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Nati per starci accanto
Beagle. Le prime interazioni tra fratellini. Foto Adriano Gattuso.
Le ricerche confermano le straordinarie abilità dei cani
Nati per starci accanto
Osservatori, intuitivi e sempre disponibili posseggono capacità innate di socializzazione con gli umani che i lupi non hanno
Uno studio davvero interessante, pubblicato lo scorso mese di luglio sulla rivista Current Biology e condotto presso la Duke University (Durham - Carolina del Nord) ha messo a confronto le abilità dei cuccioli di cane con quelle dei cuccioli di lupo allevati in cattività, a stretto contatto con le persone. L’obiettivo era concentrato sulle abilità mentali che consentono loro di dedurre ciò che gli umani pensano e intendono comunicare in alcune situazioni. Lo studio, che ha confrontato 44 cuccioli di cani e 37 cuccioli di lupo di età compresa tra 5 e 18 settimane, supporta l’idea che l’addomesticamento abbia cambiato non solo l’aspetto dei cani, ma anche il loro processo cognitivo. La teoria non è nuova, già nel 2007, Ádám Miklósi (profes-
Chow Chow. Sguardo incantato sul mondo. Foto Barbara Curwen.
sore e capo del dipartimento di Etologia dell’Università Eötvös Loránd di Budapest) nel suo libro “DOG Behaviour, Evolution, and Cognition, sosteneva che l’addomesticamento del cane aveva creato delle aree cerebrali dette “aree di sociabilità” che il lupo, anche allevato in cattività, non possiede. I suoi esperimenti citavano per esempio il fatto significativo che i cuccioli di lupo, pur allevati in cattività, messi di fronte alla scelta se giocare con dei cuccioli di cane oppure giocare con l’uomo, sceglievano sempre di giocare con i gruppi di pari, cioè i cuccioli di cane. Al contrario, i cuccioli di cane, davanti alla medesima situazione, sceglievano sempre di giocare con l’uomo dal quale ricevevano una maggiore varietà di interazioni gratificanti come coccole e ricompense. Si potrebbe dedurre che nei cuccioli di cane l’intelligenza, sostenuta dall’area della sociabilità, abbia prevalso sull’istinto, indirizzandoli laddove c’era una maggiore gratificazione affettiva e alimentare. Al contrario, nei cuccioli di lupo ha prevalso l’istinto che li ha condotti a manifestare atteggiamenti legati alla loro natura selvatica: cercare alleanze legate alla sopravvivenza. IL TEST SULLA GENETICA
Al Wildlife Science Center in Minnesota, i cuccioli di lupo sono stati prima testati geneticamente per assicurarsi che non fossero ibridi lupo-cane. I cuccioli di lupo sono stati quindi allevati attraverso una continua interazione umana. Sono stati nutriti a mano, hanno dormito nei letti dei loro custodi ogni notte e hanno ricevuto cure umane quasi 24 ore su 24, già da pochi giorni dopo la nascita. Al contrario, i cuccioli di cane della Canine Companions for Independence vivevano con la madre e i compagni di cucciolata e avevano meno contatti umani.
Quindi i cani sono stati testati. In un test, i ricercatori hanno nascosto un bocconcino in una delle due ciotole, quindi hanno dato a ciascun cane o cucciolo di lupo un indizio per aiutarli a trovare il cibo. In alcune prove, i ricercatori hanno indicato e guardato nella direzione in cui il cibo era nascosto. In altri, hanno posizionato un piccolo blocco di legno accanto al punto giusto - un gesto che i
Bearded Collie. Sempre attento alle indicazioni dell’educatore. Foto Filippo Ripoli.
cuccioli non avevano mai visto prima - per mostrare loro dove era nascosto il bocconcino. I risultati sono stati sorprendenti. Anche senza alcun addestramento specifico, i cuccioli di cane di appena otto settimane capivano dove andare e avevano il doppio delle probabilità di farlo bene rispetto ai cuccioli di lupo della stessa età che avevano trascorso molto più tempo con le persone.
INTELLIGENTI E INTUITIVI
Diciassette su 31 cuccioli di cane sono andati costantemente alla ciotola giusta. Al contrario, nessuno dei 26 cuccioli di lupo allevati dall’uomo ha fatto meglio di un tentativo casuale. Le prove di controllo hanno mostrato che i cuccioli non stavano semplicemente annusando il cibo. Ed ancora, molti dei cuccioli di cane ce l’hanno fatta alla loro prima prova, senza nessun tipo di addestramento: semplicemente, lo intuivano. “Non si tratta di quale specie sia più intelligente”, ha detto la prima autrice Hannah Salomons , una dottoranda nel laboratorio di Brian Hare alla Duke. “I cuccioli di cane e i cuccioli di lupo si sono dimostrati ugualmente abili nei
Sguardi d’intesa. Rhodesian Ridgeback. Foto Sara Venturelli.
test di altre abilità cognitive, come la memoria o il controllo degli impulsi motori, che hanno comportato una deviazione intorno a ostacoli trasparenti per procurarsi il cibo. È stato solo quando si è trattato di stabilire le capacità di lettura delle persone da parte dei cuccioli che le differenze sono diventate chiare. Ci sono molti modi diversi per essere intelligenti - ha proseguito la dottoressa Salomons- gli animali evolvono la cognizione di ciò che succede nell’ambiente in un modo che tale possa essere utile ad avere successo in qualsiasi ambiente in cui vivono”.
COLLABORATIVI E FIDUCIOSI
Altri test hanno mostrato che i cuccioli di cane avevano anche 30 volte più probabilità dei cuccioli di lupo di avvicinarsi a un estraneo. “Con i cuccioli di cane con cui abbiamo lavorato, se entri nel loro recinto si radunano e vogliono arrampicarsi su di te e leccarti il viso, mentre la maggior parte dei cuccioli di lupo corre all’angolo e si nasconde”, ha detto Salomons. E quando si presentava con il cibo all’interno di un contenitore sigillato in modo da non poterlo più recuperare, i cuccioli di lupo generalmente cercavano di risolvere il problema da soli, mentre i cuccioli di cane passavano più tempo a rivolgersi alle persone per chiedere aiuto, guardandole negli occhi come a dire: “Sono bloccato puoi aiutarmi?” Brian Hare, professore di antropologia evolutiva alla Duke, principale autore dello studio, afferma che la ricerca offre alcune delle prove più evidenti di quella che è diventata nota come “ipotesi dell’addomesticamento”. Da qualche parte tra 12.000 e 40.000 anni fa. Come questi predatori temuti e odiati si siano trasformati nei migliori amici dell’uomo è ancora un po’ un mistero. Ma una teoria è che, quando umani e lupi si incontrarono per la prima volta, solo i lupi più amichevoli sarebbero stati tollerati e si sarebbero avvicinati abbastanza da frugare tra gli avanzi degli umani invece di scappare. Mentre i lupi più timidi e scontrosi soffrivano la fame, quelli più amichevoli sarebbero sopravvissuti e avrebbero trasmesso i geni che li rendevano meno timorosi o aggressivi nei confronti degli umani. La teoria è che questo è continuato generazione dopo generazione, fino a quando i discendenti del lupo sono diventati maestri nel misurare le intenzioni delle persone con cui interagiscono decifrando i loro gesti e segnali sociali. “Questo studio consolida davvero l’evidenza che il gene sociale dei cani è un prodotto dell’addomesticamento, è questa capacità che rende i cani animali di servizio così grandi, è qualcosa per cui sono davvero nati preparati”, ha affermato Hare. Conclude Salomons: “I cani nascono con questa capacità innata di capire che stiamo comunicando con loro e stiamo cercando di collaborare con loro”. Una citazione che racchiude in sé molti significati, a partire dal rispetto che questi eccezionali compagni di vita meritano.
Di corsa sul prato. Cucciolo di Barbone nano. Foto Simona Bandini. Cuccioli di Cane da pastore tedesco intento ad osservare la sua pallina colorata. Foto Liana Schievano.
Renata Fossati