LA citta’ [in] attesa Esplorazioni sul residuo urbano
LA citta’ [in] attesa Esplorazioni sul residuo urbano
Università IUAV di Venezia Corso di laurea magistrale in architettura per la città Anno accademico 2012-2013 Sessione di laurea II 28.10.2013 Tesi di Emilia Quattrina Relatori Maria Chiara Tosi e Stefano Munarin
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“Il residuo è tributario di un modo di gestione ma deriva più in generale dal principio di organizzazione razionale del territorio, in quanto spazio abbandonato.” Gilles Clement “Manifesto del Terzo Paesaggio”
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Indice 7
Introduzione Spunti e punti di partenza
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Racconti fotografici: camminare nella cittĂ in attesa Raccolta di foto scattate durante la lunga ricerca di spazi in disuso nel Comune di Verona
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Mappa del disuso Mappatura degli spazi in disuso del Comune di Verona. Periodo di mappatura novembre 2011 / marzo 2012
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Mappa delle trasformazioni in atto e future Mappatura delle trasformazioni in atto e in progetto nel Comune di Verona. Estratto dal PI
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Residui e loro caratteristiche Mappe con indicazione della posizione e delle diverse caratteristiche degli spazi in disuso trovati Specchietto riassuntivo
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Mappa del disuso di Veronetta Calcolo e catalogazione degli spazi in disuso. Trasformazioni in atto nel quartiere. Tipi di spazi in disuso riscontrati. Abaco spazio in disuso|contesto urbano.
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Riattivare il disuso Azioni progettuali per la riattivazione
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Esercizio esplorativo Calcolo sulla capacitĂ di una parte del quartiere di assorbire domanda di servizi e residenziale riusando gli spazi in disuso a disposizione Assonometrie generali di progetto
100
Abaco spazi in disuso studiati e loro riattivazione proposta Caso A Caso B Caso C
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Considerazioni finali La cittĂ potenziale azioni generali di miglioramento Due progetti a confronto Riassumendo i punti cardine del progetto
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Bibliografia
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Introduzione Camminado per le nostre città non si può far a meno di incotrare spazi che un tempo avevano un ruolo, ma che oggi sono in attesa di ritrovare un nuovo significato. Ho iniziato proprio così, ho iniziato camminando. Camminando nella mia città, Verona, per scoprire gli spazi che offriva come luoghi di potenziale miglioramento della città stessa. Gli spazi che ho fotografato e, in seguito, mappato testimoniano la vastità e la diversità di questo fenomeno e ci danno un panorama ampio di strumenti utilizzabili per il miglioramento potenziale della città. Si tratta di spazi diversificati: come le grandi aree industriali simbolo storico della dismissione, o elementi di minor dimensione come i sottopassaggi pedonali, i locali sfitti ai piani terra, le piccole aree di verde incolto all’interno del tessuto urbano... Questi spazi vengono inutilizzati per vari motivi, pensiamo ad esempio alla dismissione di grandi aree industriali causata dalla deidustrializzazione, o alla crisi economica che ha portato con sè la chiusura di piccoli locali commerciali ai piani terra delle nostre città. La tesi indaga quindi, la città in attesa, quella città fatta da spazi residuali, spazi indecisi, senza un utilizzo, in un ottica di riuso e riciclo del materiale urbano contro l’incessante impermeabilizzazione del suolo.
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Racconti fotografici: Camminare nella cittĂ in attesa
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Abitazioni
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Case rurali e ville
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Nuove abitazioni invendute
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Edifici religiosi e connessi
+
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Edifici storici, mura e forti
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Cinema e teatri
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Locali al piano terra
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Magazzini
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Fabbriche
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Aree militari
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Distributori di benzina
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Parcheggi e aree pavimentate
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Spazi vuoti e verde incolto
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Sottopassaggi e infrastrutture
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Mappa del disuso Mappatura degli spazi in disuso del Comune di Verona. Periodo di mappatura novembre 2011 / marzo 2012
“La città produce tanti più residui quanto più il suo tessuto è rado. I residui sono scarsi e piccoli nel cuore delle città, vasti e numerosi in periferia.” “Manifesto del terzo paesaggio” di Gillès Clement
Come dice nel suo libro Gilles Clement questa mappa, che identifica gli spazi in disuso in parte del territorio comunale di Verona, palesa come esistano grandi aree inutilizzate fuori dal centro della città, si pensi alla zona di Verona sud e la grande dismissione industriale, e al contrario come nel centro antico il disuso sia più diffuso ma riguardi in maggioranza manuffatti di minore entità ma in quantità considerevole.
edificato spazi aperti cantieri
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Mappa delle trasformazioni in atto e future Mappatura delle trasformazioni in atto e in progetto del Comune di Verona. Estratto dal PI
Si è confrontata la mappa precedente del disuso di Verona con il Piano d’interventi che prevede per l’80% il riuso di spazi già urbanizzati e per capire quindi che progetti sono in programma o iniziati che riguardino gli spazi in disuso precedentemente mappati. Risulta evidente come gli sforzi progettuali siano concentrati nel disuso su grande scala e non riguardino affatto il microdisuso polverizzato all’interno della città, che diventerà poi il soggetto del mio successivo approfondimento.
“ Prima del PAT (2007) e del PI (2011) le ultime scelte urbanistiche risalgono al 1975 con l’approvazione della variante generale al PRG, poi solo modifiche parziali. Per oltre 30 anni si è perso di vista il progetto unitario della città e dato luogo ad uno sviluppo dispersivo degli insediamenti, a un incontrollato consumo di suolo. Risultati della non pianificazione: - sviluppo a macchia d’olio delle città - carenza di piani per la mobilità efficienti - annullamento del concetto di limite urbano - disinteresse per il recupero del patrimonio edilizio esistente - consumo irrazionale ed eccessivo del suolo Nonostante siano state edificate aree per un città di 400.000 abitanti (mentre dall’ultimo censimento della popolazione si evince che Verona dal 2001 al 2011 ha perso circa 3000 abitanti) come dalla Variante Generale del 1975, e nella provincia di verona siano stati stimati circa 50.000 appartamenti non utilizzati , dei quali oltre 10.000 solo nel comune di Verona, (secondo l’istat circa il 20% del nostro patrimonio edilizio non è occupato), nel PAT sono pianificati 10.900 nuovi alloggi, 750.000 mq ad uso commerciale terziario e produttivo.” “La gestione del territorio e dell’ambiente a Verona” Giorgio Massignan
progetti futuri cantieri nessun progetto
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Residui e loro caratteristiche Mappe con indicazione della posizione e delle diverse caratteristiche degli spazi trovati
Ogni spazio precedentemente mappato è stato numerato e catalogato in base ai successivi parametri: - Progetti futuri - Ex usi - Proprietà - Tipo di disuso - Dimensioni costruito - Dimensioni non costruito
Progetti futuri assenza di progetti trasformazioni previste
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assenza di progetti assenza di progetti
90%
trasformazioni previste trasformazioni previste
10%
Ex uso abitativo
27%
corti rurali
3%
ville
2%
nuovo residenziale invenduto
3%
abitativo abitazioni
27%
27%
corti rurali case rurali
3%
3%
ville ville
2%
2%
nuovo residenziale invenduto nuovo residenziale invenduto
3%
3%
Ex uso +
+
edifici religiosi e connessi
1%
mura, fortini ed edifici storici
7%
cinema, teatri
1,3%
+
+
+
edifici religiosi e connessi edifici religiosi e connessi
1%1%
mura, edifici storicistorici murafortini fortieded edifici
7%7%
cinema, teatri cinema e teatri
1,3% 1,3%
Ex uso locali al piano terra
27,9%
locali al piano terra locali ai piani
terra
27,9%
27,9% 69
Ex uso magazzini
11%
aree militari
1,3%
fabbriche
2,7%
distributori di benzina
0,6%
magazzini magazzini
11%11%
aree militari aree militari
1,3%1,3%
fabbriche fabbriche
2,7%2,7%
distributori di benzina distributori di benzina
0,6%0,6%
Ex uso parcheggi
1,3%
aree pavimentate
1%
spazi vuoti/verde incolto
9%
sottopassaggi
0,6%
infrastrutture
0,3%
parcheggi parcheggi
1,3% 1,3%
aree areepavimentate pavimentate
spazi vuoti e incolto verde spazi vuoti/verde
1% 1% incolto
9% 9%
sottopassaggi sottopassaggi
0,6% 0,6%
infrastrutture infrastrutture
0,3% 0,3%
ProprietĂ privata
80%
pubblica 20%
70
privata privata 80%
80%
pubblica pubblica20%
20%
Tipi di disuso inutilizzo 58% [spazi utilizzabili e in buone condizioni] cantieri / aree di nuova edificazione invendute 25 12% degrado 60 20% [spazi in disuso perchè in pessime condizioni] sottoutilizzo 20 10% [in parte non utilizzato]
inutilizzo 58% [spazi utilizzabili inutilizzo 58% e in buone condizioni] [spazi utilizzabili e in buone condizioni] inutilizzo 58% inutilizzo [spazi utilizzabili einvendute in buone condizioni] cantieri / aree di enuova edificazione 25 12% [spazi utilizzabili in buone condizioni] cantieri / aree di nuova edificazione invendute 25 12% cantieri, aree di nuova edificazione invendute degrado 60 20% cantieri / aree di nuova edificazione invendute 25 12% [spazi in disuso perchè pessimeperchè condizioni] degrado 60 20% degrado [spazi in indisuso in pessime condizioni] [spazi in disuso perchè in pessime condizioni] degrado 60 20% sottoutilizzo 10% in in [spazi in disuso20perchè pessime sottoutilizzo [spazi partecondizioni] non utilizzati ] [in parte non utilizzato] sottoutilizzo 20 10% [in parte non utilizzato] sottoutilizzo 20 10% [in parte non utilizzato]
58% 12% 20% 10%
Dimensioni costruito
50 000 mq + 10 000 - 50 000 mq 500 - 10 000 mq 0 - 500 mq
Dimensioni non costruito
150 000 mq + 50 000 -150 000 mq 10 000 - 50 000 mq 500 - 10 000 mq 0 - 500 mq 71
Residui e loro caratteristiche Specchietto riassuntivo che fa riferimento alla numerazione della mappa del disuso del Comune di Verona.
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SPAZI IN DISUSO A DISPOSIZIONE
Mappa del disuso VERONETTA Partendo dal dato sull’inesistenza di progetti che tentassero di dare una risposta al microdisuso, la ricerca si è indirizzata verso lo studio più approfondito di questo fenomeno. La nuova mappa riguarda in particolare gli spazi in disuso di un quartiere del centro storico di Verona, Veronetta. Nella mappa si è distinto il disuso dell’intero edificio dal disuso del solo piano terra, evidenziando i cortili interni accessibili da questi spazi. Tutti gli spazi sono stati poi numerati e catalogati calcolandone infine la superficie. Sono stati contati: - 59 locali in disuso ai piani terra per un totale di 8.575 mq - 20 edifici interi per una superficie costruita di 9.285 mq
locali sfitti al piano terra
01 02 03 04
In seguito sono stati specificati gli ex usi degli spazi considerati, risulta che la maggior parte sono locali commerciali sfitti ai piani terra, edifici storici lasciati al degrado e edifici residenziali in pessime condizioni.
05 06 07 08 09 10 11
Il tema dell’abbandono dei locali commerciali in centro storico è un argomento molto sentito soprattuto in questo periodo di crisi economica. I dati dell’osservatorio Confesercenti sono allarmanti: per ogni nuova apertura chiudono tre esercizi.
12 13 14 15 16 17 18 19 20
500.000 negozi sfitti nei soli centri storici in tutta Italia - 50% di attività commerciali nel primo semestre del 2013 La Confesercenti di Verona allerta : “Verona e provincia a rischio desertificazione commerciale”
disuso intero edificio
disuso solo piano terra
cortili accessibili attraverso gli spazi in disuso cantieri
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interi edifici
CODICE | SUP. COSTRUITA
CODICE | SUP. COSTRUITA
170 mq 155 mq 110 mq
21
40 mq 80 mq 200 mq 100 mq 190 mq 80 mq
24
160 mq 170 mq 80 mq 140 mq 170 mq 165 mq 170 mq 125 mq 540 mq 100 mq 165 mq
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31 32 33 34 35 36 37 38 39 40
170 mq 125 mq 540 mq
41
80 mq 110 mq 120 mq 150 mq 160 mq 240 mq
44
300 mq 130 mq 180 mq 55 mq 150 mq 140 mq 100 mq 20 mq 80 mq 132 mq 120 mq
50
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45 46 47 48 49
51 52 53 54 55 56 57 58 59
160 mq 110 mq 65 mq
001
175 mq 160 mq 470 mq 90 mq 150 mq 60 mq
004
160 mq 50 mq 240 mq 230 mq 40 mq 160 mq 130 mq 50 mq 170 mq 100 mq
010
002 003
005 006 007 008 009
011 012 013 014 015 016 017 018 019 020
285 mq 270 mq 315 mq 50 mq 1400 mq 1130 mq 130 mq 170 mq 150 mq 140 mq 640 mq 25 mq 300 mq 195 mq 810 mq 1700 mq 260 mq 835 mq 140 mq 140 mq
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004
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003 18
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42 27
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008
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005 26
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020
40
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14
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0m
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250m
0
50m
250m
500m
500m
1000m
1000m
2500m
2500m
Trasformazioni in atto nel quartiere 1
Progetto delle ex caserme S.marta e Passalaqua Il progetto di riqualificazione dei 200 mila metri quadri del complesso prevede la realizzazione di interventi di nuova costruzione che riguardano l’edilizia residenziale ( libera,convenzionata, sociale, e universitaria) ,riuso degli edifici destinati alle nuove sedi che ospiteranno l’università di economia, realizzazione di opere di urbanizzazione e verde pubblico.
2
Palazzo Bocca Trezza (Ex istituto d’arte) Chiuso al pubblico , il comune ha intenzione di venderlo a privati anche se è di proprietà pubblica. E’ unedifici di grande importanza storica e si trova in un punto cruciale all’interno del quartiere, ha un parco dietro usato dai cittadini ed è uno dei pochi punti di permeabilità pedonale esistente tra via XX settembre e via San Nazzaro.
3
ex Fonderia Cavadini Chiusa e il cantiere è bloccato da anni. Era una fabbrica di campane fondata nel ‘900, anni in cui si vedeva il sorgere di diverse imprese artigianali e industriali nel quartiere.
2 3
1
80
Disuso dei piani terra
n.59 locali sfitti al piano terra superficie totale in disuso 8.575 mq
locali commerciali al piano terra
Disuso dell’intero edificio
n.20 edifici inter i superficie costruita totale in disuso 9285 mq
residenziale edifici religiosi edifici, mura e forti storici cinema e teatri fabbriche aree militari
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ABACO SPAZIO IN DISUSO / CONTESTO URBANO
Residuo e Contesto urbano
ar
Abaco del rapporto “spazio in disuso contesto urbano”. Identificando delle categorie di posizione del residuo rispetto al suo inserimento urbano per capire quindi di che spazi in attesa è dotato il quartiere e che relazione con gli ambienti esterni si possano avere.
ABACO SPAZIO IN DISUSO / CONTESTO URBANO
spazio in disuso piano terra spazio in disuso al piano terra
ar
spazio in disuso intero edificio spazio in disuso intero edificio
ar
st spazio in uso spazio in uso
aree permeabili aree permeabili
spazio in disuso piano terra
aree impermeabili aree impermeabili
spazio in disuso intero edificio
aree dipedonali passaggio passaggi
strade
spazio in uso
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strade
4. spazio in disuso | marciapiede | strada
4. spazio in disuso | marciapiede | strada
ABACO
1. spazio in disuso | intero isolato | 1.5 7.6
1. spazio in disuso | intero isolato |
1.6
1.5 7.9
2.6
5. spazio in disuso | passaggio 5. spazio in disuso | passaggio pedonale
2. spazio in disuso | piazza | strada
6. spazio in disuso | marciapiede | incrocio di due strade 0.9
9.9
1
64.7
13
30.7
2. spazio in disuso | piazza | strada
2
7.9
1.8
1.4 9.1
1.6
69.5
1.7
8
1.8
6. spazio in disuso | marciapiede | incrocio di due
3. spazio in disuso | parcheggio | strada 3.5 5.5
7. spazio in disuso1 |4porticato | strada 0.6 2.7 12
54.2
3. spazio in disuso | parcheggio | strada
5.9
0.5 5
20
2.9
1 4.5 2.6
7. spazio in disuso | porticato | strada
10
2.9
2.5 5.8 1.2
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SPAZI IN DISUSO A DISPOSIZIONE
RIattivare il disuso VERONETTA Per quanto riguarda il riuso si è ragionato per differenti livelli:
0 considera gli aspetti e luoghi del quartiere attrattivi e già usati come la zona universitaria le zone di co-working, le associazioni, le scuole
1
considera la riattivazione degli edifici interi in disuso che per lo più sono o residenziali o edifici storici da destinarsi all’uso culturale, per servizi di quartiere, associazionismo ed eventi e in parte ad abittivo a canone sociale
2 spazi secondari riattivati che sono i piani terra in disuso da destinarsi
locali sfitti al piano terra
ad uso abitativo per popolazioni temporanee come studenti e turismo low cost, servizi legati all’università come sale studio , mensa, spazi di lavoro e svago e abitativo sociale
corti accessibili attraverso gli spazi in disuso
interi edifici
3 è il livello che mette a sistema tutti gli altri, è il livello della nuova rete pedonale e dell’uso dei cortili e degli spazi verdi di retro che ci guidano a raggiungere il grande parco nell’area delle ex caserme.
RIUSOR
RIUSO
IUSO
rete di collegamento interstiziale ciclopedonale cortili accessibili dagli spazi in disuso che diventano nuovi spazi condivisi edifici storici da destinare all’uso cultura e servizi di quartiere locali ai piani terra in disuso da destinarsi a servizi legati all’università, spazi di associazionismo , co-working, commercile locali ai piani terra in disuso da destinarsi ad uso abitativo per popolazioni temporanee come studenti e turismo low cost interi edifici residenziali in disuso da destinarsi ad uso abitativo a canone sociale 84
abitativo per popolazioni temporanee
associazionismo servizi per l’università co-working commerciale
nuovi luoghi della collettività
abitativo a canone sociale
servizi di quartiere contenitori culturali
J
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N
O
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0
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50m
250m
250m
500m
500m
1000m
1000m
2500m
2500m
Azioni progettuali per la RIATTIVAZIONE 1 RIUSO DEGLI SPAZI IN DISUSO Gli spazi dei piani terra e degli interi edifici in disuso verranno riusati in base alle esigenze del quartiere inserendo nuovi e diversificati usi per la collettività e in vista dell’ampliamento della zona universitaria. Inoltre gli usi proposti puntano alla condivisione degli spazi creando spazi di COlavoro, COabitazione, COllettivi considerando che oggi con i problemi economici e occupazionali è più facile condividere anche le spese.
2 RISCOPERTA DEGLI SPAZI DI RETRO/CORTILI I cortili accessibili dagli spazi in disuso riattivati diventando nuovi luoghi di condivisione e attività collettive di lavoro, svago, orti comuni, cambiando e dando un nuovo valore alla facciata di retro che verrà riscoperta come un nuovo fronte.
3 RIDEFINIZIONE DEL LIMITE DELLO SPAZIO COLLETTIVO La nuova rete di pedonalità capillare alla quale si accede dagli spazi in disuso riattivati non si limita ad unire gli spazi ma, li ingloba in un sistema complesso e articolato di spazi aperti e spazi chiusi, di terrazze, cortili, passaggi, parti di edifici riattivati o addirittura riappropriandosi dell’intero edificio.
86
1
RIUSO DEI PIANI TERRA RIUSO E DEGLI DEI INTERI PIANI TERRA EDIFICIEINDEGLI DISUSO INTERI EDIFICI IN DISUSO
1
inserendo nuovi e diversificati inserendo usi per lanuovi collettività e diversificati e in vistausi per la collettività e in vista dell’ampiamento della zona dell’ampiamento universitaria della zona universitaria
RIUSO DEIRIPIANI USO TERRA DEI PIANI E DEGLI TERRAINTERI E DEGLI EDIFICI INTERI IN EDIFICI DISUSOIN DISUSO
1
1
inserendo nuovi inserendo e diversificati nuovi e usi diversificati per la collettività usi per lae collettività in vista e in vista dell’ampiamento dell’ampiamento della zona universitaria della zona universitaria
2
RISCOPERTA DEGLI RETRO/CORTILI DEGLI SPAZI DI RETRO/CORTILI 2 SPAZIRIDISCOPERTA riuso di cortili accessibili dai piani riusoterra di cortili riattivati accessibili che sono dai stati pianicollegati, terra riattivati doveche possibile, sono stati attraverso collegati, la nuova dove possibile, rete pedonale, attraverso comela nuova rete pedonale, come nuovi spazi della collettività nuovi spazi della collettività
2
RI2 SCOPERTA RIDEGLI SCOPERTA SPAZI DEGLI DI RETRO/CORTILI SPAZI DI RETRO/CORTILI riuso di cortili accessibili riuso di cortili dai accessibili piani terra riattivati dai pianiche terrasono riattivati stati che collegati, sono stati dovecollegati, possibile,dove attraverso possibile, la nuova attraverso rete pedonale, la nuova rete come pedonale, come 1 nuovi spazi della nuovi collettività spazi della collettività
3
3
RIDEFINIZIONE DEL LIMITE RIDEFINIZIONE PEDONALE DEL LIMITE PEDONALE
3
creando una nuova rete di pedonalità creandocapillare. una nuova Vi rete si accede di pedonalità dai pianicapillare. terra riattivati Vi si accede o dagli interi dai piani edifici terra riattivati riattivati e da o dagli la possibilità interi edifici riattivati e da la possibilità dal pedone di scoprire nuovi spazi dal pedone collettividiall’interno scoprire nuovi della spazi magliacollettivi urbanaall’interno collegando della gli spazi maglia riattivati urbanaecollegando i cortili, ridefinendo gli spazi riattivati e i cortili, ridefinendo una pedonalità altrimenti limitata unae pedonalità bloccata dalle altrimenti facciate limitata frontee strada. bloccata dalle facciate fronte strada.
RIDEFINIZIONE RIDEFINIZIONE DEL LIMITE PEDONALE DEL LIMITE PEDONALE
3
creando una nuova creando rete di una pedonalità nuova rete capillare. di pedonalità Vi si accede capillare. dai Vi piani si accede terra riattivati dai piani o dagli terra interi riattivati edifici o dagli riattivati interie edifici da la possibilità riattivati e da la possibilità 2 dal pedone di scoprire dal pedone nuovidispazi scoprire collettivi nuoviall’interno spazi collettivi della maglia all’interno urbana dellacollegando maglia urbana gli spazi collegando riattivatigli e ispazi cortili,riattivati ridefinendo e i cortili, ridefinendo una pedonalità altrimenti una pedonalità limitataaltrimenti e bloccata limitata dalle efacciate bloccata fronte dallestrada. facciate fronte strada.
3
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UTENTI
studenti
turisti low-cost
artisti/artigiania
ssociazioni no profit
giovani imprenditori
cittadini del quartiere
INNESCO DI TRASFORMAZIONI URBANE
Riqualificare il quartiere dal degrado dato dall’inutilizzo
Incrementare la disponibilità abitativa del centro storico a costi accessibili
Incrementare le rete di servizi culturali e associativi per lo sviluppo di reti lavorative innovative
Creare una micro-rete di spazi collettivi aumentando la qualità di vita della città
Incentivare la mobilità ciclopedonale
VANTAGGI
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per il proprietario:
per la comunità:
per l’usuario :
- riaprire il proprio spazio mettendolo al riparo dal degrado - risparmio sui costi di manutenzione dell’immobile - favorire il rilancio della zona in cui questa è ubicata
- godere di un area rivitalizzata - miglioramento della qualità di vita nel quartiere - maggior sicurezza data dall’uso delgi spazi
- sperimentare nuovi usi e progetti con piccoli investimenti - entrare in una rete di spazi innovativi - godere di una posizione centrale comoda ai servizi - pagare un affitto ridotto - vicinanza a rete di trasporto pubblica
TIPI DI INTERVENTO
+ REINSEDIAMENTO insediare nuovi usi all’interno degli spazi in disuso
AGGIUNTA aggiungere elementi di arredo che migliorino lo spazio comune come elementi ludici, di sosta, di aggregazione, e zone d’ombra
ACCESSIBILITA’ migliorare l’accessibilità dello spazio per renderlo più fruibile attraverso la nuova rete pedonale
AZIONI PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO PERCORSO PEDONALE
aprire
salire
raddoppiare
allargare
attraversare
invadere
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ELEMENTI ATTRATTORI ESISTENTI Elementi attrattori esistenti
ELEMENTI ATTRATTORI ESISTENTI
sedi universitarie scuole biblioteche sedi di associazioni sedi di co-working
sedi universitarie scuole biblioteche sedi di associazioni sedi di co-working
ELEMENTI COLLETTIVI RI_ATTIVATI ELEMENTI COLLETTIVI RI_ATTIVATI ELEMENTI COLLETTIVI RI_ATTIVATI
Elementi attrttori RIattivati
edifici storici da destinare all’uso culturale, e per i servizi di quartiere locali ai piani terra in disuso da destinarsi a servizi legati all’università/ spazi di associazionismo/ co-working
edifici storici da destinare all’uso culturale, edifici storici da destinare all’uso culturale, e per i servizi di quartiere e per i servizi di quartiere locali ai piani in disuso da destinarsi locali ai piani terraterra in disuso da destinarsi a servizi legati all’università/ a servizi legati all’università/ spazi di associazionismo/ co-working spazi di associazionismo/ co-working 90
ELEMENTI ABITATIVI RI_ATTIVATI ELEMENTI ABITATIVI RI_ATTIVATI
Elementi abitativi RIattivati ELEMENTI ABITATIVI RI_ATTIVATI
spazi ai piani terra in disuso da destinarsi ad uso abitativo per popolazioni temporanee come studenti o turismo low-cost interi edifici residenziali in disuso da destinarsi ad uso abitativo sociale
spazi piani terra disuso destinarsiadad uso spazi ai ai piani terra in in disuso dada destinarsi uso abitativo per popolazioni temporanee come studenti abitativo per popolazioni temporanee come studenti turismo low-cost oo turismo low-cost interi edifici residenziali disuso destinarsi uso interi edifici residenziali in in disuso dada destinarsi adad uso abitativo sociale abitativo sociale NUOVA PERMEABILITA’ PEDONALE E NUOVIPERMEABILITA’ SPAZI PER LA COLLETTIVITA’ NUOVA PEDONALE
NUOVA PERMEABILITA’ PEDONALE
E NUOVIpermeabilità SPAZI PER LA COLLETTIVITA’ SPAZI PERdella LA COLLETTIVITA’ Nuova pedonaleE eNUOVI luoghi collettività
nuova rete pedonale interstiziale con accesso dagli spazi in disuso riattivati che attraversa i cortili retrostanti creando unsistema secondario di spostamento pedonale che scende fino al grande parco pensato nell’area delle ex caserme
nuova rete pedonale interstiziale con accesso dagli spazi disuso riattivati che attraversa i cortili retrostanti nuovainrete pedonale interstiziale con accesso dagli creando unsistema secondario di spostamento spazi in disuso riattivati che attraversa i cortili retrostanti pedonale che scende fino al grande parco pensato creando unsistema secondario di spostamento nell’area caserme pedonaledelle che ex scende fino al grande parco pensato nell’area delle ex caserme 91
Esercizio esplorativo All’interno del quartiere di Veronetta si è studiato un rettangolo di 900 m x 300 m in un area con un alto numero spazi in disuso. Si è quindi calcolata la capacità di assorbire la domanda di: servizi per il quartiere, abitativo a canone sociale, abitativo per studenti e servizi legati all’università e all’associazionismo attraverso varie ipotesi di riuso di questi spazi inutilizzati e tenendo conto dei moduli di riferimento calcolati come spazi minimi. SPAZI IN DISUSO DISPONIBILI nel rettangolo studiato di 900x300m:
36 5.450 16.350
locali al piano terra mq mc (h 3.00 m x1 piano)
1
9 3.900 35.100
interi edifici mq mc (h 3.00 m x3 piani)
100% ABITATIVO PER ABITATIVO STUDENTI A CANONE 100% ABITATIVO PER STUDENTI 100% SOCIALE ABITATIVO A CANONE SOCIALE 100%
1
50 mq
50 mq
100 mq
2
100-150 mq
50 mq
50% ABITATIVO A CANONE 50% SOCIALE ABITATIVO A CANONE SOCIALE 1/3 ABITATIVO PER STUDENTI 1/3 ABITATIVO PER STUDENTI
218
studenti
218
studenti
117
famiglie
117
famiglie
50% ABITATIVO3PER STUDENTI 50% ABITATIVO PER
100 mq 100-150 mq
50 mq
92
3
50% SERVIZI DI QUARTIERE 50% SERVIZI DI QUARTIERE 2/3 CO-WORKING2/ASSOCIAZIONISMO/ 2/3 CO-WORKING /ASSOCIAZIONISMO/ SERVIZI PER L’UNIVERSITA’/ COMMERCIALE SERVIZI PER L’UNIVERSITA’/ COMMERCIALE
73
studenti
73
studenti
58
famiglie
58
famiglie
50 mq
100 mq
10.900 mc
10.900associazionismo/ mc co-working/ co-working/ servizi per associazionismo/ l’università/ commerciale servizi per l’università/ commerciale
17.550 mc
17.550 servizi di quartiere mc
servizi di quartiere
50% ABITATIVO A CANONE 50% SOCIALE ABITATIVO A C
100 mq
109 28
100 mq
studenti109
studenti
28
famiglie
famiglie
17.550 mc
17.550 mc servizi di quartiere
17.550 mc
mc 17.550 associazionismo/ co-working/ co-working/ servizi per assoc l’u
servizi di quartiere
3
50% SERVIZI DI QUARTIERE 50% SERVIZI DI QUARTIERE CIAZIONISMO/ TA’/ COMMERCIALE
3 STUDENTI 50% ABITATIVO PER 50% ABITATIVO PER 50% SERVIZI DI QUARTIERE 50%STUDENTI SERVIZI DI QUARTIERE
4
4 STUDENTI 1/3 ABITATIVO PER STUDENTI 1/3 ABITATIVO PER 100% SERVIZI DI QUARTIERE 100% SERVIZI DI QUARTIERE
50 mq
-150 mq
50 mq
50% ABITATIVO A CANONE SOCIALE 50% ABITATIVO A CANONE SOCIALE UDENTI
50 mq
100 mq
sità/ commerciale zionismo/ servizi per l’università/ commerciale
ABITATIVO A CANONE SOCIALE 1/3 ABITATIVO A CANONE1/3 SOCIALE
50% ABITATIVO A CANONE SOCIALE 50% ABITATIVO A CANONE SOCIALE
100 mq
100 mq
100 mq
50 mq
50 mq
100 mq
100 mq
1/3 CO-WORKING /ASSOCIAIZIONISMO 1/3 CO-WORKING /ASSOCIAIZIONISMO
109
studenti
109
studenti
28
famiglie
28
famiglie
17.550 mc
17.550 servizi di quartiere mc
17.550 mc
mc 17.550 co-working/ associazionismo/ servizi perassociazionismo/ l’università/ commerciale co-working/ servizi per l’università/ commerciale
100-150 mq
servizi di quartiere
73
studenti
73
studenti
18
famiglie
18
famiglie
5.450 mc 35.100 mc
100-150 mq
5.450 mc servizi servizi di quartiere/co-working/ associazionismo/ di quartiere/co-working/ servizi perassociazionismo/ l’università/ commerciale servizi per l’università/ commerciale servizi di 35.100 quartiere
mc
servizi di quartiere
93
Riattivazione REQUISITI MINIMI
Requisiti minimi per abitazione esistente E COMMERCIALE IN“Regolamento ALLOGGIO REQUISITI MINIMITEMPORANEO DAcomunale OSSERVARE PER TRASFORMARE UN LOCALE COMMERCIALE IN ALLOGGIO TEMPORANEO ART.27 d’igiene” del comune di Verona.
camera da letto deve essere provvista di finestra Altezza minima Superficie 2.50 m Superficie abitabile minima per persona 14 mq
sona 14 mq
14 mq
14 mq
9 mq
14 mq 28 mq PER TRASFORMARE UN LOCALE 28 mq OSSERVARE COMMERCIALE IN ALLOGGIO TEMPORANEO
2.50 m
56+10 mq
Illuminazione naturale 1/8 da superficie Superficie camera letto deve essere provvista di finestra
Illumina
9 mq
14 mq
56+10 mq
provvista di finestra naturale 1/8 superficie Superficie camera da letto deve essere provvista di finestra Superficie abitabile minima perIlluminazione persona 14 mq utilizzate camere di 14-20 mqnell’ipotesi di progetto si calcola suddivise da pareti mobili abitazione per due studenti da 50 mq abitazione per 4 studenti da 100 mq 14 mq
9 mq
28 mq
14 mq
naturale 1/8 su Illuminazione naturaleVentilazione 1/8 superficie
utilizzate camere di 14-20 mq suddivise da pareti mobili
ampliare il più possibile le aperture guadagnare più illuminazione
ampliare il più possibile le aperture per guadagnare più illuminazione
considerare la difficoltà di ventil usare pareti mobili con una par soprastante apribile che oltre a ricircolo dell’aria aiuta anche l’il
56+10 mq
nell’ipotesi di progetto si calcola LE IN ALLOGGIO TEMPORANEO
abitazione per due studenti da 50 mq abitazione per 4 studenti da 100 mq
Superficie camera da letto deve essere provvista di finestra
uperficie
utilizzate camere di 14-20 mq suddivise da pareti mobili
Ventilazione naturale 1/8 superficie Illuminazione naturale 1/8 superficie
9 mq
14 mq
utilizzate camere di 14-20 mq ampliare il più possibile le aperture per guadagnare più illuminazione suddivise da pareti mobili
94
considerare la difficoltà di ventilazione dei locali, usare pareti mobili con una parte vetrata soprastante apribile che oltre a consentire il ricircolo dell’aria aiuta anche l’illuminazione interna
ampliare il più possibile le aperture per guadagnare più illuminazione
Riattivazione SPAZI UTILI MODULO ASSOCIAZIONISMO/SERVIZI UNIVERSITA’ 100 mq
9 mq
x 2 postazioni
100 mq x 20 postazioni 10 m
zona lavoro
100mq
10m
100mq 10 m
zona associazionismo lettura
servizi
zona lettura associazionismo
zona lavoro esterna
MODULO ABITAZIONE MODULO PER ABITAZIONE STUDENTI PER STUDENTI 100 mq 100 mq 4 STUDENTI 4 STUDENTI
10m
MODULO ASSOCIAZIONISMO/SERVIZI UNIVERSITA’ 100 mq
zona zona riunioni lavoro servizi
100 mq 10 m
10 m
zona zona zona zona zona zona zona giorno notte giorno giorno servizi notte giorno notte servizi notte
ass
servizi
MODULO ABITAZIONI MODULOPER ABITAZIONI STUDENTI PER STUDENTI 50 mq 50 mq 2 STUDENTI 2 STUDENTI
10m
servizi
10m
ZI UNIVERSITA’
zona riunioni
100mq 10 m
10 m
10m
zona lavoro
x 2 postazioni
100 mq x 20 postazioni
100 mq
10m
9 mq
MODULO 100 mq
10m
100 mq
10m
MODULO CO-WORKING
100 mq
10m
MODULO CO-WORKING
50 mq 5m
zona zona zona giorno servizi giorno notteservizi
50 mq
5m
zona notte
95
ASSONOMETRIA GENERALE USI IPOTIZZATI
Spazi in disuso a disposizione locali al piano terra
0m
100 m
interi edifici 200 m
200 m
Sistema carrabile fermate servizio di trasporto pubblico
96
USI ipotizzati per la riattivazione servizi di quartiere, contenitori culturali
abitativo a canone sociale
associazionismo, servizi per l’università , co-working, commerciale
abitativo per popolazioni temporanee (studenti e turisti low cost)
600 m
0m
2500 m 900 m
97
ASSONOMETRIA GENERALE SISTEMA PEDONALE E RETE DI SPAZI COLLETTIVI
Recinti e cortili corti accessibili attraverso gli spazi in disuso
0m
100 m
corti e giardini 200 m
200 m
Ridefinizione del limite dello spazio collettivo nuova rete pedonale interstiziale rete attuale
98
ABACO spazio riattivato | percorso invadere
salire
allargare
attraversare
600 m
0m
2500 m 900 m
99
Spazi in attesa ABACO Codice/Indirizzo
Superficie
ProprietĂ
ex uso
170 mq
privata
Asilo
80 mq
privata
Negozio
spazi esterniI
iInnesco urbano
Uso proposto
CASO A 01
via Scrimiari 11
riattivare lo spazio esterno del giardino del cortile e del porticato. La parete vetrata viene arretrata per allargare lo spazio collettivo coperto.
spazio associazionismo / co-working
CASO B 12 via XX Settembre 37/37B
019 via XX Settembre 39/ 39B
140 mq x2 piani
privata
Negozio
riattivare lo spazio esterno del cortile nel retro come spazio utilizzabile per studio lettura e in area relax con la possibilitĂ di organizzare eventi e concerti.
spazio abitativo per studenti
riattivare lo spazio esterno del cortile come spazio collettivo da usare per concerti , rappresentazioni teatrali, orti urbani.
spazio abitativo canone sociale
riattivare lo spazio esterno del cortile come zona di studio lettura e orti urbani.
spazio abitativo per studenti
riattivare il cortile esterno ad uso di orto urbano per gli abitanti dell’edificio e come spazio di lettura/ relax
spazio abitativo per studenti
x
x1
CASO B 14
via XX Settembre 15
170 mq
privata
Negozio
x
CASO C 31
100
via Cantarane 7A/9
130 mq
privata
Negozio
x
Codice/Indirizzo
Superficie
Proprietà
ex uso
spazi esterniI
nnesco urbano
Uso proposto
32
via Cantarane 17A
180 mq
privata
Negozio
riattivare lo spazio esterno ,oggi usato solo come passaggio pedonale, come spazio per eventi e mostre temporaneee cinema all’aperto nel periodo estivo
bar/servizi legati all’università/ sala lettura
33
via Cantarane 29
55 mq
privata
Negozio
riattivare lo spazio esterno del cortile nel retro come spazio utilizzabile per studio lettura e in area relax o orti urbani
spazio abitativo per studenti
36
via XX Settembre
020 via XX Settembre 96
x
100 mq privata solo piano terra
Cinema
riattivare lo spazio antistante il cinema per eventi estivi di proiezioni all’aperto e mostre
riattivazione del cinema ad uso anche dell’università e dei cittadini come sala
mq 140 x3 piani
Bar
riattivare lo spazio esterno del cortile nel retro come spazio utilizzabile per il bar e playground
bar / abitativo canone sociale
privata
x
101
Riattivazione CASO A FREQUENZE E MULTIFUNZIONALITA’ Gli spazi riattivati sono pensati per ospitare diverse funzioni alle diverse ore delE MULTIFUNZIONALITA’ giorno e nei diversi periodi dell’anno creando, quindi, uno FREQUENZE spazio multifunzionale che si avvale e riattiva anche gli spazi aperti Gli spazi riattivati sono pensati per ospitare diverse funzioni alle diverse ore del giorno e nei diversi periodi dell’anno creando, quindi, uno spazio limitrofi.
Spazi riattivati spazio di co-working 01
multifunzionale che si avvale e riattiva anche gli spazi aperti limitrofi.
eventi/proiezioni assistere ad eventi|proiezioni
Recinti e cortili corti accessibili attraverso gli spazi in disuso corti e giardini
laboratorio/workshop partecipare a laboratori|workshop
Ridefinizione del limite dello spazio collettivo nuova rete pedonale interstiziale rete attuale
co-working co-lavorare
Sistema carrabile fermate servizio di trasporto pubblico
102
zona lavoro 120 mq
servizi 15 mq
ricovero zona spazio riunioni comune bici 35 mq 20 mq
0m
25 m
50 m
0m
900 m 100 m
103
0
5m
25m
50m
100m
Visioni come sarebbe se.... i giardini fossero usati come luogo di lavoro e studio esterni o per eventi e mostre
104
Riattivazione CASO B FREQUENZE E MULTIFUNZIONALITA’ Gli spazi riattivati sono pensati per ospitare diverse funzioni alle diverse ore del giorno e nei diversi periodi dell’anno creando, quindi, uno FREQUENZE E MULTIFUNZIONALITA’ spazio multifunzionale che si avvale e riattiva anche gli spazi aperti Gli spazi riattivati sono pensati per ospitare diverse funzioni alle diverse ore limitrofi. del giorno e nel diversi periodi dell’anno creando, quindi, uno spazio multifunzionale che si avvale e riattiva anche gli spazi aperti limitrofi.
Spazi riattivati abitativo per studenti abitativo a canone sociale con spazi collettivi di studio e svago
12 019
14
letture/ studio
leggere|studiare
Recinti e cortili corti accessibili attraverso gli spazi in disuso corti e giardini
coltivare
coltivare|
Ridefinizione del limite dello spazio collettivo nuova rete pedonale interstiziale rete attuale concerto/ teatro
assistere a concerti|teatro
Sistema carrabile dormire
dormire
106
fermate servizio di trasporto pubblico
ricovero bici
spazio comune 40 mq
monolocale 30 mq
monolocale 30 mq
0m
25 m
50 m
0m
900 m 100 m
107
0
5m
25m
50m
100m
Visioni come sarebbe se.... i cortili fossero utilizzati come orti urbani per gli abitanti o come luoghi per rappresentazioni teatrali e piccoli concerti
108
109
Riattivazione CASO C FREQUENZE E MULTIFUNZIONALITA’ Gli spazi riattivati sono pensati per ospitare diverse funzioni alle diverse ore del giorno e nei diversi periodi dell’anno creando, quindi, uno FREQUENZE E MULTIFUNZIONALITA’ spazio multifunzionale che si avvale e riattiva anche gli spazi aperti Gli spazi riattivati sono pensati per ospitare diverse funzioni alle diverse ore limitrofi. del giorno e nel diversi periodi dell’anno creando, quindi, uno spazio multifunzionale che si avvale e riattiva anche gli spazi aperti limitrofi.
Spazi riattivati 020
abitativo per studenti abitativo a canone sociale bar al piano terra spazio di associazionismo e servizi per l’università
lavoro/studio lavorare|studiare
Recinti e cortili corti accessibili attraverso gli spazi in disuso corti e giardini
pausa pranzo
bar ristorarsi
Ridefinizione del limite dello spazio collettivo nuova rete pedonale interstiziale rete attuale proiezione film/video
vedere proiezioni|film
Sistema carrabile mostra ad una mostra|evento andare
fermate servizio di trasporto pubblico
110
36
31
32 33
zona studio 130 mq
zona bar 20 mq
magazzino servizi 15 mq 15 mq
0m
25 m
50 m
0m
900 m 100 m
111
0
5m
25m
50m
100m
Visioni come sarebbe se.... i muri divisori fossero abbattuti per creare degli spazi collettivi ludici e playground
112
113
La città potenziale AZIONI GENERALI 1 LIMITARE L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SUOLO CRESCERE DENTRO LA CITTA’ COSTRUITA
EFFETTI AMBIENTALI DELL’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SUOLO
Migliorare il metabolismo urbano aumentando o preservando le superfici permeabili del centro limitando il rischio di isole di calore e aumentando l’assorbimento della co2. Limitare per quanto possibile gli effetti dell’impermeabilizzazione del suolo.
• perdita di terreno fertile e di valenza naturalistica • rischio di inquinamento sempre più diffuso (incapacità di assorbire CO2) • rischio fenomeni di isole di calore nei centri urbani grazie anche al traffico e all’uso dell’aria condizionata • interruzione dei corridoi naturali • compromissione degli originari habitat e biotipi naturali • incapacità del suolo di filtrare l’acqua e aumento dello scorrimento superficiale • minor capacità di ricarica delle falde acquifere • compromissione delle funzioni ecologiche del suolo (come lo stoccaggio di carbonio, evaporazione dell’acqua..) • aumento del rischio di inondazioni delle città
2 RIUSARE GLI SPAZI INUTILIZZATI RIATTIVARE IL PATRIMONIO IN ATTESA
DIVERSIFICARE E INNOVARE GLI USI
Come documentato sono molti e di svariati tipi gli spazi inutilizzati trovati all’interno della città ed offrono un ampio raggio di opportunità di riattivazione e di nuovi e diversificati usi. Il riuso di questi spazi inutilizzati può migliorare la qualità e la vivibilità del centro e della città in generale eliminando il degrado dato dall’abbandono e consentendo di aumentare la capacità della città stessa di assorbire servizi e domanda abitativa.
Il cambiamento delle dinamiche economiche ha portato conseguentemente il cambiamento della richiesta di spazi all’interno della città e di uso della città stessa. La deindustrializzazione prima, la crisi economica poi, hanno fatto nascere l’esigenza di nuovi spazi da condividere per supportare le spese di un affitto che oggi più che mai sembra diventare un problema sempre più emergente.
3 COLLEGARE E CONDIVIDERE CREARE NUOVI LUOGHI DELLA COLLETTIVITA’ Riattivare gli spazi in disuso non basta, bisogna ripensare alla città come sistema di luoghi collegati e serviti da una rete ciclopedonale efficiente in modo tale da incentivare l’uso di mezzi di trasporto diversi dall’auto privata. Il riuso di spazi inutilizzati può essere l’incipit per la creazione di nuove microreti di collegamento ciclopedonale e lo sviluppo di spazi condivisi all’interno della città aumentando la fruibilità di spazi pubblici e creandone di nuovi all’interno degli edifici in disuso o condividendo i piccoli spazi verdi già esistenti.
114
Questa nuova rete collettiva non solo collega gli spazi ma ne diventa parte integrante, li ingloba in un sistema complesso di spazi aperti, terrazze, cortili, passaggi e spazi condivisi all’interno di edifici riusati o addirittura invadendo l’intero edificio.
1822 1868 1927 1955 1998 2012 limite
1
2
3 115
Progetti a confronto
edilizia residenziale libera/ commerciale / uffici
Recupero delle ex caseme S.Marta e Passalacqua e corte delle Maddalene
servizi legati all’università
servizi di quartiere
residenziale per studenti residenziale sociale
Il progetto di riqualificazione dei 200 mila metri quadri del complesso Ex Caserme S.Marta e Passalacqua prevede la realizzazione di interventi di :
Nuova costruzione
Al posto degli attuali capannoni, che sono stati demoliti, verranno realizzati: alloggi di edilizia libera (circa 140 appartamenti) edilizia residenziale convenzionata (32 appartamenti), edilizia residenziale sovvenzionata (71 appartamenti) edilizia residenziale per universitari (*) negozi uffici,spazi per la vita associativa del quartiere parcheggi (interrati per il 92 per cento)
RIUSO edifici già esistenti ad uso della facoltà di economia
Riuso
L’intervento prevede il recupero dei vecchi silos da destinarsi ad uso della facoltà di economia e servizi legata ad essa, il resto degli edifici di minor rilevanza storica sono già stata demoliti
Verde pubblico
Il Sistema dei Parchi si estende su una superficie complessiva di 182.961 mq così suddivisa: Parco Urbano Parco delle Mura Parco sportivo Parco del Campus
NUOVA EDIFICAZIONE palestra-piscina residenziale commerciale servizi di quartiere uffici
AREE VERDI - PERMEABILI parco del campus parco sportivo parco delle mura parco urbano
116
servizi di quartiere servizi legati all’università/ co-working associazionismo/ commerciale residenziale per studenti
Progetti a confronto Recupero diffuso nell’intero quartiere
residenziale sociale
La tesi parte dal presupposto che sia necessario invertire il trend di impermeabilizzazione del suolo e che si debba porre un freno alla cementificazione e alla costruzione di edifici che poi non vengono usati o che non rispecchiano le reali esigenze della collettività.
Riuso RIUSO di edifici già esistenti e polverizzati all’interno del quartiere per: servizi legati all’università residenziale per abitazioni temporanee residenziale a canone sociale servizi di quartiere e culturali spazi per associazionismo, mostre eventi spazi per il co-working
Il patrimonio in disuso è vario nei tipi e nelle dimensioni e può ,con le adeguate modifiche, assorbire la domanda di nuovo residenziale e di servizi. Le abitazioni per i non abbienti possono essere trovate quindi nel patrimonio edilizio non utilizzato. Ho mostrato come si possano riutilizzare gli spazi dismessi ad uso residenziale, di associazionismo e co-working e di come si possano riutilizzare edifici storici in disuso, come il palazzo Bocca Trezza, da destinarsi a servizi di quartiere mostre ed eventi, lasciando l’area dell’ex caserma quasi totalmente destinata a parco verde.
Verde pubblico
NUOVA EDIFICAZIONE
All’interno di essa si possono dividere differenti usi dell’area verde: Parco delle mura Parco per la nuova sede universitaria Parco attrezzato per i cittadini
Orti urbani
AREE VERDI -SPAZI COLLETTIVI parco delle mura parco per la nuova sede universitaria parco attrezzato per i cittadini orti urbani per i residenti del quartiere
si può garantire una piccola area coltivabile a chi fosse interessato. Il tema dell’orto urbano è un tema cardine nel periodo in cui viviamo e ci permette di creare un ciclo senza sprechi. La lista dei benefici dell’agricoltura urbana comprende l’estensione nella città di superfici permeabili che consentono il drenaggio delle acque piovane e quindi una riduzioned ei costi dovuti al trattamento delle acque e, il suo contributo all’ulteriore incremento della biodiversità degli ambienti urbani. L’agricoltura urbana propone un metabolismo urbano più efficiente, modellato sull’esempio dei circuiti chiusi della natura. Il ciclio dell’agricoltura , quindi, verrebbe integrato al sistema urbano collaborando insieme ad esso. Riutilizzando risorse materiali e umane trovate nella città si forniscono nuove risorse alla città stessa.
117
Punti cardine del progetto
- piccoli edifici per il ricovero attrezzi agricoli possono essere costruiti dove necessario - uso di composter, i composter permettono di riutilizzare i rifiuti organici per creare terriccio e concimi per il terreno - il raccolto può sensibilmente diminuire l’uso di imballaggi utilizzati per le verdure comprate
118
- nella grande area verde la maggior parte sarà destinata a grande parco per i cittadini - sarà luogo di incontro tra le diverse popolazioni che vivono il quartiere - nuovo dispositivo di convivenza urbana - aumenterà la superficie permeabile all’interno del centro storico limitando in parte il rischio di isole di calore
Nuovi Contenitori Culturali
- nella grande area verde possono trovare posto piccoli orti urbani coltivati dagli abitanti del quartiere
Parco Pubblico
Orti Urbani
Sintesi dei punti fondamentali del progetto.
- riappropriarsi degli edifici storici come luoghi della collettività e della cultura - accrescere la rete culturale già esistente nel quartiere - diventano i punti cardine della nuova microrete che li attraversa e li collega
- diventano zone collettive di sosta lavoro o svago della nuova microrete che li attraversa e li collega
- riusare edifici in disuso che già erano residenziali ma degradati con il tempo per uso residenziale a canone sociale vista la particolare necessità, soprattuto in questo quartiere, di ospitare persone con difficoltà economiche
Rete di spazi collettivi
- alcuni piani terra con doppio affaccio possono ospitare degli studenti o turisti che alloggiano per brevi periodi
Recupero abitativo
Piani terra COabitati e COndivisi
- i piani terra possono ospitare, oltre ai bar e servizi commerciali, servizi pubblici alla piccola scala come sale per associazionismo, asili, spazi per co-working
- eliminare il degrado dato dall’abbandono di interi edifici nel centro città
- creazione di una rete articolata che collega gli spazi riattivati, li ingloba in un sistema complesso di spazi aperti, terrazze, cortili, passaggi e spazi condivisi all’interno di edifici riusati o addirittura l’intero edificio - incentivare la mobilità ciclopedonale grazie a questa nuova microrete - aumentare della qualità di vita nel quartiere - tornare a progettare la città come spazio dinamico e di relazione e di coesione sociale
119
0
5m
25m
50m
100m
09
Bibliografia
Sul consumo di suolo - Salvatore Settis “Paesaggio, Costituzione e Cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile” Torino, Enaudi 2010 - Andrea Arcidiacono (a cura di) “Rapporto 2010 centro di ricerca sui consumi di suolo, urbanizzato, agricolo, industriale” Roma INU edizioni 2010 - A cura di M.C.Gibelli ed E.Salzano “NO SPRAWL : perché è necessario controllare la dispersione urbana” Alinea, 2006 - Rapporto sullo stato dell’ambiente, Agenda 21 locale : Comune di Verona - Terra rubata, viaggio nell’Italia che scompare. Le analisi e le proposte di FAI e WWF sul consumo di suolo, 2012 articoli e siti - http://wwf.it/il_pianeta/lo_stato_di_salute_del_pianeta/suolo/ - http://www.salviamoilpaesaggio.it Censimento del cemento - http: //ec.europa.eu/italia Asfalto e cemento mettono a rischio l’ambiente: ecco i dati dell’UE, 31.05.2011. - http://isprambiente.gov.it Uso del suolo e cambiamenti, istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. - http://www.eddyburg.it Stop al consumo di suolo. Ci sono altre soluzioni di Vezio de Lucia - http://www.arpa.veneto.it - Il consumo di suolo nelle città Italiane, Ecosienza numero 4 anno 2011 - Lucia Romano e Michele Munafò “Carta internazionale dell’impermeabilizzazione dei suoli” - Impermeabilizzazione e consumo dei suoli nelle aree urbane, R. Barberis, A. Di Fabbro, M. Di Leginio, F. Giordano, L. Guerrieri, I. Leoni, M. Munafò - Stabiliamo per legge di ridurre il consumo di territorio, 23 novembre 2012, riassunto dell’intervento di Salvatore Settis all’incontro avvenuto a Firenze - Paesaggio e consumo di suolo nel Veneto, Novembre 2011, Sergio Lironi, Presidente onorario Legambiente Padova - I risultati dell’indagine sul consumo di suolo nel Veneto, arch Massimo Foccardi (dirigente del servizio Osservatorio Pianificazione Unità di progetto per il SIT e la Cartografia)
Sulla città - Maria Chiara Tosi, Stefano Munarin “Tracce di città.Esplorazioni di un territorio abitato: l’area Veneta” Miliano, Franco Angeli 2001 - Maria Chiara Tosi, Stefano Munarin “Spazi del Welfare. Esperienze luoghi pratiche” Macerata, Quodlibet 2011 - Bernardo Secchi, Paola Viganò “Antwerp. Territory a new modernity.” Amsterdam, Sun 2009 - Rem Kolhaas “Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano” Macerata, Quodlibet 2006 - Ugo la Pietra “Abitare la città : ricerche, interventi, progetti nello spazio urbano dal 1960 al 2000” Torino, Allemandi 2011 Su architettura e paesaggio - Francesco Careri “Walkscapes. Camminare come pratica estetica” Torino, Enaudi 2006 - Gillés Clement “Manifesto del Terzo Paesaggio” Macerata, Quodlibet 2005
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Sul disuso-riuso - Alessandro Coppola “Apocalispe town.Cronache della fine della civiltà urbana” Roma, Laterza 2012 - Atlas of shrinking cities - WWF e FAI “Report 2013 Riutiliziano l’Italia.” - Renata Valente “La riqualificazione delle aree dismesse: conversazioni sull’ecosistema urbano” Napoli, Liguori 2006 - Stefano Storchi “Recupero, riqualificazione riuso della città” Milano, Unicopli 2001 - M. Dragotto e C. Gargiulio “Aree dismesse e città: esperienze di metodi effetti di qualità” 2003 - Giancarlo Paba “Luoghi comuni. la città come laboratorio” Milano, Franco Angeli 1998 - Enzo e Raffaello Bassotto “Lo stato dei luoghi: per un inventario fotografico del patrimonio industriale nel Veronese” Verona, Cierre 2008 - Diana Alessandrini “Riciclicittà. Riuso delle aree dismesse e cultura del costruire” Roma, Palombi 2008 - Gianluca Giovannelli “Il recupero della dimensione urbana: marginalità urbane e rigenerazione del sistema collettivo, il caso di Pistoia” Pistoia 1995 Sul riuso temporaneo - Isabella Inti “Spazi urbani residuali e azioni temporanee” 2005 tesi di dottorato IUAV di Venezia - Paolo Pagliaro “Riuso temporaneo, spazi tempi ed interventi per la rigenerazione urbana” 2010, tesi di laurea Facoltà di architettura e società, Politecnico di Milano siti - http://associazioneagile.wordpress.com/ - http://www.temporiuso.org/ - http://www.precare.org/ - http://www.esterni.org/ita/home/ - http://recyclingcity.blogspot.it/ - http://www.multiplicity.it/ - http://www.milanocronachedellabitare.net/ Su Verona - Giorgio Massignan “La gestione del territorio e dell’ambiente a Verona. Repetita no iuvant” Verona, Italia Nostra 2013 siti - http://www.comune.verona.it/ - http://portale.provincia.vr.it/ - http://veronetta.blogspot.it/
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