indicarcelo“. (da: L’Interpretazione dei Sogni)

50


figlia, eh ANTIGONE Nessuno è mai fortunato ad essere figlio di sventura. Come si chiama il tuo? Tuo padre, intendo

Ophelia di J.E. Millais, 1851-1852

AMLETO Re Amleto ANTIGONE E come mai sei da solo per le esequie della tua principessa? AMLETO Non è la mia principessa...solo... ANTIGONE Ho capito, ho capito AMLETO Cosa?

Laurence Olivier in “Amleto”, diretto da Olivier 1948

ANTIGONE I tuoi genitori non sapevano della vostra storia, o erano contrari..ecco perchè sei qui da solo all'alba AMLETO In verità è quasi il tramonto e i miei genitori sicuramente non si curano più di me. Mio padre ormai è uno spettro e mia madre si è fatta sedurre da mio zio, se la starà spassando a corte, sono riusciti per

51


Rilevante il forte senso di inettitudine che pervade Antigone, sempre rappresentata come un’eroina forte e decisa, qui perde la sua forza impetuosa, si rivela solo come una giovane indecisa, fragile. Ed è in questa fragilità che buona economia domestica ad unire un pranzo si rivela la sua funebre ad un rinfresco nuziale...per pesare di meno bellezza tragica. sul bilancio dicono 52

ANTIGONE Capisco, capita sempre così...anche io sono orfana, ma, a differenza della tua, mia madre se ne è andata AMLETO Si, lo so. Ti fa soffrire questa cosa? La solitudine intendo ANTIGONE Ci si abitua ad essere soli, non è doloroso dopo un poco AMLETO Che libri ti piacciono? ANTIGONE Leggo poesie, talvolta le scrivevo AMLETO Come mai hai smesso? ANTIGONE Non sono più degna di dedicarmi alle arti52 AMLETO Tutti sono degni di dedicarsene

52


ANTIGONE Io non più, non quelli come me...a detta di mio zio AMLETO Gli zii sono i peggiori consiglieri che si possano trovare al mondo. Parenti vicini e lontani ugualmente che credono di sapere cosa sia meglio per i nipoti e per gli affari di famiglia, ma che di fatto pensano solo ai loro tornaconti ANTIGONE Mai parole più vere definirono gli zii, pensa che mio padre sostiene che lo zio Creonte stia cospirando contro di lui...per infangarne la memoria! AMLETO Ma non era morto tuo padre? ANTIGONE Mi è comparso in sogno AMLETO Il mio si diverte a comparirmi in veglia ANTIGONE Quindi credi nei fantasmi? AMLETO A me piace un sacco il teatro... perché più tardi

53


non vieni a corte con me? Sto mettendo in scena un dramma ANTIGONE Mi farebbe un sacco piacere, ma ormai è troppo tardi per me! AMLETO Non dicevi che è solo l'alba? ANTIGONE Ma è il mio tramonto...non ho molto tempo, prima di finire al buio AMLETO Si, capisco...anche io sono quasi arrivato ANTIGONE A cosa? AMLETO Ecco, ho dovuto vendicare mio padre. Motivo per cui sono iniziate una serie di morti...e probabilmente io non sarò che l'ultimo della serie ANTIGONE Tenevi molto a tuo padre? AMLETO L'amore più forte che un figlio possa provare per un padre

54


ANTIGONE Anche io ero molto legata a mio padre, e a mio fratello AMLETO Lui? ANTIGONE Anche...e amavo Emone, e ovviamente Ismene mia sorella...potresti invitare lei a teatro, è anche più carina di me AMLETO Non credo verrebbe, e poi tu sei ... ANTIGONE Si infatti. Sarà impegnata ad organizzare il mio funerale AMLETO Cos'hai in mente? Perchè non vieni in Danimarca con me? ANTIGONE Fuggire non mi farà dimenticare AMLETO Cosa devi dimenticare? Tu che non hai colpe

55


ANTIGONE No, ho le mie colpe AMLETO A chi devi dar conto? Per quello che vedo sei solo una sorella con il cuore infranto che dona una degna sepoltura al fratello ANTIGONE Se dovessimo fermarci a giudicare quello che vediamo allora di te penserei che sei pazzo, vedi fantasmi ed hai buttato nel fiume una giovane donna che precedentemente hai per giunta sedotto AMLETO Sai? mi piaci (ride) ANTIGONE Non ti affezionare, come la sabbia, mi disperderò nel vento a breve. Non riesco più a contenere parti di me che al vento prendono sempre svariate direzioni. Mi sento in colpa. Per cosa? Non lo so più neppure. Sono dei giorni bui e terribili, voglio solo che tutto finisca AMLETO Dai! vieni via con me ANTIGONE Se potessi, verrei volentieri a teatro

56


AMLETO Ti aspetto. Ci sarà tutta la corte, ti presenterò mia madre, non è granché. Ma è mia madre ANTIGONE Il cielo si sta tingendo...le guardie si stanno destando. Questo sogno sta finendo. È stato un piacere, noi non ci vedremo mai più. Questo è un addio AMLETO Addio allora. Buona fortuna ANTIGONE A te.

Amleto esce

57


In riferimento alla guerra fratricida tanto era l’odio che li aveva caratterportata avanti da Eteocle e Polinice, izzati in vita che le fiamme del rogo come ci viene tramandata dalla legsi divisero in due. L’episodio verrà genda: Una volta raggiunta l’età per successivamente ripreso da Dante nel regnare, Eteocle e Polinice, essendo XXVI canto dell’Inferno per descrigemelli e non vere la fiamma potendo vanbiforcuta in cui tare un diritto si trovano Ulisse Visione n°4 certo sul trono, e Diomede. Addisi accordarono rittura le ombre La seduzione del potere per istituire una (versione greca forma di diardell’anima crisDal buio in scena entra lo specchio e viene posizionato dichia, regnando tiana) dei due etro Antigone, entra Emone dalla cui bocca esce un rivolo insieme, a turno, fratelli continudi sangue, è pallido e saluta Antigone, da lontano anche lei un anno alla volarono a combatrisponde al saluto, esce Emone. Entra Creonte ta. Fu estratto a tere anche dopo sorte chi avrebbe la morte. CREONTE iniziato per primo: Eteocle. Ma Antigone! quando Polinice doveva salire al ANTIGONE trono, Eteocle lo fece esiliare, esZio cosa ho fatto? Zio perdonami cludendolo dalla successione al CREONTE trono. Polinice si recò quindi ad Sono lieto che tu mi chieda perdono, vieni. Insieme noi troveremo una soluzione. Per quanto sei cara ad Argo, dove regnaEmone, mai potrei farti accadere qualcosa. Dunque va Adrasto. ti penti del tua atto sconsiderato? 52

Polinice, con l’aiuto dello stesso Adrasto (materia de i Sette contro Tebe), tentò con ogni mezzo di riconquistare il trono di Tebe, ma durante i combattimenti i due fratelli si uccisero a vicenda, compiendo la maledizione di Edipo. Al corpo di Eteocle furono tributati gli

ANTIGONE Giammai ! Babbeo, ti prendevo in giro. Io, chiedere perdono a te? Vile usurpatore di trono? CREONTE Ti ricordo che se non fosse per il tuo sconsiderato fratello noi ora non saremmo qui52 ANTIGONE Si certo! E magari saremmo in pace con il popolo di Argo? Ma fammi il piacere. Godi del tuo potere

onori di difensore della città, mentre quello di Polinice fu lasciato insepolto, per ordine del re Creonte. Quando infine i due fratelli vennero posti insieme sul rogo per essere bruciati,

58

Eteocle e Polinice di Giambattista Tiepolo, pittore veneziano del 1700


Creonte vorrebbe davvero trovare un’efficace risoluzione al problema, ma la sua forma mentis non gli permette di essere convincente con Antigone che lo respinge fino alla fine. 53

La Danza della Vita, E. Munch 1899-1900

Antigone avverte in Creonte una spinta sessuale, che la turba profondamente, è scossa, vede un suo doppio, nella sua testa il Legislatore la sta seducendo, con le sue parole, con il suo voler trovare una soluzione. Il tango appunto rappresenta una metafora sessuale, essendo uno dei balli di coppia più espliciti e seducenti. Nella mente di 54

CREONTE Antigone, tu per me sei come una figlia, io voglio solo aiutarti. Voglio solo trovare una sistemazione adatta per te!53

Entra un doppio di Creonte dallo specchio, il doppio di Creonte inizia a girare intorno ad Antigone, la guarda, la tocca, e sembra che la desideri sessualmente. Il doppio di Creonte invita Antigone a ballare un tango, Antigone, malvolentieri e soggiogata, balla con lui per 3 minuti circa prima di tornare in sè e parlare.54 ANTIGONE Sarebbe a dire? CREONTE Sai la scienza oggigiorno ci viene incontro per varie necessità, dopo essermi consultato con Tiresia, il mio saggio consigliere ed indovino, ho trovato una giusta soluzione per i nostri problemi ANTIGONE I tuoi problemi, io sono tranquilla e serena delle mie scelte55

Antigone il confine tra violenza verbale e sessuale perde il suo confine netto, creando un’alterazione dei sensi e dei fatti.

CREONTE La nostra eroina torna distaccata, profonda e serena delle sue scelte. Dietro questo apparente stoicismo si cela una profonda fragilità, e soprattutto, la negazione di un evento traumatico. 55

Sei fuori dalla legalità, ed è un fatto. Tuttavia sei la principessa del popolo e l'amata di mio figlio Emone, e sarebbe sconsiderato coinvolgerti in questo scandalo ANTIGONE Tutta la popolazione sa già del mio misfatto. Loro

59


Antigone porta avanti la canonica discussione sofoclea sul conflitto tra Legge Terrena e Legge Divina, così come riportato nell’originale Antigone 56

Così come precedentemente esplicato nelle parole del padre Edipo ritorna il discorso sull’ineluttabilità del destino drammatico. 57

Elemento appreso alla fine della precedente Visione. 58

mi appoggiano, scandaloso è il veto di sepoltura per un morto. Non si può vietare ciò che gli dei hanno da sempre sancito56 CREONTE Qual'è il tuo scopo, dimmi? Fomentare una rivolta contro di me, contro tuo zio che tanto si è preso cura di te? Che ti sostiene, che ti da le cure necessarie al caso? Gli dei non ti aiutano. ANTIGONE Grazie, non ho bisogno di niente, forse neppure degli dei. Io vado avanti per la mia strada, il mio destino è segnato. Inesorabile e indelebile.57 CREONTE Pensaci bene. Potresti sparire per un poco, far calmare le acque e poi tornare, dopo una adeguata guarigione e sposare mio figlio Emone, avere il trono, vivere serenamente, puoi ricostruire la tua vita, dipende solo da te. E dal tuo pentimento ANTIGONE Se non ti è chiaro, Emone è andato58. È morto, ed io non avrò mai una vita serena, ne tanto meno mi permetterai di regnare sul mio popolo, ingordo di potere come sei CREONTE Cosa vai blaterando? stupidaggini! ANTIGONE Ti stupirai nel vederlo privo di vita nelle sue stanze

60


“Voler tornare alle fiamme” oltre ad essere un riferimento alla figura mitologica della Fenice che morendo diventa cenere e ritorna in vita da esse, è un riferimento alla figura eroica di Giovanna D’arco condannata al rogo nel 1431 a Rouen, CREONTE Giovanna D’arco è da sempre Non sai quello che stai dicendo! Stai vaneggiando? considerata un’ Stai superando ogni limite! eroina nazionale, famosa ANTIGONE messaggera di Dio, condannata Sei tu il pazzo che vaneggia. Tuo figlio, sapendo appunto per erebene che mi avresti condannato ha preferito togliersi sia e stregoneria la vita. Ha fatto, tra di noi, la scelta migliore. a seguito delle dichiarazioni su CREONTE visioni e dialoghi avvenuti con il SiQuanto ancora devo patire? Io che da quando ho gnore. Rientra a preso in carico te e tua sorella non ho avuto altro che pieno diritto nel sofferenze. Le sciagure prima erano lontane dalla catalogo delle ermia casa. Ora mangiano alla stessa tavola. Sei la oine con insanità mia maledizione mentale, come la nostra Antigone. ANTIGONE 59

Sei artefice della tua disgrazia, non lo devi imputare a me, io ho fatto il mio dovere. E non intendo pentirmene, ne ora ne mai! CREONTE Non serbo rancore, Antigone. Voglio solo trovare una soluzione, fidati! ANTIGONE Condannami al rogo. Rendimi alle fiamme59 CREONTE Che discorsi insani! Nessuno ha questa intenzione! Noi siamo qui solo per te !

61

Giovanna D’Arco alla incoronazione di Carlo VII, Jean-Auguste-Dominique Ingres - 1854


Antigone non è più chiaramente consapevole del divario tra seduzione fisica e seduzione mentale. Mentre Creonte cerca di andarle incontro, lei si sente minacciata fisicamente dal suo doppio immaginario. 60

ANTIGONE Non mi farai passare per matta, ne mi chiuderai nel tumulo dietro la collina!

Il doppio di Creonte inizia a toccare bramoso il corpo di Antigone60 CREONTE Dammi una mano. Vienimi incontro. Io voglio salvarti, non voglio che tu cada, non c'è nessun tumulo, perché non mi credi? ANTIGONE Perché ? Ho portato tuo figlio alla rovina CREONTE Che dici? Ho appena parlato con lui, gode di ottima salute, ed è fiducioso che tu rinsavisca presto ANTIGONE Era solo un'ombra CREONTE Ormai non ragioni più...è così triste, segui il mio consiglio, te ne prego ANTIGONE Non mi lascerò sedurre da te, patetico verme!

62


L’unico possibile epilogo di questo scontro è la reclusione forzata di Antigone, ormai chiusa nelle sue posizione, nelle sue ossessioni e convinzioni. Qui lo stato ha fallito, il sostegno dato finora alla ragazza si è dimostrato vano e per Creonte l’unica soluzione sembra un confino forzato. 61

CREONTE Ma che dici? Parli da sola! ANTIGONE

No parlo con te, truffatore, cospiratore, feroce dittatore. Finirai presto di abusare del tuo potere, senza figlio, senza eredi. Il tuo trono cadrà sulla tua testa! CREONTE Non sto abusando di niente, faccio del mio meglio ANTIGONE Del peggio... CREONTE Vedo che non mi vieni incontro. Chiamo le guardie61 ANTIGONE Prima del tramonto il sipario calerà per tutti noi! CREONTE Guardie! Tiresia!

Entrano due guardie e Tiresia, scattano verso Antigone e Tiresia la colpisce con un pugno nello stomaco e la butta per terra, Antigone si piega e grida di dolore ANTIGONE Non mi avrete mai! Piuttosto la morte

Antigone si alza e cerca di fuggire dalle guardie

63


TIRESIA Fermatela! Portatela fuori di qui! GUARDIA Principessa...mi perdoni ANTIGONE Possano le tue mani bruciare nel toccarmi! CREONTE Che epilogo indegno per una principessa... fortunatamente i tuoi genitori non possono vedere ANTIGONE Ti guardano eccome e saranno gli spettri che tormenteranno il tuo sonno e dopo la morte il tuo riposo!

Le guardie escono e Tiresia dietro di loro. Creonte indietreggia nel buio

64


Istinto che porta Antigone verso la disfatta totale, l’impossibilità di liberarsi dal giogo della macchina tragica. In un dramma gli attori, i personaggi, non sono che marionette alla berlina del tragico. 62

Il commiato finale di Antigone alla vita, nell’ultima scena avrà luogo la rivelazione, la più drammatica. La storia incestuosa che lei ha creduto di dover preservare, come una preziosa eredità, lasciatagli dai genitori. 63

ATMOSFERA III Scena 4

La scena è illuminata da neon, la luce bianca deve richiamare quello che è l'interno di una stanza di isolamento imbottita. Antigone ora indossa una camicia di forza, bianca anch'essa. l'effetto neon bianco dominerà l'intero atto e sarà l'ossessivo tema cromatico fino alla chiusura del sipario CORO Talvolta i figli raccolgono le eredità dei padri e ne fanno inconsciamente una missione di vita. In relazione alla loro stessa natura anche gli animali ereditano i comportamenti genitoriali dal gatto alla tigre si è imprigionati nel meccanismo naturale dell'eredità istintiva62. In queste oscure circostante Antigone giace sola nella sua cella

La spada in questo caso non può essere pienamente considerata come un oggetto fenome64

ANTIGONE Non è ancora giunta l'ora del mio commiato , l'ingiusta pena che mi è stata afflitta verrà risarcita dagli dei stessi. Sono Antigone, dirò al loro cospetto, ingannata da un politico seduttore, il suo nome è Creonte, egli ha tentato di ingannarmi in un momento di debolezza, ha negato ad una sorella la possibilità di dare degna sepoltura ad un caro defunto. Ho resistito. Ho infranto la sua legge per onorare la vostra, ed ora sono al buio in questa cella. Non posso muovere le braccia e non posso più raggiungere le stelle. La mia storia è al capolinea. Se mi chiederete se ho da rimpiangere qualcosa in questa vita la mia risposta sarà no! Mi presento al vostro cospetto candida! 63

Antigone si slega la camicia di forza e ora in mano ha una spada e la punta sul suo ventre64

65

nico, ma piuttosto come una proiezione mentale e simbolica di Antigone. L’indizio della irrealtà della scena ci viene proprio indicato dal fatto che lei riesca a slegarsi dalla camicia di forza e che di fatto sarebbe stato impossibile nascondere una spada in essa, tuttavia succede nella sua mente.


ETEOCLE Ferma sorella! ANTIGONE Fratello adorato! (tra se e se) Sto forse avendo una visione? ETEOCLE No, non è una visione sorella, sono qui e ti parlo! ANTIGONE Lo spirito di un morto mi sta parlando... questo vuol dire che sono prossima ad entrare nel regno dell'oblio e della quiete eterna? CORO Sta accadendo qualcosa di molto interessante, prestiamo ascolto e avremo risposte alle nostre innumerevoli domande ETEOCLE Ora, sorella, è il momento di rivelarti tutto. Devi ricordare i fatti ANTIGONE Di quali fatti parli? Ne sono totalmente all'oscuro ETEOCLE Non ne sei così tanto all'oscuro

66


Antigone non ricorda oggettivamente quello di cui Eteocle parla dal momento in cui a seguito di un trauma particolarmente forte è possibile che la nostra mente rimuova dei ricordi in particolare. 65

ANTIGONE Non riesco a ricordare nulla, non capisco...tu parli la lingua dei morti... io non ti capisco!65 ETEOCLE A malincuore sentirai la narrazione dei fatti, così crudamente come si sono svolti: era tarda notte ricordi? Io e te abbracciati, la guerra sotto le porte. Polinice a capo dell'esercito ribelle, credemmo che fosse arrivata per noi tebani la fine. Così nella tua mente balenò per la prima volta il piano di neutralizzare Polinice. Usasti quella stessa spada che ora brandisci rivolta verso di te. ANTIGONE Non ricordo ETEOCLE Non ricordi forse di essere uscita dalle mura, di soppiatto? Chiedesti un incontro privato ai suoi luogotenenti. E fu lì che affondasti quella stessa lama nel ventre di nostro fratello Polinice. Mentre sotto lo sguardo della sola Luna, tutto l'accampamento dormiva e nessuno era rimasto nella veglia con Polinice. Un sacrificio sublime per la gente di Tebe! ANTIGONE Non per Tebe, ma per amor tuo... ETEOCLE Antigone, io non ti ho amata, non come intendi. Sei mia sorella. Per te provo solo affetto fraterno e rico-

67


Si pensi sia ad Eraserhead di David Lynch ed anche a Strade Perdute dello stesso. Nell’ambito della visione la vicinanza con Strade Perdute è significativa, nel film di Lynch il protagonista nella sua mente crea un mondo parallelo noscenza da tebano libero, il resto mi fa ribrezzo... per fuggire dalla realtà e dalla All'improvviso la luce in scena si fa battente, l'effetto è quello sua prigione, e dei neon prima di esaurirsi e un ronzio assordante invade la nel momento in scena per pochi secondi66 cui viene fatta l’esecuzione sulla ANTIGONE sedia elettrica noi non vediamo l’acChe dici fratello? Possibile che tu mi abbia ingannacaduto ma solo ta in questo modo? i lampi elettrici della macchina, Eteocle esce mentre il protagonista fugge onFratello dove vai? dove sei? Non puoi lasciarmi iricamente dalla così...non tu! Ti prego... torna indietro! Sono sola, polizia durnte un qui in questa prigione. La vera luce del sole non mi inseguimento su toccherà mai più, e ora che prendo consapevolezza una strada amerdel mio gesto insano mi rendo conto di non essere icana nel deserto. nulla se non una macchina vuota, mossa da fili sconosciuti... 66

(Si rivolge al coro) Ecco la verità che voi tutti volete! Così per voi sarà più facile condannare una donna innamorata, se essa è incestuosa cospiratrice! Ebbene si! Se vi rende felici confesso il misfatto...Sono stata io con questa lama, questa lama grondante del sagnue della stirpe di Edipo! Ho affondato un colpo nel pieno ventre del mio amato fratello Polinice, traditore della vostra patria! Ma la storia non finisce qui, in seguito ho dovuto, per mio onore, affondare un altro colpo. Non potevo lasciare Eteocle in vita, l'uomo che dopo avermi promesso amore eterno mi ha tradita! Fotogrammi tratti da Eraserhead - La mente che cancella, 1977 e da Strade Perdute, 1997

(Il coro esce tra i sussulti)

68


Ora Antigone è sola sulla scena, l'effetto luci neon diventa battente, bagliori alternati a scene di buio per circa 5 minuti di silenzio totale, Antigone alza lo sguardo al cielo sussurra qualcosa di indecifrabile e i riflettori si spengono all'improvviso. Il dramma è concluso

69


70


A SOMME TIRATE

[…] Certo il fascino dell’incesto tra fratello e sorella è proprio in quel passaggio dal fin troppo noto al misterioso e all’ignoto. L’incesto è stato un tema letterario importante (Musil, Nabokov) ma sembra non esserlo più. Mi chiedo come mai. Forse perché l’idea del sesso come esperienza quasi religiosa – e di conseguenza dell’incesto come una sfida al divino – si è dissolta. Paul Auster, J. M. Coetzee

71


72


RINGRAZIAMENTI TRIBUTI OMAGGI DELLI MUTI STEFANIA BAUSCH PINA MAHLER GUSTAV MONACO ALDO CALCAGNINI FRANCESCO LYNCH DAVID RINOLDO GIULIANA CRONEMBERG DAVID ABRAMOVICH MARINA VECCHIARELLI ROBERTO MORETTA EMANUELA BAUSTELLE GILLIAM TERRY D’ERASMO ALICE RODRIGUEZ ROBERT D’ANCONA GIANLUCA SALERNO RACHELE WENDERS WIM BEECROFT VANESSA ALMODOVAR PEDRO GIORGI MARTINA ANAGOOR COPPOLA SOFIA BUONO DANIELE BEUYS JOSEPH LOVE COURTNEY COSTANTINO CLAUDIO GATTI LAURA MONTHY PYTON SCUOLA DI SCENOGRAFIA D’ALBERTO MARCO CASSAR CHRISTIAN TIPO GIULIA BLOCCO TRECENTOCINQUANTA PORCHIA MANUELA TEATROPERSONA AMICARELLI ANNA MARIA WACHOWSKY ANDY E LANA MARIELLA VON TRIER LARS LIBERI ERNESTINA FREUD LUCIAN FORMAN MILOS INTILANGELO VALERIA NYMAN MICHAEL CIAPARRONE DANIELA GREENAWAY PETER OLIVI CLAUDIA BECKETT SAMUEL TOLKIEN GAIMAN NEIL MURAKAMI HARUKI D’ALLEVA FEDERICAFABRE JAN TRINGALI CARLOTTA BACON FRANCIS

Ed un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno collaborato, sostenuto e arricchito questo progetto e la mia carriera accademica. Grazie

73


74


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.