Bimestrale d’informazione e di tecnica del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese Direzione e amministrazione: 21100 Varese, via San Michele2/b - tel 0332.232.122 fax 0332. 232.341 www.collegio.geometri.va.it - sede@collegio.geometri.va.it
In side
• Topografia: misura
Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Varese
rilevamento e rappresentazione
n°
01
anno XV gennaio - febbraio 2011 spedizione in AP 70% filiale di Varese
EDITORIALE
U
n “Seprio” più innovativo più coinvolgente più leggibile
Nelle ultime settimane la mia attenzione si è rivolta alle necessarie modifiche da apportare alla nostra rivi! sta" è con il comitato di redazione che abbiamo studiato un nuovo aspetto da assegnare a queste pagine# Sono quindi a presentare il nuovo “Seprio”" con la sua veste più innovativa" la grafica più coinvolgente e l’impaginazione più semplice" che potrà permettere a tutti una facile lettura" evitando di essere semplice!
mente sfogliato# Ringrazio ufficialmente quanti hanno dedicato tempo" impegno e professionalità alla direzione del gior! nale: Roberto Stangalini" direttore responsabile fin dal $%%&" e i geometri Aldo Porro e Lucia Cardani# È anche e soprattutto grazie a loro che da oggi il “Seprio” sarà uno strumento di dialogo con tutti voi" una rivista che risponderà ai quesiti esposti dagli iscritti" che informerà sulle novità più salienti della nostra professione e che riporterà le esperienze di colleghi e altri professionisti# Dimostrazione è la collaborazione intrapresa con l’Ingegner Attilio Selvini" luminare della complessa materia della topografia" nelle prossime pagine troverete il primo di una lunga serie di interventi esausti! vi e chiarificatori# Non voglio dilungarmi troppo e annoiarvi" vi auguro quindi una interessante lettura#
Luca Bini Presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese
03
Il Seprio
03
Help Desk
WWW.geometri.va.it
UTILITY
Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese
Segreteria Orari di apertura al pubblico: lunedì 9,00 - 12,00 martedì 9,00 - 12,00 mercoledì 9,00 - 12,00 giovedì 9,00 - 12,00 venerdì 9,00 - 12,00 sabato chiuso
15,00 - 18,00 14,30 - 17,30
Linea diretta Per comunicazioni durante gli orari di chiusura della Segreteria è attivo 24 ore su 24 il fax: 0332.232.341, oppure gli indirizzi mail: sede@collegio.geometri.va.it, PEC: collegio.varese.@geopec.it
Appuntamenti
Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Varese
Via San Michele, 2/b 21100 Varese Tel. 0332.232.122 - Fax 0332.232.341 www.geometri.va.it - collegio@geometri.va.it PEC: collegio.varese.@geopec.it
04 04
17,00 - 19,00
Il Seprio
PRESIDENTE
geometra LUCA BINI mercoledì pomeriggio*
SEGRETARIO
geometra ERMANNO PORRINI mercoledì pomeriggio*
TESORIERE
geometra FAUSTO ALBERTI mercoledì pomeriggio*
COMMISSIONE PARCELLE geometra MAURILIO FRIGERIO geometra CLAUDIA CARAVATI lunedì pomeriggio* DELEGATI CASSA geometra CLAUDIO FERRARIO geometra ISACCO SANDRINELLI venerdì pomeriggio* * previo appuntamento con la Segreteria del Collegio
In copertina: Taino “Giò Pomodoro sculptures” (Foto di Renzo Dionigi da Flickr; on!line) Il Parco di Taino è frutto di una ricerca progettuale" durata dieci anni ($%&$! $%%$)" dell’artista Giò Pomodoro" autore della scultura “Il Luogo dei quattro punti cardinali” situata al centro del parco#
Index 06
Nuove modalità di calcolo dei diritti di usufrutto
08
Quali speranze per il futuro dei geometri
Tutti i segreti di un corretto “Psc progettuale”
10
Corsi: la preparazione all’esame di abilitazione '($(
Geoweb: la Rete al servizio dei geometri
12
Un fedele compagno che si rinnova
Previdenza: una certezza per il futuro
14
Topografia: misura" rilevamento e rappresentazione
19 31
34
Albo
Tutti gli aggiornamenti dell’albo professionale
Istat
Indici Istat costo delle costruzioni residenziali costo della vita
37 43
05
Il Seprio
05
GAZZETTE & BURL
N
nuove modalità di calcolo dei diritti di usufrutto
I
l Ministero del’Economia e delle Finanze, con decreto del 23 dicembre 2010, ha adeguato le modalità di calcolo dei diritti di usufrutto a vita e delle rendite o pensioni in materia di imposta di registro e di imposta sulle successioni e donazioni, con allegata l’usuale tabella dei coefficenti per la determinazione dei diritti di usufrutto a vita e delle rendite o pensioni vitalizie. Ecco il testo del decreto del 23 dicembre 2010
Adeguamento delle modalità di calcolo dei diritti di usufrutto a vita e delle rendite o pensioni in materia di imposta di registro e di imposta sulle successioni e donazioni. Il Direttore Generale delle Finanze di concerto con il Ragioniere Generale dello Stato >> Visto il testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente del-
06 06
Il Seprio
la Repubblica 26 aprile 1986, n. 131; >> Visto il decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, che ha istituito l'imposta sulle successioni e donazioni; >> Visto il testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346; >> Visto l'articolo 3, comma 164, della legge 23 dicembre 1996, n.662, recante "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica" che demanda al Ministro delle Finanze, di concerto con il Ministro del Tesoro l'adeguamento delle modalità di calcolo dei diritti di usufrutto a vita e delle rendite o pensioni, in ragione della modificazione della misura del saggio legale degli interessi; >> Visti gli articoli 23, 24, 25 e 26 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernenti l'istituzione e l'organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze; >> Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2001, n.107;
GAZZETTE & BURL
diritti di usufrutto a vita e delle rendite o pensioni vitalizie, allegato al testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e successive modificazioni, è variato in ragione della misura del saggio legale degli interessi fissata all' 1,5 per cento, come da prospetto allegato al presente decreto. Art. 2 Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano agli atti pubblici formati, agli atti giudiziari pubblicati o emanati, alle scritture private autenticate e a quelle non autenticate presentate per la registrazione, alle successioni apertesi ed alle donazioni fatte a decorrere dalla data del 1° gennaio 2011. Roma, 23 dicembre 2010 Il direttore generale delle finanze La Pecorella
>> Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43, concernente il Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze a norma dell'articolo 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; >> Visto il Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 28 gennaio 2009 recante " Individuazione e attribuzioni degli uffici di livello dirigenziale non generale dei Dipartimenti." Visto il decreto 7 dicembre 2010 del Ministro dell'economia e delle finanze con il quale la misura del saggio degli interessi legali di cui all'art.1284 del codice civile è fissata al 1,5 per cento in ragione d'anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2011; Visto l'articolo 13 della legge 8 maggio 1998, n. 146, e l'articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Decreta: Art. 1 1. Il valore del multiplo indicato nell’articolo 46, comma 2, lettere a) e b ) del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e successive modificazioni, relativo alla determinazione della base imponibile per la costituzione di rendite o pensioni, è fissato in 66,66 volte l'annualità'. 2. Il valore del multiplo indicato nell'articolo 17, comma 1, lettere a) e b) del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, e successive modificazioni, relativo alla determinazione della base imponibile per la costituzione di rendite o pensioni, è fissato in 66,66 volte l'annualità. 3. Il prospetto dei coefficienti per la determinazione dei
Il ragioniere generale dello Stato Canzio
Coefficienti per la determinazione dei diritti di usufrutto a vita e delle rendite o pensioni vitalizie calcolati al saggio di interesse dell’1,5 per cento. Età del beneficiario (anni compiuti) da 0 a 20 da 21 a 30 da 31 a 40 da 41 a 45 da 46 a 50 da 51 a 53 da 54 a 56 da 57 a 60 da 61 a 63 da 64 a 66 da 67 a 69 da 70 a 72 da 73 a 75 da 76 a 78 da 79 a 82 da 83 a 86 da 87 a 92 da 93 a 99
Coefficiente 63,50 60,00 56,50 53,00 49,50 46,00 42,50 39,00 35,50 32,00 28,50 25,00 21,50 18,00 14,50 11,00 7,00 4,00
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2010
07
Il Seprio
07
COLLEGIO PROVINCIALE
Q di Maurilio Frigerio Consigliere del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese
Q
uali speranze per il futuro dei geometri?
uando comincia un nuovo anno ci si augura sempre un anno migliore del precedente. Facendo un bilancio del 2010 è possibile notare (vedi articolo di fondo del Presidente sul Seprio n. 6) che la categoria ha attraversato positivamente il rinnovo delle cariche in un clima di partecipazione elevata. La nuova classe dirigente (con n. 6 nuovi Consiglieri Provinciali su 15) ha agito con concordia eleggendo unanimemente le cariche istituzionali e ha votato sempre all’unanimità il programma per il quadriennio 2010/2014 che ci si augura stimolante (Seprio n. 5). Sono continuate le attività di Formazione Continua Professionale i cui dati statistici (saranno pubblicati a breve) confermano Varese ai vertici tra tutti i Collegi Provinciali Italiani. Il Consiglio ha poi mantenuto fede all’impegno preso di favorire l’elezione di tutti i nuclei Zonali anche attraverso assemblee qualificate legate a temi di Cfp (con notevole incremento dei partecipanti e degli iscritti ai Nuclei).
08 08
Il Seprio
Naturalmente c’è davanti un grande lavoro da fare, ma si inizia l’anno nuovo col piede giusto. Occorre guardare anche oltre la realtà provinciale, nella crisi economica e del mondo professionale, per cogliere segni di conforto e di speranza per i Geometri. 1 - LA CONTINUITA’ DELL’ALBO PROFESSIONALE : Da almeno dieci anni il Consiglio Provinciale ha messo in atto procedure per difendere e dare continuità a una professione che ha accumulato certamente più meriti che demeriti agli occhi attenti della società italiana. Il Consiglio provinciale dei Geometri di Varese: - Tiene aggiornato l’Albo dei Praticanti, (registrando un andamento altalenante ma tendente alla diminuzione degli iscritti). - Favorisce la preparazione teorica e pratica dei praticanti con un corso specifico di ore 120 in preparazione all’esame di stato e alla libera professione (vedi resoconto a latere).
COLLEGIO PROVINCIALE
- Nomina i Commissari per le commissioni esaminatrici presso il Ministero della PP.II. (che purtroppo sono diminuite da tre a due, tendenza forse irreversibile). - Monitora i geometri abilitati (n. 60/70 a sessione) favorendo sia sul piano istituzionale che economico l’iscrizione all’ Albo degli oltre n. 30 che ne fanno richiesta. - Premia i nuovi iscritti all’Albo con riduzione dei costi di iscrizione e con borsa di studio di 400 euro per i migliori 10 abilitati. Il risultato è rappresentato nel grafico qui in alto. 2 – LA SCUOLA : Per effetto della “riforma Gelmini” dal 2015 non vi saranno più diplomati geometri. Già da quest’anno le prime classi superiori non prevedono più il “corso per geometri” ma una branchia dell’Istituto Tecnico con indirizzo: “periti delle costruzioni, del territorio e dell’ambiente”. Il sostantivo Geometra, attivo e onorato da settantanni, tende dunque per il prossimo futuro a scomparire. Il Collegio si è presentato negli anni scorsi e si presenterà ancora in tutti gli Istituti della Provincia e dell’Alto Milanese per presentare “la libera professione del geometra” alle 4° e 5° classe con esplicito invito ad intraprendere l’attività professionale con iscrizione all’Albo dei Geometri. Ma per mantenere stretto il rapporto tra diplomati e albo, non basta più seminare e aspettare ma occorrerà qualche nuova politica di attenzione al mondo scolastico. Saremo parte attiva nella promozione della costituzione degli IST (Istituti Tecnici Superiori) ma, nella scarsità delle risorse della riforma scolastica, cosa si potrà effettivamente fare? Apriremo l’Albo ai nuovi “periti” e garantiremo loro la possibilità di iscrizioni e competenze per dare continuità alla categoria e alla Cassa Nazionale Previdenza. Non solo. Sessantaduegiovani geometri si sono abilitati all’esame di Stato (vedi articolo a latere). Una trentina di loro troveranno le risorse per iscriversi all’Albo già nel 2011, garantendo un flusso di naturale ricambio, un abbassamento dell’età media ed una maggiore presenza femminile. Il saldo tra cancellazioni (purtroppo in crescita per motivi anagrafici) e nuove iscrizioni si mantiene positivo (anche se è quasi un pareggio) e il numero degli iscritti all’Albo
rimane costante intorno al di sopra di 1750 geometri malgrado le previsioni fortemente negative già da un decennio della nostra Cassa nazionale Previdenza. Che ne sarà degli altri abilitati che non hanno trovato l’opportunità (evidentemente per mancanza di reddito) per iscriversi all’Albo ed iniziare l’attività della libera professione? Sono Geometri anche loro, cosa potremmo fare per portare anche loro all’interno dell’Albo? Il Collegio favorisce le nuove iscrizioni con facilitazioni economiche, aiuta i migliori abilitati con borse di studio, fornisce importanti aggiornamenti professionali. Malgrado la crisi (più pesante nel settore edilizio) in cui i provvedimenti legislativi di supporto: piano casa, accatastamento obbligatorio dei fabbricati che hanno perso i requisiti della ruralità, le semplificazioni legislative (SCIA), il lavoro per i giovani langue ed è marginale e viene meno “la professione attraente” che abbiamo proposto già dal Convegno Nazionale di Palermo. L’altro concetto per rilanciare la categoria era “saper fare”. Con la Fcp prosegue questo impegno con tante iniziative ben accolte e partecipate soprattutto dai giovani. 3 – COMPETENZE PROFESSIONALI: Definire le Competenze. Dopo decenni di scarsa propositività, il Presidente Nazionale ha rilanciato la problematica nel 2010 con uno slancio che sembrava adeguato (proposta di legge Vicari). Purtroppo il meccanismo avviato sembra essersi bloccato e anche questa Legislatura sembra avviarsi al termine senza riuscire a concludere con un provvedimento che la Categoria aspetta da oltre cinquant’anni. 4 – AGGIORNAMENTO TARIFFE PROFESSIONALI: Il problema dell’aggiornamento triennale delle tariffe è sempre stato posposto alla definizione delle competenze (cui evidentemente è correlato). Pur essendo intervenuta la legge 248/2006 che ha eliminato l’obbligo delle tariffe minime con tendenza ad un regime di libera concorrenza, essa non ha modificato il vigente ordine tariffario, la qualità e il decoro della prestazione del Libero Professionista. Ora non è più possibile attendere, se non vengono promosse le Competenze, occorre almeno adeguare le tariffe alla perdita del valore monetario. Invece, la tariffa ex lege 44/49 ha avuto l’ultimo aggiornamento nel 1994, la tariffa per le vacazioni nel 1998, la tariffa giudiziaria nel 2002. Speriamo che il 2011 sia portatore di buone nuove anche perché l’Ordine dei Commercialisti ha ottenuto un provvedimento ministeriale (D.M. 02/09/10 n. 169) semplicissimo di aggiornamento delle tariffe agli indici Istat dal 1994 al 2010 (nella misura stimabile del 157%). È evidentemente un provvedimento ripetibile per tutti gli Ordini e Collegi che non dovrebbe essere difficile da ottenere.
09
Il Seprio
09
COLLEGIO PROVINCIALE
Corsi Corsi:
la preparazione all’esame di abilitazione 2010 La relazione sull’attività di coordinamento del direttore a fine corso di Maurilio Frigerio Consigliere del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese Si è concluso in modo positivo il “Corso di preparazione all’esame di abilitazione 2010”.Gli esami hanno dato un risultato soddisfacente. (abilitati n. 62 pari al 55% degli esaminati) SCHEDA DEL CORSO: Le ore di insegnamento in aula sono aumentate a oltre 120 ore, così suddivise per materia e per docente: Tecnologia delle costruzioni docenti geometra Frigerio/geometra Sarna Strutture docente ingegner Menzago Superamento barriere architettoniche docente architetto Casanova Legislazione urbanistica docente geometra Sarna Topografia teorica docente ingegner Corbetta Catasto docente geometra Oldrini Diritto docente avvocato Bassi Tariffe e parcelle docente geometra Sandrinelli Deontologia docente geometra Frigerio Estimo docente dottor Passoni
10 10
Il Seprio
Le lezioni di topografia pratica (rilievo per T.M.) si sono efficacemente sdoppiate in 4 gruppi di zona per un totale di ore 9 ciascuno. Non solo. Molte lezioni si sono tenute a doppio insegnamento (lezione + correzione individuale degli esercizi in tempo reale).Il materiale didattico è migliorato ed è stato raccolto in un Cd di grande e comodo utilizzo dei partecipanti. Infine, la frequenza (72), malgrado la diminuzione degli iscritti all’esame di abilitazione (n. 128), è aumentata dal 45/50% circa al 56%, garantendo un numero adeguato di partecipanti RISULTATO DEGLI ESAMI DI ABILITAZIONE I temi (già pubblicati sul Seprio) non erano troppo difficili, le due Commissioni d’esame hanno ben operato. I risultati sono stati omogenei per entrambe. Qui vale la pena esaminare qualche “numero” di questa sessione. A cominciare dagli iscritti che erano 128. Non si sono presentati in 15 (pari al 12%), 113 hanno partecipato. Sono risultati abilitati 62 (76) candidati, pari al 55% (48%) del totale. La percentuale è superiore a quella dello scorso anno (48%). Il numero assoluto degli abilitati è diminuito (62<76), garantendo comunque buoni margini sulle possibili iscrizioni al Collegio. Ogni 10 abilitati 6.3 (5.99) hanno frequentato il corso, contro 3.7 (4,1) liberi, per un numero totale di 44 abilitati del corso sul totale di 62, pari a circa il 69% (59%) dei
COLLEGIO PROVINCIALE
frequentanti. Analizzando i dati dei partecipanti al corso, con attenzione allo svolgimento del praticantato, è risultato che ha fatto pratica nello studio di un geometra il 41% degli abilitati. Tutti questi dati sono rappresentati dai grafici allegati. In conclusione resta da dire che sicuramente occorrerà migliorare ancora gli obiettivi didattici del corso anche se si è raggiunto un ottimo risultato: nessun partecipante, superate le prove scritte, è stato poi respinto agli orali. Su dieci candicati che hanno ottenuto una votazione da 78 a 90/100, otto avevano partecipato al corso. Il Collegio assegnerà ai geometri i Cfp per le docenze ai sensi della recente delibera del Cn del 27/07/10 per un totale di n. 110 Cfp
11 Il Seprio
11
COLLEGIO PROVINCIALE
U
di Aldo Porro e Lucia Cardani Consiglieri Provinciali del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese Comitato di redazione
E
n fedele compagno che si rinnova
ra il 1994, quando con la presidenza di Fiorenzo Guaralda, il Collegio dei Geometri di Varese, avviava la pubblicazione di un periodico d’informazione dedicato alla Categoria. Da allora, sono intercorse grandi modificazioni sociali, tecniche e professionali, Il Seprio è stato, possiamo dirlo con fierezza e senza alcuna retorica, sia per i Geometri che per gli Enti locali della Provincia di Varese, un compagno costante e utile, un punto di riferimento e incontro. Moltissime sono state le collaborazioni, gli interventi, gli articoli che via via si sono succeduti in tutti questi anni, un lavoro enorme, fatto di piccoli pezzi, che hanno reso grande e storica la rivista Collegiale, unica nel panorama provinciale delle associazioni di categoria. Il Seprio rappresenta uno spaccato, una pacata fotografia dei nostri ultimi 18 anni, della vita del nostro Collegio e dell’attività professionale del Geometra. A tutti coloro che hanno contribuito, collaborato, e sono
12 12
Il Seprio
intervenuti gratuitamente a costruire un patrimonio assoluto della nostra comunità professionale, molto spesso a scapito della professione o di qualche ora di riposo, deve andare tutta la nostra sincera riconoscenza. Da più parti è venuta l’esigenza di un rinnovamento e pertanto nel programma 2010/2014, votato unanimemente dal presente Consiglio, trovava posto – a giusta ragione - la volontà di rivalutazione e potenziamento del periodico provinciale, guidata dall’esperienza del passato, dettata dalle nuove possibilità della rete e dal flusso delle informazioni e da nuove esigenze professionali, senza trascurare la difesa del ruolo della professione di geometra, e i meritori auspici originari, ponendo l’accento, oltre che all’informazione, anche all’approfondimento e al commento, in temi inerenti le professioni tecniche. Da qui discendono alcune modifiche organizzative, una nuova veste grafica, tutta a colori, una più agevole lettura, mantenendo e aggiornando al contempo le consuete rubriche, non dimenticando l’attualità e la qualità dei con-
COLLEGIO PROVINCIALE
tenuti, in linea con la nostra natura concreta e razionale. Il periodico, manterrà la storica collaborazione di Roberto Stangalini, colonna portante del bimestrale, in qualità di Direttore Responsabile. A Roberto, esprimiamo la nostra stima e gratitudine per aver custodito il periodico con estrema competenza e professionalità, nella certezza di una lunga e proficua collaborazione. In tale sereno clima propositivo, su questo nuovo numero, nel segno della continuità e del rinnovamento, vogliamo segnalare il primo di una serie di contributi a cura dell’ingegner. Attilio Selvini, professore emerito del Politecnico di Milano, già Presidente della SIFET, autore di lavori di eccellenza nel campo del rilevamento, eccellente divulgatore e appassionato insegnante, da anni vicino ai Geometri varesini in svariate occasioni, tra le quali, vogliamo ricordare, il Corso di rilevamento e fotogrammetria, che tenne allora in qualità di giovane assistente, a molti dei geometri e topografi iscritti al nostro Collegio. Con un curriculum vastissimo, di assoluto rilievo, docente in varie Facoltà di ingegneria e architettura, originario di Somma Lombardo e milanese d’adozione, Attilio Selvini è da sempre un punto di riferimento, non solo per le indiscusse capacità e competenze tecniche, ma anche per l’impegno divulgativo e sociale, oltre che per le specchiate doti morali. Si tratta di un lavoro importante che, vista l’articolazione, verrà pubblicato in più puntate che lo stesso professor Selvini definisce: “….una esposizione semplice, ma rigorosa delle modalità operative e degli strumenti attuali, per rilevare sull'oggetto (topografia) oppure sull'immagine (fotogrammetria) e per rappresentare poi il rilevato (cartografia).” Al professor Selvini, noi, suoi allievi, per questo intervento, per la sua disponibilità, e per tutti i suoi libri, nostri preziosi compagni di lavoro, inviamo a nome del Consiglio e di tutti i geometri varesini, la nostra più profonda riconoscenza. Insomma, Il Seprio vuole rappresentare questo Collegio e la sua comunità, le sue dinamiche di rinnovamento, la sintesi di collaborazione e rispetto tra ieri e oggi, tra i geometri che ci hanno preceduto e ciò che hanno fatto, e noi, geometri di oggi e di domani, delle sfide e opportunità che ci attendono. Sia chiaro, nessuno si illude di cambiare il mondo con un articolo, ma crediamo fortemente nelle motivazioni dei Geometri e nella loro professionalità, questo periodico è un punto di incontro che consente alla nostra comunità di esprimere le proprie ragioni, con educazione, coerenza, fermezza, continuità. L’appartenenza a una comunità, non solo tecnica, significa condividere ideali, ragioni, scontri, anche aspri, sulla base del rispetto, dell’onestà intellettuale e nell’ottica del bene comune.Condividere il Seprio, è sentirsi parte di qualcosa, qualcosa di tuo, è un modo di stare uniti è un modo per non perdersi di vista.
L’impegno dei Geometri è stato declinato e rappresentato, anche da quello che in tutti questi anni è passato da questo periodico, che testimonia, ancora una volta, l’autorevolezza del nostro ruolo professionale. Far circolare conoscenza, informazioni e testimoniare le ragioni dei geometri, che operano tutti i giorni sul campo, l’attività del Collegio, delle Commissioni, dell’Internucleo, dei Nuclei di Zona, è sintomo di una comunità viva e fiorente, è un modo per testimoniare che - i Geometri - ci sono, e che faranno la loro parte. Troviamoci in zona… E quindi uscimmo a riveder le stelle. Dante Alighieri – Divina Commedia Inferno – Canto XXXIV
13
Il Seprio
13
TOPOGRAFIA
M
isura, rilevamento e rappresentazione
A cura del Professor Ingegner Attilio Selvini Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano Ex- presidente della Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia, Sifet
L’indicazione metro lineare, benchè diffusa è decisamente assurda. Il motivo? Il metro è di per sé un’unità di lunghezza e perciò necessariamente in linea. Il sostantivo metratura, poi, è un’altra perla. Viene utilizzato nelle agenzie di compravendita, ma l’esatta dizione di un’estensione è superficie
Inizia la collaborazione dell’Ingegnere Attilio Selvini" docente di Topografia alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ed ex presidente della Società italiana di Fotogrammetria e Topografia con “Il Seprio”# In questo numero il professor Selvini introduce gli elemen! ti di misurazione nei rilevamenti e la loro rappresentazione soffer! mandosi" in modo particolare" sul corretto linguaggio da utilizzare in quest’ambito# Un esempio concreto? Le indicazioni dei metri che in alcune pubblicazioni anche tecniche sono del tutto cervellotiche# Quella giusta è la semplice m e non ml" Mt o mt che determinano mil! lilitri" megatonnellate e millitonnellate
14 14
Il Seprio
))
TOPOGRAFIA
1) Introduzione Parlare di misura e di rilevamento, per poi rappresentare l’architettura nelle proiezioni ortogonali oppure il territorio in cartografia, presuppone che si abbiano chiare alcune considerazioni di carattere statistico e probabilistico; inoltre, è necessario che vengano premesse alcune elementari note di geodesia e di metrologia. Incominceremo da queste ultime. - La misura degli angoli si fa oggi, almeno in Europa, nel sistema detto centesimale; l’angolo giro è quindi pari a 400g, quello piatto a 200g ed infine quello retto a 100g. Il vecchio sistema sessagesimale è oggi usato solo in astronomia, oppure in cartografia per le indicazioni di latitudine e longitudine. Un grado centesimale si riparte in centesimi, un centesimo a sua volta in decimillesimi; per cui un certo angolo sarà scritto come segue: 24,1849g. L’unità di misura è il gon, ed il suo sottomultiplo più usato è il milligon, pari a 0,001g. Qualunque altra indicazione è errata e comunque obsoleta, anche se talora la si ritrova in vecchi libri; tipico esempio è il seguente: 10cc al posto della precedente e corretta indicazione di un milligon. - È appena il caso di ricordare come gli angoli misurati ai fini del rilevamento siano i seguenti: la sezione retta del diedro formato da due semipiani aventi la costola in comune (si pensi alle due pagine di un foglio di protocollo aperte), detta angolo azimutale; l’angolo formato fra la verticale passante per un punto, ed una semiretta uscente dallo stesso punto, orien-
tato dalla verticale alla semiretta (angolo zenitale). Meno usato è il complemento di quest’ultimo, detto angolo d’altezza, positivo o negativo a seconda che stia sopra o sotto la retta orizzontale perpendicolare alla predetta verticale. La figura 1 chiarisce quanto sopra detto; in essa, è l’angolo azimutale, i l’angolo zenitale (talvolta detto anche distanza zenitale, con derivazione dall’astronomia) mentre ’ è l’angolo di posizione, che non si misura in topografia (un tempo, lo si misurava con il sestante, usato in navigazione). - La misura delle lunghezze è sempre espressa in metri, coi suoi multipli e sottomultipli. Importante: l’indicazione del metro è sempre e solo la seguente: m posto dopo il valore numerico, come per esempio in: 123,45 m quindi senza “punto”. Altre indicazioni, pur comuni anche in pubblicazioni tecniche, sono del tutto cervellotiche, come per esempio ml, oppure Mt od ancora mt., che indicano rispettivamente millilitri, megatonnellate, millitonnellate (queste ultime poi con l’errato punto finale). Sia sottolineato che la dizione: metro lineare è assurda, benché diffusa: il metro è di per sé una unità di lunghezza. - Altrettanto dicasi per le unità di superficie o di volume; queste saranno sempre scritte come segue: m2, m3 e non mai: mq, mc. Lo stesso vale per multipli e sottomultipli. - Lasciamo poi alle agenzie di compravendita il sostantivo (orrendo!) metratura: si dirà invece correttamente superficie. A questo proposito va notato che il numero che esprime il valore di una superficie è detto area; la superficie è quindi una estensione, una grandezza fisica, mentre l’area è il numero che la esprime, indicato in metri quadrati (e non metri quadri). Valgono le stesse considerazioni per i volumi, espressi in metri cubi (e non cubici!). Ed ora, occupiamoci della misura; occorre però dire brevemente delle grandezze. In natura esistono le quantità. Un masso è una quantità e l’uomo giudica per esempio che un certo masso è più grande di un altro; ebbene, una “grandezza” è tutto ciò di cui si può dire che sia “più” o “meno” di un’altra dello stesso tipo. Il masso sopra ricordato possiede come caratteristica la grandezza, dato che si può giudicare che sia “più” o “meno” grande di un altro masso; la distanza fra due punti è una quantità che possiede una grandezza; la temperatura, intesa come livello termico di un corpo solido, liquido od aeriforme è una grandezza: di ognuna di queste si può infatti dire che è più o meno di
15
Il Seprio
15
TOPOGRAFIA
altra della medesima specie. Definizioni delle grandezze si trovano negli scritti di molti filosofi che vanno da Euclide a Bertrand Russel; si veda per esempio in (1). Se le grandezze esistono in natura, come caratteristica delle quantità, nulla esiste in natura che assomigli alla misura; essa, così come il numero, è un prodotto della mente umana. Semplificando molto, misurare significa associare un numero ad una grandezza. Ma come associare ad una grandezza di una certa classe un numero? La correlazione fra un numero ed una grandezza contiene in sé una forte arbitrarietà; la stessa grandezza può essere associata biunivocamente a più numeri: si pensi per esempio ad una lunghezza espressa in piedi, in braccia od in metri. I numeri corrispondenti saranno diversi fra di loro, pur essendo di volta in volta biunivoca la relazione. Si legge in Russel: “…Dicesi misura di una grandezza, nel senso più generale, qualsiasi metodo con cui si stabilisce una corrispondenza univoca e reciproca tra tutte o tra alcune grandezze di un determinato genere e tutti o alcuni numeri interi, razionali o reali secondo il caso…la misura richiede una relazione uno-uno tra i numeri e le grandezze in questione, relazione che può essere diretta o indiretta, importante o banale secondo le circostanze”. Tutto dipende quindi dal sistema numerico prescelto: da lì in poi l’arbitrarietà scompare.
16 16
Il Seprio
Facciamo ora qualche considerazione pratica; nella vita quotidiana l’operazione di misura eseguita comunemente è divenuta quasi automatica e sembra priva di qualunque difficoltà; anzi, acquisita una certa metodologia, sembra essere del tutto elementare. Il merciaio vende stoffa o nastri “a metro”; il droghiere od il macellaio pesano la loro merce, così come il fruttivendolo. Tutti costoro non si pongono problemi nel fare le loro operazioni e quindi nell’associare il numero alle grandezze correlate alle quantità che vendono. Al contrario, il chimico od il farmacista od ancora l’analista che devono misurare minime quantità (e quindi le loro grandezze) di prodotti che in valore leggermente superiore ad una data soglia (oppure leggermente inferiore) potrebbero essere dannosi od al contrario inefficaci; l’ingegnere o l’architetto od il geometra che devono valutare le deformazioni di una struttura confrontandole con quelle che la scienza delle costruzioni indica in teoria; il tecnico di laboratorio che deve contare (e quindi misurare) il numero di globuli rossi o di leucociti presenti in un cm3 di sangue d’un paziente, dal quale numero potrebbe dipendere o meno l’esistenza di una patologia; tutti costoro insomma, devono conoscere i fondamenti della misura insieme al modo di trattare i numeri che provengono dalle loro osservazioni; numeri che non possono essere immediatamente accettati come invece lo sono quelli provenienti dalle misure del macellaio o del merciaio. In questi ultimi casi infatti, alcuni centimetri in più od in meno, così come qualche decina di grammi di scarto non compromettono per nulla la validità delle operazioni di compravendita. Il termine tecnico osservazioni, che proviene dall’astronomia e dalla geodesia, è generalmente usato anche nelle misure topografiche: nelle facoltà di ingegneria sono oggi ben diffusi i corsi di Trattamento delle osservazioni che sono propedeutici alle lezioni di topografia, fotogrammetria, telerilevamento non solo; ma anche a quelle di misure meccaniche od elettriche od ancora chimiche. A questo punto, sono indispensabili alcune semplici note di statistica.Si dice popolazione l’insieme di oggetti, o di persone, che costituiscono un gruppo omogeneo costituito da N individui. La statistica insegna come classificare tale popolazione, in relazione ad un determinato aspetto cui si dà il nome di attributo. È necessario però che tale attributo, che d’ora in poi indicheremo con X, possegga i seguenti requisiti: - X deve poter assumere forme distinte xi, con i = 1, 2, 3…n. - Ogni valore xi dovrà rappresentare il concetto di classe (per esempio peso, colore, altezza…). - In ogni individuo della popolazione dovrà essere presente una forma xi. - Nella popolazione, almeno due individui dovranno possedere valori diversi dell’attributo.
TOPOGRAFIA
Si chiamerà frequenza il numero di individui che nella popolazione data possiedono lo stesso valore dell’attributo; sarà allora possibile costruire una successione come quella che segue, in cui nella prima riga vi sono i valori essendo come già detto M = media aritmetica; dell’attributo, nella sottostante quelli delle frequenze: x1
x2
x3…... xN
f1
f2
f3……fN
X
La X così costruita si chiama variabile statistica ad una dimensione; di essa si possono fornire degli indici rappresentativi, tutti condensati in una formula che fornisce il “momento di ordine k rispetto al polo ” e che ha il seguente aspetto:
Ai nostri fini, due sono i momenti che ci interessano particolarmente: - quello di ordine 1 rispetto al polo 0; quello di ordine 2 rispetto al precedente (che a sua volta si chiama “media” e si indica con M: altro non è che la nota media aritmetica). Tali indici assumono i due aspetti seguenti:
nella quale 2 è detto varianza. Diremo subito che la media è un indice di posizione e indica il valore intorno al quale tende ad addensarsi la popolazione. Invece la varianza è un indice di dispersione: dice quanto mediamente la popolazione è dispersa intorno alla media. Per esempio, considerando l’altezza di 100 individui, la cui media vale 1,75 m, una varianza piccola dice che gli individui si scostano poco da tale valore (per es. sono compresi fra 1,65 ed 1,80). Una varianza grande dice invece che gli individui hanno altezze comprese a titolo di esempio fra 1,55 ed 1,90, pur essendo in entrambi i casi la media pari ad 1,75. Si dimostra che esiste una “disuguaglianza” detta di “Tchebycheff”, la quale afferma che più dell’89% della popolazione di una variabile statistica è compreso fra la media e più o meno tre volte la radice quadrata della varianza. Tale radice di chiama “scarto quadratico medio” (sqm) od anche “deviazione standard”.
17
Il Seprio
17
TOPOGRAFIA
Per meglio chiarire quanto detto nella pagina precedente, si presenta qui sotto la variabile statistica semplice costituita dalla popolazione di studenti presenti in una certa aula in un certo momento temporale, il cui attributo sia il peso, espresso in kg 54-55 56-57 58-59 60-61 62-63 64-65 66-67 68-69 70-71 72-73 74-75 76-77 78-79 80-81 82-83 X 1 2 3 6 6 6 7 8 5 4 6 1 2 1 1 2 = 45,56 Applicando le formule già viste, si avrà: M = 67,53 kg Secondo la disuguaglianza di Tchebycheff, la popolazione compresa fra:
= ± 6,75 kg
67,53 + 3x6,75 = 87,78 67,53 - 3x6,75 = 47,28 dovrà essere pari almeno all’89%; essendo N = 59 e quindi 59 x 0,89 ª 51
In realtà, contando letteralmente le frequenze comprese entro i due limiti di cui sopra si nota che tutta la popolazione esaminata sta entro i due limiti sopra indicati; limiti peraltro che travalicano addirittura i valori argomentali della popolazione. Ritroveremo fra breve una estensione della disuguaglianza di Tchebyceff, parlando delle misure. Ed ora il discorso si fa molto sintetico, per ragioni di semplicità: chi volesse saperne di più (o molto di più) veda per esempio e rispettivamente in (2) oppure in (1). Si osservi la variabile statistica appena sopra riportata; l’operazione che la ha costruita è semplice: sono stati esaminati tutti gli individui che compongono la relativa popolazione, ad ognuno è stato richiesto di dichiarare il proprio peso, si è fatta la “conta” delle frequenze e si sono poi eseguiti i semplici calcoli di media e varianza. Si pensi ora ad un’altra procedura di questo nuovo tipo. Rilevati i dati del peso, si segnino su tanti foglietti, e si introducano questi in un’urna. Si estragga poi un foglietto, si legga (e si scriva) il valore corrispondente, rimettendo poi tale foglietto nell’urna mescolando. Si faccia una
18 18
Il Seprio
seconda, una terza estrazione, sempre leggendo e segnando i valori corrispondenti, continuando sino a raggiungere e poi anche a superare il numero degli individui della originaria popolazione. Si potrà così costruire tutta una serie di “popolazioni” fittizie, generate dal “caso” che presiede l’estrazione; in generale si avrà che un valore argomentale qualsiasi si presenta con frequenza minore o maggiore di quella che ha nella variabile statistica d’origine. Calcolando media e varianza di queste nuove “variabili” (che non saranno più del tipo “statistico”, e che verranno invece definite dall’aggettivo “casuali”, proprio perché generate dal caso!) si noterà che esse non saranno molto dissimili da quelle della variabile statistica originaria. Anzi, elevando il numero di estrazioni, media e varianza si avvicineranno sempre di più a quelle di origine. È possibile argomentare che per un numero infinito di estrazioni, media e varianza coinciderebbero con quelle della variabile statistica di partenza. Fine prima parte il seguito al prossimo numero
SICUREZZA CANTIERI
T
utti i segreti di un corretto “PSC progettuale”
A cura di Attilio Macchi, ingegneria della sicurezza del lavoro e dell’ambiente, coordinatore, e Stefano Pileci, geometra, specializzato nella sicurezza cantieri - Varese
Il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) progettato deve conte! nere una relazione tecnica" le prescrizioni correlate alla complessità dell’opera ed essere corredato di tavole esplicative di progetto# Il foglio tecnico è stato proposto per la gestione del cantiere in fase di
Anche se le planimetrie dell’opera comprendono l’indicazione del ponteggio e quella dell’area la recinzione, in particolare per la descrizione dell’opera è opportuno indicare le scelte progettuali di misure preventive e/o protettive di rilievo elaborate dal progettista in collaborazione con il CSP.
esecuzione" tuttavia" può essere utilizzato già in fase progettuale come fondamentale integrazione del PSC# Occorre capire se può esse! re utile per la migliore conduzione del cantiere un PSC più sintetico" costituito da una relazione e i necessari fogli tecnici# La rappresenta! zione grafica può essere integrata da una descrizione sia dell’opera da realizzare sia del contesto dell’area interessata dal cantiere
))
19
Il Seprio
19
SICUREZZA CANTIERI
I
in un primo approfondimento pubblicato sul n. 3/2010 di “Lavoro sicuro”1 è stato presentato un metodo per la gestione della sicurezza nel cantiere da parte del CSE elaborato con l’uso degli strumenti più comuni e conosciuti da tutti gli operatori, il disegno e la grafica. Nella prima presentazione era stata sottolineata la centralità del cronoprogramma delle lavorazioni quale strumento insostituibile per l’identificazione delle interferenze per la corretta valutazione dei rischi che producono e della comunicazione fondata sullo scambio di informazioni certe che porta alla definizione degli impegni tra coordinatore e datori di lavoro delle imprese esecutrici e all’individuazione dei responsabili di attuazione delle azioni e degli obblighi contrattuali anche in tema di sicurezza. Il foglio tecnico è nato per una necessità di gestione della sicurezza nel cantiere in fase esecutiva ed è sembrato opportuno proporne l’elaborazione già in fase progettuale come fondamentale integrazione del PSC. L’adozione di un metodo simile in fase progettuale permette, valutata la necessità di investimento in tempo, di fissare uno dei punti fondamentali della 92/57/CEE, l’incarico contestuale del CSP e del progettista da parte del committente, punto critico del processo di progettazione della sicurezza. Avere del tempo per produrre, con il confronto col progettista, una serie di elaborati grafici alleggerirà il peso del CSE che potrà agevolmente modificare le tavole precedentemente prodotte. L’improvvisazione, tipica del sistema cantiere, che spesso non coincide con l’attenzione necessaria per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, non troverà spazio perché preceduta dalla riflessione tecnica (accresciuta dal confronto con il progettista) ed etica dovuta alla delicatezza che merita l’argomento. Occorre comprendere, però, se produrre un PSC più sintetico costituito da una relazione scritta e da una serie di fogli tecnici come richiesto dal dettato legislativo è un azzardo.
L’elaborazione grafica della gestione Riscontrata l’enorme difficoltà per gestire il cantiere in fase esecutiva, è stato inizialmente sviluppato un metodo grafico, con l’obiettivo di raggiungere l’efficacia e l’efficienza necessaria per condurre e mantenere il cantiere in una condizione di sicurezza più elevata possibile, con il coinvolgimento delle figure presenti. Un lavoro di comunicazione che porta alla condivisione delle scelte (fatte dal CSE in riferimento al PSC e alle variate condizioni del cantiere) tra coordinatore e datori di lavoro delle imprese esecutrici il cui risultato è rappresentato dal foglio tecnico proposto per la gestione del cantiere in fase esecutiva. È stata rilevata, in particolare, la non corrispondenza del cronoprogramma delle lavorazioni previsto nel PSC con la realtà esecutiva. La gestione del cantiere con il foglio
20 20
Il Seprio
Nell’immagine il cantiere della chiesa di Ispra
tecnico prevede un impegno notevole che diventa ancor più grande se non è supportata da un PSC svolto con schema simile. È stato necessario, quindi, produrre un PSC progettuale grafico che potesse essere di riferimento al CSE e alleggerire il suo lavoro. Il primo obiettivo è stato quello di produrre un PSC con una serie di fogli tecnici integrati dalla classica relazione, che continuerà a essere presente ma sarà più snella, meno dispersiva e più leggibile. Il secondo obiettivo è legato al dettato legislativo. I fogli tecnici dovranno contenere e sviluppare tutti i punti previsti dall’Allegato XV, quello che non potrà o non sarà ritenuto necessario di inserire dovrà essere riportato in relazione. La serie di fogli tecnici sono caratterizzati da uno schema differente da quello proposto per la gestione esecutiva del cantiere2, ma contengono sezioni fondamentali che saranno di supporto al CSE. In modo particolare, il cronoprogramma, i layout, gli schemi, le valutazioni dei rischi saranno le sezioni su cui interverrà, in fase di aggiornamento, il CSE per individuare le azioni di gestione della specifica lavorazione nella realizzazione dell’opera. Il PSC elaborato in fase progettuale è relativo a un preciso cantiere e sono riportati alcuni momenti, non tutti, di pianificazione in riferimento alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Ogni coordinatore potrà personalizzare la
SICUREZZA CANTIERI
struttura grafica proposta dando più rilievo alle parti alle quali riterrà di prestare più attenzione. Partendo dalla decisione del committente di realizzare un’opera edile, svilupperemo di seguito la proposta di procedura di lavoro per la stesura di un PSC a carattere grafico. L’elaborazione del PSC è stata di gran lunga più complicata e complessa di quanto affrontato per elaborare il foglio tecnico per la gestione esecutiva. PSC in fase progettuale: combinazione di relazione tecnica e fogli tecnici L’art. 100, TU, ha richiesto, per la composizione del PSC, una relazione tecnica e prescrizioni correlate all’opera e a eventuali fasi critiche, la stima dei costi della sicurezza e ha previsto l’elaborazione di tavole esplicative (quest’ultime saranno individuate dai fogli tecnici adeguatamente numerati). I contenuti del PSC sono riportati nell’Allegato XV. È necessario considerare l’art. 100 e i punti dell’Allegato XV per valutare quanto possa essere trasferito nelle tavole esplicative di progetto e quanto invece dovrà essere presente nella relazione tecnica. Verranno riportati quattro FT numerati con peculiarità diversa in riferimento
ai punti e lettere dell’Allegato XV a cui devono rispondere. Pare evidente che un PSC così elaborato sarà costituito da diversi fogli tecnici, in relazione alla complessità dell’opera. Il quinto foglio tecnico rappresenta l’anello di congiunzione fra le previsioni del PSC e la gestione esecutiva del cantiere3 e risponde agli obblighi di aggiornamento del PSC da parte del CSE, al punto 2.1.2, lettera g), alla lettera h) per la gestione delle emergenze e, soprattutto, lascia traccia del passaggio del coordinatore e delle sue scelte nella conduzione del cantiere. La presentazione di ogni foglio tecnico sarà suddivisa in tre parti. La prima è rappresentata dal foglio tecnico (il disegno), la seconda dallo schema del corrispondente foglio tecnico diviso in sezioni che riportano i punti e le lettere dell’Allegato XV considerate e una terza parte di commento con lo scopo di individuare cosa debba restare a carico della relazione tecnica. FTP1 Il primo foglio tecnico (si vedano la figura 1 e la tabella 1) risponde a quanto richiesto dall’Allegato XV, punti 2.1.1 e 2.1.2, lettere a), b), e in parte alla lettera h), per un
21
Il Seprio
21
SICUREZZA CANTIERI
primo accenno alla gestione delle emergenze (si veda la sezione 4 della tabella 1), e alla lettera i), per il cronoprogramma (si veda la sezione 6 della tabella 1) delle lavorazioni in mesi (che necessita di sviluppo più particolareggiato in punto appositamente dedicato nella relazione tecnica). La presenza di mappe, di planimetrie, di fotografie (si vedano le sezioni 1, 5, 7 della tabella 1) identificano l’a-rea e l’opera in modo inequivocabile, contestualizzando il PSC allo specifico cantiere (punto 2.1.1). Nella schematizzazione è rappresentata la raccolta dei dati in base ai quali sarà effettuata la valutazione. Oltre a quanto richiesto dai punti ricordati, sono presenti le prime indicazioni (che possono essere implementate) per gestire il processo in modo agile ma efficiente (si vedano le sezioni 8 e 9 della tabella 1) e, soprattutto, è già presente un primo cronoprogramma relativo alle lavorazioni. Sembra evidente che il cronoprogramma delle lavorazioni sia il primo punto da fissare soprattutto in relazione a quanto richiede l’Allegato XV in seguito. Il cronoprogramma delle lavorazioni comprende quindi l’elenco sequenziale delle lavorazioni stesse e le eventuali sovrapposizioni temporali. La sua elaborazione usa il calendario (in questa fase è stato adottato un’unità di misura in mesi) e i pittogrammi (si veda la sezione 3 della tabella 1) identificativi delle lavorazioni. È lo strumento dal quale si sviluppa gran parte della valutazione del rischio relativa a quanto in seguito richiesto dall’Allegato stesso. La sezione 2 raccoglie i dati relativi all’anagrafica di cantiere e alle figure della sicurezza coinvolte. La rappresentazione grafica può essere integrata nella relazione, con una sintetica descrizione sia dell’opera da realizzare sia del contesto dell’area interessata dal cantiere. Anche se le planimetrie dell’opera comprendono l’in-
22 22
Il Seprio
dicazione del ponteggio e quella dell’area la recinzione, in particolare per la descrizione dell’opera pare opportuno indicare le scelte progettuali di misure preventive e/o protettive di rilievo elaborate dal progettista in collaborazione con il CSP. La parte di relazione in supporto al primo foglio tecnico potrà contenere anche modulistica relativa alla raccolta di informazioni da parte del committente e/o del responsabile dei lavori per ottemperare agli obblighi a loro carico (ITP, elenco documenti), schemi proposti o imposti (se contrattualmente inseriti) per la produzione dei documenti che le imprese esecutrici dovranno adottare (POS, PIMUS, dichiarazioni di conformità, check list ecc.) e che potranno essere utili al CSE e alleggerire il lavoro di controllo documentale. Questo non è richiesto dall’Allegato, ma sembra utile per il processo di gestione fornire indicazioni anche al committente/responsabile dei lavori che permettano l’identificazione di imprese di “qualità”, è opportuno non dimenticare anche che non è compito del coordinatore consegnare il PSC alle imprese ma è un obbligo del committente (art. 101, comma 1) e dell’impresa affidataria (art. 101, comma 2). Sarà necessario, quindi, informare il committente sulle responsabilità e gli obblighi e fornire allo stesso le soluzioni tecniche e procedurali per poter incaricare imprese “in regola” in modo tale da iniziare il processo con il giusto approccio. L’elaborazione del primo foglio tecnico, con le integrazioni nella relazione, va nella direzione di verificare l’obbligo del committente (art. 90, comma 3) relativo alla nomina del CSP contestualmente a quella del progettista (l’incarico è stato dato per tempo), punto iniziale di tutta la progettazione della sicurezza.
SICUREZZA CANTIERI
Foglio tecnico 2 Il foglio tecnico 2 (si veda la figura 2 e la tabella 2) risponde alle richieste della lettera c) e dei punti 1 e 2, lettera d), e del punto 2.1.2 (e i relativi punti di riferimento). La lettera c) ha richiesto espressamente l’individuazione, l’analisi e la valutazione di ogni rischio concreto riferito all’area, all’organizzazione, alle lavorazioni e alle loro interferenze. È opportuno fare un elenco dei rischi per ogni indicazione e sviluppare un classico processo di valutazione del rischio. La lettera d) chiede le soluzioni per eliminare o ridurre i rischi precedentemente individuati. Soluzioni che contemplano, in particolare in base al punto 2.2.4, lettera a) [comune a tutti e tre i punti della lettera d)], schemi grafici, misure di prevenzione e protezione, procedure ecc. I punti di riferimento per individuare e valutare i rischi sono, almeno, quelli indicati nei punti 2.2.1, 2.2.2. Sono state unite le richieste dell’Allegato in un serie di fogli tecnici. Il primo, il 2 a, contiene le risposte all’area e all’organizzazione del cantiere. La valutazione del rischio necessita di criteri la cui scelta, seguendo quanto indicato al Titolo I, art. 28, comma 2, lettera a), è lasciata al valu-
tatore, in questo caso al coordinatore. La scelta è stata quella di adottare la classica matrice quadrata del rischio R=PxM e di indicare anche una tabella con l’elenco dei rischi e dei pericoli che rileva l’eventuale presenza di interferenza prodotta (si veda la sezione 3 della tabella 2). Questa sezione verrà adottata anche per i seguenti fogli tecnici e non sarà più riportata. Sarà presente il layout di cantiere (si veda la sezione 4 della tabella 2) di riferimento con eventuali dettagli sulle aree interessate dalla valutazione. La sezione 1 sarà dedicata all’area di cantiere, la sezione 2 all’organizzazione. In base alla presenza dei rischi individuati è evidente che si debba prevedere l’utilizzo di più fogli tecnici identificati da un numero fisso e lettera in sequenza. Come metodo, se saranno tenute unite le analisi dei rischi dell’area e dell’organizzazione di cantiere, si sceglierà la numerazione 2a, 2b ecc. Se la scelta sarà quella di separare la valutazioni relativa all’organizzazione, questa prenderà la numerazione 3a, 3b ecc. Di conseguenza, anche i fogli tecnici varieranno la numerazione. La relazione tecnica potrà riportare l’elenco dei rischi individuati per ogni singola richiesta dell’Allegato e la
23
Il Seprio
23
SICUREZZA CANTIERI
tavola di riferimento (il foglio tecnico numerato) in cui ognuno di essi è stato trattato. Saranno inserite anche le procedure particolarmente complesse scelte dal coordinatore o le procedure complementari e di dettaglio che il CSP richiede alle imprese esecutrici e che saranno esplicitate nei POS (punto 2.1.3). Potrà riportare ulteriori indicazioni per il CSE, in riferimento al punto 2.2.4, lettera b), e a quanto richiesto dal punto 2.3.5, in riferimento alle condizioni reali del cantiere che si discostano da quanto analizzato nel PSC. L’Allegato ha collegato il punto 2.3.5 alla lettera f) ma anche al punto 2.2.4 che insiste su tutti i punti della lettera d), tenuto conto che riguarda anche il compito del CSE di aggiornare l’elenco delle imprese e dei lavoratori autonomi presenti e, dopo loro consultazione, l’aggiornamento del cronoprogramma è stato inserito anche in questa sezione. Foglio tecnico 3a Il foglio tecnico 3a (si veda la figura 3 e la tabella 3) segue la traccia del 2 ma è esclusivo per le lavorazioni. Il punto 3, lettera d), ha richiamato il punto 2.2.3 che ha riportato un elenco di rischi e la chiara indicazione che non devono essere considerati i rischi specifici delle imprese. In questo esempio sono state inserite due lavorazioni nello stesso schema. Una studia i rischi e le soluzioni proposte per lo scavo per la deviazione di una roggia che sarà effettuato contemporaneamente allo scavo delle fondazioni. L’altra sviluppa l’analisi del rischio di caduta dall’alto nella realizzazione della struttura, rischio che può essere ritenuto, in corrispondenza con le indicazioni del punto 2.2.3, interferenziale con tutte le lavorazioni. Per la lavorazione di scavo è stato considerato, in questo foglio tecnico, il rischio di seppellimento. La misura di
24 24
Il Seprio
protezione prevista è stata quella di adottare sistemi di sostegno e di contrasto in prefabbricato metallico da posare direttamente nello scavo prima dell’ingresso dei lavoratori. L’indicazione può sembrare superflua in quanto il seppellimento è un rischio specifico delle imprese di movimentazione terra e scavi, ma è stato scelto di precisarlo nel PSC considerando che la relazione geotecnica aveva evidenziato una struttura del terreno tale da non ritenere possibile indicare un angolo di sicurezza per il bordo dello scavo. Anche in questo caso il numero di foglio tecnico corrisponderà al numero delle lavorazioni prese in considerazione. Per quanto riguarda la relazione tecnica è possibile confermare quanto riportato per il foglio tecnico 2. La lettura di questa parte dell’Allegato permette di sviluppare un’analisi dei rischi per ogni lavorazione, quindi la sezione 1 sarà ripetuta per il numero di lavorazioni interessate. Foglio tecnico 4a Il foglio tecnico 4a considera i rischi interferenziali individuati in base alla lettera c), riporta le soluzioni [lettera e)], i DPI e le misure di coordinamento per l’uso comune da parte delle imprese di attrezzature, di dispositivi di protezione collettiva [lettera f)]. In questo esempio sono state inserite due serie di lavorazioni nello stesso schema. Una riprende lo scavo per la deviazione della roggia considerando le interferenze dovute al fatto che sarà effettuato contemporaneamente allo scavo delle fondazioni della casa. È opportuno evidenziare un rischio di investimento prodotto dalla circolazione di mezzi che svolgono due lavorazioni simili (gli scavi) ma con due organizzazioni d’impresa differenti. Per ridurre il rischio è stato scelto di
SICUREZZA CANTIERI
individuare e di segregare le aree con un’ulteriore recinzione interna disegnata nel layout, di vietare l’ingresso dei lavoratori di una impresa nelle aree dell’altra e viceversa, di elaborare una procedura per l’utilizzo dell’ingresso principale in cantiere che resta in comune.
L’altra lavorazione considerata nel foglio tecnico, la realizzazione dei muri dello scantinato, ha interessato una lavorazione svolta dalla stessa impresa ed è stata suddivisa (come ha indicato il punto 2.3.1) in sottofasi in base alle quali il CSP ha previsto uno sfasamento temporale
25
Il Seprio
25
SICUREZZA CANTIERI
delle lavorazioni che saranno eseguite in successione e uno sfasamento spaziale della lavorazione dei ferri definendo un’area dedicata nel layout di cantiere. Anche in questo caso il numero di fogli tecnici corrisponderà al numero delle lavorazioni prese in considerazione. Per quanto riguarda la relazione tecnica potrà contenere
26 26
Il Seprio
l’elenco delle lavorazioni (suddivise in fasi e sottofasi) nella quale sarà sviluppata l’analisi dei rischi e l’elenco dei DPI richiesti per ridurre solo i rischi dovuti alle interferenze. Potrà contenere anche l’elenco di attrezzature, di apprestamenti solo in relazione all’uso comune e le eventuali procedure.
SICUREZZA CANTIERI
Sembra superfluo inserire nel PSC indicazioni che stabiliscano che “gli scavi di profondità superiore a 1,50 m vanno armati” o che “per attività che espongono il lavoratore al rischio di caduta da un altezza superiore ai 2 m vanno usati apprestamenti”. I rischi specifici delle imprese dovranno essere affrontati nei rispettivi POS, ma il coordinatore dovrà valutare se la specificità del rischio riferibile all’impresa e, quindi, alla lavorazione svolta possa essere interferente con la presenza di altre lavorazioni, di lavoratori di altre imprese. Se i rischi interferenziali sono generati, per quanto riguarda le lavorazioni, dalla presenza simultanea o successiva delle diverse imprese e dei lavoratori autonomi e non dalle singole attività lavorative, allora non è sufficiente un coordinamento asettico indirizzato esclusivamente alle lavorazioni, ma è opportuno che in fase di realizzazione dell’opera il CSE debba costantemente confrontarsi con i responsabili presenti in cantiere per definire gli impegni e, quindi, per poter aggiornare il PSC e condurre il cantiere in corrispondenza alla sua effettiva attualità. I pericoli, proprietà intrinseche delle situazioni, appartengono, in questo caso, alle lavorazioni. I rischi si materializzano con la presenza dell’esposizione del lavoratore che svolge le lavorazioni. L’affermazione più convincente è che “il Il punto 3, lettera d), affrontato nel foglio tecnico 3, insie- coordinatore, per ridurre il rischio, coordina le lavoraziome alla lettera e) rappresentano il cardine del compito del ni e, di conseguenza, le imprese”. È su questo postulato coordinatore e sono spesso oggetto di discussione. che è proposto il conclusivo foglio tecnico 5 per la gestioL’allegato XV in questa parte è ridondante e risulta di dif- ne della sicurezza in esecuzione (si veda la figura 5). ficile lettura. Per esempio la lettera d) come prima indicazione ha richiesto “le scelte progettuali ed organizzative, Alcune considerazioni le procedure, le misure preventive e protettive, in riferi- La lettera g), punto 2.1.2, Allegato XV, ha costituito uno mento: all’area di cantiere, ai sensi dei punti 2.2.1 e 2.2.4" dei pilastri per il quale è stato possibile sviluppare e usare e, poi, al punto 2.2.4, "Per ogni elemento dell'analisi di cui il foglio tecnico in esecuzione inserito nel PSC elaborato ai punti 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3, il PSC contiene: a) le scelte dal coordinatore per la progettazione come indicazione progettuali ed organizzative, le procedure, le misure pre- per il CSE. La gestione sicura del cantiere con l’utilizzo di ventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al FT si basa sulla comunicazione con i datori di lavoro e i minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte preposti delle imprese e porta a definire impegni che pertavole e disegni tecnici esplicativi”. Queste due indicazio- mettono di fissare il GANTT per un periodo di 15/30 giorni sembrano una iterazione che, per un argomento delica- ni e di fare le conseguenti scelte e azioni definendo i to come questo, conduce la mente in un circolo vizioso responsabili di attuazione. La scelta di irrigidire il proche genera confusione (nell’Allegato sono presenti altri gramma delle lavorazioni per un periodo definito si posipunti simili). ziona tra gli estremi di non variare mai il GANTT e di Il postulato “il coordinatore non interferisce con l’orga- variarlo ogni giorno. Il primo estremo evidentemente pornizzazione dell’impresa” supportato anche da “il coordi- ta a una violazione della norma (“il CSE aggiorna almenatore coordina le lavorazioni e non le imprese” è in linea no il cronoprogramma”) oltre che a una pessima gestione con la definizione letterale del termine coordinatore. del cantiere. Il secondo, incontra solo ed esclusivamente Sin dai decreti storici del 1955/56 sono stati definiti gli la necessità dell’impresa di gestire la produzione. Il proobblighi per i datori di lavoro delle imprese. Sembra buon gramma della produzione è fondamentale in una azienda punto di partenza pretendere di default l’osservanza di con tipologia industriale e prevede generalmente un normative che hanno rappresentato anche un “regolamen- calendario almeno settimanale; chiaramente, possono to tecnico” di riferimento e che sono state trasferite sia esserci variazioni a causa, per esempio, di rotture, di ritarnell’articolato del D.Lgs. n. 81/2010 sia negli allegati. di nella fornitura delle materie prime.
27
Il Seprio
27
SICUREZZA CANTIERI
L’imprese edile, “fabbrica che produce case”, ha una produzione atipica che porta a realizzare una unità (la casa appunto) molto complessa, ma risulta difficilmente comprensibile una gestione quotidiana del processo. Probabilmente si tratta di due scuole di pensiero, una propensa alla gestione day to day (che potrebbe sfociare nel metodo PERT), l’altra che porta a una definizione di un tempo limitato e accettabile entro il quale le figure interessate prendono impegni e li mantengono (come con il GANTT). Una programmazione giornaliera d’impresa potrà dare buoni risultati alla stessa ma difficilmente incontrerà le necessità del coordinamento della sicurezza che prevede riunioni e cooperazione tra i datori di lavoro delle varie imprese presenti. Una programmazione giornaliera risulta deficitaria nella circolazione delle informazioni a tutte le realtà presenti nel cantiere e non permette al CSE di poter programmare la sua attività, a meno che diventi un obbligo la presenza fissa del coordinatore nel cantiere. Questo non sembra un obiettivo che dovrebbero voler raggiungere i coordinatori. Una programmazione giornaliera porta ad affrontare le problematiche della sicurezza sempre in ritardo, porta all’improvvisazione che resta il pericolo più immanente
28 28
Il Seprio
del cantiere. Di sicuro, avendo a disposizione tempo, risorse anche economiche è possibile anche pensare di affrontare la gestione della sicurezza nel cantiere step to step, ma non essendoci queste condizioni è scelto l’irrigidimento del tempo e l’assunzione di responsabilità a carico di tutti gli attuatori delle scelte condivise. La lettera h) considerata sin dal primo foglio tecnico potrà essere sviluppata inserendo un riquadro nei successivi fogli. In ogni caso, dovrà essere presente nella relazione tecnica l’indicazione che il CSE dovrà dare soluzioni in riferimento alle singole lavorazioni o fasi inserendo nel foglio tecnico in esecuzione le indicazioni necessarie, in particolare, dovrà creare la squadra di emergenza in funzione delle reali presenze di lavoratori, con attestati che comprovino la formazione, per la singola fase. Questa sezione del foglio tecnico, che sarà soggetta a limitate variazioni, potrà essere estrapolata dal foglio tecnico esecutivo in un altro foglio di dimensioni ridotte che sarà sostituito solo in riferimento all’ingresso e all’uscita dal cantiere dei soggetti della squadra d’emergenza. La lettera i), inerente al cronoprogramma, è stata considerata sin dal primo foglio tecnico in riferimento alle lavorazioni in cui è stata usata l’unità di misura in mesi, dovrà essere sviluppata suddividendo quello schema ini-
SICUREZZA CANTIERI
ziale in fasi e sottofasi (varierà l’unità di misura secondo le scelte del CSP) e sarà riportata nella relazione tecnica. È presente nei fogli successivi al primo e resta lo strumento fondamentale per analizzare le interferenze. Nel foglio tecnico esecutivo sarà sempre presente nella sezione centrale. La centralità del cronoprogramma non è solo una questione di schema ma soprattutto di metodologia. La lettera l) ha richiesto la stima dei costi della sicurezza. Nella relazione tecnica sarà inserita la classica tabella in riferimento al capitolato. Non è stata prevista la tabella dei costi della sicurezza direttamente nei fogli tecnici, ma i coordinatori dovrebbero valutare la possibilità di inserire almeno nei fogli tecnici esecutivi una tabella che riporta i costi della sicurezza relativi al periodo di tempo interessato. Nel foglio tecnico successivo potrebbe essere riportato il totale precedente e così via in modo tale che all’emissione del SAL da parte del direttore dei lavori sia possibile presentare la parte relativa alla sicurezza. Ricordando che il committente deve assicurarsi che il pagamento dei costi della sicurezza siano corrisposti a chi li ha realmente sostenuti e senza ribassi (art. 100, comma 6-bis), sarebbe utile inserire nella tabella anche il nominativo dell’impresa destinataria degli oneri.
Considerazioni finali Sul CSP insiste l’obbligo disposto dall’art. 91, comma 1, lettera b-bis), secondo il quale questo soggetto “coordina l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 90, comma 1”. Questo è giuridicamente inesigibile fino a quando resta proposto in questo modo. Gli obblighi dell’art. 90, comma 1, relativi al committente, non prevedono sanzione per lo stesso (nemmeno per il seguente comma 2 che è stato variato dal D.Lgs. n. 106/2010, nel quale “valuta” è sostituito con “prende in considerazione”) ma soprattutto non è prevista una verifica dell’incarico del CSP nei tempi corretti che coincidono con l’incarico al progettista. La questione resta invariata. Pare il minimo attendersi dai progettisti, per pura questione di deontologia, che svolgano il compito di informare il committente sulle sue responsabilità e sui passi che dovrà compiere, come sembra il minimo che siano coinvolti anche le amministrazioni comunali. Pare opportuno un intervento del legislatore che ponga un termine alla questione, in caso contrario gran parte della 92/57/CEE risulta non rispettata. Stante la situazione attuale i coordinatori sono ritenuti responsabili e sanzionati per obblighi di altre figure (in questo caso il committente, in altri casi il datore di lavoro delle imprese); rilevato che il rispetto dell’art. 15, al quale deve fare riferimento il committente o il responsabile dei lavori, è realmente complesso, in quanto il disposto rappresenta la base della tutela dei lavoratori e prevede conoscenze non comuni; rilevato che gli incarichi di CSP spesso non sono attuati nei tempi previsti è necessario fare alcune riflessioni e riportare alcune indicazioni. Nel disciplinare il coordinatore indicherà sempre la data di incarico. È palese che devono essere spiegate al committente le motivazioni. Sarebbe interessante che nella notifica preliminare fosse inserito un riquadro per indicare la data d’incarico. Chiaro che sarebbe un’autodenuncia da parte del committente che rischierebbe di trovarsi recapitare la sanzione prevista nell’art. 157 di default ancora prima dell’apertura del cantiere. Potrebbe essere motivo di maggior attenzione da parte del committente che comunque deve essere informato. Riuscire a risolvere sotto l’aspetto legislativo o anche solo pratico (proposta di modifica della notifica preliminare) questo primo passo permetterebbe di inquadrare il processo di valutazione dello specifico cantiere nel giusto tempo. In ogni caso, il coordinatore deve tutelarsi. Se non c’è contestualizzazione dell’incarico (committente) e verifica della stessa (legislatore) risulta essere realmente difficile comprendere come possa essere richiesta una simile condotta. Il coordinatore è molto coinvolto anche per quanto riguarda la verifica dell’idoneità tecnico professionale (ITP) da
29
Il Seprio
29
SICUREZZA CANTIERI
parte del committente e dell’impresa affidataria. Questo quali rumore, vibrazioni, chimico; non significa che spetta al coordinatore verificare l’ido• i DPI adottati dall’impresa; neità, ma che nella verifica dei POS i CSE dovrebbero • l’elenco delle attrezzature e delle macchine e la conconfrontarsi con il precedente controllo svolto da altri formità delle stesse alle direttive europee e nazionali, soggetti. Una corretta valutazione dell’ITP permette, oltre elenco sostanze chimiche usate e relative schede di che alleggerire il carico al CSE, di individuare imprese di sicurezza; qualità. Per il POS, oltre a quanto riferibile al DVR e richiesto dal Un POS non conforme non può essere “validato” e spes- punto 3.2, Allegato XV, non potranno mancare e dovranso questo è dovuto all’assenza di figure della sicurezza, di no essere verificati dalle imprese affidatarie (elenco attestati, di valutazioni del rischio. Il POS deriva in gran implementabile): parte dal documento di valutazione del rischio che deve • le attività e le lavorazioni svolte in cantiere con la essere esibito dalle imprese esecutrici al committente o descrizione e la valutazione del rischio; all’impresa affidataria che ha subappaltato. Se il commit• le procedure complementari e di dettaglio, richieste tente e le imprese affidatarie si limitano a verificare dal PSC quando previsto. l’iscrizione alla CCIIAA, il DURC, forse la dichiarazione Il coordinatore informerà il committente e i datori di lavodi cui all’art. 14 e non il DVR, il coordinatore si troverà in ro delle imprese affidatarie che senza i contenuti indicati enorme difficoltà. l’impresa non sarà ammessa in cantiere, senza ulteriori Non è un compito del coordinatore verificare che le impre- discussioni. Potrà entrare solo con la documentazione se esecutrici abbiano presentato la valutazione dei rischi, completa. gli attestati, le nomine e quanto previQuesta soluzione che pare scontata, sto dal decreto legislativo n. 81/2008. perché rappresenta il minimo previQuindi, non è compito del coordinatosto dalla norma, è adottata, per esemUn corretto controllo pregres! re impegnare gran parte del suo tempo pio, nelle cosiddette “supercommitso della documentazione in un lavoro di verifica formale dei tenze” dove spesso, tra l’altro, si va elencata permette al coordi! documenti richiesta ad altre figure, oltre la norma. Non è molto corretto come attualmente succede e che porta utilizzare questo modo di procedere natore in esecuzione di a discussioni estenuanti e infruttuose. che tende a usare la sicurezza come concentrarsi sulle attività Il riconoscimento, da parte delle strumento di “terrorismo” in cantiepiù delicate imprese affidatarie ed esecutrici, di re, d’altro canto il PSC è “parte integrante del contratto di appalto” (art. questa attività che il coordinatore con100, comma 2) e in un contratto di cede loro gratuitamente, è prossimo appalto un committente inserisce tutto quello che ritiene allo zero. Per questo anche se non nominati come responsabili dei necessario. lavori, quindi, non investiti della responsabilità prevista Senza arrivare a un livello così puntuale, applicabile nei dalla norma, è possibile suggerire al committente e/o al cantieri strutturati con risorse adeguate per svolgere tutto responsabile dei lavori e al datore di lavoro delle imprese quanto previsto dalle procedure interne di gestione, un affidatarie le modalità di verifica dell’idoneità tecnico corretto controllo pregresso della documentazione elencaprofessionale esplicitando in un documento scritto i con- ta permette al coordinatore in esecuzione di concentrarsi tenuti che dovranno essere controllati e consegnati al sulle attività più delicate che prevedono spesso una nuova valutazione del rischio che porta all’aggiornamento del coordinatore per l’ammissione dell’impresa in cantiere. Per il documento di valutazione del rischio non potranno PSC. Quello che effettivamente manca è la definizione di un mancare (elenco implementabile): • le nomine del medico competente, del RSPP, del ruolo per il coordinatore, ruolo inesistente e non riconoRLS, degli addetti al primo soccorso, all’antincendio, sciuto, è una figura alla quale sono attribuiti poteri senza alle emergenze e i relativi attestati, del preposto/capo- il supporto di strumenti [le lettere e), f), comma 1, art. 92], cantiere/direttore di cantiere in relazione all’art. 97, oltre che essere di difficile attuazione, non sono sufficienti, per svolgerli. Figura che appare sempre più spesso nelcomma 3-ter; • la documentazione attestante l’avvenuta formazione le sentenze definitive non sempre comprensibili ai coordidei lavoratori e l’addestramento (in particolare, per natori, comunque di parte. macchine per cui norme speciali lo prevedano, per il Un ruolo che identifica il coordinatore come terzo nel processo della gestione della sicurezza del cantiere, ruolo che montaggio e lo smontaggio dei ponteggi ecc.); • la valutazione, se specifici dell’impresa, dei rischi prevede di essere “liberi” professionisti.
30 30
Il Seprio
1 Si veda, per un approfondimento, degli stessi Autori, Foglio tecnico. Strumento grafico di sintesi del PSC per pianificare la sicurezza in cantiere, in Lavoro sicuro (Ambiente e Sicurezza del Sole 24 Ore) n. 3/2010, pag. 39. 2 Si veda la nota 1. 3 Si veda la nota 1.
INNOVAZIONE
G Nell’immagine la pagina Guida all’ediliza del portale di Geoweb
eoweb, la Rete al servizio dei geometri
Intervista a Giuseppe Simeone Amministratore Delegato Geoweb
Geoweb si pone l’obiettivo di costituire la comunità on line dei propri utenti, per aggregare gli interessi dei singoli, aumentare la rappresentatività della categoria ed estendere il mercato delle attività professionali. In questo modo il Geometra del Terzo Millennio ha a disposizione, per realizzare le proprie aspettative
- Si parla molto di Geoweb, una società che offre un prezioso servizio ai professionisti della categoria dei Geometri e Geometri Laureati, ci può illustrare meglio di cosa si tratta? “Geoweb, nata da un’iniziativa del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e della Sogei – Società Generale d’Informatica, e una societa per azioni, di cui il Consiglio Nazionale detiene la quota di maggioranza, costituita per lo sviluppo e la diffusione di servizi informatici e telematici rivolti in prevalenza alla categoria dei Geometri. L’obiettivo di Geoweb e quello di trasferire virtualmente gli sportelli dell’Agenzia del Territorio e di altri Enti, sul computer dei professionisti”. - Cosa si intende con trasferimento virtuale e quali sono i servizi che offre Geoweb? “I professionisti iscritti a Geoweb possono ottenere, accedendo alle banche dati realizzate dall’Agenzia del Territorio, le visure catastali sia del Catasto Terreni che del Catasto Fabbricati, nonche le ispezioni sulle Conservatorie dei
31
Il Seprio
31
INNOVAZIONE
Registri Immobiliari. Inoltre è possibile visualizzare e stampare gli estratti di mappa in scala, delle particelle del catasto terreni, trasmettere telematicamente gli atti di aggiornamento catastale, secondo le procedure Docfa e Pregeo, nonché prelevare gli estratti di mappa per l’aggiornamento e consultare telematicamente le planimetrie delle unita immobiliari del Catasto urbano. I Geometri iscritti a Geoweb non devono anticipare alcun pagamento per la trasmissione telematica di Docfa, Pregeo, prelievo estratti di mappa per aggiornamento e per la consultazione delle Conservatorie dei Registri Immobiliari; questo e possibile perche usufruiscono del pagamento anticipato da Geoweb, dei corrispettivi dovuti all’Agenzia del Territorio. L’importanza di tale servizio e evidente, si pensi ad un cittadino, che possiede immobili distribuiti sul territorio nazionale, che si reca dal professionista per effettuare operazioni sugli stessi e riceve in tempo reale tutte le informazioni richieste. Un bel risparmio di tempo e una dimostrazione di efficienza”. - Quali altri servizi offre Geoweb? “Tutti i servizi offerti da Geoweb sono presenti sul portale www.geoweb.it; tra i più rilevanti: le consultazioni delle banche dati delle Camere di Commercio, del Pubblico Registro Automobilistico, della Dei (Tipografia Genio Civile per i prezzari dell’edilizia e l’enciclopedia tecno legislativa), della SEI (gare di appalto a livello nazionale). Geoweb consente a tutti i Geometri, iscritti e non iscritti, di fruire dei corsi di formazione, in modalità telematica del tipo «distance learning», con assegnazione da parte dei Collegi dei relativi crediti formativi, necessari per l’aggiornamento professionale. Altro nuovo importante servizio e «Geo-Sit”, che consente la sovrapposizione georeferenziata dell’estratto di mappa, prelevato da Sister, alle ortofoto del territorio, con conseguente memorizzazione e stampa del relativo file. L’utente può contare sull’assistenza da parte del personale Geoweb mediante il servizio di «Help Desk», sia telefonico che via rete, per ottenere risposte in tempo reale e risolvere rapidamente le problematiche segnalate”. - Quali saranno i futuri sviluppi di Geoweb? “Sono in via di definizione numerosi ulteriori servizi: la conservazione documentale; la fornitura di programmi fiscali delle denunce dei redditi dei clienti; la consultazione dell’archivio delle distanze tra i punti fiduciali «archivio delle misurate»; l’organizzazione gestionale dello studio del professionista. Sviluppi ulteriori
32 32
Il Seprio
potranno essere progettati anche su suggerimenti ed idee degli utenti, che contribuirebbero in tal modo al miglioramento dei servizi Geoweb”. - Come si fa per iscriversi a Geoweb? “È sufficiente entrare nel sito e registrarsi; si verrà in seguito contattati dalla nostra assistenza per espletare alcune formalità e iniziare a lavorare immediatamente”.
- Quanto costa? “Possono essere scelte due modalità: o «Canone»: con il pagamento di un canone annuo che consente di effettuare gratuitamente un numero illimitato di visure catastali e planimetrie. Tutti gli importi, possono essere totalmente deducibili dalle imposte e, comunque, sono inferiori a quelli di mercato, con il vantaggio che Geoweb e Tutti i servizi offerti da uno strumento di lavoro, un investiGeoweb sono presenti sul mento che fa crescere la propria proportale www#geoweb#it# Tra i fessionalita: o «Zero Canone»: contratto «a consumo», prevede il pagapiù rilevanti le consultazioni mento di un esiguo corrispettivo per delle banche dati delle ogni visura catastale effettuata. Camere di Commercio Modalità contrattuale più utilizzata dai professionisti che annualmente
INNOVAZIONE
effettuano un numero ridotto di richieste. Per entrambe le impressionante, superiore alle più rosee aspettative”. modalità di iscrizione l’utente ha la possibilità di controllare l’ammontare della propria spesa, aggiornato in tempo - In conclusione, quale messaggio vuole inviare alla categoria dei Geometri? reale, ed effettuare pagamenti on line”. “Geoweb si pone l’obiettivo di costituire la comunità on - A proposito di vantaggi, quali sono per il Geometra line dei propri utenti, per aggregare gli interessi dei singoche si iscrive a Geoweb? li, aumentare la rappresentatività della categoria ed esten“Numerosi. Abbiamo parlato dell’Agenzia del Territorio dere il mercato delle attività professionali. In tale ottica che si trasferisce virtualmente nello studio del professio- Geoweb diviene, strumento prezioso per la sua vocazione nista, con conseguente riduzione dei tempi necessari per all’innovazione, che il Geometra del Terzo Millennio ha a raggiungere gli uffici del Catasto e delle Conservatorie; disposizione, per realizzare in maniera sempre più comeliminazione del tempo di attesa agli sportelli; migliore pleta le proprie aspettative professionali, facilitare l’inseorganizzazione dell’attività lavorativa, in quanto i servizi rimento nel mercato europeo e qualificare la propria figusono disponibili 24 ore su 24. I benefici per gli utenti ra professionale anche nei confronti delle altre categorie. generano inoltre una spirale virtuosa, in quanto viene ad Concludo sottolineando che Geoweb perseguirà anche in alleggerirsi anche il lavoro degli impiegati dell’Agenzia futuro una politica di contenimento dei costi per gli utendel Territorio, che possono quindi dedicarsi allo svolgi- ti, privilegiando l’allargamento della platea degli iscritti. mento di attività a più alto valore aggiunto”. A tal proposito e utile ricordare che nel corso dell’ultimo decennio Geoweb ha periodicamente e sensibilmente - Possiamo affermare quindi che Geoweb è stata una ridotto i costi dei servizi. Questa politica di mercato, tra grande idea ed un successo? l’altro, e in palese controtendenza rispetto ad altre realtà “Assolutamente si, in dieci anni dall’avvio operativo del- in cui i costi hanno subito e subiscono sensibili aumenti”. la Società, si sono iscritti oltre 22.000 Geometri che effetDa “Geocentro n. 12 | Novembre - Dicembre 2010 tuano piu di 150.000 operazioni giornaliere; un numero
33
Il Seprio
33
DIRITTO C ASSA ITALIANA PAESAGGIO GEOMETRI
P A cura di Fausto Amadasi (Presidente della Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti CIPAG)
L
revidenza, una certezza per il futuro
a strada da seguire nel campo della previden- attuare la previdenza complementare per i circa 96.000 za obbligatoria dei professionisti ha avuto una professionisti iscritti, saranno definitivamente vigenti svolta importante nel 2005, quando il decreto dopo il parere favorevole dei Ministeri vigilanti. La realizlegislativo n. 252 ha assegnato il ruolo di zazione di un fondo di previdenza complementare per i completamento della tutela pensionistica a geometri liberi professionisti, gestito direttamente dalla quelle che, fino ad allora, erano state considerate soltanto Cassa, rientra nell’ottica dell’ampliamento dei servizi in forme accessorie di previdenza. I sistemi pensionistici favore degli associati ponendo il nostro istituto tra i primi complementari sono di fatto il secondo pilastro della pre- enti di previdenza obbligatoria ad intraprendere un percorvidenza italiana e, naturalmente, la Cassa di Previdenza dei so di questo tipo. La CIPAG, che nei mesi scorsi aveva Geometri ha posto in essere le propeinviato appositi quesiti alla COVIP deutiche attività alla disamina della (Commissione di Vigilanza sui Fonquestione. Si è giunti, infatti, ad un di Pensione), ha ricevuto ampie assiLe somme versate o accanto! voto del Comitato dei Delegati Cassa curazioni sulla possibilità di istituire nate per la previdenza com! che, nella riunione del 22-24 novembre direttamente fondi pensione negoziaplementare sono deducibili 2010, ha approvato le necessarie modili attraverso l’adozione di apposita (entro un certo ammontare) fiche allo Statuto della CIPAG ed al delibera da parte degli organi della correlato Regolamento di attuazione Cassa. Per le finalità del fondo di e i fondi pensione sono sog! delle norme statutarie. previdenza complementare si ricorgetti ad imposta sostitutiva Le modifiche, che consentiranno alla rerà, come previsto dalla normativa, Cassa di Previdenza dei Geometri di ad un patrimonio gestito in modo
34 34
Il Seprio
CASSA ITALIANA GEOMETRI
autonomo e separato da quello destinato alla previdenza obbligatoria CIPAG. L’autonomia e la separazione del patrimonio comporteranno la non distraibilità dei contributi versati dal fine previdenziale, la non aggressività da parte di terzi sulle posizioni individuali, la non ammissibilità sul patrimonio di azioni esecutive da parte dei creditori del soggetto che crea il fondo o dei rappresentanti dei creditori stessi, degli aderenti o dei rappresentanti degli stessi e il non coinvolgimento del patrimonio nelle procedure concorsuali riguardanti il soggetto che crea il fondo. Gli organi del fondo saranno gli stessi della CIPAG (Consiglio di Amministrazione, Comitato dei Delegati) mentre sarà cura del C.d.A nominare il responsabile esterno del fondo e tutto ciò garantirà a coloro che aderiranno al Fondo, unitarietà nelle politiche di gestione oltre ad un contenimento delle relative spese. Ma quali sono i vantaggi economici dei Fondi pensione complementari? Le somme versate o accantonate per la previdenza complementare sono deducibili (entro un certo ammontare) e i fondi pensione sono soggetti ad imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell’11 per cento, che si applica sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’ imposta. Inoltre, nella fase di contribuzione non ci sono vincoli legislativi al versamento, quindi l’aderente può sceglier autonomamente il contributo in base alle proprie disponibilità. E ancora, la normativa consente elevata flessibilità nella gestione
della propria posizione qualora si verifichino impreviste situazioni per le quali sia necessario interrompere o riscattare la contribuzione. Risulta evidente la straordinaria convenienza e sicurezza della gestione fatta dal proprio ente di previdenza. A tale proposito corre l’obbligo di precisare che il Comitato dei Delegati Cassa ha approvato i seguenti obiettivi di legge per una gestione sana e prudente dei Fondi pensione complementari, inserendoli direttamente nell’articolo 1, comma 2-bis, del Regolamento di attuazione delle norme statutarie: a) diversificazione degli investimenti; b) efficiente gestione del portafoglio; c) diversificazione dei rischi, anche di controparte; d) contenimento dei costi di transazione, gestione e finanziamento del fondo; e) massimizzazione del rendimento netto. Per favorire la funzionalità del sistema di contribuzione stiamo predisponendo un progetto per il pagamento dei contributi sul Fondo pensione complementare, anche attraverso un servizio integrato di scontistica. Si tratta di agevolare l’accredito di contribuzione, attraverso sconti ad accumulo concessi da esercizi commerciali convenzionati. Il sistema permetterà di alimentare il proprio montante contributivo versando al Fondo pensione complementare della CIPAG, il corrispettivo degli sconti sugli acquisti concessi da esercenti convenzionati. Ciò sarà realizzato grazie ad una carta di credito prepagata ricaricabile dedicata, che ogni Geometra iscritto alla CIPAG potrà utilizzare in tutti gli esercizi commerciali abilitati. Infatti, l’innovazione consiste nel fatto che lo sconto non si applica immediatamente a detrazione del prezzo pagato, ma viene versato in accumulo nella posizione di conto correlata alla carta prepagata. Ogni iscritto alla CIPAG potrà dare indicazioni personalizzate al gestore sulla periodicità e sull’entità dell’importo da versare sulla propria posizione del Fondo di previdenza complementare, alimentando in parte o completamente la propria posizione. La Cassa di Previdenza dei Geometri ancora una volta ha voluto arrivare prima di tante altre, per garantire ai propri iscritti gli strumenti finanziari ed i trattamenti previdenziali migliori e più redditizi offerti dal mercato. Ovviamente il progetto partirà solo se l’interesse della base sarà confermato dai risultati di un questionario ad hoc inviato a tutti gli iscritti a CIPAG. Agiremo con prudenza, seguendo sempre le deliberazioni che lo Statuto ed il Regolamento impongono che siano volta per volta votate ed approvate dagli Organi competenti. Per la nostra previdenza complementare la strada e appena iniziata, ma saremo sempre aperti al contributo di idee e di soluzioni di ogni singolo iscritto, affinché le scelte siano sempre trasparenti e ponderate. da Geocentro n. 12 - 2010
35
Il Seprio
35
GAZZETTE & BURL
Gazzette
Bollettini e decreti a disposizione I Colleghi possono chiedere alla Segreteria del Collegio copia dei testi dei provvedimenti legislativi elencati qui di seguito. Regione Lombardia BOLLETTINO UFFICIALE 1° Supplemento Straordinario – Martedì 23 novembre 2010 GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 3 novembre 2010 - n. 9/738 Contributi per agevolare l’accesso ed il recupero della prima casa di abitazione (art, 3 l.r. 23/1999) “Decimo bando” Determinazione di procedure e modalità operative - Schema di convenzione con CAAF/altri soggetti ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE D.G. Casa Decreto dirigente unità organizzativa 12 novembre 2010 n. 11477 Indizione “Decimo bando” approvato con d.g.r. n, 9/738 del 3 novembre 2010 per l’erogazione di contributi per agevolare l'accesso ed il recupero della prima casa di abitazione ai sensi dell'art, 3 l.r. 6 dicembre 1999 n, 23 Regione Lombardia BOLLETTINO UFFICIALE 2° Supplemento Straordinario – Giovedì 25 novembre 2010 GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale l0 novembre 2010 - n. 9/761 Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi - VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005: d.c.r. n. 351/2007) - Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 29 giugno 2010, n. 128, con modifica ed integrazione delle dd.g.r. 27 dicembre 2008, n. 8/6420 e 30 dicembre 2009, n. 8/10971 .
36 36
Il Seprio
DECRETO 7 dicembre 2010 Misura del saggio di interesse legale, con decorrenza dal 1° gennaio 2011. Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Visto l'articolo 2, comma 185, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante "misure di razionalizzazione della finanza pubblica" che, nel fissare al 5 per cento il saggio degli interessi legali di cui all'articolo 1284, primo comma, del codice civile, prevede che il Ministro dell'economia e delle finanze può modificare detta misura sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell'anno; Visto il proprio decreto 4 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 291 del 15 dicembre 2009, con il quale la misura del tasso di interesse legale è stata fissata all'1 per cento in ragione d'anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2010; Visto il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia); Tenuto conto del rendimento medio annuo lordo dei predetti titoli di Stato e del tasso d'inflazione annuo registrato; Decreta: Art. 1 La misura del saggio degli interessi legali di cui all'articolo 1284 del codice civile è fissata all'1,5% in ragione d'anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2011. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 7 dicembre 2010 Il Ministro: Tremonti
Gazzetta Ufficiale Della Repubblica Italiana 15 dicembre 2010 – Serie generale – n. 292
COLLEGIO DI VARESE
Albo
Tutti gli aggiornamenti dell’albo professionale CONSIGLIO DEL 16 DICEMBRE 2010 Iscrizioni Albo professionale N. Albo
Nominativo
Località, data di nascita
Residenza
3695
DEL TREDICI ELISA
Gallarate , 03.05.1985
S. Lombardo, Via De Amicis n. 14/d
Cancellazioni (per dimissioni) N. Albo
Nominativo
Località, data di nascita
Residenza
3195 413 1566 3292
FILIPPINI ALDO CARNELLI PIETRO ZAMBERLETTI CARLO POZZI MAURIZIO
Valmarchirolo , 27.03.1949 Saronno, 26.02.1931 Caciago, 20.03.1945 Varese, 20.02.1957
Cugliate Fabiasco , Via Filippini n. 64 Saronno, Via Balasso n. 4 Casciago, Via Valtellina n. 9 Brunello, Via Giovanni XXIII n. 27
Iscrizioni Registro praticanti ■ BOTTIGGI GIADA – nata a Varese il 02.03.1991 – e residente a Arcisate (VA) in Via Benefattori n. 20 – praticante c/o il geom. Lucchina Tito – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 01.10.2010 al n. 3156 di posizione; ■ CICCIA ANTONELLA - nata a Busto Arsizio (VA) il 10.06.1990 – ed ivi residente in Via Pavia n. 2 – praticante c/o il geom. Cavallero Danilo – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 04.10.2010 al n. 3157 di posizione; ■ AGRELLI ANDREA – nato a Busto Arsizio (VA) il 21.06.1991 – ed ivi residente in Via Avv. Camillo Tosi n. 2 – praticante c/o l’Arch. Tosi Massimo - con studio in provincia di Varese – con decorrenza 08.10.2010 al n. 3158 di posizione; ■ TOCCI MASSIMO – nato a Varese il 22.03.1990 – e residente a Oggiona con Santo Stefano (VA) in Via San Severo n. 5 – praticante c/o l’Ing. Civ. Martarello Alessandro – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 11.10.2010 al n. 3159 di posizione; ■ IANNELLA MARCO – nato a Varese il 22.10.1991 – e residente a Castronno (VA) in Via Matteotti n. 15 – praticante c/o l’arch. Castiglioni Eugenio Maria – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 13.10.2010 al n. 3160 di posizione; ■ DI BENEDETTO SARA – nata a L’Avana (Cuba) il 22.08.1990 – e residente a Venegono Superiore (VA) in Via Matteotti n. 61 – praticante c/o il geom. Testa Antonio – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 14.10.2010 al n. 3161 di posizione; ■ GIARDINO MATTEO – nato a Varese il 28.06.1991 – e residente ad Azzate (VA) in Via G. Leopardi n. 35 – praticante c/o l’Ing. Civ. Talamona Ruggero – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 18.10.2010 al n. 3162 di posizione; ■ ALGERI RICCARDO – nato a Busto Arsizio (VA) il 15. 05.1991 – e residente a Samarate (VA) in Via Mottarone n. 20 – praticante c/o il geom. Battistella Giovanni – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 18.10.2010 al n. 3163 di posizione; ■ DE CASTRO UDO – nato a Varese il 13.05.1989 – residente a Malnate (VA) in Via Cuneo n. 2 – praticante c/o il geom. Gaffuri Oscar - con studio in provincia di Varese – con decorrenza 18.10.2010 al n. 3164 di posizione; ■ ANDRIGHETTO DAMIANO – nato a Gallarate (VA) il 14.01.1990 – e residente a Cassano Magnago (VA) in Via
37
Il Seprio
37
COLLEGIO DI VARESE
Brogioli n. 20 – praticante c/o l’Arch. Cian Guido – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 20.10.2010 al n. 3165 di posizione; ■ VRATOGNA FABIO – nato a Busto Arsizio (VA) il 30.05.1991 – e residente a Olgiate Olona in Via Unità d’Italia n. 15 – praticante c/o l’Arch. Bianchi Maria Chiara – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 20.10.2010 al n. 3166 di posizione; ■ CHAPA TRISOLINI JENNIFER CLAUDIA – nata a Lima (Perù) il 24.11.1988 – e residente a Luino (VA) in Via del lavatoio n. 6 – praticante c/o il geom. Gobbo Davide – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 20.10.2010 al n. 3167 di posizione; ■ PREVITALI JESSICA – nata a Angera (VA) il 01.02.1991 – e residente a Sesto Calende (VA) in Via Santa Maria n. 1 – praticante c/o l’arch. Daverio Claudio – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 21.10.2010 al n. 3168 di posizione; ■ COLOMBO ELEONORA – nata a Angera (VA) il 05.05.1991 – e residente a Brebbia (VA) in Via Petrarca n. 12 – praticante c/o il geom. Porrini Ermanno – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 22.10.2010 al n. 3169 di posizione; ■ BINETTI CRISTIANO - nato a Varese il 04.08.1989 – e residente a Casale Litta (VA) in Via Don Minzoni n. 9 – praticante c/o il geom. Soleri Michele – con studio in provincia di Varese - con decorrenza 26.10.2010 al n. 3170 di posizione; ■ BONETTI DAVIDE – nato a Busto Arsizio (VA) il 13.04.1991 – e residente a Lonate Pozzolo (VA) in Via Marco Polo n. 16/a – praticante c/o il geom. Scavello Vincenzo - con studio in provincia di Varese – con decorrenza 26.10.2010 al n. 3171 di posizione; ■ PASCUCCI ALESSANDRO – nato a Varese il 13.08.1991 – e residente a Bardello (VA) in Via Giuseppe Verdi n. 4/d – praticante c/o il geom. Papalia Marcello – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 26.10.2010 al n. 3172 di posizione; ■ JOKAR ZACCARIA – nato a Tradate (VA) il 10.05.1991 – e residente a Cislago (VA) in Via Cavour n. 144 – praticante c/o il geom. Pagani Davide – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 26.10.2010 al n. 3173 di posizione; ■ MACCHI GIORGIO – nato a Busto Arsizio (VA) il 28.12.1983 – ed ivi residente in Via Marmolada n. 15/bis – praticante c/o il geom. Prandoni Irene Brunetta – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 27.10.2010 al n. 3174 di posizione; ■ LA MARCA LUIGI – nato a Varese il 11.08.1991 – ed ivi residente in Via Monte Santo n. 12 – praticante c/o l’Arch. Presti Andrea Pietro – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 28.10.2010 al n. 3175 di posizione; ■ DE LUCIA MICHELE – nato a Milano il 12.01.1990 – e residente a Villa Cortese (MI) in Via Olcella n. 65 – praticante c/o il geom. Ferrazzi Alessandro – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 26.11.2010 al n. 3176 di posizione. Cancellazione Registro praticanti ■ RADRIZZANI MATTEO – nato a Saronno (VA) il 01.08.1988 – praticante c/o il geom. Carnelli Fabio - con decorrenza 03.11.2010 (studi precedenti c/o il geom. Marenzi Carlo Giovanni dal 23.10.2008 al 27.05.2009 – c/o il geom. Pistoni Giorgio dal 03.06.2009 al 18.11.2009 – c/o il geom. Carnelli Fabio dal 25.11.2009 al 03.11.2010) – per compiuto biennio; ■ BARBIERI SHANTI – nato a Tradate (VA) il 26.08.1987 – praticante c/o il geom. Frontali Maurizio – con decorrenza 05.11.2010 per interruzione pratica ai sensi dell’art. 12 delle Direttive sul Praticantato. CONSIGLIO DEL 30 DICEMBRE 2010 Cancellazioni Albo professionale (per dimissioni) N. Albo
Nominativo
Località, data di nascita
Residenza
1145 3470 1364 1013 3346 3509 1237
CARNELLI PIETRO CATALANO DAVIDE SANGERMANI RUGGERO GUIDALI DARIO ZOLLA JONATHA PICCOLO FABIO PREALTA ANTONIO
Gerenzano , 12.10.1945 Angera, 26.04.1981 Casteveccana, 12.101945 Carnago, 11.03.1945 Varese, 06.02.1982 Reggio Emilia, 06.01.1980 Illasi , 28.01.1948
Gerenzano , Via per Rovello n. 76 Gorla Minore, Via Tito Speri n. 13/c Portovaltracaglia, Via Altipiano n. 29 Carnago, Via V. Veneto n. 17
38 38
Il Seprio
Cuasso al M., Via dei Ciliegi n. 2
Luino , Via San Biagio n. 9 Somma L. , Via Ducale n. 12
COLLEGIO DI VARESE
1122 2141 247 2966 3214 1158 3366 3525 2071
MACCHI EMILIO SEGALINA GIOVANNI GALLI FRANCO GRAMPA EMANUELE ANSELMI NICOLETTA MACECCHINI CARLO IULA VINCENZO MASIA GIULIANO MASON IVANO
Tradate , 23.05.1947 Gallarate , 21.07.1960 Marnate ,25.04.1926 Gallarate, 14.11.1977 Varese, 09.04.1973 Varese , 10.01.1944 Busto Arsizio , 29.10.1978 Castellanza , 08.01.1984 Gavirate , 11.02.1961
Venegono I., Via Giovanni XXIII°
Cardano al C., Via Seprio n. 8 Marnate, Via Legnano n. 204 Gallarate, Vi a A. Da Giussano Gavirate , Via Stretti n. 10 Ind. Olona , Via Passerini n. 18 Gorla M. Via Masaccio n. 25 Busto Arszio ,Via Pavia n. 33 Brebbia, Via G. Verdi n. 6
CONSIGLIO DEL 20 gennaio 2011 Iscrizioni Albo professionale N. Albo
Nominativo
Località, data di nascita
Residenza
3696 3697 3698 3699 3700 3701 3702 3703 3704 3705 3706 3707 3708 3709 3710 3711 3712 3713
MAGINI MONICA CHIERICO LUCA BARANZINI ROBERTO GRATTA’ MARIA NARDI DAVIDE OLIVA MARIO FOGGIA MATTEO SARESINI MARCO LIMONGI GIUSEPPE J. BOTTIGELLI STEFANO BRUNO MANUEL F. ALBE’ FABIO DELL’ARENA ROCCO DOMINGO ANTONINO PECORARO GIUSEPPE MAZZOTTA LUCA P. CORA’ DAMIANO SINIGAGLIA CLAUDIO
Busto Arsizio , 26.10.1971 Angera , 03.05.1982 Cittiglio , 26.07.1973 Varese , 05.05.1980 Cittiglio , 10.03.1986 Tradate , 06.06.1985 Varese , 09.01.1985 Cittiglio , 16.02.1988 Busto Arsizio , 10.10.1989 Busto Arsizio , 17.06.1988 Sondrio , 31.08.1989 Busto Arsizio , 07.06.1987 Tradate , 07.03.1976 Saronno , 28.03.1989 Palermo ,23.08.1974 Varese ,28.05.1986 Tradate , 20.06.1982 Somma Lombardo , 07.08.1982
Busto Arsizio,Via Valle Olona n. 22 Varese ,Via Alpestre n. 8 Cocquio Trevisago , Via Intelo n. 65 Crosio della Valle , Via 1° Maggio n. 5 Besozzo , Via Trieste n. 26 Venegono Inferiore , Via Ferrarin n. 15 Induno Olona , Via C. Dossi n. 4 Caravate , Via Chiesa n. 4 Gallarate , Via Bettolino n. 11 Castellanza , Via Borsano n. 55 Caronno Pertusella , Via N.Bixio n. 234 Gorla Maggiore , Via Valle Olona n. 3 Gerenzano ,Via F.lli Ghirimoldi n. 10 Cislago , Via Maria Piazza n. 228 Busto A., Corso XX Settembre n. 87 Malnate , Via Paolo Lazzari n. 21 Lonate Ceppino , Via V.Veneto n. 169 Casorate Semp., Via G. Rossini n. 70
Cancellazione Registro praticanti ■ GIGLIO LAURA – nata a Varese il 30.09.1989 – praticante c/o l’Ing. Martarello Alessandro dal 25.11.2010 al 16.12.2010 - (studi precedenti: c/o l’arch. Marelli Giulio Ivo (convenzione con il Comune di Sumirago) dal 17.12.2008 al 14.06.2009 – c/o l’arch. Marelli Giulio Ivo dal 15.06.2009 al 24.11.2009) – con decorrenza 16.12.2010 per compiuto biennio; ■ BORDONARO CLAUDIO – nato a Tradate (VA) il 16.01.1989 – praticante c/o il geom. Veneziani Roberto – con decorrenza 07.01.2011 - per interruzione pratica con decorrenza 07.09.2010, ai sensi dell’art. 12 delle Direttive sul Praticantato. CONSIGLIO DEL 10 Febbraio 2011 Iscrizioni Albo professionale N. Albo
Nominativo
Località, data di nascita
Residenza
3714 3715 3716
BORGHI MATTIA ASTONE SALVATORE NARDELLO LUANA
Tradate , 06.10.1988 Gallarate , 14.08.1988 Varese ,29.05.1989
Gerenzano , Via San Giacomo n. 34 Sumirago , Via Piave n. 12/c Induno Olona , Via Arno n. 6
39
Il Seprio
39
COLLEGIO DI VARESE
3717 3718 3719 3720 3721 3722 3723 3724 3725 3726
VAGLIETTI TERESA
Gallarate , 11.04.1989
Somma Lombardo , Via Briante n. 125
BELINGHERI VALERIO
Cittiglio , 13.06.1984
Cuveglio , Via Battaglia San Martino n. 53
Gallarate , 13.11.1987 Gallarate , 20.02.1984 Gallarate , 13.06.1980 Gallarate , 16.09.1982 Luino , 16.08.1985 Maglie , 05.01.1989 Varese ,14.04.1977 Varese, 23.10.1953
Somma Lombardo , Via Del Ciacco n. 35 Mornago , Via Carso n. 23/4 Lonate Pozzolo , Via Pola n. 6 Cardano al Campo , Via Verbano n. 18 Luino , Via Creva n. 27 Comabbio , Via ai Prati n. 784 Malnate , Viale delle Vittorie n. 21/b Ternate, Via Campo dei Fiori n. 1
GIARETTA ANDREA DE BERNARDI SIMONE RUGGERI MARCO ANTONIO CAPRIGLIA STEFANO MORO MATTEO VILLANI FRANCESCA SARTINI STEFANO COLOMBO VINCENZO
Iscrizioni Registro praticanti ■ LUCCHIN SELENA – nata a Varese il 04.07.1991 – e residente a Vedano Olona (VA) in Via G. Garibaldi n. 16 – praticante c/o il geom. Mocchetti Massimo – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 03.11.2010 al n. 3177 di posizione; ■ DERVISHI LEANDRO – nato a Permet (Albania) il 28.04.1990 – e residente a Taino (VA) in Via delle Novella n. 26 – praticante c/o il geom. Caligara Massimo – con studio in provincia di Varese - con decorrenza 05.11.2010 al n. 3178 di posizione; ■ BEA ANDREA – nato a Busto Arsizio (VA) il 13.11.1991 – e residente a Cavaria con Premezzo (VA) in Via Macchio n. 55 – praticante c/o l’Arch. D e Cubellis Amerigo – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 10.11.2010 al n. 3179 di posizione; ■ PALEARI RICCARDO - nato a Rho (MI) il 05.03.1990 – e residente a Nerviano (MI) in Via Prepositurale n. 2 – praticante c/o il geom. Mantegazza Lorenzo – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 10.11.2010 al n. 3180 di posizione; ■ COLOMBO LUCA – nato a Saronno (VA) il 19.04.1991 – e residente a Rovello Porro (CO) in Via Vittorio Veneto n. 56 – praticante c/o l’ Ing. Guarnerio Giulia – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 11.11.2010 al n. 3181 di posizione; ■ INTROINI GRETA – nata a Busto Arsizio (VA) il 03.08.1991 – e residente a Samarate (VA) in Via Novara n. 82/d – praticante c/o il geom. Tonetti Marco – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 22.11.2010 al n. 3182 di posizione; ■ PALESE CRISTINA – nata a Norimberga (Germania) il 28.04.1991 – e residente a Gallarate (VA) in Via F.lli Cervi n. 13 – praticante c/o il geom. Armiraglio Carlo – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 25.11.2010 al n. 3183 di posizione; ■ SARTORIO MARCO – nato a Luino (VA) il 04.07.1988 – e residente ad Agra (VA) in Via Roma n. 8 – praticante c/o il geom. Sartorio Maurizio – con studio in provincia di Varese - con decorrenza 26.11.2010 al n. 3184 di posizione; ■ SPINELLI DAVIDE – nato a Tradate (VA) il 29.05.1989 –e residente a Solbiate Olona (CO) in Via Cavour n. 8 – praticante c/o l’Arch. Nurra Raffaele – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 06.12.2010 al n. 3185 di posizione; ■ LA PIETRA GIUSEPPE – nato a Cariati (CS) il 29.06.1990 – e residente a Somma Lombardo (VA) in Via Roma n. 58 – praticante c/o il geom. De Tomasi Angelo – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 06.12.2010 al n. 3186 di posizione; ■ LANZILOTTI LUCA – nato a Legnano (MI) il 20.07.1989 – e residente a Gorla Minore (VA) in Via Manzoni n. 111 – praticante c/o l’Arch. Giani Teodolinda – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 07.12.2010 al n. 3187 di posizione; ■ TAGLIABUE ANDREA – nato a Varese il 11.05.1991 – e residente a Vedano Olona (VA) in Via Carducci n. 6 – praticante c/o il geom. Albini Mario – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 25.01.2011 al n. 3188 di posizione; ■ MONTALBAN PAZ OMAR ALI - nato a Lima (Perù) il 22.01.1986 – e residente a Varese in Via S. Antonio n. 65 – praticante c/o il geom. Bergamo Antonino – con studio in provincia di Varese – con decorrenza 27.01.2011 – al n. 3189 di posizione; ■ LURAGHI FRANCESCA – nata a Gallarate (VA) il 16.11.1991 – ed ivi residente in Via Sciesa n. 36 – praticante c/o il geom. Maginzali Antonio – con studio in provincia di Varese - con decorrenza 02.02.2011 al n. 3190 di posizione;
40 40
Il Seprio
COLLEGIO DI VARESE
Cancellazione Registro praticanti ■ MAGNI ANDREA – nato a Cantù (CO) il 25.11.1990 e residente a Lurate Caccivio (CO) in Via Sinigaglia n. 18, per trasferimento al Collegio Geometri e Geometri Laureati di Como; ■ TORTA STEFANO ALESSANDRO – nato a Milano il 21.11.1987 – praticante c/o il geom. Milani Stefano – con decorrenza 28.10.2010 per compiuto biennio; ■ SANGIORGI FRANCESCO – nato a Angera (VA) il 23.09.1988 – praticante c/o l’Ing. Bertona Raffaele - con annullamento del periodo svolto per la motivazione: mancato rispetto dei termini previsti dall’art. 12 delle norme sul praticantato; ■ PREZZEMOLO LUIGI – nato a Angera (VA) il 30.11.1987 – praticante c/o l’Ing. Parietti Giacomo Francesco - con annullamento del periodo svolto per la motivazione: mancato rispetto dei termini previsti dall’art. 12 delle norme sul praticantato; ■ ALBA LUCA – nato a Varese il 18.08.1988 – praticante c/o l’Ing. Nardello Paolo - con annullamento del periodo svolto per la motivazione: mancato rispetto dei termini previsti dall’art. 12 delle norme sul praticantato; ■ NANNETTI UMBERTO – nato a Varese il 04.02.1985 – praticante c/o l’Arch. Vanoni Giovanni - con annullamento del periodo svolto per la motivazione: mancato rispetto dei termini previsti dall’art. 12 delle norme sul praticantato; ■ CASAGRANDE GABRIELE – nato a Somma Lombardo(VA) il 17.08.1974 – praticante c/o il geom. Mattioni Simone – con decorrenza 25.01.2011 - per interruzione pratica ai sensi dell’art. 12 delle Direttive sul praticantato; ■ PIGATO PIETRO – nato a Varese il 12.06.1991 – praticante c/o il geom. Villa Silvia – con decorrenza 23.11.2010 - per interruzione pratica ai sensi dell’art. 12 delle Direttive sul praticantato. Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese Il Presidente Luca Bini comunica che alla data del 10 febbraio 2011 gli iscritti all’Albo Professionale dei Geometri sono 1974 di cui 214 donne geometra. Alla data del 10 febbraio 2011 gli iscritti al Registro dei Praticanti sono 213.
41
Il Seprio
41
BACHECA
Le convenzioni per i praticanti Comuni in
Convenzione
Gli Iscritti che vogliono svolgere un tirocinio nelle sedi di alcuni Comuni della provincia di Varese possono chiedere informazioni sulle singole convenzioni alla Segreteria del Collegio Tel. 0332.232.122 - Fax 0332.232.341 www.geometri.va.it collegio@geometri.va.it. Qui di seguito l’elenco dei Comuni disponibili.
ALBIZZATE ARCISATE ARSAGO SEPRIO AZZATE BARASSO BESNATE BIANDRONNO BREBBIA BUGUGGIATE BUSTO ARSIZIO CADREZZATE AIRATE CARAVATE CARDANO AL CAMPO CARNAGO CARONNO VARESINO
CASCIAGO CASORATE SEMPIONE. CASSANO MAGNAGO CASTELSEPRIO CASTELVECCANA CASTIGLIONE OLONA CISLAGO CITTIGLIO CUASSO AL MONTE CUGLIATE FABIASCO DAVERIO GAVIRATE GAZZADA SCHIANNO GEMONIO GERENZANO GERMIGNAGA
GOLASECCA GORLA MAGGIORE GORNATE OLONA ISPRA JERAGO CON ORAGO LAVENO MOMBELLO LONATE CEPPINO LUINO LUVINATE MARCHIROLO MERCALLO MORAZZONE OGGIONA S. STEFANO ORINO OSMATE PORTO CERESIO
RANCO SAMARATE SANGIANO SESTO CALENDE SOLBIATE ARNO SOMMA LOMBARDO SUMIRAGO TERNATE TRADATE UBOLDO VALGANNA VARESE VEDANO OLONA VENEGONO SUP. VIGGIÚ Provincia di VARESE
Bacheca Bacheca offerte lavoro richieste lavoro ■ Geometra Veneziani Roberto ! Gallarate tel# (**$/+%%#&*, – studio#veneziani@ngi#it Cercasi geometra neo!diplomato" preferibilmente in zona e con conoscenza Autocad e pacchetto Office" per svolgimento tirocinio/praticantato# Inviare curriculum vitae# ■ Geometra Guzzetti Davide ! Saronno Tel# ('/%-(-%%( – info@'gservizitecnici#com Studio tecnico in Saronno" specializzato in proget! tazione edile fabbricati civili" industriali e commer! ciali" rilievi del territorio e di immobili" cerca perso! na molto capace nel disegno in autocad" volontero! sa e con passione per il lavoro" per collaborazione fulltime# Gradita conoscenza capitolati e computo metrico" residenza a Saronno e limitrofi# ■ Geometra Oliviero Giovanni ! Cardano al Campo Tel# (**$/+*(#*.* – gianni#oliviero@gmail#com Cerca praticante geometra o architetto da inserire nel proprio organico# Richiesta buona volontà" conoscenza cad ed applicativi#
42 42
Il Seprio
■ Geometra Rossetti Samantha ! Marnate Tel# *.+/,,((,(% – geom#rossettisamantha@hot! mail#it ! Geometra diplomata nell’anno '(('" iscrit! ta all’albo" con esperienza nel settore" cerca studi o imprese edili per collaborazioni progettuali" svolgi! mento pratiche" computi metrici e cantieristica# ■ Geometra Boaretto Fabio ! Busto Arsizio Tel# *&(/+'-$'(( – uaz&,@hotmail#it Geometra ',enne diplomato nel '((." praticantato già concluso" cerca studio tecnico o impresa per assunzione# Esperienza sia in cantiere" sia in studio nella reda! zione di pratiche edilizie e rilievi# Buona conoscen! za di vari programmi per pc come Autocad# Office e archicad# ■ Geometra Terramagra Christian ! Vergiate Tel# *.(/%&*%%*' – christian@libero#it Geometra abilitato ''enee" cerca studio/impresa per assunzione zona Varese e limitrofi (part! time/full!time)# Automunito#
ISTAT
Gli indici del costo delle costruzioni residenziali Fonte: ISTAT - Aggiornamento dati disponibili al gennaio 2011 anno gen. Base 1976 = 100 1977 109,5 1978 126,9 1979 145,6 1980 182,6 Base 1980 = 100 1981 112,5 1982 134,9 1983 155,2 1984 173,5 1985 187,7 1986 198,8 1987 205,3 1988 218,1 1989 230,1 1990 251,5 Base 1990 = 100 1991 103,4 1992 112,4 1993 115,6 1994 120,0 1995 121,3 Base 1995 = 100 1996 100,5 1997 103,4 1998 101,9 1999 103,6 2000 106,6 2001 109,6 2002 114,1 Base 2000 = 100 2003 108,8 2004 110,0 2005 116,2 2006 119,9 2007 125,8 2008 128,8 2009 112,2 2010 111,7
feb.
mar.
apr.
mag.
giu.
lug.
ago
set.
otto
nov.
dic.
anno
113,5 128,4 149,6 189,0
114,5 128,9 150,3 190,8
116,2 129,6 152,3 192,7
119,4 133,3 156,6 198,8
119,9 134,1 157,8 201,8
120,0 134,4 159,7 202,7
122,5 139,6 168,6 207,0
123,3 140,6 170,4 209,2
123,6 141,8 172,6 211,4
125,3 144,2 178,1 217,6
125,5 144,8 180,0 223,0
119,4 135,6 161,8 202,2
115,1 137,5 158,1 175,5 189,2 198,8 206,1 218,8 230,8 253,9
116,3 138,4 158,8 175,9 190,7 199,1 206,4 219,3 231,3 255,6
117,8 138,8 159,4 176,4 191,1 199,6 206,7 220,0 231,6 256,4
121,5 142,2 161,4 177,9 193,1 201,2 208,4 222,4 234,2 259,8
122,7 142,6 161,6 178,5 194,0 200,9 208,8 223,2 234,3 260,5
123,3 144,1 66,1 179,0 194,5 201,0 208,9 223,8 235,8 263,1
125,5 148,0 167,7 180,3 196,3 201,3 209,3 224,4 237,6 263,8
126,5 149,0 168,5 180,6 196,9 202,2 209,5 226,0 238,4 264,4
127,9 150,0 169,1 181,3 197,5 203,1 215,1 226,8 239,5 265,3
132,5 152,8 171,4 182,9 198,3 204,9 217,3 229,2 243,5 269,0
133,2 153,9 171,9 183,3 198,6 205,0 217,8 229,7 245,7 269,4
122,9 144,4 164,1 178,8 194,0 201,3 210,0 223,5 236,1 261,1
103,9 112,6 116,0 120,3 121,6
104,1 113,2 116,1 120,6 122,3
104,3 113,3 116,5 120,9 122,7
105,7 113,6 116,6 120,9 123,4
110,2 113,7 116,8 120,9 123,8
110,5 113,7 116,9 121,0 123,7
110,6 113,8 116,9 121,2 123,8
110,7 113,9 117,1 121,4 124,0
110,8 114,2 117,2 121,5 123,9
111,9 114,2 117,2 120,4 123,9
111,9 114,4 117,3 120,7 123,9
108,2 113,6 116,7 120,8 123,2
100,6 103,1 102,0 103,7 106,8 109,5 114,2
100,7 103,4 102,5 103,8 107,0 109,8 114,3
100,7 103,5 102,5 104,3 107,1 109,8 114,5
100,8 103,5 102,5 104,5 107,2 110,0 114,6
101,0 103,6 102,7 104,6 107,7 110,1 114,8
102,4 104,9 102,9 104,8 107,8 110,4 115,0
102,4 105,0 103,4 104,9 108,0 110,6 115,1
102,7 105,2 103,4 105,0 108,3 110,8 115,3
102,9 105,3 103,6 105,2 108,5 110,8 115,3
102,9 105,4 103,7 105,4 108,7 111,0 115,4
103,4 105,3 103,6 105,6 108,9 111,0 115,5
101,8 104,3 102,9 104,6 107,7 110,3 114,8
109,1 111,9 117,0 120,0 125,9 128,9 111,9 111,7
109,2 112,2 118,4 121,5 126,0 129,0 111,7 111,9
109,4 112,7 118,5 122,0 126,6 129,8 111,6 113,8
109,4 114,1 118,5 122,2 127,1 130,3 111,7 113,8
109,4 114,2 118,5 122,2 127,1 133,0 111,6 113,6
109,8 114,9 119,1 122,8 127,4 133,5 111,4 113,6
109,6 115,0 119,1 122,8 127,4 133,5 111,5 113,8
109,6 115,3 119,2 122,9 127,6 133,3 111,5 113,9
109,7 115,5 119,4 123,5 127,7 133,5 111,6
109,8 115,8 119,6 123,8 128,1 133,5 111,5
109,8 115,9 119,6 124,1 128,1 133,4 111,5
109,5
COEFFICIENTI DI RACCORDO TRA LE VARIE BASI Da base 1976 a base 1990 = 5,3029 Da base 1966 a base 2000 = 23,3746 Da base 1976 a base 1995 = 6,5332 Da base 1970 a base 1976 = 2,4640 (*) Da base 1976 a base 2000 = 7,0363 Da base 1970 a base 1976 = 2,4581 (**) Da base 1980 a base 1990 = 2,6110 Da base 1970 a base 1980 = 5,0044 (*)
Da base 1980 a base 1995 = 3,2168 Da base 1970 a base 1980 = 4,9924 (**) Da base 1980 a base, 2000 = 3,4645 Da base 1970 a base 1990 = 13,0665 (*) Da base 1990 a base 1995 = 1,2320 Da base 1970 a base 1990 = 13,0352 (**) Da base 1990 a base 2000 = 1,3269 Da base 1995 a base 2000 = 1,0770
Legenda - Da base 1970 (anni 1971 e 1972) a base 1970 (anni dal 1973 al 1976) = 1,0024 (*) Per gli anni 1971 e 1972 (**) Per gli anni dal 1973 al 1976
Il Seprio
43
ISTAT
Gli indici del costo della vita, prezzi al consumo Fonte: ISTAT - Aggiornamento dati disponibili al gennaio 2011 anno 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
gen. 98,02 103,19 108,11 116,84 131,30 164,22 182,19 222,67 254,86 287,85 349,39 417,15 489,13 569,46 640,69 696,00 751,42 785,38 824,40 871,36 926,98 987,11 1047,23 1092,49 1138,41 1182,20 1247,75 1281,11 1301,83 1318,89 1346,93 1388,37 1420,07 1457,85 1.487,11 1.510,27 1543,18 1566,34 1.661,44 1635,82 1.657,76
feb. 98,74 103,49 108,71 117,95 133,51 166,13 185,20 227,73 257,49 292,10 355,46 424,73 495,58 577,04 647,51 703,20 756,48 788,27 826,56 878,58 933,26 996,08 1049,03 1096,76 1142,69 1191,81 1251,41 1282,32 1305,48 1321,33 1353,02 1393,25 1424,94 1460,29 1.491,98 1515,14 1546,83 1569,99 1615,10 1639,47 1.660,20
mar. 99,01 103,99 109,01 118,95 137,42 166,33 189,12 231,17 260,12 295,75 358,70 430,79 500,12 582,34 652,05 708,13 759,37 791,16 830,18 882,92 936,85 998,77 1054,46 1098,90 1144,82 1201,42 1255,07 1283,54 1305,48 1323,77 1356,68 1394,47 1428,60 1465,17 1493,20 1.517,58 1549,27 1572,43 1623,63 1.639,47 1.663,85
apr. 99,45 104,30 109,31 120,36 139,13 168,64 194,74 233,60 262,95 300,60 364,37 436,85 504,67 588,40 656,60 714,19 761,54 793,33 833,07 888,70 940,44 1003,26 1058,95 1103,17 1148,02 1207,83 1262,38 1284,76 1307,92 1328,64 1357,90 1399,34 1432,25 1467,60 1496,86 1.522,46 1552,93 1.574,87 1627,28 1.643,13 1.669,95
mag. 99,81 104,90 110,02 122,06 141,13 169,74 198,05 236,64 265,79 304,45 367,61 442,91 510,35 594,08 660,39 718,36 764,43 796,22 835,23 892,31 943,14 1006,85 1064,34 1107,45 1152,30 1215,30 1267,25 1288,42 1310,36 1331,08 1361,56 1403,00 1434,69 1468,82 1499,30 1.524,89 1557,81 1579,75 1635,82 1.646,79 1.671,17
giu. 99,99 105,20 110,62 122,87 143,84 171,45 198,95 238,86 268,01 307,49 371,05 447,46 515,28 597,49 664,18 722,15 767,32 799,11 838,12 896,65 946,73 1012,23 1067,93 1112,77 1154,43 1221,71 1269,69 1288,42 1311,57 1331,08 1366,43 1405,44 1437,13 1470,04 1502.95 1527,33 1559,02 1583,40 1.643,13 1.649,23 1.671,17
lug. 100,17 105,60 111,12 123,47 147,36 172,45 200,16 240,69 270,04 310,32 377,32 451,25 522,86 603,18 666,45 724,42 767,32 801,27 840,29 898,81 950,31 1014,03 1069,73 1117,06 1157,64 1222,78 1267,25 1288,42 1311,57 1333,52 1368,87 1405,44 1438,35 1473,70 1504,17 1530,99 1562,68 1587,06 1650,44 1.649,23 1.677,26
ago 100,44 105,80 111,72 124,07 150,37 173,36 201,86 242,30 271,25 313,36 381,17 454,28 532,33 605,45 668,35 725,94 768,76 803,44 843,90 900,26 956,60 1016,72 1070,63 1118,12 1159,77 1227,05 1268,47 1288,42 1312,80 1333,52 1368,87 1405,44 1440,79 1476,14 1506,61 1533,43 1565,12 1589,50 1651,66 1.655,32 1.680,92
set. 101,25 106,50 112,83 124,67 155,29 174,96 205,48 244,94 274,90 321,05 389,27 460,72 539,91 613,41 673,27 728,97 770,93 809,22 848,24 904,60 961,98 1021,21 1074,22 1119,19 1162,98 1230,26 1272,12 1290,86 1314,02 1337,18 1371,31 1406,66 1443,22 1479,79 1506,61 1534,65 1565,12 1.589,50 1.648,01 1650,44 1.676,04
otto 101,70 107,01 114,33 126,08 158,50 177,17 12,40 247,57 277,93 328,54 395,95 469,81 550,51 623,64 680,09 737,68 775,26 816,45 854,74 913,27 970,06 1029,28 1080,51 1126,65 1169,38 1236,66 1273,34 1294,50 1316,46 1339,61 1374,96 1410,31 1446,88 1481,01 1506,61 1537,08 1562,68 1594,37 1648,01 1.651,66 1.679,70
nov. 102,24 107,31 115,14 127,48 160,91 178,68 216,92 251,21 280,36 332,79 404,25 477,77 557,71 630,08 684,26 742,99 778,15 818,62 861,97 916,88 976,34 1036,46 1086,79 1132,00 1173,66 1244,14 1276,10 1298,20 1317,67 1344,49 1381,06 1412,75 1450,54 1484,67 1510,27 1537,08 1563,90 1600,47 1.641,91 1.652,66 1.680,92
dic. 102,69 107,51 115,44 129,59 162,31 180,38 219,63 252,43 282,39 338,26 409,51 482,69 561,50 633,11 688,81 747,91 780,32 820,06 864,86 921,21 979,93 1039,15 1088,59 1132,00 1177,93 1246,28 1278,21 1298,20 1317,67 1345,71 1382,28 1413,97 1451,76 1484,67 1510,27 1539,52 1565,12 1.606,56 1639,47 1.655,32 1.687,01
anno 100,26 105,40 111,32 122,87 146,76 171,95 200,36 239,07 268,82 311,13 376,92 449,73 523,23 601,66 665,31 722,53 766,59 802,00 841,80 897,37 952,11 1013,13 1067,93 1112,78 1156,57 1218,94 1265,75 1288,42 1311,58 1332,30 1366,43 1403,00 1437,13 1.472,48 1.501,33 1527,53 1557,80 1.584,52 1635,82 1.648,00 1.673,60
N.B.: Questa tabella è complementare a quella che mostra gli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, nel senso che elenca i medesimi indici già raccordati e riferiti ad un’unica base (anno 1938 = 1), in modo da dare un unico parametro di raffronto. I risultati che si ottengono utilizzando questa tabella sono lievemente diversi da quelli ottenibili con i più complessi calcoli a causa di arrotondamenti. Il calcolo della variazione percentuale tra due indici va effettuato nel seguente modo: Esempio – Si vuole conoscere la variazione percentuale verificatasi tra il dicembre 1977 (indice : 252,4) e febbraio 1974 (indice: 133,5): ind. Dic. 1977 ---------------------ind. Feb. 1974
44
Il Seprio
-
1
x
100 = 89,1
ISTAT
Le variazioni degli indici mensili Qui di seguito le variazioni annuali maturate, in ciascun mese rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente, previste dall’art. 24, della legge 392/1978 per immobili urbani adibiti ad uso abitazione e dall’art. 32 – modificato dall’art. 1, comma 9-sexies, della legge 118/1985 – per immobili adibiti ad uso diverso dall’abitazione. Fonte: ISTAT
Aggiornamento dati disponibili al gennaio 2011
MESE
Periodo di tempo Fine periodo ANNO MESE
Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2009 2009 2009 2009 2009 2009 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010
Gazzetta Ufficiale Inizio periodo ANNO
Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2008 2008 2008 2008 2008 2008 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009
ISTAT -0,1 0,2 0,1 0,2 0,7 1,0 1,3 1,3 1,5 1,6 1,5 1,3 1,7 1,5 1,6 1,7 1,7 1,9
Istat al 75% -0,075 0,150 0,075 0,150 0,525 0,750 0,975 0,975 1,125 1,200 1,125 0,975 1,275 1,125 1,200 1,275 1,275 1,425
N°
Data
198 226 247 271 302 22 49 68 91 116 143 170 198 223 249 273 301
27.08.2009 29.09.2009 23.10.2009 20.11.2009 30.12.2009 28.01.2010 01.03.2010 23.03.2010 20.04.2010 20.05.2010 22.06.2010 23.07.2010 25.08.2010 23.09.2010 23.10.2010 22.11.2010 27.12.2010
Nella tabella qui sotto le variazioni biennali maturate in ciascun mese rispetto al corrispondente mese del biennio precedente, ai fini dell’originario testo dell’art. 32, della legge 392/1978. Sono applicabili fino ad esaurimento dei rapporti pendenti, cioè fino a marzo 1986 in quanto dall’aprile 1986 è entrato a regime il nuovo testo dell’art. 32, introdotto dall’art. 1, comma 9-sexies, della legge 118/1985, che prevede l’aggiornamento annuale. L’aggiornamento biennale continuerà ad applicarsi solo se in tal modo è convenuto nei contratti di locazione.
MESE
Periodo di tempo Fine periodo ANNO MESE
Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2009 2009 2009 2009 2009 2009 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010
Gazzetta Ufficiale Inizio periodo ANNO
Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2007 2007 2007 2007 2007 2007 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008
ISTAT
Istat al 75%
N°
Data
3,9 4,1 3,8 3,6 3,3 3,0 2,9 2,8 2,5 2,6 2,2 1,7 1,6 1,8 1,7 1,9 2,4 2,9
2,925 3,075 2,850 2,700 2,475 2,250 2,175 2,100 1,875 1,950 1,650 1,275 1,200 1,350 1,275 1,425 1,800 2,175
198 226 247 271 302 22 49 68 91 116 143 170 198 223 249 273 301
27.08.2009 29.09.2009 23.10.2009 20.11.2009 30.12.2009 28.01.2010 01.03.2010 23.03.2010 20.04.2010 20.05.2010 22.06.2010 23.07.2010 25.08.2010 23.09.2010 23.10.2010 22.11.2010 27.12.2010
45
Il Seprio
45
INFO POINT
Bimestrale d’informazione e di tecnica del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese Direzione e Amministrazione 21100 Varese, via San Michele 2/b Tel. 0332/232.122 Fax 0332/232.341 www.collegio.geometri.va.it sede@collegio.geometri.va.it PEC: collegio.varese.@geopec.it Autorizzazione del Tribunale di Varese n. 673 del 13-09-1994 Direttore responsabile: Roberto Stangalini Comitato di Redazione: geometra Aldo Porro Consigliere Referente geometra Lucia Cardani Consigliere Coordinatore Pubblicità: Emmedigi pubblicità 25124 Brescia, via Malta, 10 Tel. 030.224121-134 - Fax 030226031 www.emmedigi.it Progetto grafico e impaginazione: SEM - Servizi Editoriali & Multimediali 20094 Corsico (Mi), via Volta, 18 tel 02 4583153 Fax 02 4583369 www.servizieditorialiemultimediali.it Stampa: Tipografica Derthona 15057 Tortona (Al), Strada Vicinale Ribrocca/6/5 Tel. 0131 866233 Gli articoli inviati per la pubblicazione sono sottoposti all’esame del Comitato di Redazione. Le opinioni, eventualmente espresse in essi, rispecchiano esclusivamente il pensiero dell'autore, non impegnando di conseguenza la responsabilità del Comitato di Redazione. É consentita la riproduzione degli articoli citando la fonte.
46 46
Il Seprio
Distribuito gratuitamente agli iscritti all’Albo Geometri e Geometri Laureati di Varese; ai Periti Edili appartenenti all'Albo dei Periti Industriali di Varese; ai Collegi dei Geometri d'Italia; ai consiglieri dei Collegi dei Geometri e all’Agenzia del Territorio della Lombardia; agli Ordini professionali tecnici. All'Amministrazione Provinciale di Varese; alle Amministrazioni Comunali, alle Comunità Montane, agli Istituti Tecnici per Geometri della Provincia di Varese. Tariffe pubblicitarie formati Pagina intera al vivo 210x285 + abb. Pagina intera in gabbia 210x285 II e III di copertina 1/2 pag. orizzontale 170 x 136 1/2 pag verticale 82 x 272 1/4 di pag 82 x 136
euro 450,00 + iva 450,00 + iva 500,00 + iva 250,00 + iva 250,00 + iva 150,00 + iva